Onestamente non so come suoni una IMF. L’unica cosa che mi sento di dire è che mi paiono dei progetti un po’ “datati” e quindi non me la sentirei di prenderli come riferimento.
In questo momento sarei curioso di ascoltare dei PMC, mi paiono “pensati” (
http://www.pmc-speakers.com/company/technology.php), anche se (per alcune delle loro realizzazioni) non saprei assolutamente come impostare un modello che mi permetta di capire come (e perché) suonano.
La OB1
i mi pare ragionevolmente standard. Sarebbe da rivedere il posizionamento del
woofer sulla linea (i calcoli, che danno come impedenza acustica “vista” dall’altoparlante come parallelo fra la Z della parte chiusa e la Z della parte aperta, permettono in tal modo di eliminare il secondo
twiggle sul’SPL). Essendo un tre vie mi “scapperebbe” di mettere il
woofer un po’ più in basso. Poi però non so che pesci pigliare con l’assorbente acustico. E’ certamente un materiale poroso (e non fibroso come la fibra di poliestere o di vetro o la “famosa” lana a fibre lunghe), però quale ? Eppoi non so assolutamente come calcolare la densità e la compressibilità (complesse) del fluido equivalente nel caso in cui l’assorbente non ostruisca completamente il cammino acustico.
Idem per la FB1
i, con l’aggravante che con il solo
mid-woofer non ho più la libertà di metterlo dove “devo” (e infatti sulle mie TL il complesso
tweeter e
mid-woofer è un po’ “bassino”, anche se, miracolosamente --io sono una "ciofeca" a progettare x-over-- l'imagine sonora non ne soffre).
Le TB2
i e DB1
i forse funzionano, anche se hanno la linea un po’ “cortina”. PMC dichiara 50 e 40 Hz, Boh !
Poi c’è la GB1
i, che assolutamente non capisco.
Torniamo alla FB1
i. PMC dichiara (
http://www.pmc-speakers.com/docs/147c7f ... c.FB1i.pdf) una lunghezza effettiva della linea di 3 metri. Con un oggetto alto 1 metro c’è del miracoloso ! Il miracolo pare ancora più eclatante se si va a vedere quanto poco è
tapered la loro linea. E’ il
tapering, insisto, ad “allungare” la linea. Anche il
filling fa del suo ma a quel punto, ad esagerare con la
flow resistivity si ottiene una linea senza bassi. Quel 28Hz mi pare assolutamente contraddittorio.
Senza un modello del
filling come si a ? Potrei dire a qualcuno “prendi ispirazione da PMC”, però mi sentirei non poco a disagio.
Potrei contestare punto per punto le tue affermazioni (e raccontarti quanta escursione deve fare il
woofer di un TQWT, con le conseguenze immaginabili), però penso che non riuscirei a farti cambiare idea, né renderei un servizio ai poveretti che leggano le nostre “divergenze”.
Preferisco rifare e completare l’elenco delle cose che non mi sono chiare. Fra queste ve ne sono alcune già citate a proposito dei PMC.
1. Perché si fa in modo che il primo picco dell’impedenza acustica della linea (a un quarto d’onda)corrisponda a quello della risonanza meccanica dell’altoparlante ? No, ... questo lo so. Quello che non so è perché si tenti di farlo anche dopo aver messo l’assorbente acustico. Dopo, i picchi si smorzano talmente tanto da rendere molto meno stringente tale necessità.
2. A meno di non mettere l’altoparlante in testa alla linea il fatto di metterlo “di fianco” implica che in qualche modo i modi trasversali si accoppino con quelli longitudinali. I modi trasversali devono diventare prima possibile modi longitudinali 1-P (à la Putland), sennò addio soluzioni della WHE ! Le turbolenze rendono il tutto non-calcolabile.
3. Qual è l’espressione più adeguata per l’impedenza acustica di radiazione (alla terminazione) ? Lord Rayleigh si applica alle terminazioni
flanged circolari, altrimenti bisogna usare la più orrenda (e lenta da calcolare) Levine-Schwinger buona per le
unflanged. Oppure Levine per le terminazioni
flanged rettangolari ? Ho verificato che, per terminazioni delle dimensioni tipiche di una TL non fa molta differenza, però ho paura che tutti questi piccoli errori si accumulino, rendendo il risultato finale inaffidabile.
4. Le piegature della linea che effetto fanno ? E’ opinione comune che alle basse frequenze non cambi molto, però ecco un altro fattore di errore ! Ho trovato un articolo (di un "acustico" che studia trombe e tromboni) che si applica “quasi”, lavori fatti usando l’analisi multimodale. Devo ancora metterlo dentro i miei calcoli.
Fossi capace di usare COMSOL Multiphysics ! riuscirei a fare una analisi FEM dignitosa ! è più facile (per chi sa usarlo) smontare e rimontare una linea virtuale che non fare il falegname.
5. Quali sono i limiti di validità dei modelli di fibra che adotto ? perché si dice che la fibra di vetro vada meglio di quella di poliestere (e chi poi la userebbe in una TL, poi ...) ? e dove trovo delle misure usabili (non parlatemi di Bailey o di Bradbury, please ...) per la lana a fibre lunghe ? per il BAF, l’Acoustastuf ?
So perfettamente che, quand’anche avessi trovato una risposta alle mie domande, i modelli sarebbero comunque una pallida rappresentazione della realtà, però preferisco andarci quanto più vicino possibile. In fondo Eiffel di torri ne ha calcolata una, e non è che sia andati avanti “provando e riprovando” (e una ce n’è), a dimostrazione di una capacità di calcolo (o di modellizzazione) che tutt’oggi, quando vado sotto quell’“enorme ammasso di ferraglia che pur sta in piedi”, mi stupisce.