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Inviato: 23 ott 2005, 05:20
da gluca
...
1:2 step-up (cheap by Hammond)
801A parafeed con 180H by Magnaquest sulla testa (alimentazione DC)
4.7uF (piccolo ... ci vuole più grande) ... provo gli obbligato a breve
Autotrasformatore splitter EXO-173 in Nickel by Magnaquest
PP di 2A3
LL1623
...
Bello luminoso. Mi sta piacendo. Devo aggiugere un driver ancora con 801A (LC).
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 23 ott 2005, 06:06
da nullo
Schema, please....
Buon ascolto.
Ciao, Roberto
Inviato: 23 ott 2005, 16:39
da gluca
yes sure. tra una decina di giorni che dovrò andare in giro per lavoro. non è ancora definitivo ... ci manca qualche tuning fine. una robina semplice cmq.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 23 ott 2005, 16:53
da mariovalvola
scusa, no ho capito bene. Il trasformatore d'ingresso è un hammond?
che nucleo usa?
grazie
Mario Straneo
Inviato: 23 ott 2005, 18:57
da gluca
Si un Hammond, linea economica. Sarà Fe-Si ma mi ha sorpreso la sua banda passante e londa quadra. E' una soluzione temporanea dato che penso di aggiungere un altro stadio con parafed 801A.
Con il trafo 1:2 all'ingresso, l'amp vuole comunque 5Vrms per la max potenza ... mi sembra un pò troppo. Con lo stadio di ingresso dovrebbe avere una sensibilità di 0dBu (775Vrms).
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 23 ott 2005, 19:11
da mariovalvola
Grazie. Sono curioso. Hai scelto una valvola scomoda e difficile da gestire (soprattutto con la 2a3 che richiede anodiche completamente differenti).
Comlimenti e facci sapere.
p.s. cosa ti spinge verso una prima donna come la 801a?
(non ho nessun preconcetto solo che la trovo una valvola molto particolare ).
Ciao
Mario Straneo
Inviato: 23 ott 2005, 21:37
da gluca
Mi sono perso il post che avevo già fatto.
Ho scelto la 801A perchè:
-volevo fare qualcosa solo con DHT
-volevo provare i catodi in tungsteno toriato
-ho +320V alle placche delle 2A3 (auto-bias con R comune no bypass) che vanno bene per la 801A
- mu decente (8) e Rp ancora gestibile (5k)
- costo sui 50euro a pezzo. delicate molto.
Con i pezzi giusti sembra funzionare. Luminosa e gioiosa. Per nulla cupa... bassi da migliorare. Stop con le impressioni.
Mi dà -1db a 20Hz ... devo aumentare il cap di accoppiamento. Onda quadra a 1kHz perfetta. A 10kHz ha un pò di curvatura dei fianchi e due ripples modesti sulla salita ... ho visto molto di peggio.
Non c'è quasi hum ... appena percettibile con l'orecchio sullo speaker (100db) ... phew ... ero preoccupato. Considerando che ho fili ovunque e che lo splitter in nickel è in bilico sugli altri trasformatori ... bel risultato.
Riscaldata con corrente DC.
Ci faccio passare 19mA alla placca. 30 sarebbero meglio ma le induttanze sono date per 20mA.
Ad 1kHz mi da mu=8. Lo giudico un buon risultato e mi lascia intuire che la induttanza di carico vada bene, spero. Chissa con un pentodo/CCS in testa cosa si tirerebbe fuori?!?!
Devo mettere qualche altro pezzo nella PSU: doppia induttanza AE e caps in film obbligato in arrivo da basaudio.
Poi passo al driver. Ancora 801A, ancora parafeed.
Ciao
Gianluca
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Inviato: 23 ott 2005, 21:54
da mariovalvola
Grazie.
Considerando che la utilizzi bassa, hai provato anche la 10-10y-210?
al limite anche a ossidi? (tipo WE)
se si hai riscontrato differenze?
ciao
Mario Straneo
Inviato: 23 ott 2005, 23:28
da gluca
No, emm ... questo è il secondo ampli che faccio ... vediamo nel futuro. Potrebbe essere una possibilità. Costano anche un pò meno delle 801A.
Ciao. Grazie.
Gianluca
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Inviato: 24 ott 2005, 00:48
da mariovalvola
Ci posti un fft a un watt?
grazie
Mario Straneo
Inviato: 24 ott 2005, 01:04
da gluca
Magari ... non ho fft. Dovrei organizzarmi. E' veramente necessario. Se avete suggerimenti su cosa prendere ... io però ho un Mac ...
Se qualcuno attrezzato e con l'anima pia abita nelle zone di To ... anche ad un oretta di macchina ... mi piacerebbe fftarlo un pò.
Ciao
Gianluca
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Inviato: 24 ott 2005, 01:10
da mariovalvola
usa il pc con i programmini che si trovano . se hai bisogno fammi sapere
scusami non ho letto che hai un mac
Mario Straneo
Inviato: 24 ott 2005, 01:23
da audiofanatic
Magari ... non ho fft. Dovrei organizzarmi. E' veramente necessario. Se avete suggerimenti su cosa prendere ... io però ho un Mac ...
Se qualcuno attrezzato e con l'anima pia abita nelle zone di To ... anche ad un oretta di macchina ... mi piacerebbe fftarlo un pò.
Ciao
Gianluca
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Originariamente inviato da gluca - 23/10/2005 : 20:04:17
Prova a scaricarti SignalScope
http://faberacoustical.com/SignalScope/index.php
anche qui trovi molto materiale per analisi elettroacustica su Mac
http://mac.softpedia.com/
Filippo
www.audiofanatic.it
Sempre Mac dal 1989

Inviato: 24 ott 2005, 05:23
da nullo
Sarei più che interessato allo FFt, per PC.
Potete dirmi qualcosa al riguardo? Cosa scegliere, che interfaccia occorra, un'idea sui prezzi ecc.
Thank, Roberto
Inviato: 01 nov 2005, 22:23
da gluca
Miles Davis live at Fillmore ... niente male. Anzi meraviglioso.
Mi sono arrivati una coppia di obbligatos 6.8uF fim con due treccioline nere ai lati. Li ho saldati sul prototipo prima ancora di disfare le valigie. Una all'anodo della 801A e l'altra ad un estremo dell'autotrasformatore splitter che guida le 2A3 in PP.
Bene. Molto bene. Va meglio. Il solen 4.7uF era troppo piccolo. Ora la 801A sputa fuori una buona dose di bassi. Prometto che rifarò tutte le misure prima o poi.
Ho anche un mezzo tiretto di carta-olio recuperati da ebay ... da provare. Poi. Ora voglio sentirmi Miles Davis.
Mi piace la musica.
Gianluca
PS Posterei anche lo schema ... azzz... ditemi come si fa!! Voglio consigli sul da farsi per lo stadio di input.
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Inviato: 05 nov 2005, 06:42
da gluca
Ecco lo schema dell'ultimo amp. Rigorosamente disegnato a matita ... perchè sono un troglodita e l'informatica mi disinforma.
Push-pull in A1 come si conviene.
Live*Evil come il disco di Miles Davis ... la prima cosa che ho ascoltato con questo amp.
Lo schema dovrebbe essere corretto... ma è disegnato a memoria ... ci farò qualche piccola non-essenziale modifica e magari anche superflua ... penso di aggiungere dei 0.1uF FKP in parallelo agli ultracaps da 30uF.
No grid-stopper. No need for that.
Non ho ancora fatto misure particolari ed aggiornate ... ma la banda passante (con C di accoppiamento da 4.7uF invece che 6.8uF) veniva qualcosa intorno a -1db a 20Hz ed un mezzo db a 20kHz ... ad orecchio direi che i bassi sono migliorati con il C più grosso. La 801A e gli altri componenti stanno cmq invecchiando migliorando ancora il suono.
L'onda quadra a 10kHz era decente. Ad 1kHz bella ripida e senza oscillazione alcuna.
Hum?? Poco poco solo da vicino vicino... considerando che ho fili ovunque il risultato è più che buono.
E' semplice vero? A me piace così ... semplice semplice. Solo componenti passivi buoni. Antico? Certamente si. Sembra il WE92A. Non so ... forse un cap più piccolino all'uscita della raddrizzatrice? Vedrò! Magari un pò di corrente in più nella 801A ... ma la EXO99 satura oltre i 20ma ... vedrò! Molto bella l'idea della induttanza splitter EXO173 ... a me piace.
Servono 4Vrms all'ingresso per la max potenza in A1 ... circa 6W ... ora gira con un trafo step-up 1:2 all'ingresso quindi la sensibilità è di 2VRms classici ... ma poi tolgo l'1:2 e metto 1:1 by Cinemag per sentire la differenze ... il mio CD Player sputa fuori +20dBu volendo. In un precedente post ho indicato una sensibilità sbagliata ... non mi tornavano più i conti infatti.
Devo decidere se prendere trafi di uscita in Ni ... sono 600 bucks la coppia. Dipende se vorrò fare con gli stessi pezzi un futuro amp con finali diverse.
Ora mi tocca un pò di lavoro pesante di lamiera per metterlo in bella. Mi mancano ancora le induttanze doppie in arrivo con i caps obbligato.
Non so. In futuro proverò sicuramente un mu-follower di 6N6p con un pentodo in testa al posto della 801A ... o magari SRPP ... dico proverò perchè il bagliore di questa bottiglia è bello assai e gli schemi complessi anche se performanti non riescono a piacermi realmente. Anzi ... cosa sarebbe la stessa topologia sviluppata intorno ad un mu-follower di 801A seguito da 845 choke-loaded ed infine un PP di 845?? Una fabbrica di entropia e calore ... però ... magari ... forse ... si può provare.
Accetto commenti e critiche su tutto. Anche sul colore della mia cravatta.
Ciao
Gianluca
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Inviato: 11 nov 2005, 01:13
da gluca
Allora i vostri commenti? Insomma! Non si fa così!!!!
Cmq mi hanno contatto via mail e anche qualcun'altro ci vuole provare.
Ciao
Gianluca
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Inviato: 11 nov 2005, 01:33
da mariovalvola
i due secondari per le [2a3] sono in parallelo? ho visto bene?
Come hai maturato questa scelta?
Il punto di lavoro della 2a3 è bello pieno. dovresti essere sopra i 15W
Utilizzi muli russi oppure delicate NOS ??
Mario Straneo
Inviato: 11 nov 2005, 02:19
da gluca
Ti riferisci ai filamenti? In parallelo si ... mi piace di più pensare a due correnti di riscaldamento separate per ogni triodo come se in questo modo possano rimanere "separate meglio" dalla corrente di segnale. Abbastanza assurda come idea vero? Non credo possano incidere sul risultato finale ... c'è da dire che non uso il pot per regolare l'hum e di fatto non si sente praticamente per nulla neanche all'oscillo.
Cmq il fatto vero è che mi sono fatto avvolgere il trafo con due avvolgimenti da 2.5V da mettere eventualmente in serie per scaldare le 300B.
Bias per la 2A3 ... si ... è pieno. Uso le JJ che sono date per dissipazioni di placca molto alte (40W???!!!!). Pensavo di tirare ancora un pò più su la corrente?! Non lo userei per 2A3 NOS...
Ciao
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Inviato: 11 nov 2005, 02:50
da audiofanatic
Ecco lo schema dell'ultimo amp. Rigorosamente disegnato a matita ... perchè sono un troglodita e l'informatica mi disinforma.
Push-pull in A1 come si conviene.
Live*Evil come il disco di Miles Davis ... la prima cosa che ho ascoltato con questo amp.
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Originariamente inviato da gluca - 05/11/2005 : 00:42:02
ROTFL lo schema del LiveEvil disegnato a matita ...sull'agharta
Filippo
www.audiofanatic.it
Inviato: 11 gen 2006, 04:20
da gluca
Volevo solo dire che ho cambiato il C di accoppiamento di 6.8uF MKP della obbligato con un bulgarissimo 6uF in carta olio arrivato poco prima delle vacanze di Natale.
So happy!
Ora temo meno gli stadi SE. Non mi piace molto che l'amp sia sensibile ad alcuni componenti ... ma qualunque fosse la topologia probabilmente lo sarebbe ugualmente.
Next step sarà togliere la 801A (horribile dictu) e metterci una 6H30pi caricata con una EF184 ... speriamo bene. Giusto per curiosità per un pò di tempo e per vedere come va ... sto mettendo insieme l'altro amp tutto in SE.
Ciao
Gianluca (comprate bulgaro)
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Inviato: 11 gen 2006, 16:12
da Olimpia
Allora i vostri commenti? Insomma! Non si fa così!!!!
Ciao
Gianluca
Caro Gianluca,
non mi piace criticare il lavoro altrui, preferisco dirti come la vedo io.
La 801 é una grandissima valvola ma, secondo me, si esprime al massimo solo in PP.
Inoltre, avendo i filamento in Tungsteno Toriato, sonicamente mal si sposa con il filamento ad ossidi della 2A3.
Io sostiuirei la 801 con una 26 che pilota direttamente una 45, ottenendo un tre stadi tutto DHT dalle grandi potenzialità sonore.
Inoltre il valore del primo condensatore dopo la GZ34 lo aumenterei fino a 47uF.
Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Inviato: 11 gen 2006, 17:20
da gluca
Thanks.
Si la 801A è molto bella ed anche io farei tutto in PP. Ho un bel LL1660PP che potrei usare all'uopo: dovrebbe andare ancora bene per caricare le 801A ma forse bisogna ragionarci un pò intorno.
Avevo in effetti già considerato la 26 ...
... ma è un periodo che voglio provare a fare un SE (ho preso un pò di coraggio) ... tengo la 801A così com'è, cofinguro l'autoinduttanza come step-up e ci metto dietro una singola 813 (a triodo) caricata con un trafo SE da 10k. Proverò poi a fare lo stadio di uscita in parafeed. PSU da modificare naturalmente.
Non capisco il consiglio del primo C dopo la GZ34. Quali vantaggi avrei ad aumentarlo? Anzi ...
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 11 gen 2006, 17:39
da vexator
Non capisco il consiglio del primo C dopo la GZ34. Quali vantaggi avrei ad aumentarlo? Anzi ...
io uso la 5U4GB EH, ho messo un 47uF... ma ronza un po' (orecchio sul cono: 90dB eff.... con i FE87E non si sente proprio)
...aumentando la capacità, a parte che il ronzo sparisce, ho notato un "rilassamento" del suono... ("rilassamento": quello che più si addice alla mia sensazione).
ho provato anche 200uF: il trafo scalda un po' di più (45 gradi misurati), dalle simulazioni si evince che non siamo ancora all'esplosione
Giovanni
MEMENTO AVDERE SEMPER
Inviato: 11 gen 2006, 18:06
da Giaime
Ciao Giovanni,
occhio che la 5U4GB è data per massimo 40uF come C subito dopo di essa. Valori superiori portano ad un'usura precoce e alla possibilità di archi quando il tubo è ancora freddo.
La GZ34 invece è data per 60uF.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Inviato: 11 gen 2006, 18:14
da plovati
Riprendo da un post precedente (
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=128) la seguente affermazione:
Il problema delle valvole rettificatrici, ma anche dei diodi seppure in misura praticamente minore, non è la capacità di ingresso ma la corrente ripetitiva di picco che sono chiamate a fornire.
Questa dipende dalla impedenza (resistenza DC + induttanza leakage e fili collegamento) del trasformatore di alimentazione.
Puoi fare delle simulazioni con PSU Designer scaricabile da Duncanamps e vedere quali sono i picchi con la tua situazione. Per ragioni pratiche la capacità di ingresso non puo' essere troppo diversa da valori simili, ma solo come conseguenza, non causa primaria.
Non esiste una capacità massima delle raddrizzatrici esattamente come non esiste un carico ideale per le valvole finali. Ci sono ragioni di picchi di corrente nel primo caso e di potenza e distorsione nel secondo. Continuare a parlare di capacità o impedenza di carico associate ad una certa valvola è fuorviante.
_________
Piergiorgio
Inviato: 11 gen 2006, 18:22
da titano
Giaime ha perfettamente ragione, in caso di raddrizzamento con diodi a vuoto è necessario valutare sempre la corrente di surge per evitare di esaurire precocemente il tubo.
Si chf, tempo fà, è stata pubblicata una serie di articoli redatti da Callegari riguardo le problematiche in questione, con tanto di diagrammi di Shade.
Nella nostra biblioteca troverai molto materiale interessante a riguardo, a partire dal Radiotron.
Quanto alla questione Tungsteno Toriato VS filamento ad ossidi, mi piacerebbe sentire qualche informazione in più a riguardo. La trovo, francamente, una questione di lana caprina. Posso capire che esistono combinazioni infelici e che le caratteristiche di alcuni componenti mal si sposino con quelle di alcuni altri, ma dire che il problema è la tecnologia produttiva dei filamenti, mi pare un po' avventato.
Se cosi fosse 845 e 211 dovrebbero essere impossibili da pilotare e suonare sempre e comunque male...
Le 26 sono molto interessanti, mi piacerbbe farci un pre. Dove si trovano questi dinosauri?
Marco
Inviato: 11 gen 2006, 18:22
da gluca
E come si potrebbe dire il contrario. Giustissimo e calzante ... tant'è che PSU di Duncan ti dice che hai superato la max corrente non la max C.
Inoltre, spero di non sbagliare, un C maggiore a valle della rettificatrice richiede più corrente al trafo stressando sia la valvola che il trafo stesso che magari va in saturazione
Ciao
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Inviato: 11 gen 2006, 18:28
da vexator
Ciao Giovanni,
occhio che la 5U4GB è data per massimo 40uF come C subito dopo di essa. Valori superiori portano ad un'usura precoce e alla possibilità di archi quando il tubo è ancora freddo.
La GZ34 invece è data per 60uF.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Originally posted by Giaime - 11/01/2006 : 12:06:38
ma con 47uF ronza...
un mio vecchio ampli, usava la stessa raddrizzatrice, con 200uF, ha oltre 5 anni sulle spalle e ancora campa
probabilmente in questo condizioni dimezzi la vita della valvola, ma quante ore sono garantite normalmente?
Giovanni
MEMENTO AVDERE SEMPER
Inviato: 11 gen 2006, 18:35
da titano
Quindi...con 47uF hai ronzio, con 200uF no..francamente mi pare una strana faccenda. Apri un nuovo 3D se vuoi, evitiamo di uscire troppo del seminato...
Marco
Inviato: 11 gen 2006, 18:39
da Olimpia
Non capisco il consiglio del primo C dopo la GZ34. Quali vantaggi avrei ad aumentarlo? Anzi ...
Ciao
Gianluca
Minor ripple sull'anodica, molto importante con tubi DHT.
Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Inviato: 11 gen 2006, 18:42
da vexator
aggiungo un'altra cosa:
il problema dei condensatori è la corrente iniziale necessaria alla carica, cioè per passare da 0 volt a X volt.
quando sono carichi la corrente (necessaria al condensatore per rimanere carico) cala notevolmente e dipende essenzialmente dal carico.
c'è anche da aggiungere che quando il condensatore è scarico la raddrizzatrice è anche spenta (e quindi fredda), quindi c'è anche da considerare il transitorio d'accensione che "aiuta" la carica del cond... in pratica come se la valvola gli fornisse piano, piano la corrente (quindi durante l'accensione non ci sono picchi di corrente)
Giovanni
MEMENTO AVDERE SEMPER
Inviato: 11 gen 2006, 18:49
da Olimpia
Quanto alla questione Tungsteno Toriato VS filamento ad ossidi, mi piacerebbe sentire qualche informazione in più a riguardo. La trovo, francamente, una questione di lana caprina. Posso capire che esistono combinazioni infelici e che le caratteristiche di alcuni componenti mal si sposino con quelle di alcuni altri, ma dire che il problema è la tecnologia produttiva dei filamenti, mi pare un po' avventato.
Se cosi fosse 845 e 211 dovrebbero essere impossibili da pilotare e suonare sempre e comunque male...
Marco
Caro Marco,
in un tubo DHT l'influenza sonica del filamento é molto grande.
A grandi linee tutti i tubi con filamenti in tungsteno toriato hanno delle caratteristiche soniche comuni ed i vecchi maestri consigliavano di "assecondare" questa cosa evitando di "mischiare" ossidi con tungsteno.
Io mi attengo a questi vecchi consigli e mi trovo bene, ovviamente nessuno vieta di fare diversamente e sicuramente non ci sono problemi tecnici.
E' solo una questione "filosofica"...
Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Inviato: 11 gen 2006, 19:03
da Giaime
Giustissimo quello che avete detto, il problema è la corrente massima e lo stress sul TA e sul tubo, non il valore del C dopo la rettificatrice. Questo valore max specificato sui datasheet, è appunto una "rule of thumb".
Questo però è errato:
c'è anche da aggiungere che quando il condensatore è scarico la raddrizzatrice è anche spenta (e quindi fredda), quindi c'è anche da considerare il transitorio d'accensione che "aiuta" la carica del cond... in pratica come se la valvola gli fornisse piano, piano la corrente (quindi durante l'accensione non ci sono picchi di corrente)
Originally posted by vexator - 11/01/2006 : 12:42:38
Sbagliato: c'è un fortissimo rischio che si verifichi una scarica tra catodo e anodo della rettificatrice quando il catodo è freddo e il C scarico. La valvola fornisce sì piano piano la corrente, ma quanto è totalmente fredda è esposta al rischio di scariche. E' una delle principali cause di morte dei tubi rettificatori...
Sul discorso dei 200uF ma è da 5 anni che lo usi, francamente non saprei dirti: può essere un tubo particolarmente robusto

Io la prova ce l'ho fatta, e ho distrutto una vecchia GZ34 Philips con soli 160uF dopo di lei... corto anodo-catodo. In linea di massima, se vuoi puoi superare il limite, ma è buona regola mettere una R da 100-200ohm in serie alla rettificatrice. Ciò però porta ad un drammatico incremento dell'impedenza della PSU, e ciò in genere è male... a questo punto mi chiedo: visto che in certe realizzazioni i soldi si sprecano

, non si fa prima a metterci un 10uF non elettrolitico dopo il tubo, un'induttanza e poi DOPO l'induttanza metterci tutti i kilofarad che volete?
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Inviato: 11 gen 2006, 19:14
da gluca
Nel dubbio sul prox amp userò la 801A a guidare la 813 ... per la mia piccola esperienza con questo amp posso dire che
1) passando da driver tipo la 6H30/ECC99/6N6 alla 801A è migliorata la definizione del suono soprattutto ai medio/alti. Attenzione il paragone ha grossi limiti: ho cambiato la valvola, la topologia è passata da PP ad SE, l'accoppiamento da trafo IT a autotrafo parafeed in Ni, si è aggiunto un C. Tant'è.
2) La stanza è tutta più luminosa
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 11 gen 2006, 19:21
da titano
Come ho già avuto modo di dire, il problema è la corrente di surge iniziale.
Come giustamente fa notare Giovanni il problema si ha solo durante lo start up e non in regime dinamico (in pratica parliamo di una Ia di picco e non di una Idc). L'eccessiva emissione iniziale da parte del catodo o del filamento porta i tubi ad esaurirsi precocemente anche se la Idc in uscita è inferiore a quella massima consentita.
Un trucchetto che dovrebbe funzionare bene è quello di usare una resistenza serie tra raddrizzatore e primo condensatore di filtro, bypassato con un certo ritardo da un relè.
In questo modo la carica avviene più lentamente ma a regime impedenza dell'alimentatore e regolazione non dovrebbero peggiorare.
Quanto al consiglio di Silvano, nel caso dell'alimentatore in questione, da una veloce simulazione con psu designer, con 47uF la corrente di picco di 0.75A verrebbe superata.
Francamente, viste del due celle LC in uscita, non vedo come un cambiamento del primo condensatore di filtro possa migliorare in modo apprezzabile il già irrisorio ripple in uscita.
X Silvano...grazie per la precisazione riguardo ai filamenti
Marco
Inviato: 11 gen 2006, 19:21
da vexator
siamo ot?... spero di no
comunque,
credo che la gz34 sia più delicata della 5u4gb perchè dopo questa ho anche messo un bel parallelo di due 330uF...
non ho capito coma si fa a creare l'arco
Giovanni
MEMENTO AVDERE SEMPER
Inviato: 11 gen 2006, 19:25
da MBaudino
I parametri di cui tiene conto PSU sono quelli inseriti nel suo databse, rectifiers.txt, ovvero:
Name Type DRes Vlaw Vfac Vpiv Ipks Ipkr
quindi PSU non può in nessun modo valutare direttamente la massima C all' ingresso del filtro .
Per quanto riguarda la massima C, (andando a memoria, e potrei quindi sbagliare) non è legata alla carica iniziale del C ( che con raddrizzatori a tubi è relativamente lenta ) quanto ai picchi di corrente durante il periodo di conduzione dei diodi: tanto maggiore è C, tanto minore è il periodo di conduzione e per conseguenza sarà tanto piu' alta la corrente di picco.
La verifica che PSU fa (utilizzando Ipks ) è proprio questa. Nei PSu a tubi, la non bassa resistenza dell' avvolgimento secondario e la resistenza del tubo tendono a limitare la massima corrente di picco.
Mauro
Inviato: 11 gen 2006, 19:36
da vexator
Per quanto riguarda la massima C, (andando a memoria, e potrei quindi sbagliare) non è legata alla carica iniziale del C ( che con raddrizzatori a tubi è relativamente lenta ) quanto ai picchi di corrente durante il periodo di conduzione dei diodi: tanto maggiore è C, tanto minore è il periodo di conduzione e per conseguenza sarà tanto piu' alta la corrente di picco.
se non ci metti nessun carico, puoi anche metterci 8GF (ok, ho esagerato!) dopo la raddrizzatrice (a regime), perchè nel condensatore non circola corrente (a regime)... i picchi di corrente sono dovuti al carico che scarica il condensatore e l'alimentatore lo deve ricaricare (tenendo presente l'andamento sinusoidale)
Giovanni
MEMENTO AVDERE SEMPER
Inviato: 11 gen 2006, 19:55
da Olimpia
Quanto al consiglio di Silvano, nel caso dell'alimentatore in questione, da una veloce simulazione con psu designer, con 47uF la corrente di picco di 0.75A verrebbe superata.
Francamente, viste del due celle LC in uscita, non vedo come un cambiamento del primo condensatore di filtro possa migliorare in modo apprezzabile il già irrisorio ripple in uscita.
Il valore del primo condensatore é, secondo me, fondamentale per l'efficienza di raddrizzamento, la riduzione del ripple e la corretta costante di tempo.
Inoltre, secondo la mia esperienza e la vecchia documentazione in mio possesso, la GZ34, in questo circuito, non ha problemi con 47uF.
X Silvano...grazie per la precisazione riguardo ai filamenti
Marco
Prego, sono io a ringraziarvi per avermi permesso di scrivere su questo bellissimo Forum.
Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Inviato: 11 gen 2006, 20:01
da titano
I parametri di cui tiene conto PSU sono quelli inseriti nel suo databse, rectifiers.txt, ovvero:
Name Type DRes Vlaw Vfac Vpiv Ipks Ipkr
quindi PSU non può in nessun modo valutare direttamente la massima C all' ingresso del filtro .
Per quanto riguarda la massima C, (andando a memoria, e potrei quindi sbagliare) non è legata alla carica iniziale del C ( che con raddrizzatori a tubi è relativamente lenta ) quanto ai picchi di corrente durante il periodo di conduzione dei diodi: tanto maggiore è C, tanto minore è il periodo di conduzione e per conseguenza sarà tanto piu' alta la corrente di picco.
La verifica che PSU fa (utilizzando Ipks ) è proprio questa. Nei PSu a tubi, la non bassa resistenza dell' avvolgimento secondario e la resistenza del tubo tendono a limitare la massima corrente di picco.
Mauro
L'abitudine a pensare ai diodi al silicio per il raddrizzamento, per i queli il grosso problema è proprio la corrente di picco non ripetitiva di surge, mi ha portato fuori strada. Riguardando alcuni appunti di Callegari, in effetti, il problema per i diodi a vuoto è proprio la Ipks a regime. Mi spiace per l'abbaglio.
Quanto alla fase di start up, neppure questa è da sottovalutare. Anche nel Radiotron se ne parla. Resta però il fatto che la massima correnete ammissibile di solito è 2/3volte la Ipks.
Detto questo, resta il fatto che il parametro sul quale risulta più facile agire è proprio il primo condensatore di filtro. Modificare le caratteristiche del trasformatore o cambiare diodo a vuoto mi pare poco pratico...
Nel caso in questione passando da 10uF a 47uF la corrente di picco viene superata. Chioaramente bisogna valutare la resistenza effettiva degli avvolgimenti del trasformatore che influenza proprio i picchi ripetitivi.
Io non volevo dire che non si può utilizzare, solo che bisogna valutare bene se potrebbero insorgere problemi.
Viste poi le due celle seguenti, non mi aspetterei grossi cambiamenti.
Marco
Inviato: 11 gen 2006, 20:12
da gluca
Posso dire che non sento quasi per nulla l'hum (non ho mai misurato il ripple ma bisogna mettere l'orecchio sul cono per sentirlo) in questo amp già con
10uF/5H/100+100uF
Dipende sicuramente anche dalla topologia del PP finale e la grossa induttanza sul driver.
Quindi non so se passare da 10uF a 47uF darà dei benefici sensibili sarebbe da provare, in effetti ho visto e stravisto C grossi dietro le raddrizzatrici ... ma non so ... ripeto ... non si rischia di far passare troppa corrente nel trafo che potrebbe saturare?
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 12 gen 2006, 04:41
da nebbioso
CUT CUT CUT
... non si rischia di far passare troppa corrente nel trafo che potrebbe saturare?
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Originariamente inviato da gluca - 11/01/2006 : 14:12:13
: l'induzione nel nucleo e' data da :
B=Vin/(4,44*s*f*n) ove "Vin" e' la tensione RMS (sinusoidale) applicata al primario, "s" e' la sezione minima del nucleo, "f" e' la frequenza e "n" il numero di spire del primario.
Come puoi vedere un nucleo puo' saturare per sovratensione o "sottofrequenza" (od entrambi: ad es. un eccellente trasformatore USA 110v/60Hz messo sotto la rete ENEL a 50Hz/230v fumera' in pochi secondi), ma *non* per sovraccarico di secondario.
Il sovraccarico, se breve, abbassera' la tensione di uscita per caduta ohmmica negli avvolgimenti (e -sia pur poco- per caduta reattiva nelle disperse) ed inoltre la fmm fara' ronzare *gli avvolgimenti*; se prolungato arrostira', ovviamente, il trasformatore, se prima non si sfasciano i suddetti avvolgimenti (ma questo avviene normalmente solo nei trasformatori industriali).
Dai un'occhiata a questo file :
www.elettrotecnica.unina.it/ files/assante/upload/Trasformatore.pdf
e, se puoi, procurati un libro di elettrotecnica che tratti le "macchine elettriche statiche" (i trasformatori, nel linguaggio degli ingegneri elettrotecnici).
Ciao.
Antonino
Antonino, sei ammonito, e il tenore dell'inizio del tuo messaggio lo cambio d'ufficio.
Il motto è: "qui no, qui si sta attento a quello che si scrive e a come lo si scrive"
Inviato: 12 gen 2006, 04:48
da gluca
Per fortuna che ho un buon senso dell'autoironia altrimenti avrei trovato la precisazione quasi offensiva. Cmq il link dà errore 404.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 12 gen 2006, 04:59
da nebbioso
Per fortuna che ho un buon senso dell'autoironia altrimenti avrei trovato la precisazione quasi offensiva. Cmq il link dà errore 404.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Originariamente inviato da gluca - 11/01/2006 : 22:48:18
Chiedo scusa: la prima frase *era* scherzosa (la fretta...!). Mi copro il capo di cenere, ma con un DISCLAIMER cosi' non ho saputo resistere... . Senza offesa, ok?
Nel link c'era uno spazio di troppo; ecco quello corretto:
http://www.elettrotecnica.unina.it/file ... matore.pdf
Ciao.
Antonino
Inviato: 12 gen 2006, 05:18
da plovati
Comunque la formula postata da nebbioso vale solo in regime sinusoidale. Se la forma d'onda è distorta a causa di un carico non lineare, lo swing del flusso non è simmetrico e porta a saturare il nucleo anche se la tensione e la frequenza sono corrette.
Cosa succede veramente nel trasformatore durante i picchi di carica di un circuito rettificatore mi è sempre abbastanza fumoso, anzi nebbioso...
Ho apprezzato il tempestivo intervento di Riccardo e la volontà di chiarimento di tutti.
_________
Piergiorgio
Inviato: 13 gen 2006, 04:27
da nebbioso
Comunque la formula postata da nebbioso vale solo in regime sinusoidale. Se la forma d'onda è distorta a causa di un carico non lineare, lo swing del flusso non è simmetrico e porta a saturare il nucleo anche se la tensione e la frequenza sono corrette.
Cosa succede veramente nel trasformatore durante i picchi di carica di un circuito rettificatore mi è sempre abbastanza fumoso, anzi nebbioso...
Ho apprezzato il tempestivo intervento di Riccardo e la volontà di chiarimento di tutti.
_________
Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 11/01/2006 : 23:18:41
No Piergiorgio, la rete e' un generatore a bassissima impedenza ed e' lei che governa la forma d'onda (sinusoidale quanto puo' esserlo il 50Hz di rete...) al primario del trasformatore. Comunque anche con una impedenza di sorgente non trascurabile non avresti saturazione del nucleo: ci vorrebbe una situazione di "flux walking" dovuto a sovraccarichi sbilanciati e sincronizzati (cosa quasi impossibile in una PSU tradizionale).
Mi accorgo di essere andato troppo OT... . Sorry, la pianto qui.
Ciao.
Antonino
Inviato: 13 gen 2006, 05:41
da plovati
E perchè non aprire un post dedicato? L'argomento è interessante e almeno per me non chiaro. E ora lasciamo il post di Gluca al suo argomento principale.
_________
Piergiorgio
Inviato: 19 gen 2006, 05:49
da gluca
La 801A era bella luminosa e mi suonava bene. Ma qua la voglia di provare c'è.
Attuale configurazione del driver:
1/2 6H30 a 19mA caricata con una EF184 configurata come CCS... suona benone a dire il vero. Pensavo dovesse esplodere tutto invece suona. DOH! Sarò sincero ... mi suona pure meglio della 801A nella gamma bassa.
Questa configurazione ha appena un tre ore di ascolto. HAPPY, VERY HAPPY.
L'uscita allo stadio successivo è all'anodo della 6H30. Non credo che proverò a modificare il circuito a mu-follower.
Problemi da risolvere:
1) ho dovuto bypassare la resistenza di bias automatico della 6H30 con 100uF per alzare il fattore di amplificazione ... credo che il CCS non sia proprio un CCS
2) la 6H30 amplifica di un fattore 8 ... molto meno di quanto mi aspettavo ... vedi sopra
3) ho dato il bias alla EF184 con un LED, sapevo che non fosse la soluzione migliore (anzi una cassata) e domani lo cambio con una R. Spero di aumentare così anche il guadagno della 6H30.
Risultati preliminari
@20Hz +0.6db
@20kHz -02db
Quadra 1kHz perfetta
Quadra 10kHz ripida e senza over/undershoot ma sembra morsicata allo spigolo alto del fronte di salita.
Prometto di postare lo schema (diesegnato in circad) tra un paio di settimane (oppure lo preferite subito a matita e scannato?)
Chissà cosa deve essere con un CCS serio tipo G. Pymm.
Consigli ben accetti.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 21 gen 2006, 02:36
da gluca
STOP. FINE. BASTA. ORMAI BISOGNA PASSARE AD UN NUOVO PROGETTO. Devo iniziare a lavorare seriamente sul SE con 813.
Domani.
Ho modificato di nuovo il driver. Ora è un SRPP tra un (1/2) 6H30pi ed una EF184. Abbastanza inusuale ... infatti è una soluzione scomoda.
E' migliorata la banda passante a 20kHz (ora -0.4dB prima era -1.2dB ... refuso nel precedente post) la qual cosa mi sembra ragionevole dato che prima uscivo di anodo dalla 6H30 ed ora di catodo dalla EF184. Non capisco ancora perchè mi da +0.qualcosa dB a 20Hz ... ci penserò.
E' migliorata abbastanza anche la quadra a 10kHz (mi devo fare una digitale per postare le foto!!). Qualcuno saprebbe dirmi perchè?
Suono? Non lo so ancora ... sto ascoltando qualcuno dei miei dischi preferiti. Ho lasciato un filo penzolone che spunta fuori dalla testa della 6H30 per fare magari qualche test back-to-back.
Mi piacerebbe misurare le varie armoniche ... mi mancano le facilities.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 21 gen 2006, 17:25
da gluca
Il boost a 20Hz si crea per la risonanza tipica dei parafeed alle basse frequenze tra il carico del driver il C di accoppiamento e l'induttanza che segue... Il picco l'ho trovato sui 15Hz ed è di circa 1dB ... dovrei usare un C più grosso (ora è un 6uF carta/olio CCCP) per una risposa piatta a 20Hz ... diciamo 6.8uF, ma non è essenziale
L'amp mi piace di più quando il segnale dal driver è prelevato dall'anodo della valvola inferiore.
Chiudo qua il progetto. Posterò lo schema più in là per chi volesse provarci ... in sintesi si tratta di
- bal in
- trafo in (Cinemag CMLI 15/15B)
- SRPP di 1/2 6H30pi ed EF184 a 19mA ... segnale dall'anodo della 6H30
- C carta olio da 6uF
- autoinduttanza splitter EXO173ni di MQ
- PP di 2A3 con R di bias comune e bypass ultrapath in classe A1 (62mA)
- LL1623 5.6K:8
Le valvoline sono in DC, le valvolone in AC.
La sensibilià dovrebbe essere sui 3-3.5 Vrms e la potenza in uscita intorno ai 6W. Hum appena percettibile con l'orecchio vicino vicino. Costa sui 500-600 euro per canale con i comps che sto usando io.
E' stato il mio primo amp e la prima cosa in assoluto che abbia mai saldato. Ci sono fili che volano ovunque ed i sui 320V minacciano i curiosi. Non avrà mai una forma dignitosa ... a breve sarà sacrificato ed i suoi organi trapiantati in un altro progetto.
Il primo disco che ho ascoltato con questo è stato Bitches Brew di Miles Davis, era il maggio dello scorso anno. Lo stadio driver era un PP di 6N6 con trafo IT.
Qualche mese fa ho modificato il driver con la 801A in parafeed e lo splitter EXO173... ed all'epoca ascoltai subito Live*Evil senza neanche passare prima dall'oscilloscopio per un controllino rapido. Una rivelazione! Sembrava aver tolto un velo.
Ora è diventato come avete letto in questo post.
E' stato molto divertente. Ho ricevuto molti suggerimenti qui ed altrove anche da "guru" che pensavo ignorassero i miei post: senza non sarebbe stato sicuramente facile. Non è un circuito innovativo e sicuramente si può migliorare, scopiazzato qua e là (come tutti del resto) ... però ... ho dovuto pensare con il mio cervello ad ogni singolo componente e collegamento.
Felice di ascoltare dignitosamente il frutto di questa divertente fatica.
ENJOY
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------