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Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 02 apr 2011, 10:54
da stereosound
mau749 ha scritto:Sul trattamento dell'ambiente molto ci sarebbe da dire ed è difficile a mio parere dare la ricetta giusta tante sono le variabili in gioco.
In particolare, Max, il "trattamento" dello spazio nell'area fra i diffusori ed il punto d'ascolto e quello a ridosso dei diffusori stessi può dare risultati significativamente importanti.
Ne ho avuto una conferma personale al Bottom a Rimini proprio con i "rotoloni" di Roberto che in maniera per me sorprendente hanno modificato in maniera sensibile dimensioni virtuali della scena sonora e definizione generale della riproduzione pur inseriti in un ambiente di base adibito a tutt'altro che la riproduzione musicale e dunque assolutamente non trattato.
Ciao
Hai ragione...anch'io ho sperimentato molti anni fa simili accorgimenti. In modo particolare ho trattato tutta la parete di fondo ed una parte di quelle laterali fino al soffitto con uno strato di polistirolo da 5cm oltre a rivestire gli stessi diffusori completamente con lo stesso materiale ( compresa la base). Anche il baffle è stato rivestito e sullo stesso ho smussato i bordi a 45°in corrispondenza dei pistoni dei trasduttori.
In queste condizioni, variando i rapporti tra il campo diretto e quello riflesso, si migliorava in maniera evidente l' intelligibilità della ricostruzione...ma in un soggiorno di un appartamento certi trattamenti sono realizzabili?
Concordo con te che in casa si hanno molti limiti...

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 02 apr 2011, 13:48
da stereosound
nullo ha scritto:
Avevo scritto lo spazio dietro ( spazio vuoto tra diffusori e muri)
Ribadisci, ma spiegati.
Come ho spiegato a Maurizio, riferendogli qualche esperimento di vari anni fa, i trattamenti se sono finalizzati al raggiungimento della propria soddisfazione personale sono certamente utili ed ,entro certi limiti, anche necessari( se si riesce a equilibrare al meglio il rapporto tra campo diretto e riverberato).I trattamenti acustici non sono certo difficili da attuare. Ci si può servire anche di apposite tabelle per calcolare il T60 alle diverse frequenze in base alla grandezza , i materiali costituenti gli arredi e altre suppellettili. Si potrebbero anche empiricamente inserire vari pannelli o strutture come i tupe traps...in commercio ne esistono di
vari tipi anche esteticamente accattivanti ad un certo costo.
Se parliamo invece di trattare anche i diffusori stessi (come struttura) dovremmo distinguere quali finalità ci vogliamo proporre.
Se lo scopo è evitare anche l'influenza negativa del cabinet del diffusore vi sono molte indicazioni pratiche su come poterle ridurre( spesso è sufficiente foderare tutto il diffusore con un materiale fonoisolante ed assorbente di un certo spessore). In un ambiente domestico, però, ricorrere a certi accorgimenti, non è la soluzione ideale! Inoltre la correzione del T60 operata su un ambiente di tipo specifico deve pure tenere conto che sotto un certo valore (di solito inferiore ai 04- 0.5 sec in una banda di frequenze medio-alte) si tende a perdere una certa ricostruzione in profondità della scena(appiattimento). Se elimino del tutto(in teoria) le influenze ambientali ( condizione di semispazio ) non avrei quasi più l'apporto del campo riflesso (eccetto quella piccola parte dovuta alla sola presenza del pavimento ipotizzando l'assenza di tappeti).
Dovremmo anche valutare la dispersione polare ,orizzontale e verticale, di ogni traduttore utilizzato, all'uopo potremmo considerare omnidirezionali tutte quelle frequenze al di sotto dei 1000hz anche se la caratteristica polare regolare omogenea sotto il profilo energetico si ha sotto i 300hz ca. Con i trattamenti acustici operati sul diffusore andremo a variare le peculiarità dispersive dei componenti e di conseguenza la riproduzione della scena sul piano orizzontale e verticale...
Se prendiamo come esempio un teatro dell'opera possiamo constatare che il T60, a teatro vuoto, tende ad assumere valori anche superiori ad 1 sec. (quando è vuoto). Durante una rappresentazione orchestrale la platea di persone contribuisce ad abbassare questo dato a valori più bassi . L'orchestra deve essere collocata in una postazione strategica strutturata in modo da essere riflettente acusticamente...
nullo ha scritto:
Si parlava di sequenza, uomo, non di spl o altro, se quelle sono le basi, dei grossi woofer non ce ne facciamo niente, di altro sì.
Come da titolo si parla anche di diffusori...dimmi su quale base asserisci che i grossi woofer non servono?
Vi è per caso una indicazione basata su questioni prettamente tecniche?
Quale sarebbe la misura ottimale degli altoparlanti in tal senso?

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 02 apr 2011, 17:42
da mau749
Max, credo si stia parlando di cose diverse.

Quello messo in atto da Roberto, in un certo senso non è un trattamento acustico "classico" o tradizionale come quello che hai citato, stiamo parlando di questo...
00000013.jpg
A livello teorico la funzione è abbastanza ovvia ma è davvero stupefacente la loro influenza sull'immagine e sulla sensazione di definizione che operano ed è sufficiente un piccolo spostamento per cambiare le cose in maniera piuttosto sensibile.

Come vedi l'impatto non è trascurabile anche pensando ad una finitura meno grezza e certamente poco proponibile in un normale ambiente domestico "non dedicato"

Personalmente non ho abbandonato tutte le speranze di riuscire ad infilarli nel mio (ambiente), che è sì parzialmente dedicato ma pur sempre "aperto al pubblico"... magari senza quello centrale...

Per quanto riguarda i woofers "grossi" ci sarebbe molto da dire...magari, con MOLTA calma, lo affrontiamo successivamente...

Ciao

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 02 apr 2011, 18:04
da stereosound
Grazie per la precisazione Maurizio, avevo comunque inteso parzialmente (anche se non vi era una indicazione molto precisa della tipologia e disposizione dei correttori d'ambiente ) cosa volesse dire Roberto. In effetti quei correttori acustici nella foto postata agiscono prevalentemente sulla dispersione polare del campo diretto (assorbendo una parte di energia irradiata prevalentemente sulle frequenze medie ed alte) e secondariamente su quello riverberato modificandone le condizioni percettive in maniera piuttosto sensibile oltre ad andare ad esasperare un po' la separazione stereo.
Sulla definizione non saprei però...bisognerebbe intenderci meglio sull'uso di questo termine.

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 02 apr 2011, 21:56
da mau749
stereosound ha scritto:
................
Sulla definizione non saprei però...bisognerebbe intenderci meglio sull'uso di questo termine.
Anch'io ad un ascolto tutto sommato abbastanza frettoloso non saprei dire se l'aumento della definizione fosse reale ed infatti ho parlato di "sensazione".

Comunque sarebbe davvero opportuno dare "definizioni" univoche a certi termini per non ingenerare equivoci: in quel caso intendevo una migliore focalizzazione di strumenti e voci ed una loro migliore stabilità spazio/temporale.

Ciao

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 04 apr 2011, 06:38
da stereosound
mau749 ha scritto:
Anch'io ad un ascolto tutto sommato abbastanza frettoloso non saprei dire se l'aumento della definizione fosse reale ed infatti ho parlato di "sensazione".
Comunque sarebbe davvero opportuno dare "definizioni" univoche a certi termini per non ingenerare equivoci: in quel caso intendevo una migliore focalizzazione di strumenti e voci ed una loro migliore stabilità spazio/temporale.
Ciao
Tornando al discorso "definizione", direi che questo parametro è una peculiarità che appartiene prevalentemente alla qualità di tutta la catena audio ed in modo particolare all'amplificazione che deve essere qualitativa (affinché non cada questo presupposto). La definizione,quindi ,in sintesi, potrebbe essere definita genericamente, a parte il gioco di parole, come la capacità di riprodurre dettaglio e nitidezza. I diffusori in genere restituiscono,secondo le proprie caratteristiche ed alterazioni successive,quello che viene loro inviato(risulta evidente però che questi ultimi potrebbero anche compromettere la riproduzione se non sono intrinsecamente di qualità e correttamente interfacciati con tutto il resto,compreso l'ambiente e non ultimo,come importanza, col "fruitore finale").
Infatti la qualità fine a se stessa non ha nessuna ragione d'essere se non è possibile una "ricostruzione" in assenza del fruitore! :lol:

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 04 apr 2011, 10:15
da mau749
Concordo sulla definizione di "definizione" e sul fatto che a questa contribuisca in maniera determinante tutta la catena, fruitore compreso.

Mi pare abbastanza plausibile comunque poter effettuare ascolti "relativi" a due situazioni in cui è cambiato solo un componente della catena: certo rimane il problema di una impossibilità di misura significativa di questi cambiamenti.

Alla fine chi decide è l'ultimo (il primo!) anello della catena: chi ascolta!

Ora perché non entriamo un po' più nel dettaglio e cominciamo a parlare delle varie tipologie di diffusori, con i nostri pareri sui loro pregi e difetti, il tutto, ribadisco, con la massima calma e tranquillità?

Dalle tue bellissime realizzazioni mi sembra che tu appartenga alla "scuola" dei multivia di dimensioni importanti: cosa puoi dirci in merito?

Così almeno speriamo di coinvolgere anche qualche altro amico in questa chiacchierata che allo stato attuale sembra essere un dialogo a tre.

Ciao

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 04 apr 2011, 18:27
da stereosound
mau749 ha scritto:
Ora perché non entriamo un po' più nel dettaglio e cominciamo a parlare delle varie tipologie di diffusori, con i nostri pareri sui loro pregi e difetti, il tutto, ribadisco, con la massima calma e tranquillità?
Dalle tue bellissime realizzazioni mi sembra che tu appartenga alla "scuola" dei multivia di dimensioni importanti: cosa puoi dirci in merito?
Così almeno speriamo di coinvolgere anche qualche altro amico in questa chiacchierata che allo stato attuale sembra essere un dialogo a tre.
Ciao
Mi è sembrato pertinente postare qualche mia realizzazione del passato che posso ancora documentare in quanto in mio personale possesso. Le altre realizzazioni non le ho più per le mani e non le potrei comunque postare...anche se ho realizzato un po' di tutto: diffusori da teatro,per discoteca,per complessi musicali,per usi domestici . Le tipologie sono state varie e non è mancato neanche il fullrange. Il mio interesse per l'autocostruzione risale agli anni 60 quando ho costruito il mio primo impianto definibile stereo con caratteristiche pseudo-hi-fi :
amplificatore a valvolare + casse costituite con vari full range di piccolo diametro in combinazione serie -parallelo(un Bose d'altri tempi) +giradischi recuperato con con puntina ceramica! Inoltre sempre in quel periodo mi occupavo, alternativamente, anche della amplificazione di un complesso musicale nei vari spostamenti estivi: bei ricordi... 8)
Spero che si aggiungano a questo 3D altri parei ed esperienze di altri costruttori del passato e del presente...ciascuno con la propria scuola ... e bagaglio di conoscenze.
A me personalmente è sempre piaciuta la tipologia " monitor " come le classiche JBL da studio... i sistemi Altec ed Electrovoice serie pro ,mi piacciono meno i prodotti inglesi in genere con qualche eccezione per le ottime Tannoy monitor più classiche.
Allora anche i giapponesi vennero fuori con diffusori che ritengo veramente ottimi ...ricordiamo le migliori Yamaha , la serie professionale Pioneer... solo per citarne alcuni.
C'è molta storia che racconta l'evoluzione dell'altoparlante sino ai giorni nostri.
Una solo cosa non è cambiata credo...la voglia di ascoltare della buona musica !

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 04 apr 2011, 20:05
da kreisky
... io non ho né le conoscenze né l'esperienza per poter aggiungere un commento a quanto dite. Non so se rientra nei vostri percorsi ed interessi ma dato che in passato avete parlato di cassone o cassine... che cosa ne pensate delle casse con mobili separati ? 3 o 4 vie... 2 o 3 mobili...

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 04 apr 2011, 20:14
da stereosound
kreisky ha scritto:... io non ho né le conoscenze né l'esperienza per poter aggiungere un commento a quanto dite. Non so se rientra nei vostri percorsi ed interessi ma dato che in passato avete parlato di cassone o cassine... che cosa ne pensate delle casse con mobili separati ? 3 o 4 vie... 2 o 3 mobili...
La situazione non cambia...in un sistema multivia si può ricorrere ai cabinet separati ,tranquillamente, oppure,come avviene di norma,ricorrere un cabinet con due o tre settori autonomi nello stesso mobile.
E' solo una questione di scelte filosofiche o progettuali e di costi...e prezzi da chiedere all'acquirente :lol:
Questo è un esempio piuttosto costoso : http://www.soundbysinger.com/manf.php?doc_id=220

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 05 apr 2011, 08:24
da Echo
stereosound ha scritto: Questo è un esempio piuttosto costoso : http://www.soundbysinger.com/manf.php?doc_id=220
Per curiosità ....ti piace come suonano quei cosi??

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 05 apr 2011, 08:46
da stereosound
Echo ha scritto:
stereosound ha scritto: Questo è un esempio piuttosto costoso : http://www.soundbysinger.com/manf.php?doc_id=220
Per curiosità ....ti piace come suonano quei cosi??
Personalmente li ho sentiti (non ascoltati) in un negozio...per un tempo brevissimo... e non è mia abitudine dare delle valutazioni se non conosco il prodotto abbastanza bene!
Certamente sono diffusori di alta qualità e non sono paragonabili alla media delle varie realizzazioni che trovi in commercio!
Comunque quel link è stato messo per rispondere ad una domanda su una tipologia di costruzione che prevede moduli separati per ciascuna via.

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 05 apr 2011, 16:57
da Echo
stereosound ha scritto:Comunque quel link è stato messo per rispondere ad una domanda su una tipologia di costruzione che prevede moduli separati per ciascuna via.
Si lo avevo capito e letto... ma vedendole mi è venuto da chiedertelo perchè li ho sentiti anche io (forse nello stesso negozio dove li hai sentiti tu) e non mi hanno fatto tutta questa bella impressione ...anzi

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 05 apr 2011, 17:21
da stereosound
Echo ha scritto:
Si lo avevo capito e letto... ma vedendole mi è venuto da chiedertelo perchè li ho sentiti anche io (forse nello stesso negozio dove li hai sentiti tu) e non mi hanno fatto tutta questa bella impressione ...anzi
Mi sembra di aver capito,anche da altri 3D letti, che tu sei un estimatore della tipologia fullrange e possiedi almeno un paio di coppie di questi diffusori. Mi chiedo se in precedenza hai realizzato anche altri generi di diffusori, come un due o 3vie, e quale sia stata la molla che ti ha fatto poi propendere per il full...In effetti anche l'apparato uditivo si abitua ad un certo tipo di sonorità...
a me però è sempre piaciuto il genere monitor...meno povero agli estremi di gamma rispetto al full anche se certamente meno sdolcinato!
Chi ascolta, in modo particolare, la classica sembra preferire più il full ...forse!

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 05 apr 2011, 17:30
da Echo
stereosound ha scritto:
Echo ha scritto:
Si lo avevo capito e letto... ma vedendole mi è venuto da chiedertelo perchè li ho sentiti anche io (forse nello stesso negozio dove li hai sentiti tu) e non mi hanno fatto tutta questa bella impressione ...anzi
Mi sembra di aver capito,anche da altri 3D letti, che tu sei un estimatore della tipologia fullrange e possiedi almeno un paio di coppie di questi diffusori. Mi chiedo se in precedenza hai realizzato anche altri generi di diffusori, come un due o 3vie, e quale sia stata la molla che ti ha fatto poi propendere per il full...In effetti anche l'apparato uditivo si abitua ad un certo tipo di sonorità...
a me però è sempre piaciuto il genere monitor...meno povero agli estremi di gamma rispetto al full anche se certamente meno sdolcinato!
Chi ascolta, in modo particolare, la classica sembra preferire più il full ...forse!
Come costruzione, escluso qualche piccolo 2 vie, mi sono dedicato sempre al fullrange anche se in precedenza ho avuto o comunque ascoltato con attenzione molti sistemi multivia commerciali (anche costosetti).
Secondo me con quegli armadi è impossibile non "ascoltare la casse" la loro presenza è ingombrante e fastidiosa (e non sto parlando di presenza fisica)

riguardo al genere di musica in effetti io ascolto molta classica e jazz, però non sò se sia indicativo, le cassone grandi di Imai (che non ho mai ascoltato ma ascolterò presto) dicono che sono fantastiche con la classica e molto meno con gli altri generi, mentre i piccoli monitorini fullrange sempre di imai "sono più" da jazz bo...

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 05 apr 2011, 22:26
da kreisky
Salve,

in realtà la mia curiosità per i mobili a pezzi è dovuta ai differenti e possibili materiali da usare, oltre che alle dimensioni... e alle risonanze che si trasmettono tramite il mobile a tutti gli altoparlanti. Ma tutto ciò è abbastanza fuori luogo in questa discussione. Magari ne riparleremo un'altra volta :wink:

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 05 apr 2011, 23:09
da mau749
Non credo, Marco, che la tua curiosità sia fuori luogo, anzi...

Non dimentichiamo un altro prodotto di pregio: le B&W 801 che utilizzano proprio mobili e materiali diversi per le tre vie.
B&W801.jpg
Molto personalmente sarebbero uno dei pochissimi sistemi multivia che mi metterei in casa.

Ciao

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 06 apr 2011, 13:26
da stereosound
Le 801 piacciono anche a me...e sono eccellenti con con quasi tutti i generi musicali (eccetto forse per quelli più rocchettari e disco). Non appartiene però a quella schiera di diffusori che vuole l'uso di piccoli woofers dato che utilizza un bel 12" ! Oltre a ciò hanno una accuratezza nella risposta entro ristrette tolleranze ed una estensione veramente invidiabile! Con i generi classici poi sono quasi un ideale...comunque è un multivia! :smile:
Non è però un articolo in controtendenza...è solo un prodotto d'alta scuola, non alla portata di chiunque certamente ! (costano come una automobile di media cilindrata)...ma è l'euro che non vale niente?..
La nautilus ne è la conferma:

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 08 apr 2011, 10:38
da nullo
Chiusa, spero, la parentesi sui cassoni B&W, mi piacerebbe si spendessero due parole sul funzionamento degli AP, per poter eventualmente fare scelte più consqpevoli.

Vorrei chiedere ad esempio a qualcuno del forum ( magari di quelli che non scrivono di queste sciocchezze) che ne pensano della relazione fra il segnale inteso come voltaggio, la corrente e la conseguente sollecitazione che muove gli AP.

Non credo che la cosa sia alla portata tutti e il meccanismo è complesso, due parole spese al riguardo forse farebbero bene per chiarire le idee... almeno a me :oops:

Metto giù alcune domande per sollecitare gli interventi.

La impedenza complessa, genera richieste che spesso un ampli reale non è in grado di soddisfare, che succede quando questo avviene? La distorsione della corrente quali problemi crea, ecc, ecc.

Secondo voi il movimento dello AP, copia effettivamente la forma della corrente? E come interagisce la sollecitazione col movimento residuo dovuto alle precedenti sollecitazioni ( comprese quelle generate dall'aria spostata in precedenza che presenta un carico variabile per la membrana), quel movimento genera a sua volta delle correnti, è un problema a cui si può porre rimedio?

Re: La sequenza, l'uomo e i giusti diffusori

Inviato: 08 apr 2011, 11:29
da stereosound
nullo ha scritto:Chiusa, spero, la parentesi sui cassoni B&W
...( magari di quelli che non scrivono di queste sciocchezze)...
??? :?:


Un piccolo antipasto : http://www.ultrasound-hifi.com/Us_wh_1/ ... te_it.html
http://users.libero.it/plamzz/#progetti