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Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificatori
Inviato: 02 ott 2012, 12:26
da pilovis
Ecco il mio progetto: basso costo, essenziale, senza fronzoli o inutili sofisticazioni.
La prima uscita HT e' per l'anodica di valvole come le EL504, EL34, 807, KT88, ecc.
La seconda uscita HT e' per l'anodica di valvole come le 6V6, 6L6, ECL82, ECL86, EL84, ecc.
La terza uscita HT e' per l'anodica di valvole di segnale e preamplificatrici come la ECC86, ECC88, ecc.
NOTA BENE: le tre uscite HT devono essere usate singolarmente e non devono essere collegate assieme in alcun modo!
Se si vogliono usare piu' tensioni HT (differenti tensioni anodiche) sullo stesso circuito, senza ottenerle con delle resistenze di caduta, occorrono tre avvolgimenti secondari separati.
Ci sono due alimentazioni separate per i filamenti, una a 6V 6A e l'altra a 12V 3A.
I diodi schottky nelle alimentazioni per i filamenti, sono stati usati per la loro bassa caduta di tensione diretta e poi anche perche' si trovano a costo zero nei vecchi alimentatori da PC, come anche i condensatori elettrolitici ad alta tensione, eventualmente da mettere in serie di due per aumentarne la tensione massima sopportabile
Le alimentazioni dei filamenti sono in corrente continua (non filtrata, ne stabilizzata) sia per sfruttare tutta la corrente dei due avvolgimenti in serie da 6V, sia per adattarsi agli amplificatori che richiedono una tensione di filamento continua, oppure che mettono un capo dei filamenti a massa.
Non usando condensatori di filtro dopo i ponti raddrizzatori per i filamenti, la tensione efficace e la potenza dissipata "lato filamento", non varia rispetto ai valori in alternata.
Le resistenze da 10W, con valori di 100 e di 10 ohm al 1%, in serie alle alimentazioni HT, servono sia da shunt per misurare la corrente con il metodo voltamperometrico (va bene il tester o un millivoltmetro da pannello), sia da limitatori di corrente massima.
Per le induttanze di filtro vanno bene un po' tutte, basta che abbiano almeno un paio di Henry, al limite va anche bene il secondario di un trasformatorino (primario scollegato).
Lo schema Include anche un regolatore negativo stabilizzato (LM337) per il bias negativo da 0 a -20 Volt (24v in ingresso con duplicatore di tensione).
Le tensioni HT di uscita dipendono dalle correnti assorbite dai circuiti collegati, eventuali ulteriori resistenze di potenza in serie alle uscite positive posso essere aggiunte senza problema per raggiungere le tensioni desiderate.

ATTENZIONE: TENSIONI PERICOLOSE!
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 17:23
da EF80
vediti questo progetto se ti interessa
http://www.gizmoblog.eu/?p=1329
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 17:26
da pilovis
Troppo complesso e troppo costoso.
Ottieni la stessa cosa con un integrato da pochi euro, un paio di mosfets HT fregati da un alimentatore da PC e una manciata di componenti passivi fregati anch'essi da un alimentatore da PC.
il mio scopo e' di avere qualcosa di pratico e poco costoso, mi serve per fare prove ed eventuali riparazioni.
E poi se voglio un alimentatore ad alta tensione stabilizzato e fatto come si deve, lo faccio a mosfet, non certo a valvole

Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 18:33
da EF80
pilovis ha scritto:
Troppo complesso e troppo costoso.
Ottieni la stessa cosa con un integrato da pochi euro, un paio di mosfets HT fregati da un alimentatore da PC e una manciata di componenti passivi fregati anch'essi da un alimentatore da PC.
Lo dici poi tu... mosfet e transistor + alta tensione possono andare bene ad alimentare un circuito fisso ben collaudato, ma ti posso dire che dopo averne fatti 3 prima di questo, a transistor, ti passa la voglia di usarli in un'alimentatore da banco per prove si circuiti sconosciuti. Tieni conto che al primo corto, la prima volta che attacchi un morsetto sotto tensione ai capi di un condensatore scarico... o viceversa, o ti salta qualcosa nelle prove il tuo bel transistor ti saluta in un millisecondo per quanto ci metti protezione come ti pare, poi ti servono dissipatori enormi. Mica son stato masochista a farlo a valvola, e cmq questo alimentatore e' fatto se ci guardi bene con tutti materiali di recupero comprese le valvole di recupero TV, i condensatori sono recuperati da alimentatori da PC, trasformatori arrivano da un'amplificatore da chitarra anni 60 demolito e da un TV, poi c'e' un'induttanza che viene da altre cose demolite.. sinceramente non penso ci siano nulla di nuovo

a parte il cabinet che ho pagato 30 euro alla fiera dell'elettronica.
E questo lo puoi torturare come ti pare che le valvole non ti saltano, potresti farle diventare rosse e tenerle rosse per 1 ora che non farebbero cmq niente, e' un particolare non da poco.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 18:53
da pilovis
non mi dire cosi' che mi metti la voglia di farlo

.
Se ci fosse un circuito stampato disponibile lo farei, anche perche' credo di avere tutti i componenti (avro' una decina di PL500 da utilizzare per lo scopo), ma, anche se ho il bromografo, mettermi a progettare e fare uno stampato o peggio un millefori per tutto quel circuito mi fa scappare la voglia

Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 19:09
da plovati
GizMo ha scritto: Tieni conto che al primo corto, la prima volta che attacchi un morsetto sotto tensione ai capi di un condensatore scarico... o viceversa, o ti salta qualcosa nelle prove il tuo bel transistor ti saluta in un millisecondo per quanto ci metti protezione come ti pare, poi ti servono dissipatori enormi.
Quoto, le valvole invece si rompono solo se si buttano per terra. E a volte, neppure in questo modo!
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 19:13
da pilovis
plovati ha scritto:GizMo ha scritto: Tieni conto che al primo corto, la prima volta che attacchi un morsetto sotto tensione ai capi di un condensatore scarico... o viceversa, o ti salta qualcosa nelle prove il tuo bel transistor ti saluta in un millisecondo per quanto ci metti protezione come ti pare, poi ti servono dissipatori enormi.
Quoto, le valvole invece si rompono solo se si buttano per terra. E a volte, neppure in questo modo!
Se un alimentatore e' ben progettato resiste anche i corti circuiti in uscita, altrimenti non esisterebbero alimentatori a stato solido ma sarebbero solo a valvole
Se invece vogliamo fare a tutti i costi i partigiani per le valvole, allora e' un'altro discorso.
Se volete vi porto qualche mosfet di potenza che regge 150 Ampere continui con resistenza di drain di qualche decina di milliohm (a bassa tensione), trovatemi una valvola che fa la stessa cosa e ve la compro

Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 19:28
da pilovis
... e poi non vedo perche' bisogna sempre complicare tutto, se ho bisogno di un metro di legno da muratore per misurare lo steccato del mio giardino, non compro un misuratore laser a microprocessore
Il circuito che ho fatto, e' come da titolo, specifico per il suo basso costo e la semplicita' costruttiva, punto!
Se poi si vuole fare l'alimentatore da laboratorio NASA, allora sicuramente il mio progetto non va bene.

Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 20:50
da mrttg
Ciao Pilovis,
bellino il tuo alimentatore... con il primo condensatore sulla 300 Vac non sei un poco al pelo con un 450V.
Un componente adatto per alimentatori HT potrebbe essere l' IGBT.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 21:04
da pilovis
Ciao Pilovis,
bellino il tuo alimentatore... con il primo condensatore sulla 300 Vac non sei un poco al pelo con un 450V.

vero, meglio aumentarlo a 500V mettendo due condensatori da 200 uF 250V in serie, se poi si mettono assieme i due positivi (o negativi), diventa anche un condensatore non polarizzato
Un componente adatto per alimentatori HT potrebbe essere l' IGBT.
Condivido in pieno!
L'IGBT unisce l'altissima impedenza di ingresso di un mosfet (bassissime correnti di pilotaggio), con la bassa tensione di saturazione di un bipolare.
Il vantaggio del bipolare per le alte tensioni e' dato dalla bassa Vce di saturazione che rimane costante anche al variare della corrente che lo attraversa, mentre un mosfet in piena conduzione, si comporta praticamente come una resistenza e quindi introduce una caduta ai suoi capi che varia con il variare della corrente che lo attraversa, complicando il circuito di regolazione/pilotaggio e aumentando la dissipazione termica, che in questo caso aumenta secondo il quadrato della corrente.
Questo e' vero per i regolatori di tensione switching dove gli stati di conduzione sono solo due (interdizione e saturazione), ma meno per i regolatori lineari dove l'elemento attivo deve proprio comportarsi come una resistenza variabile.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 21:34
da plovati
pilovis ha scritto:Il circuito che ho fatto, e' come da titolo, specifico per il suo basso costo e la semplicita' costruttiva, punto! Se poi si vuole fare l'alimentatore da laboratorio NASA, allora sicuramente il mio progetto non va bene.

Non c' é bisogno che ti inalberi. Il tuo alimentatore hai fatto per bene e adeguato allo scopo. Si ricordava che in certi casi utilizzare le vecchie valvole per alimentatori da laboratorio a bassa tensione ha il suo senso.
Il problema non é portare 150 ampere, ma portare un sovraccarioco di 5-6 volte il carico nominale per qualche decina di secondi senza subire conseguenze. I semiconduttori si possono proteggere in maniera affidabile in tutte le condiziioni di carico (con piú difficoltá data la minore SOA impulsiva) ma in questo caso si che il circuito diventa complicato.
In piú dissipatori, ventole, isolatori etc hanno un costo niente affatto trascurabile, sia come materiale che come tempo.
Questo non significa che bisogna usare le valvole per forza, ma che non necessariamente vale: "-
E poi se voglio un alimentatore ad alta tensione stabilizzato e fatto come si deve, lo faccio a mosfet, non certo a valvole - ""
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 21:52
da pilovis
non voglio fare polemiche ma solo precisare il mio punto di vista sugli alimentatori.
Io considero che:
La valvola ha una vita limitata, che tra l'altro si accorcia con ogni sovraccarico ad essa applicato, inoltre invecchiando cambia le sue caratteristiche elettriche.
Le valvole necessitano di potenza (non utile allo scopo) per alimentare i filamenti, nel tuo caso con 4 EL504 (o PL504, la potenza non cambia), hai 34 watts solo per questi filamenti, piu' due watts per la EF80, tutto questo calore deve ugualmente essere dissipato (e pagato

).
I filamenti delle valvole possono bruciarsi, e questo non e' un evento cosi' raro.
Le valvole, a meno che uno non ne abbia in un cassetto, costano comunque molto, perche' ne occorrono parecchie in parallelo per controllare correnti accettabili.
Le valvole possono controllare solo correnti limitate rispetto ai semiconduttori.
Le valvole sono fragili, per quanto ne diciate, e occupano tanto spazio necessitando di contenitori molto piu' ingombranti, pesanti e costosi.
Ribadisco comunque che se un alimentatore, sia esso a semiconduttori o a valvole, non sopporta il cortocircuito, extra tensioni o extra correnti dovute a carichi capacitivi o induttivi, e' un alimentatore mal progettato.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 22:10
da mrttg
Si potrebbe fare un ibrido tubi igbt-sic

Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 22:14
da pilovis
mrttg ha scritto:Si potrebbe fare un ibrido tubi igbt-sic

Non vedo dove potrei mettere dei tubi con l'IGBT
nel raddrizzatore no, perche' i tubi diodi sopportano male elevate correnti o sovraccarichi
nel pilotaggio no, perche' per fare un buon pilotaggio di un IGBT occorrerebbero un sacco di valvole
nella parte di potenza c'e' gia' IGBT, a che servirebbe una valvola?
Le valvole lasciamole negli amplificatori

Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 22:40
da EF80
pilovis ha scritto:(a bassa tensione)
Appunto a bassa tensione, fammi un corto improvviso a 500volt che ne riparliamo... su una resistenza ipotetica di 1 ohm sono 500amper, non so gli elettrolitici effettivamente cosa riescano a dar fuori, il che dipendera' sicuramente dalla loro resistenza interna, ma posso garantirti che mosfet e transistor saltano come popcorn...
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 22:47
da EF80
pilovis ha scritto:... e poi non vedo perche' bisogna sempre complicare tutto, se ho bisogno di un metro di legno da muratore per misurare lo steccato del mio giardino, non compro un misuratore laser a microprocessore
Il circuito che ho fatto, e' come da titolo, specifico per il suo basso costo e la semplicita' costruttiva, punto!
Se poi si vuole fare l'alimentatore da laboratorio NASA, allora sicuramente il mio progetto non va bene.

Uscita 350~400 volt ... ma 350 o 400 ? e se devi alimentare uno stadio pre sperimentale su tavolaccio a esattamente 360 ? a e 120 ? e se devi alimentare un filamento a 5 volt ? o a 4 volt ? paradossalmente l'unica sezione dove hai messo un regolare e' l'unica dove potevi fare a meno, ossia quella del negativo di griglia... sul negativo di griglia non tiri corrente di solito bastava un potenziomentro e un voltmetro digitale da 5 euro sull'uscita.
Per me la semplicita' di adesso ti si rivoltera' contro ogni volta che lo userai, creandoti problemi a non finire.. tra l'altro una cosa simile la avevo fatta anche io agli inizi inizi inizi, tanto semplice quanto inutile perche' ogni volta perdevo tempo a fare partitori, gruppi RC... e dietro col variac per avere la tensione precisa che mi serviva per il circuitino sperimentale... poi nessuna protezione da sovraccarico e intere bustine di fusibili andate.
Il mio alimentatore ti sembrera' complicato, ma dopo 2/3 giorni per metterlo insieme fidati che ripaga, ormai per me e' uno strumento vitale.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 22:56
da EF80
plovati ha scritto:pilovis ha scritto:Il circuito che ho fatto, e' come da titolo, specifico per il suo basso costo e la semplicita' costruttiva, punto! Se poi si vuole fare l'alimentatore da laboratorio NASA, allora sicuramente il mio progetto non va bene.

Non c' é bisogno che ti inalberi. Il tuo alimentatore hai fatto per bene e adeguato allo scopo. Si ricordava che in certi casi utilizzare le vecchie valvole per alimentatori da laboratorio a bassa tensione ha il suo senso.
Forse ti sei sbagliato, volevi dire ad alta tensione, io per la bassa ho fatto un'alimentatore a parte con un bel BDqualcosa e un LM317.
Questo non significa che bisogna usare le valvole per forza, ma che non necessariamente vale: "- E poi se voglio un alimentatore ad alta tensione stabilizzato e fatto come si deve, lo faccio a mosfet, non certo a valvole - ""
Anche perche' non e' una cosa facile come crede, puo' andare bene se e' un circuito che alimenta in maniera fissa qualcosa, ad esempio lo stadio di alimentazione di un'amplificatore, ma un'alimentatore da banco incontra di tutto e di piu', circuitini sperimentali messi assieme su un pezzo di legno per provare, la sfiga e' dietro l'angolo e riuscire a proteggere efficacemente transistor o FET da scariche improvvise e' un discreto casino, prima di questo alimentatore a valvole ne ho realizzati altri 3 a stato solido... ma alla fine saltavano e a un certo punto mi ero rotto di smontarli per cambiare i bjt. Poi trovai un sito di un francese che aveva fatto un'alimentatore che sembrava veramente serio... ma era almeno 3 volte piu' complicato di questo mio valvolare, alla fine ho valutato che se dovevo spendere un sacco di soldi senza manco la garanzia che fosse veramente affidabile andavo sulle valvole ... e la scelta e' stata vincente.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 02 ott 2012, 23:08
da EF80
pilovis ha scritto:La valvola ha una vita limitata, che tra l'altro si accorcia con ogni sovraccarico ad essa applicato, inoltre invecchiando cambia le sue caratteristiche elettriche.
PL504 di recupero TV, comprate al mercatino nello scatolone della rumenta da testare, 1 euro l'una, usatissime, con vetro tutto affumicato di marrone dentro, testate con emissione ancora al 70%
I filamenti delle valvole possono bruciarsi, e questo non e' un evento cosi' raro.
E' un'evento raro, sopratutto in valvole moderne a riscaldamento indiretto.
Le valvole necessitano di potenza (non utile allo scopo) per alimentare i filamenti, nel tuo caso con 4 EL504 (o PL504, la potenza non cambia), hai 34 watts solo per questi filamenti, piu' due watts per la EF80, tutto questo calore deve ugualmente essere dissipato (e pagato ).
Se ti semplifica la vita... Van dissipati, ma basta l'aria, non un radiatore da 150 euro 50x50cm con alette alte 9 cm

... PS nel tuo alimentatore poi... quando ci dovrai alimentare qualcosa a una tensione diversa, che fai ci metti delle resistenze ? e quelle come le dissipi ? quelle che vendono per 11watt cuociono a 4 watt effettivi, quelle veramente buone costano una barca di soldi.
Le valvole, a meno che uno non ne abbia in un cassetto, costano comunque molto, perche' ne occorrono parecchie in parallelo per controllare correnti accettabili.
4 euro, 5 con la ef80 al mercatino presa su dalla rumenta.. tanto raramente sono esaurite.
Le valvole possono controllare solo correnti limitate rispetto ai semiconduttori.
Ad alte tensioni non ti servono alte correnti, e cmq una PL504 da sola e' capace di pilotare una lampadina ad incandescenza da 100watt, il suo catodo puo' erogare fino a 400mA.
Le valvole sono fragili, per quanto ne diciate, e occupano tanto spazio necessitando di contenitori molto piu' ingombranti, pesanti e costosi.
Sempre che tu non debba usare apparecchiature nel mezzo di un campo di battaglia, o abbia un fratellino che corre per casa dando martellate a tutto quello che vede la questione della fragilita' non si pone, quanto alla dimensione risparmiata: vediti quanto e' grosso un radiatore capace di dissipare 50 watt effettivi poi vedi che non risparmi proprio niente.
Ribadisco comunque che se un alimentatore, sia esso a semiconduttori o a valvole, non sopporta il cortocircuito, extra tensioni o extra correnti dovute a carichi capacitivi o induttivi, e' un alimentatore mal progettato.
Dimostra di riuscire a farne uno a SS che non salta ogni 2x3 e che non sia piu' complicato o ingombrante da quello che ti ho linkato io a parole son bravi tutti... a valvole e' troppo facile perche' non saltano punto e basta

l'unico neo del mio alimentatore e' che un paio di volte si e' incollato il rele' della protezione, ma quello si modifica con uno dei vostri igbt che van bene solo a fare da commutatori on/off
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 03 ott 2012, 06:30
da plovati
pilovis ha scritto:
Le valvole lasciamole negli amplificatori

Ti lascio con le tue convinzioni. Segnalo a chi invece fosso un poco più curioso, di cercare tra le application notes di
Jim Williams, che non era l' ultimo arrivato in tema di progettazione analogica.
Quando ha disegnato alcuni alimentatori veramente 'rugged' ha scelto di usare le valvole, e si era già nel duemilaqualcosa, se ricordo bene.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 03 ott 2012, 09:19
da mrttg
Qualche idea per fare la protezione nel caso si usino semiconduttori?
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 03 ott 2012, 09:23
da EF80
nel mio schema c'e' gia' una protezione con un circuitino a transistor, unica nota e' di usare qualcosa a stato solido al posto del rele' per evitare l'incollaggio dei contatti.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 03 ott 2012, 09:30
da EF80
plovati ha scritto:pilovis ha scritto:
Le valvole lasciamole negli amplificatori

Ti lascio con le tue convinzioni. Segnalo a chi invece fosso un poco più curioso, di cercare tra le application notes di
Jim Williams, che non era l' ultimo arrivato in tema di progettazione analogica.
Quando ha disegnato alcuni alimentatori veramente 'rugged' ha scelto di usare le valvole, e si era già nel duemilaqualcosa, se ricordo bene.
Dove si trovano queste note ? Cmq se uno dovesse fare un'applicazione di potenza anche qui le valvole tornerebbero a battere lo stato solido, ci sono triodi per trasmissione radio che stanno su una mano (di quelli in ceramica) che possono gestire diversi kW con raffreddamento ad aria forzata. Con componenti a stato solido non e' mai facile, la massima dissipazione teorica su un BJT o similari e' di 150 watt... dico teorica perche' poi alla fine ti trovi che la superficie di contatto tra il componente e il dissipatore e' molto piccola e a causa della resistenza termica non ce la fai a tirare il componente, quindi ti trovi a dover usare tantissimi componenti in parallelo.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 03 ott 2012, 11:42
da plovati
Per circuiti di protezione di alimentatori, saccheggerei senza ritegno gli schemi messi a disposizione da HP:
http://www.hparchive.com/
Per esempio uso valvole da parte di Williams:
http://cds.linear.com/docs/Application%20Note/an18f.pdf
Un altro esempio di applicazioni odierne dei grossi triodi si trova nel riscaldamento per induzione a RF. Chi è stato alla Mostra dei 150 anni del triodo organizzata da Filippo a Carnate ha potuto visitare un'azienda che impiega tutt'ora triodi da 20kW in applicazioni nelle quali un circuito a semiconduttori avrebbe seri problemi.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 04 ott 2012, 10:10
da pilovis
Tutte le valvole di potenza, necessitano di correnti molto elevate per il riscaldamento dei filamenti, questa e' potenza non utile e abbassa considerevolmente il rendimento totale del circuito, questo aspetto nessuno sembra tenerlo in considerazione

.
Se vogliano parlare di gestione di potenze enormi, guardatevi l'alimentazione elettrica delle locomotive, non credo sia a valvole

Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 04 ott 2012, 11:18
da EF80
pilovis ha scritto:Tutte le valvole di potenza, necessitano di correnti molto elevate per il riscaldamento dei filamenti, questa e' potenza non utile e abbassa considerevolmente il rendimento totale del circuito, questo aspetto nessuno sembra tenerlo in considerazione

.
Se vogliano parlare di gestione di potenze enormi, guardatevi l'alimentazione elettrica delle locomotive, non credo sia a valvole

Le vecchie locomotive FS avevano il controllo di velocita' e reostato

quelle moderne usano il PWM ma si guastano anche piu' spesso e cmq il PWM che pilota quei motori e' progettato per quel carico e sempre quel carico pilota

sei tu che non afferri questo concetto. Se devi lavorarci con un'alimentatore da laboratorio tu vuoi che vada e sia affidabile e non vuoi perdere sempre tempo a riparare i guasti dell'alimentatore quando dovresti provare un circuito, quindi se il male e fare un po' di caldo facciamo un po' di caldo, non e' che lo tieni acceso 24/7.
Non credere che le cose moderne siano tutte a risparmio energetico, su internet si sono letti fior di articoli su apparecchiature moderne con alimentatori switching che consumano in standby quasi quanto quando sono accese (una fra le tante la PS3), avevo trovato tempo fa anche delle misure che dimostravano come diversi TV plasma e LCD consumassero piu' energia di un vecchio TV valvolare anni 70 quindi...
Cmq tu ti esci con uno schema di un'alimentatore talmente semplice e banale da diventare all'atto pratico probabilmente quasi inutile perche' non ti permette di dare una tensione ben precisa a quello che si suppone saranno circuiti sperimentali da provare a banco... io mi chiedo se effettivamente hai gia' abbastanza esperienza per fare realizzazioni piu' complesse, inoltre fai supponenze sulla presunta superiorita' assoluta dello stato solido rispetto le valvole senza problabilmente nessuna esperienza sulle spalle in merito. Le tecnologie sono relative, se una cosa e' piu' nuova non vuol dire che sia per forza migliore sotto tutti gli aspetti. Io di IRFxxx BUTxxx strinati ne ho cambiati a sufficienza (e non solo da schemi miei, ma anche da schemi abbastanza seri trovati in rete.) per rompermi le OO prima di fare un'alimentatore da banco a valvole e vivere finalmente felice.
E cmq ti faccio notare una cosa che ti e' sfuggita che tutta l'elettronica di potenza moderna si basa sullo switching e il PWM dove i componenti attivi lavorano come interruttori... cosa ben diversa e' dover lavorare in modo lineare.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 04 ott 2012, 11:35
da mrttg
Williams era geniale... c' è un ampli che si potrebbe usare per testare i trasformatori.
Plo quale schema dicevi per le protezioni, ho tutto il materiale per farne uno a tubi ma risulta troppo ingombrante... a semiconduttori viene piu contenuto...
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 05 ott 2012, 21:34
da kagliostro
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 06 ott 2012, 00:32
da EF80
assomiglia abbastanza al mio, pero' dai le 807 nuuu, per fare un'alimentatore ci sono tanti di quel tubi di riga TV che vanno benissimo (e hanno pure catodi parecchio + robusti)
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 06 ott 2012, 00:53
da UnixMan
GizMo ha scritto:assomiglia abbastanza al mio, pero' dai le 807 nuuu, per fare un'alimentatore ci sono tanti di quel tubi di riga TV che vanno benissimo (e hanno pure catodi parecchio + robusti)
infatti se leggi l'articolo l'ha scritto... ha usato quelle solo perché ne aveva un mucchio "nel cassetto".

Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 06 ott 2012, 01:04
da EF80
miii uguale, io piuttosto andavo a comprare delle PLqualcosa che usare delle 807, anche se ne avessi avute un tir intero XD
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 06 ott 2012, 15:13
da kagliostro
Però io avevo anche pensato di farmene uno simile a quello di Pilovis
solo che per avere diverse tensioni in uscita ho previsto dei variac per alimentare l'imput dei trasformatori
me ne sono procurati alcuni (di variac) e come trasformatori ne ho un paio da 220/220 che messi in serie mi farebbero una AC massima di 440v che rettificati SS mi darebbero ~616v DC, se mi serve meno posso escludere un trasfo dalla serie e resto a circa ~308v, se mi serve ancora meno lavoro di variac all'imput e vado ancora giù di tensione
Certo è un approccio un po' datato ma non vedo perchè non potrebbe funzionare anche in questo modo
K
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 06 ott 2012, 15:48
da EF80
quello che mi preoccupa di un'alimentatore fatto a questo modo e' quello che fa quando lo metti sotto carico.
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 06 ott 2012, 17:31
da kagliostro
Beh, certo, stabilizzato non è, nè tantomeno protetto dai corti (i fusibili ci sarebbero in ogni caso)
è un approccio un po' rude, di sicuro non il meglio possibile
peraltro, seguendo l'idea di
Pilovis, c'è chi, per laboratorio, usa un trasformatore come questo, nato proprio per questo uso
(adatto al mercato USA - 120v primario)
https://www.edcorusa.com/p/829/tbpwr-hv1-120
comunque esistono anche le versioni a 230v e 240v
https://www.edcorusa.com/p/844/tbpwr-hv1-230
https://www.edcorusa.com/p/845/tbpwr-hv1-240
K
Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Inviato: 06 ott 2012, 18:44
da EF80
kagliostro ha scritto:(i fusibili ci sarebbero in ogni caso)
Dovresti cmq cambiare il fusibile di volta in volta in base a cosa alimenti, perche' se mi metti un fusibile da 100mA e mi alimenti un circuito con una EF86 per me salta prima la valvola del fusibile se sbagli qualcosa. Per me la mancanza di flessibilita' e' una menomazione talmente grande da non giustificare il risparmio del fare l'accrocchio semplice.