Io voto GPL, per il momento è il miglior compromesso.
Dal punto di vista del rendimento termico, i nuovi impianti ad iniezione in fase liquida sono a volte superiori a quelli tradizionali a benzina.
Ho visto più di una prova a banco, con variazioni di potenza compresi tra -2% e il +5%. Notevole. I tempi di accensione sono in questo caso cosi vicini (fattore che dovrebbe far riflettere sulle differenze di rendimento con gli impianti vecchia generazione) da non richiedere l'utilizzo di centraline ad hoc che bypassano l'elettronica on board.
Il problema semmai è tecnologico, legato alla struttura dell'impianto, al rendimento e vita delle pompe ( si è sempre vicini alla cavitazione, con rischi di passaggio di fase al variare della pressione interna del serbatoio) e al funzionamento degli iniettori elettroattuati. Non è semplice farli funzionare bene, la competenza dell'istallatore è fondamentale, anche perchè i protocolli disposti dalle aziende produttrici non sono ancora affidabili, se non altro perchè i brevetti e le evoluzioni in questo campo sono quanto mai fervide.
Altro possibile problema è quello delle temperature di esercizio. Il rendimento di questi impianti è elevato perchè il gpl in fase liquida occupa una volume di circa 250volte minore del volume occupato in fase gassosa (a parità di pressione). Quindi, una volta iniettato nella camera di combustione, l'espansione garantire fattori di riempimento molto superiori all'iniezione in fase gassosa, cosa che si traduce in un rendimento termico migliore.
La temperatura del GPL in fase liquida, a seconda delle percentuali della miscela di butano epropano, è a temperature di circa 10/15° sotto zero.
Una installazione sbagliata dell'iniettore può risultare fatale per i collettori di iniezione. In particolare quelli in plastica (vedi Golf) rischiano fratture a causa della combinazione di vibrazioni e shock termici.
Una scocciatura, se vogliamo, sempre legata alle pompe, è il fatto che parlando di GPL parliamo pur sempre di una miscela di propano e butano, in percentuali spesso variabili. Questo causa una mancata costanza della tensione di vapore, che non rende semplice il lavoro dei progettisti e tanto meno quello degli installatori. Se la tensione di vapore si abbassa troppo ed avviene un cambio di fase in prossimità della pompa...beh la cavitazione è una brutta rogna.
Sempre che non abbiate montato, svenandovi, un pompa ad induzione...
Detto questo...le buone notizie. La distribuzione territoriale è ottima, in tutta Europa ed in particolare sulla rete autostradale nazionale. Il costo del carburante è il più basso sul mercato e il rendimento è buono al punto da renderlo più che mai vantaggioso. I serbatoi, con le nuove normative regolamentate in fase di progettazione ed installazione dagli articoli 341-351 del Regolamento d'attuazione del Codice della Strada, sono sicuri e molto meno ingombranti. Sicuri al punto che con i nuovi impianti si può parcheggiare anche nelle rimesse e parcheggi interrati.
Per quanto poco possa sembrar utile, il GPL non produce residui carboniosi e non si miscela con l’olio del basamento. Il consumo di olio dovrebbe diminuire.
Si può circolare liberamente anche durante le giornate “ecologiche”…il blocco del traffico smette di essere un problema. E’ straordinario girare liberamente quando gli altri stanno fermi ahahahah
L'olio di colza...quanti danni ha fatto. Bisognerebbe far causa a chi ha spinto la gente ad usarlo, senza spiegar loro i danni a cui sarebbero andati in contro. Ci sono diverse sperimentazioni, più che altro svolte negli anni 90, sull'utilizzo di oli vegetali. Peccato che pochi abbiano fatto notare come i motori in questione fossero profondamente diversi da uno a ciclo diesel adatto al gasolio.
Tanto per cominciare, usando oli vegetali, potete pur mettere in preventivo la completa distruzione di buona parte delle guarnizioni. Se avete un motore ad iniezione diretta, preparatevi ad avere gli iniettori imbrattati in pochi chilometri. Alto numero di residui nella camera di combustione e nell’apparato di scarico. ‘Nà schifezza.
Il metano, buono ma poco distribuito, costa più del GPL e rende meno rispetto ai nuovi impianti.
Idrogeno. Tralasciando il fatto che quando Grillo lo nomina in continuazione per la stupenda proprietà di dare H2O allo scarico, dimentica che produrlo non è solo costoso ma anche “inquinante”…i problemi sono si di carattere economico, come detto da Dragone, ma principalmente di natura tecnologica.
Lasciamo stare che è molto pericoloso, infiammabile ecc ecc.
La prima cosa a cui pensare è la temperatura. Per stoccarlo in quantità adeguate all’interno del serbatoio (sia nelle stazioni di rifornimento che all’interno dell’auto) lo si deve tenere in fase liquida…alla poco raccomandabile temperatura di circa -253°C. Non male no? Ora…lasciamo stare anche quanta energia dobbiamo sprecare per portarlo a quello stato. Come lo teniamo a quella temperatura? Come lo maneggiamo? Avete mai visto le stazioni di rifornimento? Vi rendete conto quanto sono pericolose?
Grillo, con la sua voglia di parlare di cosa non va bene nel mondo, si dimentica di dire che mantenere un liquido potenzialmente esplosivo (incendiario per la precisione) stoccato su un oggetto in movimento e mantenuto a quella temperatura non è uno scherzo. La tecnologia per la costruzione dei serbatoi è paragonabile a quella utilizzata per schermare lo shuttle dalla temperatura dello spazio aperto. La mia non è “una sparata”, le tecniche di schermatura sono le stesse, ho visto gli schemi di tali serbatoi.
La dispersione energetica totale resta elevata. I rendimenti sono straordinari, ma per quanto sia buona la schermatura una buona parte del carburante stoccato va sempre persa a causa dell’inesorabile aumento di pressione interna e del continuo passaggio in fase gassosa di parte dell’idrogeno stoccato.
Ora capite che pensare di rendere “economico, sicuro e commerciale” un prodotto del genere è pura fantascienza…
Le elettriche piuttosto. Le nuove frontiere per le batterie sono incoraggianti. Nell'ateneo di Padova è un argomento molto in voga, ci sono diverse collaborazioni interdipartimentali sull'argomento.
Per ora, comunque, gpl for ever
Marco