nullo ha scritto:No, tu sembri intendere che qualsiasi cosa uno recepisca sia un fake,
no, non e` questo che intendevo. Anche se in certo senso e` proprio cosi`, perche` dopo tutto quello che percepiamo non e` che la nostra personale "visione", cioe`
intepretazione della realta` fisica, che di fatto noi non vediamo (o sentiamo) cosi` com'e`, ma dalla quale traiamo soltanto dei "suggerimenti" che richiamano immagini o suoni dalla nostra memoria.
Se cosi` non fosse, la riproduzione audio non funzionerebbe, cosi` come non funzionerebbero cinema, TV, ecc. La realta` fisica di qualsiasi riproduzione audio o video e` lontanissima da quella dell'oggetto o dell'evento "riprodotto". Se percepissimo la realta` per quella che e`, senza filtri, la riproduzione ci apparirebbe talmente diversa che non saremmo in grado di riconoscerci l'originale.
nullo ha scritto:con persone selezionate in modo tale che qualcuna di esse, priva di esperienza particolari, non potesse avere aspettative ( non ascolti di gruppo come hai voluto intendere tu). Altro è instillare reazioni nei meccanismi in maniera forzosa, vedi Lipis Inc. e culattoni.
come dimostra in maniera lampante quel video, basta decisamente poco per "instillare reazioni in maniera forzosa"... e` un po` come la famosa storia dell'asino che "sapeva contare". Che lascio` tutti sconcertati fin quando qualcuno non capi` che in realta` non era l'asino a contare ma il padrone a suggerirgli inconsciamente ed impercettibilmente quando era arrivato al numero giusto. Allontanato il padrone, l'asino non sapeva piu` contare.
I test in doppio cieco hanno proprio questo scopo: quello di "allontanare il padrone". Che in questo caso potremmo essere noi stessi e/o chi conduce il test.
nullo ha scritto:Anche quando passo dall'autoradio allo stereo di casa mi alzo da un sedile per un altro, poi mi accomodo in un altro luogo e, regolarmente, colgo per suggestione le differenze.
perche`, secondo te, se fai un po` di misure, tra la risposta dell'autoradio in macchina e quella dell'impianto in casa non troveresti differenze oggettive tali da giustificare ampiamente le differenze che percepisci?
nullo ha scritto:Nel tuo doc., si parla anche di cose diverse:
mio???

l'ho riportato solo perche` introduce alcune cose che forse vale la pena prendere in considerazione (fosse anche solo per "smontarle"), non certo perche` sia espressione delle mie personali opinioni.
nullo ha scritto:Nessun commento da parte tua sulla prima parte?
Robe', sull'importanza dell'ambiente e quindi sul trattamento dell'acustica ambientale con me sfondi una porta spalancata, l'ho gia` detto credo piu` che chiaramente anche in qualche post precedente.
Quello su cui non ci capiamo e` che non solo in casa non otterrai mai quello che cerchi a meno di non trasformare la tua stanza di ascolto in una camera anecoica... ma soprattutto che se ci riuscissi dubito che il risultato ti piacerebbe. Fai la prova all'aperto e poi fammi sapere se ti piace di piu` che in casa...
A te piace l'ascolto in cuffia? io lo detesto, perche` (almeno per quanto mi riguarda) non c'e` modo di ottenere alcuna "immagine", neanche con i vari trucchi che in teoria dovrebbero servire a "spostare" il suono dal centro della testa e ricreare una immagine piu` o meno dove dovrebbe essere.
Senza il contributo dell'ambiente, l'ascolto con gli altoparlanti non sarebbe molto diverso da quello in cuffia. Se a te piace cosi` ok... de gustibus. Ma allora tanto vale che ascolti in cuffia.
Per me invece e` inaccettabile, per non dire intollerabile. Il contributo dell'ambiente ci deve essere, senza non funziona. Tutto sta` a "dosarlo" e "controllarlo" adeguatamente in modo da ottenere un risultato credibile e non un papocchio indefinito e confuso.
nullo ha scritto:Inoltre... Se ti sposti di così poco non riconosci più il tuo impianto? Se ti sposti di così poco davanti ad uno strumento che suona, cambia così tanto il suo timbro.
IMO/IME no, affatto. Sicuramente non dal vero e neanche nel mio impianto a casa mia (altrove mi e` capitato di notarlo).
Ma torniamo al discorso (fatto tempo addietro in altro thread) che, fintanto che il suono e` in qualche modo "coerente" con se stesso, la risposta in frequenza di per se stessa IMHO non conta nulla o quasi. Perche` variazioni simili ci sono anche in ambienti reali di fronte a suoni reali (strumenti, voci, ecc) e quindi in qualche modo il nostro cervello e` abituato a riconoscerle, compensarle ed ignorarle.
nullo ha scritto:Se alziamo od abbassiamo la posizione delle orecchie, otteniamo significativi cambiamenti, nel full Moss, se la dispersione si attiene alle considerazioni espresse precedentemente, NON si hanno variazioni sulla percezione.
allora evidentemente il mio impianto e` un "full moss" o giu` di li` e non lo sapevo!
...perche` io posso anche alzarmi dal divano per andare all'impianto (che e` leggermente dietro alle casse, in mezzo) senza percepire differenze particolarmente significative. Neanche nell'immagine, visto che nel farlo mi capita di "attraversare" strumenti e strumentisti e/o cantanti, tanto che a volte mi verrebbe istintivo di "girargli intorno"!

(specie se sono al buio o giu` di li`, ovviamente).
nullo ha scritto:Se ruotiamo la testa a destra ed a sinistra, normalmente la "scena sonora" subisce significativi cambiamenti,
da me no. Posso girare la testa fino a guardare una parete oppure l'altra, oppure guardare il soffitto o il pavimento... l'immagine resta sempre ferma li dov'e` e deve essere, non cambia una virgola.
(...mentre sto` scrivendo sono sul divano davanti all'impianto che ascolto il concerto per violoncello di Dvoràk suonato da Rostropovich con la BPO diretti da Karajan in una registrazione del '69. Per sicurezza ho appena ri-fatto la prova e posso confermare: posso muovermi per mezza stanza e guardare dove mi pare, cambia poco o nulla).
nullo ha scritto:Trattando in maniera decisa la stanza, ed usando alcune altre accortezze, sono riuscito ad ottenere qualcosa di simile ( solo sul piano orizzontale per il momento), cioè se localizzo un esecutore in un determinato spazio, posso ruotare la testa di 90° o anche fino a 180°, l'esecutore rimane localizzabile in quel determinato spazio. Una esperienza da cui estrarre particolari considerazioni.
per quel che posso "vedere", io posso anche alzarmi in piedi senza che ci siano "movimenti" o incongruenze innaturali, neanche nel piano verticale. Tutto resta perfettamente li` dove deve essere.
Come ti ho detto e ti ripeto - che tu ci creda o meno - dal punto di vista dell'immagine ho ottenuto un risultato sostanzialmente impeccabile.
nullo ha scritto:Se, come nel caso del divanetto, ci spostiamo dal vertice, verso una posizione defilata e molto angolata, la radiazione diretta da parte di uno dei due canali viene a ridursi notevolmente ( se non a mancare), nel caso avessimo un campo confinato ed i diffusori direzionati verso il vertice del triangolo. Inoltre la distanza fra orecchie e centri di emissione, ed il volume fra i canali L ed R, subirebbero significativi cambiamenti. Le esperienze di ascolto riportate, ci raccontano che ciò sembra NON avere alcuna influenza sulla localizzazione degli esecutori, e questo è per me sbalorditivo se rapportato a TUTTE le altre esperienze di ascolto di impianti.
allora devi venire a sentire il mio impianto...
per scoprire che, evidentemente, molle, elastici, "capi indiani" ed altri ammennicoli strani non sono poi cosi` indispensabili. Basta una stanza "giusta", un po` di elementi di arredamento adatti, un paio di diffusori buoni, elettroniche decenti e... tanta pazienza.
Ho appena provato ad alzarmi e spostarmi da una parete all'altra, parallelamente al piano dei diffusori ed a meno di 2 metri da questo. Piu` angolato di cosi`... niente, l'immagine resta sempre li`.
Comincio a pensare che forse e` Moss che deve venire da me...
