Inviato: 13 ago 2009, 07:52
Terza e ultima puntata relativa alla messa a punto delle casse con 2 515B.
Dopo aver percorso tutto il progetto a suo tempo messo a punto ho ripercorso tutti i dati salienti:
bocca di 0.94 m2 che secondo Keele, per un uso della tromba fra Fc e 10Fc, a irradiazione #960;/2 str, ha una Fc ottima di 63Hz. Ottima nel senso di minimizzazione dell’impedenza di radiazione.
La tromba è lunga 61 cm e non 35 come scritto da qualcuno, con una gola di 2080 cm2. valore non scelto per massimizzare l’efficienza ma per rendere la tromba di lunghezza gestibile dato l’ambiente dove sarebbe ed è stata collocata. Per massimizzare l’efficienza sarebbe dovuta essere di 1000 cm2 circa, perciò una tromba molto più lunga.
Dato l’uso HiFi e la non esigenza di alte pressioni si è accettato il compromesso della gola grande per una tromba più corta.
Il volume posteriore vorrebbe essere:
187 litri secondo Beranek, con una Fb di 78Hz e cassa chiusa
109 litri secondo Plack
181 litri secondo Dinsdale
127 litri secondo Keele (che è lo stesso di Klipsch)
128 litri (ovvio) secondo T/S
128 litri (ovvio) secondo Young Margolis
206 litri secondo Marshall Leach
Dove, a parte Beranek, si tratta sempre di metodi per l’annullamento della reattanza alla Fc.
La cassa ha invece 700 litri circa e con assorbente materassino di lana solo sulla parete di fondo e 4 porte da 11.5 x 38.5 cm, profonde 4 cm (spessore del legno usato).
Se solo a scopo di esercizio si dimensiona il volume posteriore come una normale cassa chiusa (cosa sbagliata di principio dato che l’altoparlante reale è dato dal woofer + il suo bel carico di aria dato dalla tromba (saranno cira 700 grammi di aria visto l’ingombro), si ottiene per Q 0.707 un volume di 105 litri, mentre se si impone un Q di 0,3 si ottiene un volume di 690 litri, con una risposta all’impulso strabiliante (ovvio).
In cassa chiusa ovviamente la cassa non scende sotto i 100 Hz. Non è la cassa in causa, manca la tromba.
Se sempre solo a scopo di esercizio si dimensiona come un reflex normale, per 690 litri e le porte dette la cassa risuona a 60Hz pagando però un picco sulla risposta. Cosa che si potrebbe ridurre riempiendo completamente la cassa di fono-assorbente.
Con il reflex si paga la risposta all’impulso che diventa ovviamente peggiore di quella in cassa chiusa. Ma la banda è molto più estesa verso il basso. Ma questa è la solita storia ben nota.

Utilizzando le indicazioni date dalle simulazioni e dai calcoli sulla tromba, sono arrivato alle seguenti conclusioni:
la cassa si usa con soddisfazione, molta soddisfazione vi assicuro, con un taglio netto a 70 Hz, sotto non la si fa andare, anche tagliandola solo a 60 Hz il basso si sporca e la risposta ai transienti è molto meno limpida. Usando un PA a 70Hz il risultato diventa strabiliante e mette d’accordo Keele, la teoria classica e la mia esigenza di velocità e smorzamento nella risposta all’impulso.
Sopra la cassa va tagliata a 500 Hz, in maniera decisa, molto decisa. Così pure il Tad 4001. Sempre Linkwitz Riley per non disastrare la fase.
Il woofer più vicino al pavimento l’ho tagliato (mi verrebbe da dire spento, ma nemmeno la lampadina si spegna quando togli tensione, ci mette un po’) 12db/oct sotto ai 300Hz ed equalizzato il tutto per sistemare il livello.
Adesso la cassa lavora da 70 a 500 rispettando le 3 ottave di banda.
Il Tad4001 non è vero che si può lasciare libero in alto, anche lui l’ho tagliato 500-8000 restando nelle 4 ottave che per le trombe sono come un vangelo dato che sopra si comportano come dei fari, ed ecco il suono a “lama metallica”.
L’incrocio con il Coral sempre deciso e con Linkwitz-Riley data la salvaguardia della fase.
Una cosa per tutti dove però ho giudicato con le mie orecchie. Ho memorizzato due programmi diversi, uno con la gestione del ritardo e l’altra senza alcuna gestione tenendo però presente che fisicamente l’allineamento temporale non è male tweeter a parte. Con il ritardo gestito l’impianto ha una marcia in più, tutto è più coerente, più naturale e tutto al suo posto, nel senso che la scena (si chiama così vero?) c’è e come se c’è. Senza gestione del ritardo, tutto questo manca, e considerate le dimensioni non potrebbe essere altrimenti IMHO.
Adesso il tutto suona, e mi piace IMHO.
Le dritte preziose sono state: “spegni” uno dei due woofer prima che incroci il TAD, sistema l’accordo del reflex perché sembra poco sovra-smorzato ergo “addio risposta all’impulso”, taglia in maniera decisa, usa le tue orecchie per affinare (e fatalità se ne è uscita una curva in discesa e non piatta – come nell’orchestra del resto: mai notato che gli strumenti per i bassi sono in numero molto maggiore di quelli per gli alti e occupano molto più spazio?. Solo per analogia). Grazie.
Al tempo stesso è certo il buco sotto i 70Hz perché creato di proposito, tanto la tromba sotto carica non come sopra e l’impedenza acustica diventa come le montagne russe.
P.S.: per Olson la Fc minima (minima ho scritto e non ottima) sarebbe di 38 Hz data la bocca e i #960;/2 str. Perciò non è vero che non scende, lei scende, eccome, ma fino ai 70 è uno spettacolo, specie a bassi volumi.
Perciò non resta che un vero sub, con intervento 30-60, con woofer da 18” passabanda del 6° ordine (da mettere sul sottotetto attualmente completamente vuoto e con solo i condotti che danno nell’ambiente). Il progetto ci sarebbe, dove ho posto la maggior attenzione alla risposta all’impulso, ma si accettano consigli.
Suggerimenti, critiche, osservazioni, curiosità sono tutte ben accette. Su tutto il progetto.
Un dubbio che mi perseguita da tempo: confrontando la tromba del medio con la Avantgarde, rotonda, bella semplice, esponenziale semplicissima, sembra di avere molta più naturalezza. Però “irradia” ovunque.
Qualcuno ha fatto esperienza con tali trombe?
Attenzione, conclusione soggettiva: in casa mi ritrovo con altre due coppie di diffusori commerciali e blasonatissimi. Ma se sul mio impianto descritto non si sentono i bassi (e per certo sotto ai 70Hz non va, almeno per adesso), non so come descrivere i bassi di detti diffusori, naturalmente dati a 25 Hz -3dB senza nessun problema (a dire il vero in anecoica, non in ambiente). Quello che normalmente si sente si ferma ben prima dei 70. E come fa un “pistone” da 20cm a spostare, cedere energia, mettere in moto, metri cubi di aria? Almeno la teoria ce l’abbiamo contro. Parliamo sempre in ambiente.
Basta provare con una orchestra corposa, sopra ai 100 elementi, magari con alle spalle un bel coro. Per me non c’è paragone. I bassi sono quelli che si sentono e non quelli che misura un microfono.
L’orchestra è orchestra, il piano è il piano, il contrabbasso è il contrabbasso. E non si usi il solito brano di violino, ripreso con il microfono a 2 cm dalle effe per dire ma hai sentito quanto grande è con le trombe? Mi sembra banale … è stato ripreso così. Inutile farlo girare su due casse lillipuziane per poter dire “senti che incisione, senti come suona”.
Quest’ultima parte è comunque strettamente personale, e basata sui miei gusti personali. Non intendo né snobbare, né offendere chicchessia. Il confronto aperto e pacato è sempre il miglior presupposto per la vera crescita. Se poi le critiche sono circostanziate, spiegate, argomentate … quale miglior occasione per crescere. Abbiamo le leggi della fisica da rispettare finchè tali modelli non vengano sconfessati. C’è sempre la fede ovviamente.
Ciao a tutti.
Dopo aver percorso tutto il progetto a suo tempo messo a punto ho ripercorso tutti i dati salienti:
bocca di 0.94 m2 che secondo Keele, per un uso della tromba fra Fc e 10Fc, a irradiazione #960;/2 str, ha una Fc ottima di 63Hz. Ottima nel senso di minimizzazione dell’impedenza di radiazione.
La tromba è lunga 61 cm e non 35 come scritto da qualcuno, con una gola di 2080 cm2. valore non scelto per massimizzare l’efficienza ma per rendere la tromba di lunghezza gestibile dato l’ambiente dove sarebbe ed è stata collocata. Per massimizzare l’efficienza sarebbe dovuta essere di 1000 cm2 circa, perciò una tromba molto più lunga.
Dato l’uso HiFi e la non esigenza di alte pressioni si è accettato il compromesso della gola grande per una tromba più corta.
Il volume posteriore vorrebbe essere:
187 litri secondo Beranek, con una Fb di 78Hz e cassa chiusa
109 litri secondo Plack
181 litri secondo Dinsdale
127 litri secondo Keele (che è lo stesso di Klipsch)
128 litri (ovvio) secondo T/S
128 litri (ovvio) secondo Young Margolis
206 litri secondo Marshall Leach
Dove, a parte Beranek, si tratta sempre di metodi per l’annullamento della reattanza alla Fc.
La cassa ha invece 700 litri circa e con assorbente materassino di lana solo sulla parete di fondo e 4 porte da 11.5 x 38.5 cm, profonde 4 cm (spessore del legno usato).
Se solo a scopo di esercizio si dimensiona il volume posteriore come una normale cassa chiusa (cosa sbagliata di principio dato che l’altoparlante reale è dato dal woofer + il suo bel carico di aria dato dalla tromba (saranno cira 700 grammi di aria visto l’ingombro), si ottiene per Q 0.707 un volume di 105 litri, mentre se si impone un Q di 0,3 si ottiene un volume di 690 litri, con una risposta all’impulso strabiliante (ovvio).
In cassa chiusa ovviamente la cassa non scende sotto i 100 Hz. Non è la cassa in causa, manca la tromba.
Se sempre solo a scopo di esercizio si dimensiona come un reflex normale, per 690 litri e le porte dette la cassa risuona a 60Hz pagando però un picco sulla risposta. Cosa che si potrebbe ridurre riempiendo completamente la cassa di fono-assorbente.
Con il reflex si paga la risposta all’impulso che diventa ovviamente peggiore di quella in cassa chiusa. Ma la banda è molto più estesa verso il basso. Ma questa è la solita storia ben nota.


Utilizzando le indicazioni date dalle simulazioni e dai calcoli sulla tromba, sono arrivato alle seguenti conclusioni:
la cassa si usa con soddisfazione, molta soddisfazione vi assicuro, con un taglio netto a 70 Hz, sotto non la si fa andare, anche tagliandola solo a 60 Hz il basso si sporca e la risposta ai transienti è molto meno limpida. Usando un PA a 70Hz il risultato diventa strabiliante e mette d’accordo Keele, la teoria classica e la mia esigenza di velocità e smorzamento nella risposta all’impulso.
Sopra la cassa va tagliata a 500 Hz, in maniera decisa, molto decisa. Così pure il Tad 4001. Sempre Linkwitz Riley per non disastrare la fase.
Il woofer più vicino al pavimento l’ho tagliato (mi verrebbe da dire spento, ma nemmeno la lampadina si spegna quando togli tensione, ci mette un po’) 12db/oct sotto ai 300Hz ed equalizzato il tutto per sistemare il livello.
Adesso la cassa lavora da 70 a 500 rispettando le 3 ottave di banda.
Il Tad4001 non è vero che si può lasciare libero in alto, anche lui l’ho tagliato 500-8000 restando nelle 4 ottave che per le trombe sono come un vangelo dato che sopra si comportano come dei fari, ed ecco il suono a “lama metallica”.
L’incrocio con il Coral sempre deciso e con Linkwitz-Riley data la salvaguardia della fase.
Una cosa per tutti dove però ho giudicato con le mie orecchie. Ho memorizzato due programmi diversi, uno con la gestione del ritardo e l’altra senza alcuna gestione tenendo però presente che fisicamente l’allineamento temporale non è male tweeter a parte. Con il ritardo gestito l’impianto ha una marcia in più, tutto è più coerente, più naturale e tutto al suo posto, nel senso che la scena (si chiama così vero?) c’è e come se c’è. Senza gestione del ritardo, tutto questo manca, e considerate le dimensioni non potrebbe essere altrimenti IMHO.
Adesso il tutto suona, e mi piace IMHO.
Le dritte preziose sono state: “spegni” uno dei due woofer prima che incroci il TAD, sistema l’accordo del reflex perché sembra poco sovra-smorzato ergo “addio risposta all’impulso”, taglia in maniera decisa, usa le tue orecchie per affinare (e fatalità se ne è uscita una curva in discesa e non piatta – come nell’orchestra del resto: mai notato che gli strumenti per i bassi sono in numero molto maggiore di quelli per gli alti e occupano molto più spazio?. Solo per analogia). Grazie.
Al tempo stesso è certo il buco sotto i 70Hz perché creato di proposito, tanto la tromba sotto carica non come sopra e l’impedenza acustica diventa come le montagne russe.
P.S.: per Olson la Fc minima (minima ho scritto e non ottima) sarebbe di 38 Hz data la bocca e i #960;/2 str. Perciò non è vero che non scende, lei scende, eccome, ma fino ai 70 è uno spettacolo, specie a bassi volumi.
Perciò non resta che un vero sub, con intervento 30-60, con woofer da 18” passabanda del 6° ordine (da mettere sul sottotetto attualmente completamente vuoto e con solo i condotti che danno nell’ambiente). Il progetto ci sarebbe, dove ho posto la maggior attenzione alla risposta all’impulso, ma si accettano consigli.
Suggerimenti, critiche, osservazioni, curiosità sono tutte ben accette. Su tutto il progetto.
Un dubbio che mi perseguita da tempo: confrontando la tromba del medio con la Avantgarde, rotonda, bella semplice, esponenziale semplicissima, sembra di avere molta più naturalezza. Però “irradia” ovunque.
Qualcuno ha fatto esperienza con tali trombe?
Attenzione, conclusione soggettiva: in casa mi ritrovo con altre due coppie di diffusori commerciali e blasonatissimi. Ma se sul mio impianto descritto non si sentono i bassi (e per certo sotto ai 70Hz non va, almeno per adesso), non so come descrivere i bassi di detti diffusori, naturalmente dati a 25 Hz -3dB senza nessun problema (a dire il vero in anecoica, non in ambiente). Quello che normalmente si sente si ferma ben prima dei 70. E come fa un “pistone” da 20cm a spostare, cedere energia, mettere in moto, metri cubi di aria? Almeno la teoria ce l’abbiamo contro. Parliamo sempre in ambiente.
Basta provare con una orchestra corposa, sopra ai 100 elementi, magari con alle spalle un bel coro. Per me non c’è paragone. I bassi sono quelli che si sentono e non quelli che misura un microfono.
L’orchestra è orchestra, il piano è il piano, il contrabbasso è il contrabbasso. E non si usi il solito brano di violino, ripreso con il microfono a 2 cm dalle effe per dire ma hai sentito quanto grande è con le trombe? Mi sembra banale … è stato ripreso così. Inutile farlo girare su due casse lillipuziane per poter dire “senti che incisione, senti come suona”.
Quest’ultima parte è comunque strettamente personale, e basata sui miei gusti personali. Non intendo né snobbare, né offendere chicchessia. Il confronto aperto e pacato è sempre il miglior presupposto per la vera crescita. Se poi le critiche sono circostanziate, spiegate, argomentate … quale miglior occasione per crescere. Abbiamo le leggi della fisica da rispettare finchè tali modelli non vengano sconfessati. C’è sempre la fede ovviamente.
Ciao a tutti.