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Inviato: 05 mag 2008, 22:06
da IceMax
Perchè usare un mosfet in un ampli a Valvole?
Anche io mi sono trovato a dover risolvere lo stesso problema, e mi sono detto: ma negli anni d'oro delle valvole, come risolvevano il problema?
Semplice, con una VALVOLA "particolare" la G Series TDR prodotta dalla Amperite. Si presenta come una normale valvola con zoccolo octal, ma di fatto è un relè a tempo.
ciao
Inviato: 05 mag 2008, 22:47
da Pilot
Opinione condivisibile.
In ogni caso i circuiti a mosfet o a transistor hanno due ulteriori vantaggi: riducono il ripple e fanno salire la tensione lentamente, cosa che un relè temporizzato non può fare.
Giancarlo
Inviato: 05 mag 2008, 23:15
da IceMax
Solitamente questo genere di circuiti di ritardo non si mettono sulla " fase" del secondario dell'0anodica (altrimenti te ne servirebbero due per ogni ampli), ma sullo zero del secondario dell'anodica, quello che gli americani chiamano Central Tap. Quindi non introduci nessun tipo di disturbo.
Inoltre, quando la valvola è ben calda, non ha più molta importanza iniettare tensione lentamente o velocemente....
E comunque, vuoi mettere il fascino.....!!!!
CIAOOOOO!!!
PS: la valvola in questione, io l'ho pagata 5 euro.......
Inviato: 06 mag 2008, 02:07
da kagliostro
Un saluto a tutti
in effetti le valvole della amperite le conosco, da qualche parte in rete ho visto anche un catalogo completo ed a PN in fiera ne ho viste da Borgia (sia a novembre 2007 che ad aprile 2008), aveva comunque un solo modello da 3 minuti di ritardo, un po' troppi per il mio scopo, infatti mi sto interessando per utilizzo in ampli da chitarra, non HIFI, dove fai le cose con molta calma
l'idea del mosfet appunto è venuta per evitare i problemi dei relè, ai miei tempi forse (anche se inesperto sono un po' vecchiotto) si sarebbe usato un scr od un triac, ma visto che adesso i mosfet di potenza non sono così irraggiungibili e che tutti sembrano essersi orientati in tal senso ...........
altra questione, quando diversi anni fa smanettavo con la RF mi pare di ricordare che in parallelo ai contatti dei relè si mettesse un condensatore per prevenire le scariche, o mi ricordo male ????
Kagliostro
Inviato: 06 mag 2008, 02:27
da Pilot
In parallelo ai contatti dei relè si inseriva (e nulla vieta di farlo anche oggi) una rete antiscintilla consistente in una resistenza posta in serie ad un condensatore. Di norma il condensatore aveva valori di alcuni nanofarad o poche decine di nF e la resistenza di pochissime centinaia di ohm.
Naturalmente l'inserimento di questa rete dipende da cosa devono commutare i contatti del relè...perchè in molti casi è del tutto inutile.
Giancarlo
Inviato: 06 mag 2008, 02:38
da kagliostro
Grazie Pilot
concetto recepito, ma non ho capito se in parallelo ai contatti di un relè con funzione di ritardo dell'anodica sia utile o no
Kagliostro
Re:
Inviato: 23 gen 2010, 14:46
da net_urbano
mrttg ha scritto:
Se interessa dopo posto i valori dei componenti.
Saluti Tiziano
volendo utilizzare il circuito suggerito da Tiziano (che è previsto per alimentare 2 valvole che assorbono complessivamente 40mA) con valori di anodica differente, come andrebbero ricalcolati i componenti ? Io vorrei usarlo per regolare una tensione di 420V con 80mA di assorbimento
Re: Ritardo dell'anodica - cerco schema con mosfet
Inviato: 24 gen 2010, 09:20
da armeuc
Io uso da anni un semplice circuito con relè inserito prima del ponte raddrizzatore. Alimentazione anodica a 450V e circa 280 mA.Relè da 24V 5A 2contatti in parallelo e sui contatti una R da 6,8K 11W in parallelo a un C da 4,7nF 400V Y. Variando il valore della resistenza da 38K si cambia proporzionalmente il tempo (così è circa 70 secondi). Lo schema è sul mio sito:
http://www.webalice.it/armeuc/
Cliccare su Cartella Amplificatore
Scendere fino a Schema Alimentatore
Il cicuito temporizzatore, dato il basso assorbimento (35mA) si può alimentare anche direttamente dalla rete mettendo uno zener da 27V e il classico condensatore in serie alla rete (circa 510 nF).
Ciao
ARNALDO