Induttanza di griglia. Vale la pena provarla?
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L'uso dell' induttore nel circuito di griglia è a mio avviso una soluzione molto interessante per polarizzare gli stadi SE, che può offrire vantaggi sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista "sonoro". Sicuramente vale la pena sperimentarla.
Io personalmente ho avuto modo di sperimentarla abbastanza poco ed in base alla mia esperienza posso dire che:
1) I pericoli legati ad eventuali risonanze sono molto più concreti alle alte frequenze che alle basse. Gli induttori utilizzati necessitano di un gran numero di spire con conseguente potenziale aumento delle capacità parassite.
2) Realizzazioni "aperte con ampia libertà di posizionamento" mi lasciano un po perplesso, forse nel caso di tubi finali con basso guadagno in tensione può anche andare, ma se si utilizzano per polarizzare valvole a livello di segnale io consiglierei una massiccia schermatura magnetica e particolare cura nel posizionamento rispetto agli altri "ferri": questi oggetti possono essere delle ottime antenne per captare i campi magnetici!
per Paolo: non mi è chiaro.... a quale efficienza ti riferisci?
Ciao
Davide
Io personalmente ho avuto modo di sperimentarla abbastanza poco ed in base alla mia esperienza posso dire che:
1) I pericoli legati ad eventuali risonanze sono molto più concreti alle alte frequenze che alle basse. Gli induttori utilizzati necessitano di un gran numero di spire con conseguente potenziale aumento delle capacità parassite.
2) Realizzazioni "aperte con ampia libertà di posizionamento" mi lasciano un po perplesso, forse nel caso di tubi finali con basso guadagno in tensione può anche andare, ma se si utilizzano per polarizzare valvole a livello di segnale io consiglierei una massiccia schermatura magnetica e particolare cura nel posizionamento rispetto agli altri "ferri": questi oggetti possono essere delle ottime antenne per captare i campi magnetici!
per Paolo: non mi è chiaro.... a quale efficienza ti riferisci?
Ciao
Davide
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"efficienza" non è la parola giusta, forse è migliore il termine "eleganza" (circuitale, ovviamente).per Paolo: non mi è chiaro.... a quale efficienza ti riferisci?
La mia è solo una curiosità, non riuscendo a capire che funzione può avere un'induttanza su una griglia (controllo ? schermo ?) in un circuito non accordato, soprattutto un'induttanza da 6000 H con un Q = 3, tutto qui.
Saluti.
Paolo Caviglia
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Provo a risponderti in maniera più possibile pragmatica:"efficienza" non è la parola giusta, forse è migliore il termine "eleganza" (circuitale, ovviamente).per Paolo: non mi è chiaro.... a quale efficienza ti riferisci?
La mia è solo una curiosità, non riuscendo a capire che funzione può avere un'induttanza su una griglia (controllo ? schermo ?) in un circuito non accordato, soprattutto un'induttanza da 6000 H con un Q = 3, tutto qui.
Saluti.
Paolo Caviglia
Originally posted by drpaolo - 24/07/2006 : 16:53:49
1) quanto all' eleganza circuitale, da un punto di vista tecnico vedi i punti successivi; da un punto di vista di "estetica circuitale".... beh non c'è niente di più elegante di un induttore!!
2) La funzione a grandi linee è stata accennata in un precedente post: l'induttore costituisce un collegamento ad alta impedenza per la CA ed a bassa impedenza per la CC. Polarizzando la griglia (controllo) di una valvola con un induttore, si ottengono quindi i seguenti effetti:
a) un'impedenza di carico per lo stadio pilota precedente molto alta in CA (idealmente infinita, a parte i parassiti e la capacità di ingresso del tubo), lo stadio precedente in prima approssimazione è chiamato a fornire solo tensione. Queto non è sempre e necessariamente un vantaggio, in molti casi è preferibile che lo stadio pilota lavori su un carico resistivo e ben definito; in tal caso sarà preferibile caricare il dispositivo pilota con una resistenza shunt di valore appropriato, piuttosto che shuntare l'induttore a meno che non ci siano risonanze di quest'ultimo da tenere sotto controllo.
b) una polarizzazione CC della griglia (controllo) estremamente stabile data la resistenza in CC dell' induttore comunque almeno un ordine di grandezza più bassa della resistenza che dovrebbe sostituire.
c) aspetto più importante: isolare la maglia di corrente che si forma fra dispositivo driver e griglia, dal circuito di polarizzazione della griglia stessa tramite il percorso ad alta impedenza. Quest'ultimo aspetto è quello che secondo me fornisce i principali vantaggi quando la polarizzazione di griglia è realizzata con bias fisso. Nel caso di bias automatico l'induttanza di griglia non offre secondo me particolari vantaggi se non quelli, abbastanza discutibili, di cui al punto a).
3) La griglia in questione è ovviamente la griglia di controllo. In ambito "musicale" la griglia schermo - quando c'è - andrebbe sempre collegata all'anodo, possibilmente tramite un percorso a bassa impedenza (non necessariamente nulla!!).......
4) In un induttore di griglia la resistenza in continua non è un parametro particolarmente critico, per alta che possa essere sarà sempre un'ordine di grandezza inferiore alla resistenza che l'induttore và a sostituire. E' preferibile privilegiare altri aspetti quali dimensioni compatte (e quindi ridotte capacità parassite) ed alto valore dell' induttanza. Anche lavorando con materiali ad alta permeabilità, per ottenere induttanze dell' ordine delle migliaia di H su piccoli nuclei la resistenza in continua raggiunge facilmente le migliaia di ohm.
Ciao
Davide
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QUOTE
1) I pericoli legati ad eventuali risonanze sono molto più concreti alle alte frequenze che alle basse. Gli induttori utilizzati necessitano di un gran numero di spire con conseguente potenziale aumento delle capacità parassite.
Essì. Sicuro che ci sono queste risonanze ad alta freq, come per i trafi interstadio. Di solito sono cmq molto innocue. L (di carico) C ed L (alla griglia) potrebbero però essere in risonanza a basse (10Hz) freq e vale la pena controllare perchè sarebbe meno innocuo (già detto?).
Ciao
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
1) I pericoli legati ad eventuali risonanze sono molto più concreti alle alte frequenze che alle basse. Gli induttori utilizzati necessitano di un gran numero di spire con conseguente potenziale aumento delle capacità parassite.
Essì. Sicuro che ci sono queste risonanze ad alta freq, come per i trafi interstadio. Di solito sono cmq molto innocue. L (di carico) C ed L (alla griglia) potrebbero però essere in risonanza a basse (10Hz) freq e vale la pena controllare perchè sarebbe meno innocuo (già detto?).
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b) una polarizzazione CC della griglia (controllo) estremamente stabile data la resistenza in CC dell' induttore comunque almeno un ordine di grandezza più bassa della resistenza che dovrebbe sostituire.
Ma in un induttore con Q=3 questo non si verifica, o sbaglio ?Anche lavorando con materiali ad alta permeabilità, per ottenere induttanze dell' ordine delle migliaia di H su piccoli nuclei la resistenza in continua raggiunge facilmente le migliaia di ohm.
Così per curiosità, di che valore ti risulta la resistenza in CC dell'induttore nella foto ?
E infatti io pensavo al bias automatico e non mi capacitavo della miglioria.Nel caso di bias automatico l'induttanza di griglia non offre secondo me particolari vantaggi se non quelli, abbastanza discutibili, di cui al punto a).
Saluti.
Paolo Caviglia
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Sono sicuramente daccordo sul fatto che le possibili risonanze a bassa frequenza vadano tenute sotto controllo. E' chiaro che il circuito va dimensionato correttamente, non è che si può prendere un induttore qualsiasi ed inserirlo in un circuito qualsiasi. Il valore dell' induttore, della capacità di accoppiamento (quando presente) e delle componenti resistive vanno accuratamente dimensionati tenendo conto della frequenza di risonanza e soprattutto del fattore di smorzamento associato.QUOTE
1) I pericoli legati ad eventuali risonanze sono molto più concreti alle alte frequenze che alle basse. Gli induttori utilizzati necessitano di un gran numero di spire con conseguente potenziale aumento delle capacità parassite.
Essì. Sicuro che ci sono queste risonanze ad alta freq, come per i trafi interstadio. Di solito sono cmq molto innocue. L (di carico) C ed L (alla griglia) potrebbero però essere in risonanza a basse (10Hz) freq e vale la pena controllare perchè sarebbe meno innocuo (già detto?).
Ciao
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Originally posted by gluca - 24/07/2006 : 18:27:40
La mia osservazione si riferiva al fatto che è in genere più facile controllare la risonanza principale a bassa frequenza tramite opportuna ottimizzazione dei valori, piuttosto che le risonanze parassite dell'induttore. In un amplificatore SE a tubi poi le risonanze subsoniche hanno in genere minori possibilità di raggiungere gli altoparlanti rispetto a quelle a frequenze più alte.
Nelle mie esperienze in materia, il controllo della risonanza a bassa frequenza è venuto abbastanza "gratis", cio non toglie che la questione vada considerata attentamente applicazione per applicazione.
Ciao
Davide
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Paolo, non so che dirti, volutamente nella mia risposta non ho fatto riferimento al fattore di merito e tantomeno all'induttore della foto.b) una polarizzazione CC della griglia (controllo) estremamente stabile data la resistenza in CC dell' induttore comunque almeno un ordine di grandezza più bassa della resistenza che dovrebbe sostituire.Ma in un induttore con Q=3 questo non si verifica, o sbaglio ?Anche lavorando con materiali ad alta permeabilità, per ottenere induttanze dell' ordine delle migliaia di H su piccoli nuclei la resistenza in continua raggiunge facilmente le migliaia di ohm.
Così per curiosità, di che valore ti risulta la resistenza in CC dell'induttore nella foto ?
E infatti io pensavo al bias automatico e non mi capacitavo della miglioria.Nel caso di bias automatico l'induttanza di griglia non offre secondo me particolari vantaggi se non quelli, abbastanza discutibili, di cui al punto a).
Saluti.
Paolo Caviglia
Originally posted by drpaolo - 24/07/2006 : 18:36:53
Se il fattore di merito misurato da quello strumento è il rapporto fra la componente reattiva e quella resistiva, a 20 Hz verrebbe fuori una resistenza in CC di circa 250000 ohm, assolutamente plausibile viste le dimensioni dell'avvolgimento e l'induttanza in gioco.
Io personalmente ho avuto a che fare con induttori dal nucleo un po più grosso, induttanze un po più basse e Rcc di 20-30 Kohm.
Credo comunque che anche nel caso dell' induttore in foto la Rcc sia sicuramente appropriata per polrizzare valvole di segnale, assicurando tutti i possibili benefici derivanti dall'uso dell'induttore.
E'sicuramente un campo nel quale vale la pena di sperimentare,.... secondo me eh!!
Ciao
Davide
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Trallatro io non sono mai riuscito a minimizzare più di tanto il ringing alle quadre (quindi risonanze ad alta freq) degli LL1660 (interstadio) che usavo prima nè ora con l'EXO173 ... e di fatto non ho avuto problemi alle basse freq. Non posso far altro che aggiungere quest'ulteriore piccola esperienza a conferma di quanto dicevi.
Ciao
Gianluca
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Infatti è quasi sempre cosi: quando l'induttore/trasformatore è caratterizzato da un'induttanza dispersa e una capacità parassita dominanti (ovvero abbastanza "concentrate") è in genere possibile correggere la risposta ai transitori mediante opportune compensazioni esterne, peraltro non senza penalizzare la banda passante; quando gli elementi parassiti sono più distribuiti fra gli avvolgimenti questo genere di toppe non funziona quasi mai. Il problema và risolto a monte, cioè in sede di progetto e realizzazione degli avvolgimenti (numero di sezioni, frazionamenti verticali ed orizzontali, spessore degli isolanti ecc.).Trallatro io non sono mai riuscito a minimizzare più di tanto il ringing alle quadre (quindi risonanze ad alta freq) degli LL1660 (interstadio) che usavo prima nè ora con l'EXO173 ... e di fatto non ho avuto problemi alle basse freq. Non posso far altro che aggiungere quest'ulteriore piccola esperienza a conferma di quanto dicevi.
Ciao
Gianluca
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Originally posted by gluca - 24/07/2006 : 20:47:07
Alle basse frequenze invece bene o male si gioca tutto su due o tre elementi concentrati (da non trascurare eh....).
Ciao
Davide
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Salve a tutti.
Grazie per i chiarimenti che mi avete dato sulle induttanze di griglia.
Almeno ci comincio a capire qulche cosina!
Ero molto incuriosito da esse, perchè da quando ho inserito nel circuito le induttanze di carico anodico al posto delle resistenze, il suono dell'impianto è enormemente migliorato, e pensavo che con le L di griglia, si potesse avere un risultato simile, con un ulteriore bel passo in avanti.
Dato che scrivete che servono migliaia di Henry, e che quindi hanno una R in continua di molti Kohms, non sò se si possono usare anche sulle griglie delle 50/ux250, per le quali viene espressamente vietato di superare i 10k di R di griglia.
Sono un pricipiante molto poco ferrato, e se ho capito bene, il loro uso è specialmente consigliato in circuiti con polarizzazione fissa, e meno in un circuito come il mio, con polarizzazione automatica (ho letto, senza addentrarmi troppo, della polarizzazione fissa, ma dato che nella mia zona la tensione enel è piuttosto ballerina, ho sempre avuto paura di fare qualche guaio sbagliando tensione negativa di griglia, e me ne sono tenuto lontano) .
Approfitto di questo post per inserire il circuito dei miei finali, realizzati copiando progetti del sig. Sakuma e del sig. Ciro Marzio, e adattando il tutto al materiale che avevo.
Questa è l'ultima versione, dopo alcune varianti apportate negli ultimi giorni.
Sono contento di questa ultima variante, e approfittando dell'entusiasmo di ora, gradirei moltissimo qualche indicazione per migliorare ancora, con l'inserimento delle L di griglia o con altri modi.
Saluti a tutti i partecipanti di questo bellissimo forum.
Michele Franzese.
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(ho letto, senza addentrarmi troppo, della polarizzazione fissa, ma dato che nella mia zona la tensione enel è piuttosto ballerina, ho sempre avuto paura di fare qualche guaio sbagliando tensione negativa di griglia, e me ne sono tenuto lontano) .
Ciao Michele,
è possibile creare un circuito di alimentazione di griglia che ovvi problema degli sbalzi di tensione, Aloia li usa correntemente nei suoi ampli a tubi...
Quasi tutti, mi sembra, parlano della polarizzazione fissa, come un bel passo avanti, peccato non approfittarne.

Ciao, Roberto
Ciao, Roberto
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Beh, ad una prima occhiata sembra proprio un bell' amplificatore, complimenti!! Direi che il primo passo per migliorarlo è proprio il bias fisso almeno sulla finale e sul driver. Anche sulla valvola di ingresso non può fare che bene ma in questo caso devi inserire un trasformatore in ingresso, quelli di Ciro (Marzio) secondo me sono ottimi!
Sono contento di questa ultima variante, e approfittando dell'entusiasmo di ora, gradirei moltissimo qualche indicazione per migliorare ancora, con l'inserimento delle L di griglia o con altri modi.
Saluti a tutti i partecipanti di questo bellissimo forum.
Michele Franzese.
Originally posted by mike - 25/07/2006 : 23:16:27
E' chiaro che non è una modifica di poco conto perchè oltre a dover realizzare un alimentatore di griglia molto ben filtrato e curato, probabilmente dovrai rivedere pure le anodiche che potrebbero essere un pò alte.
Dovrai poi probabilmente lavorare un po per ottimizzare il suono e l'equilibrio fra le gamme. Lo schema del tuo ampli mi fa presupporre un ottima musicalità generale con un'ottima resa della gamma media e degli estremi banda appena smussati e - forse - leggermente "caratterizzati" specie in gamma bassa. L'aggiunta del bias fisso aggiungerà sicuramente una maggire estensione, precisione e controllo degli estremi banda alle doti musicali del tuo ampli. Questo ovviamente è un bene, ma potrebbe cambiare la sinergia con il resto del tuo impianto che eventualmente dovrai ricercare con ulteriori ottimizzazioni.
Alla fine però lo sforzo sarà sicuramente ripagato perchè i miglioramenti che otterrai sono dello stesso ordine o superiori a quelli che hai già sperimentato introducendo gli induttori anodici.
Io non mi farei toppe paranoie riguardo la stabilità della tensione di rete rispetto al bias fisso. Se le valvole non sono tirate troppo (e non è sicuramente il caso del ruo schema attuale) non ci sono problemi dal punto di vista tecnico.
Cura piuttosto molto bene il filtraggio della tensione di bias ed evita qualsiasi tipo di stabilizzazione e controllo.
I problemi più seri legati alla tensione ballerina se mai sono a livello "sonoro", ma quelli ce li hai già anche con il bias automatico.
Aggiungerei qualche uF alle capacità di by-pass delle anodiche, specie della finale...
Ottimo lavoro
Ciao
Davide
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Grazie ragazzi per la disponibilità.
Potreste darmi indicazioni più precise sul voltaggio negativo per alimentare la griglia e avere la polarizzazione fissa?
Questo sia per la finale che per la driver, se possibile.
Certo che se posso fare un salto in avanti, simile a quello ottenuto con le L di carico anodico, sarebbe veramente una cosa bellissima!!
Davide, ho una bella gamma media, ma anche l'estensione in alto, l'aria sono a un ottimo livello.
La gamme bassa necessiterebbe forse di un controllo maggiore, cosa che in parte ho già ottenuto, alzando il voltaggio anodico della 6j5 dai vecchi 150/160V agli attuali 170/180V, secondo tensione rete.
Forse proverò a farlo salire ancora un pò e vedere cosa succede.
Infatti Ciro Marzio alimenta a 250V la 6j5 nel pre kiss presentato su CHF.
Potrebbe pure essere che nei picchi di assorbimento di finale e driver, la 6j5 non riceva un'alimentazione molto stabile, e sto quasi pensando di aggiungere un'altra L da circa 10H e un altro C, prelevando la tensione dal punto A+, che la "separi" meglio dal resto del circuito.
Graie ancora e saluti.
Michele Franzese.
Potreste darmi indicazioni più precise sul voltaggio negativo per alimentare la griglia e avere la polarizzazione fissa?
Questo sia per la finale che per la driver, se possibile.
Certo che se posso fare un salto in avanti, simile a quello ottenuto con le L di carico anodico, sarebbe veramente una cosa bellissima!!
Davide, ho una bella gamma media, ma anche l'estensione in alto, l'aria sono a un ottimo livello.
La gamme bassa necessiterebbe forse di un controllo maggiore, cosa che in parte ho già ottenuto, alzando il voltaggio anodico della 6j5 dai vecchi 150/160V agli attuali 170/180V, secondo tensione rete.
Forse proverò a farlo salire ancora un pò e vedere cosa succede.
Infatti Ciro Marzio alimenta a 250V la 6j5 nel pre kiss presentato su CHF.
Potrebbe pure essere che nei picchi di assorbimento di finale e driver, la 6j5 non riceva un'alimentazione molto stabile, e sto quasi pensando di aggiungere un'altra L da circa 10H e un altro C, prelevando la tensione dal punto A+, che la "separi" meglio dal resto del circuito.
Graie ancora e saluti.
Michele Franzese.
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... I negativi di griglia sono scritti già sul tuo schema ... nell'ordine
-7V
-37V
-64V
naturalmente le tensioni all'anodo devono essere ridotte dello stesso valore se non vuoi cambiare il bias delle valvole.
Per la PSU ... non so hai già 3 celle LC ... io mi sto spostando verso basse L ed alte C. Aggiungerei C al più. Trallaltro bisogna prestare attenzione ad eventuali risonanze delle celle (PSUD aiuta in questo).
Ciao
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naturalmente le tensioni all'anodo devono essere ridotte dello stesso valore se non vuoi cambiare il bias delle valvole.
Per la PSU ... non so hai già 3 celle LC ... io mi sto spostando verso basse L ed alte C. Aggiungerei C al più. Trallaltro bisogna prestare attenzione ad eventuali risonanze delle celle (PSUD aiuta in questo).
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Concordo in generale con i consigli di gluca, ma senza ridurre gli inuttori che hai già sull' alimentazione.
Portare l'anodica della 6J5 a 250V non può fare che bene perchè consente di fargli esprimere al meglio le sue potenzialità sonore. Non è tuttavia la cura per il controllo della gamma bassa. Il collo di bottiglia di quest'ultimo è proprio il bias automatico della finale e le capacità un pò risicate di by-pass sul catodo e sull'anodica. Vedrai che con il bias fisso la gamma bassa acquisterà un controllo "spaventoso"!! Con la 10 come driver poi otterrai una dinamica esuberante. Per quanto riguarda le altre gamme....beh è inutile che ti sto a dire....ne riparliamo quando avrai fatto la modifica....
Per lo schema di qualche buon alimentatore di griglia.... puoi tranquillamente continuare a copiare da qualche schema di Sakuma o di Ciro, a quest'ultimo magari puoi anche fargli una telefonata che ti dà qualche dritta.
Un'altra cosa che potresti fare sulla strada dell'ottimizzazione dell'ampli è provvedere il filamento della finale di un alimentatore in CC come quello del driver.
Come vedi ci sono diverse cose che puoi migliorare prima di sperimentare gli induttori di griglia..... poi considerata la qualità del tuo ampli, nel caso volessi provare ti sconsiglierei quelli che hai visto su eBay, ma questa è solo una mia sensazione......
Ciao, e fai sapere...
Davide
Portare l'anodica della 6J5 a 250V non può fare che bene perchè consente di fargli esprimere al meglio le sue potenzialità sonore. Non è tuttavia la cura per il controllo della gamma bassa. Il collo di bottiglia di quest'ultimo è proprio il bias automatico della finale e le capacità un pò risicate di by-pass sul catodo e sull'anodica. Vedrai che con il bias fisso la gamma bassa acquisterà un controllo "spaventoso"!! Con la 10 come driver poi otterrai una dinamica esuberante. Per quanto riguarda le altre gamme....beh è inutile che ti sto a dire....ne riparliamo quando avrai fatto la modifica....
Per lo schema di qualche buon alimentatore di griglia.... puoi tranquillamente continuare a copiare da qualche schema di Sakuma o di Ciro, a quest'ultimo magari puoi anche fargli una telefonata che ti dà qualche dritta.
Un'altra cosa che potresti fare sulla strada dell'ottimizzazione dell'ampli è provvedere il filamento della finale di un alimentatore in CC come quello del driver.
Come vedi ci sono diverse cose che puoi migliorare prima di sperimentare gli induttori di griglia..... poi considerata la qualità del tuo ampli, nel caso volessi provare ti sconsiglierei quelli che hai visto su eBay, ma questa è solo una mia sensazione......
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QUOTE:
... I negativi di griglia sono scritti già sul tuo schema ... nell'ordine
-7V
-37V
-64V
naturalmente le tensioni all'anodo devono essere ridotte dello stesso valore se non vuoi cambiare il bias delle valvole.
Devo quindi farmi avvolgere un trasformatore per i negativi di griglia, aggiungere un ponte e passare la R catodica a monte della valvola per attenuare l'anodica?
Non è che si potrebbe ricavare la tensione negativa di griglia dall'attuale alimentatore, debitamente attenuata, dato che è già ottimamente filtrata?
DILEMMA: ho diverse 50/ux250 in condizioni diverse tra loro.
Con alcune la tensione catodica scende, e con altre, più usurate, sale, e sempre a parità di tensione di rete.
Dovrei prima provare ogni singola valvola con la polarizzazione automatica, vedere la tensione catodica e poi con un potenziometro regolare la tensione del negativo di griglia?
Ciro Marzio ha pubblicato alcuni suoi ampli con polarizzazione fissa su CHF, mentre di Sakuma non ricordo di aver mai visto circuiti con polarizzazione fissa.
Dovrò cercare meglio per Sakuma, se sapete dove cercare cortesemente aiutatemi, e comprare qualche arretrato di CHF.
Già ora un mio amico, proprietario di un costosissimo impianto con apparecchi griffati, quando ha sentito a casa mia è sbiancato e non ha più parlato.
Per il filamento della finale, in passato l'ho già avuto in continua, e sono passato all'alternata che mi ha soodisfatto di più come musicalità e apertura del suono.
Per gli induttori di griglia proverò a chiedere a Silvano Sivieri o a Ciro Marzio, che sapranno anche come comportarsi con la 50 che non deve avere una R di griglia superiore ai 10k.
Grazie e saluti.
Michele.
... I negativi di griglia sono scritti già sul tuo schema ... nell'ordine
-7V
-37V
-64V
naturalmente le tensioni all'anodo devono essere ridotte dello stesso valore se non vuoi cambiare il bias delle valvole.
Devo quindi farmi avvolgere un trasformatore per i negativi di griglia, aggiungere un ponte e passare la R catodica a monte della valvola per attenuare l'anodica?
Non è che si potrebbe ricavare la tensione negativa di griglia dall'attuale alimentatore, debitamente attenuata, dato che è già ottimamente filtrata?
DILEMMA: ho diverse 50/ux250 in condizioni diverse tra loro.
Con alcune la tensione catodica scende, e con altre, più usurate, sale, e sempre a parità di tensione di rete.
Dovrei prima provare ogni singola valvola con la polarizzazione automatica, vedere la tensione catodica e poi con un potenziometro regolare la tensione del negativo di griglia?
Ciro Marzio ha pubblicato alcuni suoi ampli con polarizzazione fissa su CHF, mentre di Sakuma non ricordo di aver mai visto circuiti con polarizzazione fissa.
Dovrò cercare meglio per Sakuma, se sapete dove cercare cortesemente aiutatemi, e comprare qualche arretrato di CHF.
Già ora un mio amico, proprietario di un costosissimo impianto con apparecchi griffati, quando ha sentito a casa mia è sbiancato e non ha più parlato.
Per il filamento della finale, in passato l'ho già avuto in continua, e sono passato all'alternata che mi ha soodisfatto di più come musicalità e apertura del suono.
Per gli induttori di griglia proverò a chiedere a Silvano Sivieri o a Ciro Marzio, che sapranno anche come comportarsi con la 50 che non deve avere una R di griglia superiore ai 10k.
Grazie e saluti.
Michele.
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Penso che con un 220V/48V recuperabile da RS per una decina di euro te la cavi (da fare un pò di conti e verificare se attivi a -64V ... credi di si). Poi raddrizzatore filtro e circuito di regolazione delle tensioni negative. Puoi farlo in molti modi (zener, LM vari, partitori resistivi). Per ispirazioni potresti guardare un pò in giro, io avevo un schema con zener ma non me lo trovo più e trallaltro non l'ho anocora realizzato.
Qui c'è ne uno semplice semplice (vai al fondo)
http://www.audiodesignguide.com/my/300bxls.html
Se fai la basetta ... poi passamela che io sono un pò pigro per farmela ... ormai ho troppi progetti aperti.
Sakuma non credo abbia mai usato bias fisso.
Dilemma ... si la regolazione fine la puoi fare sul amp finale agendo sul negativo di griglia (in modo che nel trafo out ci passi la giusta corrente e che la valvola non sia troppo tirata etc...)
OH! A me la 10 piace naturalmente.
OH! Per le induttanze di filtro .... c'è un bel pò di gente che va sostenendo che ridurle (anche a valori inferiori di 1H), ridurre la DCR dei trafo e delle L ed aumentare le C aiuti ad avere un suono più "veloce" ... scusate ma di numeri sull'argomento ne ho visti ben pochi a parte qualche misura che mi sono fatto io.
Ciao
Gianluca
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Qui c'è ne uno semplice semplice (vai al fondo)
http://www.audiodesignguide.com/my/300bxls.html
Se fai la basetta ... poi passamela che io sono un pò pigro per farmela ... ormai ho troppi progetti aperti.
Sakuma non credo abbia mai usato bias fisso.
Dilemma ... si la regolazione fine la puoi fare sul amp finale agendo sul negativo di griglia (in modo che nel trafo out ci passi la giusta corrente e che la valvola non sia troppo tirata etc...)
OH! A me la 10 piace naturalmente.
OH! Per le induttanze di filtro .... c'è un bel pò di gente che va sostenendo che ridurle (anche a valori inferiori di 1H), ridurre la DCR dei trafo e delle L ed aumentare le C aiuti ad avere un suono più "veloce" ... scusate ma di numeri sull'argomento ne ho visti ben pochi a parte qualche misura che mi sono fatto io.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
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Si, trasformatore separato per negativi di griglia e togli la/le R catodica/e.Devo quindi farmi avvolgere un trasformatore per i negativi di griglia, aggiungere un ponte e passare la R catodica a monte della valvola per attenuare l'anodica?
Non è che si potrebbe ricavare la tensione negativa di griglia dall'attuale alimentatore, debitamente attenuata, dato che è già ottimamente filtrata?
Per abbassare le anodiche la cosa miglire sarebbe..... cambiare le tensioni del secondario di anodica.
Forse puoi ridurla sui 450 con una resistenza fra il centrale del secondario di anodica e la massa e stai al limite per la 50, vedi un po....
Con il bias fisso decidi tu con quale corrente far lavorare la valvola indipendentemente dalla dispersione di prestazioni inevitabile fra tubo e tubo, sempre verificando che questa non ecceda certi limiti...DILEMMA: ho diverse 50/ux250 in condizioni diverse tra loro.
Con alcune la tensione catodica scende, e con altre, più usurate, sale, e sempre a parità di tensione di rete.
Dovrei prima provare ogni singola valvola con la polarizzazione automatica, vedere la tensione catodica e poi con un potenziometro regolare la tensione del negativo di griglia?
In effetti Sakuma ha abbandonato definitivamente il bias fisso nei suoi progetti più recenti a favore della polarizzazione catodica, cosi come l'alimentazione in DC dei filamenti.Ciro Marzio ha pubblicato alcuni suoi ampli con polarizzazione fissa su CHF, mentre di Sakuma non ricordo di aver mai visto circuiti con polarizzazione fissa.
Dovrò cercare meglio per Sakuma, se sapete dove cercare cortesemente aiutatemi, e comprare qualche arretrato di CHF.
Sono scelte che io, alla luce delle mie esperienze, non condivido e d'altronde è noto che Sakuma è un personaggio "particolare" almeno quanto il suono dei suoi impianti.
Comunque mica li devi cercare per forza gli schemi di Sakuma..... "copia" da quelli di Ciro no?!
Non ho difficoltà a crederti!!Già ora un mio amico, proprietario di un costosissimo impianto con apparecchi griffati, quando ha sentito a casa mia è sbiancato e non ha più parlato.
Premesso che può essere una questione di gusti e che comunque io non ho esperienze dirette con la 50, la mia esperienza mi ha insegnato che con circuiti SE e tensioni di filamento superiori a 2,5V l'alimentazione in DC, se ottimizzata, funziona (suona) sempre meglio.Per il filamento della finale, in passato l'ho già avuto in continua, e sono passato all'alternata che mi ha soodisfatto di più come musicalità e apertura del suono.
Una volta, facendo le prime esperienze con la 10Y finale, passai dall' alimentazione in AC a quella in DC ed in effetti riscontrai esattamente i difetti che denotavi tu. Il problema tuttavia era legato alla qualità dell' alimentatore dei filamenti adottato (......ahem....in effetti nel mio precedente post ho omesso di dire che, a mio avviso, il TA per il filamento dovrebbe essere......diverso da quello delle anodiche... e un altro ancora per le griglie!!!!)
Mi sembra una buona idea, io posso solo dirti che induttori di griglia adatti con 10 -20 Kohm al massimo di Rcc si possono realizzare sicuramente.Per gli induttori di griglia proverò a chiedere a Silvano Sivieri o a Ciro Marzio, che sapranno anche come comportarsi con la 50 che non deve avere una R di griglia superiore ai 10k.
Io poi non mi starei a fasciare la testa se non sono proprio 10 Kohm: per curiosità hai provato ad aumentare la resistenza di griglia della 50 sul tuo schema? Tipo provare a portarla a 20K? Secondo me non succede niente di male tranne che la 10Y, lavorando un po più "rilassata" potrebbe suonare meglio ( di sicuro, per quel che può valere, distorce di meno!).
Oltre i 30Kohm ovviamente non andrei, ma non tanto per ragioni di "incolumità", ma piuttosto per ragioni "soniche".
Ciao.
Davide
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La 50 è una valvola vecchia e molto strana. Le vecchie globe sono ancora peggio. la resistenza di fuga di griglia è tenuta bassa dal costruttore per motivi di sicurezza. Puoi provare ad alzarla controllando quanto tira di griglia.
Certamente la 10Y ci guadagna.
Migliorare i bassi con una 50 non è semplice. Auguri.
Mario Straneo
Certamente la 10Y ci guadagna.
Migliorare i bassi con una 50 non è semplice. Auguri.
Mario Straneo
Mario
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Se non hai paura della "sabbia"...
http://www.geofex.com/Article_Folders/m ... tfolly.htm
Marco
X Davide...hai usato le slash sbagliate, per questo i quote non si "chiudono"
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Marco
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