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Inviato: 20 ott 2005, 16:52
da riccardo
Giusto due cent, a orecchio, a titolo di opinione personale:
come giustamente si dice, in caso di impiego intensivo e solo personale delle periferiche audio, ok per le BNC di pregio.
Ma, invece, relativamente alle semplici RCA, spesso il rendimento e il costo sono inversamente proporzionali.
Che ce fate co' le RCA di ottone tornito, il brodo?

)))
Per l'idea che mi sono fatto, è bene dare una occhiata a certe RCA (prese da pannello) apparentemente economiche.
Tralasciamo il teflon che a parte la resistenza al calore della saldatura del cavo, dato lo spessore in gioco spesso non serve a una beata....
Particolare interessante è anche la posizione e la dimensione complessiva del "bicchiere" che accoglie il pin del polo caldo. (minore interazione tra le superfici, minore capacità....minori guai----
un altro particolare da tenere in considerazione è controllare (rompendone una) che siano di RAME, e che la doratura, per quanto sembri scamuffa, sia posata direttamente sul rame.
In sostanza, quelle da 1 euro, a volte vanno bene....
Saluti
R.R.
Inviato: 20 ott 2005, 16:59
da mauropenasa
Scusate la mia insistenza "molesta",
Ma "esotericamente" qualcuno mi spiega il miglioramento ottenuto da una (inevitabile) sequela di adattatori vs. RCA ?
Dato che prima o dopo sto cavolo di RCA vo lo trovate (almeno che non convinciate le multinazionali a cambiare gli standard) cosa cambia se il vostro "misero" amp ha un connettore più prof. ?
(non parlo di quelli "logori", parlo di connettori acettabili e nuovi...)
Riguardo a BNC-RCA, io sto impazzendo in laboratorio perchè ho vari cavi di misura RCA, e per entrare negli strumenti uso quegli adattatori. Meglio un filo annodato (dovrò decidermi a cambiare tutti i connettori)....
ciao
Mauro
Inviato: 20 ott 2005, 18:10
da PPoli
Il problema dei BNC per le reti era che all'epoca nessuno cablava in canalina, per cui giravano decine di metri di cavi volanti che venivano regolarmente tirati e pestati. Il problema delle reti che morivano dipendeva dal fatto che le macchine erano tutte in serie e che lo standard prevedeva terminazioni alle estremità (se a qualcuno interessa l'argomento lo portiamo avanti nella sezione varie)
Il connettore in se però non mi sembra male, la crimpatura è robusta e il contatto preciso, l'unico limite rimane la dimensione del cavo, che deve essere per forza sottile.
Non so se l'impedenza del connettore può giocare un ruolo
Neutrik?
Inviato: 20 ott 2005, 18:56
da ungern
Pier,
gli adattatori me li ha dati un ricercatore del CNR che faceva esperimenti con Rubia. E nei loro esperimenti usavano i BNC...
Chiaramente, gli adattatori possono servire per prove e collegamenti provvisori. E capisco che riterminare quegli Audio Note ANVx con i BNC possa essere un boccone indigesto da digerire,soprattutto dopo aver pagato 100 Eu la coppia di RCA d'argento...
Joenet massoneria? certo e ne siamo fierissimi!
Ed usiamo un mezzo desueto come la mailinglist. :p
Ciao
Inviato: 23 giu 2007, 21:02
da plovati
Ciao Pier,
mooolto sospetto il tempismo di questo tuo post: non è che ti sei unito ad una certa ghenga che nacque da una fantastica rivista molti anni fa?
Originally posted by ungern - 20/10/2005 : 11:08:04
Mi è capitato sotto gli occhi un vecchio numero di SoundPractices, dove si sollevava la questione RCA-BNC a tutto favore del BNC.
Si vede che lo avevo letto e mi era rimasto in un angolo della memoria, svegliato da qualche associazione di idee. Chissà quale..
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Piergiorgio
Inviato: 24 giu 2007, 04:08
da megane79
C'è un piccolo problema i BNC hanno impedenza 75ohm mentre i cavi audio 100ohm quindi i BNC io potrei consigliarli per i cavi digitali cove la si usano i 75ohm o per trasmissioni video.
Ciao
Inviato: 25 giu 2007, 16:00
da plovati
mah, qualcuno dice che anche i cavi audio andrebbero trattati come cavi video, quindi con impedenza caratteristica etc..
I 100ohm di impedenza caratteristica dei cavi audio da dove arrivano? Non c'è un cavo uguale all'altro e le saldature sugli RCA difficilmente sono campatibili con un cavo ad impedenza controllata.
Più semplicemente, stando alla elettrotecnica, fino a che la massima frequenza che si vuole far transitare nel prtoprio cavi di segnale è tale che la propria lunghezza d'onda è molto maggiore della lunghezza del cavo, non si pone il problema di controllare l'impedenza. Secondo la teoria classica almeno.
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Piergiorgio
Inviato: 25 giu 2007, 22:39
da megane79
Si ma accoppiare componenti con impedenze diverse (anche accoppiare materiali diversi) porta delle riflesioni sul cavo dovute alle diverse velocità di trasmissione nei due corpi. Questo è quello che avviene nei cavi per telecomunicazioni che lavorano a frequenz molto più alte,non so se succede anche per il segnale audio. ciao
Inviato: 25 giu 2007, 22:49
da Giaime
Si ma accoppiare componenti con impedenze diverse (anche accoppiare materiali diversi) porta delle riflesioni sul cavo dovute alle diverse velocità di trasmissione nei due corpi. Questo è quello che avviene nei cavi per telecomunicazioni che lavorano a frequenz molto più alte,non so se succede anche per il segnale audio. ciao
Originally posted by megane79 - 25/06/2007 : 17:39:46
Ehm sinceramente non credo proprio, la lunghezza d'onda di un segnale a 100kHz è 3km... e dubito che alcuna sorgente contenga informazione oltre i 100kHz (che dovrebbe essere circa quanto un PCM a 192kHz riesce a campionare senza aliasing)...
Ciao!
Giaime Ugliano