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Inviato: 05 feb 2006, 01:09
da Giaime
Salve a tutti!!!
Vorrei aprire un dibattito sul "perchè" del pre linea.
Partirei dai seguenti presupposti, discutiamone perchè vorrei avere le vostre opinioni.
1) un CD player ha la capacità di pilotare benissimo 1m di cavo di segnale + un potenziometro da 100k + l'impedenza d'ingresso di un finale a valvole. Ovviamente c'è CD e CD, io mi riferisco a quelli con uno stadio d'uscita ben fatto, ad es. il mio NAD che esce con circa 100ohm di impedenza.
2) un finale a valvole (a meno di evidenti compromessi con la semplicità costruttiva) non ha bisogno di più di 2Vrms per arrivare al clipping ANZI, ne ha bisogno di molto meno! Di solito in fase di progettazione si punta a clippare a 0dB, ossia 0.775Vrms.
3) uno stadio attivo (qualsiasi) in più sul percorso del segnale è male, specie se non serve assolutamente a niente (visto i sopraccitati presupposti). Avrebbe del guadagno, che noi dobbiamo in realtà buttare via, peggiorando quindi il rapporto S/N. E anche se non ce l'avesse, è comunque uno stadio attivo nonlineare e rumoroso che sicuramente ha più influenze negative sul suono che un misero metro di cavo di segnale.
Detto ciò, a cosa mi serve un pre linea? io deduco
"a niente", però visto che il mondo è pieno di gente che si costruisce il pre linea, con le topologie più disparate, mi viene il dubbio che sia
IO a sbagliare qualcosa nei miei "presupposti".
La mia esperienza negli stadi linea? Ne ho prototipati molti, con diverse configurazioni, e suonavano tutti bene per carità, ma non vedevo il punto, visto che era chiara l'aggiunta "eufonica" del sound delle valvole (che IMHO è bello da sentire ma non è hi-fi, se per hi-fi intendiamo la fedeltà) ma anche chiarissimo il rumore in più aggiunto. E questo ad orecchio, senza contare le inevitabili rotazioni di fase in frequenza che purtroppo, causa mancanza di attrezzatura adeguata, posso solo immaginare. Poi la microfonicità... Insomma non c'era niente da guadagnare rispetto al pilotaggio del finale tramite "pre passivo" (potenziometro e basta).
Questo nel linestage "attivo", nel semplice CF che ho prototipato (anche per questo schemi nel mio sito) non c'era poi così tanto rumore in più, ma comunque c'era.
Quindi la mia domanda è: sbaglio io o ipotizzando (cosa non del tutto scontata) uno stadio d'uscita del lettore CD ben fatto e un finale a valvole (col solito ingresso da 100-500k e 10/20pF, sensibilità 0.775Vrms) un pre linea è PERFETTAMENTE INUTILE?
Queste considerazioni, infatti, mi hanno portato ad eliminare la sezione linea dal pre che sto costruendo, rendendola "passiva" appunto.
Non scarto però la possibilità di "inserirmi" con segnale della linea nel CF dopo gli stadi RIAA, per valutare le differenze soniche tra pre a CF e pre passivo.
C'è da dire anche un'altra cosa. Prima, pensavo che con un grosso budget, la voglia di fare un pre linea no compromise (triodi DHT, alimentazione regolata a tubi, trasfi interstadio, componentistica di un certo livello) c'era, pensando che comunque lavorando col meno di compromessi possibili qualche parametro della semplice connessione diretta CD-finale potesse essere migliorabile, ma... adesso pensandoci meglio, non capisco IN COSA posso migliorare l'interfacciamento in questione, a mio parere quasi esente da difetti (SE ripeto SE ipotizziamo uno stadio d'uscita ben fatto sul lettore CD).
Che forse lo stadio linea abbia senso appunto perchè gli stadi d'uscita dei lettori CD son fatti male? Io ho sentito che la mia scheda audio del pc gode di benefici passando nel CF prima di pilotare il finale a stato solido nell'impianto del pc, ma il lettore CD (NAD514 per essere precisi) non ne beneficia, acquista solo rumore di fondo (e a quel punto, tutti i discorsi sulla gamma dinamica del digitale ad alta risoluzione vanno a farsi friggere).
Opinioni?
Saluti termoionici


Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Inviato: 05 feb 2006, 04:46
da gserpentino
Beh , io ho costruito un pre linea a valvole perche' volevo provare a costruire un qualchecosa a valvole e costava meno del finale.
Poi visto che ci sono riuscito , passero' anche alla costruzione del finale.
Per quanto riguarda l'uscita del cd credo , ma dico credo, tu abbia ragione ma se vuoi collegare anche altra roba al finale tipo registratore o giradisci si ha sembre necessita' di un pre separato o integrato che sia...
Se non erro i vecchi registratori (io ne ho uno a cui sono molto affezionato, ha passato con me circa 18 anni e funziona ancora benissimo) avevano una uscita piu' bassa dei cd.
Ma forse sbaglio.
Inviato: 05 feb 2006, 05:37
da gluca
Infatti esistono i pre passivi... penso dipenda cmq da caso a caso ...
In fondo il pre si può pensare come un pezzo di amp finale in una scatola separata, se non c'è bisogno di ulteriore guadagno del segnale sorgente allora rinuncia ad uno stadio (il pre appunto) ... sempre che la sorgente stessa sia in grado di pilotare adeguatamente tutto ciò che ha a valle.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 05 feb 2006, 06:10
da nebbioso
Direi piu' per motivi storico/commerciali che filosofici. I *grandi* preamplificatori degli anni 50-60 dovevano avere il pre a basso livello con l'equalizzazione RIAA e NAB (e qualcuno offriva anche l'ingresso microfono!); magari la doppia barra di registrazione, e poi il controllo di livello, quasi sempre il controllo fisiologico di volume, sempre quello dei toni (sic!), il bilanciamento ed essere in grado di pilotare cavi e finali dalle caratteristiche ampiamente variabili. E' chiaro che tutte queste funzioni avevano bisogno di non pochi elementi attivi.
Nel tuo caso tutto questo e' inutile, per cui sono d'accordo al 100% con te: usa un buon potenziometro sul finale e vai.
Se poi dovessi scegliere fra piu' sorgenti, faresti presto a piazzare anche il commutatore di selezione sul telaio del finale e amplificare/equalizzare al livello (topologico) delle sorgenti se ve ne fosse bisogno, uscendo con impedenze e livelli simili al tuo lettore di CD.
Ciao.
Antonino
Inviato: 05 feb 2006, 07:29
da Giaime
Grazie a tutti!
Infatti il pre phono che sto costruendo ha solo la parte phono attiva: l'ingresso "linea" va ad un commutatore (che commuta tra phono e linea) e poi al pot del volume (uso un ALPS blu, il massimo che mi posso permettere per una realizzazione tutto sommato economica). Poi, dritto all'uscita.
Tutto sommato, l'idea di Antonino mi era balenata in mente. All'epoca, non si facevano i pre phono separati come adesso, il "pre" doveva gestire tutta una serie di funzioni che a me non servono, e solitamente nell'hi-fi moderno non servono.
Grazie ragazzi siete sempre tempestivi (di sabato sera! ma non uscite? io sono appena tornato) e particolarmente mi piace quando siete d'accordo con me
Saluti termoionici


Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Inviato: 05 feb 2006, 08:45
da clane
Marco (Titano) aveva comparato il My_Ref (si lo so, non è a valvole

) con il solo potenziometro e con il pre, e con quest'ultimo diceva che il suono migliorava, e non di poco.
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=94&whichpage=4
Ciao,
Claudio
www.claudionegro.com
Inviato: 05 feb 2006, 15:30
da nullo
... hai ragione... ma non sono d'accordo!!!!!
All'1,30 distanotte non ho avuto voglia di risponderti, credo di aver fatto bene...stamane posso citare una frase di Flaiano presa a prestito da una postfazione di un libro appena concluso:
“ Con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole”
Le conclusioni a cui si arriva, di solito, sono sempre destinate a diventare punti di partenza per nuovi itinerari.
Esperienze:
Iterazione 1
Avevo lo MSB con un tre vie sopra i 90dB, la 12AX7 del primo stadio dava all'ampli una sensibilità di 500mV per il max output, il CDP non aveva probemi, ma...
Provo un Pre con un SRPP di 6922, tutto migliora drasticamente, con grande disappunto di un amico che, con l'impianto nelle medesime condizioni , si trovò costretto a costruire a sua volta il pre, dopo aver detto che non avrebbe mai più cacciato una Lira (c'erano ancora quelle).
Iterazione 2
Cambio le casse con le LRL ONE, il pre la fa sempre da padrone. Arrivano i cavi twistati, prima in rame poi in rame argentato....grido al miracolo, gli acuti finalente mi ricordano vagamente la realtà.
Iterazione 3
Passo al PP, anch'esso può camminare cone le sue gambe fino ai 30Watt di targa, ma anch'esso finirà col sottostare al controllo del Pre.
Iterazione 4
Provo il GY costruito per un amico, idem.
Iterazione 5
Arriva LUI, il primo esemplare di ST, finale ibrido, primo stadio una 6922 parallelata a catodo comune, mi chiedo perchè ho perso tempo con i finali a tubi..... Il Pre continua a fare il suo dovere.
Iterazione 6
Ricostruisco lo ST con uno SRPP in ingresso e con una alimentazione più curata, il Pre è sempre lì.
Iterazione 7
Arrivano gli Altec. La troppa amplificazione per la prima volta si fa sentire con gli effetti negativi, i primi a partire sono i cavi in rame argentato, gli acuti erano stridenti e innaturali (...!?...ma prima non erano realistici?)
Iterazione 8
Tolgo uno stadio SRPP e tutto sembra ritornare più eqilibrato.
Fra un passaggio e l'altro passano mesi e/o anni, faccio tutto con estrema calma e sempre con l'ausilio di vari ascolti di gruppo per non prendere abbagli da colpo fulmine. L'amore per una configurazione deve pervadermi con estrema lentezza...
Come vedi, a conferma della validità della frase citata all'inizio, ti ho detto tutto ed il contrario di tutto e, devo aggiungere che le esperienze legate alle prove fra i vari tipi di alimentazioni e ancora, ad esempio, il cablaggio filato o su PCB, hanno dato risultati tali che una parola fine da me, farai fatica a sentirla.
UNICO consiglio che mi sento di darti, è quello di provare a spostare il pot. dopo il Pre e di provare a caricare il CPD con valori di resistenze diversi, es.10K, 25K, 50K, 100K, la differenza mediamente si fa sentire. Il partitore all'uscita se usi un decimo della tensione, ti fa registrare anche una proporzionale diminuzione della distorsione e del rumore; anche sul pot. un test con l'utilizzo di diversi valori, non guasterebbe.
Ciao, Roberto
Inviato: 05 feb 2006, 16:50
da marziom
Secondo me il tuo raggionamento teoricamente fila....ma le teoria sappiamo bene che è ben distante dalla pratica

teoricamente un CD con un buon stadio di uscita (che altro non è che un buon pre), con un buon cavo (corto) e un finale sensibile (che a me sembra un integrato senza selettore ingressi e volume) funzionerà sicuramente meglio senza l'interposizione di un pre attivo, o se vuoi mettendo un pre passivo.
ma questo IMHO è un caso particolare......più generalmente gli stadi di uscita dei CD non sono il massimo, i cavi sono lunghi e con impedenze complesse e i finali (ovviamente non parliamo di integrati) hanno bisogno di un buon segnale a bassa impedenza su tutto lo spettro di frequenze che ci interessano.
quindi IMHO un pre ancora ha raggione di esistere....ma certamente in alcuni casi si può far a meno.
marzio
Inviato: 05 feb 2006, 16:54
da Giaime
Grazie del tuo contributo, Roberto.
Non mancherò in futuro di sperimentare un po' sui pre!
Da qui la domanda: che tipo di configurazione si può adottare per ottenere un guadagno misero (diciamo 3 o 4) e bassa impedenza d'uscita?
Stadio a catodo comune con CCS magari con un tubo a mu bassissimo + CF caricato col CCS? Oppure qualche altra topologia che al momento mi sfugge? Gli stadi che avete citato hanno tutti guadagni impressionanti...
Saluti termoionici


Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Inviato: 05 feb 2006, 17:02
da MBaudino
<<1m di cavo di segnale + un potenziometro da 100k + l'impedenza d'ingresso di un finale a valvole>>
Anche se sul finale in costruzione devo usare necessariamente un potenziometro da 100k, credo che questo valore sia un troppo alto per pilotare un cavo + la Cin del finale ( miller+ distribuita). Il taglio è poi legato anche alla posizione del pot. Se hai un cavo lunghetto dal passivo all' ampli, il taglio potrebbe essere significativo ( soprattutto se contemporaneamente ci vogliamo preoccupare di come il TU risponda all' onda quadra a 10-20 Khz)
Valori molto piu' bassi del potenziometro (di molto preferibili) potrebbero creare problemi all' uscita del lettore CD.
Per il resto, da un punto di vista concettuale, se il CD ha bassa impedenza di uscita, il potenziometro è di valore relativamente basso, le capacità distribuite e concentrate sono basse, i livelli sono sufficienti e l' impedenza del finale è alta, anche io penso che sia inutile aggiungere uno stadio attivo. Se poi le impressioni di ascolto dicono il contrario, probabilmente: o non erano verificate le condizioni iniziali, o si ha cancellazione armonica, o eufonia o (come penso, vista l' esperienza di Nullo e di altri) qualche cosa ci sfugge. Buona domenica
Mauro
Inviato: 05 feb 2006, 17:13
da Giaime
o (come penso, vista l' esperienza di Nullo e di altri) qualche cosa ci sfugge.
Originally posted by MBaudino - 05/02/2006 : 11:02:41
Ciao Mauro,
evidentemente le esperienze confermano che la nostra è un'astrazione: il lettore CD non ha un'impedenza d'uscita sufficientemente bassa, il cavo è troppo lungo e capacitivo (io uso una mandata di RG58), il pot è troppo alto etc etc... caspita oramai l'ho comprato il 100k, se mi ricordavo lo prendevo da 50 o da 20.
Buona domenica a tutti quanti!
Saluti termoionici


Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Inviato: 05 feb 2006, 17:35
da titano
La risposta risolutiva del problema è una sola...dipende

.
Allo stato attuale le funzioni principali di un preamplificatore sono molto differenti da quelle che poteva e doveva svolgere qualche anno fa. La capacità di pilotaggio e la magnitudo del segnale proveniente dalle sorgenti moderne ha radicalmente cambiato le funzioni del preamplificatore. Io direi che ormai ha tre funzioni principali:
-gestire più ingressi
-controllare il volume
-interfacciare al meglio sorgente e finale di potenza
I pre passivi sono a mio avviso una stupidaggine. Se proprio devo usare un partitore resistivo verso massa per variare l'intensità del segnale, lo metterei il più vicino possibile allo stadio che pilota, tanto per non caricare il potenziometro ed evitare di tirar dentro rumore in modo comune.
Questo discorso mi porta al controllo volume. I problemi che introduce possono essere molt. Senza dubbio avere un punto sul percorso di segnale che sembra fatto appositamente per tirar dentro disturbi non è il massimo. Idem se pensiamo che l'impedenza d'uscita varia la variare della posizione del potenziometro. Meglio avere uno stadio di ingresso poco sensibile alle variazioni di carico (almeno nel range dovuto al potenziometro) e cablaggi corti. Tanto se un finale funziona con un pre passivo…allora è un integrato…oppure le nostre orecchie sono foderate di mortadella.
Miscelare segnali di livello medio basso in presenza di campi elettrostatici ed elettromagnetici di una certa entità (come quelli presenti in un finale, dove le correnti di bias e le tensioni sono generalmente più elevate, senza contare gli ampli in classe AB o B) potrebbe rendere complicato il layout nel caso si voglia limitare i disturbi quanto più possibile. In fondo vogliamo sentire musica, non rumore.
Personalmente sto usando al momento un pre a guadagno unitario, in cui il volume agisce non su un partitore resistivo all'ingresso ma sul guadagno di un intergrato, adeguatamente bufferizzato in ingresso. L'idea mi è stata suggerita da Mauro (Penasa) e sebbene di lavoro da fare ce ne sia parecchio, i risultati sono veramente molto interessanti.
Il caso myref è singolare. In particolare la revA è molto sensibile all'impedenza in ingresso, cosa che con un pre passivo causa non pochi problemi, visto che la rete di compensazione in ingresso viene modulata al variare della posizione del potenziometro, causando una caduta degli “alti in fondo ad un pozzo” quando il potenziometro è in prossimità della metà corsa.
A me questa cosa dava parecchio fastidio.
In definitiva mi piace l'idea di un pre a guadagno unitario, nel quale concentrarsi su alcuni aspetti a mio avviso fondamentali: disturbi, gestione ottimale delle impedenze in gioco e separazione delle sorgenti disponibili.
Aggiungo che secondo la mia modesta opinione, la disposizione migliore della catena audio potrebbe essere la seguente: sorgenti e pre-miscelatore (che avrà probabilmente dimensioni ed estetica wife/mother-friendly...

) in una zona di facile accesso.
Il pre dovrebbe gestire in uscita una linea bilanciata per portare il segnale senza disturbi a due finali mono nei pressi degli altoparlanti. Questo dovrebbe garantire minimi disturbi e ottimale sfruttamento dello spazio, con un buon accesso ai comandi e alle sorgenti. Non bisogna dimenticare che con i nostri aggeggi dobbiamo anche conviverci e che non si può pensare ad un componente della catena senza pensare a quali vantaggi o svantaggi possono comportare scelte differenti.
Marco
Inviato: 05 feb 2006, 21:43
da gluca
UH! Uno può farsi anche finali belli-belli che le mother/girlfrieds fanno a gara a mostrare orgogliose alle vicene/amiche ->
www.electronluv.com.
I miei assomigliano di più a bombe pericolosossime pronte ad esplodere.
Ancora sui pre passivi.
Come detto altrove, ora sto usando i trafi S&B 102TX, someone may raise again an eyebrow. Hanno il vantaggio di presentare una R molto-molto bassa al finale e molto-molto alta alla sorgente. Devono essere usati con accortezza, come tutti i trafi; idealmente la sorgente dovrebbe avere impedenza di uscita minore di 1k ed il carico a valle essere superiore a 10k. Nel mio caso vedono a monte i 200R circa del CD ed a valle 20/50k giù di lì del finale (grid leak R che cambia ogni tanto).
Il CDP sputa fuori sino a 20dbu ... ora il segnale sarà intorno ai 2-2.5 Vrms ... livello che tiene lontano gli S&B dalla saturazione.
Devo dire che oltre ad S&B, Sowter e AudioConsulting (con prezzi folli) si sono aggiunti altri trafi multipresa attenuatori sul mercato ... anche i prezzi dei S&B sono cmq calati molto. C'è anche l'autotrafo di Dave Slagle (
www.intactaudio.com) che mi sembra una bella idea e costa meno di alcuni potenziometri!!
La soluzione con questi trafi, passiva, è certamene + costosa (anche molto volendo).
Posso solo dire che collegando direttamente il CD al finale (mediante l'uscita variabile del primo) e confrontando con il collegamento attraverso S&B, il suono mi è risultato più piacevole e meno spigoloso ... cosa vuol dire? Beh non lo so ... non sono bravo a descrivere con il linguaggio ciò che l'orecchio sente e la mente interpreta.
Volevo citare cmq questa possibilità.
Resta cmq un fatto provato che un Cathode Follower con CCS sul catodo offre quelle possibilita cui alludeva Titano. Resta da capire perchè a molti non piaccia.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 05 feb 2006, 22:24
da Giaime
Infatti. Nel pre phono che sto costruendo, un CF c'è (senza CCS, magari vedrò di implementarlo se mi date uno schemino semplice semplice

), ma si trova prima del pot del volume, quindi non posso fare come avete suggerito di mettere prima il pot poi il CF.
A meno che non piazzi il pot dopo lo stadio common cathode con la ECC83. Dovremmo avere poco più di 50k di Zout, un pot da 100k è troppo poco da piazzare qui in mezzo vero? Oppure no? In tal caso potrei appunto inseririmi con la linea subito prima del CF...
Saluti termoionici


Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Inviato: 06 feb 2006, 06:19
da gluca
Beh ma c'è il progetto di SY su diyaudio ben documentato ... oppure magari un LM334Z se la corrente di bias è piccola
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 06 feb 2006, 15:55
da Giaime
Si si infatti ci avevo dato un occhio all'Heretical... Stuart è un personaggio simpaticissimo e ha risposto a tutte le mie domande.
Saluti termoionici


Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Inviato: 06 feb 2006, 17:37
da riccardo
Qui c'è tutto e molto di più, su questa questione filosofica.
Aberrazioni introdotte dal pre passivo, topologie di pre. Controlli di volume digitali.
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=94
Saluti
R.R.
Inviato: 06 feb 2006, 17:49
da titano
Il controllo di volume con trasformatore è sicuramente simpatico, ma visti i prezzi non lo prendo neppure in considerazione. Il fatto poi che la banda passante possa variare al variare dei carichi di lavoro mi invoglia poco a cambiare idea. Sia chiaro, la soluzione tecnicamente ha il suo senso, non ci piove, ma non la riesco a considerare una soluzione "generale", piuttosto partirei dal trasformatore come punto fisso e lo farei lavorare al meglio, magari bufferizzandolo sia in ingresso che in uscita.
Quando Penasa ha misurato le prestazioni del giocattolo che sto usando (più o meno lo stesso) ha trovato una distorsione al variare del volume non misurabile con i suoi strumenti ed una banda passante da 2Hz a 500KHz...il tutto per un pugno di euro.
Lo sto provando con diversi "finali" e mi piace.
Quanto ai cathode follower bisogna dire che sono influenzati nella distorsione sia dalla variazione di corrente che di voltaggio. Il maestro di questo argomento è Allen Wright. Andate sul sito della Vacuumstate e guardatevi qualche schema dei sui pre. Da prendere in considerazione.
A chiosa del discorso e seguendo il ragionamento di Riccardo vorrei ricordare a tutti che esiste la funzione ricerca. Prima di postare usatela per favore...
Marco
Inviato: 09 feb 2006, 21:18
da tonino60
Inserisco questa mia ultima esperienza a conferma .
Non ho mai ustao un pre,da autocostruttore di elettroniche valvolari impostando stadi d'ingresso con il guadagno opportuno ,ho usato uno scatolotto esterno con commutatore e un potenziometro noble.
Poi ho realizzato il my_ref rev.a che comunque funzionava in maniera soddisfacente anche cosi'(complimenti a Mauro Penasa per questo progetto cosi' semplice da realizzare e con un suono da valvolare di classe ,a mio parere!!).
Mi sono ricordato che avevo 'Lo scherzo' di Luca Chiomenti con i suoi ferri originali che era stato proposto come pre più volte.
Bè,inserendolo nella mia catena il salto è stato notevole .La scena acustica aumenta notevolmente in ampiezza e profondità,voci più presenti,batteria (alti..)molto più chiara e soprattutto musicale..,basso migliore.
Le teorie semplicistiche sul minimalismo circuitale per il dettaglio a tutti i costi ,vanno a cadere nella mia personale esperienza d'ascolto ,a favore della musicalità ,e al coinvolgimento emotivo che possono dare gli artisti dell'esecuzione che si ascolta.
E l'oggetto che ho usato come pre sulla carta sembra non proprio perfetto come pre ,con i suoi trasformatori d'uscita economici ,pilotati dall'ecl 82!!
Figuriamoci con un pre serio.
Comunque i due oggetti fanno una grande accoppiata e con pochi soldi ci si puo sperimentare il single-ended ,e avere un finale realmente dal buon suono,musicale con cui pilotare anche casse normali.
Buon ascolto a tutti.
Inviato: 09 feb 2006, 21:41
da plovati
In effetti, pare che il pre sia utile a prescindere.
La discussione del perchè può essere istruttiva e divertente.
Credo che i fattori principali da considerare siano:
1. il pre isola lettore e amplificatore, interponendo una alta impedenza in ingresso e una bassa in uscita
2. le impedenze del pre sono tali anche a frequenze molto più alte di quelle dello stadio di uscita del lettore e di ingresso dell'ampli .
3. il miglior pre è quello a trasformatore perchè aggiunge un isolamento galvanico
4. in un pre si cura molto di più l'alimentazione che non il semplice stadio driver disaccoppiato a RC o a stabilizzatori
5. la presenza del pre fa allontanare gli apparecchi e quindi la parte a basso segnale dall'alimentazione di potenza
_________
Piergiorgio
Inviato: 10 feb 2006, 02:39
da alk
scusate date un link preciso sul progetto di SY su DIYAUDIO?, non riesco a trovarlo, grazie
Inviato: 10 feb 2006, 02:45
da titano
Inviato: 11 feb 2006, 21:48
da Giaime
Mi sono riletto da capo tutti e 3 i thread sull'Heretical, ogni rilettura si impara qualcosa di nuovo
Mi si pone di fronte un difficile dilemma cari colleghi autocostruttori.
Quello che ho:
- pre phono (uscita anodica) di 2 ECC83
- pot Alps Blu da 100k
- 1 solo altro zoccolo per valvola (1 sola altra valvola insomma da poter usare
- 1 ingresso linea da dover bufferizzare e controllare in volume
Che faccio? adesso sto bufferizzando solo l'uscita del pre phono, accoppiandolo in continua con un CF di ECC81 (ma ho anche delle ECC88 qui a casa). Se voglio bufferizzare anche la linea, come fo? Metto un condensatore in uscita al pre phono, qui metto il selettore d'ingressi e poi il pot da 100k, e poi un CF caricato col CCS stile Heretical?
problema 1: alimentazione CCS, io ho solo i +12V regolati dei filamenti, cosa posso fare?
problema 2: il pre phono con 30-50k di impedenza d'uscita riuscirà a pilotare un potenziometro da 100k? il C è troppo grande?
Oppure qualche altra idea?
Saluti termoionici

Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org