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Inviato: 04 mar 2007, 20:16
da Giaime
il terzo è Giaime
Originariamente inviato da gluca - 01/03/2007 : 17:31:19
Io con Giaime non bevo, sto al tavolo di plovati, io! :D

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Ciao, Luca

P.S.: si capisce che scherzo, glu'? :oops:


Originally posted by Luc1gnol0 - 01/03/2007 : 17:56:00
Purtroppo non credo proprio di poter venire al contest... mi dispiace :(


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 05 mar 2007, 15:22
da plovati
Uscito il n.° 96. Sguardo rapido: mi piace, un buon lavoro.
Mauro

Originariamente inviato da MBaudino - 04/03/2007 :  13:15:30
Sottoscrivo. Messe da parte polemiche e voli pindarici, si torna al concreto. Si vede che i tanto bistrattati forum servono :D
Gli autori non possono prescindere dal feedback immediato e non soggetto a valutazioni redazioni che i forum rappresentano.

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Piergiorgio

Inviato: 05 mar 2007, 17:14
da Luc1gnol0
Curiosa la premessa che fanno a pag. 10, nell' articolo il Triodosolido
Originariamente inviato da Arge - 04/03/2007 : 14:12:53
Ce ne sono diverse, di premesse...

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Ciao, Luca

Inviato: 05 mar 2007, 17:38
da Luc1gnol0
Sottoscrivo
Originariamente inviato da plovati - 05/03/2007 : 09:22:35
Principalmente per far da bastian contrario, rompo il fronte del "buonismo".

Buon numero?

Aloia che "spiega" la sua serie 2000, senza però entrare nel merito delle scelte per non allungare troppo il brodo, sennò qualcuno si lamenterà col Direttore ed il Direttore a sua volta si lamenterà con qualcun'altro.
Il necessario seguito del "disinformato sequel" o "furbetto clone" del Tipolo (ribadisco: non mi piace lo stile di scrittura di A.B.).
Un universitario che ci dice come si deve fare un sw (guai a pasticciarlo!), salvo specificare che non se n'era accorto che l'aveva fatto bene.
La dodicesima puntata di Marzullo, che comincia a fare concorrenza al suo famigerato omonimo quanto a presenze.
Due volenterosi che hanno applicato con DSO Velleman+Excel+Matlab+Provavalvole Elettra i suggerimenti di Diamantini, trenta numeri fa (quattro anni?).
Articoletto di Franceschi per absolute beginner (ancora da valutare, ma ho in mente cose come "Il laboratorio dello sperimentatore audio" di Pruzzo, a paragone).
La posta, con uno dei classici numeri di Chiappetta (polverone di parole senza conclusione, e rinvio al prossimo numero... e non ad un articolo, ma all'editoriale! Ma l'editoriale non lo dovrebbe fare il Direttore o l'Editore? Ed uno che scrive le sue cose migliori su AR, può fare il Direttore o il Supervisore di CHF decentemente?), e con la solite email personali di varie persone pubblicate (vi ricordate quando Chiappetta pubblicò l'email di auguri di Sivieri?), tra cui il per me notevole Marzullo: metà risposta per non dire niente (vista l'urgenza e gli impegni), l'altra metà per dire che un SRPP di ECC88 non è adatto a pilotare un carico di poco meno di 47Kohm (con Aloia che con una 6SN7 a catodo comune ci fa il VAS per i 15Kohm del Triodosolido, due pagine dopo!).

Un numero valutabile come "appena appena sufficiente" cosa avrebbe dovuto contenere, secondo voi (Natali, Baudino, Lovati, ecc...)?

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Ciao, Luca

Inviato: 05 mar 2007, 17:57
da plovati
Luca, hai presente i numeri precedenti?

E per una volta che Aloia descrive sinteticamente, lo vogliamo biasimare?

Sull'articolo di Bellino, anche a me desta un poco di sorpresa scoprire che a seguito della giusta analisi del dipolo (due altoparlanti in opposizione meccanica), sforni un SEMIdipolo (come lui stesso lo chiama) molto simile al Tipolo più che alla Jamo.

Il provavalvole è interessante, una sperimentazione con scheda audio potrebbe essere replicata facilmente. Ancora più interessante sarebbe stato una o due paginate di grafici per le valvole più comuni, derivate da una media significativa su diversi lotti. C'è tempo per un successivo approfondimento, magari con i modelli Koren per Spice.


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Piergiorgio

Inviato: 05 mar 2007, 19:20
da Piercarlo
magari con i modelli Koren per Spice.


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Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 05/03/2007 :  11:57:43
Non sapevo che Norman Koren avesse creato dei MODELLI di tubi per Spice. Io ero rimasto alla sua affermazione che si trattava di modelli fenomenologici (ovvero un qualcosa per ottenere delle "simil-curve-caratteristiche" con equazioni sì "sagomate" su misura ma che di per sè non rappresentano alcun modello: solo un minestrone di polinomi per "assomigliare" a un modello che in realtà non c'è).

Se è cambiato qualcosa mi piacerebbe saperne qualcosa di più.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 05 mar 2007, 19:27
da Piercarlo
Aloia che "spiega" la sua serie 2000, senza però entrare nel merito delle scelte per non allungare troppo il brodo, sennò qualcuno si lamenterà col Direttore ed il Direttore a sua volta si lamenterà con qualcun'altro.
Bhe, in effetti almeno una spiega sul perché ha adottato quella "cosa" (NSCA) sarebbe stata opportuna, magari mi avrebbe fatto insistere un po' di più invece di scartarla a pié pari non appena visto lo schema. Molto più interessante invece la parte riguardante l'uso dei diodi per polarizzare i tubi.

Altre cose viste in CHF... Bho, mi sembra di poter dire che, tutto sommato, è un numero come tanti altri: ti leggi la parte che ti interessa di più e il resto lo ignori. Dopotutto è solo una rivista, mica altro...

In attesa di vedere come sarà la "monografia" di CHF annunciata. Sono proprio curioso.
Ciao
Piercarlo

Inviato: 05 mar 2007, 20:42
da mariovalvola
ma il "famoso" comitato tecnico che doveva fornire gli schemi completi (anche se non proprio precisi) delle realizzazioni del recalcitrante Nardi che fine ha fatto? Sul suo amplificatore ca'nnone non ho visto tracce neanche sul numero successivo. Mi sembrava una buona idea naufragata troppo alla svelta.
L'articolo rimane interessante, comunque. Aloia è semplicemente un mostro sacro.
p.s. perchè Nardi, scrivendo di ipotetici utc usati da shindo non dice qualcosa di più??? Che serie usava?
In realtà gli UTC della serie Ha e LS non hanno problemi a salire in alto (al limite la serie ha è un poco tagliata in basso ma non sempre... ) .
Serie inferiori (tipo la CG) erano volutamente a banda più stretta (+-.5dB 40-10.000Hz) ma questo era voluto. Oltretutto, per SE, UTC ha offerto pochissimo mi vengono in mente alcuni piccoli ferri pensati per applicazioni PA della serie S (s-14 per esempio...)

Mario Straneo

Inviato: 05 mar 2007, 21:45
da plovati
Piercarlo,
In questo CHF, Aloia non si spiega i 5 V di differenza tra le alimentazioni della tripletta JBL/Sansui: http://www.audiofaidate.org/articoli/Tr ... Sansui.pdf

hai una spiegazione?

Circa il NCSA, che mi pare elegantemente semplice (più della classe XD di Self che usa una sorgente di corrente in USCITA piuttosto che in BASE per tenere accesi i transistor), mi piacerebbe capire che differenza potrebbe dare una comparazione con lo square-law class AB propugnato su EW da Ian Hegglun ( Sep 1995, p751 Square law rules in audio power)

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Piergiorgio

Inviato: 05 mar 2007, 21:51
da Luc1gnol0
Luca, hai presente i numeri precedenti?
Originariamente inviato da plovati - 05/03/2007 : 11:57:43
Prendendo in prestito da Mauro Penasa il paragone suo solito con gli studenti ITI: ma se uno studente (che potrei essere benissimo io!) ricevesse come voto, in una verifica/compito in classe di Elettronica, "2" (due: ci sono ancora i voti numerici alle superiori?), poi alla successiva ancora "2", e quindi ad una terza prova un bel "5" (cinque!), il fatto di aver preso la terza volta una votazione mediocre anzichè nulla autorizzerebbe chi legga i suoi voti, o lo anche stesso Prof. Penasa :D , a dire: "OH! (© by gluca) Finalmente un buon compito!", seppur limitatamente alla terza prova? Voto: sei di stima, salvo buon fine.

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Ciao, Luca

Inviato: 06 mar 2007, 00:08
da Piercarlo
Piercarlo,
In questo CHF, Aloia non si spiega i 5 V di differenza tra le alimentazioni della tripletta JBL/Sansui: http://www.audiofaidate.org/articoli/Tr ... Sansui.pdf

hai una spiegazione?
Bisognerebbe avere i dati caratteristici dei transistori di potenza di allora (cioè di un bel 40 anni fa abbondante!). Penso che la ragione principale sia l'evitare le regioni di "quasi saturazione" che, pur apparentemente tollerabili dal punto di vista statico, sono in realtà disastrose dal punto di vista della banda passante (FT, in prossimità della saturazione, semplicemente precipita a livelli infimi: un transistor dato per 3-4 MHz - per ipotesi - te lo ritrovi con una FT reale di meno di 100 kHz). E' solo un'ipotesi però.
Circa il NCSA, che mi pare elegantemente semplice (più della classe XD di Self che usa una sorgente di corrente in USCITA piuttosto che in BASE per tenere accesi i transistor), mi piacerebbe capire che differenza potrebbe dare una comparazione con lo square-law class AB propugnato su EW da Ian Hegglun ( Sep 1995, p751 Square law rules in audio power)
Tranquillo... con la square law non c'entra proprio niente. Ciò che fa il circuito di Aloia è semplicemente... quel che dice che fa Aloia: impedire lo spegnimento dei finali. Stop. Il circuito è semplice ma ha anche qualche grossa pecca (che me lo hanno fatto scartare): dipendenza della Ic di mantenimento dal beta e quindi anche dalla temperatura dei finali. Per il resto è un'idea buona quanto ogni altra se proprio ti vuoi porre il problema. Sulla sua importanza ho qualche dubbio che sia qualche cosa di più di un orpello estetico. Sicuramente in un sistema praticamente senza retroazione qualcosa di buono aiuta a farlo. In un sistema normalmente retroazionato non se accorge nessuno che c'è o non c'è quel circuito.

Tutto imho, ovviamente.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 06 mar 2007, 02:22
da Arge
Curiosa la premessa che fanno a pag. 10, nell' articolo il Triodosolido
Originariamente inviato da Arge - 04/03/2007 : 14:12:53
Ce ne sono diverse, di premesse...

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Ciao, Luca


Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 05/03/2007 :  11:14:40
Si, mettiamo i punti sulle i ..... :grin: :D :D

Senza entrare nel particolare cercato a forza,mi fa piacere che si sia mosso " qualcuno o qualcosa " per cercare di migliorare o portare aria fresca su alcuni aspetti della rivista forse sottovalutati o volutamente sottovalutati ; )
Sarà merito di qualche forum ????
BHOOOO !!!! A me non piacciono !!!! :D :D

JOE

Inviato: 08 mar 2007, 22:06
da BLUPRESS
DA "COSTRUIRE HI-FI"

Un saluto a tutti voi nuovamente,
ho lasciato correre molto tempo tra il mio primo intervento e questo con il quale vorrei concludere questa mia intromissione nel vostro Forum. Una intromissione da molti di voi mal digerita e che ha scatenato da parte di altri Forum addirittura delle prese di posizione “fuori luogo”, come se io fossi venuto qui per rubare chissà cosa o per adescare chissà chi! Comunque sia, leggendo i vostri commenti emerge chiaro come i due mondi, il mio e il vostro, siano destinati a rimanere distinti e distanti.
Siamo distinti dal fatto che noi lo facciamo per professione mentre voi (o almeno una gran parte) per semplice spirito volontaristico, e siamo distanti circa il modo di portare avanti un’iniziativa (CHF e il vs. Forum) che hanno come unico punto di contatto la passione per l’elettronica autocostruita e per l’audio di qualità in generale.
Io speravo che ci potessero essere più punti di contatto ma, evidentemente, mi sono sbagliato.
Così sia.
Rimane comunque il rammarico di un’occasione persa.

Prima di congedarmi da voi, credo di dovervi qualche risposta oltre a fornirvi qualche ulteriore spunto di riflessione. Anche perché, leggendo i vostri commenti, emergono diverse note critiche assai pungenti sulla mia persona e sulla mia rivista.
Su di me molto si può dire, giacché faccio il mestiere di giornalista da oltre 23 anni, l’imprenditore da oltre 19 anni e l’editore da più di 12 anni, dando lavoro a una dozzina di persone e ad oltre 80 collaboratori. Chi si diletta a criticare dovrebbe prima dimostrare di saper fare quello che gli altri, secondo lui, fanno male. Altrimenti è tutto troppo facile e molto comodo…
Sulla mia rivista invece c’è poco da dire visto che la leggete tutti e con molta attenzione…

x TUTTI
Questo è il vostro hobby e fate bene a condividerlo con altri vostri amici. L’importante è sempre avere chiaro che possono esistere anche persone che lo fanno in modo diverso dal vostro. Non per questo vanno disprezzate o sbeffeggiate, come troppo spesso capita sulle vostre pagine del Forum.
Quello che mi piacerebbe farvi notare (grazie ai dati forniti dall’ing. Piergiorgio Lovati della Metrel Industriale) è che nel vostro Forum i 25 partecipanti più attivi hanno generato poco meno del 75% dei messaggi totali e che gli oltre 800 membri rimanenti hanno generato poco meno di 7 messaggi a testa negli oltre 500 giorni di vita del Forum. Il che fa pensare, statisticamente, che il numero dei partecipanti attivi possa oscillare tra i 35 e i 70 membri. Un bel numero per quello che riguarda un Forum (e lo dico senza nessuna venatura sarcastica) ma, tanto per fare un raffronto, CHF vende più copie nella sola Roma in un mese di quanti siano i membri TOTALI del vs. Forum aperto da quasi 2 anni! Su questi dati bisognerebbe ragionarci, giusto per avere chiaro quale è il metro di confronto e, soprattutto, per non credere che tutto ruoti intorno a un Forum. La Redazione di CHF lavora a creare ogni mese la rivista senza leggere ne questo ne altri Forum. Ovviamente.

x gluca (Gianluca)
Grazie per l’apertura di fiducia. Faccia pure la sua verifica e mi faccia sapere.
Per quello che riguarda il suo discorso sulla difficoltà di trovare CHF a Torino (ma vale anche per altre parti d’Italia) le posso solo dire che noi distribuiamo in edicola poco meno di 28. 000 copie di rivista e che le edicole in Italia sono circa 38. 000 alle quali vanno aggiunte gli autogrill, le stazioni, gli aeroporti e le edicole del Canton Ticino, per un totale circa di 40. 000 punti vendita. E’ abbastanza facile comprendere come non solo non arriviamo a servire tutte le edicole italiane ma come, per scelta, si arrivi a coprirne si e no la metà (in molte edicole andiamo con più di quattro o cinque copie visto che abbiamo degli storici di venduto interessanti).
Questa è la situazione di tutte le riviste italiane che, come può immaginare, è particolarmente delicata per tutte quelle riviste (e sono la stragrande maggioranza) che non arriva ad un distribuito di 60/80. 000 copie. CHF è particolarmente fortunata perché può contare su uno zoccolo duro di circa 3. 000 abbonati (dei quali oltre il 20% esteri). Io, dal canto mio, sto aumentando la tiratura e ottimizzando la diffusione nelle edicole cercando di far quadrare i conti, senza dover ricorrere ad altri aumenti del prezzo di copertina. Comunque CHF, visto il mercato in cui opera, è e sarà sempre una rivista di nicchia, che però, per mia fortuna, riesce a far quadrare molto bene i suoi conti!

x riccardo (Riccardo Romagnoli)
Trovo il suo intervento sensato e centrato.
Io non vi ho mica chiesto soldi, ne sto cercando soci. Per mia fortuna non mi servono!
La mia è un’azienda solida, che edita ad oggi 8 riviste e che nel 2006 ha stampato oltre 160 milioni di pagine. Credo che siano numeri difficilmente contestabili.
Come lei ha giustamente sottolineato il successo di una realtà commerciale lo fanno i numeri ed i nostri dicono che non abbiamo debiti e che siamo sempre cresciuti anno dopo anno.
E concordo ancora con lei, che di questo Forum è un moderatore, quando dice che il vostro comune intento è quello di crescere insieme per migliorare.
Saggio ragionamento: un po’ quello che facciamo noi, mi permetta, solo in scala un po’ più grande.
Io speravo che si potesse percorrere un pezzo di strada insieme, unendo l’utile al dilettevole.
Che sarebbe a dire: poiché voi qui fate progetti e vi scambiate idee su come migliorare i vostri lavori con spirito assolutamente volontaristico (leggasi SENZA ESSERE REMUNERATI) e poiché invece la mia struttura PAGA (poco ma li paga) i propri collaboratori per gli articoli che scrivono, mi sembrava una cosa utile e non offensiva proporvi di collaborare.
La risposta unanime mi pare negativa. Ne prendo atto. E vado avanti.

x Luc1gnol0 (Luca ANONIMO)
Vede caro Luca lei è libero di credere o meno alle mie affermazioni.
L’unica cosa certa è che la mia è un’azienda che da lavoro a molte persone e che sta crescendo anno dopo anno, caso raro nel nostro piccolo e asfittico mercato editoriale.
Se non crede alle mie affermazioni almeno creda ai propri occhi: CHF è passata in poco meno di 2 anni da una gestione casuale delle uscite (6/7 uscite l’anno assolutamente casuali) ad una gestione programmata delle uscite (nel 2007 saranno 11 uscite alle quali si sommeranno le 4 dei Quaderni). Questo vuol solo dire una cosa: una situazione florida e un mercato in crescita!
Per quello che riguarda la sua citazione riguardo a ciò che dicono di me su un forum esterno al vostro, non me ne curo. In tutti questi casi ho uno studio legale che si occupa anche di questo.
Di una cosa dovete stare assolutamente certi: ognuno è libero di criticare come e chi vuole. Poi esistono le leggi e quelle vanno rispettate da tutti. Chi pensa di poter offendere impunemente il sottoscritto, la mia azienda o le persone che per me lavorano si sbaglia grandemente!
Da ultimo mi consenta un appunto: ma io e lei ci siamo per caso conosciuti o le ho fatto qualche torto? Le faccio questa domanda perché noto in ogni suo intervento una punta di acrimonia che non comprendo. Trancia giudizi come se fosse un esperto del settore editoriale e, soprattutto, mi accredita di affermazioni che io no ho mai fatto.
Lei dice che il mio motto sarebbe “Vi taglio i viveri”. A chi? A lei? E’ per caso un collaboratore che ho allontanato? Suvvia, siamo seri. Io non ho tagliato i viveri a nessuno, semmai i viveri ce li ho messi, visto che qui si stava per morire d’inedia e ancora oggi la fame detta legge!
Posso piacerle o non piacerle, questo è un suo problema, non mi venga a dire però che chi mi precedeva faceva meglio il mio mestiere perché, se così fosse stato, oggi qui non ci sarei io a parlare con lei! E non mi racconti la storiella che loro erano puri appassionati e io invece sono uno che guarda solo al vil denaro perché, chi ci ha conosciuto, a questa proprio non può crederci!
La realtà vera è che io mi espongo sempre in prima persona, con nome e cognome, in ogni occasione. e lei, come la gran parte dei frequentatori dei Forum, invece non lo fa. Questo è il motivo principale per il quale non mi piacciono i Forum: perché sono troppe le persone che si fanno scudo dell’anonimato per dileggiare e denigrare gli altri. C’è una sola fortuna: che anche in Italia vige uno stato di diritto e che quindi ognuno può rivolgersi al proprio avvocato per sporgere querela qualora si senta offeso o diffamato da un’affermazione ovunque scritta. In quel caso non c’è anonimato che tenga…qualcuno risponderà!
Mi scusi lo sfogo, ma sinceramente ogni volta che leggo una sua critica, non mi capacito di tanto astio. Ci tengo anche a precisare che non ho nessun appunto da rimproverarle, ci mancherebbe altro. Lei ha espresso le sue critiche in maniera alle volte un po’ troppo tagliente ma sempre civilmente e nel rispetto reciproco. Ed io le ho risposto, credo, con la stessa enfasi ma anche con lo stesso rispetto reciproco. Tutto qui.

x plovati (Piergiorgio Lovati)
Anche nel suo intervento iniziale e nei suoi post successivi noto una punta di acredine nei mie confronti. E anche nel suo caso non ne capisco il motivo.
Nel suo caso però devo rivolgerle comunque un plauso: quello di aver dato vita ad un Forum interessante, dove molti trovano spazio alla loro passione e dove si discute, nel complesso, civilmente.
Io speravo che si potesse trovare una formula per collaborare (non certamente, come lei pensava, ospitando a mie spese al Top Audio i vincitori del vostro contest) ma evidentemente mi sono sbagliato. Una cosa però ci tengo a precisare: non sono venuto qui per togliervi qualcosa ma semmai per aggiungere. Probabilmente, come dicevo all’inizio, siamo troppo distinti e distanti per poter trovare dei punti di contatto. Vorrà dire che andremo avanti ognuno per la propria strada: io continuando a fare finché ne avrò voglia CHF e voi continuando a leggerci (finché ne avrete voglia) per poi dire quello che vi è piaciuto (poco) e quello che non vi è piaciuto (molto).
Di sicuro c’è solo una cosa: se non ci fosse stato il sottoscritto, oggi avreste una rivista di elettronica in meno di cui parlare. Questo, almeno, è un merito che non mi si può non riconoscere.

In conclusione, vorrei comunque fare un saluto a tutti gli appassionati che frequentano questo Forum e invitarvi ad essere costruttivamente critici nei vostri interventi. Solo così si potrà provare ad invertire una rotta che, altrimenti, pare segnata.

Buona musica a tutti.

BLU PRESS
Il Direttore
Andrea Bassanelli

Inviato: 09 mar 2007, 01:09
da Arge
CARO DIRETTORE,

Dopo aver letto questa Vostra lettera, "garbata ",ma chiaramente provocatoria e a mio avviso assai inesatta e approssimativa, mi vien da dire una sola cosa,dato che gia sto dedicandogli troppo del mio tempo:

NON COMPRERO' MAI PIU' LA VOSTRA RIVISTA. -1 ....

non sto ad elencargli tutti i motivi,ne dirò uno......

preferisco donare ad AUDIOFAIDATE, CHE MI HA INSEGNATO MOLTO DI PIU' ,E SENZA INTERESSI, DI QUANTO ABBIA FATTO IL VOSTRO CATALOGO .


CORDIALI SALUTI

ARGENTI GIOVANNI

Inviato: 09 mar 2007, 02:27
da Luc1gnol0
Egr. Direttore BLUE PRESS,

ho sempre cercato di sottrarmi ad un confronto scritto con lei perché non reputo sia possibile per me addivenire ad un incontro costruttivo con le sue idee e/o affermazioni (il suo concetto di "buon prodotto" ha pochi punti di contatto con il mio): nondimento, visti i suoi gentili saluti le rendo la cortesia.
Vede caro Luca lei è libero di credere o meno alle mie affermazioni.
L’unica cosa certa è che la mia è un’azienda che da lavoro a molte persone e che sta crescendo anno dopo anno, caso raro nel nostro piccolo e asfittico mercato editoriale.
Se non crede alle mie affermazioni almeno creda ai propri occhi: CHF è passata in poco meno di 2 anni da una gestione casuale delle uscite (6/7 uscite l’anno assolutamente casuali) ad una gestione programmata delle uscite (nel 2007 saranno 11 uscite alle quali si sommeranno le 4 dei Quaderni). Questo vuol solo dire una cosa: una situazione florida e un mercato in crescita!
Io non ho detto di non crederle, almeno, non ho detto di non crederle solo per partito preso.
Mi pare piuttosto di avere detto che i dati che porta sono al momento e per noi indimostrati e/o non verificabili.
Come il dato riferito ai lettori "sopra quota 10.000 al mese (dati fonte InterRete)".
Per gli utenti del Forum, non professionisti della carta stampata, a cui si rivolge, non è nemmeno astrattamente possibile verificare tale dato, nemmeno come supposizione indiretta: l'unica InterRete di cui si trova traccia in Rete difatti è una Agenzia Letteraria che non annovera tra i propri servizi noti quello di affidabili rilevazioni di questo tipo.

Peraltro, come ho scritto altrove, io le riconosco dei meriti sotto il profilo "quantitativo". Con (per me ovvi) alti e bassi.

Alti e bassi significa solo che credo sia più o meno da appena dopo l'estate del 2003 che la BLUE PRESS si occupa a vario titolo di CHF.

Mi pare che fosse alla prima edizione della mostra Roma Hi-End: ricordo la soddisfazione dell'allora Direttore Costa (o forse era GMB?) per gli accordi appena raggiunti con la BLUE PRESS, non ancora ufficiali, non ancora pubblici, ma certi, certi che avrebbero portato risorse ed idee nuove, a cominciare dal cambio della gestione della pubblicità (BLUE PRESS appunto), della stampa, della distribuzione a partire (mi pare) dal numero 67 (dunque quasi un terzo dei fascicoli di CHF porta la sua impronta, ormai).

Dunque, dicevo, sono tre anni e mezzo che BLUE PRESS fa concorsi a premi, sondaggi, editoriali, sforzi, per rilanciare, lanciare o consolidare la rivista: sono passati quasi quattro anni ed ancora ci sono scivoloni o particolari da rodare, e critiche, che a mio parere mal si conciliano con una situazione ben ottimizzata, ma piuttosto con una ancora in divenire, *come è giusto che sia* (dato anche che, mi pare, non abbiate preso completamente in mano la situazione da... subitissimo: o no?).

Non devo citarle uno per uno i numeri della rivista con uno o più aspetti "sotto tono", dalla fine del 2003 (67) allo stigmatizzato scivolone "Aloia/Callegari" (93), per supportare qualcosa di cui avrà contezza in altri termini e per altre vie.

Peraltro questa supposta incredulità, oltre che su impressioni e motivazioni personali, è basata anche su quanto lei stesso ha detto, e che io considero se non una contraddizione rispetto ad "una situazione florida e un mercato in crescita", piuttosto come un'altra angolazione da cui osservare il lavoro che ha potuto svolgere, e la situazione della rivista.

Il mio intervento C(HF)attiverie varie , in seguito al quale lei ha ritenuto di replicare qui, è avvenuto ad un anno di distanza da un altro suo noto intervento in questi ambienti, sul VHF del suo Bebo Moroni in cui si è evidenziato lo stato di difficoltà di CHF (e del suo settore). Come sia avvenuto il miracolo economico in 12 mesi di recessione/stagnazione economica credo sia un altro dei meriti quantitativi da doverle ascrivere. O sono troppo tagliente se mi permetto questa che vuol essere solo una battuta?
Da ultimo mi consenta un appunto: ma io e lei ci siamo per caso conosciuti o le ho fatto qualche torto? Le faccio questa domanda perché noto in ogni suo intervento una punta di acrimonia che non comprendo.
La punta non è di acrimonia, ma di disappunto: frustrazione per non aver più soddisfazione da un prodotto che mi ha ben accompagnato per almeno sei-sette anni.

Come sa ogni passione, la squadra del cuore, l'idea politica, l'autocostruzione, l'amore, ha un che di ridicolo, e non potrebbe non averlo, che a volte si chiama attaccamento, a volte in altri modi: e se non si può essere più attaccati a qualcosa o a qualcuno, spesso ridicolmente lo si attacca.

Per quanto riguarda la conoscenza personale, no, non ho avuto il piacere di conoscerla.
Trancia giudizi come se fosse un esperto del settore editoriale e, soprattutto, mi accredita di affermazioni che io no ho mai fatto.
Lei dice che il mio motto sarebbe “Vi taglio i viveri”. A chi? A lei? E’ per caso un collaboratore che ho allontanato? Suvvia, siamo seri. Io non ho tagliato i viveri a nessuno, semmai i viveri ce li ho messi, visto che qui si stava per morire d’inedia e ancora oggi la fame detta legge!
Non capisco bene a quale delle mie opinioni si riferisca, né a quale affermazione che le avrei "messo in bocca": mi perdonerà se per quest'unica risposta non mi documento in maniera completa.

Se si riferisce al "conticino della serva" sul bilancio di CHF, non credo occorra essere osservatori tranchant della scena editoriale per rendersi conto che ci sono poche pagine di pubblicità sulla rivista: le tariffe sono pubbliche, per cui è relativamente agevole fare una grossolana stima. Se poi si aggiunge che alcune di queste pubblicità fanno capo ad alcuni "technical contributor", si può considerare come non "per difetto" tale grossolana stima. E come già detto, il mero prezzo di copertina non porta in cassa risorse economicamente ingenti. Tutto ciò è sufficiente a far immaginare un bilancio economico che ha vie diverse da quelle canoniche di una rivista indipendente perché autorevole ed autorevole perché indipendente (nei limiti del possibile) dal settore di riferimento. Come l'esempio di NE e della vendita di Kit (argomenti portati anche da altri).

In generale poi, la frase Vi taglio i viveri! io non l'ho mai definita come un suo motto, come agevolmente riscontrabile: era un calembour, malriuscito, sull'espressione del mio interlocutore - "taglio editoriale" - e sulla mia frustrazione nei confronti dei contenuti attualmente veicolati dalla rivista.

Ed infine no, non sono un collaboratore giubilato: non sono nemmeno in grado di collaborare a CHF, per miei evidenti limiti tecnici, figuriamoci!
Posso piacerle o non piacerle, questo è un suo problema, non mi venga a dire però che chi mi precedeva faceva meglio il mio mestiere perché, se così fosse stato, oggi qui non ci sarei io a parlare con lei! E non mi racconti la storiella che loro erano puri appassionati e io invece sono uno che guarda solo al vil denaro perché, chi ci ha conosciuto, a questa proprio non può crederci!
No, adesso è lei che non dovrebbe (continuare a) mettermi in bocca cose che non mi pare affatto di aver mai scritto: io non ho dato la patente di "santi" ai suoi ex collaboratori/colleghi/soci/stipendiati.
Ho detto solo quel che è notorio: che Binari & Costa erano coinvolti sotto due diversi profili. Erano (sono?) dei professionisti della carta stampata (e peraltro non ricordo di aver espresso giudizi sulle loro capacità) ed erano (sono) degli appassionati (per quanto riguarda Costa, credo anche qualcosa di più che un appassionato). E soprattutto erano due.

Lei invece è un professionista della carta stampata, ma non è un appassionato di autocostruzione, e credo nemmeno di alta fedeltà, con il "vizio" di esporsi pubblicamente, quindi di dover "affabulare", forse retaggio delle sue docenze. Ed è *solo*.

Tutto questo, lo ribadisco, fa per me una differenza: lei non è tecnicamente in grado di valutare i contenuti veicolati dalla rivista CHF, deve affidarsi ai suoi collaboratori, esterni ed interni, e perciò ha un feedback indiretto e meno reattivo, principalmente basato - credo - sull'andamento economico, che poco o nulla può dire circa l'andamento della "qualità intellettuale" della stessa. Secondo me.

Posso anche provare a proporle un paragone, non so quanto preciso, né quanto "azzeccato", a supporto di questo "Secondo me".
Per quel che mi risulta, la Ford Focus Iª serie ha avuto un buon successo di vendite. Come qualche meccanico potrà confermare, la Ford Focus Iª serie era sostanzialmente la precedente Ford Escort un poco riveduta, più o meno corretta, ma sostanzialmente semplicemente ricarrozzata. In seguito son venuti anche motori riveduti o nuovi, per via delle mutate normative etc, ma la sostanza non muta di molto. Per la Ford una buona operazione economica, per me un prodotto non innovativo, intellettualmente non di qualità elevata, dunque non "qualitativamente" apprezzabile. C'è da dire, offerto ad un prezzo "onesto", inferiore a gran parte dell'allora concorrenza (e quindi tutti contenti?).

Al contrario, i Costa ed i Binari (ed i Chiomenti ancor più) potevano valutare immediatamente la bontà tecnica delle proposte fatte al pubblico, e questo gli permetteva sia di soddisfare meglio le aspettative, sia di proporre contenuti via via sempre migliori: lei sa che non si è ritrovato tremila abbonati per caso, se li è ritrovati (e magari li ha anche incrementati) per i contenuti espressi prima della sua discesa in campo.
E forse anche perchè il numero di riviste del settore è drasticamente calato, non solo in Italia.
La realtà vera è che io mi espongo sempre in prima persona, con nome e cognome, in ogni occasione. e lei, come la gran parte dei frequentatori dei Forum, invece non lo fa. Questo è il motivo principale per il quale non mi piacciono i Forum: perché sono troppe le persone che si fanno scudo dell’anonimato per dileggiare e denigrare gli altri.
Guardi Bassanelli, la lamentela circa l'anonimato dei forum la lasci ad altri personaggi, la prego.

Anche perchè, casi come quello di Bebo Moroni insegnano, non basta perdere il lavoro, o anche la faccia, perchè certe identità accertate perdano il diritto ad esprimere opinioni più o meno importanti nelle conseguenze, in certi (questi) ambienti.

Un esempio recente, che non riguarda la BLUE PRESS (così non si sente tirato indebitamente, con acrimonia, in ballo!), riguarda il sig. Benedetti, noto critico e recensore di apparecchi analogici (giradischi, bracci, testine, dischi in vinile, ecc...) per Audio Review, che rispondendo alla domanda: - "mi sai dire il canale destro su che parte del solco è inciso?" - ha scritto: - "il canale destro, ma guarda un po', è inciso sul lato desto del solco... Sivvabbè, destro guardando da che lato? Guardando la testina da davanti." - quando INVECE è scientificamente certo, noto e notorio che questo benedetto canale destro si crea algebricamente tramite somma e differenza tra i segnali incisi sul disco, e non sta né a destra, né a sinistra (un po' come Marco Follini?) del fisico solco.

La questione non è di lana caprina, perché il richiedente aveva problemi, su detto canale destro, di mistracking (brutta cosa, brutto suono, evidentissimo, specie se hai una bella Koetsu da 10,000 euro) e sulla base della summenzionata corbelleria il sig. Benedetti ha sentenziato quale cura per il sofferente lettore/acquirente/audiofilo/"forumaro": In altre parole, il canale destro è inciso sul lato esterno del solco quindi se hai distorsione da mistraking sul canale destro l'antiskating è insufficiente.

Crede forse che l'attuale *massimo* recensore dell'analogico in Italia, colui che fa vendere le Koetsu da 10,000 euro, subirà qualche vulnus da questa pubblica corbelleria? Sarà possibile querelarlo? Per abuso della credulità popolare? Non lo credo, e nemmeno lo auspico.

Questo è il motivo principale per il quale non mi piacciono le riviste di audio, e non mi piace più ciò che è diventata CHF: perché né gli articolisti, né il Direttore, nè l'Editore rispondono della scarsa qualità dei contenuti che veicolano (scarsa per il mio concetto di "buon prodotto" di cui in premessa).

Per di più, voglio specificare, io non credo di dileggiarla: esercito un diritto costituzionalmente garantito, anche e specie sui forum, il diritto di critica.

Dico che lei non mi piace granché come Direttore, ruolo "politico" e non "economico".
Anzi, come consiglio unicamente pro domo Bassanelli, e per di più gratuito, le ho suggerito di trovarsi un Direttore, che si occupi con cognizione di causa della linea editoriale di un prodotto di nicchia (e che qualche volta le faccia pure da parafulmine, magari), che esprima la passione che lei, per sua natura ed interessi, non ha. Consideri pure che se ci spenderà forse del denaro, ne dovrebbe guadagnare senz'altro in mancanza d'astio (ricevuto).
Mi scusi lo sfogo, ma sinceramente ogni volta che leggo una sua critica, non mi capacito di tanto astio. Ci tengo anche a precisare che non ho nessun appunto da rimproverarle, ci mancherebbe altro. Lei ha espresso le sue critiche in maniera alle volte un po’ troppo tagliente ma sempre civilmente e nel rispetto reciproco. Ed io le ho risposto, credo, con la stessa enfasi ma anche con lo stesso rispetto reciproco. Tutto qui.
Originariamente inviato da BLUPRESS - 08/03/2007 : 16:06:09
Io la ringrazio di non volermi q

Inviato: 09 mar 2007, 02:34
da Luc1gnol0
P.S.: Ho dimenticato di citare l'ottimo Viappiani, tra i buoni nomi della precedente gestione, errore imperdonabile! Chiedo venia! :oops:

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Luca ANONIMO

Inviato: 09 mar 2007, 03:15
da mariovalvola
Però non ho trovato ancora tracce del comitato tecnico che svelava i segreti di Nardi. E' questa l'opportunità persa. :D

Mario Straneo

Inviato: 09 mar 2007, 03:38
da Luc1gnol0
Però non ho trovato ancora tracce del comitato tecnico che svelava i segreti di Nardi. E' questa l'opportunità persa. :D
Originariamente inviato da mariovalvola - 08/03/2007 : 21:15:31
E poi sarei io il birbante o il bastardo? :D

Certo che tu e gluca fareste davvero una bella (strana?) coppia: il grillo ed il pelato! :oops:

Siete impagabilmente "divertenti"! :)

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Ciao, Luca

Inviato: 09 mar 2007, 03:45
da mariovalvola
un torinese e un bastardo alessandrino/pavese/bresciano... Non è previsto neanche dai DICO.... è zoofilia :D :D

Mario Straneo

Inviato: 09 mar 2007, 05:56
da Luc1gnol0
è zoofilia :D :D
Originariamente inviato da mariovalvola - 08/03/2007 : 21:45:07
Naaa...

...data l'ambientazione io pensavo alla musica, e visto che ormai è notte, ad una certa canzone che i grilli cantano in queste ore (magari alla luce di un filamento in tungsteno toriato da decine di watt!)... :oops:

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Ciao, Luca