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Inviato: 17 set 2008, 22:51
da sinuko
Visto che di alcune riviste non si può parlare per non incorrere in problemi vari (giustamente gli amministratori del forum hanno altro a cui pensare e piuttosto che buttar via il tempo a dimostrare che tutto quanto scritto è lecito hanno preferito abbozzare la discussione), apro questo 3D esplicitamente parlando di AudioReview che non compravo da tempo (se non sporadicamente) . Poi con la storia della recensione delle Everest mi avete fatto venire voglia e l’ho comprata trovando alcuni spunti interessanti.
Parlando con altri amici lettori mi è stato detto che verrà pubblicato un articolo per l’autocostruzione di un ampli a valvole che utilizza come finale 300B. Non avendo i numeri passati chiedo a voi se la cosa sia vera e se avete qualche notizia a riguardo.
Ciao Paolo
:grin: :grin: :D :D ; ) ; ) :) :) 8) 8) :x :x :x :x :x

:grin:

Inviato: 17 set 2008, 22:58
da Luc1gnol0
Parlando con altri amici lettori mi è stato detto che verrà pubblicato un articolo per l’autocostruzione di un ampli a valvole che utilizza come finale 300B. Non avendo i numeri passati chiedo a voi se la cosa sia vera e se avete qualche notizia a riguardo.
Originariamente inviato da sinuko - 17/09/2008 :  17:51:43
L'autocostruzione su AR (per la parte elettroniche) è curata in gran parte da Walter Gentilucci, presente (ed a volte attivo, vedi thread "Diaccatì") su questo forum con il nick "walge".

Puoi mandargli un PM, nel caso non intervenisse direttamente in questo thread per rispondere al tuo quesito.

"Recentemente" mi pare che, sempre a firma W.G, AR abbia pubblicato un finale SE con 2A3, ed un finale PP ad alta potenza.

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 17 set 2008, 22:58
da camaro71
da quel che dici è il caso di andare in edicola a prenderne una copia.

saluti cesare

Inviato: 18 set 2008, 00:22
da dueeffe
Personalmente da anni compro tutte le riviste del settore.
Non credo che ne valga la pena (comprarle tutte, specie alcune), però mi piace osservare bene ciò che offrono (prendetelo come uno dei miei modi di divertimento).

Dopo i recenti fatti, ho dato disposizione all'edicolante di lasciarmi solo audioreview e suono.

Di audioreview ho apprezzato anche l'annuncio del Bottom Audio.
Apprezzo anche l'impegno DIY.
Non apprezzo invece alcune recensioni dei dischi della sezione classica.
Per esempio "trattano male" i dischi di Masaaki Suzuki e Jordi Savall (che io invece stimo molto), mentre esaltano interpreti quali Svjatoslav T. Richter, che, pur avendo dei grandissimi meriti oggi appare molto datato, rispetto ai più moderni filologi.

Suono è di opinione opposta sulla "questione musica antica"(e questo mi piace), ma ha snobbato il Bottom (e questo non mi piace).
Così come certe rubriche (ci vediamo a casa del sandrino, per esempio) che non valorizzano certo la testata.
Sugli altri contenuti non voglio esprimermi (prove hardware ecc.) anche perchè non ritengo sensato il voler valutare un singolo componente.
Si dovrebbero valutare interi sistemi (software, ambiente ed ascoltatore compresi, naturalmente), anche perchè si ascolta attraverso sistemii e non attraverso singoli componenti.
l'arte risiede nel comporli...

saluti,

FF


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"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)

Inviato: 19 set 2008, 03:55
da walge
Ciao a tutti,

leggo spesso questo forum ma raramente intervengo. I in questo caso, lo faccio per confermare che a breve (spero nel numero di ottobre ) verra' pubblicato su Audioreview un articolo relativo ad un progetto (con le note costruttive) di finale con le 300B in push-pull.
Potremmo quindi scambiare (volentieri) qualche impressione su questa realizzazione.

Saluti

Walter Gentilucci

Inviato: 19 set 2008, 03:57
da sinuko
Per prima cosa grazie della risposta e dell'anticipazione (che personalmente mi riconcilia con il mondo della carta stampata)...non mi resta che aspettare.
Ciao Paolo

P.S. Mi ero perso il SE di 2A3 qualcuno sa dirmi su quale numero era stato pubblicato?

OT/P.SS. come già detto a Dueffe personalmente io adoro Svjatoslav T. Richter.... e guai a chi lo tratta male :twisted: :twisted: :twisted: peste lo colga!!!!!! :grin: :grin:
/OT

Inviato: 19 set 2008, 13:54
da camaro71
Ciao a tutti,

leggo spesso questo forum ma raramente intervengo. I in questo caso, lo faccio per confermare che a breve (spero nel numero di ottobre ) verra' pubblicato su Audioreview un articolo relativo ad un progetto (con le note costruttive) di finale con le 300B in push-pull.
Potremmo quindi scambiare (volentieri) qualche impressione su questa realizzazione.

Saluti

Walter Gentilucci




Originariamente inviato da walge - 18/09/2008 :  22:55:27
bene bene correrò a prenderlo appena esce in edicola.
saluti cesare

Inviato: 19 set 2008, 14:28
da Natali
Dopo aver comperato le varie riviste del settore, Audioreview è l'unica che compro ancora (di tanto in tanto), trovo interessanti le parti di analisi dei crossover, quelle di autocostruzione e soprattutto la parte musicale, anzi spesso compro la rivista quasi solo per quella.
Ciao, Andrea

Inviato: 18 ott 2008, 02:36
da sinuko
Dunque.... curiosando sul sito di Audioreview ho visto che sul prossimo numero, come gentilmente anticipato da Walge ci sarà il PP di 300B.... aspetto inpazziente l'uscita in edicola che almeno qua a Padova è in ritardo.
Ciao paolo

Rettifico....a Padova è uscito questa mattina.

Inviato: 18 ott 2008, 02:52
da PPoli
Hei... ma io quei trasformatori li conosco....(e anche quelle 300B) ma allora li producono ancora....

Vado a comprare Audioreview.

Inviato: 18 ott 2008, 04:08
da poluca
Audio review numero 294 articolo Master 300B Push-pull in classe AB1 pagina 80.......di Walter Gentilucci.....volete che ve lo posti.........nooooooo .......andatevi a prendere la rivista in edicola! :D

Un saluto.
Luca
http://foto.webalice.it/g.lucap

Inviato: 18 ott 2008, 04:26
da dueeffe
andatevi a prendere la rivista in edicola! :D

Un saluto.
Luca
http://foto.webalice.it/g.lucap


Originally posted by poluca - 17/10/2008 :  23:08:01

Già fatto da qualche giorno.
Come più sopra detto, la compro volentieri.
; )


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"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)

Inviato: 18 ott 2008, 05:36
da gluca
vabbè ed a me che la trecentobbì sta antipatica? che faccio? compro? guardate che ho già preso il numero con le everest, non vorrei che diventasse un abitudine.

** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 18 ott 2008, 18:14
da Luc1gnol0
guardate che ho già preso il numero con le everest, non vorrei che diventasse un abitudine.
Originally posted by gluca - 18/10/2008 :  00:36:11
Se aspetti la settimana prossima ti faccio le scansioni che ti servono. :D

E adesso vediamo se s'arrabbiano giampy, audiofanatic, walge e tutta Audio Review! ; )

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 18 ott 2008, 18:32
da gluca
OH! Io all'Università non fotocopiavo i libri se non in rarissimi casi ma li compravo nuovi (feticismo) anche per rispetto degli sforzi dell'autore. Li conservo ancora tutti immacolati. Ed ora? Fotocopie? Vabbè.

Mi devo decidere ad andare a fare la spesa. Il frigo è vuoto ed ho mangiato già troppe pizze ed ho pure una discreta fame. Mo' che esco sbircio in edicola il fascicolo. E' legale? E' morale?

Ascolto ancora un paio di brani e poi esco.

Regards.

** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 18 ott 2008, 18:43
da PPoli
vabbè ed a me che la trecentobbì sta antipatica? che faccio? compro?
Non ho mai compreso appieno questa "antipatia" per la 300B da parte soprattutto dei più "navigati".
Mi sono fatto l'idea che forse dipende dal fattore "moda" di cui sembra aver goduto negli ultimi anni, con relativo aumento del rapporto prezzo/prestazioni. Sono propenso, da dilettante e anche un po ignorante, a ritenere principalmente a causa del numeratore (prezzo).

Potresti ad esempio aiutare gli amici meno dotati a sviluppare un progettino attorno ad una GM70 o ad una 845, possibilmente con tensioni non da sedia elettrica: diciamo non oltre i 700V. Ho visto qualcosa con la 845 a 550, anche su CHF (si potrà dire), ma le potenze ottenibili erano piuttosto risicate.

Inviato: 18 ott 2008, 19:07
da gluca
Non ho mai compreso appieno questa "antipatia" per la 300B da parte soprattutto dei più "navigati".
Mi sono fatto l'idea che forse dipende dal fattore "moda" di cui sembra aver goduto negli ultimi anni, con relativo aumento del rapporto prezzo/prestazioni. Sono propenso, da dilettante e anche un po ignorante, a ritenere principalmente a causa del numeratore (prezzo).
L'opinione di un "naufragato" come me è che la 300B è una valvola per ricchi con un suono grasso ed oleoso. Meglio la 2A3 che almeno ha il filamento a 2.5V ma anche quella ha un timbro simile. Ma io sono sempre stato sciovinista e tengo per le valvole al torio-tungsteno... belle secche ed asciutte. Pure se è radioattivo, io il torio lo grattugio sui maccheroni.
Potresti ad esempio aiutare gli amici meno dotati a sviluppare un progettino attorno ad una GM70 o ad una 845, possibilmente con tensioni non da sedia elettrica: diciamo non oltre i 700V. Ho visto qualcosa con la 845 a 550, anche su CHF (si potrà dire), ma le potenze ottenibili erano piuttosto risicate.
Natali (non che sia meno dotato, è solo che non ne ha mai fatti sinora). Appena si decide a mettere insieme tutti i pezzi. In cambio mi faccio rifinire le microcasse :)

A bassi voltaggi non si riesce a strappare dai valvoloni più di 5W in classe A1. Ma io, dovessi farlo per me, andrei profondamente in A2 per una 20ina di W. Poi dipende dai diffusori ed altri fattori. 5W non sono mica pochi.


Regards

** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 18 ott 2008, 19:14
da mariovalvola
La 300B, è apprezzata, soprattutto, da chi usa le trombe.
Non dico che sia l'assoluto in terra ma, in queste condizioni, ha molto da dire.
E' una valvola di rara versatilità. Il filamento, richiede poca potenza .
Per me, è un grande tubo.

Mario Straneo

Inviato: 18 ott 2008, 19:21
da gluca
Ecco, io e Mario non andremo mai d'accordo :)

** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 18 ott 2008, 21:44
da PPoli
L'opinione di un "naufragato" come me è che la 300B è una valvola per ricchi
Questa è un opinione comune in giro. Ma non l'ho mai compresa. Ho sempre avuto il sospetto che sia un piccolo pregiudizio.
Una coppia di 300B JJ, da alcuni apprezzate da altri odiate, costa 180 euro. Io ho preso in passato due 300B Svetlana per 60 euro l'una. Ora ho una coppia di FullMusic finto-mesh pagate mi sembra 220 euro a coppia.
Non è poco, ma nemmeno troppo. Per un amplificatore in cui sono disposto a spendere almeno 500 euro di trasformatori e probabilmente altrettanto di componenti vari (senza esagerare), non mi sembra che un centinaio di euro in più rispetto ad una coppia di 845 (giusto per fare un esempio) o anche solo di KT88 faccia la differenza tra ricchi e poveri.
...con un suono grasso ed oleoso.
Non sono un orecchio fino, però ammetto un suono un po' ingrassato, specialmente sui bassi.
Meglio la 2A3 che almeno ha il filamento a 2.5V
Adesso sparo la mia sciocchezza: ho l'impressione che la maggior parte degli schemi in circolazione abbia l'alimentazione in alternata perchè sostanzialmente si tratta di variazioni sul tema di schemi ante anni 70. Io ho risolto tutti i miei problemi di filamento (in pratica il mio amplificatore è diventato completamente muto) piazzando due bei regolatori (LT 1085) sui filamenti. Ovviamente ai tempi delle valvole non esistevano.
5W non sono mica pochi.
Non sono assolutamente pochi. Ma magari si riescono ad ottenere anche con tensioni più umane (350-400V) e componenti più economici (solo i condensatori sopra i 550V cominciano a costare e ingombrare). Certo, per uno che fa i pre con la 211 mi rendo conto sia un ragionamento futile.

Inviato: 19 ott 2008, 01:13
da gluca
Le mie 75TL le ho pagate un centinaio di dollari l'una. Poco, molto di meno di valvole coeve della Western Electric ed hanno una qualità costruttiva sbalorditiva in termini di materiali e costruzione. Quello che costa è l'alimentazione (sia per l'anodica che per i filamenti). Un amp con la trecentobbì costerà sicuramente meno. Le 811A, pure NOS, le paghi una ventina di euro e puoi farle andare in classe A2 a basso voltaggio e sono sicuro che le trecentobbì se le strapazzano dalla mattina alla sera.

Un altro vantaggio dei bestioni (come sono definiti nell'articolo) è che in effetti sono molto più flessibili delle trecentobbì (su questo non sono d'accordo con walge): la 211 la faccio andare da 400V a 1100V e la posso usare più o meno ovunque. E sono molto più robuste. C'è chi ritiene che suonino veramente bene solo a tensioni siderali, ma sinceramente mi hanno dato soddisfazione anche a tensioni basse. 400V per la 211, 250V per la 801A, 600V per la 813, la GM70 e 211 sino ai 900V che mi sono imposto come limite invalicabile.

Ci sono tre cose che non mi sono piaciute nello schema di AR:

1) lo sfasatore. Io lo avrei fatto già all'ingresso con segnali più bassi ed utilizzando un trafo oppure anche una valvolina.

2) lo stadio finale. Io lo avrei fatto sedere su un pozzo di corrente con catodi in comune

3) l'alimentazione. Io la preferisco induttiva.

Ed a dirla tutta, ma questa è una complicazione non da poco, avrei usato un accoppiamento diretto tra driver e finale. Io, come sapete, sono tutt'altro che obbiettivo ed ho fortissimi pregiudizi quindi i miei commenti sono da prendere con le molle.

Cmq è sempre un piacere vedere queste realizzazioni. Thanks walge.

Gianluca

OH Paolo! I regolatori sui filamenti (regolazione in corrente?) hanno bisogno di di un filtro passivo LCL a valle (L a modo comune all'ingresso ed una grossa L per la seconda sul ramo positivo e ramo negativo a terra). Te ne accorgi solo con driver ad altissima sensibilità, altrimenti lascia stare.

** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 19 ott 2008, 02:02
da sinuko
Comprato… e divorato.
L’articolo di Walge è godibilissimo (do per scontato che sia ben fatto, ma non sempre le due cose coincidono).
Per quanto riguarda lo schema non mi pronuncio visto che non ho esperienze con i PP…. quindi i miei pareri sarebbero solo parole al vento.
Invece mi incuriosiscono i grafici dello spettro con tono a 1kHz, che sembrano identici con o senza controreazione anzi oserei dire che quello senza feedback mostra distorsioni minori dell’altro (in particolare la 5° armonica) (contrariamente al grafico distorsione/potenza) o sto prendendo lucciole per lanterne???

X Gluca ,per quanto riguarda l’alimentazione anodica riguardo all’uso di un induttanza su un circuito non polarizzato in classe A, non ho le idee chiare …..

Ciao Paolo

P.S:
400V per la 211
.. ed io che me ne voglio disfare perchè credevo che 800 V fossero pochi....

Inviato: 19 ott 2008, 02:17
da gluca

per quanto riguarda l’alimentazione anodica riguardo all’uso di un induttanza su un circuito non polarizzato in classe A, non ho le idee chiare …..


Originally posted by sinuko - 18/10/2008 :  21:02:18
Non ho capito che dubbio hai. Le 211 dalle a me :D (A 400V non ci fai un finale ... la puoi usare come driver o per un pre)

G

** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 19 ott 2008, 02:26
da sinuko
Il dubbio è questo:
l’induttanza si oppone ad una variazione di corrente.
In un classe A la corrente richiesta all’alimentazione è costante quindi no problem… ma in un classe AB dove la corrente non è costante l’induttanza non dovrebbe opporsi all’erogazione di corrente richiesta ???
Ciao Paolo

P.S. per le 211 ... ma no dai è roba vecchia sulle scatole c'è scritto 1947 che te ne fai :D :D :D :D

Inviato: 19 ott 2008, 02:32
da PPoli
Le 211 dalle a me
Tu le hai già. Prima chi non le ha.

Per la discussione sul PP di 300B di Gentilucci cosa facciamo? Visto che sta incontrando un certo interesse, quantomeno a livello accademico, continuiamo qui o apriamo una discussione specifica?

Inviato: 19 ott 2008, 02:49
da gluca
Il dubbio è questo:
l’induttanza si oppone ad una variazione di corrente.
In un classe A la corrente richiesta all’alimentazione è costante quindi no problem… ma in un classe AB dove la corrente non è costante l’induttanza non dovrebbe opporsi all’erogazione di corrente richiesta ???
Ciao Paolo

P.S. per le 211 ... ma no dai è roba vecchia sulle scatole c'è scritto 1947 che te ne fai :D :D :D :D


Originally posted by sinuko - 18/10/2008 :  21:26:36
Beh, tipicamente le alimentazioni induttive hanno caratteristiche di regolazione migliore cioè fanno variare meno la tensione a valle al variare della corrente erogata. Quindi direi che è il contrario. Ricorda che a valle della induttanza c'è un condensatore.

PS: in cambio delle 211 ti dò mia madre che è del 1947 :-)

** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 19 ott 2008, 03:05
da sinuko
sono d’accordo sulla migliore regolazione ( o meglio la forma del ripple è molto meno tormentata che utilizzando resistenze) , ma nel momento che l’ampli richiede corrente cosa succede, l’induttanza si opporrà comunque al passaggio di corrente e “rallenta” la ricarica del condensatore a valle del Pigreco ? … ok devo studiare
Ciao Paolo
PS: in cambio delle 211 ti dò mia madre che è del 1947 :-)
INGRATO... :D :D

Inviato: 19 ott 2008, 03:08
da gluca
PS: in cambio delle 211 ti dò mia madre che è del 1947 :-)
INGRATO... :D :D


Originally posted by sinuko - 18/10/2008 :  22:05:24
:D



** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 20 ott 2008, 23:41
da Luc1gnol0
OT
cosa succede, l’induttanza si opporrà comunque al passaggio di corrente e “rallenta” la ricarica del condensatore a valle del Pigreco ?
Originariamente inviato da sinuko - 18/10/2008 :  22:05:24
Vorrei scrivere un perentorio "Ovvio che no", ma le mie reali conoscenze non me lo consentono.

La migliore "regolazione" di un alimentatore induttivo (in realtà bisognerebbe parlare di "duty cycle", solo che il concetto non è immediatamente trasferibile, per come l'ho capito io), che si "sostanzia" nel fatto che in un alimentatore con filtro di ingresso induttivo i diodi rettificatori non vanno mai in interdizione per via dell'assorbimento minimo di corrente (corrente critica), non dovrebbe portare ad un "rallentamento della ricarica", semmai forse lo si potrebbe pensare come un "impedimento alla scarica" (completa) dei condensatori a valle del pigreco (tant'è che mi pare che, spesso, per ottenere la sicurezza di un funzionamento induttivo, si predisponga un carico fittizio in parallelo al carico reale dell'alimentatore, che consenta di mantenere l'assorbimento di corrente da parte del circuito al di sopra del valore critico).

Tuttavia attendo pareri più qualificati al riguardo.

Quanto al suono, YMMV (as usual).

/OT

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 21 ott 2008, 00:32
da Luc1gnol0
OT
Una coppia di 300B JJ, da alcuni apprezzate da altri odiate, costa 180 euro. Io ho preso in passato due 300B Svetlana per 60 euro l'una. Ora ho una coppia di FullMusic finto-mesh pagate mi sembra 220 euro a coppia.
Non è poco, ma nemmeno troppo.
Originariamente inviato da PPoli - 18/10/2008 : 16:44:57
Molti tubi simil-300B non sono delle 300B: il che non vuol dir nulla.
Per es. tra le incarnazioni più o meno geneticamente esatte, ho ascoltato con piacere la cd. 300B-98 con placca in grafite (non so se si trovino ancora) sui Kondo.

Le 300B vere e proprie io le conosco nelle incarnazioni WE e cinesi (principalmente Shuguang). Le prime erano eccellenti copie delle NOS per 200-250 dollari l'una (col dollaro a 1,15-1,2) ma non le trovo più (a quei prezzi).

Le seconde erano prontamente utilizzabili (ed affidabili), a meno di selezioni costose per l'utente finale, solo (IMVHO) se preventivamente e seriamente vagliate dal fornitore: per es. gli ex ingegneri Mullard di PM Components (Golden Dragon).
E queste due sono le uniche che consiglio (niente Cetron-Richardson, Sovtek, Electro Harmonix, Valve Art, TJ, Full Music).
Le ceche sono tutt'altra cosa.

Diciamo che considerando la disponibilità di 2A3 NOS (Tung Sol VT95 smoked, per es., oltre le solite Fivre/RCA) il loro costo (quello di WE e GD) non è propriamente basso, anzi, tante volte è di molto superiore.

Per es. una sola GD spesso costa come una coppia di 2A3 NOS prese in USA (trasporto e tasse inclusi): ed anche se il confronto è improprio, perché sono pochissimi che possono selezionarti le 2A3 NOS e generalmente ad un costo molto alto, io sempre generalmente preferisco un PSE di 2A3 ad un SE di 300B.

Se poi consideriamo tutte le alternative, sia NOS che nuove (dalle europee a 3-4volt, a tanti tubi in torio-tungsteno), alle poche "vere" 300B rimaste, c'è di che rimanere perplessi IMVHO.

Tutte le 300B (anche le mie "preferite") hanno tre cose che non mi piacciono: l'accoppiata tra basso guadagno e bassa resistenza interna, un filamento a bassa potenza ma a tensione relativamente alta (6W a 5V, che caratterizza il suono come tutti i DHT e che sovente "costringe" ad una alimentazione in DC), ed una griglia (per via del basso guadagno in combinazione di capacità interelettrodiche non trascurabili) che mette alla frusta qualsiasi driver (o quasi). IMVHO la loro combinazione è la seconda causa più probabile dei luoghi comuni sul suono delle 300B.

La prima (causa più probabile) è che, vista la generosità e flessibilità del tubo IN SE', sia come potenza erogabile che come linearità in tensione, essa è stata utilizzata in maniera mediocre (alimentazione in DC chissà come realizzata, pilotaggio solo in tensione e neanche tanta, bias ballerino vieppiù se automatico, carico basso e bassa corrente anodica che col filamento un po' moscio male s'abbina ma fa qualche watt in più, etc.) tante di quelle volte che, ormai, "chiunque" si sente "quasi autorizzato" a dire che la 300B suona moscia, grassa, pigra, etc... in realtà bisognerebbe forse dire che la maggior parte dei SET suoni così (per carenze realizzative, e tra questi SET il tubo d'elezione è, appunto, la 300B).

Tutto quanto sopra prendilo con ampio beneficio d'inventario, Paolo: mi son lasciato andare a parecchi metri cubi nel mio parlare. :oops:

/OT

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Ciao, Luca

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Inviato: 21 ott 2008, 00:46
da Luc1gnol0
Potremmo quindi scambiare (volentieri) qualche impressione su questa realizzazione.
Originariamente inviato da walge - 18/09/2008 :  22:55:27
Sarò telegrafico. Se hai tempo e voglia mi dici:

1 - se c'è un errore o meno sullo spettro ad 1kHz con e senza NFB?
2 - perché non sono stati effettuati, o non sono riportati da Fabrizio Montanucci tutti gli accertamenti tecnici che normalmente AR usa fare sugli oggetti commerciali (per es.: misura della sensibilità, tritim, potenza a 2 e 16 ohm, fattore di smorzamento, rapporto S/N, etc.)?
3 - com'è la storia del Tango finito "ultimo"?
4 - ho letto male, oppure sullo schema e nell'articolo non viene indicato espressamente il valore della tensione negativa di griglia di ogni tubo?
5 - alla fine mica si capisce se "parteggi" per GZ37 o GZ34!
6 - e che ne dici (in generale) delle raddrizzatrici a riscaldamento diretto?

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Ciao, Luca

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Inviato: 21 ott 2008, 04:07
da walge
Salve,

vedo che c'e' interesse sul progetto da me presentato su Audio e di questo ne sono contento.
Per quanto riguarda le varie richieste di chiarimenti cerchero' di essere esauriente.

1- gli spettri ad 1 KHz con e senza FB sono corretti, le minime differenze sono dovute anche al basso valore di FB, 6 dB; nello spettro con FB si nota un migliore decadimento delle armoniche. Tenete presente che in realta' lo schema e' stato ottimizzato per un funzionamento senza FB.
All'atto pratico, collegando questo finale con numerosi diffusori, ho notato che con 6 dB di controreazione ( e quindi con il dimezzamento della impedenza di uscita quindi un maggiore fattore di smorzamento) il rendimento sulle basse frequenze migliorava specialmente con i woofer di medio-grande diametro (ovviamente); tanto per fare un esempio, con le 800 B&W il suono risultava incredibilmente completo anche a livelli non prorio bassi. A seguito di cio' si e' deciso di rilevare alcune misure contemplando anche il FB.

2- Per quanto riguarda la completezza delle misure, non essendo l'oggetto di "taglio" commerciale, alcune di esse non sono state riportate; la prossima volta lo faro', prometto.
Comunque, senza FB, la sensibilita' per la massima potenza e' di circa 400 mV; per la tritim, dando un'occhiata alla caratteristica di carico limite, si puo' immaginare un comportamento interessante; del resto non ci si puo' certo aspettare una performance da SS "ignorante".
Per la potenza a 2 e 16 ohm, leggendo la CCL (di nuovo) si puo' comprendere come si comporta lo schema e direi che e' diffcile trovare un risultato di pari livello per uno pus-pull ( a prescindere dalle valvole finali).
Il fattore di smorzamento non l'ho misurato ( e in un valvolare non lo prendo in considerazione) ma mi prometto di farlo ed essere cosi' preciso.
Per il rapporto s/n siamo intorno a 80-85 dB (in seguito ne riparlero') e molto dipende dalla selezione delle valvole e da come si alimentano i filamenti delle 300B, quelli delle valvole di segnale sono in AC.

3- Per il Tango la storia e' andata proprio come l'ho descritta; non ho molta stima di questo marchio; ovviamente non costruisce ( o costruiva) oggetti non validi, ma ci sono valide alternative a costi piu' contenuti; del resto dopo aver molto provato ( e spendendo un mucchio di soldi) sono giunto alla conclusione che i trasformatori me li faccio fare come dico io e poi, se ci riesco, trasferisco le mie esperienze.
Ad oggi, i Trau della serie montata su questo finale ( ma anche sui finali con le EL34 presentati pochi mesi fa su Audio) li considero tra i migliori al mondo; sto cercando con la FIAT di Roma (dato che li ho a portata di mano) di mettere a punto alcuni modelli di costo contenuto e di buon livello tecnico, sembra che ci si riesca.

4- per la tensione negativa di griglia riporto il valore da settare prima di inserire le 300B ( almeno - 90v) e poi tarare la corrente per ottenere 50 mV ai capi delle resistenze da 1 ohm, non e' necessario ( almeno penso) specificare il valore anche perche' quella e' la corrente da impostare, in ogni caso siamo tra i -80 e i -83 V a seconda del tipo di 300B.

5- Non parteggio ne' per la GZ34 ne' per la GZ37, sono entrambe ottime e molto robuste, dipende dai gusti.

6-non amo le raddrizzatrici a riscaldamento diretto; dopo numerose prove non sono riuscito a trovare una valida alternativa alla GZ34/GZ37.
All'inizio in questo progetto avevo pensato di impiegare la 5AU4, molto robusta, ma il suono non era di mio gradimento (ne ho provate di differenti brand)
Il fatto che esse abbiano una resistenza interna normalmente elevata credo che condizioni poi il risultato sonoro. Se poi si deve adottare una elevata tensione anodica e' ovvio che la scelta e' obbligata (vedasi la 5R4 o 5U4).

Al momento mi fermo e riprendero domani

Saluti

WG

Inviato: 21 ott 2008, 06:03
da PPoli
La prima (causa più probabile) è che, vista la generosità e flessibilità del tubo IN SE', sia come potenza erogabile che come linearità in tensione, essa è stata utilizzata in maniera mediocre (alimentazione in DC chissà come realizzata, pilotaggio solo in tensione e neanche tanta, bias ballerino vieppiù se automatico, carico basso e bassa corrente anodica che col filamento un po' moscio male s'abbina ma fa qualche watt in più, etc.) tante di quelle volte che, ormai, "chiunque" si sente "quasi autorizzato" a dire che la 300B suona moscia, grassa, pigra, etc... in realtà bisognerebbe forse dire che la maggior parte dei SET suoni così (per carenze realizzative, e tra questi SET il tubo d'elezione è, appunto, la 300B).

Tutto quanto sopra prendilo con ampio beneficio d'inventario, Paolo: mi son lasciato andare a parecchi metri cubi nel mio parlare.
Infatti questa volta, a differenza del solito, non ti ho seguito del tutto.

Giusto per la cronaca le Full Music le alimento in continua stabilizzate con degli LT1085. Il carico è 3,5K (ho anche una presa a 3,0K) con dei Trau. La driver è una 6N6 russa in mu-follower con una d3a sopra. La corrente è limitata dal fatto che ho trovato in giro per la Full Music simil-mesh, anche se non per certo, una potenza massima dissipata di 28W in luogo dei 40 canonici (in realtà sono poco oltre i 29W. Ho anche delle JJ che suonano molto dettagliate ma un po' meno "rotonde" (che cosa vorrà poi dire rotondo? Ma del resto si usa, a proposito, anche per il vino).

Inviato: 21 ott 2008, 13:41
da Luc1gnol0
Infatti questa volta, a differenza del solito, non ti ho seguito del tutto.
Mi stupisce l'esser stato pensato "comprensibile" le altre volte! E che non vuol dire ancora "sensato"! :oops:
stabilizzate con degli LT1085.
Curiosità: tensione o corrente?
Ho anche delle JJ che suonano molto dettagliate ma un po' meno "rotonde"
Originariamente inviato da PPoli - 21/10/2008 :  01:03:10
Ed infatti le JJ NON sono delle 300B (filamento diverso, capacità interelettrodiche diverse, etc).

Oddio, non lo sarebbero nemmeno delle FM "mesh", forse è per questo che non sei troppo d'accordo con chi "parla male" della trecentobbì... comunque JJ e FM sono due tubi diversi, è bello che suonino un po' diversi, non ti pare?

Circa il vino, con l'ultima ragazza con cui ne ho bevuto avevamo due concetti di "rotondo" alquanto diversi.

--- --- ---
Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 21 ott 2008, 14:43
da Luc1gnol0
nello spettro con FB si nota un migliore decadimento delle armoniche.
Io non lo noto (e mi era parso di capire, nemmeno Paolo-sinuko), anzi, nei limiti delle dimensioni del grafico i livelli delle singole armoniche (ed in conseguenza l'inviluppo del loro decadimento) sono praticamente indistinguibili per me. L'unica cosa che mi ha fatto convincere che non stessi guardano lo stesso grafico stampato due volte è stato il differente noise floor, più "denso" nello spettro "con FB".
la sensibilita' per la massima potenza e' di circa 400 mV
E' una scelta progettuale tua di avere dei finali molto sensibili, o è stata una conseguenza non cercata della scelta del punto di lavoro della 5842?
molto dipende dalla selezione delle valvole e da come si alimentano i filamenti delle 300B
Il PP è secondo la vulgata meno critico del SE per quanto riguarda l'hum, ma questo non vuol dire nulla, anzi, quando vuoi riprendere il discorso sull'alimentazione dei filamenti sei (per me) il benvenuto.
Per il Tango la storia e' andata proprio come l'ho descritta
Eh, così lasci la mia curiosità del tutto insoddisfatta: mancava la descrizione del test set, della ricerca fatta (solo ascolto, misure, etc), della classifica "completa", del modello di Tango usato, etc...

...senza alcuna critica implicita o esplicita alle opinioni di ognuno: non posso dire moltissimo sugli oggetti Trau (anche perché a volte non ti rispondono nemmeno se li interpelli) ma, ammesso che il circuito fosse il PSE in kit di ANUK, io ho poca stima dei ferri di AN, soprattutto per il loro costo (anche se, ai tempi di Linea Audio Italia il listino AN, sia Uk che Japan, era molto più "morigerato"), ed anche la consistenza storico-realizzativa tra i vari Millerioux (oggi SERDI) non è facilmente verificabile (anche se con ogni probabilità all'epoca, come Selection Components, puoi aver avuto molte più occasioni e possibilità di provare a fondo questo o quel componente).
sono giunto alla conclusione che i trasformatori me li faccio fare come dico io e poi, se ci riesco, trasferisco le mie esperienze.
In teoria sono d'accordo con la tua impostazione: in pratica in Italia reperire certi materiali, o ottenere dal fornitore le certificazioni o misure che Hirata dava è piuttosto difficile, IMO.
per la tensione negativa di griglia riporto il valore da settare prima di inserire le 300B ( almeno - 90v) e poi tarare la corrente per ottenere 50 mV ai capi delle resistenze da 1 ohm, non e' necessario ( almeno penso) specificare il valore anche perche' quella e' la corrente da impostare, in ogni caso siamo tra i -80 e i -83 V a seconda del tipo di 300B.
Originariamente inviato da walge - 20/10/2008 : 23:07:58
A livello di pour parler, personalmente ritengo che per es. sullo sfasatore di 6463 sarebbe stato utile per una più immediata comprensione del funzionamento del circuito. Anche perché mi pare che tu dichiari nel testo un guadagno di ca. 3 che, nella mia ignoranza, sembra forse un po' poco pure per uno sfasatore, almeno con quel tubo. Vorrà dire che rileggerò il tutto con meno superficialità!

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 24 ott 2008, 03:13
da walge
Dunque, riepilogando un po'.
1- sezione di ingresso
come ho scritto il punto di lavoro della 417A e' stato scelto dopo numerose prove anche per avere un corretto "interfacciamento" con lo sfasatore (6463); ripeto che uno degli obiettivi principali era quello di avere un alto swing per pilotare al meglio le griglie e il punto di lavoro della 417A e' fondamentale; aggiungo che un elevato swing dovrebbe essere legato ad una (ragionevole) bassa impedenza di uscita dello sfasatore. In quel punto non mi piace usare il CF (quindi un accoppiamento diretto con la 300B e la regolazione del bias effettuata sul pilota) anche perche' se accadesse qualche malfunzione in questo punto chi ne farebbe le spese sarebbe la 300B ( e questa e' un mio punto di vista).
Devo dire che mi sono accorto che il valore di amplificazione dello sfasatore e' di circa 8 e non 3 come riportato nell'articolo (forse c'e' stato un refuso, controllero').
Vorrei precisare che lo schema e' stato sviluppato circa 8 anni fa e presi proprio le 417A e la 6463 anche perche' all'epoca si trovavano con buona facilita' e poi le avevo impiegate in altre realizzazioni (step up moving coil per la 417, ottimo).
Se si volessero impiegare altri tipi direi che la 6C45 al posto della 417A ( ma anche la 6922 in totem) e la 6H30 come sfasatore ( veramente una grande valvola, la sto impiegando in differenti test).
Come suggeriva Lucignolo, si poteva usare un trafo in ingresso, come del resto ho gia' fatto nei finali monfonici con le EL34 presentati pochi mesi fa sempre su Audio; impiegai il 3575 della Sowter, dal rapporto qualita' prezzo molto elevato.
Il vantaggio sarebbe quello di avere un ottimo sfasamento e poi, a seguire, si potrebbe impiegare ( tanto per citare un circuito che ho esplorato e di cui ho pubblicato un progetto con la 2A3 in SE) un Gomes con le ECC81 (o 6SL7). Il 3575 e' rapporto 1:1+1,il circuito seguente avrebbe un guadagno di circa 50 con impedenza di uscita pari a circa 350 ohm perfetto per pilotare al meglio la 300b; l'unico aspetto da considerare e' quello di avere un secondario con lo zero centrale, da collegare a massa, per poi cosi' ottenere i segnali in controfase da destinare al feedback ( sempre si voglia impiegare).

A presto, per un altro post che riguardera' le altre sezioni del progetto ( e' tardi e sono rientrato dal lavoro poco fa')


WG

Inviato: 24 ott 2008, 04:13
da PPoli
Se si volessero impiegare altri tipi direi che la 6C45 al posto della 417A ( ma anche la 6922 in totem) e la 6H30 come sfasatore ( veramente una grande valvola, la sto impiegando in differenti test).
Così, senza cambiare il circuito? Ha già fatto delle prove in proposito?
Mi sembrano entrambe di più facile reperibilità (anche perchè ne ho qualcuna in un cassetto). Ma non sono certo un esperto del settore, e tantomeno aggiornato sui canali di approvvigionamento. E la 6N6 invece della 6H30?

Inviato: 24 ott 2008, 04:53
da PPoli
stabilizzate con degli LT1085.
Curiosità: tensione o corrente?
Tensione.
Fa differenza su un filamento? (Spero di non essermi giocato la già scarsa reputazione).

Inviato: 24 ott 2008, 06:17
da gluca
stabilizzate con degli LT1085.
Curiosità: tensione o corrente?
Tensione.
Fa differenza su un filamento? (Spero di non essermi giocato la già scarsa reputazione).


Originally posted by PPoli - 23/10/2008 :  23:53:55

Te la sei giocata :) . Corrente. Regola la corrente. Anche se ormai ho deciso che 'sti cosi a tre piedini non sono i miei favoriti.

** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 24 ott 2008, 14:01
da PPoli
Ho fatto confusione con la sigla. In realtà ho usato gli LM1085.
Schema classico:

Immagine

Inviato: 24 ott 2008, 22:13
da gluca
Appunto. Regolazione in tensione. Per i filamenti alimentati in DC è meglio che l'alimentatore si presenti con un'alta impedenza, cioè con una induttanza finale oppure con gli LM/LT impostati per regolare la corrente al filamento (1.25A). Dovrebbe suonarti molto meglio. OH! Ci metti due minuti, magari prima di partire la prossima volta :)

** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 24 ott 2008, 22:22
da MBaudino
...Per i filamenti alimentati in DC è meglio che l'alimentatore si presenti con un'alta impedenza, cioè con una induttanza finale oppure con gli LM/LT impostati per regolare la corrente al filamento (1.25A). Dovrebbe suonarti molto meglio. OH! .


Originariamente inviato da gluca - 24/10/2008 :  17:13:43
Nel caso quindi di filtro LCLCLC (senza stabilizzazione) suggerisci quindi l' uso di una L finale?
Per curiosità, perchè? Perchè dovrebbe 'suonare meglio' ? No polemica, solo mio acculturamento passsssssivo .
:)

Mauro

Inviato: 24 ott 2008, 22:48
da PPoli
Dovrebbe suonarti molto meglio. OH! Ci metti due minuti, magari prima di partire la prossima volta
Guarda che ormai questo è fatto così e non ho nemmeno lo spazio per modificarlo, ma per il prossimo ho presente i tuoi suggerimenti....o meglio, me li sono già dimenticati ma stai sicuro che ti stresserò adeguatamente. Purtroppo ora non è il momento. Più avanti.
Nel caso quindi di filtro LCLCLC (senza stabilizzazione) suggerisci quindi l' uso di una L finale?
Iniziale?
Il problema è che se uno non ha un laboratorio pieno di componenti per sostituire le varie induttanze per trovare la tensione esatta l'unica strada è rimanere "alti" di secondario filamenti nel trasformatore e poi abbassare con delle resistenze.
Non si era detto in passato che da un 5VAC con diodi "normali" NON si tira fuori un 5VDC?
O qualcuno una soluzione migliore?

Inviato: 24 ott 2008, 22:56
da MBaudino
Iniziale?


Originariamente inviato da PPoli - 24/10/2008 :  17:48:21
No. A parte la L iniziale, chiedevo se GLuca ritenesse opportuno anche in questo caso una L finale, come nel caso di stabilizzatori serie controreazionati. Soprattutto mi chiedevo il perchè questa L influesse positivamente sul suono. In sostanza vorrei capire se la L di cui parla GLuca è vantaggiosa solo con l' uso di IC stabilizzatori serie o è vantaggiosa comunque (quindi anche nel caso di un LCLC o di un CLCLC )
Mauro

Inviato: 24 ott 2008, 23:41
da Luc1gnol0
Così, senza cambiare il circuito?
La 6C45 è una (possibile) sostituta della 437A, sorella MOLTO maggiore della 417A, e come tale qualche aggiustatina credo le necessiti, circa i valori del circuito (personalmente nemmeno la vedo altrettanto adatta come stadio d'ingresso, vieppiù che già così - con 400mV circa - mi sembra sensibile quanto e più di un integrato linea).

Il totem di 6922 invece comporta l'ovvio design di un nuovo circuito d'ingresso, uno spunto lo puoi forse trovare sul vecchio Kismet 3i di Fabio Camorani.
E la 6N6 invece della 6H30?
Originariamente inviato da PPoli - 23/10/2008 :  23:13:49
Mi pare che ci sia bisogno di un'alta transconduttanza ed un alto guadagno (35), nell'impostazione seguita da walge per lo stadio d'ingresso di questo progetto: il guadagno di ca. 15-20 a transconduttanza media offerto dalla 6N6P (o PI) IMVHO non appare una soluzione felicissima, per quanto in astratto non assolutamente incompatibile (bisognerebbe simulare se, diminuendo la sensibilità dell'ampli, si riesca ugualmente a mantenere le caratteristiche di swing e distorsione dell'invertitore-pilota).

--- --- ---
Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 25 ott 2008, 00:31
da gluca
Iniziale?


Originariamente inviato da PPoli - 24/10/2008 :  17:48:21
No. A parte la L iniziale, chiedevo se GLuca ritenesse opportuno anche in questo caso una L finale, come nel caso di stabilizzatori serie controreazionati.


Originally posted by MBaudino - 24/10/2008 :  17:56:44
OK. Ormai siamo OT. Poi apro un 3D ad hoc.


Ciao

** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 27 ott 2008, 01:43
da walge
Dunque:
1- le alternative proposte hanno bisogno di una messa punto del circuito.
Direi che la 6922 connessa in totem con circa 8-10 ma di corrente anodica ed alimentazione di circa 200 vdc si puo' poi collegare, in diretta, con la 6463, in questo caso il guadagno sara' di circa 30, piu' o meno in linea con quello ottenuto con la 417A; infine in questo modo non e' necessario riferire a massa il filamento ( siamo a circa 100 vdc). Se si vuole poi usare la 6H30 come sfasatore (cosa che prima o poi faro' ) e' necessario impostare bene lo schema dato che si potrebbe polarizzare la valvola per far scorrere una elevata corrente anodica (direi 10 ma per ramo) e quindi impiegare un valore di resistenza anodica ( e catodica) piu' basso migliorando di fatto il pilotaggio delle griglie delle 300B (lo sfasatore avrebbe una Rout piu' bassa) non penalizzando lo swing.
Tengo a precisare che l'impostazione attuale e' collaudata e, sonicamente, bensuonante, poi chiunque si puo' divertire a modificare l'impostazione.

2- per le 300B e' mia opinione personale che la JJ sia quella piu' affidabile e piu' vicina ai parametri della originale. La costruzione e' robusta e la selezione non e' difficoltosa. Le uniche che in passato mi hanno dato un senso di affidabilita' erano le Svetlana (parlo di almeno 5-6 anni fa) ma le varie vicissitudini (piu' o meno note) mi hanno indotto a cercare altre soluzioni (le Valve art 98B non sono male). Per le W.E. riprodotte ogni commento, al momento, e' sospeso, ho bisogno di altro tempo.
Aggiungo una nota molto positiva riferita sempre alle JJ 2A3-40; e' una ottima soluzione ai problemi legati alla alimentazione dei filamenti. In questo momento sono in funzione due apparecchi che adottano queste valvole e che rispettano le caratteristiche delle 300B, molto consigliate.

3- per l'alimentazione dei filamenti delle 300B ho raggiunto la detrminazione che la soluzione migliore e' in AC. Ho provato altre alternative sopratutto perche' le mie prime esperienze di alimentare i filamenti in alternata non erano state convincenti dato che l'adozione di potenziometri di non elevata qualita' (disponibile in quel periodo) mi aveva indotto, appunto, a cercare altre strade.
Per fortuna si sono resi disponibili potenziometri da 2-3 w in Cermet o film plastico (su RS si trovano e non sono economici) che garantiscono una elevata affidabilita' del punto di contatto dell'elemento strisciante (l'aspetto che mi ha sempre preoccupato); per farla breve adottando (come descritto) un trafo toroidale solo per i filamenti con le sezioni separate per ogni 300B ( e dimensionati per 3-4 A minimo) e collegandoli in AC quindi impiegando i pot. si e' ottenuto un rumore residuo in uscita inferiore ad 1 mv (al mio setup di laboratorio) non pesato, cio' significa che per 13 vac out (circa) il rapporto s/n e' di 83 db (non male, ricordo che non e' pesato, in pesato siamo a circa 90 dB).
Il filamento, in AC, rende meglio e la durata e' maggiore; per il suono e' sicuramente la soluzione piu' performante e lo dico con cognizione dato che la riprova l'ho avuta sul campo acoltando in differenti configurazioni e differetni persone. Preciso inoltre che con la 2A3-40 siamo a circa 0,5-0,6 mV residui.

A presto per ulteriori considerazioni relative al trafo di uscita.

WG

Inviato: 27 ott 2008, 01:52
da walge
Dunque:
1- le alternative proposte hanno bisogno di una messa punto del circuito.
Direi che la 6922 connessa in totem con circa 8-10 ma di corrente anodica ed alimentazione di circa 200 vdc si puo' poi collegare, in diretta, con la 6463, in questo caso il guadagno sara' di circa 30, piu' o meno in linea con quello ottenuto con la 417A; infine in questo modo non e' necessario riferire a massa il filamento ( siamo a circa 100 vdc). Se si vuole poi usare la 6H30 come sfasatore (cosa che prima o poi faro' ) e' necessario impostare bene lo schema dato che si potrebbe polarizzare la valvola per far scorrere una elevata corrente anodica (direi 10 ma per ramo) e quindi impiegare un valore di resistenza anodica ( e catodica) piu' basso migliorando di fatto il pilotaggio delle griglie delle 300B (lo sfasatore avrebbe una Rout piu' bassa) non penalizzando lo swing.
Tengo a precisare che l'impostazione attuale e' collaudata e, sonicamente, bensuonante, poi chiunque si puo' divertire a modificare l'impostazione.

2- per le 300B e' mia opinione personale che la JJ sia quella piu' affidabile e piu' vicina ai parametri della originale. La costruzione e' robusta e la selezione non e' difficoltosa. Le uniche che in passato mi hanno dato un senso di affidabilita' erano le Svetlana (parlo di almeno 5-6 anni fa) ma le varie vicissitudini (piu' o meno note) mi hanno indotto a cercare altre soluzioni (le Valve art 98B non sono male). Per le W.E. riprodotte ogni commento, al momento, e' sospeso, ho bisogno di altro tempo.
Aggiungo una nota molto positiva riferita sempre alle JJ 2A3-40; e' una ottima soluzione ai problemi legati alla alimentazione dei filamenti. In questo momento sono in funzione due apparecchi che adottano queste valvole e che rispettano le caratteristiche delle 300B, molto consigliate.

3- per l'alimentazione dei filamenti delle 300B ho raggiunto la detrminazione che la soluzione migliore e' in AC. Ho provato altre alternative sopratutto perche' le mie prime esperienze di alimentare i filamenti in alternata non erano state convincenti dato che l'adozione di potenziometri di non elevata qualita' (disponibile in quel periodo) mi aveva indotto, appunto, a cercare altre strade.
Per fortuna si sono resi disponibili potenziometri da 2-3 w in Cermet o film plastico (su RS si trovano e non sono economici) che garantiscono una elevata affidabilita' del punto di contatto dell'elemento strisciante (l'aspetto che mi ha sempre preoccupato); per farla breve adottando (come descritto) un trafo toroidale solo per i filamenti con le sezioni separate per ogni 300B ( e dimensionati per 3-4 A minimo) e collegandoli in AC quindi impiegando i pot. si e' ottenuto un rumore residuo in uscita inferiore ad 1 mv (al mio setup di laboratorio) non pesato, cio' significa che per 13 vac out (circa) il rapporto s/n e' di 83 db (non male, ricordo che non e' pesato, in pesato siamo a circa 90 dB).
Il filamento, in AC, rende meglio e la durata e' maggiore; per il suono e' sicuramente la soluzione piu' performante e lo dico con cognizione dato che la riprova l'ho avuta sul campo acoltando in differenti configurazioni e differetni persone. Preciso inoltre che con la 2A3-40 siamo a circa 0,5-0,6 mV residui.

A presto per ulteriori considerazioni relative al trafo di uscita.

WG

Inviato: 28 ott 2008, 05:18
da hobbit
Ciao. Se non è un disturbo vorrei approfittare della tua presenza come autore per chiederti i motivi di alcune delle tue scelte tecniche relative all'amplificatore in questione.
La mia prima curiosità è perché hai preferito questa circuitazione al classico Williamson.
L'altra curiosità che ho è perché hai ritenuto necessario l'accoppiamento in DC tra il 1° e il 2° stadio, mentre hai preferito il collegamento in AC tra il secondo stadio e le finali?
Ciao

_________
Francesco

Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
(J.R.R. Tolkien)

Inviato: 31 ott 2008, 02:48
da walge
Lo sviluppo dello schema e' durato un bel po'; vuoi per il poco tempo a disposizione e vuoi perche' mi ero fissato con la 417A.
Lo schema che ne e' scaturito ha il vantaggio di avere, tra l'ingresso e la sezione finale, un solo condensatore (quello di accoppiamento alle griglie delle 300B).
Come gia' accennato, non gradisco il pilotaggio in continua delle valvole finali; se si innesca un problema alla pilota c'e' il grosso rischio di ammazzare la 300B; il negativo di griglia e' piu' sicuro; e questa e' una mia opinione.

Ritornando al progetto, il circuito di alimentazione prevede una GZ34 che alimenta tutto il circuito.
Chiaramente la qualita' della 34 e' importante dato che la corrente che scorre e' di circa 220 mA e siamo al 90% della capacita' di questa valvola.
Il primo condensatore e' di capacita' contenuta, a seguire una induttanza da 10H e quindi una batteria di 4 SIc Safco da 330uF/500Vdc ( l'alternativa piu' economica sono i JJ da 200uF cadauno); la capacita' totale e' di 1320 uF per circa 160 Joule di riserva di energia ( e non e' poco).
Questa configurazione consente di avere una capacita' elevata di erogazione impulsiva di corrente , mantenendo una buona regolazione della tensione (l'induttanza aiuta).
La caratteristica di carico limite ( sia continua che impulsiva) esprime molto bene quello che ho scritto; con il diminuire del carico la potenza tende ad aumentare e l'andamento della curva risulta avere una buona verticalita'. Si passa dai circa 20 watt su 8 ohm ai circa 31 watt a 2 ohm, in regime impulsivo.
Ricordo che il trafo di uscita ha un solo secondario settato per 3 ohm; l'intento era quello di privilegiare il comportamento con carichi aventi un modulo di impedenza, a bassa frequenza, piuttosto tortuoso.

A disposizione per ulteriori chiarimenti.

WG

Inviato: 31 ott 2008, 03:31
da dueeffe

A disposizione per ulteriori chiarimenti.

WG





Originally posted by walge - 30/10/2008 :  21:48:07


Incuriosito da ciò che hai scritto sulla rivista, attendo le considerazioni sui trasformatori di uscita.
Anche perchè le mie esperienze (confronti tra TU orientali, americani ed europei) mi hanno spesso fornito risultati ed impressioni opposti ai tuoi.
Con l'unica (e non trascurabile) differenza che le mie esperienze sono riferite per lo più al single ended, ovviamente.
:)


------------------------------

"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)

Inviato: 06 nov 2008, 01:26
da walge
Riguardo i trafo di uscita, credo di essere la persona sbagliata per formulare un giudzio completo.
Ho abbandonato da tempo le prove con i prodotti commerciali; ho fatto le mie esperienze ( a mie spese) con numerosi prodotti e, nel bene e nel male, normalmente lo standard non era male.
Credo che i Tango siano sopravvalutati; aggiungo a latere che che i prodotti di Imai lo siano ancora di piu', ovviamente considerando anche i costi.
Ho lavorato molto con gli inglesi (Sowter e Ripley, all'inizio con Partridge) e con alcuni americani come Hammond, qualche UTC e Dyna (nos), con la francese Millerioux (notevole).
Ho lavorato anche con AN (conoscevo PQ ma da tempo l'ho perso di vista), non male i loro trafo anche se oggidi' credo siano leggermente differenti.
Alla fine, spinto dalla volonta' di provare configurazioni piu' o meno standard ma con accoppiamenti dello stadio finale che usassero parametri elettrici differenti dalla consuetudine, ho cominciato a farmeli fare. E, all'inizio, mi sono fatto male!
Dapprima con Trau poi con Ripley a seguire con FIAT di Roma ( loro sono all'inizio, per fortuna ci si diverte) dalla quale mi aspetto grandi cose.
Devo dire che le sorprese non sono mancate e le pubblicazioni su Audioreview sono una parte di quello che ho sviluppato ( a breve, spero, ci sara' una interessante novita').
Tengo a precisare che anche il trafo di alimentazione e' importante e comunque tutte le mie realizzazioni hanno il trafo relativo ai filamenti separato da quello della alta tensione; ne beneficia sia il rendimento che il suono.
Come si puo' notare dallo schema, io adotto un singolo secondario settato a 3 ohm (con il filo di diametro piu' grande possibile in funzione dello spazio del cartoccio), l'impedenza al primario e' in funzione di questo valore e normalmente e' quella standard riferita al tipo di valvola che si impiega, questo significa che se collego i soliti 8 ohm, l'impedenza riflessa al primario si incrementa di molto aiutando, di fatto, il lavoro della valvola finale.
Non mi interessa il dato di potenza massima ottenibile ma mi interessa come essa viene erogata variando il carico , aggiungo che normalmente completo i test con un carico complesso (tipicamente capacitivo) che mi puo' evidenziare i limiti progettuali; chiaramente controllo anche che l'andamento decrescente delle armoniche sia "lineare" ( se mi e' consentito il termine).
Concludo che un altro obiettivo e' quello di raggiungere la massima ampiezza di banda ad anello aperto ( e questo e' normale) non solo ad 1 w (misura standard) ma anche a massima potenza.
Nel caso del progetto con le 300B si evince una notevole risultato (- 3dB a 70 KHz circa) che diventa molto buono con un tasso di controreazione di soli 6 dB. Alle basse frequenze cerco di avere 0 dB almeno a 10 Hz a qualunque potenza.
Preciso anche che, raggiunto l'obiettivo di buone prestazioni ad anello aperto, non disdegno l'uso del feedback non per la risposta in frequenza o per una migliore THD ma per il fatto che l'impedenza di uscita si abbatte e questo da' la possibilita di gestire molto bene i woofer di grossa dimensione. I valori di FB che impiego sono, normalmente, 6 e 12 dB.
Nella configurazione con 12 dB, nel caso del 300B, l'impedenza di uscita diventa di circa 0,45 ohm, un buon risultato.

A disposizione per qualunque chiarimento.

Saluti

WG

Inviato: 25 nov 2008, 03:14
da walge
Mi consenta Lucignolo:
Mi pare che ci sia bisogno di un'alta transconduttanza ed un alto guadagno (35), nell'impostazione seguita da walge per lo stadio d'ingresso di questo progetto: il guadagno di ca. 15-20 a transconduttanza media offerto dalla 6N6P (o PI) IMVHO non appare una soluzione felicissima, per quanto in astratto non assolutamente incompatibile (bisognerebbe simulare se, diminuendo la sensibilità dell'ampli, si riesca ugualmente a mantenere le caratteristiche di swing e distorsione dell'invertitore-pilota).

Riporto quello che ha scritto tempo fa e volevo soffermarmi sulla frase: "bisognerebbe simulare..................."
Molto tempo fa sul forum di Audio impostai un thread dal titolo: Simulazione si, simulazione no.
A me la simulazione non piace ed e' un mezzo fuorviante perche' rende facile da risolvere alcuni problemi che in realta' non lo sono.
Le prove al banco, partendo da una base di schema almeno decente, consentono di raggiungere un risultato tecnico adeguato che dovra' essere sempre verificato dal risultato sonoro oltre che da misurazioni adeguate.
Azzardare alcune soluzioni tecniche e risolverle solo con la simulazione non da la certificazione che esse siano perfettamente funzionanti.
Secondo me i danni provocati dai vari programmi di simulazione sono enormi dato che chiunque puo' impostare uno schema, eseguire le misure virtuali (addirittura le FFT) e presentare il risultato come progetto finito e pronto per l'uso.

Ho detto la mia.
Dite la vostra.

Saluti

WG

Nota: direi che la 6N1P in totem possa essere un buon stadio di ingresso; l'alimentazione e' piu' o meno simile, la connessione in diretta con la 6463 non sarebbe complicata e non ci sarebbe bisogno del riferimento dei filamenti; il valore di guadagno e' compatibile con l'attuale configurazione. Per la transconduttanza non mi preoccuperei affatto.

WG

Inviato: 25 nov 2008, 04:15
da Luc1gnol0
Mi consenta Lucignolo
Prego, per carità, walge. :)
volevo soffermarmi sulla frase: "bisognerebbe simulare"
...
A me la simulazione non piace ed e' un mezzo fuorviante perche' rende facile da risolvere alcuni problemi che in realta' non lo sono.
...
Azzardare alcune soluzioni tecniche e risolverle solo con la simulazione non da la certificazione che esse siano perfettamente funzionanti.
Capisco le vostre preoccupazioni, tuttavia temendo di esser stato frainteso, ci tengo a sottolineare che:
  • non ho mai preteso o sostenuto che la simulazione possa essere impiegata come unico strumento di progettazione (né tantomeno che un progetto possa esistere solo dentro spice);

    ritengo che Paolo Poli - mio interlocutore e destinatario dunque della "istigazione" alla simulazione - sia sufficientemente "sgamato" o "scafato" da saperlo a sua volta;

    per una prima comparazione tra soluzioni, o una sgrossatura preliminare dei calcoli, la simulazione circuitale aiuta senz'altro a ridurre i tempi di sviluppo e ad evitare alcuni punti morti.
direi che la 6N1P in totem possa essere un buon stadio di ingresso; l'alimentazione e' piu' o meno simile, la connessione in diretta con la 6463 non sarebbe complicata e non ci sarebbe bisogno del riferimento dei filamenti; il valore di guadagno e' compatibile con l'attuale configurazione. Per la transconduttanza non mi preoccuperei affatto
Originariamente inviato da walge - 24/11/2008 :  21:14:08
A sentimento a me ispirerebbe di più la 6N3P (per quanto con le russe io non ci faccia l'amore).

Quanto alla transconduttanza, secondo me non è vero che non debba affatto preoccupare, vista la generale relazione tra transconduttanza e linearità in tensione (AFAIK, in genere in un triodo di segnale, in cui la resistenza di placca tende ad essere maggiore che nei triodi di potenza, più elevata è la transconduttanza, meno tendono ad essere equispaziate le curve anodiche a parità di modulazione del segnale in ingresso: con le dovute eccezioni, in genere costosissime, vedi EC8020).

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 25 nov 2008, 21:18
da walge
A completamento del mio post precedente vorrei aggiungere che se le simulazioni possono aiutare, si dovrebbe far seguire ( e quindi presentare) una realizzazione pratica del progetto completo di misure.
Questa e' l'unica strada, a mio parere, per fornire indicazioni precise ed utili a chi volesse poi realizzare quel specifico progetto.
Girando per il mondo di internet, sui vari siti di audio ho notato una sfilza di progettisti, che definisco "su carta" ,impressionante; la cosa imbarazzante (almeno per me) e' che poi ci sono fiumi di discussioni imperniati sul nulla.
Perche' tanto e' un progetto che non viene realizzato, che poi sia il migliore o no e' un'altro problema.

Ho ridetto la mia, ri-dite la vostra! :)

Nota: ribadisco la non importanza, in quel punto del progetto, del valore di transconduttanza anche perche' stiamo parlando di una valvola che, bene o male, ha una buona linearita' ed in ingresso essa dovra' accettare uno swing massimo di circa 2 Vpp ( ma se fossero 3 non cambierebbe nulla); se andiamo a guardare le curve caratteristiche sicuramente si trova un punto di lavoro adeguato affinche le distorsioni siano contenute; avendo Sofia riesco a impostare il test per ottenere fino a 21 curve caratteristiche con differenti valori di Va max e Imax ( con un range di Vg adeguato).
Per la 6N3, non la conosco e non metto in dubbio che possa essere adeguata lalla bisogna.

Saluti

WG

Inviato: 25 nov 2008, 23:24
da Luc1gnol0
A completamento del mio post precedente vorrei aggiungere che se le simulazioni possono aiutare, si dovrebbe far seguire ( e quindi presentare) una realizzazione pratica del progetto completo di misure.
Questa e' l'unica strada, a mio parere, per fornire indicazioni precise ed utili a chi volesse poi realizzare quel specifico progetto.
A parte una generale concordanza con quanto sopra citato, il mio intervento in risposta a Paolo Poli aveva intenti alquanto più limitati.

Paolo Poli si chiedeva se poteva in qualche maniera adattare un progetto già sviluppato a del materiale in suo possesso, e gli ho dato le mie impressioni allo specifico riguardo.

Di qui l'invito a simulare quello stadio d'ingresso ed a compararlo: se ci si chiede se un qualcosa possa funzionare, una simulazione può dare una prima risposta, una risposta almeno in linea teorica (e se non funzionasse nemmeno astrattamente, è giocoforza consigliabile cambiare strada, no?).
Nota: ribadisco la non importanza, in quel punto del progetto, del valore di transconduttanza anche perche' stiamo parlando di una valvola che, bene o male, ha una buona linearita'
Ho un'opinione (per quel che vale) ostinata e contraria sulla 417A (io la vedo "bene" solo a basso livello, come sui phono).
ed in ingresso essa dovra' accettare uno swing massimo di circa 2 Vpp ( ma se fossero 3 non cambierebbe nulla); se andiamo a guardare le curve caratteristiche sicuramente si trova un punto di lavoro adeguato affinche le distorsioni siano contenute; avendo Sofia riesco a impostare il test per ottenere fino a 21 curve caratteristiche con differenti valori di Va max e Imax ( con un range di Vg adeguato).
Originariamente inviato da walge - 25/11/2008 :  15:18:11
Non ho molti dubbi su ciò che si possa ottenere con una buona perizia ed un ottimo strumento come Sofia, Walter.

Ritengo in generale però che si riesca solo con qualche difficoltà ad ottenere la stessa quantità e composizione della distorsione con un tubo che abbia un andamento delle anodiche molto diverso quanto a pendenza ed equispaziatura, pur se in astratto compatibile quanto a fattore di amplificazione. E queste difficoltà non aiutano nell'operazione (in questo caso, ancora ad uno stadio ipotetico) di "adattamento" di materiali diversi ad un progetto globale già sviluppato, secondo me.

Dopodiché, chi fa sa, mentre chi non fa, non sa: ed il progetto l'ha sviluppato ed implementato Walter Gentilucci, e non io. :oops:

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 26 nov 2008, 04:09
da plovati
Dopodiché, chi fa sa, mentre chi non fa, non sa: ed il progetto l'ha sviluppato ed implementato Walter Gentilucci, e non io. :oops:

Originally posted by Luc1gnol0 - 25/11/2008 :  17:24:25
OT ma mica tanto
Per l'appunto, ma non ti sembra ora di postare un TUO progetto?
/OT ma mica tanto

_________
Piergiorgio

Inviato: 26 nov 2008, 04:25
da Luc1gnol0
OT
Per l'appunto, ma non ti sembra ora di postare un TUO progetto?
Originariamente inviato da plovati - 25/11/2008 :  22:09:34
"Si-si, no.. moo... mo' me lo segno, proprio... c'è 'na cosa... non vi preoccupate..." :grin:

/OT

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 27 nov 2008, 04:33
da walge
Riguardo la 417A nel tempo mi sono dovuto ricredere e il finale con le 300B ne e' la prova.
La considero una valvola facile ( dopo averla "frequentata")
E' una valvola molto duttile, ha una Req bassa ( grazie ad un valore di gm interessante ed una Rp contenuta).
Le Raytheon sono di piu' facile reperibilita' ma hanno bisogno di una buona selezione; si trovano ancora le W.E., ne ho alcune e devo dire che sono ottime ma i costi sono alti.
Tempo fa riuscii a fare uno stepup per moving coil alimentato a circa 100 Vdc senza resistenza di catodo; il suono non era affatto male e il rumore ( con una alimentazione molto curata) basso.

Ritornando a quello che ci siamo detti, concluderei con una nota che ritengo molto importante ( e che ho, in parte, gia' accennato).
Se si imposta un progetto e lo si mette in rete si dovrebbe avere l'accortezza di proporlo anche come realizzazione pratica, magari poi con gli eventuali aggiustamenti ; questo darebbe un senso di sicurezza e garanzia di funzionamento per chi poi quel circuito lo vorrebbe realizzare.
Del resto se qualcuno di noi, me compreso chiaramente, pubblica un progetto lo fa anche per una forma di narcisismo che si completerebbe se poi, effettivamente, anche altre persone lo realizzano con successo magari migliorandolo (io non sono geloso!).

A presto

WG

Nota: confermo quanto scritto sulla 6N1P.

Inviato: 27 nov 2008, 05:33
da PPoli
Del resto se qualcuno di noi, me compreso chiaramente, pubblica un progetto lo fa anche per una forma di narcisismo che si completerebbe se poi, effettivamente, anche altre persone lo realizzano con successo magari migliorandolo (io non sono geloso!).
Che ci dici delle prove con le JJ 2A3 40W?
C'è un progetto finito o solo qualche esperimento?
Scusa se sono stato troppo "azzardato".

Anche in un altra discussione se è meglio.

Inviato: 28 nov 2008, 17:35
da walge
Sono stati progettati e costruiti da me 2 coppie di mono ognuno con quattro 300B per canale.
La prima coppia con le 300B JJ la seconda con la 2A3-40 JJ.
La eguaglianza nelle misure e' notevole; direi che si possono sovrapporre.
Le considerazioni dal punto di vista sonoro sono molto poisitive.
Il progetto e' derivato da quello stereo; e' cambiato un poco il punto di lavoro della 417A, e' stato messo a punto uno sfasatore con una delle piu' bei doppi triodo in circolazione ( anche se scarseggia come repribilita') e cioe' la 7044.
L'acoppiamento tra i primi due stati e' R-C csi' come l'accoppiamento verso le 300B.
Ho impiegato, come la solito, un trafo toroidale per i filamenti; le finali sono tutte alimentate in ac.
Ho acquistato su RS dei pot. in Cermet da 2w, 100R di elevata qualita' e (grazie alla configurazione p-p) sono riuscito ad ottenere, con le 300B, scarso 1 mv di rumore residuo al secondario, con le 2A3-40, ovviamente, il risultato e' migliore e siamo intorno a 0,5-0,7 mv ( con la mia strumentazione non riesco a questi livelli ad essere molto preciso).
Ovviamente con 6dB di controreazione ( inseribile), il tutto quasi si dimezza.
Questo significa che il rapporto s/n e' di 85 dB con le 300B (circa 90 con FB); per le 2A3-40 siamo a circa 88db (circa 93 con FB)

La qualita' delle 2A3-40 e' molto buone, la selezione e' facile e la stabilita' della corrente anodica e' elevata; un buon prodotto che credo usero sempre' piu' spesso.
Questo aspetto mi convince ancor di piu' che i risultati che si possono ottenere con queste valvole siano nettamente superiori a quelli ottenuti con i triodi big size tipo 211 e 845 ( e parenti vari).

Qui trovate una foto del primo prototipo in fase di costruzione e prove.

http://www.multitask.it/1000enium.jpg


Saluti

WG

Inviato: 29 nov 2008, 20:08
da ValerioV
Suono e AR mi piacevano moltissimo, soprattutto nell' epoca pionieristica dell' HiFi,
con schemi e misure, insomma, qualcosa x amatori della materia 8)
Poi, dopo gli anni 90 e' cambiato molto, anche la societa, grandi IPER, nuove guerre,
immigrati e nuovi paesi emergenti...
insomma, mentre negli anni 80 c'era il culto dell' impianto HiFi, oggi e' gia' tanto se in
casa molti hanno il compatto cinese comprato all' Iper.. :grin:

Cmq. ricordo con piacere i vari editoriali del direttore Nuti, (anche sull' altra rivista MC)
Parole sante !!! :D

bye :)

Inviato: 30 nov 2008, 07:11
da Luc1gnol0
Suono e AR mi piacevano moltissimo, soprattutto nell' epoca pionieristica dell' HiFi
Originariamente inviato da ValerioV - 29/11/2008 :  14:08:00
Ritara la tua personale timeline, pioniere: AR dovrebbe avere circa un quarto di secolo, e quindi, nel caso, la metà degli anni ottanta del secolo scorso sarebbe abbondantemente oltre qualsiasi epica epoca.

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Ciao, Luca

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Inviato: 28 dic 2008, 05:00
da sinuko
Nell’ultimo numero era presente la prova delle nuove Martin Logan ….
A parte il prezzo che non lascia indifferente la cosa che mi ha colpito maggiormente sono le misure riportate in particolare la risposta in frequenza…. Cioè curva più tormentata di quella mi è capitata poche volte di vederla.
Non ho dubbi che suonino bene certo che lo scostamento tra misure e qualità “udibile” è impressionante….. sono sempre più convinto che qualcosa (e nemmeno di poco conto) mi sfugge.
Ciao Paolo