Re: Ascolto monofonico
Inviato: 16 lug 2012, 13:15
Sì, quello che dici è chiaro ed è sottolineato dagli inganni in cui la percezione cade, per quanto "l'esperienza negativa rafforzi il dubbio", fino a far negare a sé stessi l'evidenza di una esperienza empirica. Ne abbiamo ottimi esempi anche qui fra gli utenti del forumstereosound ha scritto: Vuol dire che i due mondi che si confrontano per necessità di analisi molto spesso vanno in conflitto per eccessiva autonomia,abitudine,sicurezza o prevalenza di quello interiore. Il mondo interiore appunto tende a condizionare costantemente la realtà percepita anche per ragioni,come già detto,naturali e biologiche.
La tipologia del nostro sistema di campionamento,quindi, nella attività percettiva ,avendo dei necessari vuoti dovuta alla peculiarità della attività attenzionale che si stacca ,permette alla nostra memoria storica (che costituisce il nostro mondo interno)di correggere ed aggiungere istantaneamente gli elementi mancanti alla percezione col rischio concreto,come detto in precedenza,di alterare o di aggiungere elementi non esistenti(così succede in pratica)nel contenuto percettivo permettendone una distorsione.

Non so se hai avuto il tempo di leggere quel breve racconto tratto da "L'io della mente" che avevo segnalato in precedenza, è una evidente forzatura, ma aiuta a riflettere in tal senso.
Io, da parte mia, ho letto qualcosa riguardo all'argomento che mi avevi consigliato di approfondire. In un doc: SCIENZE COGNITIVE ED OPERAZIONISMO. di. Giuseppe Vaccarino
si possono trovare varie osservazioni al riguardo e come ogni scuola e singolo studioso, cerchi di approssimare in modo diverso la capacità di recepire e di elaborare dell'uomo. Dubito che usciremo da tale labirinto con qualche certezza, se non quella che noi cogliamo solo alcuni aspetti qualitativi della realtà e per il resto finiamo per mettere in subordine, negare parti di detta realtà, o addirittura ci inventiamo qualcosa che integri le info per rendere il tutto plausibile o meglio analizzabile.
In ogni caso mi sembra giusto sottolineare che un supplemento di attenzione e/o intenzione, arrivi quando qualcosa non torni rispetto alle aspettative o alla "bisogna". Un cacciatore quando guarda un paesaggio, è attento al movimento, un cercatore di funghi di certo no, il primo ripasserà lo sguardo più volte con attenzione focalizzata su cose diverse dal secondo, io che che preferisco godere di altri particolari, sarei magari colpito da una brutta costruzione, magari eseguita tramite l'utilizzo di materiali incoerenti col luogo, o da una curiosa conformazione di una roccia o del terreno ( curiosa, sta ovviamente per diversa, inedita).
Dopo di che?
Come lo scelgo un componente, un disco, se non cominciamo con tratteggiare alcune categorie, cosa che è evidentemente una forzatura, ma a qualcosa dovremo pure aggrapparci? Ovvero, cominciamo l'analisi dell'animale audiofilo e di cosa sia il suono inteso come musica?
Ieri sera avrei voluto postare le immagini tratte dal Frankenstain Junior, in cui il mostro, rapito dalla musica, vuole "acchiappare" con le mani l'essenza della transilvanian lullaby, suonata da frau Blucher, che sa bene cosa piaccia al mostro; poco prima il doctor affermava che egli ( l'audifilo o il mostro?) ha il cervello guasto. Ma quelli di you tube s'incazzano per violazione del copyrigth

Ma la trovate qui, anche se ne manca un pizzico, al minuto 0:41
http://www.youtube.com/watch?v=v7KAK4VpVJI