Primario T.A. come Induttore

Discussioni relative alla componentistica ed accessoristica per autocostruzione audio. Dove trovare materie prime a buon prezzo. Come impiegare i componenti al meglio.
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vrek
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Messaggio da vrek »

Ciao a tutti, in un'ottica non certo HI-FI ma piuttosto HI-FUN (o meglio HI-CRAZY!) volevo fare alcune considerazioni e domande sull'utilizzo di un T.A. (primario) come induttore di filtro. Volendo realizzare ad es un ampli SE a triodi di bassa potenza, diciamo da 1 a 5W (PCL86, EL84, EL34, ...), per un 2° impianto o comunque come progetto di recupero, quali sono i limiti nell'usare il primario di un T.A. come Choke x l'alimentatore? In giro ho letto che un T.A. da una 10na di W ha una L primaria di circa 3H, e che la L è inversamente proporzionale alla potenza del T.A. stesso. Certo che se si alimenta l'anodica di un SE ad es con EL34, che x ogni ramo assorbe mi pare 60-70mA (150mA totali circa), avremmo bisogno di un T.A. di potenza superiore a 33W e quindi con L minore, xcui in questo caso o ci vorrebbero + primari in serie o bisognerebbe accontentarsi forse di 1 o 2H. Inoltre credo che con la continua o quasi continua il nucleo del T.A. tenderebbe a saturarsi xcui la potenza dovrebbe essere ben + grande di quella teorica. Quale può essere il limite di corrente anodica totale (x ampli stereo) oltre il quale un T.A. utilizzato come L diviene inutilizzabile?
Grazie a tutti x un contributo.
Sandro
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plovati
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Messaggio da plovati »

Un comune trasformatore di alimentazione può funzionare da effettiva induttanza di filtro solo per correnti piccole, generalmente inferiori a quanto necessario.
Sono da preferire i trasformatori a lamierini rispetto ai toroidali e si potrebbe considerare che una decina di mA siano sopportabili per un componente da 10-20VA.

E' possibile per molti trasformatori economici non incapsulati anche disassemblare e riarrangiare i lamierini, riassemblandoli con opportuno gap, ottenendo in tal modo una vera e propria induttanza di filtro alimentazione ancorchè non di qualità eccelsa..

Con un trasformatore 220V/12V 10W e utilizzando un nastro adesivo di carta (del tipo da carrozzieri) si ottengono dai due ai quattro H. Con uno spessore di carta velina si arriva sui 6-8H. Meglio mettere in serie tutti gli avvolgimenti (primari e secondari) ma solo se la polarità è certa.

Il grosso problema nel caso di lamierini ri-paccati in maniera casalinga sarà il ronzio. Può migliorare di molto se si annegano in cera, riscaldamento permettendo.
Una verniciatura-impregnatura con vernice tipo flatting (scegliere un tipo non aggressivo dello smalto) in genere funziona abbastanza, puzza a parte.


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Piergiorgio
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Piergiorgio
marcoacqui
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Re: Primario T.A. come Induttore

Messaggio da marcoacqui »

ciao,
ho ultimato la costruzione di un trasformatore. Ora dovrei resinarlo. Leggevo questa interessante discussione e per evitare di aprirne un'altra scrivo qui...
Si può dunque usare il flatting per resinare un trasformatore? leggevo che non deve essere dannoso per lo smalto del rame: come si sceglie allora la vernice?
Come procedura pensavo di mettere il trasformatore " a mollo" nella vernice per un pò di tempo e poi tirarlo fuori per farlo asciugare....che ne dite?
mrttg
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Re: Primario T.A. come Induttore

Messaggio da mrttg »

marcoacqui ha scritto: Come procedura pensavo di mettere il trasformatore " a mollo" nella vernice per un pò di tempo e poi tirarlo fuori per farlo asciugare....che ne dite?
In un colorificio fornito trovi anche la vernice per avvolgimenti :wink:
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