Ieri sera non abbiamo resistito alla tentazione di fare un primo rapido ascolto a casa di
George. Installazione volante con posizionamento obbligato e decisamente inadeguato, alla "come viene viene". Il tutto (ovviamente e necessariamente, data la distanza ridotta tra i diffusori) con ascolto in campo vicino. Quindi una situazione pessima, che di certo non poteva rendere giustizia alle peculiarità di questo sistema, specie per quanto riguarda l'immagine.
Qualche foto, tanto per rendere l'idea:
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Le "665g" erano pilotate dalla solita catena di George (per quanto si possa definire "solita" una catena che è in continua evoluzione):
HQPlayer su
AudioLinux (con conversione PCM -> DSD256), DAC
Mirand modificato (nuovi clock con alimentazione separata, nuovo stadio di uscita a discreti) ed amplificatore "
My Evolution" by Mauro Penasa, nell'ultima versione aggiornata da
George medesimo. Cavi "
WireWorld" per USB e alimentazioni,
RG400 per il segnale. Per il collegamento ai diffusori invece dei soliti StraightWire abbiamo utilizzato i cavi che mi sono stati forniti da
Claudio insieme ai diffusori stessi (una interessante configurazione "star-quad" spaziata, DIY).
Seguono le mie primissime impressioni di ascolto, giusto per non lasciarvi troppo con la curiosità.
La prima cosa sorprendente è che... suonano davvero.
Soprattutto, è incredibile quante basse frequenze e quanto "punch" riescano a tirare fuori da quegli altoparlantini minuscoli, con quasi niente intorno.
Ovviamente non aspettatevi i bassi profondi o l'impatto "di pancia" di un sistema "grande", ma il suono è decisamente molto più "pieno" e "corposo" di quanto ci si potrebbe aspettare a giudicare dall'aspetto. La risposta è paragonabile a quella che si può ottenere da un monovia di quelle dimensioni con caricamenti molto più complessi e voluminosi (nonché costosi!).
Nel complesso il suono presenta pregi e difetti sostanzialmente non dissimili da quelli di altri monovia basati su altoparlanti di qualità e dimensioni paragonabili.
Per alcuni aspetti mi hanno fatto tornare alla memoria il suono delle famose "
Limes" di Giuliano Nicoletti, che ebbi modo di ascoltare tanti anni fa. E scusate se è poco...
Le medie sono molto buone, il che dona una piacevole sensazione di naturalezza alla riproduzione, specie delle voci.
La risposta alle alte frequenze - almeno nelle condizioni di questo primo fugace ascolto - è risultata invece essere "calante", in modo abbastanza marcato. Il suono che ne risulta è "rotondo", dolce e mai aggressivo, tendenzialmente "eufonico".
In alcuni ambienti (in particolare quelli non trattati e/o ricchi di superfici riflettenti) e/o con alcune catene eccessivamente "brillanti" la cosa potrebbe essere vantaggiosa, ma in altri casi il calo potrebbe risultare eccessivo (come è stato nelle condizioni di questo primo test). Specie per i gusti di chi, come ad es. lo stesso George, gradisce un tipo di suono più "aggressivo" e dettagliato.
Da questo punto di vista sarei curioso di provare a realizzarne una replica utilizzando però degli altoparlanti dotati di una risposta un po' più accentuata verso le alte (ad es. proprio i Fostex FE83, oppure uno dei simpatici cinesini con cono metallico, ecc).
Comunque,
complimenti a
Claudio: l'idea è geniale, funziona ed è decisamente simpatica ed interessante.
Concludendo non posso esimermi dal ringraziarlo ancora per la sua disponibilità e per tutte le opportunità che ci sta offrendo, nonché porgergli i miei migliori
auguri per il pieno successo della commercializzazione della sua idea. In bocca al lupo!
