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Inviato: 27 giu 2007, 15:04
da gserpentino
Posto questo circuito che ho fatto giocando con LTspice.
Mi fate delle critiche/commenti...sparate...sparate...
ciao
gabriele
Inviato: 27 giu 2007, 16:25
da hobbit
Che vuol essere? Penso di capire....
Secondo me R8 deve essere piccola (ti abbassa l'impedenza di uscita) e la tensione che pilota il transistor basso più piccola in ampiezza rispetto quella del transistor alto.
Comunque per capirci qui Comi utilizzava proprio gli irf530 che poi sostitui nella versione definitiva con i buz900 (mosfet laterali):
http://www.audiofanatic.it/Amplificator ... stato3.jpg
Se vuoi ti posto una simulazione che feci qualche tempo fa proprio con gli irf530 (ne ho molti in casa, non si sa mai che ci faccia qualcosa prima o poi).
Ciao,
Francesco
POST-EDIT ad occhio le resistenze del partitore mi sembrano un po' altine per gli irf530. Vedi tu....
Inviato: 27 giu 2007, 16:52
da gserpentino
Che vuol essere? Penso di capire....
Secondo me R8 deve essere piccola (ti abbassa l'impedenza di uscita) e la tensione che pilota il transistor basso più piccola in ampiezza rispetto quella del transistor alto.
Comunque per capirci qui Comi utilizzava proprio gli irf530 che poi sostitui nella versione definitiva con i buz900 (mosfet laterali):
http://www.audiofanatic.it/Amplificator ... stato3.jpg
Se vuoi ti posto una simulazione che feci qualche tempo fa proprio con gli irf530 (ne ho molti in casa, non si sa mai che ci faccia qualcosa prima o poi).
Ciao,
Francesco
POST-EDIT ad occhio le resistenze del partitore mi sembrano un po' altine per gli irf530. Vedi tu....
Originally posted by hobbit - 27/06/2007 : 11:25:36
Ciao Francesco,
ho preso spunto da quello di Comi e per fare un po' di prove ho utilizzato questo Mosfet.
Ho fatto delle simulazioni LTspice e da quello che dice lui dovrebbe funzionare....
Pero' se qualcuno di piu' esperto di me ci mette la testa e fa delle prove/simulazioni ne sarei contento, in modo da avere altre conferme oppure delle modifiche.
Poi c'e' anche la stranezza (ma questo anche negli altri circuiti) che con la frequenza di 1K funziona tutto bene e la distorsione e' bassa.
Se faccio la simulazione con la frequenza di 10K, Ltspice mi da una distorsione altissima.
Ma, ripeto, questo l'ho rilevato anche con altri circuiti.
Dove sbaglio?
gabriele
Inviato: 27 giu 2007, 17:24
da hobbit
Io ora non riesco a mettermi a fare simulazioni, forse fra qualche giorno. Questo è uno dei miei primi giochetti con ltspice:
Considera che butta fuori 10w, che le pcl85 le trovi ad un euro e lo stesso gli irf530. Costo stadio amplificazione 1%, costo alimentatore 99%.
A spanne nel tuo circuito l'impedenza di uscita non è proprio bassina, a parte il fatto che su R8 quanta potenza butti via?
Ciao,
Francesco
Inviato: 27 giu 2007, 18:47
da Giaime
Ciao Gabriele!
Vedo che stai mettendo su, pezzo per pezzo, dei circuiti niente male
Ciò che hai disegnato è uno stadio d'uscita a mosfet in configurazione quasi-complementare, seppur abbozzato.
L'idea è quella di usare dispositivi d'uscita dello stesso tipo (es. stai usando due mosfet a canale N, al posto di uno N e uno P, questa configurazione, nata con i bipolari, era dovuta alla difficoltà di reperire buoni transistor PNP, ancora difficili da produrre per le tecnologie di un tempo). Potrebbe sembrare ad un primo sguardo che il mosfet superiore lavori a drain comune (inseguitore di source, source follower, che dir si voglia) mentre quello inferiore a source comune.
Beh per come hai disegnato tu il circuito (in particolare i generatori di tensione per il segnale d'ingresso) parrebbe che sia così, e la tua scelta di un'elevata R8 (dove in realtà R8 dovrebbe essere uguale a R2) mi conferma che hai cercato di abbassare il guadagno del mosfet basso, per renderlo simile a quello del mosfet alto.
In realtà il circuito non si fa così: il segnale che pilota il mosfet basso non deve essere riferito a massa,
ma all'uscita dell'amplificatore: in pratica puoi fare ciò, in via preliminare (ossia mantenendo i due generatori di segnale) collegando il terminale negativo di V1 all'uscita dell'amplificatore (mantenedo i due, V1 e V3, fuori fase tra loro, uno a +15 l'altro a -15). Come avrai intuito nel circuito "vero" questo si fa in tutt'altro modo, con un invertitore di fase riferito all'uscita...
L'altro problema che evidenzia il tuo schema è la scarsa PSRR, ovvero il circuito siffatto è estremamente sensibile ai disturbi dell'alimentazione, poichè questo entrano attraverso il partitore formato da R1, R4, R6, R7 direttamente ai gate dei mosfet, i quali riportano il ronzio direttamente sull'uscita.
Questo si può risolvere usando dei diodi e un trimmer per settare la corrente a riposo nei mosfet. Meglio ancora sarebbe sostituire R6 e R7 con dei pozzi/sorgenti di corrente costante, in tal modo il disturbo indotto dall'alimentazione nel circuito sarebbe praticamente zero.
Simulando il circuito poi si vede che il nodo d'uscita (prima del condensatore C6) non è perfettamente centrato alla metà della tensione d'alimentazione (invero piuttosto alta se davvero vuoi settare 1A come corrente a riposo), questo fa dissipare due potenze diverse ai mosfet, facendoli funzionare in modo diverso, oltre a perdere potenza d'uscita (perchè da un lato lo swing massimo disponibile in tensione è minore rispetto all'altro lato).
Con questo circuito arrivi a fare 20W su 8ohm con circa l'1% di THD. Sto provando a mettere su una versione riveduta e corretta: in linea di massima ti sconsiglierei di proseguire con l'uscita quasi-complementare (c'è il grosso problema di polarizzare i mosfet: la differenza di tensione tra i due gate è enorme (30V) e dovrebbe essere garantita con precisione al millivolt...), e passare ad un vero complementare, usando una coppia abbinata di mosfet a canale P e N come per esempio IRF530-IRF9530.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 27 giu 2007, 20:10
da gserpentino
Bello, bello lavorare cosi'..... mi piace approfondire...
Sono partito con il circuito semi complementare perche' mi piaceva l'idea di lavorare con lo stesso mosfet.....
Didatticamente mi sembrava piu' complicato, e se avessi capito questo sarei stato avvantaggiato nel caso del complementare.
Ovviamente e' solo una mia sensazione.
La R8 l'ho messa cosi alta perche' in questo modo ottenevo bassa distorsione e alta potenza.
A me LTspice mi da 0,4 % di THD e picchi di 24-27 W in uscita.
Provando a lavorare con le due resistenza R2 e R8 con lo stesso valore (0.1 ohm) la THD sale enormemente e la potenza si abbassa molto.
gabriele
Inviato: 27 giu 2007, 20:39
da Giaime
Rimane comunque un classico circuito che funziona in Spice e non in realtà.
Piuttosto, ti direi da subito di orientarti verso le alimentazioni duali (±30V piuttosto che +60V e massa), costa meno (pensa ai C di filtro, e a quello d'uscita che non serve più) e viene tutto meglio...
Questo è molto importante, i risultati saranno enormemente superiori già per l'assenza del condensatore sull'uscita. Poi il mio è solo un consiglio, su come lo farei io...
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 27 giu 2007, 20:45
da gserpentino
Alimentazione Duale ????
Ehm....

come dire ...

, ci avevo pensato ma non sono riuscito ad implementare il circuito in tale modo....
gabriele
Inviato: 27 giu 2007, 21:20
da Giaime
Dunque, partiamo da una cosa alla volta. Ecco a voi l'uscita quasi-complementare a mosfet, ovvero una delle uscite peggio performanti del panorama a stato solido (sia come guadagno, che cala drammaticamente su carichi bassi, sia come distorsione, piuttosto elevata...).
La "macchia nera" con scritto "Bias" rappresenta appunto gli elementi che dovranno introdurre la polarizzazione dei dispositivi. In pratica serve un "qualcosa", un circuito che abbia ai suoi capi una tensione costante e regolabile, indipendentemente dalla corrente che ci passa. Tantissime possibilità: dei diodi in serie tra di loro, uno zener (poco regolabile però...), un Vbe multiplier, uno di quei riferimenti di tensione variabili...
Il segnale poi entrerà dalla base del bjt basso.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 27 giu 2007, 21:35
da Giaime
Qui un'ipotesi per il circuito di polarizzazione:
Ho usato il classico Vbe multiplier. R16 è in realtà un trimmer da 4.7k. In questa configurazione l'amplificatore si può usare in classe AB e eroga una quarantina di watt su 8ohm, con distorsione purtroppo non bassa (1% circa, non ho ancora ottimizzato il circuito, non è in alcun modo da intendersi definitivo poichè ad es. R12 e R13 andrebbero sostituite da delle sorgenti di corrente costante, oltre a mancare del tutto il circuito d'ingresso e di guadagno in tensione...).
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 27 giu 2007, 22:16
da Giaime
E qui variazione sul tema, amplificatore completo: liberamente ispirato al classe A di John Linsley Hood
Le prestazioni sono modeste però, visto il basso guadagno ad anello aperto, e il circuito "minimale". Fa circa 30W su 8ohm, a circa l'1% di THD, con una corrente a riposo di 1.5A (quindi piena classe A). L'uscita quasi-complementare non aiuta con la distorsione: tenendo conto anche del condensatore sull'uscita, ho tracciato il profilo di una vera carretta
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 27 giu 2007, 22:34
da gserpentino
wow.....il thread, grazie a Giaime e' decollato.
Questa sera, se riesco mi studio l'ultimo circuitino.......
Vediamo se riusciamo a partorire un "Primo" a mosfet per i lettori Audiofaidate.....
Chi altro ci aiuta......?
Io sono un ultra principiante per cui non contate troppo su di me, io cerco di apprendere...
gabriele
Inviato: 27 giu 2007, 23:50
da Giaime
Vediamo se riusciamo a partorire un "Primo" a mosfet per i lettori Audiofaidate.....
Originally posted by gserpentino - 27/06/2007 : 17:34:37
Se l'intenzione era fare qualcosa di semplice ed economico, sicuramente:
- NON dovrà essere in classe A;
- NON dovrà essere quasi-complementare;
- NON dovrà essere ad alimentazione singola;
- NON dovrà essere a mosfet
Per cui credo che la questione sia fallata nella sostanza
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 28 giu 2007, 03:30
da hobbit
Uff finché si gioca a fare il circuitino didattico va bene, ma fare qualcosa di serio mica è semplice.
E se prima di stabilire dispositivi, topologia, polarizzazione, etc. stabiliste le prestazioni desiderate, il budget e compagnia bella?
Ad esempio Lovati in Primo prima di arrivare al circuito vero e proprio ne fa di considerazioni.
Boh, tutto imho.
Bye,
Frank
Inviato: 28 giu 2007, 04:10
da gserpentino
Mi viene da dire:
1) Plovati fa molte cosiderazioni perche' ha esperienza.
Un pivello come me non puo' fare certe considerazioni che chi ha esperienza e' in grado di fare.
Io parto cosi, un po a braccio....poi se qualcuno piu' esperto mi/ci aiuta e percorre una strada meglio organizzataben venga.
2) Non ditemi che un finale in classe A a mosfet puo' costare di piu' di un finale in classe A a valvole....
Vuoi che con circa 200, 250 esagero 300 Eur non riesci a fare un finale classe A a Mosfet...?
Per la potenza mi accontenterei di stare intorno ai 20 Watt in classe A.
gabriele
Inviato: 28 giu 2007, 04:13
da Giaime
E se prima di stabilire dispositivi, topologia, polarizzazione, etc. stabiliste le prestazioni desiderate, il budget e compagnia bella?
Originally posted by hobbit - 27/06/2007 : 22:30:47
Certo Frank, tu hai ragione. Ma d'altronde il senso dei miei interventi era di comprendere il circuito postato da Gabriele e migliorarlo (entro i miei limiti

): del resto di questo si parla in questa discussione, introdurre circuiti completamente diversi sarebbe stato interessante ma OT.
E' vero però che volendo cercare qualcosa di semplice, ma didattico e performante, è bene NON partire dal circuito e giustificarlo a posteriori, ma introdurre prima i capitolati del progetto.
Tra l'altro si aprirebbe una bella questione: cosa intendete per prestazioni di un amplificatore a stato solido?

In un mondo dove va molto di moda dire che i numeri non contano niente ai fini del buon suono, talvolta mi sovviene questo genere di dubbio.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 28 giu 2007, 04:46
da hobbit
E' vero però che volendo cercare qualcosa di semplice, ma didattico e performante, è bene NON partire dal circuito e giustificarlo a posteriori, ma introdurre prima i capitolati del progetto.
Tra l'altro si aprirebbe una bella questione: cosa intendete per prestazioni di un amplificatore a stato solido?

In un mondo dove va molto di moda dire che i numeri non contano niente ai fini del buon suono, talvolta mi sovviene questo genere di dubbio.
Ciao!
Giaime Ugliano
Originally posted by Giaime - 27/06/2007 : 23:13:33
Chissà se ce lo diranno quelli che discutono nell'altro thread?
Altra questione, siamo proprio sicuri che gli ampli a ss generalmente abbiano tutti i numeri a posto o solo quelli sbandierati?
Mi viene da dire:
1) Plovati fa molte cosiderazioni perche' ha esperienza.
Un pivello come me non puo' fare certe considerazioni che chi ha esperienza e' in grado di fare.
Io parto cosi, un po a braccio....poi se qualcuno piu' esperto mi/ci aiuta e percorre una strada meglio organizzataben venga.
2) Non ditemi che un finale in classe A a mosfet puo' costare di piu' di un finale in classe A a valvole....
Vuoi che con circa 200, 250 esagero 300 Eur non riesci a fare un finale classe A a Mosfet...?
Per la potenza mi accontenterei di stare intorno ai 20 Watt in classe A.
gabriele
Originally posted by gserpentino - 27/06/2007 : 23:10:35
Che vuol dire, Lovati fa le considerazioni che può e tu quelle che puoi tu.
I finali a valvole SE non sono i più economici e PG per contenere i costi scende ad un compromesso molto forte: contenere la potenza (vedi "Lo Scherzo"). 20W in classe A non sono propriamente uno scherzo, pensa solo al costo dei dissipatori, un case adeguato, ...., a meno che tu non li abbia già in casa. 200/300 euro non sono un costo irrisorio per le mie tasche, nell'usato ci porto a casa già un bell'oggetto e sono disposto a buttarli in un progetto di autocostruzione solo se questo non è campato per aria.
Bye, F.
Inviato: 28 giu 2007, 04:53
da Giaime
Altra questione, siamo proprio sicuri che gli ampli a ss generalmente abbiano tutti i numeri a posto o solo quelli sbandierati?
Originally posted by hobbit - 27/06/2007 : 23:46:18
Francesco,
io penso una cosa, molto banale, però ho sempre avuto il coraggio di metterci la faccia.
Ho ascoltato più di un amplificatore a stato solido dal suono eccezionale, assolutamente perfetto in ogni dettaglio. Guarda caso era un amplificatore ineccepibilmente progettato con criteri che, di fronte alle logiche esoteriche dell'hi-fi moderna, oserei definire "tradizionali".
Quello che voglio dire è:
prima di porci la soluzione, poniamoci il problema.
Cos'hanno che non vanno gli ampli a stato solido? Hai avuto brutte esperienze da bambino?
Per quanto mi riguarda sarebbe carino decidersi per un progettino in classe B a bjt ben fatto, di potenza non esagerata però documentato e con le PCB pronte, replicabile da chiunque e con componenti di facile reperibilità. Una sorta di Primo a stato solido, un PrimoSolido
E finalmente potremmo dare ad AudioFaiDaTe, con l'avvallo dei più esperti e l'appoggio dei fondatori del sito, il suo progetto a stato solido discreto per principianti
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 28 giu 2007, 05:13
da hobbit
Mi hai frainteso, non ho niente contro lo stato solido, anzi penso di esser uno dei pochi qui che cerca di parlarne.
Intendevo solo dire che non bastano alcuni numeri a fare un buon amplificatore, altrimenti gli scaffali dei negozi sarebbero pieni di oggetti allo stato dell'arte.
Riguardo un PrimoSolido il mio povero contributo lo posso dare.
Per non far l'ennesimo progetto inutile che dopo 5 giorni cade nel limbo cerchiamo di capire bene quale deve essere un buon capitolato di progetto.
Ad esempio nell'altro thread si parla tanto del sistema Moss, in che modo un progetto low-cost può ereditare le buone idee che vi sono contenute? Quali sono le idee base che possimo applicare con poco sforzo e che eleverebbe il livello del progetto?
Ciao, F.
POST-EDIT: personalmente mi trovi daccordo sulla classe AB, certo che non sarà facile trovare un buon compromesso semplicità/costi/prestazioni, forse il campioncino da questo punto di vista è il my_ref. Personalmente non mi fisserei necessariamente con i mosfet, ma valuterei anche i bjt, gli ibgt e gli opamp senza preclusioni.
Inviato: 28 giu 2007, 14:54
da Giaime
POST-EDIT: personalmente mi trovi daccordo sulla classe AB, certo che non sarà facile trovare un buon compromesso semplicità/costi/prestazioni, forse il campioncino da questo punto di vista è il my_ref. Personalmente non mi fisserei necessariamente con i mosfet, ma valuterei anche i bjt, gli ibgt e gli opamp senza preclusioni.
Originally posted by hobbit - 28/06/2007 : 00:13:02
Ecco, iniziamo a ragionare su qualcosa di concreto. Attendendo anche altri pareri, ovviamente, secondo me si potrebbe puntare come dicevo ad un finale in classe B, a bjt (per economizzare, con la possibilità di montare i 3055 per giocare, ma anche perchè - IMHO - è il massimo come prestazioni). Magari farlo versatile: chi ha un pre a valvole ad elevata uscita può "attaccarsi" direttamente allo stadio d'uscita, chi vuole un ampli integrato invece c'è il suo stadio d'ingresso "tradizionale", oppure si potrebbe interamente rimuovere l'ingresso e sostituirlo con un operazionale... magari con bootstrap per aumentarne le possibilità in tensione d'uscita... magari due opamp, in feedforward
Penasa, Piercarlo, dove sieteeeeeeeeee...
Edit: ovviamente questo per quanto riguarda la struttura, poi per quanto riguarda i trucchi per facilitarne la realizzazione si potrebbe puntare ad un'architettura scalabile per diverse tensioni di alimentazione, dai ±15V per giocare ai ±55V per fare casino sul serio. Tutto su una singola Eurocard, alimentazione a parte: riusciranno i nostri eroi? :p
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 28 giu 2007, 15:32
da gserpentino
Ecco il mio contributo.
Purtroppo, magari sbagliando, io ho la mania della classe A.
Il mio Electrocompaniet e' dichiarato per 50 W in classe A.
Eppure ha solo due mosfet per canale.
Un dissipatore molto piccolo rispetto agli altri ampli (vedi il classe A di audio analogue) pesa molto ma molto meno rispetto agli altri ampli in classe A e suona molto ma molto bene.
Purtroppo devo dire che suona meglio del mio valvolare autocostruito.
Anche di condensatori non ce ne sono cosi tanti e cosi grossi come negli altri ampli.
A volte mi chiedo come possa essere un classe A.
L'unico componente veramente grosso e costoso e' il trasformatore.
Almeno questa e' l'idea che mi sono fatto io.
gabriele
Inviato: 28 giu 2007, 15:41
da hobbit
50w in classe A per canale? Il rendimento massimo teorico è del 25% da cui stanno in genere molto lontani, perciò il tuo amplificatore dovrebbe dissipare in maniera continua 400w, ma diaciamo che 6/700w sono da mettere nel conto. Ovvero il tuo amplificatore dovrebbe essere una stufetta.
Se è così sottodimensionato come dici avrà i primi 2watt in classe A, ma non te lo specificano. Se suona male come dici, sarà sottodimensionato in tutto!
Trai tu le conclusioni.
Ciao,
Francesco
Inviato: 28 giu 2007, 15:52
da Giaime
Caro Gabriele,
di classe A più o meno belli è pieno il mondo. Se sei interessato a una cosa di quel genere, potresti dare un occhiata ai tantissimi progetti di
Pass,
Elliott, etc etc...
Come dice giustamente Francesco, Audiofaidate non è nè il luogo dove si diffondono falsità (gli ampli in classe A fredda) nè dove il neofita non può trovare il progettino economico (classe AB appunto)
Del resto è come dire che il progetto Primo, quello a valvole, si sarebbe dovuto fare con le 300B. In quanti l'avrebbero fatto in quel caso? ; )
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 28 giu 2007, 15:53
da gserpentino
Francesco, non hai capito.
L'ampli a mosfet suona molto ma molto meglio del mio valvolare autocostruito.
Ti allego il link del modello piu' recente
http://www.electrocompaniet.com/product ... /eci3.html
Il mio e' un modello un po' vecchiotto ma i concetti di base sono gli stessi.
Inviato: 28 giu 2007, 16:55
da Giaime
50w in classe A per canale? Il rendimento massimo teorico è del 25% da cui stanno in genere molto lontani,
Originally posted by hobbit - 28/06/2007 : 10:41:41
Non me ne ero accorto ad una prima lettura, comunque il rendimento massimo teorico dei comuni stadi d'uscita in classe A a stato solido è il 50%, e non il 25%. C'è di mezzo il fatto che la maggior parte delle uscite in classe A è un push-pull: 25% vale per il single ended caricato da CCS, come in Pass e altri design. Caricato da resistenza (come ho visto fare a qualche pazzo) il rendimento massimo teorico cala al 12.5%.
La cosa si dimostra banalmente con 4 calcoli...
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 28 giu 2007, 17:04
da hobbit
Si non avevo capito.
Ho guardato link e sembra un bell'ampli, ma sicuramente è un classe AB, infatti non può essere un classe A visto che senza segnale consuma 70w. Ovvero funzionerà in classe A per i primi watt, magari nel tuo range di ascolto.
Questo dovrebbe dirti (a te che lo ascolti, io non lo conosco) che un classe AB può andare molto bene!
Che mosfet utilizza il tuo ampli? (per avere un'idea, un possibile punto di partenza)
Scusa l'errore!
Rispondendo a Giaime:
Si protrebbe iniziare trovando una serie di progetti interessanti da studiare e una serie di documenti per capire dove si deve andare (citavo Moss a questo fine).
Anche il lavoro di Penasa è interessante, bisognerebbe scrivergli, visto che certe problematiche sono già state affrontate e risolte. Chiedergli dei criteri di bontà.
Riguardo i possibili dispositivi, perché meglio i bjt rispetto dei mosfet? I mosfet laterali sono performanti, mentre gli irf530/9530 sono molto economici. Purtroppo ho poca esperienza sul campo, in simulazione la coppia cfp si comporta molto bene anche a polarizzazioni risicate, sarebbe da valutare. Se ha il problema della possibile instabilità (che dalle simulazioni non riesco ad evincere) si cerca di progettarla bene, di porla in condizioni tranquille.
Lo stadio di ingresso vedendo my_ref potrebbe essere anche ad operazionali (con il vantaggio di poterli montare su zoccolo e provarne vari).
L'alimentazione (la parte più costosa) come farla, te dici che costa meno quella duale, Aloia nei suoi progetti "economici" metteva quella singola, perché? Il condensatore finale comunque lo si può togliere da quella duale se si sa bene quello che si sta facendo, ovvero l'integratore deve svolgere bene il suo lavoro.
Ciao, Francesco
Inviato: 28 giu 2007, 18:39
da gserpentino
Purtroppo i mosfet sono coperti da delle placchette metalliche e il modello non si vede.
Faccio l'ipotesi che la tensione del mio electrocompaniet sia 50 V
Consuma 70W senza segnale 1,4 A (suppongo per canale)
Utilizzando queste formule
Prms = R*Irms^2
Irms (max) = Idc / 1.4142
arrivo a calcolare che avro' circa 9 W in classe A.
Ma suppongo anche che sara' un push-pull per cui dovrei arrivare a circa 18W in classe A.
Se tutto cio e' corretto (e avendo io in cantina un alimentatore da laboratorio che arriva solo ai 30V ma puo' fornire 5A) proverei a fare un circuito simile al mio electrocompaniet quindi PP con polarizzazione alta.
Dopo aver scoperto che il circuito suona bene con i 30V si potrebbe pensare di alzare la tensione e fare un alimentatore serio.
Questa e la mia umile proposta ....
gabriele
Inviato: 28 giu 2007, 19:01
da Giaime
Rispondendo a Giaime:
Si protrebbe iniziare trovando una serie di progetti interessanti da studiare e una serie di documenti per capire dove si deve andare (citavo Moss a questo fine).
Sarebbe un lavoro senza fine: esistono migliaia (milioni forse?) di progetti a stato solido, e almeno un centinaio sono allo stato dell'arte (nel senso delle competenze di chi l'ha fatto). A che pro? Una lettura di qualche testo di riferimento ti dà già un'idea. L'obiettivo è di fare un semplice amplificatore a stato solido, NON diventare dei guru al silicio o raffinati designer.
Anche il lavoro di Penasa è interessante, bisognerebbe scrivergli, visto che certe problematiche sono già state affrontate e risolte. Chiedergli dei criteri di bontà.
Questo sicuramente: spero di poterlo coinvolgere in qualche maniera
Riguardo i possibili dispositivi, perché meglio i bjt rispetto dei mosfet?
I mosfet davvero buoni costano e sono irreperibili, non solo: qualche breve prova in Spice ti convincerà della superiore linearità dei bjt. Se questo non bastasse, puoi fare altre 2 cose:
1) leggerti il lunghissimo topic su diyaudio
"BJT vs. Mosfet"
2) leggerti il libro di D.Self
"Audio Power Amplifier Design Handbook", dove la questione è ben dettagliata.
I mosfet laterali sono performanti,
Si parlava però di prezzi e possibilità di reperire i componenti da neofiti.
mentre gli irf530/9530 sono molto economici.
Io non sono riuscito a tirar fuori granchè da quei bacherozzi lì

Sicuramente qualcuno più esperto di me ce la farebbe ad usarli con profitto, ma...
Se ha il problema della possibile instabilità (che dalle simulazioni non riesco ad evincere) si cerca di progettarla bene, di porla in condizioni tranquille.
Si evince, si evince... basta plottare i diagrammi di Bode e saperli interpretare. Casomai il problema è un altro: si rischia (perchè esistono) di creare delle configurazioni praticamente impossibili da stabilizzare. Se l'obiettivo è un circuito per neofiti, che potrebbero anche avere una costruzione a livello meccanico piuttosto "casual", aggiungere l'incognita di un circuito non troppo stabile è davvero proibito...
Lo stadio di ingresso vedendo my_ref potrebbe essere anche ad operazionali (con il vantaggio di poterli montare su zoccolo e provarne vari).
Come dicevo prima, dobbiamo porre prima il problema e poi cercarne la soluzione. Cos'hanno che non va gli ingressi tradizionali discreti (a parte l'area occupata sulla scheda)? L'ingresso del my_ref non è solo "un operazionale", è un complicato circuito di feed-forward, proprio un cattivo esempio per indicare un'ingresso ad operazionale

Ci sto pensando comunque, anche se in linea di massima non vedo molte vie d'uscita per questa soluzione. Ah, tra l'altro la possibilità di "poterli montare su zoccolo e provarne vari" sfuma miseramente poichè è facile che con l'opamp sbagliato il circuito non funzioni e/o oscilli e/o si autodistrugga...
L'alimentazione (la parte più costosa) come farla, te dici che costa meno quella duale, Aloia nei suoi progetti "economici" metteva quella singola, perché?
Forse Aloia aveva uno stock di condensatori elettrolitici da 80V da smaltire

Più seriamente, io vedo nel costo dei condensatori di filtro per la versione a tensione singola il vero limite. Per avere circa 6J di energia immagazzinata nella sezione di filtraggio, con condensatori da 35V e psu duale servono 2 x 4700uF per circa 2.4€ iva esclusa (prezzi distrelec, puramente esemplificativi). L'equivalente con un condensatore da 80V è circa 2200uF, che costa 4.90€... a questo sommaci il costo del condensatore d'uscita però! Che deve avere una tensione di lavoro almeno pari a quella dell'alimentazione, e una capacità di almeno 10.000uF per poter gestire anche i 4ohm... Costa caro
Il condensatore finale comunque lo si può togliere da quella duale se si sa bene quello che si sta facendo, ovvero l'integratore deve svolgere bene il suo lavoro.
Originally posted by hobbit - 28/06/2007 : 12:04:55
Sicuramente non era assolutamente nelle mie intenzioni usare il vetusto condensatore all'uscita!!!

Generalmente non ti serve l'integratore, a meno di non disegnare un'intera catena di riproduzione completamente accoppiata in continua. A parere mio per un'ottima affidabilità conviene accoppiare in AC l'ingresso del finale, e impostare quest'ultimo a guadagno unitario in DC col classico condensatore sulla rete di retroazione....
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 28 giu 2007, 19:06
da Giaime
Per rispondere anche a Gabriele:
Faccio l'ipotesi che la tensione del mio electrocompaniet sia 50 V
Consuma 70W senza segnale 1,4 A (suppongo per canale)
Originally posted by gserpentino - 28/06/2007 : 13:39:51
Ardita la tua ipotesi: io piuttosto farei un altro discorso. Assorbe 70W senza segnale? Bene, assumendo che l'alimentazione sia perfettamente efficiente, che gli altri circuiti consumino ZERO (...), l'efficienza massima teorica sarà del 50%, per cui avresti tra i due canali 30W a disposizione in classe A, ovvero 15W/ch. Con un'efficienza più realistica del circuito, secondo me siamo sui tradizionali 5-7W in classe A su 8ohm, che diventerebbero 2-3 su 4ohm...
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 28 giu 2007, 22:13
da gserpentino
Ciao Giaime,
ho provato il tuo ultimo circuito su LTSPICE e mi dava delle sinusoide in uscita quadrate...bho....
Per farlo andare ho dovuto inserire una resistenza tra Q2 e M3 di 600 ohm e portare R1 a 510 ohm...bho...
Questo significa che i simulatori o i modelli sono leggermente differenti?
Se si, e se dobbiamo portare avanti un progetto comune si deve iniziare ad utilizzare lo stesso simulatore e gli stessi modelli.....
O no?
Ecco il circuito modificato...
gabriele
Inviato: 28 giu 2007, 22:26
da Giaime
Non ti scoraggiare Gabriele,
è facile che i modelli dei mosfet e dei transistor bipolari siano leggermente diversi. Io tendo a fidarmi dei miei (per i BCxxx e BDxxx) poichè ho verificato varie volte in pratica che modellano alla perfezione i componenti di primaria marca. Per i mosfet invece non ti saprei dire: di quel modello non ne ho a casa e non riesco a dirti se il mio modello è fedele o meno.
Ti consiglierei innanzitutto però di risolvere quel problema che, a quanto ho capito, non hai ancora risolto, ovverosia il fatto che i generatori di tensione ti diano già di per sè una sostanziosa distorsione... devi diminuire il maximum step size.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 28 giu 2007, 23:18
da hobbit
Per gli IRF ci si potrebbe fidare di quelli della IRF che dite?! Si scaricano dal sito.
Bye,
Frank
Inviato: 29 giu 2007, 03:49
da gserpentino
Giaime , perdonami , ma i conti non mi tornano...impestata di quella vacaccia....
Faccio riferimento al tuo schema....
Sul gate di M3 a riposo ho circa 4 volt.
Sul source di M3 ho circa 25 V .
Quindi Vgs -21 V..... non andra' mai in conduzione, ed infatti non ho corrente di polarizzazione nella mia simulazione...
Non e' che puoi inviarmi, o darmi il link dei tuoi modelli per bd136 e bc560C e bd135?
gabriele
Inviato: 29 giu 2007, 05:02
da Giaime
Ciao Gabriele,
domattina con più calma analizzo qual è il problema. In linea di massima NON inserire resistenze a casaccio senza conoscerne gli effetti: è un circuito che ha già tutte le resistenze messe apposta per essere regolate. Di fatti bisognerebbe staccare la retroazione e regolare per il perfetto bilanciamento e polarizzazione i due CCS (regola R3 e R5 nel mio schema).
Magari domani ti posto un circuito con tutte le tensioni ai nodi e le correnti nei rami così puoi capire come regolare il tuo circuito per adattarsi al tuo simulatore.
Niente paura, i modelli Spice dello stato solido di solito sono estremamente aderenti alla realtà, per cui ove si evidenzino grosse incongruenze spesso uno dei due modelli è decisamente approssimato, però come ti dicevo io di IRF530 non ne ho nè li ho mai usato per le loro modeste prestazioni...
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 29 giu 2007, 17:23
da hobbit
Cerchiamo di aiutarci nella colaborazione che stiamo cercando di avere.
Come?
Ad ex. quando ci si chiede di analizzare il circuito di un altro si protrebbe allegare il cirucito al messaggio invece che la foto solamente. Questo risparmierebbe tempo ed errori.
Sarebbe anche il caso di cominciare a condividere la nostra personale libreria di modelli e simboli di LTSpice, o creando un thread apposito da incrementare o una risorsa come proposto da Tiziano (Tiziano in veste di moderatore ci dici come fare?).
Qualche riferimento:
- i vari mosfet irf si possono trovare nel sito dell'IRF stessa:
http://www.irf.com/product-info/models/model_links.html
che si possono scaricare anche zippati in un bel file:
Attachment: spice.zip ( 487126bytes )
- altro sito ricco di modelli e quello della Fairchild:
http://www.fairchildsemi.com/models/
Riguardo il progetto in generale si potrebbe procedere così:
- stabiliamo un budget massimo;
- ipotiziamo i possibili interfacciamenti a cui deve adattarsi, impedenza a monte, a valle, sensibilità di ingresso, delle casse, .....
- stabiliamo di conseguenza i requisiti, potenza max erogabile, distorzioni varie, banda passante, rumore, dinamica, ....
- personalmente si butta giù un idea con i dispositivi, le tecnologie e le topologie che ritiene (in ultima istanza anche valvole se fatte lavorare a tensione alla portata di un duplicatore di tensione, solo stadio pre eventualmente, ovvero costo non superiore a quello di utilizzare i transistorini) e poi la propone;
- si fa un'analisi con pro e contro;
- e poi si deve verificare sul campo;
- .....
Questa è un ipotesi. Si potrebbe aprire un thread dedicato, tenendo conto che arriva l'estate, le pigrizie e le vacanze potrebbero mandare la cosa molto a rilento.
Chi è interessato faccia una contro-ipotesi.
Saluti,
F.
Inviato: 29 giu 2007, 18:52
da gserpentino
Francesco, porcaccia

, mi hai rubato le parole di bocca.
Potremmo aprire una area (per esempio nella home page)
dove metetre un link a Ltspice (se possibile) e raccogliere un po' di modelli.
Per quanto riguarda il progetto dell'ampli pensavo la seguente cosa:
Se lo progettassimo / progettaste ad esempio per ottenere 20W in classe A, dall'altro della mia ignoranza, sarebbe comunque facile portarlo a lavorare in A/B.
Vedo il contrario piu' difficoltoso.
Io sono per mosfet in simmetria complementare con polarizzazione alta,
poi facciamo sempre in tempo ad abbassarla, o no?
Ragazzi che ce volete fa' se so' fissato...
Altre proposte?
gabriele
Inviato: 30 giu 2007, 00:06
da Giaime
Altre proposte?
gabriele
Originally posted by gserpentino - 29/06/2007 : 13:52:39
Bipolari!!!
Costano meno, sono più performanti, ce ne sono più tipi, per iniziare si potrebbero anche mettere su i 2N3055 (o TIP3055 a seconda dei gusti)...
Con i mosfet cosa fai? O prendi i laterali (es. 2SK1058 - 2SJ162, piuttosto costosi) o i verticali (prestazioni parecchio deludenti, necessità di alimentazione per gli stadi pilota più elevata di quella dei finali...).
Se poi l'utilizzare dei mosfet verticali è un
capitolato di progetto allora è un'altra storia, in questo caso spero almeno che l'uscita sia accoppiata in continua sennò è davvero triste la questione...
PS per i mosfet-fanatici segnalo questo schemino:
http://www.redcircuits.com/Page2.htm
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 30 giu 2007, 05:22
da hobbit
Bipolari!!!
Costano meno, sono più performanti, ce ne sono più tipi, per iniziare si potrebbero anche mettere su i 2N3055 (o TIP3055 a seconda dei gusti)...
Con i mosfet cosa fai? O prendi i laterali (es. 2SK1058 - 2SJ162, piuttosto costosi) o i verticali (prestazioni parecchio deludenti, necessità di alimentazione per gli stadi pilota più elevata di quella dei finali...).
Sul fatto che sprechino qualche volt di tensione (e perciò di potenza) posso esser d'accordo, ma hanno anche dei vantaggi non indifferenti per i principianti, ad esempio non hanno bisogno di diodi o moltiplicatori a compensare le derive termiche e non è poco.
I costi degli irf sono sull'euro, mentre degli hitachi sui 5 euro, che considerando la potenza che sono in grado di erogare mi sembrano ancora prezzi umani. La valvolina finale più cretina, meno lineare che c'è sul mercato costa comunque di più e magari ci tiri fuori 1,5w. Questo per dire che secondo me i mosfet laterali non sono affatto cari rispetto quello che danno.
Se poi l'utilizzare dei mosfet verticali è un capitolato di progetto allora è un'altra storia, in questo caso spero almeno che l'uscita sia accoppiata in continua sennò è davvero triste la questione...
PS per i mosfet-fanatici segnalo questo schemino:
http://www.redcircuits.com/Page2.htm
Questo schemino è la dimostrazione di come la banale accoppiata irf530/9530 faccia bene e per molti anni il suo lavoro!
Io non amo ne i mosfet, ne i bjt, ne le valvole (con questa affermazione sarò odiato dal forum!!!!

), ne altro e perciò mi è indifferente usare l'uno o l'altro, ma mi sembra che ogni scelta tecnica porti con se dei vantaggi e degli svantaggi e questo come futuro ingegnere dovresti saperlo bene.
Detto ciò decidete voi il dispositivo finale per me è uguale, mi interessa di più fissare i risultati che vogliamo ottenere dal circuitino.
Buonanotte,
Francis
Inviato: 30 giu 2007, 14:17
da Giaime
ma mi sembra che ogni scelta tecnica porti con se dei vantaggi e degli svantaggi e questo come futuro ingegnere dovresti saperlo bene.
Originally posted by hobbit - 30/06/2007 : 00:22:06
Beh, io ho provato a esporre le mie ragioni: credo di poter parlare a ragion veduta avendoli usati i mosfet laterali e verticali. Secondo la mia esperienza in applicazioni lineari i verticali non mostrano nessun vantaggio: se tu avessi provato a costruirlo un finale in classe AB con i mosfet verticali ti saresti accorto che
la compensazione termica serve comunque, visto che i mosfet non raggiungono il coefficiente in temperatura negativo di conduttanza fino a correnti di
decine di ampére. E questo lasciando da parte il problema dell'efficienza, della nonlinearità della capacità di gate, e della pessima linearità, tanto che i costruttori di dispositivi sconsigliano l'uso in applicazioni lineari
Comunque il punto non è bjt vs. mosfet; il punto è che mi pare che si stiano chiedendo dei prerequisiti (mosfet, classe A) decisamente poco da "primo amplificatore"... comunque se i requisiti devono essere per forza questi, anche senza essere consci delle difficoltà e/o senza averne mai provato ad assemblare uno, possiamo anche partire, mi sembrerebbe una bella occasione persa però.
Piuttosto, possibile mai che siamo solo in 2-3 interessati ad un progetto del genere?
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 30 giu 2007, 14:52
da hobbit
E' vero la mia esperienza pratica è poca, perciò non sono in grado ne di confermare la tua esperienza ne di contestarla. La vita mi ha portato professionalmente a far altre cose e alla fine mi ritrovo che sto imparando ora quello che sa far bene qualunque studentello ITI elettronica.
Siamo già arenati! E' chiaro che se ognuno vuol procedere per la propria strada non si va da nessuna parte. Se vogliamo fare questa cosa insieme bisogna che tutti rinunciamo un po' alle nostre preferenze, non c'è niente da fare.
La via che vedo più praticabile, in tutta sincerità, è che te che sei il più competente, apri un thread chiamato "G-Amp" (G come Giaime, no?!

), sottotitolo: "progetto di un amplificatore per principianti dalle elevate prestazioni e dai costi ridicoli". Poi noi interverremo con proposte critiche.....
Bye, Frank
Inviato: 30 giu 2007, 20:04
da rockin_al
.....io vi stò seguendo attentamente.......
(questi sono i tread più belli, c'è tutto da imparare!)
Chi c'è c'è, chi non c'è....c'è fà!
Inviato: 30 giu 2007, 21:38
da hobbit
Ok.
Se vuoi Giaime apro il thread io e tu perfezioni quello che dico. Dammi il la e parto!
Un'idea potrebbe essere:
- budget < 100euro;
- Pmax>20W? Che casse vogliamo che piloti? quanti Ohm? che sensibilita? Forse usando componenti HiFi-Car è poi più facile costruirsi delle buone casse a 4ohm! Ma la sensibilità?
- S/N alla massima potenza > 80/90db? (il limite teorico di un cd a 16bit se non sbaglio è 96db)
- Imd < 0.5% e thd < 1% alla massima potenza (troppo, le DIN non ricordo quanto prescrivevano, hai qualche documento in merito?);
- sensibiltà di ingresso: 0.5Vrms per portarlo alla massima potenza?
- impedenza di ingresso >22k;
- fattore di smorzamento su 4ohm >20;
- +-1db 20Hz-20kHz;
Sono valori sbattuti un po' la a caso dimmi che ne pensi.
Secondo me classe A o AB, Mosfet, BJT o OPAMP le decideremo via via. Il budget porrà i suoi limiti
Come vedi qualcuno nascosto a seguire c'è, ma c'è anche da dire che siamo in un covo di valvolisti!!!
Ciao,
Francesco
Inviato: 30 giu 2007, 23:45
da rockin_al
Ok.
Se vuoi Giaime apro il thread io e tu perfezioni quello che dico. Dammi il la e parto!
Un'idea potrebbe essere:
- budget < 100euro;
- Pmax>20W? Che casse vogliamo che piloti? quanti Ohm? che sensibilita? Forse usando componenti HiFi-Car è poi più facile costruirsi delle buone casse a 4ohm! Ma la sensibilità?
- S/N alla massima potenza > 80/90db? (il limite teorico di un cd a 16bit se non sbaglio è 96db)
- Imd < 0.5% e thd < 1% alla massima potenza (troppo, le DIN non ricordo quanto prescrivevano, hai qualche documento in merito?);
- sensibiltà di ingresso: 0.5Vrms per portarlo alla massima potenza?
- impedenza di ingresso >22k;
- fattore di smorzamento su 4ohm >20;
- +-1db 20Hz-20kHz;
Sono valori sbattuti un po' la a caso dimmi che ne pensi.
Secondo me classe A o AB, Mosfet, BJT o OPAMP le decideremo via via. Il budget porrà i suoi limiti
Come vedi qualcuno nascosto a seguire c'è, ma c'è anche da dire che siamo in un covo di valvolisti!!!
Ciao,
Francesco
Originariamente inviato da hobbit - 30/06/2007 : 16:38:27
Buono ma io alzerei il budget a 300e max, partendo da 20w in classe A estensibile in AB, se possibile con doppia possibilità stadio pilota (Solido/termoionico, così i valvolari non si inca##ano; ) ).....fate vobis!
Chi c'è c'è, chi non c'è....c'è fà!
Inviato: 01 lug 2007, 01:30
da gserpentino
Beh , a questo punto mi va bene tutto , mosfet , bjt , non valvole perchè ho gia provato.
Giaime , fai tu...
Inviato: 01 lug 2007, 03:01
da hobbit
Buono ma io alzerei il budget a 300e max, partendo da 20w in classe A estensibile in AB, se possibile con doppia possibilità stadio pilota (Solido/termoionico, così i valvolari non si inca##ano; ) ).....fate vobis!
Chi c'è c'è, chi non c'è....c'è fà!
Originally posted by rockin_al - 30/06/2007 : 18:45:17
300 euro (600 mila lire) non sono proprio una scemata adatta a tutti i principianti.
Alla fine tra classe A e AB non è che ci siano tutte queste differenze, basta aumentare il bias e dimensionare opportunamente qualche componente.
Se vuoi un pre a valvole vuoi un ibrido. Mi ci sono sbattuto tanto tempo nel disinteresse di tutti, puoi provare a montare l'ultima mia proposta del thread (sul simulatore ha delle prestazioni di tutto rispetto, tutta la distorsione è a carico delle valvole) e poi non avevi deciso per il finale di Pasquale?!
Comunque a torto o ragione 20W in classe A sembrano essere una soluzione che interessa molto i principianti.
Ciao, F.
Inviato: 01 lug 2007, 14:49
da rockin_al
Il finale di pasquale è ancora la soluzione per mè papabile, ma seguire l'evoluzione passo/passo è un'altra cosa....a me piacerebbe costruirmi una cosa di cui afferro completamente (o quasi) il funzionamento, alle brutte mi rivolgerò alla pappa pronta......
Chi c'è c'è, chi non c'è....c'è fà!
Inviato: 01 lug 2007, 19:26
da gserpentino
Cosa è il finale di Pasquale?
Inviato: 01 lug 2007, 21:26
da hobbit
Cosa è il finale di Pasquale?
Originally posted by gserpentino - 01/07/2007 : 14:26:33
Guarda il thread "Hybrid Amp".
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Riguardo amplificatori classe A o AB, Mosfet o BJT, che vi dico? A parte le possibili critiche che si possono fare all'una o all'altra tecnologia lo spunto dato da Giaime segnalando lo schema di RedCircuits (già realizzato, particolare non da poco) è interessante, quanto meno per studiarlo un po'.
Come funziona, forse come la maggior parte degli ampli a stato solido (anche il progetto di Marzullo su CHF funziona in maniera simile). C'è un primo stadio, il differenziale Q6, Q7, (con un pozzo di corrente Q4), che fa da buffer ed amplifica in corrente il segnale, il secondo stadio Q1 è il VAS ovvero amplifica in tensione il segnale e gli viene imposta la corrente da Q2. U1 e U2 non sono altro che il solito stadio finale a mosfet complementari. R16 è la retroazione.
R6 va fatta oscillare tra 270ohm a 350ohm, il primo valore per la classe B, il secondo per la classe A. Vedete voi.
Ha delle prestazioni strepitose (ha la retroazione), ma risponde molto bene alla richiesta 20W in classe A a Mosfet. Lo possiamo studiare bene, lo possiamo modificare, migliorare o peggiorare, gli ci possiamo appliccicare davanti uno stadio a valvole, .....
Queste due figure sono per i valori della figura sopra:
l'FFT sembra di un valvolare. Comunque questo vuole essere un gioco per imparare, poi bisogna montarli per vedere realmente. Ricordo che in questo caso qualcuno l'ha già fatto!
Per chi vuole giocarci dico che al posto dei bc560 (modelli scaricabili dal sito della Fairchild, ma che oggi è impallato) ho usato i 2n3906. E' necessario installare LTspice che è free e allego il file con i modelli dei mosfet (scaricati dal sito dell'IRF):
Attachment: red.zip ( 1846bytes )
Ciao, Francesco
POST-EDIT: nel circuito C2, C3, C4, C5 sono collegati a Vb+ e Vb- e questo non da problemi in simulazione, ma nella realtà vanno collegati alla massa.
Inviato: 02 lug 2007, 01:24
da Giaime
Ciao a tutti!
Se vuoi Giaime apro il thread io e tu perfezioni quello che dico. Dammi il la e parto!
Più che altro sono ancora fermo per cercare di capire in che direzione spingersi. Sento il martellamento "classe A! dateci la classe A!" quando l'idea sarebbe un finale per principianti e/o poveracci (come me). Ribadisco sembra tutto facile in Spice, ma io ti ci voglio a far dissipare 20W ad un dispositivo (troppi, per avere un ampli affidabile), ti ci voglio a comprare i dissipatori, i condensatori di livellamento etc etc... quando sappiamo tutti che con 300€ si riesce a fare il MyRef che è assolutamente su un altro pianeta rispetto al nostro progettino e a qualsiasi finalino da 20W in classe A con gli hexfet
Un'idea potrebbe essere: [...]
Ecco andiamo più sul concreto: dovrebbero essere tutti dati pienamente raggiungibili se ci impegnamo in un buon progetto, e scegliamo i compromessi giusti!
Alla fine tra classe A e AB non è che ci siano tutte queste differenze, basta aumentare il bias e dimensionare opportunamente qualche componente.
Se lo dici tu...

Scherzi a parte, come design siamo agli antipodi, per un sacco di aspetti.
- alimentazione: rails più basse e più capacità di filtraggio per il classe A ($$$);
- dispositivi finali: per 20W in classe A, secondo la mia modestissima esperienza, servono 2 coppie di dispositivi per canale, per distribuire meglio la dissipazione (raddoppio finali: $$$). Tra l'altro per il classe A sarei più per gli hexfet, per il B sarei per i bjt, e da qui ne derivano le configurazioni per lo stadio d'uscita (EF per il primo, CFP per il secondo).
- possibilità di usare un circuito di autobias, per il classe A: necessità del Vbe multiplier compensato in temperatura, per il classe B (complicazioni meccaniche di montaggio...).
In pratica a volerli fare bene sono due ampli diversissimi ; )
Sto provando qualcosa su Spice per ora, per quanto riguarda il classe A. Purtroppo però come al solito per far partire il progetto finchè qualcuno non si impone con la scelta insindacabile di classe A o B, bjt o mosfet, non andremo quasi da nessuna parte
Poi, vorrei buttare là un'idea: visto che per quanto ci si sbatta uno stadio differenziale e di guadagno in tensione non si riuscirà mai a farlo tanto bello, veloce, performante, silenzioso e affidabile quanto un
amplificatore operazionale... si potrebbe usare uno di quei bacarozzi come stadio d'ingresso!

; )
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 02 lug 2007, 03:09
da hobbit
Ciao a tutti!
Se vuoi Giaime apro il thread io e tu perfezioni quello che dico. Dammi il la e parto!
Più che altro sono ancora fermo per cercare di capire in che direzione spingersi. Sento il martellamento "classe A! dateci la classe A!" quando l'idea sarebbe un finale per principianti e/o poveracci (come me). Ribadisco sembra tutto facile in Spice, ma io ti ci voglio a far dissipare 20W ad un dispositivo (troppi, per avere un ampli affidabile), ti ci voglio a comprare i dissipatori, i condensatori di livellamento etc etc... quando sappiamo tutti che con 300€ si riesce a fare il MyRef che è assolutamente su un altro pianeta rispetto al nostro progettino e a qualsiasi finalino da 20W in classe A con gli hexfet
Beh il valore aggiunto che ci si può imparare sopra. Il my_ref ho provato varie volte a studiarmelo ma non è facile vista la finezza del lavoro di Penasa.
Comunque troppo ragionamento e poca osservazione conducono all'errore, infatti basterebbe guardare RED che dimostra di essere affidabile, avere buone misure, esser basato su hexfet, .... e penso che sia anche in classe A. Guardando le foto dell'interno la costruzione dovrebbe esser tranquilla e le foto dell'oscilloscopio mostrano delle tracce perfette.
Un'idea potrebbe essere: [...]
Ecco andiamo più sul concreto: dovrebbero essere tutti dati pienamente raggiungibili se ci impegnamo in un buon progetto, e scegliamo i compromessi giusti!
Alla fine tra classe A e AB non è che ci siano tutte queste differenze, basta aumentare il bias e dimensionare opportunamente qualche componente.
Se lo dici tu...

Scherzi a parte, come design siamo agli antipodi, per un sacco di aspetti.
- alimentazione: rails più basse e più capacità di filtraggio per il classe A ($$$);
- dispositivi finali: per 20W in classe A, secondo la mia modestissima esperienza, servono 2 coppie di dispositivi per canale, per distribuire meglio la dissipazione (raddoppio finali: $$$). Tra l'altro per il classe A sarei più per gli hexfet, per il B sarei per i bjt, e da qui ne derivano le configurazioni per lo stadio d'uscita (EF per il primo, CFP per il secondo).
- possibilità di usare un circuito di autobias, per il classe A: necessità del Vbe multiplier compensato in temperatura, per il classe B (complicazioni meccaniche di montaggio...).
In pratica a volerli fare bene sono due ampli diversissimi ; )
Perfettamente d'accordo.
Sto provando qualcosa su Spice per ora, per quanto riguarda il classe A. Purtroppo però come al solito per far partire il progetto finchè qualcuno non si impone con la scelta insindacabile di classe A o B, bjt o mosfet, non andremo quasi da nessuna parte
Pensare ad un progetto modulare? Ci si riesce? Alla fine parliamo di correnti e tensioni!
Poi, vorrei buttare là un'idea: visto che per quanto ci si sbatta uno stadio differenziale e di guadagno in tensione non si riuscirà mai a farlo tanto bello, veloce, performante, silenzioso e affidabile quanto un
amplificatore operazionale... si potrebbe usare uno di quei bacarozzi come stadio d'ingresso!

; )
Qualche prova la feci anch'io, le prestazioni sono meravigliose, l'unico limite è lo swing limitato. Si protrebbe provare con questa:
http://www.tnt-audio.com/clinica/dynamicopamp.html
Ciao!
Giaime Ugliano
Originally posted by Giaime - 01/07/2007 : 20:24:39
Ciao,
Francesco
Inviato: 02 lug 2007, 17:14
da Giaime
Comunque troppo ragionamento e poca osservazione conducono all'errore, infatti basterebbe guardare RED che dimostra di essere affidabile, avere buone misure, esser basato su hexfet, .... e penso che sia anche in classe A. Guardando le foto dell'interno la costruzione dovrebbe esser tranquilla e le foto dell'oscilloscopio mostrano delle tracce perfette.
Originally posted by hobbit - 01/07/2007 : 22:09:39
Mi riservo di studiarmelo meglio. Così di primo acchitto, però vedo diversi bug:
- mancanza dello stadio pilota tra VAS e mosfet,
- carico resistivo sul differenziale,
- alta resistenza verso massa sull'ingresso noninvertente del diffamp (possibili problemi di offset),
- le rails da 33V sono DECISAMENTE troppo alte per il funzionamento 20W classe A su 8ohm. Questo porta ad un'inutilmente elevata dissipazione dei finali (
parliamo di quasi 40W per dispositivo, dai un occhio alla SOA... per farcela ce la fa, però affidabilità? Serve un montaggio DA PROFESSIONISTI per tenerli freschi, e un centinaio di euro di dissipatore). Pensa poi ad un altro fatto: con le rails da 33V
ti devi scordare di usare condensatori da 35V: ti tocca usare quelli da 40-50V che costano un botto di più. Il costo dei condensatori va con l'energia immagazzinata, e quest'ultima va col QUADRATO della tensione ; )
Se i grafici che hai fatto sono accurati, a me la seconda armonica 70dB sotto la fondamentale non dice granchè... il mio NAD3020 fa di meglio

E' chiaro però che se l'interesse è riprodurre le magagne delle valvole nello stato solido, ci sono altri circuiti ben più adatti: uno mi pare sia stato anche presentato in AudioFaiDaTe, prova
qui.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 02 lug 2007, 21:58
da hobbit
Le tensioni di alimentazione si potrebbero abbassare infatti sul sito dicono che l'esemplare smontato fornisce oltre 40W altro che 25W. E come dici bene te si potrebbero utilizzare i condensatori da 35V.
La bassa distorsione deriva dal fatto che la retroazione è abbastanza alta. Comunque anche abbassando la retroazione (ho fatto alcune prove) il comportamento resta buono, anzi tende ad avere la classica composizione da monotriodo (che sia la non perfetta complementarità dei due irf?). Tenendo bassa la resistenza di retroazione problemi di offset sembrano non esserci, forse la cosa è migliorabile. Al momento offset e retroazione in AC sono insieme.
Possibilità di lavorarci ci sono, i punti che hai notato sono sicuramente da comprendere meglio. Si potrebbe riprogettare proprio del tutto, passo per passo, non per far di meglio (non ho questa superbia) ma per render la cosa didattica e collaborativa.
Capiamoci, io non voglio i Mosfet per forza. Forse non sono i migliori dispositivi audio che esistano, ma costano molto poco (almeno la coppia di cui stiamo parlando) e qualche aspetto positivo ce l'hanno. Almeno in simulazione ad esempio sembra che non abbiano bisogno dei piloti anche se tutti citano queste famose capacità di gate.
Il Papageno è sicuramente un altro esempio interessante (se vogliamo topologicamnte simile), ma abbiamo lo schema definitivo? Che dispositivi usa? I SAP16N/P? Abbiamo i modelli spice?
Ciao,
Francesco
Inviato: 02 lug 2007, 22:28
da plovati
Piccolo consiglio non richiesto:
Avanti tutta. Lo schema lo avete individuato, qualcuno lo costruisca (vendono anche il kit) e poi via con le verifiche e modifiche.
Senò non vi schiodate più.
_________
Piergiorgio
Inviato: 02 lug 2007, 23:04
da gserpentino
Grande Plo, tutti aspettavano un tuo intervento di incoraggiamento...
Io ragazzi, come dire....ehm ho in cantiere un pre phono di cui Giaime sa, da circa 6 mesi, e non l'ho ancora finito per cui al momento ho dei problemini...

e poi dovrei prima studiarmi un po il circuito....
Ma di che circuito stiamo parlando di quello della redcircuit....
Da dove arriva?
Esiste un sito?
gabriele
Inviato: 03 lug 2007, 21:44
da hobbit
Con tempi un po' allargati dall'estate (ad esempio domenica ho un matrimonio verso Milano, poi ci sono le vacanze, ....) proverò a montarlo seguendo il consiglio di plo'.
Sto cominciando a fare l'inventario.
Ho:
- due TA da 60W 26V+26V a grani orientati nucleo a C (pagati su ebay pochi euro);
- un paio di dissipatori doppi (uno per canale);
- già comperato tutto il silicio necessario dalla ferramenta 15euro circa (ok per un ampli per principianti);
- ponti da 4A, se ne uso 1 per canale penso che ci dovremmo essere;
- qualche scatolo per metterlo;
Per i condensatori (quelli grossi) per il momento mi sono informato e da 4.7mF 63V costano circa 5euro l'uno (sempre dalla ferramenta).
Il resto dovrebbe essere chincaglieria. Sto dimenticando qualcosa?
Ciao,
Francesco
Inviato: 04 lug 2007, 00:02
da gserpentino
Francesco,
ho provato piu' volte a fare la simulazione con LTspice ma non mi funziona.
Nel transistor Q6 non circola corrente.
Ho una differenza di 3V tra base e emettitore (quello con la freccia) sempre riferendomi a Q6.
Nei mosfet circola 325A di corrente .... unpo tantina`...`
Non capisco dove sia l'errore...
E anche nel VAS non circola corrente..... bho...
Dove sbaglio?
gabriele
Inviato: 04 lug 2007, 00:23
da hobbit
Francesco,
ho provato piu' volte a fare la simulazione con LTspice ma non mi funziona.
Nel transistor Q6 non circola corrente.
Ho una differenza di 3V tra base e emettitore (quello con la freccia) sempre riferendomi a Q6.
Nei mosfet circola 325A di corrente .... unpo tantina`...`
Non capisco dove sia l'errore...
E anche nel VAS non circola corrente..... bho...
Dove sbaglio?
gabriele
Originally posted by gserpentino - 03/07/2007 : 19:02:47
E che ne so?! Mandami il circuito (zippalo altrimenti il sistema non l'accetta).
Bye,
Frank
Inviato: 04 lug 2007, 02:37
da gserpentino
eccolo....
Attachment: red.zip ( 901bytes )
ciao
Inviato: 04 lug 2007, 03:10
da hobbit
Mi fai i trabocchetti per vedere quanto sono attento?
Hai girato l'irf9530, se lo ribalti funziona tutto, ovvero devi scambiare il drain e il source.
Bye, F.
Inviato: 04 lug 2007, 04:01
da gserpentino
Ops....scusa.....

ma porcaccia le valvole sono quelle

triodi pentodi ecc ma fondamentalmente anodo e catodo e la griglia negativa, per quanto ne so....qui bjt pnp npn mosfet laterali verticali canale n canale P hexfet , bim bum bam, cip e cio e che c a z z ....
Funzionaaaaaa....sono contentissimooooooo...
grazie
gabriele
Inviato: 04 lug 2007, 15:12
da gserpentino
Il problema era nato dal fatto che avendo aperto il tuo schema postato e non avendo inserito i file nella directory lib, il programma mi aveva rimosso i due mosfet.
Poi, come mi hai fatto giustamente notare, avevo messo l'IRF9530 al contrario.
Adesso , faro' un po' di prove per capire bene il circuito e poi mi dedichero' anche io alla costruzione.
ciao
gabriele
Inviato: 07 lug 2007, 21:32
da rockin_al
....up....
Chi c'è c'è, chi non c'è....c'è fà!
Inviato: 09 lug 2007, 14:40
da gserpentino
Beh, che dire, abbiamo lo schema rimane da aspettare il prototipo....Vediamo hobbit come e' messo, io al momento sono fermo...
gabriele
Inviato: 09 lug 2007, 16:01
da hobbit
Sono appena ritornato (questa notte) però parto una settimana per la montagna (sabato) perciò dovrei cominciarlo a montare verso la fine di luglio.
Per quanto riguarda l'ingegnerizzazione, può bastare un millefori o si deve fare una basetta in rame? In questo caso che programma usare per le piste?
Per il momento me lo sto guardando attraverso spice da tutti i punti di vista e devo dire che è un bel giocattolo, molto furbo. Mi stupice in particolare la capacità di reignezione dei disturbi di alimentazione (almeno in simulazione), i benefici della retroazione!
Ciao,
Francesco
Inviato: 09 lug 2007, 17:07
da Giaime
Per il momento me lo sto guardando attraverso spice da tutti i punti di vista e devo dire che è un bel giocattolo, molto furbo.
Originally posted by hobbit - 09/07/2007 : 11:01:06
Hai letto il topic su DIYAudio, dove progettisti esperti spiegano come NON si debba pilotare il gate di un mosfet direttamente dal VAS?
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 09 lug 2007, 19:56
da hobbit
Hai letto il topic su DIYAudio, dove progettisti esperti spiegano come NON si debba pilotare il gate di un mosfet direttamente dal VAS?
Ciao!
Giaime Ugliano
Originally posted by Giaime - 09/07/2007 : 12:07:13
Appena riesco mi leggerò quel famoso thread.
Comunque se i modelli sono abbastanza reali e la simulazione funziona correttamente, la corrente assorbita dai gate dei mosfet è circa 500 volte più piccola di quella che circola nel vas.
Ora io non so dove sta l'inghippo della questione. Potrebbe essere che:
- la retroazione aggiusta tutte le misure comprese le distorsioni di alto ordine generate da assorbimenti impulsivi da parte dei gate;
- questi mosfet tutto sommato sono piccolini nel loro genere e pur essendo verticali la loro capacità di gate non è così alta come lo è di solito;
- il vas è fatto con un bd139 che è bello robusto e tutto sommato non si fa intimorire più di tanto dagli assorbimenti impulsivi dei mosfet;
- tutto quello che ho detto precedentemente in una felice combinazione dal punto di vista delle misure.
Seriamente, non c'è ironia nella mia domanda: tu che studi ingegneria elettronica puoi dare delle spiegazioni reali del come vanno le questioni in questo caso (ovvero in questo circuito lasciando perdere i massimi sistemi bjt vs mosfet, etc.) meglio di me che non ho fatto studi specifici? Detto in soldoni dato che ci sono almeno tre persone interessate a questo circuito ci aiuti a capirlo meglio?!
Ciao,
Francesco
Post-Edit: in generale ritengo corretto che il VAS non piloti un dispositivo finale, ma esistono anche le eccezioni alle regole. Se questo circuito è la classica eccezione alla regola allora vuol dire che è un circuito furbo!
Inviato: 09 lug 2007, 20:45
da gserpentino
Pensavo come prototipo di farlo su millefori...
Poi eventualmente pensero' alla pcb in rame...
Puo' andare?
gabriele
Inviato: 10 lug 2007, 00:08
da rockin_al
Ragazzi, sarà per il computer (ho il mac), ma lo schema zippato io non riesco a vederlo. E la cosa mi dispiace perche da quando ho scoperto questo forum le mie conoscenze aumentano in maniera esponenziale (grazie ragazzi/e)...questo argomento oltre che interessante per l'oggetto in se ha una grande valenza didattica. Bravi.
Chi c'è c'è, chi non c'è....c'è fà!
Inviato: 10 lug 2007, 04:46
da hobbit
Ragazzi, sarà per il computer (ho il mac), ma lo schema zippato io non riesco a vederlo. E la cosa mi dispiace perche da quando ho scoperto questo forum le mie conoscenze aumentano in maniera esponenziale (grazie ragazzi/e)...questo argomento oltre che interessante per l'oggetto in se ha una grande valenza didattica. Bravi.
Chi c'è c'è, chi non c'è....c'è fà!
Originally posted by rockin_al - 09/07/2007 : 19:08:16
Che intendi che non riesci a vederlo? E' uno zip e devi riuscirlo ad aprire anche sul mac. Comunque sul mac non hai ltspice e non ci fai niente. Usi macspice? Forse ti è utile la netlist che ti aggiungo in fondo al messaggio.
I modelli se ti servono te li invio, ma li puoi trovare sul sito della Fairchild per i bjt e sul sito della Irf per i mosfet.
Giocarci con spice può esser molto utile per capire come funziona, divertendosi a variare i vari valori soprattutto la resistenza regola la retroazione (R13).
Riguardo la valenza didattica del thread ho dei dubbi seri vista l'apatia generale del forum sugli argomenti di stato solido.
Ciao, F.
<hr noshade size="1">
* d:\Exe StandAlone\ltspice\projects\red.asc
V4 Vs+ 0 SINE(0 1.1 1000 1) AC 1
R3 N001 N003 27
R5 N018 N019 10
R7 P001 Vvas 220
R4 P002 N008 220
R6 N008 Vvas 342
Q1 Vvas Vbuf N018 0 BD135_137_139
R8 Vout 0 8
XU1 Vb+ P002 N013 irf530 irf530
XU2 Vb- P001 N013 irf9530 irf9530
Q2 N008 N005 N003 0 BD136_138_140
Q3 N005 N003 N001 0 BC560
R1 N005 0 15k
R2 N019 Vb- 10
R9 Vb+ N001 10
C2 0 N001 100n
C3 0 N001 470µ
C4 N019 0 100n
C5 N019 0 470µ
R10 N001 N002 390
Q4 N009 N004 N002 0 BC560
Q5 N004 N002 N001 0 2N3906
R12 N004 0 47k
Q6 Vbuf N011 N009 0 BC560
Q7 N019 N012 N009 0 BC560
R11 Vbuf N019 1.5k
R13 N012 N017 1.5k
C6 N017 0 100µ
C7 N017 0 100n
R14 N010 0 47k
R15 N011 N010 4.7k
C8 N010 Vs+ 470n
C9 N011 0 330p
R16 N013 N012 33k
C10 N008 N007 10p
R17 N007 N012 150k
C11 N008 Vvas 1µ
R18 Vout N013 .22
R19 N013 N016 8.2k
C1 N016 0 100n
D1 N015 Vb+ PDS760
V3 N006 0 SINE(0 36 50) AC 1
D2 N006 Vb+ PDS760
D3 Vb- N015 PDS760
D4 Vb- N006 PDS760
C12 Vb+ 0 4.7m
C13 Vb+ 0 100n
C14 Vb- 0 4.7m
C15 Vb- 0 100n
R20 Vb+ N014 3.3k
D5 N014 0 LED1
V1 0 N015 SINE(0 36 50) AC 1
.model D D
.lib d:\Exe StandAlone\ltspice\lib\cmp\standard.dio
.model NPN NPN
.model PNP PNP
.lib d:\Exe StandAlone\ltspice\lib\cmp\standard.bjt
.tran 0 1.05 1
.include irf530.spi
.include irf9530.spi
.option maxstep=1u
;ac oct 12 2 2000k
.fourier 1k V(Vout) V(Vvas) V(Vbuf) V(Vs+)
.backanno
.end
Inviato: 10 lug 2007, 16:59
da gserpentino
Ciao hobbit e ciao a tutti,
scrivo per chiederti se puoi darci dei suggerimenti su cosa misurare e dove fare delle misure circa il circuito che abbiamo individuato.
Nel differenziale iniziale se non ho capito male, entrano due segnali in fase. Ma non dovrebbero entrare due segnali sfasati di 180 gradi?
E' in qualche modo possibile modificarne il guadagno generale dell'ampli?
E' in qualche modo possibile modificare la risposta in frequenza?
gabriele
Inviato: 10 lug 2007, 20:16
da hobbit
Ciao hobbit e ciao a tutti,
scrivo per chiederti se puoi darci dei suggerimenti su cosa misurare e dove fare delle misure circa il circuito che abbiamo individuato.
Nel differenziale iniziale se non ho capito male, entrano due segnali in fase. Ma non dovrebbero entrare due segnali sfasati di 180 gradi?
E' in qualche modo possibile modificarne il guadagno generale dell'ampli?
E' in qualche modo possibile modificare la risposta in frequenza?
gabriele
Originally posted by gserpentino - 10/07/2007 : 11:59:20
Mi riferisco a questa versione del circuito (in maniera da non confonderci):
Il differenziale amplifica la differenza tra i segnali posti alle basi, perciò se i segnali sono in fase ne fa la differenza e poi la amplifica. Perciò se mandi alla seconda base un segnale in fase è retroazione negativa, se lo mandi controfase è retroazione positiva. Il risultato del differenziale è una amplificazione in corrente e non in tensione, quella che entra in q1!
Per aumentare il guadagno basta diminuire la retroazione in alternata ovvero basta diminuire R13. La diminuzione di questa farà si che il segnale di retroazione si scarichi sulla capacità anzichè sulla base di q7. R16 invece è necessaria perchè è quella che ti permette di avere la retroazione in continua ovvero che ti elimina la continua da Vout. Se diminuisci R13 ti aumenta smisuratamente il guadagno, ti aumenta la distorsione (sembra quella di un bell'ampli valvolare), ma ti aumentano anche i disturbi e ti diminuisce il rapporto segnale rumore. Se diminuisci la retroazione (di molto) secondo me va filtrata meglio l'alimentazione.
In ingresso ci sono due bei filtri un passa basso (c9 e r15) e un passa alto (c8 e r14). Poi c'è un polo dominante sul vas (r17 e c10) che ti limita il guadagno sulle alte frequenze per impedire autooscillazioni (lo spiega Marzullo che usa alla fine la stessa topologia o anche l'articolo sugli Hitachi).
Bye, Frank
Inviato: 10 lug 2007, 22:56
da Giaime
Inviato: 10 lug 2007, 23:36
da rockin_al
Ieri vista la risposta del disponibilissimo hobbit ho immediatamente scaricato MacSpice.....mi è rimasto solamente da capire come funziona

.......piano piano pieno pieno! (vedetecheladiscussioneècomumquedidatticabenchèriguardantelosnobbatostatosolido?!)
Chi c'è c'è, chi non c'è....c'è fà!
Inviato: 11 lug 2007, 03:07
da hobbit
@Giaime:
Beh vista la complessità e il costo di realizzazione mi sembra che il nostro ampli con gli irf530/9530 resti imbattutto nel rapporto prestazioni/complessità/prezzo. Comunque veramente un bell'ampli, ma non proprio entry-level.
Un'alternativa è l'Hitachi originale, quello di cui hanno parlato su CHF qualche numero fa! (perché non hanno continuato a parlarne visto che era uno dei pochi articoli di qualche interesse degli ultimi numeri?)
@rockin_al:
Quel programma è molto potente (non ci ho esperienza), ma non ha l'editor per circuiti (free per mac non penso che esista). Devi fare un file di testo in cui inserisci le connessioni nel linguaggio di spice e i parametri di simulazione. In pratica quando ti ho passato la netlist ti ho dato quello che ti serve e con poche modifiche dovresti riuscire a fargliela mangiare.
Puoi provare anche ad installare Fink che ha una distribuzione di programmi che deriva da Debian portati sotto Mac e uno di questi è Ngspice che dovrebbe avere un rudimentale editor per circuiti:
http://pdb.finkproject.org/pdb/search.php?summary=spice
per usare bene Fink devi un po' studiarti la situazione.
OS X è bello, ma alla fine all'estetica ho preferito la facilità di trovare programmi, spesso free e belli come Ltspice. Potresti installare Parallels così lavori sotto OS X e quando ti serve lanci una sessione di Windows ibernata, molto, ma molto meglio del Bootcamp. IMHO!
Ciao, F
Inviato: 13 lug 2007, 15:01
da gserpentino
Ho comperato un po' di metariale.
Gli IRF (6 per modello, quindi 12 in tutti) delle resistenze e i trimmer....
per un totale di 25 Eur....
Adesso dovrei selezionare i MOSFET.
Pensavo di alimentarli a 12 V , dare tensione (poca) al gate e misurare per ogni mosfet la corrente circolante.
gabriele
Inviato: 13 lug 2007, 15:30
da Giaime
Pensavo di alimentarli a 12 V , dare tensione (poca) al gate e misurare per ogni mosfet la corrente circolante.
gabriele
Originally posted by gserpentino - 13/07/2007 : 10:01:41
Dovresti accoppiarli per la tensione di threshold. Trovi moltissimo materiale in rete (es. Pass) su come si accoppiano i mosfet, usa Google ; )
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 18 lug 2007, 04:30
da gserpentino
Questi bacherozzi, come li chiama Giaime, hanno il foro di fissaggio che non e' isolato.
Come si fa a montarli su dissipatore?
O meglio come si fa ad isolare la vite ?
gabriele
Inviato: 18 lug 2007, 17:43
da Giaime
Esistono effettivamente dei "tubetti" di plastica fatti perfettamente a misura che ti riescono ad isolare la vite dal foro di montaggio: non so dove si possano acquistare, ma se smonti un vecchio SMPS (alimentatore) da PC rotto ne trovi a bizzeffe, li usano per fissare tutti i mosfet e i diodi ai dissipatori.
Altrimenti non saprei che dirti... mi raccomando non stringere troppo la vite/dado-bullone di fissaggio, rischi di far inclinare il componente che non tocca più il dissipatore con tutto il corpo. Prova a inserire un foglietto sottile di carta sotto il componente, dal lato dei piedini: se entra, vuol dire che non c'è un buon contatto e ci sarà un'altissima resistenza termica, anche se ci metti la pasta termoconduttiva risolvi molto poco.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 18 lug 2007, 19:06
da gserpentino
Ma basta la pasta termoconduttiva o ci devo mettere anche la mica?
La pasta serve anche ad isolare il mosfet dal dissipatore?
In alternativa si potrebbe fissare i mosfet al dissipatore tramite una barretta di alluminio che spinge tutti i mosfet contro il dissipatore.
gabriele
Inviato: 18 lug 2007, 19:22
da Giaime
Ma basta la pasta termoconduttiva o ci devo mettere anche la mica?
La pasta serve anche ad isolare il mosfet dal dissipatore?
Originally posted by gserpentino - 18/07/2007 : 14:06:09
La mica isola: ma occhio che se metti la mica, e la vite va a contatto comunque col metallo del componente, il corto c'è lo stesso, bisogna isolare ANCHE la vite a quel punto. La pasta termoconduttiva teoricamente è isolante, ma siccome va messa POCHISSIMA (un velo leggerissimo) al 99% la continuità elettrica c'è lo stesso.
In alternativa si potrebbe fissare i mosfet al dissipatore tramite una barretta di alluminio che spinge tutti i mosfet contro il dissipatore.
gabriele
Originally posted by gserpentino - 18/07/2007 : 14:06:09
Questa è un'ottima idea per i componenti che dissipano molto. Bisogna però comunque fissare (senza forzare) i componenti al dissipatore con la vite tramite il solito buchetto: la barra di alluminio che si vede spesso in giro non fa altro che "premerli" contro il dissipatore, evitando che assumano una forma arcuata che, come dicevo prima, diminuisce l'area di scambio del calore.
Non è cosa facile lo so, benedetto chi ha inventato i package isolati
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 23 lug 2007, 04:55
da hobbit
Rispondendo a chi voleva un classe A a Mosfet, no feedback mi sono ricordato di una vecchia discussione sul newsgroup di Hi-Fi con un certo Stefano Rovetta (per dire che non è farina del mio sacco):
Il circuito lo messo su in mezzoretta su LT, andrebbe messo a punto, ma già così non si comporta affatto male.
Sulla carta è il monotriodo degli stato solido e la regola da seguire è "curare l'alimentazione".
Ciao,
Francesco
Inviato: 23 lug 2007, 05:00
da gserpentino
E no caro mio ...

proprio adesso che sto iniziando a selezionare i mosfet per il circuito della red mi pubblichi un'altro circuito....
A questo punto si mette in piedi quello della red punto e stop ..
Schero.... anche su CHF c'era un circuito simile sempre di Marzullo... ma dalle misure non era un granche'.
Se ti interessa posso recuperarti l'ultimo numero dove si parlava di questo circuito.
gabriele
Inviato: 23 lug 2007, 05:23
da Giaime
Ma se inefficiente e distorsivo dev'essere

perchè non affidarsi ai collaudatissimi progetti di Pass?
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 23 lug 2007, 05:34
da hobbit
Non è ne troppo inefficiente, ne distorsivo. In simulazione tira fuori una 10ina di watt con 1.1A di bias a 0.6% di thd ed una buona banda passante.
Ti chiedo che senso hanno i monotriodi?
Ciao,
Francesco
PS. grazie per la tua spiegazione sullo "stasis". In linea teorica ho capito, nella pratica è un'altra storia.
Inviato: 23 lug 2007, 14:35
da Giaime
una 10ina di watt con 1.1A di bias a 0.6% di thd
Originally posted by hobbit - 23/07/2007 : 00:34:12
:o uno schifo insomma
Ti chiedo che senso hanno i monotriodi?
Originally posted by hobbit - 23/07/2007 : 00:34:12
Per chi ascolta con gli occhi più che con le orecchie: ammetterai che il lato estetico delle valvole è imbattibile (conosco però alcune persone che non gradiscono quel lato vintage kitsc). E poi 0.6% con le valvole è un traguardo, non un punto di partenza ; )
PS. grazie per la tua spiegazione sullo "stasis". In linea teorica ho capito, nella pratica è un'altra storia.
Originally posted by hobbit - 23/07/2007 : 00:34:12
Devo ringraziare io a te perchè hai avuto il coraggio di leggerla, spero possa essere utile
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 26 lug 2007, 16:02
da gserpentino
Mi stavo chiedendo se e' necessario pensare ad un circuito di ritardo per il collegamento casse al modulo amplificatore.
Servirebbe anche un circuito per la protezione delle casse da eventuali cortocircuiti?
Servirebbe inoltre un circuito per la protezione in caso di sovratemperatura dei finali?
Avete qualche cosa da segnalarmi?
gabriele
Inviato: 26 lug 2007, 16:18
da Giaime
Avete qualche cosa da segnalarmi?
gabriele
Originally posted by gserpentino - 26/07/2007 : 11:02:04
Si, io forse ti posso dare un suggerimento, sta a te decidere se seguirlo o meno.
Se hai deciso per uno schema, ti direi di realizzarlo e di farlo funzionare in modo sicuro e stabile con dei coni di recupero.
Solo successivamente, quando sarai sicuro del funzionamento, e lo monterai in un contenitore definitivo, lascia un pochino di spazio per aggiungere dei moduli di protezione (l'anti-thump, e una protezione termica, credo sia tutto ciò che ti serve, la seconda si può anche fare con un interruttore termico da lavatrici).
Se inizi a complicare le cose già adesso, c'è il rischio di perdersi.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 26 lug 2007, 19:35
da gserpentino
Accetto il tuo consiglio.
Volevo proprio muovermi in questo senso.
Ma nello stesso tempo volevo dare un occhio ad un possibile schema di protezione giusto per incominciare a metterci la testa per capirlo.
Al momento sono alle prese con la selezione mosfet.
Approposito, ho selezionato dei IRF9530 (marca IR) che sono molto vicini al modello che sto utilizzando in LTspice.
Al contrario gli IRF530 che mi hanno venduto (marca ST Microelectronics) sono molto lontani dal modello LTspice e in pratica sono anche molto differenti, a parita di tensione di alimentazione, dai corrispettivi IRF9530.
Solo un IRF530 era molto simile ai complementari IRF9530 (marca motorola) per cui dovro' andare ad acquistare un po di bacherozzi marchiati motorola, se poi trovo i IRF530 marchiati IR meglio ancora.
Ecco il circuito utilizzato per il matching.....
Ho provato le seguenti tensioni di alimentazione 10V 20V e 25V
gabriele
Inviato: 01 ago 2007, 18:47
da gserpentino
Sto ragionando sulla disposizione dei componenti sulla millefori.
Nella parte sotto dove ci sono le saldature e' meglio che non ci siano fili che si intersecano oppure non ci sono problemi?
gabriele
Inviato: 02 ago 2007, 00:34
da Giaime
Ciao Gabriele,
Sto ragionando sulla disposizione dei componenti sulla millefori.
Nella parte sotto dove ci sono le saldature e' meglio che non ci siano fili che si intersecano oppure non ci sono problemi?
Originally posted by gserpentino - 01/08/2007 : 13:47:57
sicuramente un'idea da tenere ben presente è quella di mantenere i collegamenti i più corti possibili. Se non erro fin ora hai realizzato solo circuiti semplici, privi dell'alto guadagno (e quindi potenziale instabilità) che caratterizza gli amplificatori a stato solido di questo tipo.
Curare la disposizione dei componenti, assicurarsi che i loop delle correnti siano poco estesi e brevi, le resistenze di gate il più vicino possibile ai gate dei mosfet, il collegamento corretto del punto di prelievo dell'nfb, sono tutti parametri che possono determinare l'insorgere o meno di instabilità, oppure semplicemente un forte degrado di performance (v. il libro di Self, che ti mostra che basta mettere troppo vicini il filo dell'nfb con quello dell'alimentazione, perchè le prestazioni peggiorino di un fattore 10...).
Non credo sia pretesa tua di portare al massimo livello questo circuito, visto che per fare ciò dovresti quanto meno sbrogliare una scheda stampata, e non affidarti alla millefori.
Però devi comunque fare attenzione al tenere distanti i collegamenti dell'alimentazione da quelli di segnale (sia "diretto", sia il ritorno di retroazione: lo so che forse non sono intuitive queste cose, se sei abituato a lavorare con semplici circuiti a valvole...). Non solo: è meglio anche seguire il più possibile uno schema a stella per le masse.
Non voglio metterti assurde paure in testa (e la fortuna del principiante

spesso ci aiuta tutti) ma devi stare 10 volte più attento del solito col layout: quindi la risposta al tuo quesito originale, se puoi incrociare i fili, non è scontata. Bisognerebbe sapere che collegamenti vengono a intersecarsi: ma anche il perchè si intersecano (spesso si evita l'intersezione rivedendo il posizionamento dei vari componenti...), sperando che tu stia usando fili il più corti possibili.
Magari puoi aiutarti con Paint, disegni prima uno schema di massima di disposizione dei componenti e dei collegamenti, così ne possiamo discutere
PS e poi magari possiamo discutere delle migliorie apportabili a quello schema
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 02 ago 2007, 16:36
da hobbit
una 10ina di watt con 1.1A di bias a 0.6% di thd
Originally posted by hobbit - 23/07/2007 : 00:34:12
:o uno schifo insomma
Penso che i problemi di quel circuito non siano la THD troppo alta ma ben altri e che sia inutile mettere tanti zeri nella THD ad 1kHz su carico resistivo e ignorare altri problemi, altrimenti come te li spieghi le schifezze che vendono nei centri commerciali.
Ti chiedo che senso hanno i monotriodi?
Originally posted by hobbit - 23/07/2007 : 00:34:12
Per chi ascolta con gli occhi più che con le orecchie: ammetterai che il lato estetico delle valvole è imbattibile (conosco però alcune persone che non gradiscono quel lato vintage kitsc). E poi 0.6% con le valvole è un traguardo, non un punto di partenza ; )
Per circuiti minimalisti, quelli che vanno di moda ora e che onestamente guardo anche io. Comunque perché andare oltre lo 0.6% a che serve, l'orecchio lo sente?
PS. grazie per la tua spiegazione sullo "stasis". In linea teorica ho capito, nella pratica è un'altra storia.
Originally posted by hobbit - 23/07/2007 : 00:34:12
Devo ringraziare io a te perchè hai avuto il coraggio di leggerla, spero possa essere utile
Ciao!
Giaime Ugliano
Originally posted by Giaime - 23/07/2007 : 09:35:09
Riguardo a RED vorrei mettermici su (spero di riuscirci fuori casa). Che programma FREE posso usare per provare a fare il circuito stampato? Si riesce a fare qualcosa di decente con la carta carbone, l'uniposca e l'acido?
Ciao,
Francesco
Inviato: 02 ago 2007, 17:11
da gserpentino
Ciao Francesco,
ieri mi sono scaricato due programmi ExpressPCB e ExpressSCH.
Ho provato ad usarli e mi sembra di aver capito che comunque la PCB la si debba disegnare a mano.
Pensavo esistesse un programma intelligente che dato i componenti disegnava o cercava di disegnare il percorso migliore.
Tra l'altro per ogni singolo componente si deve specificare la varie caratteristiche tipo la distanza dei collegamenti e varie altre cose.
Insomma, un bel lavoraccio.......
Ho visto che il sito della redcircuit e' di un italiano e vende anche il kit......
gabriele
Inviato: 02 ago 2007, 19:41
da Giaime
Ciao Francesco!
Penso che i problemi di quel circuito non siano la THD troppo alta ma ben altri e che sia inutile mettere tanti zeri nella THD ad 1kHz su carico resistivo e ignorare altri problemi, altrimenti come te li spieghi le schifezze che vendono nei centri commerciali.
Te lo dico per esperienza, c'è modo e modo di ottenere "gli zeri dopo la virgola". E' questo fissarsi su un dato di distorsione statica ad una sola frequenza, che ha provocato la moda di dire che le misure non servono a niente nell'audio.
C'è ben altro, ben altro
E comunque è vero, quel circuito potrebbe (non l'ho prototipato, per ora solo in SPICE) avere problemi di instabilità della polarizzazione, certamente problemi più gravi della semplice THD perchè possono rompere l'ampli.
Visto che è offerto in kit il circuito, io ci farei un pensierino: almeno avete qualcuno con cui prendervela (tradotto, avrete supporto tecnico) in caso di difficoltà.
Per circuiti minimalisti, quelli che vanno di moda ora e che onestamente guardo anche io. Comunque perché andare oltre lo 0.6% a che serve, l'orecchio lo sente?
Moda?
L'orecchio lo sente? Beh è quasi impossibile allestire un setup per confrontare un amplificatore dall'elevata THD (di che tipo? Non è solo un dato numerico, è un problema complesso) con uno a bassa THD. Molto più facile prendere un amplificatore, e farne evolvere il progetto per abbassare la THD, diciamo con metodi "alla D. Self" ovvero superando quei piccoli errori e imprecisioni che quando si parla di rumore e distorsione sotto i -60dB dalla fondamentale iniziano ad essere importanti.
Io personalmente la differenza la sento, tra gli scarsi stato solido e quelli decenti. Un collega la scorsa settimana mi ha portato un Leach ed è stato un bell'ascolto, devo dire, ho avuto modo di confrontarlo con qualche catapecchia a 2N3055 che ho in casa e come dicevo si sentiva meglio. Ma questo è un'esperienza non controllata, non conta.
Certo è che la mera THD di per sè (dato di distorsione ad una frequenza fissa, troppo bassa tra l'altro) dice poco, specialmente quando ci poniamo oggettivamente di fronte al problema che un vecchio stato solido degli anni 70 col 0.1% di THD suoni peggio di un valvolare moderno con la tipica THD crescente (e già all'1% a livelli normali d'ascolto).
Però, visto che ci stiamo limitando ad analizzare design a stato solido, e non siamo qui per risolvere i misteri dell'audio, io ti direi si, per la mia limitata esperienza il lavoro fatto bene nello stato solido paga, e i circuti buttati là possono piacere ma ci si accorge presto delle magagne.
Riguardo a RED vorrei mettermici su (spero di riuscirci fuori casa). Che programma FREE posso usare per provare a fare il circuito stampato? Si riesce a fare qualcosa di decente con la carta carbone, l'uniposca e l'acido?
Originally posted by hobbit - 02/08/2007 : 11:36:49
Eagle credo sia il migliore di quelli freeware.
http://www.cadsoft.de/
Non so se però nella dimensione massima di PCB che accetta nella versione free, ti sia possibile farci l'intero amplificatore... al limite ci sono altri strumenti.
PS anche l'autorouter di Protel prende dei granchi colossali. Come ho imparato a mie spese (andatevi a rileggere i topic in cui chiedevo consigli a Teslacoil su come sbrogliare le PCB) le schede stampate si sbrogliano a mano. Si disegna prima lo schema, poi si posizionano i componenti sulla PCB in modo da facilitare i collegamenti (nessun programma vi automatizza questo passo... bisogna provare, provare, provare provare provare come nel film di Benigni e Troisi), e poi A MANO si disegnano le piste. Questo passo può essere automatizzato dall'autorouter, ma vi assicuro che è molto più difficile e lungo imparare a settare correttamente l'autorouter, che imparare a collegare tra loro i componenti.
Magari prova prima con un circuito più semplice... non di potenza, dove i problemi possono essere sottili e gestibili solo con l'esperienza.
Con uniposca e carta carbone non ti so dire

io mi sono attrezzato con un bromografo (si spende pochissimo), e impressiono le schede facendomi stampare i lucidi in cartoleria (dove spendo comunque poco).
Tienici al corrente eh!
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 02 ago 2007, 19:44
da hobbit
Sai a quanto vendono la PCB?
Ciao,
Francesco
Inviato: 02 ago 2007, 19:58
da Giaime
Sai a quanto vendono la PCB?
Ciao,
Francesco
Originally posted by hobbit - 02/08/2007 : 14:44:49
Non l'ho trovata questa informazione, penso bisogna scrivergli una mail. Tu lo sai? Immagino troppo
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 02 ago 2007, 20:03
da gserpentino
Dunque ho scritto a Francesco delle Piane (che dovrebbe essere il progettista) e mi ha risposto che il sito e' italiano (quello redcircuit) e lo gestisce un italiano ma purtroppo il kit e' fornita da un australiano...
Ecco il link...
www.ledeaudio.com
Nel frattempo ho riscritto a Flavio Dellepiane chiedendo consigli per il cablaggio e magari se ne e' in possesso di qualche foto piu' grossa di quella che e' presente sul sito.
La mail di Flavio dellepiane la trovi sul sito redcircuit.
gabriele
Inviato: 02 ago 2007, 20:12
da hobbit
@ Giaime:
La mia domanda era sincera. Sono in vacanza dai miei un po' fuori dal mio contesto abituale (soprattutto fuori dall'ADSL).
Ciao,
Francesco
Inviato: 02 ago 2007, 20:27
da gserpentino
Ecco la mia ultima domanda a Flavio Dellepiane e la sua risposta:
Gabriele:
"Hai mai provato a farlo andare con una corrente di riposo piu’ alta?
Per esempio 1 A?"
Flavio Dellepiane:
"Impossibile! Il tutto andrebbe in fumo in breve tempo... non è un amplificatore in classe A... "
Non gli ho chiesto la motivazione di questa sua affermazione.
Potrebbe essere solo un problema di dissipatori....
Diciamo che non e' molto loquace...
gabriele
Inviato: 03 ago 2007, 01:12
da green marlin
(v. il libro di Self, che ti mostra che basta mettere troppo vicini il filo dell'nfb con quello dell'alimentazione, perchè le prestazioni peggiorino di un fattore 10...).
Ciao dove trovo qualche info sul suddetto?
Per i pcb eagle è buono li fai subito a mano, li stampi su carta e provi sopra i componenti, ottimo.
Per le pcb volevo chiedere se qualcuno si è mai fatto fare il pcb senza fori , perchè penso che il costo sia relativo al fatto che devono attrezzare la macchina per i fori, forse senza farsi fare i fori viene di meno?
I fori sono semplici da fare con il trapanino.
Io ho fatto alcuni pcb con il metodo ferro da stiro , vengono discreti ma non esaltanti.
Ho installato LTspice, carino c'è qualche manuale in italiano?
Ciao
Inviato: 03 ago 2007, 03:41
da hobbit
Per il momento sto provando a scaricare Eagle, speriamo di farcela con la connessione analogica.
Grandi mezzi per produrre la PCB qui in vacanza sarà difficile....
Faccio sapere eventuali progressi.
Ciao,
Francesco
Inviato: 03 ago 2007, 05:00
da Giaime
Ecco la mia ultima domanda a Flavio Dellepiane e la sua risposta:
Gabriele:
"Hai mai provato a farlo andare con una corrente di riposo piu’ alta?
Per esempio 1 A?"
Flavio Dellepiane:
"Impossibile! Il tutto andrebbe in fumo in breve tempo... non è un amplificatore in classe A... "
Non gli ho chiesto la motivazione di questa sua affermazione.
Potrebbe essere solo un problema di dissipatori....
Diciamo che non e' molto loquace...
gabriele
Originally posted by gserpentino - 02/08/2007 : 15:27:38
Gabriele, non so se hai letto ciò che vado dicendo da 4 pagine a questa parte, a proposito di quello schema, della stabilità termica e della vostra idea di farlo andare in classe A... ; )
PS topic molto interessante proprio sulle questioni che stiamo discutendo:
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... did=103105
in particolare il post #20.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 03 ago 2007, 22:39
da gserpentino
Sto provando a giocare con questo Hiraga 20W che ho modificato per utilizzare i componenti presenti sul mercato e che avevo selezionato per l'ampli della red circuit.
magari riusciamo a farlo andare bene....
gabriele
Inviato: 06 ago 2007, 05:28
da gserpentino
Scusate, lo schema postato e' errato....
Ci sto lavorando..
gabriele
Inviato: 12 set 2007, 17:02
da gserpentino
Ecco lo schema definitivo...
Se qualcuno vuole provarlo e fare dei commenti....
ciao
gabriele
Inviato: 12 set 2007, 19:20
da Giaime
Ciao Gabriele,
ci sto dando un occhio. Però vorrei capire dove hai preso questo circuito: non è che originariamente prevedeva mosfet laterali, tipo 2SK1058 e compagno?
Te lo chiedo perchè messo così il circuito è disastroso, a fronte di 60W dissipati dai mosfet ottieni si e no 15W di uscita con distorsione ancora accettabile... c'è qualcosa che non va
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 12 set 2007, 19:47
da gserpentino
L'originale l'ho preso da qua.
http://www.tcaas.btinternet.co.uk/hiraga1.htm
Il problema principale e' che i componenti originali non sono piu'
prodotti.
Ho cercato di adattarlo ai componenti moderni e agli IRF530 che ho gia'.
Ho sentito parlare un gran bene di questo circuito creato da Jean Hiraga
negli anni '80.
ciao
gabriele
Inviato: 12 set 2007, 21:24
da Giaime
Caro Gabriele,
i mosfet sono una cosa, e i transistor sono tutt'altro. Se il problema è che i bjt finali del circuito di Hiraga sono irreperibili, meglio provare con dei 2N3055 (che costano poco) piuttosto che "trapiantarci" dei mosfet che hanno tutt'altre esigenze.
Se invece si vuole per forza usare gli IRF530, non è meglio cercare uno schema APPOSITAMENTE pensato per loro (magari di cui si è certi che qualcun altro l'ha già costruito...), piuttosto che tentare improbabili trapianti?
Ne sto cercando, appena ne trovo uno di semplice, lo posto, ok?
EDIT: guarda che bel link che ti dò, questo qui almeno ha chances di funzionare:
www.irf.com/technical-info/appnotes/an-948.pdf
(ps è piuttosto vecchio, però, e il layout della PCB lascia a desiderare, eventuali threads su DIYAudio con molti suggerimenti,
qui e
qui).
Poi ho trovato pure
questo che forse è interessante.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 12 set 2007, 21:46
da gserpentino
Nel secondo articolo si parla anche dello stesso circuito a mosfet ...
Ho riprovato con LTspice e mi da una dissipazione di circa 35 Watt di picco per mosfet in regime dinamico.
In regime statico ottengo 30 watt per mosfet.
Quindi con due mosfet ottengo 60 watt in totale?
gabriele
Inviato: 13 set 2007, 20:07
da gserpentino
Taaacccc...
Ecco un fantastico Hiraga 20W con 2n3055 e MJ2955
Come dissipazione e potenza di uscita siamo agli stessi valori di quello a mosfet se non erro.
Giaime, cosa ne pensi?
Mi aiutate anche a calcolare l'impedenza di ingresso?
Ho provato a far andare quella cosa che ho fre la due orecchie (cervello) e mi e' risultata una impedenza di ingresso di 20k.
Ci ho preso?
Ho ricalcolato meglio .... 25K ....nel senso che dovrebbe essere
r19 // R4 * hfe + R8
gabriele
Inviato: 15 set 2007, 19:36
da Giaime
Ciao Gabriele,
posto che sono
estremamente scettico su un circuito che faccia dissipare 30W ad un 2N3055, basta provare per avere un bjt bruciato in più per la propria collezione di bjt bruciati. La "regoletta" per avere un finale in classe A affidabile (e lo dice Pass, mica Giaime) è di non superare la decina di watt dissipati in stato stazionario da ciascun dispositivo di potenza (un pelo di più se TO3, un pelo di meno se contenitori plastici).
Non fosse solo questo, a parte la rete d'ingresso che manca in questo schema, per la quale ci si mette 5 minuti a inserirla, mi lascia perplesso in generale questo schema, dalla regolazione del bias da radio della nonna (non c'è nessun sistema di compensazione termica, di controllo della corrente a riposo... zero assoluto, si fa affidamento solo ad un dissipatore mostruosamente enorme...).
Se mi chiedi cosa ne penso personalmente, non riesco assolutamente a capire con che criteri sia stato ideato questo schema, non so per che parametri sia "meglio" di moltissimi altri schemi di classe A affidabili e disegnati da persone estremamente competenti.
A me sembra che stiamo girando in tondo, molto in tondo. Ci sono gli schemi di Pass, ci sono quelli di Elliott, e se spulci diyaudio ci sono tantissimi altri progetti (non schemi buttati là, progetti veri e propri) ad opera di persone in gamba. Mi sfugge, ti ripeto, il perchè di questo girare in tondo a questo tipo di schemi...
L'autocostruzione, anche ai minimi livelli, costa: ed è per questo che mi spendo per evitarti delusioni (e transistor bruciati) nel tentare di costruire trabiccoli come quello sopraccitato... poi vedi tu eh
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 20 set 2007, 17:19
da gserpentino
Per quanto riguarda lo schema hiraga 20 Watt classe A ho trovato questo.
http://www.jls-info.com/julien/audio/hiraga.htm
e questo..
http://www.apcl43.dsl.pipex.com/hiraga2.htm
Quindi qualcuno che lo ha costruito c'e'.
gabriele
Inviato: 20 set 2007, 20:51
da Giaime
Per carità, qualche pazzo lo si trova sempre
Per ragioni di affidabilità però, si preferisce evitare di far dissipare così tanti watt ad un solo transistor. Se noti nel secondo link, non solo l'enorme dissipatore, ma ci sono anche 4 bjt di potenza in TO-3 montati in modo non certo semplice e accessibile.
Prova ad aprirti i datasheet dei transistor, e cerca di capire cosa significano i diagrammi della SOA e del thermal cycling, forse Nelson Pass non è stupido quando per fare 75W in classe A usa 24 (!!!) mosfet (e nota che i mosfet sono esenti dal problema del secondo breakdown, quindi per i suoi standard per 20W in classe A dovresti usare almeno 6 bjt di potenza per canale... ).
Affidabilità è la parola chiave ; )
Magari prova a dare un occhio a questo topic...
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... readid=193
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 17 ott 2007, 21:34
da gserpentino
Stavo leggendo sull'ultimo numero di CHF lo stadio in classe A proposto da Marzullo.
In Fig.9 si fa riferimento ad un circuito in push-pull, tipologia inseguitore catodico. configurazione Sziklay o CFP. (???)
Al momento non ho trovato altre info a riguardo ma assomiglia molto allo stadio finale Hiraga di cui abbiamo parlato un po' di thread fa.
Qualcuno ha qualche info da darmi?
PS : ma che fine ha fatto hobbit??
gabriele
Inviato: 17 ott 2007, 23:39
da Giaime
Stavo leggendo sull'ultimo numero di CHF lo stadio in classe A proposto da Marzullo.
In Fig.9 si fa riferimento ad un circuito in push-pull, tipologia inseguitore catodico. configurazione Sziklay o CFP. (???)
Al momento non ho trovato altre info a riguardo ma assomiglia molto allo stadio finale Hiraga di cui abbiamo parlato un po' di thread fa.
Qualcuno ha qualche info da darmi?
Originally posted by gserpentino - 17/10/2007 : 16:34:12
Ciao Gabriele,
allora, posto che dal punto di vista "elettronico" uno stadio finale che non sia in classe A di quelli "soliti" tecnicamente è errato chiamarlo push pull, in ogni caso del CFP ne avevamo parlato già mi pare, non ricordo in che topic, puoi avere molte più informazioni a riguardo se ti leggi il libro di D. Self ; )
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 18 ott 2007, 00:21
da plovati
allora, posto che dal punto di vista "elettronico" uno stadio finale che non sia in classe A di quelli "soliti" tecnicamente è errato chiamarlo push pull
Originally posted by Giaime - 17/10/2007 : 18:39:46
Perchè? spingi-tira, push-pull, classe A o B o Z che differenza fa?
_________
Piergiorgio
Inviato: 18 ott 2007, 00:47
da Giaime
allora, posto che dal punto di vista "elettronico" uno stadio finale che non sia in classe A di quelli "soliti" tecnicamente è errato chiamarlo push pull
Originally posted by Giaime - 17/10/2007 : 18:39:46
Perchè? spingi-tira, push-pull, classe A o B o Z che differenza fa?
_________
Piergiorgio
Originally posted by plovati - 17/10/2007 : 19:21:15
Ma sai Piergiorgio, effettivamente non ci avevo mai pensato a questo fatto. Poi ho letto alcuni scritti (se vuoi ti recupero i riferimenti) in cui giustamente si faceva notare che in uno stadio d'uscita "classico" diciamo in classe B a bjt, non c'è una azione "push pull", perchè ciò presupporrebbe che un dispositivo diminuisca la sua conduzione mentre l'altro la aumenti. Nel classe B, uno dei due dispositivi si spegne quasi subito, nell'escursione del segnale d'uscita, venendo quindi a mancare una delle due azioni. Di fatto in ogni semionda (approssimativamente) sei di fronte, dinamicamente, a due single ended che intervengono a seconda della polarità del segnale in uscita...
Un punto di vista diverso, per descrivere qualcosa di già noto ; )
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 18 ott 2007, 16:00
da gserpentino
Sempre nello stesso articolo si fa riferimento al fatto che e' preferibile avere (perdonatemi se dico imprecisioni) sempre un pre-driver.
Per spiegare questo Marzullo dice che l'impedenza di ingresso di 8 ohm si riflette sul VAS e con una sola coppia di transistor con beta=40, il VAS vedrebbe una impedenza di carico di 3200 ohm.
Non capisco come abbia fatto questo calcolo.
Io avrei detto 8*40 = 320 ohm.
Chi mi spiega?
gabriele
Inviato: 18 ott 2007, 22:56
da Giaime
Ciao!
Dunque ovviamente si parla di impedenza dei diffusori, non quella d'ingresso del circuito, che facciamo finta sia 8ohm resistivi. Occhio che è impossibile che i finali siano pilotati direttamente dal VAS: per cui il tuo beta = 40 è un numero inverosimile, una coppia finale - driver decente alle piccole correnti guadagna perlomeno 3000.
L'impedenza d'ingresso di uno stadio a collettore comune a bjt è circa rpigreco + (beta + 1)*Rload, ora immaginiamo un caso pratico per buttare giù qualche numero.
Immaginiamo che in condizioni dinamiche il transistor d'uscita (un solo banco acceso, l'altro è in cutoff: classe B) stia passando 1A, imponiamo un piccolo segnale di corrente su questi 1A. Immagino pure che questo duetto driver + finale sia un "darlington" perfetto, la cui analisi la puoi trovare qui:
http://www.dei.unipd.it/~pel/Elettr_I/E ... on_sol.pdf
Immaginiamo di usare un MJL3281 e un BD139, entrambi a beta = 100 @ Ic = 1A.
Otteniamo i seguenti parametri ai piccoli segnali (per quanto 1A di corrente di collettore sia un piccolo segnale... poco male, si può verificare in SPICE) per il darlington nel suo insieme:
rpigreco = 520ohm
gm = 19S
beta = 10000.
Questo riflette sul VAS un carico di circa 80kohm. Si potrebbe pensare sia un dato alto: per forza, sono le migliori condizioni possibili (dispositivi moderni, beta alto, carico facile), e comunque già questo carico è qualche ordine di grandezza più basso del carico offerto a bassa frequenza dai generatori di corrente costante che alimentano i VAS negli amplificatori "decenti". Anche se questo conta poco: tanto c'è il condensatore di polo dominante che provvede a tenere bassa l'impedenza d'uscita del nodo collettore del VAS. Ma questo accade solo alle alte frequenze... e negli amplificatori "audiofili" (nel senso cattivo del termine), con poco guadagno open loop il VAS ha impedenza d'uscita altissima per tutta la banda audio...
Due conti in più e si vede che in condizioni più difficili questa impedenza d'ingresso scende facilmente sui 10kohm, anche a basse frequenze, dove il VAS ha un'impedenza d'uscita alta... per cui viene pesantemente caricato, il guadagno open loop crolla e la distorsione schizza. Soluzioni?
- l'uso di dispositivi moderni ad alto beta e basso beta drop;
- l'uso di tripletta alla Leach;
- l'uso di un buffer tra VAS e stadio d'uscita.
Tutte soluzioni note e documentate... il solito libro di Self è esaustivo a riguardo ; )
Ora, io l'articolo che citi non ce l'ho sottomano, per cui non ti so dire se c'è un problema di interpretazione, di errori di calcolo, o che altro, io mi sono limitato a dare una valutazione MOLTO di massima, giusto per farsi un'idea...
PS con i mosfet è PEGGIO: purtroppo ci sono molti schemi in cui questi vengono scorrettamente pilotati direttamente dal collettore del VAS, caricandolo con le loro (non-lineari) capacità di gate-drain (quella gate-source è in bootstrap, conta poco)... bella roba

è altresì vero che quando si provvede però a pilotarli correttamente, problemi di beta drop e carico del VAS praticamente non esistono.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 26 ott 2007, 19:52
da pimarzu

OOOPS !!!
Non so come, ma è uscito 3200 !
Non c'è alcun calcolo misterioso, doveva proprio essere 8 x 40 = 320.
L'errore non cambia la sostanza, visto che il risultato abbassa ulteriormente l'impedenza di carico del VAS.
Il basso valore che ho adottato per il beta dei finali non deve destare meraviglia: in particolare quelli ad elevata potenza (>200W) hanno valori molto bassi - almeno gli esemplari che giungono al mercato consumer al dettaglio.
Io cerco di fare una selezione per il beta più alto, poi rimane il problema di cosa fare con gli scarti ...
Complimenti per il thread, di ottimo livello.
Cordiali saluti a tutti
Pierluigi Marzullo
Inviato: 26 ott 2007, 20:27
da gserpentino
Pierluigi Marzullo, accidenti che bella sorpresa, ben arrivato....
Sono contento della tua presenza, potrai aiutarmi/ci a dipanare svariati dubbi sullo stato solido in classe A....
Grazie ancora per gli articoli scritti, anche se non ho ancora trovato il tempo di leggermeli tutti con calma..
gabriele
Inviato: 27 ott 2007, 00:14
da Giaime
Benvenuto nel forum Pierluigi

spero in contributi interessanti e costruttivi in futuro!
Gabriele invece, a che punto sei? :p
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 29 ott 2007, 14:52
da gserpentino
Ciao Giaime,
al momento per lo stato solido mi sto documentando e sto per finire un finale con le valvole 1625.
Prima, di sicuro, finiro' il pre phono a bjt (devo fare la parte di alimentazione).
Per l'ampli integrato sono molto indeciso.
Prevedo tempi lunghi...
ciao
gabriele
Inviato: 29 ott 2007, 15:03
da MBaudino
...e lo dice Pass, mica Giaime)
Originariamente inviato da Giaime - 15/09/2007 : 14:36:05
Fra 10 anni, il buon Nelson dirà: " ... e lo dice Giaime, mica Pass"
Ciao Mauro
Inviato: 06 nov 2007, 16:10
da gserpentino
Su DiYAudio.com ho trovato questo...
I've build several Hiraga's 20 Watt amplifiers (and Le Monstres too). The 20 Watter is one of the best transistor amplifiers in the world, the sound is very smooth and airy, almost tube-like. On the net the schematics can be found. The original transistors used by Hiraga are no longer available. Try 2SD718/2SB688 as power transistors and 2SA968/2SC2238 as drivers. The remaining little transistors are easily available.
Then for a joke: try build the amplifier with 3055/2955 and BD139/140 and a simple power supply, you can even use a lower voltage supply (around 16Volts DC, cheaper capacitors with high capactitance possible): it still sounds better than most of the stuff in the shops.
Rudy
Inviato: 09 nov 2007, 17:10
da gserpentino
Per rafforzare la mia idea del finale in classe A di hiraga vi allego questo link...
http://cgi.ebay.it/finale-hiraga-classe-a-high-end-amplifier-classe-a_W0QQitemZ160177710167QQihZ006QQcategoryZ39783QQssPageNameZWDVWQQrdZ1QQcmdZViewItem
Scusate per il link lungo ma non ho capito come si fa a scivere la parola
corta e farla apparire come un link.
gabriele
Inviato: 01 dic 2007, 23:06
da gserpentino
Dunque, riprendiamo questo thread.
Ho comperato
Qui il circuito di Hiraga 20W in classe A.
Oggi sono riuscito a provarlo e funziona.
Sull'alimentatore, con 21 V di alimentazione leggevo 1,2 A di corrente.
Tenendo conto che la corrente assorbita si riferiva a tutto il circuito, credo che l'assorbimento dei finali fosse intorno a 1 A.
In uscita ho collegato un altoparlante di prova e senza condensatore di uscita leggevo 10mV di offset .
Adesso dovro' pensare all'alimentatore.
Domanda, dovro' aggiungerci una rete di zobel in uscita?
gabriele
Inviato: 02 dic 2007, 00:22
da pimarzu
Non è obbligatoria, ma prudente.
Soprattutto se non conosci il comporatmento dell'amplificatori con carichi reattivi.
In proposito, durante le prove, utilizzo sempre un condensatore (5.000 uF) in serie all'altoparlante; non si sa mai!
Lo tolgo solo quando sono ben sicuro del circuito.

Inviato: 02 dic 2007, 00:56
da gserpentino
Avrei voluto provare con un condensatore ma non ne avevo uno sotto mano.
Comunque ho provato con un altoparlante di prova da 2 Eur.
Ma come si calcola, ammesso che si debba calcolare, la rete di zobel.
gabriele
Inviato: 02 dic 2007, 17:42
da Giaime
Ma come si calcola, ammesso che si debba calcolare, la rete di zobel.
gabriele
Originally posted by gserpentino - 01/12/2007 : 18:56:20
Ah no, questa è memoria corta!
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=2960
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 02 dic 2007, 22:18
da pimarzu
...
Ma come si calcola, ammesso che si debba calcolare, la rete di zobel.
gabriele
Originariamente inviato da gserpentino - 01/12/2007 : 18:56:20
Mi riferisco alla rete di Zobel (o cella di Boucherot) per le alte frequenze: universalmente è adottata una resistenza da 10 Ohm 2W, ed un condensatore da 0,1 uF anche ceramico.
Saluti
Inviato: 12 dic 2007, 04:22
da gserpentino
Ecco l'Hiraga in fase di assemblaggio....
ciao
gabriele
Inviato: 12 dic 2007, 05:29
da pimarzu
Ottimo lavoro, molto pulito e lineare.

Inviato: 12 dic 2007, 15:50
da gserpentino
Ho messo le due basette ai lati della basetta principale per riportare su di esse l'alimentazione, l'ingresso e luscita con relativa rete di zobel.
Vorrei saldare il tutto a dei morsetti in modo da poter mettere e togliere a piacimento.
La basetta proncipale (comperata in Germania) non prevedeva morsetti e aveva i due transistor montati sulla parte corta del rettangolo, quindi piuttosto vicini.
Pierluigi, complimenti ancora per tutta la serie di articoli, aspetto con ansia le nuove puntate.
Seguo anche con interesse il theread con luigi57 approposito dell'inviluppo...
gabriele
Inviato: 12 dic 2007, 16:07
da pimarzu
Ti ringrazio!
La rete di Zobel, (quella con il condensatore), sarebbe meglio metterla il più vicino possibile ai finali (sulla stessa basetta); quella induttiva può anche stare distante.
Ciao!

Inviato: 12 dic 2007, 16:27
da gserpentino
Pierluigi,
cosa pensi del discorso dell'inviluppo fatto da Luigi57 sul forum di costruire Hi-Fi?
gabriele
Inviato: 12 dic 2007, 16:35
da pimarzu
Chiaramente, ho una mia opinione in merito; prima di rispondere vorrei però leggere i riferimenti che Luigi ha suggerito.
Ciao

Inviato: 12 dic 2007, 17:06
da gserpentino
Ok , quindi ci stai ragionando sopra.......
Seguiro' il discorso con interesse.
gabriele
Inviato: 18 dic 2007, 20:44
da gserpentino
Ho dato tensione all'ampilificatore sopra esposto.
Con una tensione di +- 12,7 Volt circola 0,76 A di corrente .
L'amplificatore e' stabile e l'ho fatto suonare per circa una ora con un piccolo altoparlante.
La temperatura del dissipatore rimane bassa.
La corrente raggiunti i 0,76A non ha dato problemi di effetto valanga.
Appena mi arriva un altro alimentatore provo con la tensione da progetto di +- 21 V.
gabriele
Inviato: 18 dic 2007, 21:08
da plovati
Pierluigi,
cosa pensi del discorso dell'inviluppo fatto da Luigi57 sul forum di costruire Hi-Fi?
gabriele
Originally posted by gserpentino - 12/12/2007 : 10:27:55
Piccola digressione, è giusto che poi la discussione prosegua nel luogo dove è cominciata.
Sempre stando in casa Blu Press si potrebbe considerare l'articolo di Aloia pubblicato su FDS "il significato dell'ascolto" dove faceva notare come l'andamento in frequenza su carico reale di ampli differenti fosse sensibilmente diverso.
L'inviluppo in uscita non è altro che lo stimolo di ingresso passato attraverso la funzione di trasferimento reale.
_________
Piergiorgio
Inviato: 07 gen 2008, 16:04
da gserpentino
Sto facendo delle prove con il circuito di hiraga 20W.
Il circuito e' stabile, la corrente di polarizzazione si ferma a 1,30 A.
Ho notato pero' che l'offset non e' stabile.
E' ballerino, si muove tra i 40 mA fino ad andare a volte in negativo ai
-20mA.
Potrebbe essere che l'ampli oscilla?
Potrebbe essere che il montaggio fatto da me genera delle oscillazioni?
In genere quando l'offset non e' stabile?
gabriele
Inviato: 07 gen 2008, 18:53
da Giaime
Ho notato pero' che l'offset non e' stabile.
E' ballerino, si muove tra i 40 mA fino ad andare a volte in negativo ai
-20mA.
Potrebbe essere che l'ampli oscilla?
Potrebbe essere che il montaggio fatto da me genera delle oscillazioni?
In genere quando l'offset non e' stabile?
gabriele
Originally posted by gserpentino - 07/01/2008 : 10:04:14
Ciao Gabriele,
vedi cosa succede quando non mi si dà ascolto?
Comunque no, la variazione dell'offset (essendo lenta) non è dovuta a oscillazioni, che semmai ci fossero sarebbero in alta frequenza (e lì ti serve l'oscilloscopio per verificare, ma immagino tu l'abbia già fatto). E' dovuta a normali variazioni dei parametri per effetto termico: nota che nel circuito non c'è NIENTE che tenga a bada l'offset (perchè non mi si dà ascolto parte seconda).
Immagino che il tuo circuito sia simile a questo:
In tal caso in serie alla resistenza da 10ohm, vicino al trimmer, prova a metterci un condensatore da 1000uF 25V, o giù di lì.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 07 gen 2008, 19:33
da gserpentino
Si , assomiglia, anche se in alcune parti e' diverso.
Non ti si da' ascolto perche' e bello sbattere la faccia di persona....
Altrimenti come si fa ad imparare e sperimentare....
Io non avrei mai fatto caso e non mi sarei mai posto il problema dell'offset non stabile se non l'avessi visto di persona.
Comunque grazie molte per la dritta, appena possibile provo.
Gabriele
Inviato: 07 gen 2008, 20:19
da gserpentino
Ma perche' il condensatore suggerito dovrebbe stabilizzare l'offset?
gabriele
Inviato: 07 gen 2008, 20:53
da Giaime
Non ti si da' ascolto perche' e bello sbattere la faccia di persona....
Altrimenti come si fa ad imparare e sperimentare....
Originally posted by gserpentino - 07/01/2008 : 13:33:19
Lo so, perchè è la stessa cosa pure per me
Ma perche' il condensatore suggerito dovrebbe stabilizzare l'offset?
Originally posted by gserpentino - 07/01/2008 : 14:19:44
La 300ohm e la 10ohm fanno da partitore per il circuito di retroazione. Inserire un condensatore in serie alla 10ohm, porta a 1 il guadagno in DC, di modo che l'offset dell'amplificatore sia pari all'offset in base ai bjt d'ingresso (che è piccolo e stabile).
Se il guadagno è A/1+AB, dove B è il "guadagno" del circuito di retroazione (con la formula del partitore, B = 10 / (10+300) = 0.032), in DC il partitore non funziona più a causa del condensatore, e B diventa 1, praticamente il guadagno diventa unitario in DC come dicevo sopra.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 07 gen 2008, 21:12
da pimarzu
Bisognerebbe risolvere anche il problema della deriva termica dei finali.

Inviato: 07 gen 2008, 21:49
da Giaime
Bisognerebbe risolvere anche il problema della deriva termica dei finali.
Originally posted by pimarzu - 07/01/2008 : 15:12:41
Eh ma lui è duro, di cemento

è da qualche pagina in questo topic che lo vado ribadendo. Con i classe A è così facile fare un circuito che stabilizzi attivamente la corrente a riposo, che mi chiedo perchè nessuno lo usi.
Poi se l'offset è un problema ci sono sempre i servo, un opamp e via.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 07 gen 2008, 22:08
da plovati
Ho notato pero' che l'offset non e' stabile.
E' ballerino, si muove tra i 40 mA fino ad andare a volte in negativo ai
-20mA.
Originally posted by gserpentino - 07/01/2008 : 10:04:14
Vuoi dire che l'offset in DC si muove tra -20
mV e +40
mV?
Per l'Hiraga da 20W pare sia normale un offset di una cinquantina di mV. Si può ridurre, mantenendo il circuito originale, cercando due dispositivi finali meglio accoppiati, curando la resistenza termica e montando i due finali piuttosto vicino (magari anche su una piastra di rame, attaccata poi al dissipatore in alluminio).
Se il tuo carico comprende un normale woofer e i tweeter sono disaccoppiati da un condensatore non ci dovrebbero essere problemi di sorta.
PS
Si , assomiglia, anche se in alcune parti e' diverso.
Originally posted by gserpentino - 07/01/2008 : 13:33:19
Dipende anche da
quali parti sono diverse
_________
Piergiorgio
Inviato: 07 gen 2008, 22:23
da gserpentino
Ciao Plo,
il circuito piu' simile e' questo:
Cambiano i finali che sono
2n3055 e 2n2955.
Si , l'offset si muove some tu hai detto.
+ 40mV, + 35mV, +30mv, +35mV +12mV, -10mV
Insomma oscilla lentamente.
Con il trimmer si riesce a regolare il piu' vicino possibile allo zero ma poi lui si muove.
Inoltre se si soffia (si modifica la temperatura) sui driver, l'offset si modifica ma questo succede anche sull'Electrocompaniet che pero' ha un offset stabile di 40mV.
Per Giaime : visto i suggerimenti che hai dato perche' non posti un esempio circa la stabilizzazione della corrente di risposo e per la eliminazione dell'offset?
EDIT : ora che ci penso mi viene in mente un'altra cosa...
Sui due drive o montato delle piccole alette di raffreddamento ma ogniuno con la sue aletta.Quindi i due "ragazzi" hanno tempereture differenti.Forse sarebbe bene montarli su una unica barretta di alluminio....
gabriele
Inviato: 08 gen 2008, 00:20
da Giaime
Si , l'offset si muove some tu hai detto.
+ 40mV, + 35mV, +30mv, +35mV +12mV, -10mV
Originally posted by gserpentino - 07/01/2008 : 16:23:28
A me comunque (come dice Piergiorgio) sembra molto poco come offset. Non credo tu dovresti avere problemi.
Semmai un amplificatore "serio" incorporerebbe un circuito di sicurezza che lo spenga quando si supera un certo valore di offset (500mV, ad esempio).
Per Giaime : visto i suggerimenti che hai dato perche' non posti un esempio circa la stabilizzazione della corrente di risposo e per la eliminazione dell'offset?
Dipende da quello che mi chiedi. Se cerchi circuiti con la stabilizzazione della corrente a riposo, come ho già detto basta che compri il libro di D.Self ed è tutto spiegato, oppure puoi reperire numerosi schemi nei vari forum. Se invece mi chiedi lo schema di un amplificatore completo, beh ci vuole molto più tempo... e in questo periodo ho un po' da fare, ma posso pensarci.
EDIT : ora che ci penso mi viene in mente un'altra cosa...
Sui due drive o montato delle piccole alette di raffreddamento ma ogniuno con la sue aletta.Quindi i due "ragazzi" hanno tempereture differenti.Forse sarebbe bene montarli su una unica barretta di alluminio....
Originally posted by gserpentino - 07/01/2008 : 16:23:28
In questo topic
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... highlight=
forse trovi qualche informazione a riguardo.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 08 gen 2008, 16:49
da gserpentino
Ho collegato i due transistor driver con un dissipatore unico anziche' un dissipatore per transistor e lo swing dell'offset e' decisamente diminuito.
Adesso l'offset si muove tra i 20 mV e lo 0 mV.
La tensione misurata ai capi delle due resistenze da 0,47 ohm risultava rispettivamente di 517 mV e 612 mV e risultava molto stabile.
La prima variava tra 517 e 518 mV, la seconda tra 612 e 613 mV.
L'ho lasciato frullare per 1 ora e il dissipatore era bello calduccio.
Non si riusciva a tenerci appoggiata la mano.
Sarebbe possibile secondo voi inserire un Vbe multiplier o qualche cosa di simile per stabilizzare e controllare meglio la corrente di Bias dei finali ?
Probabilmente, visto il risultato ottenuto con il circuito cosi' come e' non ne vale la pena ma ve lo chiedo giusto per imparare qualche cosa....
gabriele
Inviato: 08 gen 2008, 18:39
da Giaime
Sarebbe possibile secondo voi inserire un Vbe multiplier o qualche cosa di simile per stabilizzare e controllare meglio la corrente di Bias dei finali ?
Originally posted by gserpentino - 08/01/2008 : 10:49:40
Il Vbe non avrebbe molto senso, essendo un circuito pensato per contrastare le variazioni di bias rispetto a variazioni di temperatura. Nel tuo classe A, invece, non c'è variazione di temperatura: tutti i transistor raggiungono una temperatura di regime, e ci rimangono indipendentemente dal segnale (a meno che non attacchi 0.5ohm di carico, vabbè).
Inoltre nella topologia dell'Hiraga non c'è spazio per il "tradizionale" Vbe, è per quello che all'inizio ti suggerivo topolgie più tradizionali (e superiori come prestazioni) dove è possibile implementare tutti i circuiti di questo mondo. L'Hiraga o lo si tiene così com'è... o bisogna stravolgerlo completamente.
BTW, a me in SPICE il condensatore elettrolitico in serie alla R da 10ohm aiuta moltissimo nel contenere l'offset... prova, se non lo hai già fatto.
Per darti un esempio di una topologia "comoda" per l'implementazione di semplici sistemi di controllo della corrente a riposo, ti ho buttato giù un semplice circuitino:

usa una soluzione che ho visto per la prima volta in Pass, poi ripresa da Self nel suo libro. E' la soluzione più semplice, ma in pratica funziona.
Come amplificatore è solo un abbozzo, è già "costruibile" ma è pure infinitamente migliorabile... certo che rispetto all'Hiraga ; )
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 08 gen 2008, 20:54
da Giaime
Mi fanno giustamente notare che facevo prima a linkarti il Pass A40, è molto simile
http://www.passdiy.com/pdf/a40.pdf
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 08 gen 2008, 22:08
da gserpentino
Pero' non ho capito una cosa.
Ho provato su LTspice il condensatore e sembra funzionare.
Ma in pratica mettere un condensatore da 1000 micro farad non significa tagliare tutte le alte frequenze dalal retroazione?
Senza condensatore una parte del segnale viene riportato agli emettitore dei BC550, con il cond da 1000 microF invece il segnale va verso massa o sbaglio?
Inviato: 08 gen 2008, 22:25
da Giaime
Ma in pratica mettere un condensatore da 1000 micro farad non significa tagliare tutte le alte frequenze dalal retroazione?
Senza condensatore una parte del segnale viene riportato agli emettitore dei BC550, con il cond da 1000 microF invece il segnale va verso massa o sbaglio?
Originally posted by gserpentino - 08/01/2008 : 16:08:22
Il condensatore va in serie alla resistenza che va verso massa, come ad es. ho fatto io nel mio schema (ribadisco questo, non vorrei essermi spiegato male).
Dal punto di vista AC, dei segnali, il condensatore (visto che è grande) è un corto circuito: la R da 10ohm era a massa, mettere un corto circuito tra lei e massa di fatto non può cambiare il funzionamento del circuito (in AC, appunto).
In DC, quel condensatore è un circuito aperto, è come rendere la R da 10ohm infinita. Questo mette a 1 il guadagno del circuito in DC, che quindi auto-compensa eventuali offset (fino ad un certo punto, nei limiti della sua precisione).
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 09 gen 2008, 05:39
da pimarzu
Giaime
...
L'Hiraga o lo si tiene così com'è... o bisogna stravolgerlo completamente.
La realizzazione di amplificatori "storici" è sempre una cosa molto delicata.
Secondo me vanno presi "as is" (come sono), e non ha nessun senso cercare di migliorare / stravolgere la circuitazione. Senza contare che non sempre si riesce a comprendere le motivazioni di alcune scelte circuitali o di componenti; a volte, il progettista ci ha arzizigogolato attorno per mesi se non per anni, prima di trovare la soluzione migliore, e mi sembra un tantino "arrogante" pensare di poter migliorare uno schema "storico" dopo cinque minuti di osservazione.
Probabilmente oggi lo stesso progettista (nel caso, Hiraga) utilizzerebbe un circuito molto diverso, che tiene conto dei miglioramenti tecnolgici avvenuti nel frattempo, e del consolidamento di circuiti più affidabili.
; )
Quindi, concordo totalmente con Giaime (complimenti per la rapidità): è meglio ripartire da zero con un nuovo schema, magari più attuale.
Pierluigi Marzullo
Inviato: 09 gen 2008, 15:45
da gserpentino
ok , mi avete convinto, grazie a tutti e due per il contributo.
Appena trovo tempo finisco anche l'altro canale e poi si passa alla alimentazione.
Quella originale e' normale a condensatori ma stavo pensando di farne una stabilizzata.
Che ne dite ?
Anche per l'alimentazione vale il discorso di mantenere quella originale?
gabriele
Inviato: 09 gen 2008, 16:22
da plovati
Secondo me vanno presi "as is" (come sono), e non ha nessun senso cercare di migliorare / stravolgere la circuitazione.
Originally posted by pimarzu - 08/01/2008 : 23:39:11
Certo. Anche perchè non è facile trovare una circuitazione che suoni bene, secondo il giudizio accumulato negli anni da migliaia di ascoltatori (nel caso dell’Hiraga in questione, credo si possano stimare almeno un migliaio di repliche nel mondo). E' ancora meno facile che toccando qualcosa del circuito originale si migliori il suono.
Specie poi se tali miglioramenti sono relativi a grandezze sonicamente e tecnicamente marginali, come ad esempio portare l'offset in uscita da 20mV a 1mV o meno.
Probabilmente oggi lo stesso progettista (nel caso, Hiraga) utilizzerebbe un circuito molto diverso, che tiene conto dei miglioramenti tecnolgici avvenuti nel frattempo, e del consolidamento di circuiti più affidabili.
Originally posted by pimarzu - 08/01/2008 : 23:39:11
Quali sono i miglioramenti tecnologici e i circuiti più affidabili nel campo degli amplificatori a componenti discreti? E questi miglioramenti si verificano anche nel suono?
Per curiosità, una panoramica di misure su vari ampli
http://francis.audio.monsite.wanadoo.fr/page5.html
_________
Piergiorgio
Inviato: 09 gen 2008, 16:32
da gserpentino
Per carita', lungi da me toccare un circuito per cercare di migliorarlo sonicamente, era solo una discussione per capire la problematica e avere una idea di come si potrebbe risolvere....
Comunque al momento ho assemblato 1 canale e l'ho collegato ad una cassa.
Ho rovato con e senza condensatore (da 10.000 micro F Elna) e da un ascolto veloce non ho notato differenze, quando finiro anche il secondo canale faccio un'altra prova.
gabriele
Inviato: 09 gen 2008, 17:11
da pimarzu
ok , mi avete convinto, grazie a tutti e due per il contributo.
Appena trovo tempo finisco anche l'altro canale e poi si passa alla alimentazione.
Quella originale e' normale a condensatori ma stavo pensando di farne una stabilizzata.
Che ne dite ?
Anche per l'alimentazione vale il discorso di mantenere quella originale?
gabriele
Originariamente inviato da gserpentino - 09/01/2008 : 09:45:38
Per darti una risposta rapida, vado a memoria, quindi è possibile che ricordi male.
Ma mi pare che l'alimentazione originale prevedeva oltre 1 F (un FARAD = 1.000.000 uF) di capacità di filtro; in tal caso l'alimentazione stabilizzata potrebbe essere superflua.
Se invece vuoi mantenere delle capacità più "umane", la stabilizzazione è obbligatoria, e non penso che porti alcun pregiudizio al progetto originale.
Ciao

Inviato: 09 gen 2008, 17:42
da pimarzu
Quali sono i miglioramenti tecnologici e i circuiti più affidabili nel campo degli amplificatori a componenti discreti? E questi miglioramenti si verificano anche nel suono?
_________
Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 09/01/2008 : 10:22:25
Sicuramente la disponibilità di componenti fisici migliori; circuitalmente, l'adozione di uno stadio differenziale d'ingresso e l'introduzione di un polo dominante sul VAS.
Questi miglioramenti sono misurabili oggettivamente.
Il miglioramento sonico è soggettivo - quindi opinabile.
Il mio Classe A da 10 W utilizza quest'architettura, e chi lo ha realizzato mi conferma che suona molto bene (cosa di cui non dubitavo, perché confermata da tutti quelli che lo hanno sentito, anche alla manifestazione Percorsi Sonori a Terni).
; )
Inviato: 09 gen 2008, 17:50
da gserpentino
Dal punto di vista dei costi dovrei andare sulla alimentazione stabilizzata o sbaglio.
Ho un dubbio pero', prendendo spunto da quanto proposto da Pierluigi Marzullo su CHF mi stavo facendo domande circa la dissipazione del transistor dedicato alla stabilizzazione.(non ho sotto mano l'articolo)
Se capisco bene, la corrente che attraversa il transistor di uscita dovrebbe essere piuttosto alta ma la tensione collettore - emettitore bassa, quindi la dissipazione dovrebbe essere contenuta o sbaglio?
gabriele
Inviato: 09 gen 2008, 18:17
da pimarzu
Se capisco bene, la corrente che attraversa il transistor di uscita dovrebbe essere piuttosto alta ma la tensione collettore - emettitore bassa, quindi la dissipazione dovrebbe essere contenuta o sbaglio?
gabriele
Originariamente inviato da gserpentino - 09/01/2008 : 11:50:58
Corretto!
Sono necessari alcuni Volt di caduta (almeno 5 V), però bastano a far scaldare parecchio anche il transistor di filtraggio. Non sottovalutare la dissipazione continua.

Inviato: 09 gen 2008, 19:56
da plovati
Quali sono i miglioramenti tecnologici e i circuiti più affidabili nel campo degli amplificatori a componenti discreti? E questi miglioramenti si verificano anche nel suono?
_________
Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 09/01/2008 : 10:22:25
Sicuramente la disponibilità di componenti fisici migliori; circuitalmente, l'adozione di uno stadio differenziale d'ingresso e l'introduzione di un polo dominante sul VAS.
Questi miglioramenti sono misurabili oggettivamente.
Originally posted by pimarzu - 09/01/2008 : 11:42:12
Il progetto di Hiraga è del 1970. A quel tempo differenziali e compensazione del VAS erano pratiche ampiamente diffuse. La scelta di non usarle è voluta ed è determinata ad ottenere un particolare comportamento della distosione.
Si vede infatti da questo grafico come quest'ultima sia monotona e sostanzialmente identica per tutte le frequenze, cosa non comune.
I dispositivi, scelti dopo una serie estensiva di test, non sono propriamente delle ciofeche. Il progresso dal '70 ad oggi nei dispositivi discreti bipolari moderni audio è stato più nell'incremento della potenza a parità di costi che nella qualità. Anche perchè un dispositivo progettato espressamente per l'audio negli anni '70 aveva un senso, ora non più. Le innovazioni di dispositivi e circuitali sono ormai negli integrati, e qui il recidivo (

) Penasa ha ragione.
Il miglioramento sonico è soggettivo - quindi opinabile.
Il mio Classe A da 10 W utilizza quest'architettura, e chi lo ha realizzato mi conferma che suona molto bene (cosa di cui non dubitavo, perché confermata da tutti quelli che lo hanno sentito, anche alla manifestazione Percorsi Sonori a Terni).
Originally posted by pimarzu - 09/01/2008 : 11:42:12
E come suona a confronto con un classe A di Pass o di Hiraga? E invece rispetto ad un triodino 300B? Sarebbe molto interessante se la redazione di CHF lo portasse al Milano Hi-End, assieme magari a progetti storici, per un ascolto comparato.
Basta col il solito Krypton

...
EDIT sistemato ortografia
_________
Piergiorgio
Inviato: 09 gen 2008, 21:43
da Giaime
Il progetto di Hiraga è del 1970. A quel tempo differenziali e compensazione del VAS erano pratiche ampiamente diffuse. La scelta di non usarle è voluta ed è determinata ad ottenere un particolare comportamento della distosione.
Si vede in fatti da questo grafico come sia monotona e soastanzialmente identica per tutte le frequenze, cosa non comune.
Originally posted by plovati - 09/01/2008 : 13:56:02
Se il punto è questo, si può ottenere lo stesso comportamento (THD costante in banda e proporzionale solo alla potenza erogata) anche con un circuito su topologia Lin, non è mica impossibile. Forse non è "solo" questo il punto?
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 10 gen 2008, 15:54
da gserpentino
Ecco quanto riportato:
Circuit Philosophy
This circuit does not have the claim to be "the best" or the best developed. Simply, it contains only 8 transistors, including two power devices.
Developed for an output power of 20 Watts, in class-A (pure class-A, not assisted polarization) it must satisfy the following requirements
- Simplicity of the circuit : 8 transistors.
- Non-critical adjustments.
- Direct coupling of input and output.
- Output power not very dependent on the impedance of load or even increasing slightly with an increase in impedance.
- "Soft" distortion characteristic (rate of distortion going up steadily with the output power increase).
- Low rate of negative feedback (15 to 20dB maximum).
And, of course, excellent musical fidelity.
gabriele
Inviato: 11 gen 2008, 00:40
da pimarzu
Il progetto di Hiraga è del 1970. A quel tempo differenziali e compensazione del VAS erano pratiche ampiamente diffuse. La scelta di non usarle è voluta ed è determinata ad ottenere un particolare comportamento della distosione.
_________
Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 09/01/2008 : 13:56:02
Come hai ben evidenziato, è una scelta progettuale.
La distorsione della tipologia con differenziale d'ingresso e polo dominante non rientra nemmeno nei grafici che hai riportato (è al disotto della base, sale solo al clipping).
Sono due filosofie diverse (distorsione crescente con la potenza - assenza di distorsione); ci sono fautori dell'una e dell'altra.
Non vorrei entrare nel merito di quale sia migliore in questa sede, perché l'argomento è molto complesso, e la caratteristica di distorsione armonica non è l'unico parametro che influenza il suono di un amplificatore, anzi, forse è il meno importante ... (al disotto di un certo livello).
Se si parla ancora di alcuni amplificatori "storici" è evidentemente perché molti ritengono che suonino bene (come il 10 W di JLH John Linsley Hood), e questo è un fatto incontestabile, perché è sempre soggettivo.
Personalmente ritengo che valga la pena di ri-costruire questi amplificatori e confrontare il suono con quelli attuali, infatti ho ripubblicato lo schema del JLH.
L'architettura con differenziale d'ingresso permette un controllo molto preciso del punto di lavoro, e rende più facile anche il controllo della corrente di riposo, che nella Classe A è cruciale, e non è poi così facile.
Ma non è certo l'unica!
Il mio piccolino lo porterò certamente all'High End, cercheremo di organizzare degli ascolti comparati.
Vorrei però fare una precisazione: il mio amplificatore in Classe A da 10 W nasce come un progetto introduttivo alla Classe A, molto semplice e convenzionale, privo di criticità, affidabile e facile da costruire - alla portata di tutti gli autocostruttori, e non ha altre pretese.
E' un progetto nato per la sperimentazione, non ha grandi difetti, e mi pare che suoni anche abbastanza bene.
In conclusione, vorrei chiudere questa parentesi, e sentire come va con l'Hiraga di Gabriele, che poi sarebbe il suo thread!
Cordialmente
Pierluigi
Inviato: 11 gen 2008, 16:51
da gserpentino
Quest'anno al Milano Hi-End vengo sicuramente, non fosse altro per conoscere un po' di persone che frequentano il forum e per conoscere Pieruligi Marzullo e ascoltare il suo ampli in Classe A.
Per l'Hiraga, purtroppo i miei tempi saranno un po' lunghetti...
gabriele
Inviato: 11 gen 2008, 18:13
da gserpentino
Due possibilita' per la sezione alimentatore:
1) Alimentazione classica : devo comperare tutti i condensatori e si parla di circa 220 eur (6 cond per canale da 56000 microF) + 1 trasformatore. Spesa totale di circa 300 Eur. (mi sembra un po' tantino)
2) Alimentazione stabilizzata con LM338 (ne ho gia' due) + trasformatore unico a lamierini da 0-30 V 5 A (anche questo l'ho gia').
Quindi spesa decisamente ridotta.
Si accettano consigli.
Anche se so gia' cosa mi consiglierete, giustamente.
gabriele
Inviato: 11 gen 2008, 18:42
da mauropenasa
Inviato: 11 gen 2008, 18:53
da Giaime
Mauro mi ha battuto sul tempo
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 11 gen 2008, 23:04
da LuCe
...e se ci aggiungiungi uno zener è anche meglio
Inviato: 22 gen 2008, 19:43
da gserpentino
Facendo una analisi per piccoli segnali del circuito di Hiraga con LtSpice
mi dice che in uscita ho un guadagno di 25 dB.
Nel nodo fra le due resistenze R11 e R14 ho -1dB
Ad anello aperto, rimuovendo R20 ho in uscita circa 42 dB.
Quindi ho una retroazione di circa 20dB.
Con i diagrammi di Bode vedo che il segnale in uscita e' in fase con il segnale di ingresso fino ai 20 Khz dopo di che incomincia a sfasarsi.
Cosa altro si puo' dire?

Inviato: 24 gen 2008, 15:40
da gserpentino
Il termistore da 10ohm per il soft start dove lo metto?
Sul primario, sul secondario prima del ponte, dopo il ponte?
gabriele
Inviato: 24 gen 2008, 15:47
da pimarzu
Sicuramente sul primario.
Il valore potrebbe essere un po' alto.

Inviato: 24 gen 2008, 17:25
da gserpentino
Cosa significa un po' alto?
Si accettano suggerimenti....
10 ohm?
E per i watt? Dovrebbe andara bene da 2 watt...
gabriele
Inviato: 24 gen 2008, 18:09
da pimarzu
Io andrei a qualche Ohm massimo.
E' per un classe A, quindi passa sempre corrente e scalda tantissimo!

Inviato: 24 gen 2008, 19:49
da gserpentino
Alla fine ho optato per una alimentazione stabilizzata ma con l'LM338K,
montato su dissipatore e con un potenziometro sul Vref per poter regolare la tensione di uscita.
gabriele
Inviato: 05 feb 2008, 16:01
da gserpentino
Anche il secondo canale e' pronto.
Penso che entro settimana prossima riusciro' a terminare anche la parte di alimentazione.
Dopo di che non mi resta che fare il contenitore e poi fuoco alle polveri.
A breve vi posto delle foto.
gabriele
Inviato: 06 feb 2008, 16:13
da gserpentino
Ecco un fotina...dell'alimentatore...
Appena possibile lo collego per ascoltare il rumore che fa'...spero poco.
ciao
gabriele
Inviato: 06 feb 2008, 21:29
da Giaime
Vedo degli ideogrammi sui trasformatori

dove li hai presi?
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 06 feb 2008, 22:29
da gserpentino
Sono due TA recuperati da due alimentatori da banco fatti in cina.
Il primo alimentatore mi si era fulminato, il secondo l'ho comperato e l'ho smontato.
In definitiva veniva meno comperare un alimentatore nuovo e recuperare il TA piuttosto che comperare un TA su Rs-Components.
In piu' cosi' ho anche recuperato dei rele e altri pezzi che usero' per fare il circuito protezione casse.
L'alimentatore completo su Ebay l'ho pagato 55 Eur.
Su Rs solo 1 rele viene 9 eur...
gabriele
Inviato: 12 feb 2008, 05:29
da pimarzu
Il mio piccolino (l'Ampli Classe A da 10W) lo porterò certamente all'High End, cercheremo di organizzare degli ascolti comparati.
Originariamente inviato da pimarzu - 10/01/2008 : 18:40:03
Mi dispiace comunicare che, a causa di impegni di lavoro non differibili, non mi sarà possibile venire a Milano per lo High End.
Dobbiamo rimandare l'ascolto al Top Audio (a questo son sempre riuscito ad andare, speriamo bene).

Inviato: 12 feb 2008, 16:24
da gserpentino
Peccato, accidenti, avrei fatto due chiacchere volentieri....
Sara' per il Top Audio...
ciao
gabriele
Inviato: 04 mar 2008, 23:13
da gserpentino
Ieri sera frittura di led azzurri ad alta luminosita'.
Ho sbagliato il collegamento e anziche alimentare dei led azzurri che illumineranno gli amperometri dell'alimentatore a 3 Volt li ho alimentati a 12 V.
Risultato, nel giro di due nano secondi 3 led fritti e uno esploso modello pop corn....
Comunque la costruzione prosegue.
Sto facendo il cabinet dell'alimentatore in legno di rovere con gli interni in alluminio in modo da isolarlo un po' dall'esterno.
Il coperchio superiore e inferiore saranno entrambi in alluminio da 5 mm.
gabriele
Inviato: 09 mar 2008, 04:03
da gserpentino
Mi e' venuto un dubbio per la parte alimentatore.
Avro' in conclusione 4 circuiti differenziati 1 per il canale sinistro, uno per il canale destro, uno per il circuito protezione casse e uno per il circuito degli ingressi.
La masse dei 4 circuiti alimentatori e' meglio collegarle insieme in modo da fare una unica massa che poi andra nel amplificatore vero e proprio oppure e meglio tenerle separate?
gabriele
Inviato: 09 mar 2008, 07:17
da ilicetomauro
Tenerle separate come?io credo che il circuito con le masse separate non può funzionare,lo dice la parola stessa MASSA.
Potrà essere anche vero che tenendo le masse separate funzioni,ma sinceramente io quelle poche volte che ho provato non mi ha mai funzionato niente a tenere le masse separate,illuminatemi anche a me su cosa consiste tenere le masse separate.
Nella vita c'è sempre da imparare ciao.
Iliceto Mauro
Inviato: 09 mar 2008, 14:59
da pimarzu
L'argomento delle masse è di fondamentale importanza, ed anche abbastanza complesso.
Il problema principale consiste nei "Ground Loops" (anelli di massa - propriamente di "terra"): nei circuiti ad alta sensibilità ed alta impedenza d'ingresso (alcuni kOhm come negli amplificatori), un qualsiasi percorso elettrico lungo i conduttori di massa che si richiuda su se stesso:
ad esempio, già al'esterno, le due calze del cavo di segnale d'ingresso canale destro/sinistro, formano una spira, che capta eventuali campi elettromagnetici ed inietta ronzio e disturbi nell'amplificatore.
La stessa cosa si verifica all'interno dell'ampli, con tutte le connessioni di massa; per minimizzare questo problema, si utilizza un cablaggio "stellare", dove tutti i conduttori confluiscono in un unico punto.
Al fine di minimizzare il ronzio, la massa di segnale va tenuta separata dalla massa di potenza, e confluisce solo nel centro stella.
Inviato: 09 mar 2008, 15:11
da Giaime
Non è poi una questione così banale quella delle masse.
Certamente, se deve circolare corrente dagli ingressi all'amplificatore, questa corrente deve pur trovare un modo di richiudersi, idem per i circuiti di protezione: quindi a meno che non ci siano optoisolatori di mezzo (dubito) dovrai comunque collegare tutte le masse insieme.
Come farlo, è un altro discorso. L'approccio può essere a stella, come per i valvolari, ma bisognerebbe sempre tener presente che l'entità delle correnti che girano è molto maggiore negli amplificatori a bassa tensione, per mera legge di Ohm.
In linea di massima bisognerebbe (non conosco lo schema dell'alimentatore del tuo ampli) separare i loop di corrente del trasformatore/rettificatore da quelli della corrente degli altoparlanti, e usare l'ultimo condensatore di filtro come punto centrale di massa.
Comunque è inutile stare lì a pensarci tanto: prova, non fai danni, al massimo ronza

tanto prima di fare ampli
davvero silenziosi (110-120dB di SNR) ci vogliono decenni di esperienza, non ci si riesce la prima volta, e certi fenomeni se non li si tocca con mano e li si capisce, non li si controllerà mai.
L'argomento è ben approfondito nei libri di Self e Sloane, poi magari puoi trovare qualche informazione in questo lungo topic (che ti consiglio di leggere, ci sono molti spunti interessanti):
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... adid=90728
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 09 mar 2008, 20:45
da mauropenasa
Un giorno o l' altro qualcuno dovrà prendersi la briga di fare una raccolta organica su come si fanno le masse ed i concatenamenti di alimentazione nei circuiti audio.
Self pone delle buone indicazioni, cosi come qualche traccia sui loop di massa di Elliott e altri, ma sono sempre elementi frammentari e non sempre pratici per gli autocostruttori.
La cosa che mi ha sempre colpito è che almeno l' 80% degli ampli commerciali e non ha palesi problemi di questo tipo. Ciò nonostante si preferisce sperimentare improbabili reti di snubber sulla DC che indagare sui cablaggi....
La regola da usare è elementare kirchhoff
Se decido di fare un vademecum in merito, farò degli esempi concreti su come si possono stimare le componenti di modulazione residua nei vari nodi in funzione della suddetta legge, conosciuta da tutti i ragazzini ma applicata da pochissimi tecnici.
Di base il segreto è di usare un unico riferimento a bassissima impedenza come centro stella, ma cosa più importante unico per tutto il circuito compreso nello chassis, quindi tutto quello che è a valle di un trafo di rete e comune a tutti gli ingressi ed uscite.
Quindi unica massa per un ampli stereo con trafo o comunque chassis (e quindi nodo di messa a terra o a massa delle parti metalliche), unica massa per un ampli da 6 canali con le condizioni di cui sopra.
Dal punto di massa unico, che di solito è rappresentato dal punto centrale della PSU principale, si può eseguire una serie di derivazioni e di ramificazioni, con la regola di mettere i nodi di massa a potenza maggiore più vicini o coincidenti con il centro stella, possibilmente con percorsi non comuni ai nodi di riferimento di segnale, sempre concatenati al centro stella.
I riferimenti di segnale devono avere una impedenza di concatenamento molto maggiore di quella di potenza. Talvolta per ottenere ciò si inserisce in serie al suo percorso una resistenza di piccolo valore.
La ragione di questa scelta sta nelle condizioni di concatenamento tra diversi rami della stella quando si connettono tutte le masse degli ingressi e/o le terre di vari apparecchi, ma questo discorso è molto lungo e complesso, e coinvolge parte delle diatribe sui cavi, sulla rete, sulle correnti di dispersione che modulano queste sezioni ecc...
Insomma, roba da "intelligentoni", che per essere affrontata serve un discorso molto articolato e schematico.
In generale queste questioni tecniche di progettazione non conviene cercarle nei testi dei guru audio, meglio nei testi accademici dedicati alle tecniche di misura differenziali e di modo comune (e metodi relativi)....
ciao
Mauro
Inviato: 09 mar 2008, 20:58
da riccardo
Il mio piccolino (l'Ampli Classe A da 10W) lo porterò certamente all'High End, cercheremo di organizzare degli ascolti comparati.
Originariamente inviato da pimarzu - 10/01/2008 : 18:40:03
Mi dispiace comunicare che, a causa di impegni di lavoro non differibili, non mi sarà possibile venire a Milano per lo High End.
Dobbiamo rimandare l'ascolto al Top Audio (a questo son sempre riuscito ad andare, speriamo bene).
Originariamente inviato da pimarzu - 11/02/2008 : 23:29:23
Marzullo, partecipi allora al Bottom.
Tra l'altro è in un posto MOLTO più bello.
Edit: dalla nostra sezione risorse un interessante e spero utile
articolo
su come affrontare i loop di massa
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 11 mar 2008, 16:01
da gserpentino
In definitiva ho collegato tutte le masse in un centrostella e l'ampli
risulta essere silenzioso.
Ora e' emerso un'altra questione.
L'alimentatore e' cosi costruito:
Su un ramo ottengo 0-21V stabilizzati tramite LM338.
Su un'altro ramo ottengo 0-21V sempre tramite LM338
La tensione di ingresso dei due LM338 e' di 26V.
Quindi collego lo 0 del primo ramo ai 21V del secondo ramo ottenendo
cosi 21 - 0 - (-21)
Attualmente con i 21 Volt settati l'amplificatore funziona bene e non ronza.
Se regolo il trimmer in modo da avere 20 V (cioe 20 - 0 - (-20) )
L'amplificatore inizia a ronzare.
In particolare questo avviene quendo regolo la parte negativa.
Di solito agisco regolando prima la parte positiva poi la parte negativa.
Ho verificato anche l'offset in uscita e rimane basso.
Non ho ancora fatto verifiche con l'oscilloscopio ma non riesco a spiegarmi questo
comportamento.
gabriele
Inviato: 13 mar 2008, 19:37
da gserpentino
Ecco qui l'alimentatore in versione definitiva...
La cosa incredibile e' che funziona......
gabriele
Inviato: 13 mar 2008, 19:50
da Giaime
Bello, complimenti: magari riuscissi a lavorare così il legno.
Magari il prossimo che farai, un layout un po' più compatto, che ne dici?
Due telai mi pare una scelta davvero "estrema"

Che tipo di connettore/cavo userai tra i due chassis?
Per il problema del ronzio, tu usi due trasfi separati, ma a monte dei due regolatori mica hai collegato qualcosa in comune?
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 13 mar 2008, 20:29
da gserpentino
Eh si , un layout piu' compatto ci vorrebbe.
La scelta dei due telai e per avere due pezzi piu' maneggiabili anziche'
una roba unica pesantissima.
Le alette di raffreddamento degli amplificatori poi sono alte solo 9 cm,
i trasformatori in altezza non ci sarebbero stati.
I TA sono due ma in definitiva sarebbe andato bene anche un solo TA con due secondari separati.
Non e' un TA per canale ma due TA in comune per i due canali.
Prova a rileggere il mio precedente post, magari si capisce come li ho utilizzati
Per la connessione dei due telai utilizzo dei cavi a quattro poli con connettori a 4 poli.
Appena possibile faccio una foto.
gabriele
Inviato: 14 mar 2008, 04:37
da pimarzu
Il mobile è ben realizzato, ma il flusso di aria per il raffreddamento dei dissipatori dei transistor mi sembra un po' sacrificato.
Quanta potenza devono dissipare?
Inviato: 14 mar 2008, 15:48
da gserpentino
Non dissipano tanta potenza, o almeno mi sembra.
Circola circa 1,2 A di corrente in ogni integrato e la differenza di tensione tra ingresso e uscita e' di 5V.
Entrano 26V e in uscita ho 21V, per un totale di 6 Watt per ogni dissipatore.
Faro' dei buchi nel coperchio superiore per favorire la fuoriuscita dell'aria.....
Pant, puff...ragazzi ma che fatica rispetto alle valvole......
La valvola la metti li e dissipa...... sto' stato solido devi pensare a mille variabili....
Ecco la versione notturna e i cavetti che utilizzero' per la connessione all'amplificatore vero e proprio..
Ebbene si, quell'azzurrino mi fa impazzire....
gabriele
Inviato: 14 mar 2008, 21:08
da pimarzu
Dovresti praticare dei fori anche nella parte inferiore, in modo che siano in perfetta corrispondenza con i radiatori, che hanno il problema della basetta di supporto che impedisce il passaggio dell'aria.
Quando lo chiuderai, sarebbe opportuno monitorare la temperatura del radiatore con un termometro digitale con sonda da esterni (quelli per casa che hanno la precisione di 1 - 0,1 °C vanno benissimo).
Anche se i Watt sono pochi, se non c'è una buona circolazione dell'aria, la temperatura sale facilmente oltre i 60 - 65 °C, che io considero come limite per le apparecchiature audio.
Inviato: 14 mar 2008, 21:35
da gserpentino
ok , faro' un monitoraggio appena possibile.
ciao e grazie
gabriele
Inviato: 14 mar 2008, 22:06
da pimarzu
P.S.
La temperatura si intende misurata sul radiatore!
Inviato: 14 mar 2008, 22:15
da gserpentino
Era sorto il dubbio anche a me.
Quindi vuol che con la sonda (Pensavo di usare il classico multimetro dotato di sonda) devo toccare il dissipatore.
Nella parte sottostante la basetta su cui sono montati gli integrati c'e' un'altra basetta con i ponti raddrizzatori e i condensatori...
Ho fatto un montaggio a castello....
Al momento fare dei buchi nella piastra che sorregge il tutto sarebbe un bel problema.
Avrei dovuto pensarci prima.....porcaccia....
Ci avevo anche pensato ma dalle verifiche che avevo fatto senza mobile, avevo notato che le varie alette rimanevano sempre ad una temperatura bassissima.
Nella prova con il mobile effettivamente la temperatura e' un po' aumentata.
Alla peggio inseriro' una piccola ventolina per far circolare l'aria.
gabriele
Inviato: 14 mar 2008, 22:47
da pimarzu
Per assicurare un buon contatto col il radiatore puoi usare una molletta per il bucato o per il bricolage.
Quando chiudi il mobile, anche se hai fatto i fori, tende a scaldare maledattamente; mi è successo proprio recentemente, con un montaggio (troppo) compatto di un alimentatore, nonostante numerosi fori da 8 mm, fatti peraltro proprio sotto i radiatori.
Ma non disperare!
Intanto prova (senza coperchio), poi si vedrà ; )
Inviato: 19 mar 2008, 03:59
da gserpentino
Dunque, ho fatto delle misure di temperatura sia per l'alimentatore che per l'amplificatore.
Temperatura esterna segnalata dalla sonda 22-23 gradi.
Ho fatto andare l'ampli per 40 minuti (...e non è esploso..).
La più calda aletta di raffreddamento dell'integrato dell'alimentatore
segnava 39 gradi.Questo con l'alimentatore senza coperchio.
Per l'amplificatore, i due transistor driver, montati su un pezzetto
di alluminio segato per l'occasione segnavano 38 gradi, mentre i dissipatori dei finali sono arrivati a 44 gradi.
Tutto questo con l'amplificatore completamente aperto.
Posso fare l'ipotesi che in piena estate con una temperatura esterna dii 30 gradi e con tutta la parte elettronica chiusa in un cabinet, le varie parti arrivino alla considerevole temperatura di circa 60 gradi?
Conviene per i driver prevedere una aletta di raffreddamento più adeguata?
Pensavo comunque di inserire nel coperchio dell'alimentatore una ventolina di raffreddamento.
gabriele
Inviato: 20 mar 2008, 04:11
da gserpentino
Confermo l'ipotesi della ventolina.
Con la attuale temperatura esterna e con il coperchio, i dissipatori degli LM338 sono arrivati alla temperatura di 52 gradi.
Per cui una ventolina la metto volentieri, sopratutto in previsione di un utilizzo anche estivo.
gabriele
Inviato: 20 mar 2008, 04:21
da pimarzu
Perfetto.
Ricordati però di controllare anche quando farà caldo (non si sa mai!)
Inviato: 21 mar 2008, 14:59
da gserpentino
Rileggendo un tuo articolo su CHF pensavo di mettere un termostato tarato sui 60 gradi sul dissipatore dell'integrato in modo tale che la ventola parta solo in effettivo caso di necessita'.
Cosi evito il rumore di fondo... :p
La ventola e' meglio che butti l'aria verso l'esterno o verso l'interno?
gabriele
Inviato: 21 mar 2008, 15:32
da pimarzu
Ci sono due scuole di pensiero, per le ventole:
alcuni sostengono che devono "spingere" l'aria,
altri che invece la devono "tirare" (estrattori).
Quello che importa è l'effettivo flusso di aria sulla superficie da raffreddare.
Dove hai necessità di portare via notevoli quantità di calore localizzate (ad esempio su un dissipatore) è sicuramente meglio creare un condotto attorno al radiatore, e mettere la ventola che spinge l'aria proprio all'imbocco del condotto; la soluzione "a spinta" va sicuramente bene dove l'area da raffreddare è ben localizzata e definita.
Nel tuo caso, il radiatore in aria libera si comporta bene, per cui la ventola ti serve solo per agevolare l'uscita ed il ricambio di aria nel mobile, per cui potresti anche utilizzrla come estrattore, meglio se in corrispondenza dei radiatori, così avranno un migliore flusso di aria, e la loro aria calda non andrà ad interessare le altre elettroniche.
Ciò che poi conta, è sempre la prova pratica!
AUGURI DI BUONA PASQUA A TUTTI 
Inviato: 21 mar 2008, 15:45
da gserpentino
Buona pasqua a tutti anche da parte mia.
gabriele
Inviato: 21 mar 2008, 15:59
da plovati
Ci sono due scuole di pensiero, per le ventole:
alcuni sostengono che devono "spingere" l'aria,
altri che invece la devono "tirare" (estrattori).
Quello che importa è l'effettivo flusso di aria sulla superficie da raffreddare.
Originally posted by pimarzu - 21/03/2008 : 10:32:25
Non solamente. Per un efficace scambio convettivo, è importante anche la differenza di temperatura tra aria e dissipatore. Il senso migliore del flusso di aria è, banalmente, quello che pesca aria più fresca e la spinge dove c'è la parte più calda del dissipatore. Vedi alla voce
scambiatori di calore in controcorrente.
_________
Piergiorgio
Inviato: 21 mar 2008, 18:06
da mark129
Dove hai necessità di portare via notevoli quantità di calore localizzate (ad esempio su un dissipatore) è sicuramente meglio creare un condotto attorno al radiatore, e mettere la ventola che spinge l'aria proprio all'imbocco del condotto; la soluzione "a spinta" va sicuramente bene dove l'area da raffreddare è ben localizzata e definita.
Originally posted by pimarzu - 21/03/2008 : 10:32:25
Scusa, se si fa un camino, un camino deve tirare (vedi Ansaloni per il triodo 211): hai presente cosa succede in un camino da riscaldamento in una giornata eccessivamente ventosa? Se si usa un dissipatore la ventola va montata direttamente sul dissipatore, come si usa con i computer (i cui processori dissipano decine se non centinaia di watt).
Comunque se devi piazzare (gserpentino) una ventola devi studiare i flussi prima, altrimenti e` tutto troppo casuale: esistono poi in ambito PC ventole DC "silenziose" a bassa portata, con rumore misurato a 1m anche inferiore ai 19dB (circa il rumore di fondo di una stanza "silenziosa").
Buona Pasqua anche a te pimarzu!
-------
Marc1
-------
Inviato: 21 mar 2008, 19:40
da gserpentino
Non ho la possibilita' (voglia, perche' dovrei rismontare tutto) di fare buchi nella parte sottostante per creare l'effetto camino.
Per cui ho messo una ventola e ho fatto una prova.
Con la ventola in funzione, la temperatura del dissipatore si e' fermata a 37 gradi.
Ben differente dai 52 gradi letti la prova scorsa.
Appena possibile poi sostituiro' l'attuale ventola con una piu' silenziosa ma mi pare che il lavoro lo faccia egregiamente.
Pensavo addirittura di termostatizzarla con un termostato NA da 60 gradi in modo che si attivi ai 60 gradi raggiunti.
Eviterei cosi un bel po' di rumore di fondo.
Fotina.......
gabriele
Inviato: 01 apr 2008, 15:00
da gserpentino
La costruzione prosegue......
gabriele
Inviato: 01 apr 2008, 15:11
da pimarzu
Complimenti per il massello di rovere!
A quando il suono?
Ciao
Inviato: 01 apr 2008, 15:43
da gserpentino
Bello il massello di rovere , eh?
Adoro lavorare il legno...
Per il suono ho provato dei collegamenti volanti prima con gli ingressi cortocircuitati a massa poi con un lettore MP3 come input.
Risulta essere molto silenzioso nel primo caso, un leggero ronzio nel secondo....
La prova l'ho fatta di sera e vorrei rifarla con le casse serie (al momento ho utilizzato due altoparlantini da 2 eur l'uno) durante il giorno.
Questo perche' ho notato che alla sera gli ampli (almeno a casa mia) risultano essere piu' rumorosi.
Mi capitava anche con l'electrocompaniet....
Dopo di che dovrei assemblare ancora il buffer di ingresso il circuito protezione casse e il circuito dei selezione ingressi a Rele' o Relay....
Appena collego le casse serie vi faccio sapere come suona.
Ho la sensazione comunque che suonera' molto bene....
ciao
gabriele
Inviato: 01 apr 2008, 18:36
da pimarzu
Il ronzio con l'MP3 potrebbe dipendere da un ground loop del cavetto d'ingresso.
Forse la sera cala il rumore ambientale di fondo, e quindi si sentono di più i disturbi, o sono proprio disturbi di rete chiaramente identificabili?
Ciao
Inviato: 01 apr 2008, 21:40
da gserpentino
Allego il circuito di ingresso a rele' per verificare se puo' andare bene
In parallelo alle bobine mancano i diodi che mettero' di sicuro.
Il dubbio e' se puo' andare bene le tre masse/uscite delle bobine collegate tutte insieme.
Per il gound loop faro' delle prove piu' approfondite.
Ho la sensazione che di sera, con il fatto che gira piu' corrente nelle case(luci accese ed altri elettrodomestici accesi), ci sia un po' piu rumore di fondo.
Ma al momento e' solo una sensazione.
gabriele
Inviato: 01 apr 2008, 23:49
da pimarzu
Potrebbe esserci un problema di massa, che non riguarda il percorso del segnale, ma l'alimentazione.
In effetti l'azionamento delle bobine causa dei picchi (spikes) che facilmente se ne vanno in giro per l'amplificatore, quindi consiglierei di usare un cablaggio con doppino intrecciato, con un suo ritorno dedicato al centro stella, e disaccoppiare questa massa comunque, con un condensatore da almeno 1 uF MKP 250 Vac, meglio se di Classe X (autorigenerante), e fare una prova pratica, se si sentono rumori quando azioni le bobine dei relè.
Nel caso, ci penseremo.
Ciao
P.S.
Chiaramente, devi curare MOLTO BENE la separazione tra i cavetti delle bobine e quelli del segnale (schermati).
Inviato: 02 apr 2008, 04:04
da gserpentino
Come dire che sto' andando a cercarmi rogne....
Ho fatto una prova con cablaggio volante e il circuito funziona ma non avendo ancora letto il tuo messaggio non ho fatto verifiche di rumorosita'....uffa... c'è ne sempre una .....
Ma allora mi chiedo che vantaggio abbiano i relè (viste tutte ste problematiche) rispetto al classico deviatore meccanico....a parte
quello di imparare cose nuove....
gabriele
Inviato: 02 apr 2008, 13:21
da pimarzu
Se vuoi usare un telecomando, o controlli elettronici, è la soluzione più semplice.
Alla vecchia maniera: un commutatore rotativo, attaccato agli ingressi (sul retro del mobile), il tutto SCHERMATO localmente con apposita scatoletta protettiva, e con albero di prolunga per l'asse fino al frontale.
Inviato: 04 apr 2008, 16:34
da gserpentino
Dunque, l'ho collegato alle casse "ufficiali" e il rgazzo suona.
Pero' dire se suona meglio o peggio del mio valvolare e' difficile perche' le casse non erano nella stessa posizione e nemmeno nella stessa stanza.
Il ronzio l'ho ridotto un bel po'.Se ne sente solo un pochino appoggiando l'orecchio alla cassa.
Il test e' stato effettuato con cablaggio interno ampli volante per cui spero che in versione definitiva il rumore si riduca ulteriormente.
Inoltre il test l'ho effettuato con un lettore MP3 (Creative Zen) collegato direttamente all'ampli senza potenziometro di ingresso (e questo potrebbe essere un bene) e senza buffer di ingresso ( e questo potrebbe essere un male).
gabriele
Inviato: 05 apr 2008, 03:01
da green marlin
Ciao a tutti riguardo agli ingressi a relè io uso mandare a massa con una resistenza da 100k gli ingressi dei relè che non lavorano.
Ciao Sergio
Inviato: 05 apr 2008, 04:34
da ilicetomauro
Gserpentino complimenti per la realizzazione,io avrei realizzato il frontale da un unica tavola in legno in modo tale da far seguire la venatura,che ne pensi?
La costruzione prosegue......
gabriele
Originariamente inviato da gserpentino - 01/04/2008 : 10:00:05
Iliceto Mauro
Inviato: 06 apr 2008, 22:07
da gserpentino
Green marlin, porti a massa il contatto aperto o quello chiuso?
Per Ilicetomauro, hai ragione ma da Castorama non si riesce ad avere del legno come tu dici.
ciao
gabriele
Inviato: 06 apr 2008, 22:22
da green marlin
Ciao qui puoi vedere un esempio
http://www.twistedpearaudio.com/darwin/darwin.aspx
comunque metti insieme i comuni dei deviatori a scusa devi usare
dei rele' deviatori sul nc metti le resistenze e sul na metti il segnale
dal connettore di ingresso.
Ciao e buon lavoro
Inviato: 07 apr 2008, 03:26
da gserpentino
Mi pare di capire dallo schema che porta la tensione a tutti i + dei rele' e poi devia i vari negativi a massa.
Io pensavo di fare il contrario, ciao portare tutte le bobine a massa e poi swittchare il positivo (+) cambia qualche cosa?
Ok per le resistenze da 100K che portano a massa i contatti NC.
ciao
Inviato: 07 apr 2008, 03:57
da riccardo
Gran parte degli schemi di Russ e Brian (twistedpear) sono di Mauro...
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 07 apr 2008, 05:23
da green marlin
Ciao in effetti anche io faccio cosi metto in comune il negativo e con un commutatore rotativo porto il positivo al relè, penso che sia + semplice
lo stampato.
Se usi un commutatore doppio con la seconda sezione puoi alimentare
un led per la segnalazione di quale ingresso usi.
ciao sergio
Inviato: 10 apr 2008, 20:37
da gserpentino
Come segnalato
in altro post al momento non mi funzionano i rele'.
Non capisco...
gabriele
Inviato: 11 apr 2008, 03:24
da green marlin
Ciao scusa dico una stupidaggine , ma non è che hai messo il diodo in parallelo alla bobina non polarizzato al contrario?
Ciao Sergio
Inviato: 11 apr 2008, 14:54
da gserpentino
Ho messo un diodo 1n4007 con il catodo rivolto verso il +.
Magari questa sera faccio una foto del circuito.
Ho smontato il rele' dal circuito e ho fatto una prova cosi ma non funziona.
Inviato: 11 apr 2008, 15:12
da pimarzu
Mi pare impossibile!
La prova del relè l'hai fatta senza diodo, con i 24 V previsti?
Su tutti i relè?
Inviato: 11 apr 2008, 16:11
da gserpentino
Ho fatto la prova con un solo rele' smontato e senza diodo.
Non funziona.
Gli altri due sono ancora montati e non funzionano.
Appena possibile li smonto tutti e provo con collegamento in aria e senza diodo.
Ma secondo me non funzionano.
Ho contattato RS Components e mi hanno detto di andare presso il punto vendita per eventuale sostituzione.
E' incredibile, non pensavo fosse cosi complicato ...
gabriele
Inviato: 11 apr 2008, 16:30
da pimarzu
Il vecchio commutatore manuale ....
Inviato: 11 apr 2008, 16:55
da gserpentino
Si , avevo pensato anche io a questo ....
Ma oramai e' una questione di principio ...
gabriele
Inviato: 11 apr 2008, 18:12
da pimarzu
Il mio piccolino (l'Ampli Classe A da 10W) lo porterò certamente all'High End, cercheremo di organizzare degli ascolti comparati.
Originariamente inviato da pimarzu - 10/01/2008 : 18:40:03
Mi dispiace comunicare che, a causa di impegni di lavoro non differibili, non mi sarà possibile venire a Milano per lo High End.
Dobbiamo rimandare l'ascolto al Top Audio (a questo son sempre riuscito ad andare, speriamo bene).
Originariamente inviato da pimarzu - 11/02/2008 : 23:29:23
Marzullo, partecipi allora al Bottom.
Tra l'altro è in un posto MOLTO più bello.
Edit: dalla nostra sezione risorse un interessante e spero utile
articolo
su come affrontare i loop di massa
Saluti
R.R.
--------------------------------
Atomo e vuoto sono in noi
-------------------------------
Originariamente inviato da riccardo - 09/03/2008 : 15:58:35
Non vorrei che sembrasse che voglio fare il "prezioso", ma son riuscito a fratturarmi un malleolo, e toglierò il gesso il 5/5.
Forse non sarò in grado di andare al BOTTOM AUDIO, perché sembra che ci voglia un po' di rieducazione dell'arto.
Mi dispiacerebbe molto non riuscire a partecipare, perché la ritengo una manifestazione molto importante per gli hobbisti (come il "Burning Amp Festival" californiano).
Tra l'altro stavo facendo alcune modifiche al 10W, che quindi è tutto aperto e smontato (una specie di puzzle, a causa delle dimensioni troppo "giuste); purtroppo per il momento non posso lavorarci perché devo anche stare con la gamba alzata (@@@######@@@) ...

Inviato: 22 apr 2008, 15:56
da gserpentino
Finalmente il circuito di selezione a Rele' a preso vita.....
Sbagliavo la polarita' .... ops.
Appena possibile implemento il circuito di protezione casse.
gabriele
Inviato: 23 apr 2008, 04:24
da pimarzu
Quindi hai appurato che hanno all'interno un diodo?
Inviato: 23 apr 2008, 15:01
da gserpentino
Di questa prova me ne ero dimenticato.
Questa sera verifico.
Allego foto del circuito..
gabriele
Inviato: 24 apr 2008, 15:05
da gserpentino
Ho verificato la resistenza della bobina e anche invertendo i poli non cambia nulla per cui mi viene da dire che non c'e' diodo di protezione.
giusto?
Fotina.....

Inviato: 24 apr 2008, 16:48
da pimarzu
Ho verificato la resistenza della bobina e anche invertendo i poli non cambia nulla per cui mi viene da dire che non c'e' diodo di protezione.
giusto?
Originariamente inviato da gserpentino - 24/04/2008 : 10:05:30
Il mistero si infittisce.
Non ti rimane che provare ad alimentare la bobina nei due versi, con il milliamperometro in serie, per verificare se conduce egualmente con entrambe le polarità ...
Bello il cablaggio, ordinato e spazioso!
Inviato: 24 apr 2008, 17:00
da gserpentino
Ho verificato la resistenza della bobina e anche invertendo i poli non cambia nulla per cui mi viene da dire che non c'e' diodo di protezione.
giusto?
Originariamente inviato da gserpentino - 24/04/2008 : 10:05:30
Il mistero si infittisce.
Non ti rimane che provare ad alimentare la bobina nei due versi, con il milliamperometro in serie, per verificare se conduce egualmente con entrambe le polarità ...
Bello il cablaggio, ordinato e spazioso!
Originally posted by pimarzu - 24/04/2008 : 11:48:33
ok. provero' con il rele avanzato, invertendo le polarita' e con amperometro in serie.
Grazie, allora sto' andando bene....
Speriamo che suoni....
gabriele
Inviato: 25 apr 2008, 23:55
da gserpentino
Solo due cose velocemente.
1) ho montato ilcircuito con i relè, funziona bene e non induce rumori.
2) Il rele polarizzato direttamente scatta e assorbe 8 mA di corrente, mentre polarizzato in modo inverso non scatta e assorbe sempre 8 mA di corrente.
gabriele
Inviato: 26 apr 2008, 01:38
da pimarzu
Con che tensione è alimentato?
E' alimentato tramite una resistenza?
Di che valore?

Inviato: 26 apr 2008, 17:23
da gserpentino
L'ho alimentato con 24 volt.
Collegamento volante da alimentatore da banco con in serie amperometro.
Nessuna resistenza.
gabriele
Inviato: 30 apr 2008, 23:31
da gserpentino
Ho implementato anche il circuito di protezione casse preso da
qui.
Funziona egregiamente, dopo la sistemazione di due transistor che avevo montato invertiti.
Ha un ritardi di 5 secondi all'attivazione e il rele si scollega con una tensione positiva e negativa di 2,5 volt.
Ho provato anche con una pila da 1,5 V e anche con questa tensione si scollega ma con un ritardo leggermente superiore.
Ecco il circiuito:
Devo montare ancora i rele.
L'unico dubbio è per i condensatori da 10 microF.
Sul sito si parla di condensatori non polarizzati.
Io al momento ho messo due elettrolitici.
Dovrei montarne eventualmente altri due in configurazione back-to-back?
Gli attuali condensatori sonoi primi a sinistra.
gabriele
Inviato: 30 apr 2008, 23:50
da mrttg
Dovrei montarne eventualmente altri due in configurazione back-to-back?
Gli attuali condensatori sonoi primi a sinistra.
Conviene
Saluti Tiziano
Inviato: 01 mag 2008, 18:19
da pimarzu
L'unico dubbio è per i condensatori da 10 microF.
Sul sito si parla di condensatori non polarizzati.
Originariamente inviato da gserpentino - 30/04/2008 : 18:31:50
Sicuramente.
Ricordati che la capacità del Back to Back si dimezza, mentre la tensione applicabile rimane uguale, quindi dovresti usare 2x22uF.
Ciao
Inviato: 01 mag 2008, 18:29
da gserpentino
Non avendo quelli da 22 microF ne ho messi altri due in parallelo da 10 micro Farad per un totale di 4 cond per ingresso..
gabriele
Inviato: 01 mag 2008, 18:49
da mrttg
Non avendo quelli da 22 microF ne ho messi altri due in parallelo da 10 micro Farad per un totale di 4 cond per ingresso..
gabriele
Originally posted by gserpentino - 01/05/2008 : 13:29:42
Comunque prova con il generatore in ingresso a bassa frequenza.. quella cella forse determina l' intervento in basso della protezione.
Saluti Tiziano
Inviato: 07 mag 2008, 15:09
da gserpentino
Ho finito l'amplificatore.
Devo fare ancora qualche finitura ma il circuito e' finito.
In basso il circuito di selezione ingressi a Rele' (quello che non funzionava perche' avevo invertito le tensioni di ingresso).
In alto il circuito di protezione casse + ritardo in fase di accensione.
Ho provato con due altroparlanti piccoli da 8 ohm e le protezioni non intervengono.
Devo fare la prova con le casse serie.
Inoltre sto' facendo delle aperture sul cabinet alimentatore per fare circolare un po' piu' di aria all'interno e mettero' un termostato NO che si chiude ai 60 gradi in modo da attivare la ventola in caso di sovratemperature.
gabriele
Inviato: 07 mag 2008, 15:19
da pimarzu
Ho finito l'amplificatore.
gabriele
Originariamente inviato da gserpentino - 07/05/2008 : 10:09:03
Come hai realizzato l'alimentatore?
Che tipo di connettori hai usato per collegarlo all'ampli?
Ciao
Pierluigi
Inviato: 07 mag 2008, 15:43
da gserpentino
Provo a spiegarmi a parole.
Ho costruito 4 alimentatori distinti basandomi sul LM338.
Dopodiche' ho collegato il + di un alimentatore con il meno dell'altro e ho portato questa connessione a massa.
Quindi con due alimentatori connessi come descritto sopra ottengo il + e il - per un canale, con gli altri due ottengo il + e il - per l'altro canale.
Ottengo cosi una alimentazione positiva e una negativa regolabile tramite trimmer come da schema di utilizzo dell'LM338.
I 4 LM338 sono montati su alette di reffreddamento all'interno del cabinet.
Ecco una foto:
Ed ecco una foto degli spinotti che collegano l'alimentatore con
l'amplificatore.
Avendo trovato degli spinotti con poche connessioni (solo 4) ho dovuto utilizzare 3 spinotti e quindi 3 cavi.
Uno per alimentare l'amplificatore sinistro, uno per alimentare l'amplificatore destro e uno per alimentare i circuiti accessori.
I trasformatori di alimentazione li ho smontati da due alimentatori da banco che ho comperato su Ebay ....
gabriele
Inviato: 09 mag 2008, 18:59
da gserpentino
FINITOOOOOOOOOOOOOOO..........
E ora si passa alla fase d'ascolto per un confronto con un SE a valvole con 6L6G .
gabriele
Inviato: 10 mag 2008, 16:06
da gserpentino
L'ho installato nell'impianto principale.
Per il suono devo fare altre sedute di ascolto ma comunque risulta diverso dal SE a valvole.
Forse meno distorsione e un pò più di suono metallico.
Scalda, scalda un bel pò.
I dissipatori dei finali sono arrivati a 45 gradi.
I piccoli dissipatori dei transitor driver sono arrivati a 52 gradi.
Nell'alimentatore è partita la ventola di raffreddamento dopo circa 1 ora.
Il termostato della ventola è un NO tarato a 60 gradi.
Dovrò cercare una ventola più silenziosa
gabriele
Inviato: 10 mag 2008, 16:18
da pimarzu
Avendo trovato degli spinotti con poche connessioni (solo 4) ho dovuto utilizzare 3 spinotti e quindi 3 cavi.
Originariamente inviato da gserpentino - 07/05/2008 : 10:43:11
Avevo fatto la domanda perché anch'io sto cercando degli spinotti con presa da pannello ad almeno 6 connettori (2A), ma non riesco a trovare nulla di buono (se non MIL, ma...)
Se qualcuno ha delle indicazioni, è benvenuto!

Inviato: 10 mag 2008, 17:00
da Giaime
Avevo fatto la domanda perché anch'io sto cercando degli spinotti con presa da pannello ad almeno 6 connettori (2A), ma non riesco a trovare nulla di buono (se non MIL, ma...)
Se qualcuno ha delle indicazioni, è benvenuto!
Originariamente inviato da pimarzu - 10/05/2008 : 11:18:25
Prova a vedere
questi.
Ciao!
Giaime Ugliano
Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys
Inviato: 10 mag 2008, 17:19
da pimarzu
Ottimo, specialmente il prezzo!
Ho qualche dubbio sulla portata continua di corrente (dovrebbe essere gauge 20), non so se il tutto riesce a reggere 5-6 Adc - indefinitamente.
Forse ci vorrebbe qualcosa di più robusto (10A nominali per pin).
Altre idee?
Grazie comunque del link, che comunque mi serve!

Inviato: 10 mag 2008, 20:14
da Pilot
Non puoi usare pin in parallelo per risolvere il problema?
Giancarlo
Inviato: 10 mag 2008, 20:40
da pimarzu
Non puoi usare pin in parallelo per risolvere il problema?
Giancarlo
Originariamente inviato da Pilot - 10/05/2008 : 15:14:23
E' una soluzione, anche se un po' più laboriosa.
Mi domandavo se esistono connettori tipo HAN da 10/16 A per pin - anche NON Heavy Duty, IP68, etc. - ma a costi inferiori ai 50/100 euro!
Cioè, anche tipo "lavatrice", ma con presa da pannello e spina.

Inviato: 10 mag 2008, 21:32
da gserpentino
Ma a cosa ti servono?
Inviato: 10 mag 2008, 22:20
da Giaime
Mi domandavo se esistono connettori tipo HAN da 10/16 A per pin - anche NON Heavy Duty, IP68, etc. - ma a costi inferiori ai 50/100 euro!
Cioè, anche tipo "lavatrice", ma con presa da pannello e spina.
Originariamente inviato da pimarzu - 10/05/2008 : 15:40:33
Gli
Speakon ovviamente!!!

Nel pro sono usatissimi per collegare gli amplificatori ai diffusori, portando anche diversi kW.
Ciao!
Giaime Ugliano
Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys
Inviato: 11 mag 2008, 14:34
da pimarzu
Gli
Speakon ovviamente!!!

Nel pro sono usatissimi per collegare gli amplificatori ai diffusori, portando anche diversi kW.
Ciao!
Giaime Ugliano
Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys
Originariamente inviato da Giaime - 10/05/2008 : 17:20:31
Ovviamente!
(Ho verificato che a catalogo esiste anche una versione a 8 poli - che però non avevo mai visto in giro!)
Ma - mi rendo conto che la mia richiesta forse non era molto chiara.
La mia esigenza è simile a quella di gserpentino, infatti desisdero portare la tensione in uscita da un alimentatore esterno ad un amplificatore.
Perciò necessito di un connettore a 3+3+1 pin, che possano portare singolarmente almeno 3-4 A CONTINUI (è un ampli in Classe A), e, quando sono tutti alimentati, possibilmente non mi sciolgano il connettore per eccesso di calore.
La difficoltà sta nel fatto che trovo solo connettori di tipo industriale strafighi e super, IP68, etc. ma con costi proibitivi (connettore, pin, telaio, guscio, kit montaggio, etc, ogni item costa anche decine di euri!).
Mi pare impossibile che non ci sia qualcosa per un uso normale, e sono sicuro che qualcuno tirerà fuori una buona indicazione.
(intanto ho già comprato i 3 MIL che mi hai gentilmente indicato, che tornan sempre utili - su RS Comp. avrei speso x10 ! - GRAZIE MILLE!)
Saluti a tutti e buona domenica,
spero che qualcuno abbia fatto una visitina al Bottom Audio, e ci faccia un bel reportage, con tante foto.
(Io sarei andato molto volentieri, portando il mio Ampli, purtroppo sono ancora convalescente per un malleolo fratturato, quindi ...)

Inviato: 11 mag 2008, 14:51
da pimarzu
Ovviamente!
(Ho verificato che a catalogo esiste anche una versione a 8 poli - che però non avevo mai visto in giro!)
Ho fatto una veloce ricerca su internet e ho trovato:
NEUTRIK NS192 (Coppia) NL8FC SPEAKON 8 POLINS/192 Speakon 8 poli (NL8FC) NEUTRIK. € 35,00.
Non è proprio economica, ma è un punto di partenza.
(Per inciso, tutto il cavo di collegamento, con 2+2 connettori sono la bellezza di 70 euri!)
Qualcuno ha mai usato queste Speakon multipolari?
(Quelle solite per altoparlanti e alimentazione vanno molto bene).
Inviato: 11 mag 2008, 16:09
da pimarzu
Più precisamente, avevo in mente i "Chinch Jones" del tipo della foto sotto - ma con prese e spine anche da pannello:
Immagine tratta da
LinkSorgente
Inviato: 14 mag 2008, 14:55
da gserpentino
E adesso che l'ho finito?
Mi piacerebbe fare delle misure per capire le differenze con il valvolare....
Il transistor mi sembra piu' dinamico me leggermente piu' cupo...
bho...
Fra le altre cose ho invertito il montaggio della ventola, facendo in modo che butti fuori l'aria calda anziche' dentro l'aria fredda.
Il funzionamento e' ottimo perche la temperatura degli integrati scende piuttosto velocemente e il rumore e' decisamente piu' basso.
gabriele
Inviato: 14 mag 2008, 17:42
da audiofanatic
Più precisamente, avevo in mente i "Chinch Jones" del tipo della foto sotto - ma con prese e spine anche da pannello:
Immagine tratta da
LinkSorgente
Originariamente inviato da pimarzu - 11/05/2008 : 11:09:32
ci sono anche i Powercon Neutrik con portata di 20A
Filippo
Inviato: 14 mag 2008, 22:39
da gserpentino
Se qualcuno fosse interessato/incuriosito e volesse ascoltarlo mi contatti che vediamo di organizzarci.
Io sono di Assago/Milano.
gabriele
Inviato: 15 mag 2008, 14:35
da pimarzu
Più precisamente, avevo in mente i "Chinch Jones" del tipo della foto sotto - ma con prese e spine anche da pannello:
Immagine tratta da
LinkSorgente
Originariamente inviato da pimarzu - 11/05/2008 : 11:09:32
ci sono anche i Powercon Neutrik con portata di 20A
Filippo
Originariamente inviato da audiofanatic - 14/05/2008 : 12:42:49
Mi pare che sono a3 poli solamente, o no?
Inviato: 25 mag 2008, 21:56
da gserpentino
Tornando al circuito Hiraga e all'amplificatore, ho notato che risulta essere leggermente piu' cupo del valvolare.
I bassi sono decisamente piu' un evidenza del valvolare SE.
Poiche' ho implementato una rete di zobel in uscita con una resistenza da 8 ohm e condensatore da 0,1 micro F mi chiedevo se poteva essere questa la causa di questo effetto cupo.
Visto che, mannaggia a me, questi due componenti li ho messi in un posto un po' scomodo volevo avere dei suggerimenti prima di passare alla rimozione.
gabriele
Inviato: 26 mag 2008, 00:39
da pimarzu
La rete di Zobel opera su altissime frequenze (160 kHz), che non possono interferire in alcun modo con i bassi.
Un sospetto di qualche possibile influenza potrebbe cadere sulla rete di compensazione costituita dall'induttanza avvolta su una resistenza da 10 Ohm, spesso utilizzata per prevenire gli effetti di carichi troppo capacitivi, per la quale si potrebbe pensare ad una modestissima influenza dovuta solamente alla componente reale dell'induttanza (cioè la resistenza fisica dell'induttore usato, che dovrebbe essere di centesimi di Ohm).
Quindi non ti preoccupare della rete di Zobel, nè della cella LR.
; )
Inviato: 26 mag 2008, 01:22
da gserpentino
L'induttanza avvolta su resistenza non l'ho messa.
Solo la resistenza e il condensatore sopracitati tra uscita e massa.
Pero' con le frequenze dai 10K ai 20K un po di corrente (tra 80 e 160 mA) passa nella resistenza / condensatore. (nella simulazione)
Provero' a fare una verifica con l'oscilloscopio.
E poi faro' la stessa verifica con il valvolare.
Inviato: 26 mag 2008, 16:21
da gserpentino
Provo con un'altra considerazione per verificare se puo' essere questa la causa di mancanza di alti.
In casa avevo solo un potenziometro da 100k che di solito utilizzo
per gli ampli valvolari.
Quindi ho utilizzato questo per l'ampli Hiraga 20 watt.
Dopo di che leggendo il seguente estratto dal progetto scattenuo mi si e' accesa una lampadina..
Da progetto scattenuo:
"...Un attenuatore passivo influisce sempre sul circuito nel quale si trova ad agire perché la sua impedenza combinata alle capacità dei cavi e le impedenze di uscita della sorgente e di ingresso dell’ampli crea un filtro passa basso..."
Ho fatto una simulazione con LTSpice, simulando la componente capacitiva del cavo, portando a massa l'ingresso tramite condensatore da 0,022 microF. (E' corretto?)
In questo caso con il suddetto potenziometro fa da filtro passa basso che attenua notevolmente le alte frequenze.
Ecco la simulazione di TLSpice
devo quindi cambiare il potenziometro?
Di che valore e' ragionevole prenderlo?
Modifica : Pensavo di utilizzare il pot da 20K.Ho fatto un po' di simulazioni con LTspice e sembra andare bene.Si abbassa molto l'impedenza di ingresso.Arriva a circa 15 - 20 K ma credo che per l'utilizzo con un CDP possa comunque andare bene.
Questa sera verifico l'impedenza di uscita del mi CDP.
Ci sarebbe un problema con il pre fono valvolare, credo, anche se e' configurato ad inseguitore catodico ma a breve avro' il pre-fono a transistor sempre ad inseguitore "catodico" per cui non dovrebbero esserci problemi.
gabriele
Inviato: 26 mag 2008, 23:31
da pimarzu
E' questo il motivo dell'esistenza dei preamplificatori attivi.
Il potenziomtero del volume dovrebbe sempre essere seguito da un buffer, proprio per evitare questo tipo di sorprese, a meno che l'impedenza d'ingresso dell'ampli sia almeno 10 volte maggiore di quella del potenziometro (che a sua volta deve essere almeno 10 volte maggiore dell'impedenza della sorgente), il che - evidentemente - non è facilmente gestibile, se si desidera cambiare spesso gli elementi della catena di amplificazione....
Inviato: 27 mag 2008, 02:43
da gserpentino
Gentile Pierluigi,
dunque, l'impedenza di uscita la conosco perchè il manuale del cd spiega che l'uscita deve avere un carico maggiore o uguale di 10 Kohm
L'impedenza di ingresso dell'ampli hiraga nudo e crudo è 47 kohm.
L'impedenza di ingresso di un pot da 20 k è 20 k ma a questo punto l'impedenza di uscita del pot quanto è?
sempre 20 k ?
Quindi l'ampli dovrebbe avere una impedenza di 200K.
Ma mettendo il potenziometro da 20 K in parallelo alla resistenza in ingresso da 47 dovrei ottenere una impedenza di ingresso di circa 15 - 20 K.
E questo dovrebbe andare bene, non è cosi?
Facendo un buffer per il potenziometro avrei cosi però un condensatore in più sul percorso del segnale, cosa che vorrei evitare.
gabriele
Inviato: 27 mag 2008, 06:33
da pimarzu
Come hai potuto constatare personalmente, il problema non è di semplice soluzione.
E, ogni volta che vuoi cambiare un componente della catena di riproduziopne, ti rimetti a fare i conti?
Infatti, nei preamplificatori, il potenziometro è sempre bufferato, così si ha almeno un punto fermo.
E' meglio avere un condensatore in più sul percorso del segnale, che perdere gli acuti o acquistare distorsioni per il sovraccarico della sorgente.
A parte il fatto che nessuno al mondo è in grado di percepire gli effetti di un condensatore in polipropilene o di un "Black Gate" sul percorso del segnale (e, secondo me, di nessun condensatore che funzioni appena decentemente).

Inviato: 27 mag 2008, 14:55
da gserpentino
Ok , mi hai convinto , vado di buffer....
grazie ancora e ciao.
gabriele
Inviato: 02 giu 2008, 01:34
da gserpentino
Ho installato il buffer.
Un'altra vita.Finalmente il suono ha preso corpo e suona veramente bene.Devo dire che al momento ha sostituito i valvolari SE.
Nel senso che l'impronta sonora e' molto simile, in compenso si sente che la distorsione e' piu bassa e che la potenza e' piu' alta.
Devo dire che sono molto soddisfatto pur avendo fatto qualche errorino di massa (che comnunque sono risucito a sistemare).
Altro errore e' l'avere messo il circuito di protenzione casse sotto alimentatore con condensatori esagerati.
Allo spegnimento non stacca con la dovuta velocita'.
E al momento, per come ho montato il circuito, risulta di difficile modifica.
Beh, poco male, per il momento me lo terro' cosi anche se allo spegnimento si sente del rumore, credo causato dal condensatore di accoppiamento tra il buffer e il circuito hiraga.
Appena possibile posto il circuito del buffer...
gabriele
Inviato: 02 giu 2008, 04:18
da gserpentino
Ecco il circuito del buffer...
gabriele
Inviato: 02 giu 2008, 04:27
da pimarzu
...
Allo spegnimento non stacca con la dovuta velocita'.
E al momento, per come ho montato il circuito, risulta di difficile modifica.
gabriele
Originariamente inviato da gserpentino - 01/06/2008 : 20:34:38
La protezione la puoi alimentare prendendo la tensione AC dal secondario del trasformatore (o dal ponte di diodi principale), tra un ramo e la massa, tramite un unico diodo, seguito da un condensatore da circa 100 uF, così staccherà subito.

Inviato: 02 giu 2008, 04:51
da gserpentino
Grazie Pierluigi,
avevo letto questo tuo suggerimento anche su CHF.
Ma purtroppo avendo l'alimentatore in un telaio separato al momento mi risulta di difficile modifica.
Se ne riparlerà più avanti.
Comunque grazie per i mille suggerimenti.
Continuerò a seguirti su CHF e sui forum.
gabriele
Inviato: 02 giu 2008, 06:43
da pimarzu
E' il massimo della sf**a!
Però puoi sempre mettere un'unità di ritardo sull'alimentatore, o comprare dei connettori Speakon a 4 poli e portarti quell'alimentazione sull'ampli.
(Non si finisce mai di lavorare!)

Inviato: 03 giu 2008, 15:22
da gserpentino
Ho provato a mettere in parallelo all'interruttore di accensione un condensatore per verificare se diminuivano/sparivano gli spike allo spegimento.
Ho usato un condensatore da 0,68 microF con la dicitura X1.
Pero' cosi ronza.
Per cui l'ho tolto.
Due domande:
1) Perche' con il cond ronza?
Che differenza c'e' tra i cond X1 e X2 (come da descirzione fatta su CHF)?
gabriele
Inviato: 03 giu 2008, 22:49
da pimarzu
Ho provato a mettere in parallelo all'interruttore di accensione un condensatore per verificare se diminuivano/sparivano gli spike allo spegimento.
Ho usato un condensatore da 0,68 microF con la dicitura X1.
Pero' cosi ronza.
Per cui l'ho tolto.
Due domande:
1) Perche' con il cond ronza?
Che differenza c'e' tra i cond X1 e X2 (come da descirzione fatta su CHF)?
gabriele
Originariamente inviato da gserpentino - 03/06/2008 : 10:22:16
Suppongo che ronzi quando spegni l'interruttore.
Ciò è dovuto alla capacità troppo elevata: in parallelo all'interruttore si usa al massimo una decina di nanoFarad, per "smussare" l'impulso di tensione all'azionamento dell'interruttore.
Prova con 4.700 pF.
La classificazione IEC specifica la Classe X per l'utilizzo in applicazioni con la tensione di linea, ma dove un guasto del condensatore non possa provocare il pericolo di shock elettrico; altrimenti si dovrà usare la Classe Y.
La classe X1 ha un range di tensione da >2.5kV <4.0kV per Hi-pulse, mentre la classe X2 ha un range di tensione di <2.5kV per uso generico, che è più che sufficiente per la Bassa Tensione, e costa decisamewnte di meno.

Inviato: 04 giu 2008, 03:50
da gserpentino
No, ronza sempre da acceso.
Ho usato quello perchè recuperato da un'altro pezzo.
Provero con un cond più basso .
gabriele
Inviato: 04 giu 2008, 12:50
da pimarzu
No, ronza sempre da acceso.
Ho usato quello perchè recuperato da un'altro pezzo.
Provero con un cond più basso .
gabriele
Originariamente inviato da gserpentino - 03/06/2008 : 22:50:20
Non capisco: se hai messo il condensatore in parallelo all'interruttore di alimentazione, quando questo è chiuso (=acceso) il condendsatore è cortocircuitato, e quindi è come se non esistesse.
Se lo togli scompare il ronzio?
Inviato: 04 giu 2008, 13:47
da gserpentino
Proprio cosi.
Da acceso e con il cond ronza .
Senza cond non ronza.
Eventualmente farò un'altra prova appena possibile ma sono abbastanza sicuro.
gabriele
Inviato: 04 giu 2008, 23:23
da pimarzu
Proprio cosi.
Da acceso e con il cond ronza .
Senza cond non ronza.
Eventualmente farò un'altra prova appena possibile ma sono abbastanza sicuro.
gabriele
Originariamente inviato da gserpentino - 04/06/2008 : 08:47:40
Hai provato col WOODOO ?

Inviato: 05 giu 2008, 03:23
da gserpentino
Ottima idea......
Per il momento l'ho messo in cantina e ho reinstallato il valvolare con retroazione....
'notte
gabriele
Inviato: 13 giu 2008, 14:54
da gserpentino
Cosa ne pensate di un buffer siffatto accoppiato in continua con il finale hiraga?
Problemi, dubbi, perplessita'???
gabriele
Inviato: 14 giu 2008, 01:27
da pimarzu
Ne ho realizzato uno molto simile, anche se con FET diversi (BF245 e BF246), e va molto bene; tieni presente che dà una certa colorazione armonica al suono.
Non ricordo quale sia lo schema finale che hai utilizzato, ma se ha il condensatore d'ingresso va sicuramente bene.
La configurazione che hai usato per i FET è molto elegante, perché, con due FET identici la tensione continua di uscita si azzera completamente.
Altrimenti, si può sempre ritoccare la Rs del FET basso.

Inviato: 15 giu 2008, 15:10
da gserpentino
Altra piccola modifica.
Ho collegato termicamente i driver dei due canali fra di loro, aumentando cosi anche l'area di dissipazione termica.
Quindi ora ho i driver collegati fra loro termicamente come pura anche i finali. (questi ultimi dal coperchio in alluminio)
Ecco i risultati:
1) Con piccolo dissipatore (barretta di alluminio) singola per ogni canale i driver raggingevano al temperature di 55 gradi e la corrente di polarizzazione si attestava a 1,4 Ampere, sfiorando nei momenti di maggior caldo gli 1,5 Ampere.
2) Collegando i driver dei due canali fra di loro e' aumentata l'area di dissipazione e la corrente di polarizzazione si attesta ora su 1,3 A.
Ora la temperatura dei driver si attesta sui 43 gradi.
Passetto dopo passetto sto raggiungendo la perfezione...
Devo dire che suona molto bene.
gabriele
Inviato: 15 giu 2008, 15:43
da pimarzu
Se intendi proprio il collegamento termico tra i driver del canale destro e sinistro tra di loro, non mi sembra una buona idea, perché il segnale sui due canali sarà certamente diverso, e quindi le temperature dei transistor dovranno anche essere diverse.
Se fai la media, ti troverei un canale sotto-polarizzato, e l'altro sovra-polarizzato in funzione della temperatura.
; )
P.S.
Se lo ritieni necessario, è molto meglio aumentare la superficie del dissipatore del driver.
Adesso non ho presente lo schema elettrico che hai utilizzato, ma di solito i drivers devono essere in opportuno collegamento termico con i finali, in modo da poter regolare con il feedback termico la corrente di riposo, che deve rimanere sempre costante, indipendentemente dalla temperatura dei finali.
Inviato: 15 giu 2008, 16:34
da gserpentino
Ecco lo schema dell'hiraga 20 watt che ho utilizzato
I driver sono i BD238 e BD239
gabriele
Inviato: 15 giu 2008, 17:13
da pimarzu
Ecco lo schema dell'hiraga 20 watt che ho utilizzato
I driver sono i BD238 e BD239
gabriele
Originariamente inviato da gserpentino - 15/06/2008 : 11:34:56
Potresti provare a tenere sullo stesso radiatore Q1/Q3 Q5/Q6.
Inviato: 20 giu 2008, 14:47
da gserpentino
Ho installato il nuovo buffer, quello con alimentazione duale.
Va che e' un gioiello.....il BUMP allo spegnimento e' sparito.
A breve reinstallo il tutto sull'impianto principale.
gabriele
Inviato: 08 lug 2008, 15:51
da gserpentino
Ho fatto un po di misure con generatore di segnali e oscilloscopio.
Siate clementi perche' sono alla prima esperienza con tali misure.....

Onda Triangolare a 50.000 Hz

Onda Quadra a 50 Hz in uscita dall'ampli

Onda Quadra a 50 Hz in ingresso all'ampli

Onda Quadra a 1.000 Hz in uscita dall'ampli

Onda Quadra a 10.000 Hz in uscita dall'ampli

Onda Quadra a 50.000 Hz in uscita dall'ampli
Il tutto con un carico resistivo di 10 ohm.
Sempre con lo stesso carico ho misurato una potenza in uscita di 15 Watt mentre su un carico sempre resistivo ma di 5 ohm la potenza e salita a 30 Watt, il tutto un po' prima del clipping.
Tensioni lette con un multimetro su carico resistivo di 10 ohm.
Volume manopola a meta corsa
2,6 V a 1.000 hz
2,5 V a 50 hz
2,4 V a 10.000 hz
1,7 V a 50.000 hz
Si deve pero’ dire che anche la sorgente soffre di queste modifiche di tensioni che sono state lette con un multimetro.
Inviato: 08 lug 2008, 23:00
da pimarzu
Non male!
L'angolazione sull'onda quadra a 50 Hz, almeno rispetto allo schema che hai postato, non dovrebbe esserci, a meno che tu non abbia utilizzato dei condensatori di disaccoppiamento sull'ingresso.
L'onda quadra a 10 kHz e 50 kHz mostra un ringing indicativo di una compensazione uin frequenza non ottimale, e che andrebbe rivista.

Inviato: 09 lug 2008, 04:51
da gserpentino
C'è un condensatore da 3,3 microF tra il buffer e l'amplificatore vero e proprio.
Per il ringing mi pare di aver visto in rete anche uno schema con un condensatore in parallelo alla rete di reazione.
Ma al momento non riesco a trovarlo.....
Comunque devo dire che ora che ho installato il buffer con alimentazione duale, suona decisamente bene.
Sto facendo le stesse misure ai valvolari SE che ho costruito.....
La prima impressione è terrificante....i valvolari mostrano delle onde quadre ad alta frequenza che fanno spavento...
a domani
Inviato: 09 ott 2008, 19:49
da gserpentino
Ho tolto il buffer e ho montato un potenziometro da 10K.
Meglio, ad orecchio mi sembra migliorato.
Gli oscillogrammi non sono cambiati ma ad orecchio mi sembra piu' preciso.
Resta comunque il dubbio che il valvolare suoni meglio.
gabriele
Inviato: 09 ott 2008, 20:39
da plovati
quadre ad alta frequenza che fanno spavento...
Originally posted by gserpentino - 08/07/2008 : 23:51:17
Vero
_________
Piergiorgio
Inviato: 09 ott 2008, 20:55
da gserpentino
Ma suonano meglio. (mio giudizio)
E questo ha dell'incredibile.
E' anche vero che un segnale musicale non sara' mai come un'onda quadra.
gabriele
Inviato: 09 ott 2008, 21:05
da plovati
Resta comunque il dubbio che il valvolare suoni meglio.
Originally posted by gserpentino - 09/10/2008 : 14:49:30
Probabile
_________
Piergiorgio
Inviato: 09 ott 2008, 21:12
da sinuko
quote:
quadre ad alta frequenza che fanno spavento...
Originally posted by gserpentino - 08/07/2008 : 23:51:17
Vero
_________
Piergiorgio
Che consolazione (mi hai tolto un peso)

.. avevo timore a postare le misure del mio 2E24 SET alias (Chichiricchi) proprio per la spaventosa forma della quadra ad alta frequenza …adesso provvedo.
(Posterò anche il confronto con l’Aleph-X, perché anche nel mio caso alla fine il valvolare si fa preferire. Almeno abbinato con i lowther.. Plovati e Hobbit possono confermare ....o smentire

)
Ciao Paolo
Inviato: 09 ott 2008, 21:37
da plovati
Che consolazione (mi hai tolto un peso)

.. avevo timore a postare le misure del mio 2E24 SET alias (Chichiricchi) proprio per la spaventosa forma della quadra ad alta frequenza …adesso provvedo.
Originally posted by sinuko - 09/10/2008 : 16:12:26
L'onda quadra a 1KHz del Primo (SE di 6EM7) all'oscilloscopio era talmente penosa che ho controllato più volte di aver collegato il coccodrillo di massa.
Ho anche provato a migliorarla mediante snubber RC in parallelo al primario del trasformatore, salvo poi togliere tutto dopo i test di ascolto.
Le sinusoidi invece sono riprodotte per benino, con un clipping morbido e progressivo.
Tra un comportamento all'onda quadra ottimo e un comportamento all'ascolto migliore ho scelto il secondo.
_________
Piergiorgio
Inviato: 10 ott 2008, 02:31
da hobbit
quote:
quadre ad alta frequenza che fanno spavento...
Originally posted by gserpentino - 08/07/2008 : 23:51:17
Vero
_________
Piergiorgio
Che consolazione (mi hai tolto un peso)

.. avevo timore a postare le misure del mio 2E24 SET alias (Chichiricchi) proprio per la spaventosa forma della quadra ad alta frequenza …adesso provvedo.
(Posterò anche il confronto con l’Aleph-X, perché anche nel mio caso alla fine il valvolare si fa preferire. Almeno abbinato con i lowther.. Plovati e Hobbit possono confermare ....o smentire

)
Ciao Paolo
Originally posted by sinuko - 09/10/2008 : 16:12:26
Confermo! ; )
_________
Francesco
Inviato: 10 ott 2008, 13:29
da pimarzu
quote:
quadre ad alta frequenza che fanno spavento...
Originally posted by gserpentino - 08/07/2008 : 23:51:17
Il problema è che CONTINUANO a fare spavento.
L'onda quaadra indica chiaramente che l'amplificatore non è stabile in alta frequenza, ovvero, al crescere della frequenza, quando la fase supera 180°, e cambia segno, c'è ancora guadagno positivo, quindi si possono innescare oscillazioni anche distruttive.
Va quindi effettuata la compensazione in frequenza, per garantire un adeguato MARGINE DI FASE per la stabilità dell'amplificatore, di solito il Margine è di 45° (cioè sfasamento 135°) alla frequenza di guadagno unitario.

Inviato: 10 ott 2008, 14:51
da gserpentino
Il termine SPAVENTO si riferiva alle onde quadre dei valvolari con TU di uscita.
Certo , anche quelle dell'hiraga non sono il massimo ma dato che il circuito l'ho comperato gia' assemblato e l'ho montato in una posizione vermente scomonda (al tempo non avevo ne oscilloscopio ne generatore di segnali per cui non mi sono curato di fare questo tipo di verifiche) per cui non e' possibile fare alcun intervento.
Quindi l'onda quadra dell'hiraga me la devo tenere cosi' come e'.
L'ampli della
RED ha un'onda quadra fatta per bene e offset stabile.
Altro problema questo dell'hiraga che ha un offset un po' ballerino.
gabriele
Inviato: 24 ott 2008, 16:24
da gserpentino
http://jean-hiraga.com/index.html
Qualcuno ci ha mai parlato?
Qualcuno lo conosce?
Qualcuno lo ha intervistato?
Che personaggio e'?
gabriele
Inviato: 24 ott 2008, 21:05
da pimarzu
E' un personaggio rinomato, soprattutto in Francia, anche per i suoi progetti giovanili, come l'ampli a batterie, come risulta anche dal C.V. sul link che hai postato.

Inviato: 24 ott 2008, 21:16
da plovati
Quindi l'onda quadra dell'hiraga me la devo tenere cosi' come e'.
L'ampli della
RED ha un'onda quadra fatta per bene e offset stabile.
Altro problema questo dell'hiraga che ha un offset un po' ballerino.
Originally posted by gserpentino - 10/10/2008 : 09:51:23
ma alla fine quale dei due suona meglio?
_________
Piergiorgio
Inviato: 26 ott 2008, 23:40
da gserpentino
Li ho ascoltati talmente tante volte che non sò più giudicare.
In settimana viene un mio amico ascoltone a giudicherà lui.
Però ... però ... forse preferisco ancora il .... bho...
poi dipende anche dal genere di musica e dalla registrazione.
Forse l'Hiraga 20 watt ... però è come se mettesse maggiormente
in evidenza i difetti e le diversita della varie registrazioni.
Alcune registrazioni si sentono decisamente peggio ma altre
decisamente meglio....
Bisognerebbe averli tutti e due in linea...cosa impossibile nella mia abitazione.
gabriele
Inviato: 27 ott 2008, 23:40
da UnixMan
Forse l'Hiraga 20 watt ... però è come se mettesse maggiormente
in evidenza i difetti e le diversita della varie registrazioni.
Alcune registrazioni si sentono decisamente peggio ma altre
decisamente meglio....
Originally posted by gserpentino - 26/10/2008 : 18:40:20
secondo il criterio di "valutazione per contrasto", proposto anni fa` da Audio Note e poi ripreso da diversi altri, questo sarebbe un segno inequivocabile indicativo della superiorita` di quell'ampli...
Ciao,
Paolo.
Inviato: 28 ott 2008, 02:04
da pimarzu
Forse l'Hiraga 20 watt ... però è come se mettesse maggiormente
in evidenza i difetti e le diversita della varie registrazioni.
Alcune registrazioni si sentono decisamente peggio ma altre
decisamente meglio....
Originally posted by gserpentino - 26/10/2008 : 18:40:20
secondo il criterio di "valutazione per contrasto", proposto anni fa` da Audio Note e poi ripreso da diversi altri, questo sarebbe un segno inequivocabile indicativo della superiorita` di quell'ampli...
Ciao,
Paolo.
Originally posted by UnixMan - 27/10/2008 : 18:40:38
O di mille altre cose.
Se puoi mettere in linea i due amplifcatori, con un sistema di commutazione che ti permette di mantenere il livello acustico entro 0,1 dB (leggasi 0,1 dB), con la stessa sorgente e con gli stessi diffusori, allora potrai fare dei confronti con il presupposto di una uguale condizione di partenza.
Altrimenti, accontentati di quello che ha il suono che ti sofddisfa di più, o almeno, non ti offende l'udito; non ti preoccupare più di tanto perché l'orecchio si adatta quasi ad ogni tipo di suono = si abitua, e poi gli pare bello proprio quel suono.

Inviato: 28 ott 2008, 15:09
da gserpentino
Beh, ho provato anche un vecchio Marantz 1060.....l'ho tolto subito e l'ho rivenduto tramite Ebay...
In questo caso l'orecchio proprio non si e' abituato e mi ha consigliato di liberarmene... ; )
Tutto il resto della catena era rimasto invariato.
gabriele
Inviato: 28 ott 2008, 21:15
da Giaime
Beh, ho provato anche un vecchio Marantz 1060.....l'ho tolto subito e l'ho rivenduto tramite Ebay...
In questo caso l'orecchio proprio non si e' abituato e mi ha consigliato di liberarmene... ; )
Originariamente inviato da gserpentino - 28/10/2008 : 10:09:41
Ne ho uno anch'io, sono apparecchi che hanno bisogno di un bel restauro per poter dire qualcosa. Così come sono, vanno bene per le giostre (anzi, manco per quelle, visto che sono pure delicati).
Ciao!
Giaime Ugliano
Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys
Inviato: 29 ott 2008, 02:11
da sinuko
l'orecchio si adatta quasi ad ogni tipo di suono = si abitua, e poi gli pare bello proprio quel suono.
Sarebbe quasi corretto...se non avessi la pessima abitudine di ascoltare musica dal vivo, in questo caso trovo l'affermazione profondamente sbagliata.
Ciao Paolo
Inviato: 29 ott 2008, 02:27
da pimarzu
Non mi sono spiegato bene.
Prendi un diffusore, ed attenua brutalmente il midrange (in modo che sia evidente la carenza di medi).
Ascolta per una mezz'ora la musica su quel diffusore, ed alla fine ti sembrerà abbastanza normale.
Poi ripristinalo allo stato iniziale, ed ascolta la stessa musica.
Il midrange ti sembrerà ad un livello insopportabile, totalmente innaturale.
Così funziona l'orecchio, senza che tu possa farci niente.
(Non è uno strumento di misura ASSOLUTO, ma misura le differenze ... )
P.S.
Con la musica dal vivo, dipende da dove capiti come posto, perché potrebbe anche andarti peggio che con il Marantz 1060, per non parlare della assurda distorsione che certi pseudo-tecnici audio impongono con volume oltre la possibilità degli amplificatori.
Inviato: 29 ott 2008, 02:37
da sinuko
Anche io mi sono spiegato male, per musica dal vivo intendevo strumenti non amplificati.
Ciao Paolo
Inviato: 29 ott 2008, 03:27
da gserpentino
Non mi sono spiegato bene.
Prendi un diffusore, ed attenua brutalmente il midrange (in modo che sia evidente la carenza di medi).
Ascolta per una mezz'ora la musica su quel diffusore, ed alla fine ti sembrerà abbastanza normale.
Poi ripristinalo allo stato iniziale, ed ascolta la stessa musica.
Il midrange ti sembrerà ad un livello insopportabile, totalmente innaturale.
Così funziona l'orecchio, senza che tu possa farci niente.
(Non è uno strumento di misura ASSOLUTO, ma misura le differenze ... )
P.S.
Con la musica dal vivo, dipende da dove capiti come posto, perché potrebbe anche andarti peggio che con il Marantz 1060, per non parlare della assurda distorsione che certi pseudo-tecnici audio impongono con volume oltre la possibilità degli amplificatori.
Originally posted by pimarzu - 28/10/2008 : 21:27:06
E allora è inutile stare qui a farci tutti sti segoni mentali sugli amplificatori.
Basta costruirne uno a caso tanto poi l'orecchio si abituerà a quel suono.....
O sbaglio??
Gabriele
Inviato: 29 ott 2008, 04:45
da hobbit
La musica non amplificata è spietata. Venti giorni fa sono stato ad ascoltare un concerto per pianoforte ed ancora il mio orecchio non si è abituato. Non è un problema di timbrica semplicemente ma soprattutto di nitidezza.
Quando ascolto gli U2, non ho nessuna difficoltà, perché non so come sono dal vivo, perché non è detto che gli aggeggi per la riproduzione dal vivo siano migliori qualitativamente di quelli che abbiamo in casa e perché non è detto che il tecnico del momento riesca a dare il max in un contesto che non conosce. Parlo a ragion veduta dato che spesso mi capita di fare il mixerista in cose di amici.
Rispondendo a Gabriele, sei sicuro che se venissi a casa tua di nascosto e ti scambiassi i case dei due ampli a stato solido ti accorgersti dello scambio? (calore a parte ; ) )
Ciao
_________
Francesco
Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
(J.R.R. Tolkien)
Inviato: 29 ott 2008, 05:48
da pimarzu
Non mi sono spiegato bene.
Prendi un diffusore, ed attenua brutalmente il midrange (in modo che sia evidente la carenza di medi).
Ascolta per una mezz'ora la musica su quel diffusore, ed alla fine ti sembrerà abbastanza normale.
Poi ripristinalo allo stato iniziale, ed ascolta la stessa musica.
Il midrange ti sembrerà ad un livello insopportabile, totalmente innaturale.
Così funziona l'orecchio, senza che tu possa farci niente.
(Non è uno strumento di misura ASSOLUTO, ma misura le differenze ... )
P.S.
Con la musica dal vivo, dipende da dove capiti come posto, perché potrebbe anche andarti peggio che con il Marantz 1060, per non parlare della assurda distorsione che certi pseudo-tecnici audio impongono con volume oltre la possibilità degli amplificatori.
Originally posted by pimarzu - 28/10/2008 : 21:27:06
E allora è inutile stare qui a farci tutti sti segoni mentali sugli amplificatori.
Basta costruirne uno a caso tanto poi l'orecchio si abituerà a quel suono.....
O sbaglio??
Gabriele
Originally posted by gserpentino - 28/10/2008 : 22:27:28
Non del tutto!
Perché ci sono alcune cose a cui l'orecchio è molto sensibile, come la distorsione ricca di armoniche dispari, TIM, ronzii, fruscii, clipping etc.
Più che alcune, molte.
Il presupposto è che l'amplificatore non abbia gravi difetti "disturbanti", e allora non ci farai molto caso.
Per quelle sottili e talvolta quasi impercettibili sfumature che contraddistingono un buon amplificatore da un altro, se non li affianchi sempre con frequenti switch, è difficile fare un confronto "a distanza", quindi non ne farei una questione esistenziale.
Come il ricordo di una pietanza sublime preparata da un grande chef; ma se i tuoi spaghetti sono buoni, puoi vivere bene anche con quelli!

Inviato: 29 ott 2008, 14:30
da plovati
Per quelle sottili e talvolta quasi impercettibili sfumature che contraddistingono un buon amplificatore da un altro, se non li affianchi sempre con frequenti switch, è difficile fare un confronto "a distanza", quindi non ne farei una questione esistenziale.
Originally posted by pimarzu - 29/10/2008 : 00:48:01
Tu stesso hai proposto cloni di pass (SE 0 fbk asimmetrici) e ampli stile anni '70 simmetrici con feedback (MPC e compagnia).
Vuoi dirmi che a parità di tutto il resto non trovi differenze soniche tra queste due tipologie di amplificatori?
_________
Piergiorgio
Inviato: 29 ott 2008, 14:49
da pimarzu
E' vero, trovo notevoli differenze, quando effettuo un ascolto switchando da uno all'altro.
Ma anche in tal modo mi è difficile stabilire se "sia meglio" l'uno o l'altro.
La domanda, <Qual'è meglio> è una domanda a cui si può dare risposta solo se si rilevano evidenti DIFETTI all'ascolto, e - chiaramente, è meglio quello che ha meno difetti.
Ma, se parliamo di differente timbrica o sensazioni di ascolto - anch'esse chiaramente percepibili - la risposta può essere solo personale, e dipende dalle abitudini di ascolto etc.
Se poi i due amplificatori non li hai in linea - e comunque si sente bene con entrambi, seppur diversamente - io mi accontento di godere di quello che sento, se è buono, e non arzigogolare su sensazioni eteree e sfuggenti.
Attenzione che anche se l'amplificatore è "buono", la potenza, e quindi la dinamica restituibile dall'amplificatore è molto importante: un clipping su picchi molto stretti potrà essere impercettibile all'orecchio come distorsione prodotta (mascherata dal livello del segnale), ma è invece immediatamente rilevato come "appiattimento della dinamica".
Questo è ad esempio una delle potenziali problematiche dei Single Ended in Classe A, con cui devi stare molto attento a tenere un livello medio di ascolto che permetta un'adeguata dinamica.
P.S.
Il MONOMOSFET non è un clone di Pass, ma è un normalissimo stadio di amplificazione in "Common Source" così come si trova su qualunque libro di testo.
Era solo un esercizio pratico di progettazione, dimensionamento e costruzione di un amplificatore in Classe A, analizzando le principali problematiche connesse; l'originalità stava in questo.
Sta a Nelson Pass il merito di avere portato sotto le luci della ribalta questo tipo di amplifcatori, che prima non erano stati presi in seria considerazione.
Inviato: 29 ott 2008, 15:06
da plovati
E' vero, trovo notevoli differenze, quando effettuo un ascolto switchando da uno all'altro.
(..)
Se poi i due amplificatori non li hai in linea - e comunque si sente bene con entrambi, seppur diversamente - io mi accontento di godere di quello che sento, se è buono, e non arzigogolare su sensazioni eteree e sfuggenti.
Originally posted by pimarzu - 29/10/2008 : 09:49:04
Cioè, le differenze sono notevoli solo se li ascolti in rapida successione e diventano sfuggenti qualora gli ascolti siano fatti a distanza di tempo tale da non conservare la memoria dell'evento?
_________
Piergiorgio
Inviato: 29 ott 2008, 15:29
da gserpentino
La musica non amplificata è spietata. Venti giorni fa sono stato ad ascoltare un concerto per pianoforte ed ancora il mio orecchio non si è abituato. Non è un problema di timbrica semplicemente ma soprattutto di nitidezza.
Quando ascolto gli U2, non ho nessuna difficoltà, perché non so come sono dal vivo, perché non è detto che gli aggeggi per la riproduzione dal vivo siano migliori qualitativamente di quelli che abbiamo in casa e perché non è detto che il tecnico del momento riesca a dare il max in un contesto che non conosce. Parlo a ragion veduta dato che spesso mi capita di fare il mixerista in cose di amici.
Rispondendo a Gabriele, sei sicuro che se venissi a casa tua di nascosto e ti scambiassi i case dei due ampli a stato solido ti accorgersti dello scambio? (calore a parte ; ) )
Ciao
_________
Francesco
Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
(J.R.R. Tolkien)
Originally posted by hobbit - 28/10/2008 : 23:45:21
Ti assicuro Francesco che se tu me li scambiassi di nascosto sarei in grado di riconoscerli.
Oramai li conosco troppo bene nelle loro caratteristiche.
Ogni tanto, per gioco, faccio la prova con mia moglie e ogni volta li riconosce.
Gabriele
Inviato: 29 ott 2008, 15:40
da hobbit
Beh interessante. Sarebbe bello riuscir a trovare un brevissimo brano nel quale le differenze sono nette e vederne il riscontro all'oscilloscopio.
Ciao
_________
Francesco
Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
(J.R.R. Tolkien)
Inviato: 29 ott 2008, 16:17
da gserpentino
Ci avevo pensato anche io.
Terminato l'ampli RED faro' la prova da te suggerita.
Non ho abbastanza spazio nel mio "laboratorio" per farci stare tutto...
ciao
Gabriele
Inviato: 29 ott 2008, 16:18
da UnixMan
Beh interessante. Sarebbe bello riuscir a trovare un brevissimo brano nel quale le differenze sono nette e vederne il riscontro all'oscilloscopio.
Originally posted by hobbit - 29/10/2008 : 10:40:35
eh, temo che per capirci qualcosa servono analisi ben piu` complesse che una semplice occhiata all'oscilloscopio... anche e soprattutto perche`, IMNSHO, per vedere veramente qualcosa dovresti andare a "vedere" l'uscita acustica del sistema nel suo complesso (sorgente+ampli+diffusori+ambiente) e non solo banalmente quella elettrica dell'ampli.
Mi convinco sempre di piu` che (eventuali difetti macroscopici a parte) la maggior parte del "suono" degli ampli sia in realta` legato ai diffusori ed a come l'ampli interagisce con questi... il che spiega semplicemente anche il perche` tutte le misure fatte su carichi fittizi e/o in regime stazionario non sono minimamente correlate alla qualita` del suono percepito. IMHO solo misure sul sistema reale completo (ambiente compreso) hanno qualche possibilita` di essere significative.
Ciao,
Paolo.
Inviato: 29 ott 2008, 16:51
da hobbit
Mi rendo conto dell'irrealizzabilità della misurazione.
Però sono convinto che se due ampli a parità di diffusore suonano in maniera nettamente differente vuol dire che devono gestire il segnale in maniera macroscopicamente diversa.
Il problema è che il dominio della frequenza che più facile da gestire ci dice poco su eventi non stazionari (queste cose si sono dette tante volte mi sembra)
L'unica misura che io vedo possibile e fare la cross-correlazione tra il segnale in ingresso ed in uscita (ove uscita può essere i morsetti dell'ampli o quella del microfono posizionato in qualche modo)
La cross-correlazione è collegata all'autocorrelazione che nel caso di eventi stazionari è la trasformata di fourier dello spettro di potenza (spero di ricordarmi bene, sono oltre 10 anni che non tocco più queste cose), però è sempre fattibile e non perde mai di significato al contrario del pws.
Ciao
_________
Francesco
Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
(J.R.R. Tolkien)
Inviato: 29 ott 2008, 18:26
da UnixMan
Mi rendo conto dell'irrealizzabilità della misurazione.
ehi, ho detto piu` complessa, non irrealizzabile... nulla e` impossibile (o quasi).
Però sono convinto che se due ampli a parità di diffusore suonano in maniera nettamente differente vuol dire che devono gestire il segnale in maniera macroscopicamente diversa.
oppure gestire in maniera macroscopicamente diversa le interazioni con i diffusori... vedi ad es. i discorsi di Mauro sulla risposta in modulo e fase al test "reverse driven" (ma non solo).
L'unica misura che io vedo possibile e fare la cross-correlazione tra il segnale in ingresso ed in uscita (ove uscita può essere i morsetti dell'ampli o quella del microfono posizionato in qualche modo)
Originally posted by hobbit - 29/10/2008 : 11:51:11
mi sembra una buona idea... se sei in grado di mettere in piedi qualcosa del genere (e ne hai tempo e voglia...), sono tuttorecchi!

:p
Ciao,
Paolo.
Inviato: 29 ott 2008, 18:47
da hobbit
mi sembra una buona idea... se sei in grado di mettere in piedi qualcosa del genere (e ne hai tempo e voglia...), sono tuttorecchi!
Per il momento mi manca la strumentazione, se prossimamente riesco a regalarmi una scheda di acquisizione multicanale, ci si può pensare. Fare una cross-correlazione non normalizzata è abbastanza semplice e ci si può scrivere una routine autonomamente.
Ciao
_________
Francesco
Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
(J.R.R. Tolkien)
Inviato: 30 ott 2008, 05:46
da pimarzu
E' vero, trovo notevoli differenze, quando effettuo un ascolto switchando da uno all'altro.
(..)
Se poi i due amplificatori non li hai in linea - e comunque si sente bene con entrambi, seppur diversamente - io mi accontento di godere di quello che sento, se è buono, e non arzigogolare su sensazioni eteree e sfuggenti.
Originally posted by pimarzu - 29/10/2008 : 09:49:04
Cioè, le differenze sono notevoli solo se li ascolti in rapida successione e diventano sfuggenti qualora gli ascolti siano fatti a distanza di tempo tale da non conservare la memoria dell'evento?
_________
Piergiorgio
Originally posted by plovati - 29/10/2008 : 10:06:10
E' solo questione di fisiologia dell'udito.
Il nostro orecchio è bravissimo a percepire anche lievissime differenze tra due suoni (molto ravvicinati nel tempo), ma è piuttosto scarso nell'individuare livelli assoluti.
Come, ad esempio l'occhio, può distingure bene due diverse tonalità di colore piuttosto vicine tra loro (Es. RAL 5020 E RAL 5021), se affiancate, ma, in due momenti diversi non è in grado di farcela, anche perché si adatta e compensa la diversa temperatura di colore della luce incidente; cioè non è in grado di dirti, in assoluto (cioè uno per volta, in due momenti diversi), la tonalità RAL, ma solo la rozza appartenenza ai colori dell'iride.
Analogamente, l'orecchio è in grado di discernere finissimaente anche lievissime differenze in volume, frequenza, durata, timbro, ritmo, tra due suoni in rapida sequenza.
Ma se li distanzi nel tempo, non è più così preciso.
Distingue benissimo due note spaziate di un semitono, in rapida successione; se le distanzi nel tempo, non ci riesce più.
La testa conserva anche memoria dell'evento, ma non è più affidabile in assoluto.
Quindi neanche mi ci metto a fare confronti a distanza di tempo.
Ma, se ci sono difetti udibili, quelli si riconoscono sempre (distorsioni, clipping, saturazione, ronzii e suoni estranei etc.) quelli li sentiremo sempre; il discorso si riferiva al confronto di due ampliifcatori privi di evidenti difetti.
Puoi anche avere una netta impressione generale della qualità del suono, ma in due tempi diversi, si possono prendere forti cantonate (nel senso di dare due valutazioni opposte allo stesso impianto), come i più attenti ben sanno.
A chi volesse approfondire l'argomento della fisiologia del suono, ed in genere sulla riproduzione della musica, suggerirei la lettura di un "classico":
Harry F. Olson, "Music, Physics and Engineering", Dover Publications Inc.
Harry Olson è stato Vicepresidente e Direttore Tecnico dei laboratori di ricerca elettroacustica della RCA a Princeton.
; )
Inviato: 30 ott 2008, 06:32
da UnixMan
il discorso si riferiva al confronto di due ampliifcatori privi di evidenti difetti.
Originally posted by pimarzu - 30/10/2008 : 00:46:22
tu ne conosci qualcuno?

Io di ampli che non mostrano difetti evidenti in questo o quel passaggio "difficile" (che poi chissa` perche` e` tale) credo di non conoscerne nessuno... ; )
Ciao,
Paolo.
Inviato: 30 ott 2008, 13:08
da pimarzu
Più di uno, ed anche autocostruiti.
Non è difficile trovare amplificatori privi di macroscopici difetti (non ci sono segreti esoterici custoditi gelosamente, basta partire da un progetto corretto ed utilizzare componenti adeguati alla bisogna), l'importante comunque è stare attenti alla dinamica disponibile, perché se ascolti con registrazioni ad alta dinamica, e la potenza disponibile è scarsa, avrai sia la distorsione da clipping che l'appiattimento della dinamica.
Anche la tipologia dell'amplifcatore è importante: la Classe A per sua natura è esente dai principali difetti insiti nella Classe B, permette la facile realizzazione di un buon amplificatore, e quindi la consiglio a chi desidera seguire la strada dell'autocostruzione, perché riuscirà ad ottenere eccellenti risultati (se ha lavorato bene).
Mi riferisco a progetti moderni privi di punti di criticità e non di trent'anni fa senza nemmeno un differenziale d'ingresso; ho scritto una serie di articoli (almeno una ventina) su una nota rivista, per spiegare approfonditamente questi concetti, che sono condivisi nella comunità tecnica e di ascolto Hi-Fi.
; )
Inviato: 14 nov 2008, 16:56
da gserpentino
Ieri ho trovato il tempo per una ulteriore prova sull'ampli hiraga.
Ho montato un potenziometro da 50K direttamente all'ingresso dell'ampli, cosi, senza buffer.
L'ampli ha in ingresso una resistenza che porta a massa la base dei due bjt da 33K.
La risposta in frequenza dell'ampli con il potenziometro rimane piatta fin'oltre i 50K Hz.
Questo l'ho visto con l'oscilloscopio notando che l'ampiezza della sinusoide rimane sempre uguale.
Ho verificato anche l'impedenza di ingresso con generatore di segnale ad 1K Hz.
Con il potenziometro al minimo ha una impedenza di circa 50K (il valore del potenziometro).
Con il potenziometro al massimo ha una impedenza di ingresso di circa 20K, data dal parallelo del pot con la resistenza di ingresso da 33K.
Mi sembra buono....
Quanto prima lo inserirsco nella catena per ascoltare la modifica...
ciao
Gabriele
Inviato: 14 nov 2008, 17:34
da pimarzu
La misura fatta così non è significativa, perché il potenziometro è come se non ci fosse.
Devi farla a metà corsa, o, se è di tipo logaritmico, in modo da avere il cursore a 25 kOhm.
Allora sì che vedrai delle differenze!
; )
Inviato: 14 nov 2008, 17:44
da gserpentino
Che tipo di differenze mi devo aspettare?
Si , e' logaritmico .
Inviato: 14 nov 2008, 19:12
da pimarzu
Un calo sulle alte frequenze.
Il discorso sarebbe lungo, ma l'argomento l'ho trattato più volte a proposito del potenziometro d'ingresso sull'ampliifcatore MPC (Minimum Parts Count).
; )
Inviato: 14 nov 2008, 19:54
da gserpentino
Si , si , ricordo i tuoi articoli sull'argomento.
Provero' di sicuro.....con il pot settato a 25k....
PS : ci ho ragionato e ho capito il perche' mi hai detto di settare il pot a meta' strada.
Punto nel quale si ha la maggiore impedenza di uscita.
ciao
gabriele
Inviato: 14 nov 2008, 22:01
da pimarzu
Esatto.
In realtà, per non fare confusione tra impedenza di uscita della sorgente, e quella d'ingresso dell'ampli, a noi interessa quella parte che viene a trovarsi in serie all'impedenza di uscita della sorgente, dovuta alla resistenza del potenziometro, e che forma un filtro passabasso con la capacità d'ingresso dell'amplificatore.
Che può essere rilevante, specie se all'ingresso è stato implementato un filtro anti-TID-TIM.

Inviato: 14 nov 2008, 22:24
da gserpentino
Ok, altro tassello da aggiungere....
Ora devo capire cosa e' il filtro anti TID-TIM...
Uff...non si finisce mai.... per fortuna..
gabriele
Inviato: 15 nov 2008, 02:56
da UnixMan
Ora devo capire cosa e' il filtro anti TID-TIM...
Originally posted by gserpentino - 14/11/2008 : 16:24:37
banalmente un passa-basso per limitare lo slew-rate dei segnai in ingresso, in modo da evitare che segnali troppo "veloci" possano portare un ampli retroazionato oltre i suoi limiti di slew-rate "interno" e generare quindi TID/TIM.
Ciao,
Paolo.
Inviato: 15 nov 2008, 03:56
da gserpentino
Sono riuscito a fare una verifica con il potenziometro posizionato a 25K.
La banda passante risulta essere costante fino a 40 - 50 K Hz.
Quello che cambia un po con il pot posizionato a 25K e' la fase del segnale.
Il segnale di uscita si sfasa maggiormante rispetto al segnale di ingresso con il pot cosi' posizionato ma mi sembra comunque sempre entro limiti accettabili.
Con le figure di lissajous si vede una leggera ellisse inclinata di 45 gradi , forse un po' meno, verso destra, quindi dovremmo essere ancora in una situazione decorosa.....
Mettendo il pot in altra posizione, quindi con una impedenza di uscita piu' bassa, l'area dell'ellisse diminuisce e torna ad assomilgiare ad una retta, segno questo che la fase tra ingresso e uscita rimane piu' coerente.
gabriele
Inviato: 15 nov 2008, 07:24
da pimarzu
Allora vuol dire che le capacità di ingresso sono sufficientemente basse, e sei a posto!

Inviato: 15 nov 2008, 17:32
da gserpentino
yuhuuuuuuuuuuuu
gabriele
Inviato: 15 nov 2008, 18:00
da drpaolo
OT
A chi volesse approfondire l'argomento della fisiologia del suono, ed in genere sulla riproduzione della musica, suggerirei la lettura di un "classico":
Harry F. Olson, "Music, Physics and Engineering", Dover Publications Inc.
Harry Olson è stato Vicepresidente e Direttore Tecnico dei laboratori di ricerca elettroacustica della RCA a Princeton.
Con tutto il rispetto, ma non pensi che -nel tempo- l'evoluzione delle conoscenze nel campo specifico si sia un po' evoluta, rispetto a quella della buonanima di Olson ? (che è andato in pensione negli anni '60 del secolo scorso !)
Se ci si fosse fermati ad Olson -per fate un esempio- Chiariglione non avrebbe inventato l'MP3.
Se poi volete proprio leggere qualcosa di estremamente aggiornato sull'orecchio e sulla percezione uditiva (dal punto di vista della fisiologia), procuratevi piuttosto questo:
/OT
Paolo
Inviato: 15 nov 2008, 19:14
da pimarzu
E' un ottimo suggerimento.
Come ben saprai, c'è poca letteratura sull'argomento.
Ho indicato l'Olson, innanzitutto perché sono dell'opinione che sia sempre meglio cominciare dall'inizio (non mi piace vedere i film dal secondo tempo), e poi perché l'Olson è un testo di riferimento, in cui sei "in presa diretta" con il capo dei laboratori di ricerca e sviluppo della RCA, e, anche se son cose vecchie, qualcosa da imparare c'è sempre, anche perché va ben oltre la fisiologia dell'udito, e parla della tecnica per la riproduzione Hi-Fi.
Se ti interessa l'argomento, non puoi non conoscerlo; ma non è un punto di arrivo, quindi ben vengano anche i lavori successivi, perché certamente non ci si può fermare lì!
; )
Inviato: 16 nov 2008, 17:06
da gserpentino
Dunque, l'ho inserito nell'impianto principale e mi sembra di aver raggiunto il compromesso ideale.
Ho provato, con questo ampli, tre potenziometri: 100K - 50K e 10K.
Questa e' la senzazione.
Con pot da 100K suono esilino poca presenza e sensazione di suono lontano.
Con pot da 10K suono molto presente, fin troppo.
Con pot da 50K direi la giusta via di mezzo.
Voci presenti ma non invadenti, buona profondita'.
Poi che sia solo suggestione, bho...vai a capire.
Comunque lascio il pot da 50K.
Salutoni a tutti
Gabriele
Inviato: 16 nov 2008, 18:03
da pimarzu
Suggestione?
Mah ...
Io terrei il potenziometro da 10k, se la sorgente ha un'impedenza di non più di 1 k, altrimenti opterei per uno da 22k (Zs<2k).

Inviato: 26 gen 2009, 20:25
da gserpentino
Ho finalmente risolto un piccolo ronzio che presentava dalla cassa SX.
Avevo fatto casino con le masse e nello specifico avevo mischiato la masse dell'audio con le masse dei circuiti di servizio.
Ora le masse sono separate e l'ampli e' diventato silenziosissimo.
Un silenzio tombale...... OOOOOO...!!
Oramai le masse non hanno piu' segreti....
gabriele
Ps : 3 ampli da spettacolo SE di KT88 + Hiraga 20 W + red 25 watt