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Inviato: 19 apr 2008, 18:41
da kagliostro
Salve :)

Per cortesia, qualcuno mi può fornire uno schema molto semplice con un Mosfet (o altro) per dare qualche secondo di ritardo all'anodica delle valvole (i brimistor ormai sono pressochè introvabili con i valori giusti)

RINGRAZIO per l'attenzione e per l'eventuale aiuto

Kagliostro

Inviato: 19 apr 2008, 18:46
da mrttg
Qualcosa del genere è presente nell LX1615 di NE, non ho lo schema sottomano.



Saluti Tiziano

Inviato: 19 apr 2008, 21:46
da farad
Avevo usato quello di questo schema :http://www.audiodesignguide.com/my/new3 ... 0bxls.html
Funziona perfettamente
Franco

Inviato: 19 apr 2008, 22:49
da mrttg
Avevo usato quello di questo schema :http://www.audiodesignguide.com/my/new3 ... 0bxls.html
Funziona perfettamente
Franco


Originally posted by farad - 19/04/2008 : 16:46:46
Quello che ho suggeriro ha il mosfet sull anodica (senza relè); lunedì posto lo schema.

Saluti Tiziano

Inviato: 19 apr 2008, 23:05
da Giaime
Avevo usato quello di questo schema :http://www.audiodesignguide.com/my/new3 ... 0bxls.html
Funziona perfettamente
Franco

Originariamente inviato da farad - 19/04/2008 : 16:46:46
Occhio: per salvaguardare i contatti del relè, meglio posizionare l'interruzione a valle dei primi condensatori di filtro, non a monte, sennò la corrente di carica può fare archi...

Ciao!
Giaime Ugliano

Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys

Inviato: 23 apr 2008, 02:46
da kagliostro
Ciao

Grazie per le risposte

Per Mrttg:

quando puoi posta lo schema senza relè

Per Giaime:

Scusa

a valle o a monte ????

tanto per capirci, a valle = subito prima dei condensatori o dopo ???

a me verrebbe spontaneo pensare "subito prima = a monte"

quale è la posizione ( e la dicitura) giusta ??

altra questione:

per un eventuale interruttore di standby si può utilizzare un doppio deviatore 250V 10A ????

GRAZIE

Kagliostro

Inviato: 30 apr 2008, 14:23
da mrttg
Immagine

Se interessa dopo posto i valori dei componenti.



Saluti Tiziano

Inviato: 30 apr 2008, 14:33
da plovati
Avevo usato quello di questo schema :http://www.audiodesignguide.com/my/new3 ... 0bxls.html
Funziona perfettamente
Franco

Originariamente inviato da farad - 19/04/2008 : 16:46:46
Occhio: per salvaguardare i contatti del relè, meglio posizionare l'interruzione a valle dei primi condensatori di filtro, non a monte, sennò la corrente di carica può fare archi...

Ciao!
Giaime Ugliano

Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys





Originally posted by Giaime - 19/04/2008 :  18:05:05
Porre il relè prima dei condensatori di filtro significa far vedere al contatto una raddrizzata, una tensione cioè che passa periodicamente per lo zero. Gli archi sul relè quindi si spengono naturalmente.
Un arco infatti si sotiene solo con una tensione (un campo elettrico, in realtà V/m) elevata.

Per quanto riguarda la corrente impulsiva e di transitorio iniziale di carica dei condensatori, se questa eccede il rating del relè può incollare i contatti, non genera sicuramente archi.

Porre il relè sull'alternata, prima del ponte raddrizzatore o sul primario nel caso di trasformatori anodica e filamenti separati (consigliabile nei progetti veramente seri) è ancora meglio.

Comunque, nessuno dei casi contemplati è quello che cercava Kagliostro che ha chiesto espressamente un mosfet.

_________
Piergiorgio

Inviato: 01 mag 2008, 15:42
da kagliostro
Ciao

Grazie per le indicazioni

riguardo allo schemino postato, si, i valori mi interessano

Kagliostro

Inviato: 02 mag 2008, 03:29
da kagliostro
Salve :)

Oggi, per caso, sono finito su un sito americano dove parlavano della questione del ritardo
in quel caso si trattava di usare un relè, come in uno degli schemi di cui si sta parlando qui

veniva consigliato, per evitare archi di installare tra i contatti del relè, con funzione di baypass, una resistenza da 5 - 10k 5w, consentendo all'anodica di passare molto lentamente sino a quando non si fosse chiuso il contatto del relè

QUALCUNO DI ESPERTO PUO' COMMENTARMI QUESTA AGGIUNTA ???

potrebbe validamente risolvere i due problemi del relè (archi - incollaggio) ed essere positiva per un avvio progressivo della tensione anzichè tutta d'un botto ???

in realtà la ricerca dello schema con il mosfet è appunto dovuta alla ricerca di una soluzione che non comporti i problemi legati ai contatti del relè (archi ..... incollaggio dei contatti ad inizio chiusura dovuto ad extracorrente per la carica dei condensatori)

tra l'altro, sarebbe veramente obbligatorio usare un relè per alta tensione o, visto che le correnti in gioco non sono molto elevate (durante il funzionamento, non nel momento di inizio carica degli elettrolitici) si potrebbe usare un relè che sopporti 220 V 10-15A ai contatti ???


GRAZIE per l'attenzione e l'eventuale aiuto :) :) :)

Kagliostro

Inviato: 02 mag 2008, 04:46
da 6550
Un saluto a tutti

ciao Kagliostro inizialmente ho sempre adottato nei miei progetti la tecnica di ritardo con relè e resistenza tutto sommato funziona abbastanza bene,in definitiva la resistenza non deve essere alta di valore deve solo eliminare il colpo iniziale,ora però adotto un altro sistema sempre con relè ma prelevo con la resistenza una tensione piu bassa sul secondario del trasformatore per poi scattare sulla massima, ma questo è valido solo nel caso che inizi un progetto da zero, ti allego una foto per darti unidea.
Immagine

Inviato: 02 mag 2008, 04:49
da Pilot
A mio avviso la resistenza "ponte" è una buona scelta.
Naturalmente il valore e la dissipazione devono essere calcolati caso per caso.

Inviato: 02 mag 2008, 05:26
da kagliostro
Grazie ad entrambe per le indicazioni

per 6550:

potresti descrivere anche solo brevemente il vantaggio dell'utilizzo del sistema con la doppia tensione rispetto a quello con la singola tensione e la resistenza (in quello a doppia tensione non c'è la resistenza di bypass, ma penso che non serva, giusto??)

nessuna indicazione riguardo il tipo di relè ???? (questione voltaggio -amperaggio)

GRAZIE ANCORA

Kagliostro

Inviato: 02 mag 2008, 06:17
da Pilot
Sul relè non c'è molto da dire: come per la resistenza dipende da caso a caso. I contatti ovviamente devono agevolmente sopportare tensioni e correnti previste. Ricorda che per una maggiore affidabilità si possono usare anche due contatti in parallelo in luogo di un singolo contatto.
Altro consiglio: se usi relè con contatti octal muniti dello zoccolo (come accade per le valvole) puoi, in caso di guasto, sostituirlo facilmente senza ricorrere al saldatore.

Inviato: 02 mag 2008, 12:57
da baldo95
I relè su zoccolo octal sono del tipo industriale per forti correnti ma non ti evitano l'innesco dell'arco; potresti usare i relè del tipo sigillato per CS che dovrebbero essere sottovuoto, ne trovi con contatti che portano 10A-250V e come si è già detto collegare una resistenza di adeguato valore (dovrebbe valere la legge di OHM) e potenza in parallelo ai contatti però collegato sul negativo; per evitare l'arco di solito si collega un condensatore di basso valore. Se non sbaglio anche IMAI usava queta soluzione.

Inviato: 02 mag 2008, 14:50
da no_nfb
Per cortesia, qualcuno mi può fornire uno schema molto semplice con un Mosfet (o altro) per dare qualche secondo di ritardo all'anodica delle valvole
Mi permetto di darti di nuovo la mia indicazione che ti ho già fornito qui:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=4032

E' uno schema universale di alimentatore che ho usato per vari
amplificatori, rispetto ad un classico alimentatore devi solo aggiungere
i transistor e poche resistenze, non ha bisogno di dissipatori sui transistor
e fornisce una alimentazione perfettamente filtrata con un soft start che
puoi variare come ti pare cambiando la resistenza da 15K
(cosa vuoi di più dalla vita?) :D

Immagine


Immagine

Inviato: 03 mag 2008, 02:03
da kagliostro
:x

per no_nfb

Acc, Mannagg .... che figura di *****

NON ricordavo più che il tuo schema oltre a regolare la tensione provvedeva anche al "soft start"

bè, spero non me ne vorrai .......

GRAZIE per il promemoria

se a qualcuno potesse interessare uno schema di alimentatore regolato a valvole ho trovato un link interessante, dopo aver guardato l'alimentatore (vi sono poi anche altri schemi per lo stesso uso), date un'occhiata alla valvola finale utilizzata ........

ATTENZIONE non è un progetto ultralineare, ultra HI FI ......
ma direi che la realizzazione è piuttosto interessante

http://www.geocities.com/tinydaddy2000/platescreen.jpg

http://www.geocities.com/tinydaddy2000/

Kagliostro

Inviato: 03 mag 2008, 02:48
da 6550
per Kagliostro

quando accendi l'ampli il relè si trova a riposo
e preleva una tensione piu bassa sul secondario tramite la resistenza che serve ad eliminare il picco di caduta durante la carica dei condensatori, in questo modo si ha piu lunga vita al trasformatore al ponte e ai condensatori che si ritrovano carichi ad una tensione piu bassa, fino a quando le valvole non avranno raggiunto una dovuta temperatura di lavoro allora scatterà il relè che porterà il tutto a regime massimo ovvio che la punta del relè si sposterà per prelevare una tensione piu alta.Altri vantaggi sono l'utilizzo di condensatori con tensioni appropiate senza dover fare delle serie.

ciao Angelo

Inviato: 03 mag 2008, 02:54
da kagliostro
Ciao Angelo

Spiegazione arrivata a destino

GRAZIE

Kagliostro

Inviato: 03 mag 2008, 03:02
da kagliostro
Naturalmente

RINGRAZIO tutti per le indicazioni

Kagliostro

Inviato: 05 mag 2008, 22:06
da IceMax
Perchè usare un mosfet in un ampli a Valvole?
Anche io mi sono trovato a dover risolvere lo stesso problema, e mi sono detto: ma negli anni d'oro delle valvole, come risolvevano il problema?
Semplice, con una VALVOLA "particolare" la G Series TDR prodotta dalla Amperite. Si presenta come una normale valvola con zoccolo octal, ma di fatto è un relè a tempo.

ciao

Inviato: 05 mag 2008, 22:47
da Pilot
Opinione condivisibile.
In ogni caso i circuiti a mosfet o a transistor hanno due ulteriori vantaggi: riducono il ripple e fanno salire la tensione lentamente, cosa che un relè temporizzato non può fare.

Giancarlo

Inviato: 05 mag 2008, 23:15
da IceMax
Solitamente questo genere di circuiti di ritardo non si mettono sulla " fase" del secondario dell'0anodica (altrimenti te ne servirebbero due per ogni ampli), ma sullo zero del secondario dell'anodica, quello che gli americani chiamano Central Tap. Quindi non introduci nessun tipo di disturbo.

Inoltre, quando la valvola è ben calda, non ha più molta importanza iniettare tensione lentamente o velocemente.... :)

E comunque, vuoi mettere il fascino.....!!!!

CIAOOOOO!!!

PS: la valvola in questione, io l'ho pagata 5 euro.......

Inviato: 06 mag 2008, 02:07
da kagliostro
Un saluto a tutti :)

in effetti le valvole della amperite le conosco, da qualche parte in rete ho visto anche un catalogo completo ed a PN in fiera ne ho viste da Borgia (sia a novembre 2007 che ad aprile 2008), aveva comunque un solo modello da 3 minuti di ritardo, un po' troppi per il mio scopo, infatti mi sto interessando per utilizzo in ampli da chitarra, non HIFI, dove fai le cose con molta calma

l'idea del mosfet appunto è venuta per evitare i problemi dei relè, ai miei tempi forse (anche se inesperto sono un po' vecchiotto) si sarebbe usato un scr od un triac, ma visto che adesso i mosfet di potenza non sono così irraggiungibili e che tutti sembrano essersi orientati in tal senso ...........

altra questione, quando diversi anni fa smanettavo con la RF mi pare di ricordare che in parallelo ai contatti dei relè si mettesse un condensatore per prevenire le scariche, o mi ricordo male ????

Kagliostro

Inviato: 06 mag 2008, 02:27
da Pilot
In parallelo ai contatti dei relè si inseriva (e nulla vieta di farlo anche oggi) una rete antiscintilla consistente in una resistenza posta in serie ad un condensatore. Di norma il condensatore aveva valori di alcuni nanofarad o poche decine di nF e la resistenza di pochissime centinaia di ohm.
Naturalmente l'inserimento di questa rete dipende da cosa devono commutare i contatti del relè...perchè in molti casi è del tutto inutile.

Giancarlo

Inviato: 06 mag 2008, 02:38
da kagliostro
Grazie Pilot

concetto recepito, ma non ho capito se in parallelo ai contatti di un relè con funzione di ritardo dell'anodica sia utile o no

Kagliostro

Re:

Inviato: 23 gen 2010, 14:46
da net_urbano
mrttg ha scritto:Immagine

Se interessa dopo posto i valori dei componenti.

Saluti Tiziano
volendo utilizzare il circuito suggerito da Tiziano (che è previsto per alimentare 2 valvole che assorbono complessivamente 40mA) con valori di anodica differente, come andrebbero ricalcolati i componenti ? Io vorrei usarlo per regolare una tensione di 420V con 80mA di assorbimento

Re: Ritardo dell'anodica - cerco schema con mosfet

Inviato: 24 gen 2010, 09:20
da armeuc
Io uso da anni un semplice circuito con relè inserito prima del ponte raddrizzatore. Alimentazione anodica a 450V e circa 280 mA.Relè da 24V 5A 2contatti in parallelo e sui contatti una R da 6,8K 11W in parallelo a un C da 4,7nF 400V Y. Variando il valore della resistenza da 38K si cambia proporzionalmente il tempo (così è circa 70 secondi). Lo schema è sul mio sito:
http://www.webalice.it/armeuc/
Cliccare su Cartella Amplificatore
Scendere fino a Schema Alimentatore
Il cicuito temporizzatore, dato il basso assorbimento (35mA) si può alimentare anche direttamente dalla rete mettendo uno zener da 27V e il classico condensatore in serie alla rete (circa 510 nF).
Ciao
ARNALDO