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mariovalvola ha scritto:
Capisco il tuo punto di vista ma si nota che non convivi con sistemi del genere.
Normalmente "certi ampli a tubi di piccola potenza, specie se zeppi di ferri" non vanno in griglia positiva.
La sensazione percepita, con un ampli accoppiato a trasformatori, soprattutto se confrontato con amplificatori accoppiati non a trasformatori sia in RC che ad accoppiamento diretto, è proprio agli antipodi.
premesso che si tratta solo di un'ipotesi e non di una convinzione, ne tanto meno di una certezza (penso fosse abbastanza chiaro da come mi sono espresso, ma a scanso equivoci vale la pena ribadirlo), e che ho per giunta sottolineato che potrebbe essere così in "certi" (=alcuni) casi (che è ben diverso dal fare una affermazione di carattere generale, valida per tutti), temo che in effetti -contrariamente a quel che dici- non hai compreso affatto il mio punto di vista. Che forse (scusandomi per l'OT) vale la pena di chiarire.
Non contesto affatto le tue esperienze di ascolto. Anzi, casomai le confermo e sottoscrivo (ovviamente per alcuni casi...). È vero, non convivo abitualmente con quel genere di sistemi, ma non per questo non li conosco. Al contrario, so molto bene quali possano esserne le potenzialità, avendo avuto modo di ascoltarne alcuni che potrei definire solo come semplicemente entusiasmanti (...ed anche tanti altri che erano delle emerite schifezze, ma di queste ce n'è in abbondanza per qualsiasi tipologia).
Ma il punto è proprio questo. Che alla fine è sempre il solito: l'errore comune, tanto radicato da essere spesso inconscio, di voler associare (stabilire una corrispondenza biunivoca, tempo-invariante e talvolta addirittura lineare!) tra quella che è l'esperienza soggettiva, cioè la realtà percepita, e quella che invece è la realtà fisica, misurabile.
Penso che sia superfluo ribadire (lo abbiamo già chiarito una infinità di volte) che una tale corrispondenza non esiste. Quanto meno, di certo è ampiamente dimostrato che non esiste una banale corrispondenza biunivoca (tanto meno LTI) tra una sola delle grandezze fisiche coinvolte ed alcuna delle caratteristiche del suono percepito.
Ad es. gli studi sulla percezione della intensità dei
suoni complessi mostrano che la relazione tra l'intensità percepita ed il livello di pressione sonora (intensità del suono fisico) è tutt'altro che diretta ed univoca (e men che meno lineare). È stato anche ampiamente dimostrato che a seconda di un gran numero di condizioni "al contorno", un suono (fisicamente) più intenso di un altro può essere percepito come più debole e viceversa!
Posto questo, è evidente che affermazioni come "non può esserci compressione, perché io -
noi- *
percepiamo* una grande dinamica" non hanno alcun senso. Chi ti assicura che ciò che
percepiamo come "maggiore dinamica" corrisponda effettivamente (sempre e solo) ad una maggiore dinamica intesa in senso tecnico (e viceversa)?
Se così fosse, nessuno (te compreso) starebbe più a baloccarsi con i tubi da un bel pezzo. Ne tanto meno con i vinili! Da un punto di vista tecnico/fisico/oggettivo è palese che praticamente (quasi) qualsiasi ampli a SS ha molta più dinamica di qualsiasi ampli a tubi (banalmente: potenza max molto maggiore, rumore di fondo minore -> dinamica molto maggiore), così come qualsiasi CD registrato in modo appena decente (escludendo quindi quelli ultra-compressi artificialmente da "loudness-war"...) ha una dinamica enormemente superiore a qualsiasi vinile.
Discorso analogo per i tanti e diversi fenomeni di "compressione" della dinamica (di cui fanno parte anche le comuni distorsioni di 2a e 3a armonica, il "clipping morbido", ecc): chi ti dice che questi siano (sempre) percepibili "come tali" (cioè come una riduzione della dinamica percepita) e/o che in presenza di fenomeni del genere si abbia (sempre) la percezione che taluni suoni siano artificialmente "ingigantiti" rispetto ad altri?
Che ci piaccia o meno, da un punto di vista tecnico/oggettivo le moderne elettroniche a SS e/o digitali possono essere praticamente "perfette" rispetto agli obbiettivi che normalmente ci si prefiggono in campo audio (ed in effetti -in tali termini- molte lo sono). Per decenni si è cercato invano di scoprire difetti nascosti che giustificassero le preferenze soggettive verso sistemi antiquati (e/o non convenzionali) palesemente pieni di limiti e difetti tecnici rispetto ad altri tecnicamente molto più performanti. Di fatto nessuno è mai riuscito a cavare un ragno dal buco, così come nessuno è riuscito a farlo continuando a migliorare elettroniche che avevano già performances tecniche di gran lunga superiori a quelle necessarie. Ora, se una strada ormai tanto battuta da essere consunta non ci ha portato da nessuna parte, IMO forse è il caso di abbandonarla e cominciare a muoversi in direzioni diverse...
Forse (e sottolineo forse, ma "dubito ergo sum") è il caso di arrendersi all'evidenza che questi fantomatici difetti nascosti non esistono e che, al contrario, forse sono proprio i (alcuni dei) "difetti" -cioè delle caratteristiche- tecniche peculiari degli apparecchi che tendiamo a preferire soggettivamente la causa stessa delle nostre preferenze.
Dopo tutto la riproduzione musicale è un inganno, una illusione. Anche assumendo un sistema di riproduzione "perfetto" (perfettamente LTI, ecc), dal punto di vista dei nostri sensi la "realtà acustica" catturata da un sistema di microfoni e poi riprodotta da un sistema di altoparlanti avrebbe ben poco a che vedere con quella originaria: il campo acustico riprodotto è inevitabilmente diverso da quello originario! Il fatto che la max linearità possibile della catena audio sia il modo migliore per produrre la migliore illusione di una "realtà virtuale" (percepita) simile a quella originaria è un
assunto che è sempre stato dato per scontato ma che di fatto è privo di qualsiasi reale fondamento scientifico!
Al contrario, considerata la complessità e le peculiarità del nostro sistema percettivo, non è affatto improbabile che per ottenere una illusione credibile ("verosimile") per i nostri sensi, il segnale registrato dai microfoni non vada affatto trattato in modo LTI ma debba piuttosto essere alterato, processato ("distorto", in un senso molto ampio del termine) in determinati modi. Modi che, per puro caso, vengono almeno in parte ed in varia misura approssimati da talune caratteristiche ("difetti") tipiche di alcuni mezzi tecnici. Modi che al momento non conosciamo... e che di certo non conosceremo mai se continuiamo a seguire strade già battute e vecchie convinzioni totalmente infondate.
Anche questa ovviamente non è che un'ipotesi (una delle tante) e non una certezza ma, per quanto detto, ad oggi mi pare decisamente una delle più verosimili/probabili...
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