Beh, con gli ultimi interventi, su base audiofila o DIY, nulla da dire, concordo pienamente.
Io sono solito "dilagare", ma non intendo mai riferirmi ad aspetti soggettivi. Tutti voi conoscete la differenza tra un sacrosanto vissuto personale di un problema (vedi analisi di Roberto) ed un aspetto tecnico od oggettivo.
Polemica o pedanteria mia a parte, io ho sempre continuato a sostenere che mi piacciono o mi possono piacere anche i sistemi a tubo, dal punto di vista dell' ascolto. Io divento pedante solo quando si tenta di introdurre concetti su base tecnica semplicemente insostenibili, almeno dal mio piccolo punto di vista, dato che anche io vivo "la mia" realtà.
L' unico problema è che mentre i dati soggettivi sono aleatori, la tecnica è scienza applicata, per cui le cose si possono e si devono dimostrare su carta e con formule e grafici, non con vissuti.
Ricordo che questi interventi da parte mia sono nati da una serie di frasi anche condivisibili su un piano umanistico ma non su un piano tecnico di Mario(valvola) nel 3D sul Krypton300, in cui paventava aspetti di non linearità degli opamp, mosfet BJT e triodo sullo stesso piano, al che (bonariamente) gli detti del "qualunquista topologico". In seguito Silvano (olimpia) ha "incalzato" sulla linea teorica, chiedendomi di produrre le prove delle mie affermazioni (Moderni BJT o mosfet più lineari, su un piano tecnico dei triodi).
Naturalmente ho presentato il grafico esplicativo della funzione di trasferimento e relativa spiegazione dettagliata dei come si deve leggere, e sono stato tacciato di "sviare" dall' argomento, perche non rispondo su temi come la fragilità dei semiconduttori...
Poco importa che con la linearità questo non centri nulla cosi come l' uso in classe B C o D dei dispositivi di uscita (vogliamo vedere un push pull a valvole, in classe B ?)
In questo argomento vivo 2 sentimenti contrapposti (ed abbastanza forti):
1. una totale comprensione per il vissuto audiofilo del problema
2. una totale avversione alle affermazioni "pseudo teoriche" sui componenti (ed il loro uso).
In tutta franchezza, trovo umiliante che tocchi a me (che non uso BJT da almeno 10anni) tessere le prove teorico pratiche della maggior linearità intrinseca, specie nel amplificazione di tensione, dei sistemi a stato solido.
Mi si dice da tutti i fronti:
"- bella fatica, tu usi la reazione negativa (locale o globale)" oppure: "- vediamo come risolvi questo o quel problema senza reazione o a parità di qualche parametro..."
Signori, di cosa stiamo parlando ?
L' esempio (anche paventato da Piergiorgio) è esattamente identico a sfidare un motore turbo compresso ad avere performaces togliendo la turbina. Se abbiamo margini dati dalla fisica del componente si usano, semplicemente perchè sono parte integrante del dispositivo.
Fatemi capire:
togliereste dai vostri amati triodi quel poco di gain di cui dispongono per il gusto di "allinearvi in negativo" ad altri dispositivi meno lineari ?
Dato che io ho saltato molti passaggi (dando per scontato), voglio ricordare che uno stadio VAS (stadio amplificatore di tensione) pilotato in modo corretto (specchio di corrente), ottiene agevolmente THD inferiori a 0,002%, e questo è comune in ampli fatti con una manciata di BJT da 10 centesimi, come negli esempi di D Self.
Ora, mi portate, per piacere, un esempio equivalente con tecnologia a tubi, a prescindere dal prezzo e complessità ?
Certo, nello stadio di uscita ad alta corrente anche i BJT introducono una THD maggiore rispetto a quelli di tensione, ma con semplici tecniche di NFB (anche locale, vedi CFP o triplette varie...) e polarizzazioni adeguate si arriva a prestazioni eccelse con componenti "general pourpose".
Alla fine fare un ampli SS con o senza NFB globale con THD complessive di -90 -100 dB è relativamente facile ed economico.
Vediamo un esempio equivalente a tubi, senza limiti di costo e complessità.
Ricordo che il "concetto di linearità" si rifà ESCLUSIVAMENTE alle THD, non ad astrazioni varie. un sistema si dice lineare quando non introduce nella sua funzione di trasferimento elementi estranei (coefficienti più o meno variabili in funzione di... ).
O qualcuno mi dimostra che i sistemi a tubi introducono MENO THd o, per piacere, non si dica, per amore della scienza, che sono più lineari ne tantomeno uguali. Le mantisse di zeri non sono una sensazione...
Capisco che a questo punto tutti saranno divisi tra le risate ed il "compatimento" per questo pirla che si ostina a battere su elementi facilmente confondibili con la semantica, ma non è cosi. Se volete fare qualcosa con un vago senso compiuto, la prima cosa è di saper dare il giusto peso alla teoria. Senza teoria non si va da nessuna parte.
NFB (locale o globale):
Il principio della reazione negativa, oltre ad essere vecchio come i tubi, (primi elementi che ne hanno beneficiato), è pure preciso ed incontrovertibile, non è una ipotesi. Le ragioni che hanno fatto proseliti tra i detrattori sono da cercare nel cattivo uso di questa tecnica.
Trovo fior di laureati che non hanno capito quasi nulla di questo principio, compreso dato che non sono manco in grado di riconoscere "i nodi" ed i "modi di combinazione" anche di un semplice anello di reazione negativa.
Il problema è che sta gente (ivi compresi quindi i progettisti...) esce da scuola con la testa piena di "black box" ideale o pseudo tali, rappresentati da una funzione matematica semplificata da qualche "teorico mezze maniche". Ad esempio, ricordo la polemica nel 3D Diyaudio tra Graham Maynard ed altri "inisigni laureati e progettisti", sul fatto elementare che in un ampli differenziale "reale" l' uscita è un elementare "nodo" di accesso alla reazione da parte di eventuali forze esterne (vedi back-emf), ma potremmo estendere il tutto anche ai nodi di collegamento al PSU oltre ai classici (ma sconosciuti o quasi) fenomeni di reazione indotta nel sistema per induzione od elettrostatica....
Le affermazioni di Tonino sono utili, e mi preme fare un piccolo escursus anche li.
Lui dice, (credo in modo condivisibile) che i suoi sistemi "suonano" tutti bene seppur ognuno con la propria peculiarità, per cui opta per un "pareggio".
Bene. Lui dispone di ampli di varie potenze e topologie, ed in più dispone "del mio", che conosco in modo assoluto.
Quindi dispone di un ampli con THD su tutto il range sempre inferiore ai -80db (normalmente assestata a -90dB) e rumore residuo intorno ai -100dB
Quelle situazioni sono ottenute quasi esclusivamente con combinazioni di NFB (non so se usa una revC o A...), partendo da opamp con compensazioni notoriamente non adatte al uso audio.
Ora, quando lui arriva a valutare le "sfumature" (dato che sul suono di fondo non c' è quella classica repulsione tipica dello stato solido) quale dei sistemi sarà il più attendibile (o lineare, se preferite) ?
Io so una cosa solo:
ogni volta che miglioro le prestazioni strumentali (specie quelle "giuste" e mirate) migliora di conseguenza il vissuto acustico, con tanto di convalida da parte di molte persone con sistemi diversi, non a casa mia....
L' "aria fritta" termine caro al nostro amico Mario, è tutto quel che non si può dimostrare in modo analitico, non le prestazioni dei chips....
PS: Qualche esperto di tubi potrebbe spiegare agli astanti (giustamente in attesa) la linearità delle curve di transconduttanza postate da Federico, e su quali vetri siete costretti ad arrampicarvi per risolvere il "problemino" di quelle variazioni enormi di polarizzazione di griglia al variare della tensione anodica (che è molto limitato nei semiconduttori), dato che per avere gain quella tensione deve in qualche modo essere modulata ?
Magari (Piergiorgio, tra un paradiso e l' altro) si potrebbe anche rendere pubblica la distorsione media di uno stadio che usi questo triodo, giusto per far capire i "non esperti"....
Mauro