Ho dato una sbirciatina veloce...credo che,quando si parla di trattamento acustico o correzione acustica,non bisogna mai prendere l'argomento con superficialità . Questa è una scienza che va applicata con le corrette conoscenze ed apparecchiature. Per gli ambienti domestici questi accessori mi sembrano un tantino antiestetici e sembra siano forse più adatti per utilizzi prettamente professionali a meno che non si abbia a disposizione un ambiente dedicato all'ascolto della musica.Non ultimo l'impegno economico...se disponibili in italia. Col fai da te sarebbe più conveniente e soddisfacente provare a correggere l'acustica del proprio ambiente con metodi meno ortodossi come il calcolo del tempo di riverberazione e la sua eventuale correzione utilizzando materiali di comune uso applicandoli e trasformandoli con un pizzico di fantasia.
Ci sono alcuni siti che danno ottime indicazioni sull'argomento.http://www.ginoiannace.it/public/IT_lez ... sabine.pdfhttp://www.mgfonotecnica.com/rt60/TSC%2 ... ulator.htmhttp://www.paciolo-dannunzio.it/web/pac ... erbero.htm
dai antiestetici non credo!! se messi in modo intelligente possono anche arredare un po, è chiaro che la coperta è corta!!!
Ora mi guardo i siti che mi hai passato e vediamo che ne esce....
Bisogna tenere presente che la correzione acustica di un ambiente deve tenere conto di quello che sarà appunto il suo utilizzo. Ci sono bravi architetti tra cui molti italiani che hanno progettato strutture complesse come gli Auditorium e teatri all'aperto dove appunto la cura di tutta l'acustica riveste un ruolo fondamentale. I primi a valutare questi aspetti sono stati prima gli antichi greci e poi i romani nella cura posta nella realizzazione nei loro teatri(non dimentichiamo che il colosseo è un esempio tutt'ora copiato) anche se a quel tempo le loro conoscenze tecniche erano molto limitate. Tutto si basava nello sfruttare al meglio le caratteristiche delle onde sonore di pressione che venivano riflesse quando incontravano sul loro percorso una struttura pesante e rigida.
Tornando all'ambiente che potrebbe interessare la nostra curiosità possiamo dire che nello stesso bisogna poter ascoltare la riproduzione di brani musicali tenendo presente l'interazione dei segnali acustici con tutta la struttura e da come essa è trattabile in modo da correggerne al meglio i difetti. Quando ci accingiamo ad ascoltare un sistema acustico di qualsiasi genere,indipendentemente dalla qualità,ai nostri orecchi giunge quello che potremmo definire la somma del "campo sonoro diretto"e del campo "campo sonoro riverberato". E facile capire che il campo diretto non tiene conto di tutti quei fenomeni di riflessione presenti in un normale ambiente di ascolto mentre quello riverberato dipende appunto dalla struttura,forma,volume e vari materiali di cui si compone il nostro ambiente. Se l'intensità del campo riverberato è tale da avere energie riflesse non propriamente trascurabili(ma non deve essere comunque assente altrimenti avremmo una condizione simile ad una camera anecoica) rispetto a quelle dirette allora avremmo un ascolto deleterio tanto più la differenza di tempo che intercorre tra i due campi è sensibile(come ordine di grandezza si usano i sec).
Per ambienti di ascolto di tipo domestico dove i volumi sono limitati è consigliabile mantenere un T60 compreso tra i 0.5-0.8 sec prevalentemente alle medie frequenze(1khz-4khz) per avere un'ottima intelligibilità del messaggio sonoro. La correzione quindi dovrebbe essere finalizzata al raggiungimento di tale risultato. Cosa diversa invece sono i grandi ambienti dove il T60 deve essere necessariamente più alto fino a raggiungere tempi superiori ad 1 sec( è necessario anche considerare il possibile numero di persone presenti in quanto il T60 dipende anche da questo elemento non proprio trascurabile nel caso di teatri,sale cinematografiche,auditorium e quant'altro).Negli studi di registrazione invece il problema è inverso:qui bisogna mantenere valori bassi su tutto il campo di frequenze acustiche.
Ultima modifica di stereosound il 18 set 2010, 13:45, modificato 4 volte in totale.
stereosound ha scritto:Negli studi di registrazione invece il problema è inverso:qui bisogna mantenere valori bassi su tutto il campo di frequenze acustiche.
Argomento spinoso, sarei per non liquidarlo in due parole.
Ciao, Roberto
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
stereosound ha scritto:Negli studi di registrazione invece il problema è inverso:qui bisogna mantenere valori bassi su tutto il campo di frequenze acustiche.
Argomento spinoso, sarei per non liquidarlo in due parole.
Effettivamente non si può liquidare in poche parole...è bene però dare alcune traccie utili sulle quali ,volendo ,si possono intraprendere approfondimenti a cura di chi si sente realmente interessato.
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