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Inviato: 16 ott 2005, 20:55
da riccardo
Oramai sovrastato da una massa enorme di materiale per la costruzione di ampli a valvole che non ho più punta voglia di fare (Shishido's Loftin White, detto il 'reloggio), e visto che ho rinunciato all'acquisto di un bel set di Trafo vari e induttanze dal Mitico Ing. Bellantoni (che ringrazio molto per la cortesia, per le proposte vantaggiose e per le consulenze molto approfondite..) mi chiedo: ma ci sarà un modo molto molto cheap e inedito, per non lasciare stè cose a far la muffa? magari le vendo, che so... oppure, si potrebbe,
che ne so, usare ECC83, a seguire le 2A3, e uscire senza trafo con dei JFet, dei transistor, dei mosfet, qualcosa insomma che mi eviti il solito costosissimo Duomo....e che spari fuori un 10 watt in modo ..così...un poco strano?
(P.S. potrei anche spingermi al doppio raddrizzatore parallelo a valvole...)

A parte gli scherzi, siccome in un 3D c'è la comitiva 2A3 "ricca" mi faceva piacere aprire una comitiva 2A3 "alternative"
:)

Saluti

R.R.

Inviato: 16 ott 2005, 21:34
da nullo
Andrea Ciuffoli propone questi progetti che secondo me fanno vedere come si possa partire in un modo per poi, volendo affinare, si possa migliorare pian piano.

http://www.audiodesignguide.com/my/2a3_amp.html

Certo è che si gioca enormemente sul costo dei singoli componenti. La sostanza della circuitazione comunque non sembra cambiare molto, fra ampli "ricco" e "povero" (? Ma perchè poi dire così?), secondo me l'importante è la direzione, poi a piccoli o grandi passi ci si arriva.

Palese è che un C di accoppiamento da 1 euro sta centinaia di volte in un trafo di alta qualità, ma non è che col secondo il suono migiori di conseguenza, uno deve prendere le misure al proprio impianto e creare qualcosa di omogeneo, poi a piccoli passi, dopo 10 o 20 anni di passione, basta un investimento annuale di 2/300 euro per arrivare dove si vuole. Che fretta c'è? Stiamo parlando di impare, c'è tutta una vita.....

Basta non comprare a 10 e rivendere a 5 però!... un occhio costante alle occasioni e i gioco è fatto.


Ciao, Roberto

Inviato: 16 ott 2005, 22:16
da mariovalvola
Sono belli entrambi. Peccato che non abbia pubblicato quanto distorce a 1w

La difficoltà è proprio questa. la distrsione armonica.
I ferri impiegati non li ho mai avuti.
E' un attimo mettere insieme un amplificatore coerente. Forse, e mi viene da ridere , distorce di meno lo schema più economico.
Comunque belli.

Mario Straneo

Inviato: 16 ott 2005, 22:19
da riccardo
Hola Roberto.
Non so se esplorato il link in modo sbagliato.
Quello che volevo dire, a prescidendere da ampli ricco o povero, è una cosa diversa dal progetto di Ciuffoli.
Quelle che sarebbe interessante è proprio sostituire del tutto il trafo di uscita, sostituendolo con un elemento attivo, magari un Jfet, e in tutto ciò, ricavare oltre a diversi watt,(non 2...) pure un bel suono.
Io non conosco progetti di tal fatta.
Ma non è che io sia una autorità....., nevvero..


Andrea Ciuffoli propone questi progetti che secondo me fanno vedere come si possa partire in un modo per poi, volendo affinare, si possa migliorare pian piano.

http://www.audiodesignguide.com/my/2a3_amp.html

Certo è che si gioca enormemente sul costo dei singoli componenti. La sostanza della circuitazione comunque non sembra cambiare molto, fra ampli "ricco" e "povero" (? Ma perchè poi dire così?), secondo me l'importante è la direzione, poi a piccoli o grandi passi ci si arriva.

Palese è che un C di accoppiamento da 1 euro sta centinaia di volte in un trafo di alta qualità, ma non è che col secondo il suono migiori di conseguenza, uno deve prendere le misure al proprio impianto e creare qualcosa di omogeneo, poi a piccoli passi, dopo 10 o 20 anni di passione, basta un investimento annuale di 2/300 euro per arrivare dove si vuole. Che fretta c'è? Stiamo parlando di impare, c'è tutta una vita.....

Basta non comprare a 10 e rivendere a 5 però!... un occhio costante alle occasioni e i gioco è fatto.


Ciao, Roberto


Originally posted by nullo - 16/10/2005 : 16:34:31
Saluti

R.R.

Inviato: 16 ott 2005, 22:32
da mariovalvola
Se, comunque, uno vuole spendere poco (si può essere in disaccordo? direi di no) l'unica strada è avvolgersi da soli il trasformatore di alimentazione , e il tu d'uscita. Piergiorgio ha lasciato enormi impronte che si possono seguire in bibilioteca.

Mario Straneo

Inviato: 16 ott 2005, 22:39
da riccardo
La biblioteca e i lavori di Piergiorgio contengono tesori, grazie a PG.
però io non volevo andare a parare qui.

Quindi , di certo, esiste solo la fissità immutabile di un coso che deve dare due watt con 35 kg di ferro e rame spiralato....

Non era questo che intendevo.

Strictu sensu, oramai, dal punto di visti della tecnologia, potrebbero risultare inutili anche i trafo di alimentazione, ma per le valvole, i trasformatori di uscita debbbono continuare a esistere per forza?
:-)


Se, comunque, uno vuole spendere poco (si può essere in disaccordo? direi di no) l'unica strada è avvolgersi da soli il trasformatore di alimentazione , e il tu d'uscita. Piergiorgio ha lasciato enormi impronte che si possono seguire in bibilioteca.

Mario Straneo


Originariamente inviato da mariovalvola - 16/10/2005 : 17:32:53
Saluti

R.R.

Inviato: 16 ott 2005, 22:54
da audiofanatic
Oramai sovrastato da una massa enorme di materiale per la costruzione di ampli a valvole che non ho più punta voglia di fare (Shishido's Loftin White, detto il 'reloggio), e visto che ho rinunciato all'acquisto di un bel set di Trafo vari e induttanze dal Mitico Ing. Bellantoni (che ringrazio molto per la cortesia, per le proposte vantaggiose e per le consulenze molto approfondite..) mi chiedo: ma ci sarà un modo molto molto cheap e inedito, per non lasciare stè cose a far la muffa? magari le vendo, che so... oppure, si potrebbe,
che ne so, usare ECC83, a seguire le 2A3, e uscire senza trafo con dei JFet, dei transistor, dei mosfet, qualcosa insomma che mi eviti il solito costosissimo Duomo....e che spari fuori un 10 watt in modo ..così...un poco strano?
(P.S. potrei anche spingermi al doppio raddrizzatore parallelo a valvole...)

A parte gli scherzi, siccome in un 3D c'è la comitiva 2A3 "ricca" mi faceva piacere aprire una comitiva 2A3 "alternative"
:)

Saluti

R.R.


Originariamente inviato da riccardo - 16/10/2005 :  15:55:58
e perchè no un pushpull di 2A3?? non se ne vedono molti in giro, anzi, un pushpull parallelo così usi un bel po' di valvole :D semmai ingresso/sfasatore a trasformatore e doppio totem come driver
Oppure, nessuno ha mai provato a uscire di catodo con un DHT?

Filippo
www.audiofanatic.it

Inviato: 16 ott 2005, 23:04
da mariovalvola
c'era un articolo, mi pare di suono che proponeva l'uscita catodica della finale.
mi pare usasse un pentodo amplificatore e una 300b
E' tutto da provare..


Mario Straneo

Inviato: 17 ott 2005, 03:53
da plovati
La cosa più economica con una 2A3 è non usare una 2A3!
Una 6EM7 (vedi progetto Primo) dà 2.6-2.7 W ancora entro i limiti di dissipazione con un trafo economico e facilmente costruibile o recuperabile.
la 2A3 dà 3.5 W ad un costo da quattro a sei volte superiore, in schemi economici. Ne vale la pena?

_________
Piergiorgio

Inviato: 17 ott 2005, 04:36
da riccardo
Beh, questo per ora mi pare assodato.
Jè che c'ho un poco di costosi surplus...
Mi chiedevo se esistessero, nella storia, schemi transformerless, fatti con 2A3 con uscita a Jfet, piuttosto che a trafo...
Ma è giusto una curiosità, dato che non ne ho mai visti..


La cosa più economica con una 2A3 è non usare una 2A3!
Una 6EM7 (vedi progetto Primo) dà 2.6-2.7 W ancora entro i limiti di dissipazione con un trafo economico e facilmente costruibile o recuperabile.
la 2A3 dà 3.5 W ad un costo da quattro a sei volte superiore, in schemi economici. Ne vale la pena?

_________
Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 16/10/2005 : 22:53:50
Saluti

R.R.

Inviato: 18 ott 2005, 00:00
da plovati
Beh, questo per ora mi pare assodato.
Jè che c'ho un poco di costosi surplus...
[
Originariamente inviato da riccardo - 16/10/2005 :  23:36:17
Mercatino.....

_________
Piergiorgio

Inviato: 20 ott 2005, 20:34
da plovati
qualcuno pare ci abbia provato:

http://www.tubelab.com/SSopt.htm

Inviato: 20 ott 2005, 20:49
da riccardo
qualcuno pare ci abbia provato:

http://www.tubelab.com/SSopt.htm



Originariamente inviato da plovati - 20/10/2005 : 15:34:03
Piergiorgio, sei un grande!
Spero di non esagerare, se ti chiedo di postare, con la dovuta calma, una tua opinione di massima sul tema?


Saluti

R.R.

Inviato: 21 ott 2005, 14:50
da titano
Visto che non vuoi usare trasformatori faccio una proposta controtendenza.
Usa le 2a3 per costruire un preamplificatore. Il mu di 4 le rende abbastanza sensibili per gestire segnali provenienti da fondi digitali e pilotare amplificatori mediamente sensibili. Dovresti combattere non poco per costruire una alimentazione degna di nota (io ho una proposta se ti dovesse interessare) sia per l'alta tensione che per i filamenti (andrei in corrente continua, non stabilizzata).

Prima o poi ci provo, con le 6C4C però...versione russa alimentata a 6.3V che si trova a una decina di dollari.

Marco

Inviato: 21 ott 2005, 18:45
da riccardo
Interessante.
Sono convinto assertore dell'alimentazione filamenti a CC non stabilizzata.
Sarei per un tripo pigreco induttivo, ma considerate certe questioni di ... se fossi pratico fisserei la tensione a diodi.
Non avendo alcuna fretta, magari, se tu proponi, in ogni caso ci potrà essere qualcuno interessato, no?
(certo che un ampli 2A3 Se senza OT sarebbe interessante...)


Visto che non vuoi usare trasformatori faccio una proposta controtendenza.
Usa le 2a3 per costruire un preamplificatore. Il mu di 4 le rende abbastanza sensibili per gestire segnali provenienti da fondi digitali e pilotare amplificatori mediamente sensibili. Dovresti combattere non poco per costruire una alimentazione degna di nota (io ho una proposta se ti dovesse interessare) sia per l'alta tensione che per i filamenti (andrei in corrente continua, non stabilizzata).

Prima o poi ci provo, con le 6C4C però...versione russa alimentata a 6.3V che si trova a una decina di dollari.

Marco


Originariamente inviato da titano - 21/10/2005 : 09:50:43
Saluti

R.R.

Inviato: 21 ott 2005, 19:55
da titano
Io con tubi di segnale mi sono trovato molto bene usando un lm317 o un lm350 connesso come generatore di corrente costante dopo un filtro c-r-c condito da una bella batteria di condensatori a bassa impedenza (rubycon ZL).
Ho anche provato ad anteporre al ccs un altro stadio pre-regolatore di tensione (regolabile, sempre con un lm) e non posso dire di aver percepito quella differenza che si nota passando da tensione costante a corrente costante.
Interessante per i tubi a riscaldamento diretto è il fatto che la tensione a freddo sale lentamente, seguendo le caratteristiche del tubo e non forzandolo a mantenere la tensione costante. Tutta salute, il filamento ringrazia.

Il miglioramento percepito pare sia legato alla distribuzione statistica della nube di elettroni intorno al filamento...qualcuno ha informazioni in merito?

Alimentazione. Sono un patito, con stadi a tubi polarizzati in classe A, degli stabilizzatori shunt, gli unici che secondo me vanno presi in considerazione.
Eccellente questo progetto:

http://www.euronet.nl/~aespreng/Shuntregv11d/Manual.pdf

Molto ben documentato, senza contare la disponibilità dei file gerber:

http://www.euronet.nl/~aespreng/Shuntregv11d/

Sicuramente non è una soluzione economica, anzi...ma date un occhio alle curve di impedenza (modulo e fase) in frequenza. Si commentano da sole.


Quanto al tipo di carico di soluzioni ce ne sono parecchie ma seghiamo subito quelle legate a induttanze e ferri vari.
Potresti usare come carico un pentodo di potenza se non ti sta simpatico il silicio.
Una bella 6550 magari...

Marco

Inviato: 21 ott 2005, 20:39
da riccardo
Er silicio me stà moolto simpaaaatico....

I
Quanto al tipo di carico di soluzioni ce ne sono parecchie ma seghiamo subito quelle legate a induttanze e ferri vari.
Potresti usare come carico un pentodo di potenza se non ti sta simpatico il silicio.
Una bella 6550 magari...

Marco





Originariamente inviato da titano - 21/10/2005 : 14:55:12
Saluti

R.R.

Inviato: 22 ott 2005, 05:09
da riccardo
Il fenomeno cehmenzioni mi pare si chiami electron starving, ma riguarda, se non ricordo male l'alimentazione del catodo delle DHT a una tensione minore.
Io ho provato con varie valvole e devo dire che per frazioni di volt inferiori si avverte un miglioramento, una maggiore precisione del messaggio.
Posto il primo link che mi capita a tiro.
http://members.aol.com/sbench102/dht.html

Il miglioramento percepito pare sia legato alla distribuzione statistica della nube di elettroni intorno al filamento...qualcuno ha informazioni in merito?

Marco





Originariamente inviato da titano - 21/10/2005 : 14:55:12
Saluti

R.R.

Inviato: 22 ott 2005, 16:10
da titano
Allora buttiamo giù qualche idea. Per l'alimentazione io ti consiglierei di provare un regolatore shunt. Quello che ho proposto è eccezionale ma costoso e con componenti difficili da trovare. Inoltre dovresti farti fare gli stampati da qualcuno. Una soluzione non altrettanto prestazionale ma comunque ottima e con la quale mi sono trovato benissimo, è quella di usare un ccs in ingresso dal ramo alimentazioen pre filtrato e usare come elementi shunt dei diodi a gas (serie Oa Ob o VR). Funziona bene. L'idea l'ho presa dal solito Pimm. Nota il driver:

http://home.pacifier.com/~gpimm/85ls_3.gif

Direi che topologicamente dio proverei qualcosa del genere come pre con una 2a3. Se vuoi i file per gli stampati del ccs basta chiedere.

Nel caso a qualcuno non piacciano i mosfet gli direi di guardare questo link

http://home.pacifier.com/~gpimm/Pentode ... ksheet.gif

Andiamo avanti? Proviamo a scegliere il punto di lavoro e a pensare come alimentare i filamenti?

Marco

Inviato: 22 ott 2005, 20:25
da riccardo
mi hai sopraffatto.
io ci metto mesi a capire queste cose.
Ho sinceramemente alcune perpelssità: l'unico punto di lavoro a me noto delle 2A3 è 250V 60 mA, e se non ricordo male, questo si correla al 3% di distorsine di 2° armonica.
Da questo consegue che io ti devo stare a guardare..
Lo schema di PIM è cmq molto interessante.
Vediamo se riusciamoa ragioanrci sopra, e se ti è possibile, puoi "spiegarlo" per blocchi?
grazie




Allora buttiamo giù qualche idea. Per l'alimentazione io ti consiglierei di provare un regolatore shunt. Quello che ho proposto è eccezionale ma costoso e con componenti difficili da trovare. Inoltre dovresti farti fare gli stampati da qualcuno. Una soluzione non altrettanto prestazionale ma comunque ottima e con la quale mi sono trovato benissimo, è quella di usare un ccs in ingresso dal ramo alimentazioen pre filtrato e usare come elementi shunt dei diodi a gas (serie Oa Ob o VR). Funziona bene. L'idea l'ho presa dal solito Pimm. Nota il driver:

http://home.pacifier.com/~gpimm/85ls_3.gif

Direi che topologicamente dio proverei qualcosa del genere come pre con una 2a3. Se vuoi i file per gli stampati del ccs basta chiedere.

Nel caso a qualcuno non piacciano i mosfet gli direi di guardare questo link

http://home.pacifier.com/~gpimm/Pentode ... ksheet.gif

Andiamo avanti? Proviamo a scegliere il punto di lavoro e a pensare come alimentare i filamenti?

Marco


Originariamente inviato da titano - 22/10/2005 : 11:10:37
Saluti

R.R.

Inviato: 04 nov 2005, 03:39
da titano
Riccardo scusa il ritardo ma sto vivendo un periodo infernale e ultimamente mi sono dedicato a costruire il My_ref nel tempo libero. Vediamo di recuperare il tempo perso...


Allora cominciamo dalla distorsione. Dire che una 2A3 a 250V 60 mA ha una distorsione del 3% non significa nulla, me lo permetterai...almeno non fino a che non specifichi il carico.
Quel punto di lavoro, classico da datascheet, punta a far lavorare il tubo vicino alla sua massima dissipazione per estrarre la massima potenza.
La scelta del carico solitamente è una via di mezzo tra massima potenza e discreta linearità.

Ora se il tuo scopo è fare un pre di portare il tubo vicino alla massima dissipazione proprio non ti interessa. Quello che potrebbe interessarti sono linearità massima e guadagno. Aumentando il carico anodico la linea di carico tenderà ad appiattirsi con una evidente diminuzione della distorsione ed un aumento del guadagno.

La 2a3 è un tubo molto lineare, basta dare un occhio alle sue curve paramentriche. Immagina ora di usare un carico talmente elevato da far funzionare il tubo con una retta di carico piatta...invitante non credi?
Questo carico altro non è che un ccs.

Lo schema di Gary è tutto sommato molto semplice. Partiamo da dopo il filtro a PIgreco. Il primo ccs funge da elemento di completa separazione tra l'alimentazione e gli stadi seguenti. La sua impedenza è talmente elevata che semplicemente annulla il ripple, alla sua uscita avrai solo dc. La corrente è settata per alimentare i due stadi attivi e l'elemento shunt di regolazione, formato dalle Oa2 Ob2. Queste sono diodi a gas, funzionano come degli zener ma la loro impedenza è più stabile, sono molto meno rumorosi e la loro precisione come regolatori è ottima una volta che la corrente assorbita dal carico è stabile...come in questo caso.
In pratica il primo ccs e le oa2+ob2 formano un regolatore shunt. Il ccs blocca il loop delle correnti audio che si chiude a massa attraverso l'elemento shunt senza tornare al filtro PIgreco e peggio ai raddrizzatori, trasformatore ecc.

I loop delle correnti audio sono fondamentali, sopratutto nel caso di stadi SE.

Dopo il regolatore c'è un semplice stadio a catodo comune col la sola particolarità di avere come carico uno stadio mufollower ibrido. Il tubo lavora vedendo un carico attivo di oltre 2Gohm, lavora a corrente costante quindi non serve il condensatore di bypass sul catodo (pessimo...) e il tubo lavora praticamente a bias fisso. Meglio...tutti i parametri sono fissi...bias, corrente assorbita e tensione anodica. Se anche ci fossero delle variazioni a monte del secondo ccs esso si adatterebbe al punto di lavoro imposto dalla combinazione corrente+bias variando la caduta di tensione ai suoi capi...

L'uscita in mufollower permette di far fare al ccs il lavoro di adattatore di impedenza (esci con 60ohm) e di fornire lo swing di corrente erogata sul carico.

Uff...spero sia chiaro, se non si capisce qualcosa dimmelo così proverò ad essere più chiaro... 8)

Marco

Immagine

Inviato: 04 nov 2005, 03:58
da riccardo
La spiegazione è grandiosa, soprattutto perchè, ahimè, non riuscivo a capire cosa fossero Oa2 ob2.
In effetti il progetto così esposto sembra molto interessante.
Lascio sotto un tuo brano sul quale mi farebbe piacere ti dilungassi, quando hai tempo. (eufemismo per dire che mi serve una "spiegazione").
E scusa, anche io non ho tempo, quindi ti capisco. Considera che l'elettronica va studiata..
Beh, del My_Ref non dici nulla?
Riccardo scusa il ritardo ma sto vivendo un periodo infernale....
Dopo il regolatore c'è un semplice stadio a catodo comune col la sola particolarità di avere come carico uno stadio mufollower ibrido. Il tubo lavora vedendo un carico attivo di oltre 2Gohm, lavora a corrente costante quindi non serve il condensatore di bypass sul catodo (pessimo...) e il tubo lavora praticamente a bias fisso. Meglio...tutti i parametri sono fissi...bias, corrente assorbita e tensione anodica. Se anche ci fossero delle variazioni a monte del secondo ccs esso si adatterebbe al punto di lavoro imposto dalla combinazione corrente+bias variando la caduta di tensione ai suoi capi...

L'uscita in mufollower permette di far fare al ccs il lavoro di adattatore di impedenza (esci con 60ohm) e di fornire lo swing di corrente erogata sul carico.

Uff...spero sia chiaro, se non si capisce qualcosa dimmelo così proverò ad essere più chiaro... 8)

Marco

Immagine


Originariamente inviato da titano - 03/11/2005 : 21:39:22
Saluti

R.R.

Inviato: 04 nov 2005, 04:12
da titano
Grazie per aver integrato lo schema... ;)

Sarebbe carino provare a simulare uno schema del genere per valutarne le prestazioni. Francamente non sono amante delle circuitazioni a stadio assimetrico ma credo che una soluzione del genere sia comunque da testare. Io ci proverò con delle 6005 appena troverò il tempo di farlo...

Quello che mi piace di Gary è che pensa, finalmente, in corrente e non in tensione. La cosa è molto diversa. I loop di corrente sono quelli da tenere sotto controllo, soprattutto negli stadi assimetrici. Perchè? Beh hai mai pensato al fatto che la corrente non è che viene dall'alimentatore e poi finisce a massa, come in un pozzo senza cercare di chiudere il loop...in realtà si richiude su sè stessa, e il più delle volte lo fa sul condensatore di filtro (dipende molto da come è eseguito il cablaggio...e quì ce ne sarebbe da dire...). Bello...propio hi end...peccato che la sua impedenza in frequenza varia drammaticamente. Hai presente tutte le componenti parassite?

I diodi a gas non sono lineari come certe soluzioni a mosfet con anello di retroazione a larga banda ma fanno molto bene il loro lavoro. Provato e approvato...

Piccolo inciso. Il condensatore in parallelo serve per compensare alcune non linearità dei diodi a gas sulle alte frequenze, il valore massimo secondo datasheet dovrebbe essere 100nF mi pare...

Domande?

Per il My ref ti farò aspettare...prima voglio provarlo con calma.
Terrò la rev A per un mesetto. Un amico sta facendo la C, così proveremo lo scontro diretto...

Marco

Inviato: 21 apr 2006, 01:17
da massi
Per la serie meglio tardi che mai rispolvero questo vecchio 3D perchè girando in rete ho trovato questo

http://www.studioerosbarone.it/diego/MAD.htm

e magari può ancora interessare

Saluti
Massi