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Inviato: 19 dic 2007, 16:07
da iberton
Salve a tutti, avrei bisogno di aiuto:
ho finito di montare il mio SE di EL34 e, dopo aver controllato i collegamenti con attenzione l'ho testato. Il suono appariva accettabile sin da subito, ma dopo una decina di minuti ho iniziato ad avvertire puzza di bruciato senza che il suono desse segni di corruzione.
Stacco tutto e controllo: le resistenze catodiche di polarizzazione di un canale (si trattava di due resistori in parallelo) completamente annerite anche se quelle dell'altro canale erano sane.
Ho pensato che il venditore mi avesse dato dei resistori non in grado di dissipare i watt che avevo richieso, ma date le dimensioni dei due oggetti la cosa mi sembrava strana.
Per verificare ho sostituito tutte le resistenze di catodo per entrambi i canali e ho messo un resistore unico a filo per canale in grado sicuramente di dissipare 5W, più che sufficienti.
Testo nuovamente l'ampli e si fuma (completamente carbonizzata) la resistenza catodica dell'altro canale mentre quella del canale che precedentemente si era brucuiata rimane sana. Suono sempre indistorto e, a grandi linee, bilanciato, anche se era presente un leggerissimo fruscio su uno dei canali.
Ho pensato a quale possa essere il problema e, dal basso della mia inesperienza ho pensato alle seguenti possibili cause:
1- Valvola difettosa: sto usando delle valvole cinesi (le sostituirò con qualcosa di meglio nel caso riesca a finire positivamente il progetto, cosa che mi auguro anche in rapporto alla mia autostima, al momento un pò sofferente) e magari una di queste può assere in qualche modo in corto aumentando in modo consistente la corrente sulla Rk. Questo spiegherebbe il fatto che prima si sia bruciata la Rk di un canale e poi quella dell'altro ( potrei avere spostato la valvola difettosa da un canale all'altro).
2- Tensione di alimentazione troppo elevata: Non sono partito da uno specifico progetto, ma ho dimensionato tutte le componenti dell'ampli. Ho scelto come punto di lavoro della valvola finale : Ia=60mA, Vak=363V, Vgk=-32V; l'impedenza del primario del TU 5KOhm. Di conseguenza ho calcolato una tensione di alimentazione di circa 400V per la valvola finale.
L'alimentatore è di conseguenza composto da un TA con secondario a 330V, ponte diodi 1N4007 e filtro pi-greco induttivo con due condensatori da 200MF e induttanza da 10H 200mA, in più, in parallelo all'ultimo condensatore ho inserito una resistenza di circa 50KOhm. Per portare la tensione sui 400V avevo inoltre cacolato una resistenza di caduta dell'ordine di 330 ohm.
Ho testato l'alimentatore con un carico fittizio resistivo e ho notato che la tensione in uscita era più bassa del previsto di circa 50V. Di conseguenza ho tolto la resistenza di caduta portando tale tensione a circa 390V sempre con il carico fittizio.
Completo le informazioni dicendo che la Rk vale 560 Ohm per cui nel primo momento avevo usato due resistenze da 1.2KOhm al carbone (credo in grado di dissipare almeno 4 W) in parallelo, mentre poi le ho sostituite con una a filo per canale in grado di dissipare 5W.
Le EL34 durante il funzionamento sembrano a posto: il filamento si accende correttamente. Nell'interno delle valvole c'è una leggerissima luce azzurra avvertibile solo guardando da vicino il tubo.
Vi ringrazio sin d'ora per l'aiuto.
Saluti.
Igor
Inviato: 19 dic 2007, 16:13
da MBaudino
Propenderei per la valvola difettosa, o piu' probabilmente, con curva anodica molto lontano da quella del datasheet. Prova nuovamente per 30 secondi e senti con il dito se una Rk scalda. Poi inverti le valvole e riprova. In ambedue i casi misura la tensione sulla resistenza: puoi ricavare la corrente anodica.
Alla disperata, puoi aumnetare la Rk per la valvola strana.
Mauro
Inviato: 19 dic 2007, 16:28
da iberton
Proverò quanto prima. Ti ringrazio molto per il consiglio. Ti chiederei anche se secondo te il punto di lavoro prescelto non sia un pò troppo vicino ai valori limite considerando la tensione di alimentazione abbastanza alta; inoltre, è normale che calcolando teoricamente un circuito di alimentazione la tensione ottenuta a carico sia così distante da quella teorica avendo comunque tenuto conto della resistenza interna dell'induttanza?
Aprofitterei di questa discussione per chiedere un'altra informazione:
Mi vorrei dotare di un oscilloscopio, cosa mi converrebbe acquistare rimanendo su cifre umane? Esiste qualche marca in particolare che produce prodotti dal particolare rapporto qualità-prezzo?
Saluti
Igor
Inviato: 19 dic 2007, 17:08
da MBaudino
La valvola dissipa una tranquilla ventina di W. 360V*.06A= no problem.
In un 3d vecchiotto, avevo citato alcuni dati di Aloia relativi alle EL34, in
cui si evidenziava una enorme dispersione delle curve anodiche. Nulla di strano, quindi.
Hai calcolato anche la caduta di tensione in continua sul primario del TU?
Simula il tuo alimentatore con PSUD inserendo le caratteristiche del TA; 50V di differenza sono tanti: è possibile che il tuo TA non fornisca le tensioni previste sotto carico; prova a misurare le tensioni dei secondari sotto carico (tutti insieme, compresi quelli dei filamenti)
Mauro
Inviato: 19 dic 2007, 18:22
da Luc1gnol0
OTMi vorrei dotare di un oscilloscopio, cosa mi converrebbe acquistare rimanendo su cifre umane? Esiste qualche marca in particolare che produce prodotti dal particolare rapporto qualità-prezzo?
Originariamente inviato da iberton - 19/12/2007 : 10:28:35
Definisci, magari in un altro thread, i limiti di prezzo che hai.
Attualmente credo che la soluzione più economica sia rappresentata da
Visual Analyser, con o senza il kit di NE (puoi usare una scheda audio al suo posto, con tutti i distinguo del caso).
/OT
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Ciao, Luca
Inviato: 19 dic 2007, 18:30
da iberton
Avevo letto con attenzione (e preoccupazione) quel 3d, proprio allora mi stavo accingendo ad iniziare il progetto del mio ampli e avevo notato la differenza tra le caratteristiche pubblicate nel worksheet mullard e altre.
A questo punto mi chiedo: ho scelto le caratteristiche anodiche di Audiomatica per decidere il punto di lavoro. Avrò fatto bene? Tuttavia, se avessi errato il punto di lavoro e le caratteristiche del tubo fossero più vicine a quelle mullard la valvola andrebbe a lavorare in zona non lineare e dovrei avere in uscita un suono decisamente distorto...
Inoltre, quando deciderò di prendere una nuova coppia di tubi dovrò specificare al venditore i parametri inerenti il punto di lavoro, giusto?
TRASFORMATORE:
Avevo tenuto conto della caduta di tensione sul TU considerando una sua resistenza in continua dell'ordine dei 100-150 ohm. Proverò ad eseguire le misurazioni in modo da verificare con i carichi efettivi le tensioni. Fortunatamente, eliminata la resistenza di caduta, riesco comunque ad ottenere le tensioni necessarie; credo che per i prossimi progetti continuerò a richiedere trasformatori un pò sovradimensionati.
Saluti
Igor
Inviato: 19 dic 2007, 19:01
da MBaudino
.... Avrò fatto bene?
Originally posted by iberton - 19/12/2007 : 12:30:16
Ia=60mA, Vak=363V, Vgk=-32V
Prendi Vak=360V; dividi tale valore per 10 ed ottieni 36.
Giocati al lotto 36, 60 e 32. Terno secco sulla ruota di Audiomatica (Firenze? quella piu' vicina, comunque).... hai piu' speranze di azzeccarci che ad usae i datasheet
Scherzo; comunque è sufficiente su uno dei due canali provare a mettere diversi valori di Rk; dai tuoi 560 a salire. Con 3-4 resistenze diverse ti misuri la Vak, la Vgk e la Ia. Definisci così qualche coppia di valori per entrambe le valvole a tua disposizione e verifichi come si posizionano sui datasheet. Con 3-4 euro di resistenze ti levi la paura e ti diverti per qualche ora. Poi se sei fortunato vinci anche con il terno.
In teoria è possibile dare un valore di bias diverso alla valvola 'strana'. Per funzionare dovrebbe funzionare (se la valvola non è realmente difettoso o eccessivamente diversa da quanto previsto); sta poi a te verificare se funziona bene. Fai le misure che ti ho detto e poi potrai ragionare sulla base di qualche numero. L' ideale sarebbe però rodare le lampadine per qualche giorno. Quella sana lasciala come è; quella strana usala con una Rk piu' elevata dei 560ohm previsti, di valore tale da darti 50-60mA di Ia; il valore è da trovarsi speriementalmente (ipotizzo un 680-820).
Ciao.
Mauro
Inviato: 19 dic 2007, 19:13
da mr2a3
Comunque non mi è chiaro, sempre che abbia capito bene e il bias sia automatico.
In questo caso come è possibile bruciare una R con dissipazione doppia di quella prevista, la Vgk in queste condizioni non dovrebbe aumentare drammaticamente (riducendo quindi I)?
Grazie e ciao
Massimo
Inviato: 19 dic 2007, 20:26
da iberton
La polarizzazione è automatica. Se non ho capito male, la rete di polarizzazione imposta i valori del punto di lavoro in modo che la Ia per quella valvola sia sensibilmente maggiore dei fatidici 60mA, nel caso fosse doppia si arriverebbe a dover dissipare più di 8W così da bruciare il resistore che arriva a dissiparne 5.
Partirò dalle misurazioni utilizzando tutte le valvole in mio possesso (ne ho anche altre due da parte di ricambio).
Se ho capito bene, potrei prendere poi il valore medio di Rk così da "accontentare" la maggior parte di EL34 (ma non tutte).
Dunque potenza e distorsione calcolate con le tipiche formule sono, di principio, del tutto indicative...
Ne traggo due conclusioni:
1- La cosa è decisamente istruttiva.
2- Per avere un riscontro più preciso sulle prestazioni (potenza di uscita e distorsione in primis), se non quello immediato dell'orecchio, le formule vanno accantonate e si dovrà procedere con un oscilloscopio.
Sto imparando più in poche ore che in settimane di calcoli.
Saluti
Igor
Inviato: 19 dic 2007, 20:53
da MBaudino
... bias... automatico.
In questo caso come è possibile bruciare una R con dissipazione doppia di quella prevista, la Vgk in queste condizioni non dovrebbe aumentare drammaticamente (riducendo quindi I)?
Grazie e ciao
Massimo
Originally posted by mr2a3 - 19/12/2007 : 13:13:44
L' <<automatismo>> è abbastanza automatico, ma non fa miracoli. Estremizzando e trascurando la massima potenza dissipabile, la Vmax, la Imax ecc, prendi una EL34, una EL84 ed una 2A3. A tutte e tre dai la stessa V+ (400V), usa lo stesso primario (160 ohm) e usa la stessa Rk da 560 ohm. Avrai rispettivamente correnti di 60,30 e 94 mA e quindi un rapporto 3:1 della dissipazione su Rk.
Salvo errori ed omissioni, verifica anche tu
Ciao Mauro
PS: per Igor. L' oscilloscopio non ti consente misure di distorsione. Resta comunque lo strumento principe, dopo un multimetro di qualità adeguata.
Inviato: 19 dic 2007, 21:46
da mr2a3
Cerco di spiegarmi in concreto.
Ad esempio con 60mA e 560Ohm di R catodica hai 34V di negativo di griglia (e la R dissipa 2W).
Aumentando per qualsiasi motivo la I, poniamo a 100mA, la dissipazione della stessa R supera i 5W ammessi (e la R brucia) ma il negativo di griglia con questa I arriverebbe a 56V, quasi azzerando la corrente condotta dalla valvola (almeno guardando questo grafico di EL34 a triodo ed escludendo CCS o complicazioni simili).
O no?
Ciao
Massimo

Inviato: 19 dic 2007, 22:05
da iberton
Provo a rispondere chiedendo la conferma di Mauro.
Con quelle caratteristiche anodiche si, ma, ad esempio, con quelle Mullard le cose sarebbero alquanto differenti. Si aprono una serie di casistiche per cui a parità di impedenza del tu, Rk e Vcc si avrebbero valori diversi di Vak,Ia e Vgk in modo tale che ogni tubo è un pò come se avesse le sue caratteristiche anodiche personali.
Anche i parametri differenziali del tubo (rimanendo sempre sullo stesso, nel nostro caso EL34) dovrebbero cambiare sensibilmenteda tubo a tubo; quello che mi chiedo è perchè non si fa un lavoro di selezione che permetta di stare dentro a determunati range di valori, per esempio Ra da a, Gm da a ecc.
La cosa è sicuramente sconfortante in sede progettuale dove i valori andrebbero verificati con un certo numero di tubi in modo empirico.
Spero di non essre stato troppo impreciso e di non essermi troppo allontanato dal vero.
saluti.
Igor
Inviato: 19 dic 2007, 22:13
da MBaudino
Si e no.
Prova con le tre valvole che ti ho elencato. Visto che parliamo di resistenze, quello che varia da una all' altra è la resistenza interna ( ovvero anche un parametro a scelta fra mu e G, ovvero tutti i tre -ma non importa)
Mantieni fissa la tensione A-K e la Rk, vedrai che la corrente varia di molto fra le tre valvole, nel modo in cui ti ho detto (simulate rapidamente con il sw di browsie).
Due El34 molto diverse fra di loro , non sono necessariamente dissimili fra loro meno di quanto lo siano una El34 a confronto di una 2A3 ( a parte le dissipazioni, filamenti ecc). Insomma, le formule ed i calcoli grafici con i datasheet sono appunto una semplificazione. Altrimenti, quale sarebbe l' utilità di selezionare?
Quando tu confronti le anodiche di due valvole nominalmente uguali, ma diverse nella pratica, hai in genere almeno due parametri su 3 che variano (mu, Rint e G) e quindi hai valvole che possono essere molto diverse. In genere, nella stessa zona delle curve, mu è relativamente stabile ( e lo identifichi grossomodo nella spaziatura fra le curve alle varie Vg). Cambia in genere parecchio Rint e quindi G, ovvero l' inclinazione delle curve I/V. In base alle tolleranze di costruzione le variazioni possono comunque essere arbitrarie. Ora l' esempio fatto fra le valvole è eccessivo, ma neanche tanto. Controlla il mio 3d sulle Ec8010, teoricamente al top nella tecnologia delle valvole: quindi niente pattume scarto di scarto di selezione, preproduzionw cinese o altra immondizia; quindi delle goldpins brand selezionate perfettamente. Vedrai che le curve misurate non ci azzeccanno per nulla con quelle dei datasheet (mu e Rint inferiori) ma che le due valvole -dopo un minimo di rodaggio- (stesso lotto Siemens) sono perfettamente uguali. Per inciso, altre 5 lampadine EC8010 testate in seguito solo per punti, assomigliano poco alle due esaminate e nulla ai datasheet.
Per inciso, ho fatto un tentativo di selezione di fet: imho prima li fanno e poi estraggono a sorte come chiamarli (presumo in base all' ordinato

)
Il tutto visto con gli occhi di un apprendista
Mauro
Edit PS: la mia risposta era per Mr2A3.
Per Igor: si fanno appunto selezioni, abbastanza strette in base alle necessità; il 'servizio' si paga a volte pochissimo (Sovtek) a volte tanto ( chi lo esegue artigianalmente). Non mi chiedere se ne vale la pena e soprattutto quanto,per cosa, su quanti punti e come sono accoppiate le varie coppie 'matched'. Non ho risposte. In un PP l' accoppiamento è utile per mantenere un decoroso bilanciamento dinamico dei due rami; negli OTL -che non conosco- può essere utile. Nei SE potrebbe bastare, per il grezzo funzionamento, definire un differente bias per i due canali. Certamente se varia il guadagno dovrai intervenire sul balance, se varia la Rint ci sarà una diversa risposta. L' ideale in questi casi è una dose generosa di controreazione, che è quello che facevano tutti i costruttori industriali (anche, ma non solo) per non impazzire con la selezione e la deriva nel tempo dei parametri delle valvole (anche se sono uguali all' inizio, non è detto che così si mantengano nel tempo).
Inviato: 20 dic 2007, 01:07
da mr2a3
Quando tu confronti le anodiche di due valvole nominalmente uguali, ma diverse nella pratica, hai in genere almeno due parametri su 3 che variano (mu, Rint e G) e quindi hai valvole che possono essere molto diverse. In genere, nella stessa zona delle curve, mu è relativamente stabile ( e lo identifichi grossomodo nella spaziatura fra le curve alle varie Vg). Cambia in genere parecchio Rint e quindi G, ovvero l' inclinazione delle curve I/V. In base alle tolleranze di costruzione le variazioni possono comunque essere arbitrarie. Ora l' esempio fatto fra le valvole è eccessivo, ma neanche tanto.
Originally posted by MBaudino - 19/12/2007 : 16:13:19
In generale sono d'accordo.
A stupirmi era solo l'entità della differenza, davvero esagerata (se non sbaglio i calcoli).
In pratica per carbonizzare un R da 5W quando la polarizzazione "teorica" dovrebbe fargliene dissipare 2 occorre una maggior quantità di corrente davvero significativa.
Ho trovato anche le curve Mullard (che allego) come vedi cercare di far dissipare 5 o più W alla povera R da 560Ohm porta la polarizzazione addirittura fuori scala (corrente quasi nulla).
Dato che se la R si carbonizza vuol dire che invece la corrente passa . . . . . . . . non capivo come potesse accadere (almeno con la B+ dichiarata).
Senza troppe ricerche (tu che hai tubecad) riesci a trovarmi una valvola che con 400V di B+ faccia dissipare (in polarizzazione automatica) 5W ad una R di catodo da 560 Ohm?
Ciao
Massimo

Inviato: 20 dic 2007, 01:58
da MBaudino
Direi tutte le valvole a bassa resistenza interna. La 2A3 che ti ho detto (va enormemente fuori dissipazione massima), la PL504 a triodo (un poco fuori) ... via via a scendere con la Rint fino agli oltre 20W dissipati da Rk 560Ohm per una 6C33C a 400 volt (160 mA di Ia) Anche pentodi a pseudotriodo come la KT100 dissipano 5w sulla Rk. Idem la VV30 ecc.
Comunque ho capito quello che intendi dire: probabilmente la valvola è piu' difettosa che schifosella.
Comunque fino a quando non c'è qualche misura non si può dire piu' di tanto.
Mauro
Inviato: 20 dic 2007, 15:38
da iberton
Ieri sera non sono riuscito ad eseguire alcuna misura, penso che me ne occuperò nel finessettimana; appena avrò i risultati vi farò sapere.
Saluti.
Igor
Inviato: 20 dic 2007, 16:05
da PPoli
La discussione è molto interessante e spero che la portiate avanti cosi ho l'occasione di imparare o ripassare alcune cose.
Ma volendo essere pratici: considerato che una el34 costa una decina di euro, non è forse più proficuo (per risolvere il problema) provare a cambiare le valvole e misurare la differenza di tensione ai capi della resistenza di catodo incriminata?
Inviato: 20 dic 2007, 16:31
da iberton
Si, è quello che intendo fare. A casa ho un quartetto di EL34, ma trovo anche interessante andare in fondo alla cosa.
Effettuerò le misurazioni con tutti quattro i tubi ed al momento terrò le due valvole più vicine dal punto di vista dei parametri. In un secondo tempo acquisterò una coppia selezionata di valvole (pensavo sovtek o Svetlana, non so ancora) e, caso mai, effettuate le misurazioni, ritoccherò il valore di Rk in modo da ottimizzarla.
Saluti.
Igor
Inviato: 20 dic 2007, 17:58
da MBaudino
...Ma volendo essere pratici...
Originally posted by PPoli - 20/12/2007 : 10:05:28
Si fa per amore del cazzeggio
Aggiungo alcune osservazioni ancora piu' inutili delle mie precedenti.....
Le curva I/V variano notevolmente in funzione della temperatura della valvola: indicativamente, spostando in maniera decisa il bias, la corrente anodica si adeguerà immediatamente (ovvio) ma avrà una deriva ulteriore di un 10-20% nel corso del primo minuto -man mano che la placca si scalda o si raffredda. La deriva termica delle curve anodiche non è quindi molta, ma non è nepure sesso degli angeli.
Per puro amore di precisione, quindi il comportamento della valvola sarà sensibilmente diverso in funzione della possibilità di dissipare il calore, della potenza sottratta dal carico ed in generale del regime di funzionamento termico. La stessa valvola messa in un box alla Nardi (@ CHF) si comporterà diversamente quando messa in un telaio Charleston (@ Aloia) . Una valvola piombata alla Russo (@ forum vari) si comporterà -anche per soli motivi termici- molto diversamente da una valvola con il caminetto di ventilazione alla Ansaloni (@ Quaderni di CHF), ma anche diversamente da una valvola con smorzatori al teflon/silicone. Il tutto a parità di circuito e condizioni e vedendone il solo volgare aspetto elettrotecnico ( tensioni e correnti ); lascio le valutazioni sul suono agli specialisti.
Le curve che ricavo io sono ricavate a manina, con variac e voltmetro, e quindi sono di tipo rigidamente statico. Si fissano le tensioni, si aspetta che il tutto si stabilizzi, si legge la corrente, si trascrive il valore e così via. In pratica è come se spazzolassi le coodinate del quadrante I/V con tanti punti bias . Sono quindi le sole adatte per scegliere e prevedere i bias, ma saranno sicuramente diverse da quelle ricavate in modo dinamico ed applicabili quindi alla valvola in funzionamento. E diverse non di poco. In condizioni statiche (tipo le mie misure o tipo le condizioni di bias in un classe A ecc ) la valvola dissipa una potenza variabile in funzione delle tensioni applicate agli elettrodi (bias) e si scalderà di conseguenza. Nei circuiti reali in classe A lo swing in alternata delle tensioni agli elettrodi non comporterà variazione di potenza assorbita e quindi variazioni di calore, a meno di fenomeni tipo rettificazione. Anzi, il carico sottrarrà (in classe A) una discreta potenza dalla dissipazione di placca, raffreddandola.
Curve dinamiche adatte a prevedere il comportamento in classe A andrebbero quindi misurate dopo aver stabilizzato termicamente la valvola al bias, mediante una serie di rampe molto veloci in modo tale che la valvola non vari il regime termico; meglio ancora usando il bias come punto centrale degli swing.
Imho sono quindi relativamente poco precise curve I/V ricavate da provavalvole elettronici che iniziano la misura a partire dalla valvola non polarizzata e con i soli filamenti caldi.
Questo post è giustificato dal fatto che avevo mezz' ora da far passare...
A proposito, Sofia come fa la misura?
Mauro
Inviato: 20 dic 2007, 18:01
da mr2a3
Direi tutte le valvole a bassa resistenza interna. La 2A3 che ti ho detto (va enormemente fuori dissipazione massima), la PL504 a triodo (un poco fuori) ... via via a scendere con la Rint fino agli oltre 20W dissipati da Rk 560Ohm per una 6C33C a 400 volt (160 mA di Ia) Anche pentodi a pseudotriodo come la KT100 dissipano 5w sulla Rk. Idem la VV30 ecc.
Comunque ho capito quello che intendi dire: probabilmente la valvola è piu' difettosa che schifosella.
Comunque fino a quando non c'è qualche misura non si può dire piu' di tanto.
Originally posted by MBaudino - 19/12/2007 : 19:58:27
Esatto, è quello che intendevo io.
La corrente che serve a carbonizzare una R di quel valore è proprio molto "fuori scala", a meno di considerare "mostriciattoli" come la 6C33C.
Non ricordo se Igor ha provato a spostare la valvola, in quel caso se il difetto la segue chiaramente è lei la causa, non ne sarei sicuro al 100% però, una EL34 che "tira" 100mA con -50 e passa V di griglia . . . . . mi verrebbe più facile pensare ad una valvola diversa (o ad un errore nel circuito).
Ciao
Massimo
Inviato: 20 dic 2007, 18:04
da Luc1gnol0
OT(pensavo sovtek o Svetlana, non so ancora)
Originariamente inviato da iberton - 20/12/2007 : 10:31:05
Sovtek e Svetlana sono la stessa identica cosa (New Sensor Corp.).
Le Svetlana di St. Petersburg sono quelle a marchio SED (simbolo C con le ali), ormai molto meno reperibili di un tempo, senz'altro un po' meno degli altri marchi citati.
/OT
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Ciao, Luca
Inviato: 20 dic 2007, 18:13
da iberton
Ti ringrazio per l'informazione; spero siano meglio delle cinesi. La leggera luce azzurra al loro interno (visibile comunque guardando la valvola da non più di20 cm) è preoccupante. Avevo letto che le EL34 cinesi difettano di un buon vuoto e dunque avranno una vita limitata.
In alternativa ci sarebbero anche le JJ-Tesla...
Igor
Inviato: 20 dic 2007, 18:18
da MBaudino
La corrente che serve a carbonizzare una R di quel valore è
Originally posted by mr2a3 - 20/12/2007 : 12:01:13
Il mistero di Natale si infittisce. Nel primo post Igor diceva che comunque il suono che usciva dalla valvola incriminata era accettabile.
1)Guardati dalla volpe e dal tasso, e dalle resistenze col valore basso
2) Non ci sono piu' le vernici di una volta
3) Ogni watt è bello a mamma soia
Giusto la scorsa settimana, facendo misure sui diffusori ho carbonizzato una serie di resistenze attorno ai 10 ohm. Fumavano, nere, scrostate: valore inalterato entro 0,2 ohm (a freddo ovviamente. ).
Mauro
Inviato: 20 dic 2007, 18:22
da Luc1gnol0
OTIn alternativa ci sarebbero anche le JJ-Tesla
Originariamente inviato da iberton - 20/12/2007 : 12:13:07
Riprendendo da un altro thread in corso: se non si ha modo di prendere delle NOS realmente nuove a prezzi ragionevoli, personalmente non insisterei sulle EL34, punterei piuttosto o sulle 5881WXT russe, ovvero sulle KT66 Retro (le quali ultime però costano molto di più delle 5881, che per me sono la prima scelta per tutta una serie di fattori oggettivi).
Ovviamente in entrambi i casi il progetto andrebbe leggermente rivisto...
/OT
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Ciao, Luca
Inviato: 20 dic 2007, 18:46
da iberton
Nel messaggio di prima mi ero dimenticato di rispondere a mr2a3.
Ho bruciato entrambe le resistenze catodiche, ma in due momenti diversi.
In un primo test ho bruciato la prima (completamente annerita) mentre l'altra è rimasta assolutamente incolume, nel secondo test, dopo aver comunque sostituito entrambe le resistenze, è successo il contrario (in questo caso la resistenza era messa anche peggio). Avendo staccato e riattaccato i tubi suppongo di averli invertiti in relazione ai due canali.
Il suono, ribadisco, era pulito anche se in uno dei due canali si avvertiva un leggero soffio, sicuramente più pieno a livello di bassi e profondo del mio attuale SE di PCL86.
La luce azzurra all'interno delle valvole (molto tenue, simile a gas, avvertibile solo guardando la valvola da una decina ci cm, non di più) è normale trattandosi di valvole cinesi? Ho già letto in giro che le EL34 cinesi non hanno un vuoto perfetto e godono di conseguenza di una vita abbastanza breve...
Igor
Inviato: 20 dic 2007, 21:23
da mr2a3
Ho bruciato entrambe le resistenze catodiche, ma in due momenti diversi.
In un primo test ho bruciato la prima (completamente annerita) mentre l'altra è rimasta assolutamente incolume, nel secondo test, dopo aver comunque sostituito entrambe le resistenze, è successo il contrario (in questo caso la resistenza era messa anche peggio). Avendo staccato e riattaccato i tubi suppongo di averli invertiti in relazione ai due canali.
Originally posted by iberton - 20/12/2007 : 12:46:26
A questo punto, se vuoi rischiare altre R, sarei curioso di sapere con che cavolo di negativo di griglia riesce a funzionare la valvola "succhiacorrente".
Il suono, ribadisco, era pulito anche se in uno dei due canali si avvertiva un leggero soffio, sicuramente più pieno a livello di bassi e profondo del mio attuale SE di PCL86.
Con che volume ascoltavi?
E' incredibile come le valvole riescano a suonare anche con punti di lavoro impossibili, alzando anche non di molto il volume però se lavorano vicino all'interdizione te ne accorgi subito
Ciao
Massimo
Inviato: 20 dic 2007, 22:25
da iberton
Volume discretamente alto, la valvola è rimasta in regione lineare (per quel poco tempo che ho dedicato all'ascolto)....
Devo effettuare le misure e soprattutto altre prove. Il finesettimana è il momento più adatto; devo dire che in questi giorni ho fatto un pò le cose di fretta (sono sempre arrivato a casa con il buio e il freddo e dopo una giornata di lavoro, la mente non è mai particolarmente lucida e rimangono pochi minuti per seguire i propri hobby). Questa sera, comunque, inizierò a fare qualche prova.
Saluti.
Igor
Inviato: 21 dic 2007, 17:07
da iberton
Ieri sera ho effettuato le misurazioni sul quartetto V1,V2,V3,V4; il problema risiedeva nella valvola difettosa. Ho misurato i valori della tensione catodica (Vk), anodica (Va) e di griglia (Vg) dopo qualche minuto dall'accensione, tranne per la valvola errata che ha dato sin da subito valori troppo elevati. Questi sono i risultati:
V1:
Vk: 26,5V
Va: 370V
Vg: pochi millivolt
V2:
Vk: 26,7V
Va: 373V
Vg: pochi millivolt
V3:
Vk: 27,6V
Va: 371V
Vg: pochi millivolt
V4:
Vk: 60V
Va: Non misurata
Vg: 60V
Conseguenze:
1- La valvola incriminata è finita nell'indifferenziato.
2- Cambierò le resistenze a filo da 560 ohm con un parallelo di due al carbone di valore 1K e 1,2K 2W di dissipazione.
3- Messa in ordine dello studio attualmente più simile ad un misto tra una discarica e il laboratorio di Frankenstein.
Vi ringrazio per gli ottimi suggerimenti ed auguro a tutti buon Natale.
Igor
Inviato: 21 dic 2007, 18:59
da mr2a3
E' come immaginavo, i 60V di griglia sono proprio il dato che mi usciva dai calcoli.
Detto che questa valvola proprio non c'entra nulla con una EL34 (!!) e che non riesco a capire come facesse anche solo a funzionare in queste condizioni è sicuro che il problema è quello.
Ciao
Massimo
P.S. La tensione di griglia si misura con il catodo non con la massa, almeno nei casi in cui è riferita a massa con una R. Probabilmente quelle che hai misurato sono le tolleranze del tester.
Inviato: 21 dic 2007, 19:28
da MBaudino
1- La valvola incriminata è finita nell'indifferenziato.
2- Cambierò le resistenze a filo da 560 ohm con un parallelo di due al carbone di valore 1K e 1,2K 2W di dissipazione.
Originally posted by iberton - 21/12/2007 : 11:07:39
Non mi torna.
Una EL34 a -60V di griglia e 400Va è praticamente interdetta. Questo se i 60V sono fra griglia e catodo e soprattutto se sono con la griglia negativa rispetto al catodo.
60V sulla Rk sono 107 mA , cioè 6W: non dovrebbero carbonizzare una resistenza a filo da 5W, a meno che la R sia una cinesata che neanche i cinesi vogliono. Ma dubito.
Se hai trovato 60V fra griglia e massa (terzo caso), potrebbe essere un parziale corto fra griglia a placca e i 60 V erano con il positivo alla griglia. Ma se è così, come faceva a funzionare decorosamente?
Mi spedisci questa valvola, recuperandola dall' indifferenziato? Spese a mio carico, ovviamente. Sono curioso. Magari anche la R carbonizzata.
Mauro
Inviato: 21 dic 2007, 19:42
da plovati
Vk: 60V
Va: Non misurata
Vg: 60V
------------
ergo:
Vk=Vg
Vgk=0
catodo in corto con la griglia, il tubo tira tutta la corrente che puo'
portare (limitata solo dalla caduta interna) come se fosse un diodo. Povero resistore.
_________
Piergiorgio
Inviato: 21 dic 2007, 19:48
da MBaudino
Vk=Vg
catodo in corto con la griglia, tira tutta la corente che puo', povero resistore.
_________
Piergiorgio
Originally posted by plovati - 21/12/2007 : 13:42:27
Sempre 100 mA sulla Rk sono, o no? Un po pochi. E poi perchè funzionava?
Mauro
Inviato: 21 dic 2007, 20:08
da plovati
mezzo watt in classe A2 potresti comunque ottenerli, se non si tratta di corto circuito franco. 100mA per una valvola normale, cosa che certamente questa non è.
_________
Piergiorgio
Inviato: 21 dic 2007, 20:19
da iberton
I 6o volt li ho misurati immediatamente, appena dopo l'accensione del filamento, può essere che successivamente il valore sia andato ad aumentare...
A parte un leggero fruscio/crepitio in sottofondo il suono era pulito (ho provato con i primi due movimenti del primo concerto per pf di Shostakovic), pianoforte ben definito, pieni orchestrali corposi, bassi presenti...
Per MBaudino: Spero di poter recuperare la valvola (ti farò sapere ad inizio gennaio, questa sera inizio ferie e a casa non ho la connessione ad internet).
Rinnovo gli auguri a tutti.
Saluti
Igor
Inviato: 21 dic 2007, 20:22
da PPoli
Ma è un SE parallelo?
Inviato: 21 dic 2007, 20:32
da iberton
Monotriodo, Za 5KOhm, Rk 560 ohm. Il punto di lavoro l'ho già definito e, con le curve utilizzate ho calcolato circa 5W (poco meno) teorici con una distorsione sotto il 5%.
Saluti.
Igor