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Il "PowerTotem": una nuova via al SET?

Inviato: 22 giu 2006, 04:24
da UnixMan
Ciao a tutti,


presento qui una nuova topologia per amplificatori SE con uscita ad
inseguitore catodico, particolarmente adatta ad essere impiegata con
tetrodi a fascio o pentodi e/o a tubi operanti a basse Va.


Antefatto & cenni storici:

tutto comincio` verso la fine del 2004, quando un collega ed amico russo
mi riporto` dalla sua terra una coppia di bellissime 6S33S (quelle che noi
leggiamo/chiamiamo impropriamente 6C33C 8) ).
A quel punto non avevo piu` scampo, dovevo per forza costruirgli intorno
un amplificatore. :)

Cosi`, complici le vacanze di fine anno, mi misi al lavoro... e mi accorsi ben
presto che mettere insieme un progetto come si deve con quel tubo non e`
una cosa banale... specie vista la sua innata tendenza a vomitare quantita`
industriali di 2a armonica, la necessita` di contenere la dissipazione max.
sotto ai 45W, la tensione max sotto ai 250V, ...

Sono perfette per un push-pull, ma in SE sono da incubo. Ancora mi chiedo
perche` nonostante tutto mi sia intestardito ad usarle in SE, ma questa e`
un'altra storia.

L'unico che pare sia riuscito a ottenere risultati notevoli da quel tubo
sembra essere "il solito" Bart Aloia con il suo "MSB"...
le prestazioni si direbbero da urlo, ma quel "coso" sembra una portaerei,
e` enorme quanto pesante e costa pure una cifra... (senza contare che x
quel poco che sono riuscito a scoprire sul suo conto mi sembra che violi
diverse delle dette regole a garanzia della "salute" delle 6S33S).

Comunque sia, pensando al modo migliore per impiegare le 6S33S in SE, mi
sono in qualche modo "convinto" che la cosa migliore fosse farle lavorare
ad inseguitore.
Dopo tutto, mi sono detto, sono state pensate e progettate per lavorare
proprio in quel modo, come regolatrici serie negli alimentatori...

OK, facciamo un follower. E il driver? Urgh, gia` con il basso mu della 6S33S
sono dolori, ma con un follower l'impresa diventa addirittura improba... vado
di trasformatore interstadio?
Certo, forse sarebbe la soluzione migliore, o almeno e` la piu` ovvia... ma
per carita`: quegli oggetti ingombrano, pesano e soprattutto costano un
patrimonio! :-$
(senza contare che non sai mai se quello che compri vale la spesa finche`
non te lo sei portato a casa...).

No, mi serviva un'altra soluzione... non resta che il carico attivo... ci
vuole un tubo in piu`, ed una alimentazione maggiorata... pazienza?

e poi come lo accoppio alla finale? stando a quanto se ne dice, quando
la 6S33S comincia a tirare di griglia lo fa` in modo brutale, se ci metto un
condensatore rischio di ritrovarmi con seri fenomeni di "blocking"...

E la polarizzazione? resistenza by-passata sul catodo? meglio bias fisso?
ci vuole un negativo di griglia... l'alimentatore si complica sempre di piu`... :worried:

Comincio a buttare giu` vari schemi su Spice... driver a SRPP? forse e`
meglio un u-follower? in entrambi i casi ho un cathode follower "in testa"
ad un grounded cathode... mmmh...

Flash! IDEA!

La finale e` ad inseguitore... e se la usassi come carico attivo per il
suo stesso driver? cosi` risparmierei un tubo... e magari in un colpo solo
risolvo anche il problema del BIAS e dell'accoppiamento driver/finale...

E cosi` e` nato il "PowerTotem".

L'ho battezzato cosi` perche`, se si guarda lo schema senza i valori dei
componenti, sembra un SRPP (ma in questo caso NON funziona da SRPP).

Ok, bando alle ciance... passiamo al sodo...

Segue alla prossima puntata... pardon, al prox post.

"PowerTotem": schema di principio.

Inviato: 22 giu 2006, 04:31
da UnixMan
"PowerTotem": schema di principio.

Immagine

Tutto qui. Lo schema di principio è addirittura banale. :D

E visto così ci dice anche ben poco... se non specifichiamo almeno che il
driver è per l'appunto... solo un driver, e NON un'altra finale. La corrente
che ci scorre e` una frazione minore della corrente di catodo della finale,
la maggior parte della quale si richiude sull'alimentatore attraverso il TU.

Per il resto il funzionamento è analogo agli altri "totem"; la caduta di
tensione su "Rd" dovuta alla corrente di riposo del driver determina la
tensione di polarizzazione Vgk e quindi il BIAS della finale, che quindi si
puo` regolare agendo sul driver.

E naturalmente, almeno in questo caso determina anche l'accoppiamento
diretto del segnale di pilotaggio (vedremo in seguito anche un'altra possibile
soluzione alternativa che ho provato nel prototipo con le 6S33S... ma posso
anticipare che e` analoga a quella usata nei mu-follower, con accoppiamento
"misto").

N.B.: ovviamente, a meno di non usare un qualche pentodo "esotico" dal
guadagno esagerato, il driver da solo NON ha un guadagno sufficente; per
farne un finale "standard" od un integrato e` quindi necessario aggiungere
almeno un altro stadio di guadagno in tensione in ingresso.

Per l'alimentazione ci sono due possibilità: la soluzione "duale", con
il driver alimentato "dal basso" ed il TU a massa mostrata nello schema
di principio qui sopra e quella con alimentatore della finale "flottante"
e "sovrapposto" a quello del driver, con TU chiuso sulla giunzione tra i
due alimentatori.

Quale delle due soluzioni è la più vantaggiosa?

Decidetelo voi... dopo che avremo esaminato i percorsi del segnale nel
PowerTotem.

Segue alla prossima puntata... pardon, al prox post. :grin:


Ciao,
Paolo.

"PowerTotem": analisi dei percorsi di segnale

Inviato: 22 giu 2006, 04:34
da UnixMan
Versione con alimentazione duale:

Immagine Allegato: pttm-current_paths.pdf ( 15619bytes )

"PowerTotem": analisi dei percorsi di segnale - II

Inviato: 22 giu 2006, 04:37
da UnixMan
Versione con alimentazione flottante "sovrapposta":

Immagine Allegato: pttm_sps-current_paths.pdf ( 15734bytes )

Inviato: 22 giu 2006, 04:57
da gluca
io ho un problema con le legende dai pdf che hai allegato ... vedo solo quadratini colorati senza testo.

ciao


---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 22 giu 2006, 18:47
da UnixMan
io ho un problema con le legende dai pdf che hai allegato ... vedo solo quadratini colorati senza testo.
strano... io li vedo perfettamente sia con Adobe acrobat reader che con
gv (ghostview) ed xpdf (sotto Linux, al momento non ho una macchina
windoze a portata di mano x verificare, ma x quanto riguarda acroread
il "motore" di rendering dovrebbe essere lo stesso, x cui non dovrebbero
esserci differenze). Tu cosa usi?

BTW, la legenda e` banalmente la seguente:

azzurro = segnale di ingresso
giallo = correnti di griglia
arancio = corrente di placca del driver
rosso = corrente di placca della finale



Ciao,
Paolo.

Inviato: 22 giu 2006, 19:03
da gluca
Ho un MAC (il terzo a dire il vero). Cmq qui dall'ufficio con uindovs si vede anche la leggenda.

OK. Io avevo visto anche il tuo 3D su diyaudio ... effettivamente è un idea che fa alzare molti "eyebrown".

Non ho capito neanche bene come dovrebbe funzionare l'ambaradan in DC?! In particolare il bias della valvola driver.

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 22 giu 2006, 21:12
da UnixMan
Ho un MAC
usi acroread x Mac o altro? (se e` un OS/X potresti provare ad installare
xpdf o ghostview).
Non ho capito neanche bene come dovrebbe funzionare l'ambaradan in DC?! In particolare il bias della valvola driver.
mmmh... credo di non aver capito esattamente cos'e` che non hai capito... :grin:

BTW, provo a spiegare un po`.... speriamo di essere chiaro e di non dire troppe
castronerie. :oops:

Per quanto riguarda il funzionamento in DC (a riposo).

Immagina di togliere la finale. Quello che resta e` uno stadio a catodo comune con
polarizzazione automatica; la res. di catodo e` data dal trimmer di regolazione del
bias, mentre la res. anodica e` data dalla "Rd" in serie con la Rdc del TU (di norma
ovviamente questa e` ampiamente trascurabile rispetto ad Rd).

Con la finale inserita, la tensione ai capi del TU e` data da:

Vko = Rdc * ( Iko - Iad )

dove:

Vko = tensione sul catodo della finale
Iko = corrente di catodo della finale
Iad = corrente anodica del driver
Rdc = resistenza in DC del primario del TU

Questa tensione (che in pratica di norma e` ben poca cosa) ovviamente
va` sommata algebricamente (cioe` in questo caso sottratta :grin: ) dalla
tensione di alimentazione del driver (Vkk o Vad nei pdf).

Fatto cio`, per quanto riguarda la DC il driver lo puoi trattare con buona
approssimazione come se fosse un normale stadio a catodo comune con
carico anodico pari ad "Rd" ed alimentazione pari a Vkk - Vko ~= Vkk.

Per quanto riguarda la finale, la tensione anodica e`:

Vao = Vaa - Vko ~= Vaa (Vko << Vaa)

La tensione di polarizzazione di griglia Vgko e` data ovviamente dalla
caduta su Rd prodotta dalla corrente nel driver:

Vgko = - Rd * Iad

Ovviamente quindi variando la polarizzazione del driver si varia anche
quella della finale e viceversa; il tutto e` controllato proprio attraverso
il potenziometro sul catodo del driver.

Ed e` proprio qui` che sta` il difficile... far quadrare le cose! perche`
sfortunatamente e`un po` come un gioco di incastri, non puoi cambiare
una cosa indipendentemente dalle altre, e` tutto collegato!

Cosi`, se ad es. vuoi aumentare la corrente nel driver SENZA cambiare
il punto di lavoro della finale devi diminuire Rd (non puoi agire sulla Rk
del driver, xche` cosi` facendo cambieresti la caduta su Rd e quindi il
bias della finale...), ma diminuendo Rd riduci il guadagno dello stadio e
rischi di far clippare il driver troppo presto...

Cosi` la difficolta` sta` nel trovare il driver giusto che, con una Rd e
quindi una corrente nel driver ragionevole sia in grado di produrre
tutto l'enorme swing di tensione necessario senza andare in clipping
precocemente (cioe` prima della finale) e possibilmente con una
distorsione ridotta e per quanto possibile "complementare" a quella
della finale, cosi` da ridurre la distorsione complessiva.

Non e` uno scherzo ma con SPICE , un bel po` di _buoni_ modelli di
tubi e tanta pazienza si puo` fare. :)


Ciao,
Paolo.

Inviato: 22 giu 2006, 23:07
da mariovalvola
scusate. Io sono sempre lento a capire.
Uno stadio che utilizza un srpp come può essere considerato SE?

Mario Straneo

Inviato: 22 giu 2006, 23:08
da gluca
Non ho ancora letto in dettaglio il tuo ragionamento .... ci devo ragionare con la lentezza tipica dei miei neuroni ... ma ... tipicamente è preferibile che vada in clipping il FINALE prima del DRIVER!!!???

OH!

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 23 giu 2006, 00:37
da UnixMan
scusate. Io sono sempre lento a capire.
Uno stadio che utilizza un srpp come può essere considerato SE?
...semplicemente perche` il "PowerTotem" _NON_ e` un SRPP!

Un totem e` un SRPP quando funziona in Push-Pull; perche` cio`
avvenga lo stadio deve necessariamente essere simmetrico: tubi
uguali, tensioni uguali, correnti uguali.

In regime dinamico in realta` questo non e` mai verificato, tranne
nel caso in cui l'SRPP non sia connesso ad alcun carico.

( condizione in cui non sarebbe molto utile... :grin: )

In pratica, la condizione si considera valida quando il carico si puo`
considerare trascurabile, ovvero quando la corrente assorbita dal
carico e` una frazione minima di quella che scorre nel totem.

Questo si puo` realizzare quando ad esempio il carico e` la griglia
di un tubo, purche` la griglia del tubo in questione e la relativa
resistenza di fuga assorbano una corrente << di quella che scorre
a riposo nel totem.

Al contrario, nel PowerTotem siamo all'estremo opposto: il circuito
e` totalmente asimmetrico!

I due tubi sono di tipo completamente diverso tra loro, cosi` come
completamente diverse sono le tensioni e le correnti in gioco.

Come e` facile intuire, di norma in questo caso e` la corrente nella
"valvola bassa" ad essere una minima frazione di quella che scorre
nella valvola alta (ed attraverso il TU)!

La finale e` lasciata da sola a fornire tutta la potenza richiesta dal
carico e lavora a tutti gli effetti in SE, mentre la valvola bassa, come
detto, ha soltanto la funzione di driver.

Prova ne e` che gli spettri di distorsione (se non si mette in gioco la
cancellazione armonica con il driver) sono quelli tipici del SE.

Se vuoi, tranne che per il "dettaglio" del funzionamento a "follower" con
uscita sul catodo della finale, il "PowerTotem" e` sostanzialmente nonche`
funzionalmente identico al circuito "DCMB" proposto da Polisois.

[anche se, visto che i circuiti a "totem" sono stati inventati (e brevettati)
all'inizio del secolo scorso, direi che e` vero piuttosto il contrario e cioe`
che e` il "DCMB" ad essere un derivato del totem e non viceversa...].

BTW: prendi un PowerTotem, collega il catodo della finale direttamente
a massa (od alla giunzione delle alimentazioni, a seconda dello schema
di alimentazione scelto) e sposta il TU in serie all'anodo.

Che cosa ottieni?

Risposta esatta, proprio un DCMB! :grin:

Ed in effetti questa e` un'altra cosa simpatica di questo circuito: basta
spostare tre collegamenti tre e si passa dal funzionamento ad inseguitore
a quello "tradizionale" con uscita anodica!

P.S.: in realta`, c'e` anche la possibilita` di avere i tubi "alto" e "basso"
dello stesso tipo, ad esempio delle EL84 o altri oggetti simili di potenza
medio/bassa... salvo metterne "n" in parallelo sul ramo alto! :D

P.P.S.: questa possibilita` suona molto interessante se si vuole giocare
con la cancellazione armonica... ; )


Ciao,
Paolo.

Inviato: 23 giu 2006, 00:42
da UnixMan
N.B.: risposta riscritta: avevo letto la domanda... "al contrario"! :(
Non ho ancora letto in dettaglio il tuo ragionamento ....
ci devo ragionare con la lentezza tipica dei miei neuroni ... ma ...
tipicamente è preferibile che vada in clipping il FINALE prima del DRIVER!!!???
Sebbene in qualche caso particolare potrebbe anche essere vantaggioso
fare il contrario, in generale e` preferibile che il driver abbia ampi margini
e sia la finale a clippare per prima.

Il motivo principale -ed ovvio- e` che diversamente non si sfrutta tutta la
potenza utile della finale; visto che di solito questa e` gia` scarsa di suo...

Il motivo x cui a volte potrebbe essere vantaggioso fare il contrario e`
invece legato alle "modalita`" di clipping...

se si ha uno stadio finale che tende a clippare "duro" (ad es. uno stadio
SS e/o che usa NFB), allora potrebbe essere anche molto conveniente
sacrificare un po` della potenza max "di targa" per far si` che uno stadio
a monte limiti dolcemente i picchi ben prima che lo stadio finale cominci a
vomitare tonnellate di mondezza...

N.B.: ho parlato di ridurre la potenza "di targa" perche` poi, in realta`,
nell'uso pratico l'amplificatore con il clipping "soft" potra` essere usato
a livelli medi di potenza molto piu` alti di quello con il clipping "hard".

Ne consegue che, ancorche` le misure affermino il contrario, all'ascolto
la versione "limitata" ma con clipping soft sembrera` essere molto piu`
potente di quello che clippa duro.


Ciao,
Paolo.

Inviato: 23 giu 2006, 01:18
da mariovalvola
Grazie. prima avevo una visione parziale della cosa. (gli allegati non li vedevo). a casa ho capito tutto. Interessante.

Mario Straneo

Inviato: 25 giu 2006, 01:56
da gluca
DOH!?

http://www.fva.is/~flemming/hsakram/int ... epamp.html

Trovato molto per caso. Vale la pena guardarlo

Ciao

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 26 giu 2006, 20:53
da UnixMan
DOH!?

[url=http://]http://[/url]http://www.fva.is/~flemming/hsakram/int ... epamp.html

Trovato molto per caso. Vale la pena guardarlo
Visto... ma nonostante le apparenze e` un oggetto completamente diverso, che
NON ha niente a che vedere con il "PowerTotem": lo stadio di uscita di quell'ampli
vorrebbe essere proprio un SRPP!

Nota i due tubi del totem uguali, ed il TU connesso in "parafeed" (c'e` infatti un
condensatore in serie a bloccare la DC).



Ciao,
Paolo.

Inviato: 26 giu 2006, 21:25
da gluca
Infatti mi piace di più (ho un debole per il parafeed :D ). Anche se lo SRPP non mi sembra adatto ad un carico capacitivo come può essere un AP.

Ma lo hai già realizzato?

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 26 giu 2006, 22:25
da UnixMan
Infatti mi piace di più (ho un debole per il parafeed :D ). Anche se lo SRPP non mi sembra adatto ad un carico capacitivo come può essere un AP.
a parte il problema del carico reattivo, il problema principale e` che un SRPP
con un carico dinamico cosi` alto non si comporta propriamente da... SRPP. :twisted:

Non ho fatto conti o simulazioni, ma ho il forte sospetto che alla fine un
oggetto di quel genere rischi di comportarsi comunque in maniera piu`
simile al mio che non ad un SRPP, salvo sprecare inutilmente un mucchio
di energia nella valvola bassa (e nella R tra le due).

Come se non bastasse, e` probabile che il comportamento del circuito
cambi da sostanzialmente "SE" a "PP" e viceversa al variare del carico
(ad es. nei picchi di risonanza degli AP), e onestamente non saprei dire
quali conseguenze questo possa comportare all'ascolto...

Ma lo hai già realizzato?
Il "PowerTotem"? Certamente!

Il primo prototipo con la 6C33C sta` suonando gia` da un bel pezzo;
ho sperimentato letteralmente decine di configurazioni (driver e punti
di lavoro) diverse e solo ora sono arrivato (forse! :) ) a quella che e`
(o almeno potrebbe essere) una configurazione "definitiva" per il mio
"PowerTotem" con la 6C33...

Adesso, ammesso che mi decida di stabilizzare l'architettura (*), non
mi resta che la messa a punto "fine" per ottimizzare al max i risultati.

BTW, come accennavo in un altro thread, gia` cosi` com'e` in questo
momento le prestazioni del prototipo sono molto buone sia all'ascolto
che alle misure, nonostante i TU piuttosto "poveri" (vedi altro thread)
e la componentistica... "casual". :D

Tanto per dare un riferimento noto a molti, posso dire che per quanto
mi riguarda suona decisamente meglio del "MyRef" sotto praticamente
tutti i punti di vista. Solo l'estremo basso -nella configurazione attuale
con alimentatore "impoverito" (senza induttanze, per questioni di peso
e trasportabilita`) - e` leggermente "inferiore" a quello del MyRef, ma
con le induttanze andava almeno altrettanto bene se non addirittura
meglio anche in quel settore... inutile dire che nella versione definitiva
avra` le sue brave induttanze! :)

N.B.: non sono l'unico ad aver preferito il "6C33 PowerTotem" al "MyRef"
dopo un confronto diretto, per cui mi sento di escludere che quanto sopra
sia dovuto "all'effetto scarrafone" e/o a gusti troppo personali. :twisted:

Invece non sono ancora del tutto sicuro di aver superato in tutto e per
tutto il mio vecchio riferimento (i miei fidi Williamson modificati, che vanno
decisamento molto ma MOLTO bene...). Ormai pero` sono quasi certo di
riuscire a farlo -e forse perfino di gran lunga- una volta messo a punto
come si deve.

(*) questo e` il mio problema... ogni volta che arrivo ad un risultato
penso che posso fare di meglio e mi viene una nuova idea... ora ad
esempio e mi sta` frullando per la testa una mezza idea di provare
a realizzare una configurazione di tipo "SuperCascode"...! :p




Ciao,
Paolo.

Inviato: 27 giu 2006, 18:17
da riccardo

N.B.: non sono l'unico ad aver preferito il "6C33 PowerTotem" al "MyRef"
dopo un confronto diretto, per cui mi sento di escludere che quanto sopra
sia dovuto "all'effetto scarrafone" e/o a gusti troppo personali. :twisted:
certe volte leggo e non capisco.
Che termine di paragone obbiettivo (e NON soggettivo) si può porre fra una scheda divulgativa 10*16 il cui costo di assemblaggio è inferiore ai 210 euro, e un quintale di ferraglia e bottiglioni, di cui ancora non si sa se il "basso" sia basso, e figuriamoci il termine di riferimento timbrico...
:-)
Curioso, assai curioso. Assai poco scientifico...
:-)


Saluti

R.R.

Inviato: 27 giu 2006, 18:44
da Ivo
Ciao,

Ecco come penso che potrebbe essere un SEPP:

Immagine

Le due triode di potenza sono eccitate d'al "phase inverter".

La carica anodica di quello e "bootstrapped" all'uscita.

Solo una idea 8)

Ivo.

Inviato: 27 giu 2006, 22:51
da UnixMan
]
certe volte leggo e non capisco.
Che termine di paragone obbiettivo (e NON soggettivo) si può porre fra una scheda divulgativa 10*16 il cui costo di assemblaggio è inferiore ai 210 euro, e un quintale di ferraglia e bottiglioni, di cui ancora non si sa se il "basso" sia basso, e figuriamoci il termine di riferimento timbrico...
:-)
Curioso, assai curioso. Assai poco scientifico...
:-)
Non vedo proprio cosa ci sia di curioso. :evil:

Personalmente, l'unico giudizio che considero valido quando si parla di amplificatori
o di qualsivoglia altro componente destinato all'ascolto e` quello dell'ascolto stesso.

Le misure sono senza dubbio utili per evidenziare e risolvere eventuali problemi
tecnici ed errori grossolani. Ma alla fine della fiera poco importa che le prestazioni
al banco siano da urlo, se poi l'ascolto invece fa` schifo...

E, per quanto se ne possa dire, e` vero anche il contrario: se suona bene, chi se ne
frega se le misure lasciano a desiderare: serve ad ascoltare musica, mica a guardare
tracce sullo schermo di un oscilloscopio o di un analizzatore di spettro...

Per cui, almeno fintanto che qualcuno non si inventera` il modo di fare una misura
che sia realmente e completamente indicativa della QUALITA` soggettiva/percettiva
di un dato apparecchio, l'unico giudizio che conta e` quello dell'ascolto.

E poiche` non si puo` misurare ne` quantificare una sensazione di ascolto, l'unica
cosa che si puo` fare e` fare ascolti comparativi confrontando due apparecchi che
fanno la stessa funzione e decidere qual'e` che "suona meglio" per creare una scala
relativa di valori.

Se sto` sviluppando qualcosa di nuovo, come faccio a sapere se sono sulla strada
giusta, se non confrontandolo con un riferimento di cui conosco le prestazioni?

Per avere un giudizio per quanto possibile "obbiettivo", cioe` slegato da gusti
e/o condizionamenti soggettivi, non vedo modo migliore se non ottenere i giudizi
di quante piu` persone possibile, possibilmente non coinvolte con il progetto e
magari prive di qualsivoglia conoscenza in materia (cosi` da evitare per quanto
possibile condizionamenti legati a giudizi "tecnici" preconcetti).

Se poi uno si vuole proprio fare delle pippe mentali, puo` sempre fare prove di
ascolto "in doppio cieco" (ammesso e con concesso pero` che sappia realmente
come gestirle e come interpretare in modo corretto i dati ottenuti, cosa molto piu`
facile a dirsi che a farsi...).

Pero`, e non credo che ci sia bisogno che sia io a dirlo, quando le differenze
sono evidenti e non marginali, fare prove in cieco o doppio cieco e` solo una
perdita di tempo per chi ne ha da buttare... io quel poco tempo libero che mi
resta da dedicare a questo hobby preferisco dedicarlo all'ascolto di buona
musica e/o all'affinamento dei miei progetti.

La scelta di citare il confronto con il "MyRef" e` legata -come mi sembra di aver
chiaramente specificato- al fatto che e` un oggetto che per quanto mi e` parso
di capire e` noto (nel senso di averlo ascoltato) a molti dei partecipanti di questo
forum, e quindi e` in qualche modo un riferimento comune.

Il fatto che sia piu` piccolo, piu` economico o piu` o meno performante non mi
sembra voglia dire un gran che`; un riferimento e` un riferimento, poco importa
il suo valore assoluto.

Serve solo per poter dare una scala di valori relativi; l'unica cosa che serve e`
che sia lo stesso per chi sta` cercando di comunicare una informazione e chi la
deve ricevere, e che sia adeguato a cio` che si vuole "misurare", anche come
"ordine di grandezza"; se devo dare la distanza tra due citta` se possibile non
usero` il centimetro... :grin:

in effetti, nel proporlo come riferimento ho fatto un implicito complimento al
"MyRef" giudicandolo adeguato a svolgere tale funzione... ma IMHO ci puo`
stare perche`, a dispetto del basso costo e della semplicita` realizzativa, ha
prestazioni di tutto rispetto in senso assoluto (parlo di ascolto, visto che dal
punto di vista tecnico ce n'e` ben pochi capaci di fare di meglio di un "Rev C",
almeno per quelli che sono i parametri noti...).

Sempre come avevo detto, il MIO attuale "riferimento" personale e` un altro, ed
e` l'ampli che a tuttora svolge tale funzione nel mio impianto "stabile".

Dato pero` che anche in quel caso si tratta di un mio progetto (*) non potevo certo
usarlo qui` come riferimento per cercare di dare una pur vaga idea delle prestazioni
del prototipo del "PowerTotem".

L'unico riferimento comune poteva essere il MyRef, e quindi quello ho citato.

(*) per essere esatti tale ampli l'ho realizzato a partire dalla totale ristrutturazione/
riprogettazione di un oggetto costruito da altri su un progetto apparso su "Audion",
a sua volta basato sul classico dei classici, il Williamson.

P.S.: tanto per dare qualche altro riferimento sulla qualita` dell'insieme in cui sono
stati fatti i confronti: DAC North Star model 192 pilotato da meccanica Audio Note;
diffusori Sonus Faber "Grand Piano" prima versione; cavi di potenza StraightWire
"Crescendo"; cavi di segnale autocostruiti su mio progetto (verificati con confronti
diretti in vari sistemi al livello dei migliori prodotti commerciali); per le alimentazioni
tutti i cavi sono Cablerie Deupen. Tavolinetto portaelettroniche autocostruito su
modello "TNT Flexy"; piani in MDF e sughero, barre e bulloneria inox.
Last but not least, ambiente di ascolto particolarmente felice (parallelepipedo con
proporzioni auree, tutte le pareti portanti in muratura con blocchi di tufo, carta da
parati alle pareti, tappeti sul pavimento...).




Ciao,
Paolo.

Inviato: 28 giu 2006, 00:22
da plovati
Paolo, Riccardo,
vi riserviamo una saletta al 1° audiofaidate contest? :)


Circa la topologia proposta, non mi è chiaro che vantaggio dovrebbe avere su un SRPP. Non è vero che quest'ultima configurazione va bene solo per carichi estremi (0 o infinito) è che spesso si analizza semplificando in quella maniera. Regolando le due resistenze di catodo in un SRPP si puo' ottenere la distorsione minima per ciascuna impedenza di carico. Ho un libro fantastico che riporta una bella analisi del SRPP, appena trovo lo scanner libero la posto.

Nella configurazione asimmetrica Power Totem si utilizza una valvola per amplificare in tensione e una in potenza. In pratica, si rinuncia alla compensazione di tipo Push-pull simmetrico cercando altri vantaggi. Il maggior possibile vantaggio che mi viene in mente è che la configurazione proposta lascia la libertà di scelta del tipo di valvola per la tensione e per la potenza, ottimizzando seperatamente le due, almeno in via teorica.

Oppure, c'è qualcosa di più sottile? Non ricordo se lo avevi già detto qui o su diyaudio: hai provato Paolo a fare una comparazione SRPP / Supertotem a parità di potenza ?

Ivo, lo schema postato sarà mica destinato al contest, vero?

_________
Piergiorgio

Inviato: 28 giu 2006, 00:50
da Ivo
Ivo, lo schema postato sarà mica destinato al contest, vero?
Hi Piergiorgio !

Non e possibile, bisogna di una impédanze di carrica molto troppo bassa, a circa di 400 Ohms :(

Ivo

Inviato: 28 giu 2006, 01:07
da riccardo
Paolo, Riccardo,
vi riserviamo una saletta al 1° audiofaidate contest? :)
Piergiorgio, sai che non amo la polemica, ma forse stavolta sono davvero lieto di averne sfiorato il contesto, perchè è servito a UNIXMAN a chiarire, in modo molto più appropriato, le cose che dovevano già essere contenute nel primo post "comparativo". E Lo ringrazio per questo, anche a nome degli iscritti, che si saranno sentiti confortati da qualcosa che è diverso dal dire:
"non so se suona i bassi, ma per me è meglio di quell'altro.."
Che non mi pareva sto granchè di disamina...soprattutto perchè SIAMO LETTI da tanti...e il nostro scopo non è essere superficiali...

Poi OT: non è affatto vero che ascolto e misure possano prescindere da parametri comuni.
Proprio gli strumenti a corda, così osannati in certe tipologie riproduttive, sono indice di quanto strumento e orecchio possano concordare.
Potete parlarne con qualche musicista che sia pratico di studi di registrazione...la distorsione armonica produce spesso una forma di compressione, che fa suonare le chitarre, in particolare, si molto belle, ma niente affatto naturali.
Siate disponibili: fate suonate lo stesso pezzo di chitarra da un medio ampli a valvole (o un SE a SS di piccola potenza), e da un chitarrista nella stessa saletta.Non credo vi possano sfuggire alcune rispettive peculiarità, peculiarità che vanno oltre il fatto che l'impianto non potrà mai eguagliare la realtà...e che caratterizzano nettamente le due esperienze.
Riducendosi la distorsione caratteristica , il suono riprodotto torna in un alveo più vicino a quello del musicista vero.
Almeno, ci sono cascato con tutte le scarpe parecchie volte, e non sono uno che sviaggia per partito preso o per marchi...




Saluti

R.R.

Inviato: 28 giu 2006, 02:51
da UnixMan
Paolo, Riccardo,
vi riserviamo una saletta al 1° audiofaidate contest? :)
mi piacerebbe davvero... temo pero` che sia difficile che io possa venire... :(
per me, che ho la famiglia a PG e lavoro al Gran Sasso siete un po` fuori mano,
purtroppo.

Certo sarebbe bello... magari se si potesse replicare un po` piu` a Sud... :p
Circa la topologia proposta, non mi è chiaro che vantaggio dovrebbe avere su un SRPP.
ripeto, non farti ingannare dalle apparenze. Non volevo fare un SRPP, ma un SE
con uscita a cathode follower. Il "PowerTotem" e` solo un modo diverso dal solito
per farlo, tutto qui`. Confrontarlo con un SRPP "vero", bilanciato, sarebbe un po`
come confrontare le mele con le pere.

Un SRPP "vero" darebbe piu` potenza, ma ci vorrebbero due finali; a quel punto,
IMHO probabilmente sarebbe meglio fare un "vero" PP, che almeno sulla carta ha
prestazioni decisamente migliori. :)

O magari forse il top forse sarebbe fare un Push-Pull... in PowerTotem!! :p

(si`, nulla vieta di combinare due "PowerTotem" in uno stadio di uscita P-P di
tipo "convenzionale", con sfasatore a monte e TU a presa centrale in uscita).

Rispetto ad altre configurazioni SE i vantaggi principali sono quelli "soliti" di tutte
le configurazioni con lo stadio di uscita a cathode follower che riduce distorsione,
sensibilita` al carico ed impedenza di uscita (unitamente ai vari vantaggi legati al
pilotaggio a bassa impedenza del primario del TU).

Rispetto ad altre soluzioni SE con uscita a catode follower, invece, il vantaggio
principale direi che stia nella circuitazione semplice ed anche (relativamente...)
economica: per una versione "base", con i "ferri" di Novarria ed i tubi russi siamo
sui 500€ tutto compreso. Non male per un SET da oltre 15W, no?

Nella versione attuale ci sono solo due tubi per canale: un triodo/pentodo da TV
6F5P russo (oppure gli equivalenti occidentale ECL/PCL 85/805), la 6C33 ed una
manciata di componenti passivi. La solita complessita` esagerata da monotriodo
minimalista, insomma! :D

Inoltre, come giustamente dici la topologia a totem si presta molto bene a
"giocare" con la cancellazione armonica tra driver e finale, che con la 6C33C
e` quasi un "must" se si vogliono ottenere prestazioni decenti (vista la gran
quantita` di 2a armonica che genera...).

C'e` poi anche il vantaggio dell'accoppiamento (almeno parzialmente) diretto
tra driver e finale, la semplicita` della gestione del bias, i percorsi minimali del
segnale... dimentico qualcosa? :D

Naturalmente i vantaggi maggiori si dovrebbero avere con i pentodi/tetrodi a
fascio: in quel caso, nel collegamento a follower si combina l'alta efficenza del
pentodo con la bassa impedenza e distorsione del triode mode...

per ora ho fatto solo qualche simulazione "esplorativa", ma le solite EL34/KT88
in "PowerTotem" dovrebbero fare faville... roba da far concorrenza ad un DHT!

Daltronde, anche A. Ciuffoli ha provato (con il suo "SETA") il SE con uscita a
cathode follower, ed anche lui con risultati (a suo dire) molto interessanti:

http://www.audiodesignguide.com/my/se.html

solo che, a differenza del PowerTotem, il SETA usa un costoso interstadio...
per contro il PowerTotem ha un alimentatore un po` piu` complesso.

BTW, nel caso della 6C33 o di altri tubi che lavorano intorno ai 200V di anodica
l'alimentazione x il PowerTotem volendo la si puo` ottenere anche da un solo
trasformatore di isolamento 1:1 che fornisce l'anodica x la finale con un ponte
e quella per il driver con un duplicatore, piu` ovviamente un TA x i filamenti che,
dovendo essere "sollevati", deve necessariamente avere almeno due secondari
separati per driver e finali.

A voler risparmiare all'osso, basta un Pi-greco resistivo con una resistenza da
220 ohm 50W in mezzo ad un paio di "robusti" cond. elettrolitici cosi` com'e`
nella versione attuale del mio prototipo (io ho 330uF in ingresso e circa 1000uF
in totale in uscita).

Forse ci si perde qualcosina (non so` ancora x certo se il minore impatto in
basso rispetto ad una versione precedente sia dovuto effettivamente solo
all'eliminazione delle induttanze o a qualcosaltro... sono cambiate troppe
cose nel frattempo x poterlo dire con certezza fintanto che non provero` a
rimettere le induttanze al loro posto), ma di sicuro si risparmiano diverse
decine di euro e... tanto mal di schiena! :grin:
Regolando le due resistenze di catodo in un SRPP si puo' ottenere la distorsione minima per ciascuna impedenza di carico.
e qui` sta il problema... il carico di un diffusore e` tutto tranne che costante,
cosi` che nella migliore (?) delle ipotesi la tua ottimizzazione funziona solo a
determinate frequenze. :(
Ho un libro fantastico che riporta una bella analisi del SRPP, appena trovo lo scanner libero la posto.
bene!!! :p
Il maggior possibile vantaggio che mi viene in mente è che la configurazione proposta lascia la libertà di scelta del tipo di valvola per la tensione e per la potenza, ottimizzando seperatamente le due, almeno in via teorica.
ripeto, di fatto hai un driver in cascata con la finale, come al solito... e` solo
che sono connessi in modo diverso dal solito, e questo da` qualche vantaggio
quando devi ottenere tutto lo swing di tensione necessario al catode follower.

L'alternativa piu` immediata sarebbe un u-follower che pilota la finale in modo
tradizionale. Hai piu` liberta` e maggiore efficacia del carico attivo, ma a parte
il fatto che come minimo ci vuole un tubo in piu`, restano da risolvere i problemi
legati all'accoppiamento ed alla polarizzazione della finale. Nel "PowerTotem",
oltre a risparmiare un tubo, questi problemi sono risolti in maniera semplice,
efficace ed -IMHO- elegante. :D
Oppure, c'è qualcosa di più sottile? Non ricordo se lo avevi già detto qui o su diyaudio: hai provato Paolo a fare una comparazione SRPP / Supertotem a parità di potenza ?
Non ho provato a fare conti o simulazioni con un stadio SRPP "vero", ma a naso
dovrebbe dare senzaltro piu` potenza di un PowerTotem; pero` al prezzo di avere
due finali anziche` una sola, e quindi doppia dissipazione.

Dato che, sempre "a naso", e` verosimile che buona parte della potenza prodotta
dalla "valvola bassa" sarebbe dissipata (sprecata!) sulla resistenza "di mezzo" del
totem e non contribuirebbe quindi alla potenza di uscita, direi che l'efficenza di una
configurazione del genere non dovrebbe essere un gran che`.

L'unico vantaggio (se tale e` davvero... Cheever non sarebbe daccordo, e non ha
tutti i torti) sarebbe l'assenza di DC nel TU.

Pero` allora, ripeto, IMHO e` molto meglio un PP "tradizionale"... magari con uscita
ad inseguitore! ; )


Ciao,
Paolo.

Re: Il "PowerTotem": una nuova via al SET?

Inviato: 28 giu 2006, 17:24
da UnixMan
Ciao Ivo,
Ecco come penso che potrebbe essere un SEPP:
http://www.dissident-audio.com/Yves/Sepp.gif
Uh? scusa, il progetto magari e` anche interessante, ma non capisco cosa c'entri
l'SEPP con il "PowerTotem". :?:

BTW, per chi non lo conoscesse, qualche cenno: l'SEPP non e` certo un concetto
nuovo; se non ricordo male e` stato inventato verso la meta` del secolo scorso.

Cursiosamente, mentre e` stato alla base dello sviluppo degli OTL, non ha trovato
molte applicazioni nella versione con TU.

In sostanza, potremmo dire che si tratta di un... "Push-Pull invertito". In un P-P di
tipo "tradizionale" i tubi sono in serie rispetto al segnale ed in parallelo rispetto
all'alimentazione, mentre nel SEPP e` il contrario: i tubi sono in serie x la DC ed in
parallelo nei confronti del segnale (al solito: guardate i percorsi delle correnti nei
due casi, ricordate che massa ed alimentazioni dal punto di vista del segnale sono
la stessa cosa e capirete il xche`...).

Il vantaggio principale e` ovviamente che, a parita` di altre condizioni, il TU puo`
avere impedenza pari ad 1/4 di quella totale (placca-a-placca) necessaria per un
P-P di tipo "tradizionale".

Per contro comporta diverse difficolta` in piu` rispetto ad un P-P tradizionale, ad
esempio e` molto piu` complicato ottenere un corretto bilanciamento... e questo
probabilmente spiega xche` non abbia avuto molta diffusione.

Altro problema che vedo e` nell'uso in classe AB... non ho mai fatto una analisi
approfondita ma, cosi` a naso, nel passaggio tra il funzionamento in "classe A"
(entrambi i tubi in conduzione) a quello in "classe B" (uno dei tubi interdetto) si
ha un repentino quanto drastico cambiamento dell'impedenza di uscita, si passa
da due tubi in parallelo ad uno solo, sempre sullo stesso carico...

Beh, forse dopo tutto non e` poi cosi` drastico e repentino: man mano che la
conduzione in un tubo diminuisce si ha anche un aumento della sua impedenza
interna mentre va` a diminuire quella dell'altro (la cui conduzione aumenta) per
cui la transizione potrebbe essere graduale... certo pero` che alla fine il tubo
che resta "da solo" si trova a lavorare su un carico decisamente basso...

Non so`, alla fine tutto sommato potrebbero non aver avuto tutti i torti ad aver
preferito la soluzione "tradizionale" al SEPP... ; )

Specie con tubi a bassa imp. interna, dove non e` un problema fare un buon TU
per P-P "tradizionale", il SEPP non mi sembra cosi` vantaggioso. Magari potrebbe
esserlo di piu` con tubi ad alta impedenza che richiedono carichi anodici molto alti
per i quali fare un buon TU diventa difficile ed oneroso...


Ciao,
Paolo.

Inviato: 30 giu 2006, 06:57
da UnixMan
torniamo a bomba...

6C33 PowerTotem: prototipo attuale

Questo e` lo schema della versione attuale del mio prototipo di "PowerTotem"
con la 6C33C, aggiornato ad oggi... (ver. 3 rev. 2)


Immagine Allegato: 6C33_POWER-TOTEM-6F5P-proto3r2.pdf ( 17312bytes )

Secondo le simulazioni, nelle condizioni indicate si dovrebbe arrivare a sfiorare
i 18W, e addirittura qualcosina di piu` utilizzando Vad maggiori (~600V).

Al momento non ho ancora fatto misure "in the real world" su questa versione.
Nella versione precedente (v3r1) le misure erano gia` eccellenti, ma la potenza
non superava i 12.5W circa.

L'alimentazione e` ancora nella versione duale; in futuro vorrei provare la
soluzione alternativa che, come mostrato in precedenza, permette di ottenere
percorsi di segnale decisamente piu` favorevoli (almeno in teoria).

L'unico problema e` l'isolamento dei TU...

Nella versione con alimentazione duale il TU e` a massa, e la max tensione che
deve reggere l'isolamento e` quella corrispondente ai picchi max di segnale; al
contrario, nella versione con alimentazione flottante/sovrapposta, il TU si viene
a trovare sollevato della tensione di alimentazione del driver (Vad), cui poi si va`
a sommare il segnale...

dato che il nucleo (e presumibilmente anche il secondario...!!! :grin: ) sono sempre
a massa, ed in questo caso Vap~=200V, Vad<=630V (*), per stare tranquilli il TU
dovrebbe avere un isolamento in grado di reggere un bel po` di tensione, diciamo
almeno oltre 1 kV di picco!

Il problema e` che non so` se i TU che ho siano in grado di reggere, ma purtroppo
temo proprio di no... :?:

(*) nel prototipo attuale Vad e` poco piu` di 400V, ma dato che andando su` con
la tensione le prestazioni migliorano e visto che con un duplicatore si fa` presto ad
arrivare intorno ai 600V a partire dallo stesso TA da cui si ricava Vap...


BTW: a proposito dell'analisi dei percorsi di segnale: possibile che nessuno
abbia avuto qualche commento da fare?!? :(

E, soprattutto, possibile che nessuno abbia notato qualcosina di insolito...
diciamo dalle parti del catodo del driver!? :o :?:



Ciao,
Paolo.

Inviato: 05 giu 2007, 17:13
da plovati
Novità?


_________
Piergiorgio

Inviato: 30 giu 2007, 19:14
da UnixMan
Novità?
qualcuna si`... (non esattamente recente, avrei dovuto postare qualche aggiornamento molto
tempo fa`; :oops: al momento sono fermo in attesa di trovare TA e TU per la versione "definitiva").

BTW: ho fatto un po` di prove sul prototipo ed alla fine sono tornato indietro alla versione
"semplice" del totem.

Le simulazioni mi avevano spinto a provare la soluzione "u-follower like", ma invece in pratica
va` meglio l'altra. Ho provato a giocare con i valori della R del totem, che possono variare tra
circa 5.6k e 10k circa. Il valore "ottimale" definitivo potro` stabilirlo solo nella realizzazione in
versione difinitiva (i.e. con alimentazione e TU definitivi). Occhio che con i valori piu` bassi ci
si avvicina pericolosamente al limite max di dissipazione del tubo driver.

Tanto x dare quache numero, nel prototipo attuale si ottengono risultati strepitosi alle misure
(THD < 0.1% @ 1W, <1% ai primi segni di clipping...) con, se non ricordo male, 6.8k.


Immagine Schema aggiornato, comprensivo di PSU: 6C33_POWER-TOTEM-5.pdf ( 5952bytes )

N.B.:
  • le resistenze indicate come Rdc_* indicano le resistenze in continua degli avvolgimenti
    ed ovviamente non sono fisicamente presenti come componenti a parte nel circuito...
  • i generatori indicati come "TA_OUTPUT" e "TA_DRIVER" rappresentano ovviamente
    i rispettivi secondari del/i trasformatore/i di alimentazione; le potenze indicate sono
    quelle minime
  • il circuito va` replicato interamente per ogni canale, secondari dei TA compresi; nel
    caso di realizzazioni stereo, le uniche parti in comune tra i due canali possono essere
    i secondari dei filamenti.
Ciao,
Paolo.

Inviato: 30 giu 2007, 20:38
da mrttg
Ciao Paolo,
il trasformatore che doveva essere il pezzo forte come lo hai poi relaizzato?

Tiziano

Inviato: 01 lug 2007, 04:41
da UnixMan
il trasformatore che doveva essere il pezzo forte come lo hai poi relaizzato?
per l'appunto, NON lo ho ancora realizzato... :(

Con Andrea "abag" abbiamo definito un progetto di massima che -almeno sulla carta-
promette meraviglie. Il progetto prevede un nucleo a "C" da circa 6Kg ed avvolgimenti
ininterrotti (e NON parallelati) in filo litz sia per i primario che per il secondario.

Il numero di spire e` talmente limitato e la sezione del filo tale da rendere praticabile
anche un avvolgimento casalingo a mano, senza l'ausilio di avvolgitrici.

Il problema e` che pero` purtroppo non riusciamo a reperire i materiali adatti...
o, almeno, non a prezzi accettabili. :?


Ciao,
Paolo.

Inviato: 02 ago 2008, 04:24
da UnixMan
alla fine, abbiamo abbandonato l'idea di realizzarci da soli i TU e ci siamo presi una coppia di Bartolucci. Versione "solo sostanza" in "veste" economica.

Anche in veste economica costano diversi soldini (*), ma li valgono tutti. Dalle varie misure fatte direi che le caratteristiche corrispondono alle (eccellenti!) specifiche tecniche dichiarate dal costruttore. :p

(*) alla fine non molto di piu` di quanto avremmo speso di soli materiali per realizzare il nostro progetto di TU "monster"... :|

I miei sentiti complimenti e ringraziamenti al Sig. Bartolucci per qualita` e competenza nonche` disponibilita` e simpatia. :)

Come per altro prevedibile, rispetto agli economici Novarria che avevo preso per cominciare... e` cambiato il mondo, in tutto e per tutto! :D

In allegato le misure fatte con RMAA nonche` la funzione di trasferimento (Vin vs Vout XY) rilevata con Visual Analizer (N.B.: scala non calibrata!).

Con l'amico George "Joseph_K" (che ringrazio vivamente x a collaborazione!) abbiamo fatto anche diverse altre misure, tra cui le solite risposte alle onde quadre e triangolari, risposta in frequenza e risonanze fino a quache 100io di KHz nonche` una rapida occhiata in "reverse driven" (rapida xche` purtroppo un corto accidentale sulle uscite del suo ampli SS che stavamo utilizzando per la misura lo ha messo fuori uso :( :x ). Pero` queste misure le abbiamo fatte con strumenti "tradizionali" (generatore di segnali, frequenzimetro, un buon vecchio Tektronix analogico...) e non ho fatto foto alle schermate.

Cmq. la quadra e` sostanzialmente perfetta anche a 20KHz, appena "smussata" sui fronti e sempre senza la benche` minima traccia di risonanze od oscillazioni di sorta (a qualsiasi frequenza ed ampiezza si provi). Semplicemente eccellente! :)


Immagine Attachment: pwrttm_6C33-ECL85.zip ( 298534bytes )

Nei tre rapporti c'e` il riferimento (misura in loopback delle scheda audio utilizzata) ed i due canali, misure ripetute ad 1Wrms ed a circa 10Wrms (poco prima dell'insorgere del clipping).

L'esemplare misurato (nonche` l'unico attualmente esistente! :D ) e` il prototipo. Utilizza una ECL85 per stadio di ingresso e driver e la 6C33 come finale. L'alimentazione e` ancora nella versione "duale" (stadi di ingresso e driver alimentati "dal basso" con tensione negativa, capo "freddo" del TU a massa) e semplificata (via le induttanze, semplice filtraggio CRC su entrambi i rami). Raddrizzamento a stato solido. Il TA e` ancora il vecchio Novarria da 350VA, decisamente insufficente (scalda quasi piu` lui dei tubi...).

Le condizioni della misura sono:

- carico resistivo, circa 7.3 ohm (3x22ohm in parallelo)

- uscita sulla presa "8 ohm" (imp. riflessa nominale 600 ohm su 8 ohm, quindi un po` meno del previsto con 7.3)

- punto di lavoro delle 6C33: Va ~= 205V, Ia ~= 225mA; Vg ~= -77V circa (sensibilmente diversa tra un canale e l'altro).

Resistenza tra anodo del driver e catodo della finale 7.5K (2x15K in parallelo) => Ia del driver poco piu` di 10mA.

Per motivi che devo ancora indagare meglio, i due canali sono alquanto diversi tra loro... al momento non so` ancora dire se cio` sia dovuto solo alle tolleranze dei componenti (soprattutto dei tubi, ovviamente...) oppure se tra le tante prove, modifiche e ricostruzioni fatte un pezzettino alla volta a distanza di mesi non mi sia "sfuggito" qualche valore sensibilmente diverso tra un canale e l'altro. Devo verificare.

Commenti, pareri, opinioni... :?:


Ciao,
Paolo.

Inviato: 02 ago 2008, 04:53
da pipla
Per motivi che devo ancora indagare meglio, i due canali sono alquanto diversi tra loro.
in che senso? :?:

remigio

cosrtuitegentecostruite

Inviato: 02 ago 2008, 05:03
da UnixMan
in che senso? :?:
basta che guardi le misure... un canale distorce il doppio dell'altro. Anche il guadagno (che ovviamente non si vede in quelle misure che sono state fatte agli stessi livelli di uscita) e` abbastanza diverso.

Ciao,
Paolo.

Inviato: 02 ago 2008, 17:18
da UnixMan
P.S.: sempre a proposito delle differenze tra i due canali, e` possibile che siano dovute alla differenza tra le tensioni di griglia delle due finali (a parita` di Ia e Va), cosa normale con le 6C33 a meno di quasi impossibili selezioni ed accoppiamenti dei tubi. Visto il tipo di accoppiamento diretto con il driver, differenze nella tensione di BIAS (Vgk) delle finali portano ovviamente a variazioni abbastanza sensibili dei punti di lavoro dei driver stessi e quindi verosimilmente anche a differenze sensibili nelle prestazioni...

comincio a pensare che l'idea di far lavorare la 6C33 in "DCMB" ("PowerTotem" o tradizionale con uscita sull'anodo che sia) forse non sia delle piu` brillanti... :?

Decisamente il "PowerTotem" devo riprovarlo con tubi diversi, in particolare con quache pentodo o tetrodo a fascio. Come accennavo altrove, alcune simulazioni veloci fatte a suo tempo avevano indicato risultati MOLTO interessanti e.g. anche con le classiche EL34, KT88, etc...



Ciao,
Paolo.

Inviato: 05 ago 2008, 03:41
da hobbit
Ciao Paolo.

Volevo farti i complimenti pubblicamente per il PT. Oggi ci stavo riflettendo e devo dire che quello che ho goduto ieri a casa tua è il più bell'ascolto che mi sia mai capitato. :) (Live escluso ovvimente!)
E si perché l'ampli di Paolo mi ha veramente stupito: preciso, potente, voci chiarissime e ben distinte, acuti splendenti e bassi controllatissimi.
Avevamo iniziato l'ascolto con i suoi Williamson modificati, belli precisi, ben sonanti, ma alla fine "normali", il Power Totem nella sua ultima versione è tutta un'altra musica...... :p
Chiedete di farvelo ascoltare ne vale la pena ; )

Ciao,

Francesco

Inviato: 05 ago 2008, 19:24
da UnixMan
Ciao Francesco,
Volevo farti i complimenti pubblicamente per il PT. Oggi ci stavo riflettendo e devo dire che quello che ho goduto ieri a casa tua è il più bell'ascolto che mi sia mai capitato. :) (Live escluso ovvimente!)
addirittura! :o sono lusingato... :oops:

BTW, un paio di note:

1) la versione che hai ascoltato di fatto... non e` (piu`) il PowerTotem! :D

Come mi pare ti avevo accennato (spero tra le tante piacevoli chiacchiere non mi sia dimenticato di dirtelo! :) ) , dopo averlo ascoltato e misurato nella configurazione "originale" con uscita di catodo ho provato a riconfigurarlo in maniera piu` "tradizionale" con uscita sull'anodo (cosi` come descritto in un post precedente: catodo della finale collegato direttamente alla giunzione tra i due alimentatori -nel caso di questo prototipo la massa- anziche` al TU e questultimo spostato in serie all'anodo).

Senza dubbio il suono era buono anche nella versione "originale" (con uscita di catodo) ma, altrettando indubbiamente, non era esattamente il "mio" suono, quello che stavo cercando. Per i miei gusti era fin troppo "precisino", troppo "abbottonato", troppo... "ai-fai". ; ) E non abbastanza "naturale". Per certi aspetti sembrava quasi un solid-state! :twisted: :D (OH! un SS di razza, si intende... ; ) :D )

Personalmente mi piace molto di piu` cosi` come lo hai sentito tu, i.e. DCMB con uscita sull'anodo. Ennesima dimostrazione che triodi, NFB e buon suono non vanno daccordo?

2) a difesa dei buoni vecchi Williamnson, va` detto che li abbiamo ascoltati (alquanto distrattamente tra una chiacchiera e l'altra! :D ) ad un volume assolutamente troppo basso per poterli apprezzare come si deve. ; ) BTW, forse finalmente sono riuscito a superarli... :)


Ciao,
Paolo.

Inviato: 06 ago 2008, 13:19
da hobbit
Ciao Paolo.

Si mi avevi detto che avevi cambiato il collegamento, dicevo Power Totem per semplicità.
Comunque sia sono rimasto colpito molto dalla tua realizzazione e a questo punto dalle 6c33.

I Williamson effettivamente non li abbiamo ascoltati al top, comunque mi sono piaciuti anche loro.

Ciao,

Francesco

Inviato: 06 ago 2008, 16:36
da audiofanatic
P.S.: sempre a proposito delle differenze tra i due canali, e` possibile che siano dovute alla differenza tra le tensioni di griglia delle due finali (a parita` di Ia e Va), cosa normale con le 6C33 a meno di quasi impossibili selezioni ed accoppiamenti dei tubi. Visto il tipo di accoppiamento diretto con il driver, differenze nella tensione di BIAS (Vgk) delle finali portano ovviamente a variazioni abbastanza sensibili dei punti di lavoro dei driver stessi e quindi verosimilmente anche a differenze sensibili nelle prestazioni...

comincio a pensare che l'idea di far lavorare la 6C33 in "DCMB" ("PowerTotem" o tradizionale con uscita sull'anodo che sia) forse non sia delle piu` brillanti... :?

Decisamente il "PowerTotem" devo riprovarlo con tubi diversi, in particolare con quache pentodo o tetrodo a fascio. Come accennavo altrove, alcune simulazioni veloci fatte a suo tempo avevano indicato risultati MOLTO interessanti e.g. anche con le classiche EL34, KT88, etc...



Ciao,
Paolo.



Originariamente inviato da UnixMan - 02/08/2008 :  12:18:34
ho qualche 807 e delle 6080 in giacenza :D
ci esce qualcosa?
Filippo

PS di ECL85 ne ho una cassettata usate

Inviato: 06 ago 2008, 17:53
da UnixMan
ho qualche 807 e delle 6080 in giacenza :D
ci esce qualcosa?
perche` no? :)

Vista l'esperienza con la 6C33, probabilmente anche le 6080 conviene usarle senza NFB (con uscita sull'anodo). Dovrei provare almeno a simularlo, ma e` possibile che si possano usare in un DCMB con le ECL85 come le 6C33... darebbero qualche W di meno ma magari vanno anche meglio, chi lo sa`... Da non trascurare cmq la possibilita` di utilizzarle in push-pull, anche "monotubo". 8)

Mi pare che Fabio "2F" le abbia usate con soddisfazione in uno dei suoi segretissimi progetti... chissa`, magari ti conviene provare a chiedere a lui se ti da` qualche "dritta". :|

Viceversa, con le 807 connesse in UL (con partitore resistivo) o forse meglio a pentodo puro si puo` anche provare il powertotem: la connessione ad inseguitore dovrebbe riportare le caratteristiche complessive ad assomigliare a quelle di un buon triodo senza rinunciare alla maggiore efficenza anodica del pentodo... potrebbe venirne fuori qualcosa di molto interessante! :p

(N.B.: con l'uscita sul catodo, il funzionamento a pentodo NON lo si si ha mettendo la g2 ad una tensione fissa...)

Verosimilmente, se si comporta in modo abbastanza simile alle EL34 e KT88 che avevo simulato (ed ovviamente ammesso e non concesso che le simulazioni fossero attendibili, i modelli dei pentodi lasciano alquanto a desiderare...) "sotto" dovrebbe andarci bene ad es. una PCL/ECL82 (in questo caso invece le ECL85 non sembrano adatte).

Per la finale parti con un buon punto di lavoro standard "da manuale" (datasheet/application notes) come tensione e carico anodico... visto che ci sara` la connessione ad inseguitore ad abbattere impedenza di uscita e distorsione, probabilmente conviene scegliere il punto di lavoro che offre la max efficenza.

(se poi tra le tante possibili configurazioni del TUU ce n'e` anche una adatta per una 807 (o simili) in SE a pentodo, si potrebbe scegliere il punto di lavoro di conseguenza e provare con quello... :p )

In ogni caso il driver lo devi alimentare con una tensione piuttosto alta. Pur restando prudentemente lontano dai limiti max di Va (e soprattutto di Vg2 se del caso!) oltre che di dissipazione, in generale tanto piu` e` alta la tensione di alimentazione del driver e meglio e`. Considera ovviamente che in regime dinamico l'anodo del driver "segue" il catodo della finale e quindi sale a valori (positivi) anche molto piu` alti rispetto alla tensione a riposo: occhio quindi anche ai valori max assoluti "dinamici" oltre che a quelli "statici".

In questo caso per cominciare puoi provare con una R compresa tra circa 5 - 10K tra il catodo della 807 e l'anodo della PCL82 (connessa a triodo).

Se vuoi posso provare a buttare giu` uno schemino ed a rifare qualche simulazione...
PS di ECL85 ne ho una cassettata usate
usate... dove, come e quanto? :|

se sono ancora buone e non troppo "sfruttate" vale senzaltro la pena di farci qualcosa... :p



Ciao,
Paolo.

Inviato: 06 ago 2008, 18:14
da audiofanatic

Verosimilmente, se si comporta in modo abbastanza simile alle EL34 e KT88 che avevo simulato (ed ovviamente ammesso e non concesso che le simulazioni fossero attendibili, i modelli dei pentodi lasciano alquanto a desiderare...) "sotto" dovrebbe andarci bene ad es. una PCL/ECL82 (in questo caso invece le ECL85 non sembrano adatte).


In questo caso per cominciare puoi provare con una R compresa tra circa 5 - 10K tra il catodo della 807 e l'anodo della PCL82 (connessa a triodo).

Se vuoi posso provare a buttare giu` uno schemino ed a rifare qualche simulazione...
PS di ECL85 ne ho una cassettata usate
usate... dove, come e quanto? :|

se sono ancora buone e non troppo "sfruttate" vale senzaltro la pena di farci qualcosa... :p



Ciao,
Paolo.



Originariamente inviato da UnixMan - 06/08/2008 :  12:53:55
se hai tempo di simulare poi accrocchio :D non so se c'è un modello della 807, magari la 6L6 va bene lo stesso, tra l'altro ho anche delle 1624, identiche alle 807 ma sono a riscaldamento diretto.
Anche di PCL82 ne ho un po' e anche di PCL86
Le PCL85 le posso selezionare col mio i-177 e l'espansione MX949A, con la quale si possono testare tutte le valvole più strane, avendo la piedinatura dello zoccolo configurabile a piacere

Filippo

Inviato: 06 ago 2008, 19:36
da UnixMan
se hai tempo di simulare poi accrocchio :D
magari! e` un pezzo che sarei curioso di sentire cosa ne viene fuori... :p

appena mi riesce di trovare un attimo di tempo faccio un po` di prove. Hai gia` qualcosa che potrebbe essere adatto - TU e/o TA - da usare/riciclare? nel caso mandami i dati, cosi` provo a partire sulla base di quello che hai gia`...
non so se c'è un modello della 807, magari la 6L6 va bene lo stesso, tra l'altro ho anche delle 1624, identiche alle 807 ma sono a riscaldamento diretto.
belle le 1624, ma usare un tubo a risc. diretto con uscita catodica non e` esattamente il massimo della vita... meglio usarle a triodo o al limite in UL con "partial feedback"...

edit: ovviamente intendevo dire "a triodo o al limite in UL ..." con il catodo a massa e l'uscita sull'anodo.

Ciao,
Paolo.

Inviato: 07 ago 2008, 16:59
da audiofanatic
se hai tempo di simulare poi accrocchio :D
magari! e` un pezzo che sarei curioso di sentire cosa ne viene fuori... :p

appena mi riesce di trovare un attimo di tempo faccio un po` di prove. Hai gia` qualcosa che potrebbe essere adatto - TU e/o TA - da usare/riciclare? nel caso mandami i dati, cosi` provo a partire sulla base di quello che hai gia`...
non so se c'è un modello della 807, magari la 6L6 va bene lo stesso, tra l'altro ho anche delle 1624, identiche alle 807 ma sono a riscaldamento diretto.
belle le 1624, ma usare un tubo a risc. diretto con uscita catodica non e` esattamente il massimo della vita... meglio usarle a triodo o al limite in UL con "partial feedback"...

edit: ovviamente intendevo dire "a triodo o al limite in UL ..." con il catodo a massa e l'uscita sull'anodo.

Ciao,
Paolo.



Originariamente inviato da UnixMan - 06/08/2008 :  14:36:47
qualche ferro ce l'ho, un paio di TUU, poi ho degli 8K e 5K di Novarria, un paio di 5K sono con presa UL, gli altri SE, poi ho dei PP, ...e se si facesse un PowerTotemPushPull? :D

Filippo

Inviato: 07 ago 2008, 23:17
da UnixMan
qualche ferro ce l'ho, un paio di TUU, poi ho degli 8K e 5K di Novarria, un paio di 5K sono con presa UL, gli altri SE, poi ho dei PP, ...e se si facesse un PowerTotemPushPull? :D
si puo` anche fare, ma facciamo un passo alla volta... per il momento comincerei dal SE! :)

Per quanto riguarda i TU, la presa UL non serve (in nessun caso, con la connessione a follower non la puoi usare! se vuoi provare ad usare il tubo in UL, devi utilizzare un partitore resistivo).

Da una prima rapida scorsa, il datasheet consiglia Z=6K con Va=500V, Vg2=200V e Ia=50mA.

Non so` se il TUU puo` fare una impedenza vicina ai 6K... altrimenti si puo` anche provare con 5K, magari provando a ridurre un po` Va ed aumentare Ia... :?:

Ciao,
Paolo.

Inviato: 08 ago 2008, 00:09
da audiofanatic
qualche ferro ce l'ho, un paio di TUU, poi ho degli 8K e 5K di Novarria, un paio di 5K sono con presa UL, gli altri SE, poi ho dei PP, ...e se si facesse un PowerTotemPushPull? :D
si puo` anche fare, ma facciamo un passo alla volta... per il momento comincerei dal SE! :)

Per quanto riguarda i TU, la presa UL non serve (in nessun caso, con la connessione a follower non la puoi usare! se vuoi provare ad usare il tubo in UL, devi utilizzare un partitore resistivo).

Da una prima rapida scorsa, il datasheet consiglia Z=6K con Va=500V, Vg2=200V e Ia=50mA.

Non so` se il TUU puo` fare una impedenza vicina ai 6K... altrimenti si puo` anche provare con 5K, magari provando a ridurre un po` Va ed aumentare Ia... :?:

Ciao,
Paolo.



Originariamente inviato da UnixMan - 07/08/2008 :  18:17:16
la 807 l'ho già usata in SE pilotata da una PCL82, è la Fetecchia, e il TU è da 4,5K, ma uso la presa secondaria per l'impedenza più bassa, quindi magari il carico reale con diffusori da 8 Ohm è un po' superiore. Le tensioni usate sono Va=530V, Vg2=265V, la Ia non la ricordo bene, mi pare fosse più di 50mA. Con questi valori non ho mai avuto problemi, ma con polarizzazione automatica a -18V con Rk=750 Ohm.
Piuttosto bisognerebbe vedere se il TUU va bene come correnti, anche a livello dinamico, si dovrebbero superare i 100-120 mA

Filippo

Inviato: 08 ago 2008, 15:19
da hobbit
Ciao.
Per quanto possono contare le parole sono andato a rileggermi le impressioni d'ascolto del Russo (CHF 14) e mi ha colpito che avrei potuto dire le stesse cose del tuo DCMB (come si chiama quel coso? ha un nome? tutto sommato Power Totem poteva somigliare ad un nome).
Che la 6S33 sia comunque una valvola molto musicale? (oltre che di grande impatto estetico)
Le mie esperienze di ascolto sono poche, qualche amplificatore qua e la, qualche fiera cretina e il Contest perciò non posso avere parole deifinive.
Ciao,

Francesco

Inviato: 08 ago 2008, 19:06
da UnixMan
la 807 l'ho già usata in SE pilotata da una PCL82, è la Fetecchia, e il TU è da 4,5K, ma uso la presa secondaria per l'impedenza più bassa, quindi magari il carico reale con diffusori da 8 Ohm è un po' superiore.
ce l'hai ancora? ovviamente volendo potresti provare a modificare quello: ti serve solo di aggiungere (se non c'e` gia`) una alimentazione separata per il driver e cambiare qualche collegamento...
Le tensioni usate sono Va=530V, Vg2=265V, la Ia non la ricordo bene, mi pare fosse più di 50mA. Con questi valori non ho mai avuto problemi, ma con polarizzazione automatica a -18V con Rk=750 Ohm.
la dissipazione mi sembra un po` altina: con i valori del datasheet siamo gia` a 500V x 50mA = 25W (solo anodo), che e` gia` abbastanza al limite...
Piuttosto bisognerebbe vedere se il TUU va bene come correnti, anche a livello dinamico, si dovrebbero superare i 100-120 mA


Originally posted by audiofanatic - 07/08/2008 :  19:09:50
per questo bisogna chiedere a chi conosce meglio il TUU... Tiziano, Mauro, PG, ci siete?


Ciao,
Paolo.

Inviato: 08 ago 2008, 19:20
da UnixMan
Ciao.Per quanto possono contare le parole sono andato a rileggermi le impressioni d'ascolto del Russo (CHF 14) e mi ha colpito che avrei potuto dire le stesse cose del tuo DCMB


Originally posted by hobbit - 08/08/2008 : 10:19:02
interessante...
(come si chiama quel coso? ha un nome?
no, non ancora... se rimane cosi` com'e` (6F5P+6S33S) o al limite un due stadi con la 6E5P come driver (alla "Melquiades", ma senza quella follia di polarizzazione in ingresso, pero`!), insomma con tutti tubi ex-URSS, pensavo di dargli un nome russo e/o che ricordi l'URSS e/o il Mig27! ; ) :D

...forse potrei chiamarlo proprio "CCCP" :D
tutto sommato Power Totem poteva somigliare ad un nome).
quello a dire il vero e` il nome "generico" che avevo dato alla topologia, indipendentemente dalla implementazione... :oops:
Che la 6S33 sia comunque una valvola molto musicale? (oltre che di grande impatto estetico)
che dire... non saprei. :| Alcuni lo sostengono a gran voce, altri dicono che e` una schifezza... di sicuro (per dirla con Nardi) vomita quantita` industriali di 2a armonica che non e` facile controllare (nel mio viene parzialmente "convertita" in quantita` un po` piu` moderate di 3a grazie alla cancellazione armonica con il driver...). Ma indubbiamente il risultato "sonante" alla fine non e` affatto male...

BTW, qui` siamo finiti off-topic... mi sa` che apro un nuovo thread per l'ampli con la 6C33, anche xche` a questo punto ci sono un mucchio di cose che vorrei discutere con gli altri prima di "stabilizzare" definitivamente il progetto. :|

Ciao,
Paolo.

Inviato: 12 ago 2008, 01:24
da UnixMan
la 807 l'ho già usata in SE pilotata da una PCL82, è la Fetecchia, e il TU è da 4,5K, ma uso la presa secondaria per l'impedenza più bassa, quindi magari il carico reale con diffusori da 8 Ohm è un po' superiore.
ce l'hai ancora? ovviamente volendo potresti provare a modificare quello: ti serve solo di aggiungere (se non c'e` gia`) una alimentazione separata per il driver e cambiare qualche collegamento...


Originally posted by UnixMan - 08/08/2008 :  14:06:34
ho recuperato lo schema del "Fetecchia"... la seconda alimentazione x il driver la hai gia`, ma direi che sia decisamente bassina per un uso in powertotem. Se il secondario del TA ce la fa`, ti verrebbe bene utilizzando un raddrizzatore/duplicatore.

Ho provato a fare qualche prima simulazione veloce... purtroppo i modelli che ho a pentodo mi sono sembrati del tutto inattendibili. :(

Faccio ancora qualche prova e ti faccio sapere. Alla peggio facciamo all'antica... niente simulazioni, solo carta e penna. :D

BTW: qualcuno per caso ha dei modelli SPICe appena decenti delle 6L6, 807, EL34, KT88 o simili a Pentodo?

(...e magari visto che ci siamo anche della PCL82 a triodo?)


Ciao,
Paolo.

Inviato: 15 ago 2008, 02:06
da polarco
Vi ho mandato una raccolta (tratta dal web) di "tubi spice"


Immagine Allegato: raccolta tubi spice.zip ( 18057bytes )

Inviato: 15 ago 2008, 15:31
da polarco
Mi è venuto lo scrupolo del copyright per quei file spice...potete cancellarli e...scusate.

Saluti

Belle discussioni

Inviato: 15 ago 2008, 15:33
da polarco
Buone Vacanze !
<hr noshade size="1">
[url=http://]http://[/url]http://www.webalice.it/il.ucas/index.html

Inviato: 19 ago 2008, 20:42
da UnixMan
Un altro po` di misure...

Il primo file e` quello gia` postato e si riferisce alle misure nella configurazione "PowerTotem" (ho aggiornato il file, ma le misure sono le stesse).


Immagine 6C33-ECL85 PowerTotem (follower):
pwrttm_6C33-ECL85.zip ( 299120bytes )

Qui` invece ci sono le misure dello "stesso ampli" riconfigurato con il catodo a massa e l'uscita (il TU) sull'anodo (i.e. in configurazione "DCMB"). In questo caso abbiamo ripetuto le misure sia sulla presa "8 ohm" che su quella "4 ohm" del TU (fermo restando il carico, 3 x 22 ohm in parallelo ~= 7.3 ohm).

Cambia inoltre il punto di lavoro della 6C33C, che nelle misure precedenti (PowerTotem) era a circa 200V/225mA mentre nel caso di quelle con uscita sull'anodo era a circa 230V/180mA.


Immagine 6C33-ECL85 DCMB (uscita dall'anodo):
DCMB_6C33-ECL85.zip ( 547225bytes )

Infine, qui` c'e` un interessante confronto tra le misure nelle due configurazioni:


Immagine Confronto:
6C33C-ECL85-PowerTotem_vs_DCMB_Comparison.zip ( 151554bytes )

Da notare come la funzione di trasferimento sia piu lineare ma "pieghi" piu` bruscamente agli estremi nel caso del PowerTotem (solito inevitabile effetto del NFB in qualsiasi forma...) mentre sia molto piu` "regolare" nel caso dell'uscita anodica.



Ciao,
Paolo.

Inviato: 19 ago 2008, 22:54
da UnixMan
Casomai vi fosse sfuggito: aperto nuovo thread per discutere del SET con le 6C33C (qualsiasi configurazione avra` alla fine... :) ).


Ciao,
Paolo.

Re: Il

Inviato: 12 ago 2010, 23:22
da EF80
curiosita': il circuito e' ibridabile, nel senso se uno usasse un FET di potenza accoppiato con un TU oppure direttamente all'altoparlante e una valvola come pilota andrebbe lo stesso ?

Re: Il

Inviato: 13 ago 2010, 10:45
da UnixMan
così su due piedi non vedo perché no... potrebbe essere una idea da provare.

Anche se alla fine probabilmente non sarebbe molto diverso da altri ibridi SE in classe A che utilizzano schemi più "convenzionali". Il "PowerTotem" continuo a vederlo meglio con un pentodo come finale. Se invece vuoi provare un ibrido veramente diverso, in cui è il tubo e non lo SS ad interagire con i diffusori, prova il "SSOPT" (oltretutto è molto più efficente, con poca dissipazione a riposo può fornire un mucchio di potenza e, se necessario, mettendo più chip in parallelo può pilotare anche carichi molto difficili).

Re: Il

Inviato: 20 ago 2010, 00:34
da EF80
Vediamo se ho capito come funziona, posto il circuito e le 2 rette di carico:
PTOT.png
el84-TU7k.png
ef86-LD39k.png
Il TU e' da 7K, la resistenza di carico della EF86 e' 2k e va moltiplicata per il mu della EL84 a triodo che e' 19,5, quindi 39k. Lo swing di tensione della EF86 e' di poco superiore a quello delal EL84 quindi dovrebbe andare bene. Commesso errori ?

Re: Il

Inviato: 20 ago 2010, 09:03
da UnixMan
mi pare di no, sembrerebbe tutto ok. :)

Il "PowerTotem": una nuova via al SET?

Inviato: 20 ago 2010, 09:43
da UnixMan
BTW: come mai un pentodo -connesso a pentodo- come driver?

È una soluzione alquanto curiosa, non fosse altro xché la linearità dell'insieme dipende in massima parte da quello... :?:

Viceversa la finale potrebbe/dovrebbe essere conveniente connetterla a pentodo.

Mi pare "brutto" :) anche il trimmer (R21) non by-passato sul catodo del driver (quì potrebbe essere interessante provare anche soluzioni "moderne" tipo CCS by-passato o CVS, ovviamente regolabili).

Oh, volendo potresti provare a sostituire con un MOSFET connesso a CCS (oppure una induttanza stratificata da carico anodico) anche la R19.

Re: Il

Inviato: 20 ago 2010, 10:14
da EF80
Giudica tu, a me sembra molto piu' lineare a pentodo che a triodo... Conta anche che non posso alzare la corrente del punto a riposo la Ia di datasheed e' 3mA.
ef86-trio-LD39k.png
Cmq nel tuo schema la RK non e' bypassata, e poi facendo cosi' non ho un po' di nfb locale per placare la non linearita' della ef86? (e rinuncio volenrieri a un po' di guadagno che sarebbe leggermente troppo se no).

La finale l'ho connessa a triodo pre semplificare il circuito di alimentazione, la G2 della ef86 e' piu' facile che quella della el84, poi ho in casa tu da 7k e si usa meglio sulla curve a triodo infine voglio poca potenza, a triodo quella retta mi da 1 watt, sulle curve a pentodo ne avevo 2,5/3

Re: Il

Inviato: 20 ago 2010, 13:34
da UnixMan
così a prima vista a me sembra meglio a triodo... specie se poi puoi aumentare R19 e fare una retta + orizzontale.

Cmq nulla vieta di provare in entrambi i modi e sentire come suona meglio.

Il trimmer però ti conviene senzaltro by-passarlo.

P.S.: come sarebbe che nel mio schema Rk non è by-passata!? ...e allora Ckd cosa sarebbe? :o

Re: Il

Inviato: 21 ago 2010, 12:10
da EF80
Se aumento la res di carico devo o abbassare la corrente (che mi sembra gia' molto bassa) o aumentare la tensione e potrei sforare i limiti della EF86, eppure ho fatto le proiezioni e a me sembra piu' lineare a pentodo.

Altra domanda: se la finale viene pilotata dalla differenza di potenziale che si manifesta ai capi della r di carico del driver non viene meglio con il pilotaggio in corrente ? e se non metto il bypass sul trimmer non ho un NFB locale sul pentodo ? se no potrei mettere un RFB tra anodo a griglia della ef86

Re: Il

Inviato: 21 ago 2010, 14:46
da UnixMan
GizMo ha scritto:Se aumento la res di carico devo o abbassare la corrente (che mi sembra gia' molto bassa) o aumentare la tensione e potrei sforare i limiti della EF86,
sicuro? se non vado errato il limite per Vak è di 300V. Se alzi la R, a parità di corrente cade più tensione sulla R stessa e quindi meno sul tubo. Alzando la tensione di alimentazione puoi recuperare senza spostare il punto di lavoro.
GizMo ha scritto:eppure ho fatto le proiezioni e a me sembra piu' lineare a pentodo.
io andavo solo "a occhio" giudicando dalla spaziatura tra le curve. Quelle a triodo mi sembrano molto più equidistanti tra loro che non quelle a pentodo (come x altro capita di solito). Le proiezioni non le ho fatte. Se dici che va meglio a pentodo, anche se mi sembra strano... meglio così.

Considera però anche che in pratica non ti muoverai su una retta ma su una ellisse "sbilenca" e variabile... quindi se le tue previsioni si basano su un caso fortuito che ottieni con un particolare carico (resistivo) è probabile che in pratica le cose non andranno altrettanto bene.
GizMo ha scritto:Altra domanda: se la finale viene pilotata dalla differenza di potenziale che si manifesta ai capi della r di carico del driver non viene meglio con il pilotaggio in corrente ?
se ci pensi bene, è la stessa cosa che accade con qualsiasi altro circuito... la tensione di uscita si sviluppa sempre ai capi del carico.
GizMo ha scritto: e se non metto il bypass sul trimmer non ho un NFB locale sul pentodo ?
si, certo. Ma sei sicuro di volerlo? (beh, se lavori a pentodo magari si...)
GizMo ha scritto:se no potrei mettere un RFB tra anodo a griglia della ef86
quello forse lo eviterei. Ho provato una cosa simile (driver a pentodo con NFB) ed il risultato non mi è piaciuto affatto... ancorché era un circuito completamente diverso ed ovviamente YMMV (magari nel tuo invece funzionerebbe bene).

Re: Il

Inviato: 21 ago 2010, 15:02
da EF80
UnixMan ha scritto:sicuro? se non vado errato il limite per Vak è di 300V. Se alzi la R, a parità di corrente cade più tensione sulla R stessa e quindi meno sul tubo. Alzando la tensione di alimentazione puoi recuperare senza spostare il punto di lavoro.
Dopo pero' sposterei il punto di lavoro della EL84, 2k per 3 mA l'ho calcolata per avere circa -6 volt della griglia della EL84 e quindi centrare il suo bias! Cmq la ef86 a pentodo ho visto che e' usata parecchio neglia ampli da chitarra, sugli ingressi a volte, con rette di carico non troppo diverse dalle mie, forse la distorsione che introduce e' bella, io ci devo amplificare un basso, ma penso che se lascio senza bypass per avere meno distorsione, quel po' che resta da colore al suono, visto che il finale a triodo secondo me potrebbe essere un po' carente di coloriture... in generale i triodi non mi piacciono e anche sul binson i vari chitarristi hanno tutti preferito il funzionamento a pentodo del finale. Il triodo e' piu' gonfio, sui bassi penso, il pentodo e' piu' scattante.. magari se uso il finale a triodo e il driver a pentodo riesco ad avere un po' di entrambe le cose, bassi piu' marcati dal finale a triodo e maggiore scatto dal driver, per un basso potrebbe non essere male. Anche se cmq va provato.

Re: Il

Inviato: 21 ago 2010, 16:02
da UnixMan
GizMo ha scritto:Dopo pero' sposterei il punto di lavoro della EL84
urgh, vero... dimenticavo che nel powertotem è tutto interdipendente. :oops:

In effetti la cosa che mi ha fatto penare di più con il mio prototipo è stata proprio trovare il tubo "giusto" da usare come driver...

(una soluzione per "svincolarsi" è quella di aggiungere una induttanza di carico anodico come ha fatto gluca nel suo BB. Oppure in alternativa si potrebbe provare con un CCS).
GizMo ha scritto:Cmq la ef86 a pentodo ho visto che e' usata parecchio neglia ampli da chitarra, sugli ingressi a volte, con rette di carico non troppo diverse dalle mie, forse la distorsione che introduce e' bella, io ci devo amplificare un basso,
un powertotem da...(b)basso?! qualcuno potrebbe ricamarci su un bel po! :lol: :lol: :grin:

(ok, questa era trucida... 5 minuti di vergogna! :angel: :lol: )

Re: Il

Inviato: 21 ago 2010, 16:16
da EF80
UnixMan ha scritto:un powertotem da...(b)basso?! qualcuno potrebbe ricamarci su un bel po! :lol: :lol: :grin:

(ok, questa era trucida... 5 minuti di vergogna! :angel: :lol: )
Non l'ho capita, cmq non ho trovato molti modi per pilotare la EL84 con la EF86 con accoppiamento DC+feedback senza complicare troppo il circuito.

Re: Il

Inviato: 21 ago 2010, 17:11
da UnixMan
GizMo ha scritto:Non l'ho capita,
forse è meglio così... :wasntme:
GizMo ha scritto:cmq non ho trovato molti modi per pilotare la EL84 con la EF86 con accoppiamento DC+feedback senza complicare troppo il circuito.
mah, alla fine il circuito che hai postato non mi dispiace. Tutto sommato potrebbe essere interessante. Provalo e fammi sapere, sono curioso... :)

Re: Il

Inviato: 21 ago 2010, 17:50
da EF80
UnixMan ha scritto:
GizMo ha scritto:Non l'ho capita,
forse è meglio così... :wasntme:
Eddaaaiii :rofl:

Re: Il

Inviato: 04 set 2010, 23:22
da EF80
Ho per ora ho costruito gli stadi di alimentazione ed e' funzionato alla grande, al primo colpo e non mi pare che ci siano distorsioni visibili, la sine e' perfetta. Mi da fuori circa 0,87watt RMS su altoparlante da 4 ohm, domani provo con un resistivo e altop. da 8 ohm e poi cablo lo stadio di ingresso e proviamo a collegarci un basso.

Re: Il

Inviato: 05 set 2010, 19:04
da EF80
Ecco qui il prototipo, e' stato suonato oggi pomeriggio con ottimi risultati, il suono piace, il finale connesso a triodo sembra azzeccato, con bassi corposi. Il driver connesso a pentodo senza il condensatore di bypass sul trimmer lavora bene ed e' lineare. E si fanno simpatici giochini cambiando il doppio triodo di ingresso :)

Posto la foto del prototipo su tavolaccio:
DSCN2906.jpg

Re: Il

Inviato: 30 set 2010, 00:13
da EF80
Sono in via sperimentativa, una domanda ma se utilizzo 2 valvole con potenze abbastanza vicine ad esempio voglio pilotare una sezione di una 6080 con una pcl805 a triodo, quindi sul tu mi trovo 2,5 watt dalla 6080 e 2 watt dalla pcl805... ma come calcolo l'impedenza primaria del TU ?