Ciao a tutti,
Forse ho scoperto l'acqua calda, ma...
Se comprate in Italia un trasformatore d'uscita HAMMOND lo pagate circa il doppio rispetto all'estero.
Non faccio nomi, ma un distributore ufficiale Italiano vende per esempio il mod. 1650E a ben 79 Euro mentre acquistato in USA lo si compra a 61 U$ (cioè circa 40 Euro). Stessa storia su altri modelli.
Non stiamo parlando di vendite all'ingrosso, ma in entrambi i casi di vendite al dettaglio.
Possibile che in Italia si debba sempre essere "furbi"?...
Giancarlo
Trasformatori HAMMOND troppo cari in Italia
- dueeffe
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Da persona "neutrale" (il mio mestiere è l'insegnante e non ho mai fatto il commerciante) vogli spezzare una lancia a favore dei vari imporatori italiani.
Il problema italiano è il solito:
troppe tasse e troppa burocrazia.
L'importazione prevede (oltre alle spese di trasporto) dazi, accise ed IVA.
Inoltre (e vado leggermente OT) sembr a che l'Italia sia soggetta ad una specie di "embargo".
Se consultiamo l'elenco USPS delle merci proibite, ci accorgiamo che non si possono spedire dagli USA in Italia una serie assurda di prodotti.
Consultando l'elenco per gli altri stati europei e mondiali, si capisce che l'Italia è soggetta a delle limitazioni uniche.
Lista per l'Italia:
http://pe.usps.gov/text/imm/il_008.htm#ep1391182
Lista per la Germania:
http://pe.usps.gov/text/imm/fh_011.htm#ep1379549
Anche L'Iraq ha meno "problemi":
http://pe.usps.gov/text/imm/il_005.htm#ep1385472
Pensa te come siamo "conciati"...
saluti,
Fabio.
Pushpull? No, tnx!
("Tira e molla"? no grazie!)
Il problema italiano è il solito:
troppe tasse e troppa burocrazia.
L'importazione prevede (oltre alle spese di trasporto) dazi, accise ed IVA.
Inoltre (e vado leggermente OT) sembr a che l'Italia sia soggetta ad una specie di "embargo".
Se consultiamo l'elenco USPS delle merci proibite, ci accorgiamo che non si possono spedire dagli USA in Italia una serie assurda di prodotti.
Consultando l'elenco per gli altri stati europei e mondiali, si capisce che l'Italia è soggetta a delle limitazioni uniche.
Lista per l'Italia:
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Lista per la Germania:
http://pe.usps.gov/text/imm/fh_011.htm#ep1379549
Anche L'Iraq ha meno "problemi":
http://pe.usps.gov/text/imm/il_005.htm#ep1385472
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Μὴ δῶτε τὸ ἅγιον τοῖς κυσίν, μηδὲ βάλητε τοὺς μαργαρίτας ὑμῶν ἔμπροσθεν τῶν χοίρων, μήποτε καταπατήσουσιν αὐτοὺς ἐν τοῖς ποσὶν αὐτῶν καὶ στραφέντες ῥήξωσιν ὑμᾶς
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Ciao a tutti,
Forse ho scoperto l'acqua calda, ma...
Se comprate in Italia un trasformatore d'uscita HAMMOND lo pagate circa il doppio rispetto all'estero.
Non faccio nomi, ma un distributore ufficiale Italiano vende per esempio il mod. 1650E a ben 79 Euro mentre acquistato in USA lo si compra a 61 U$ (cioè circa 40 Euro). Stessa storia su altri modelli.
Non stiamo parlando di vendite all'ingrosso, ma in entrambi i casi di vendite al dettaglio.
Possibile che in Italia si debba sempre essere "furbi"?...
Giancarlo
Originally posted by Pilot - 28/04/2008 : 08:33:51
Facendo i furbi non si poi molto lontano, io evito di comprare se il prezzo non mi piace. Comprare direttamente in US è però uno sbattimento a causa delle dogane italiane (da terzo mondo quasi) e se ti fai i conti i 61USD lievitano quando importi in Italia.
Gluca
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Sarà che ho sempre avuto fortuna, ma non ho mai avuto controlli doganali su merce inviatami da USA o da altre parti del mondo.
Quindi non ho mai pagato balzelli strani.
Riguardo i prezzi dei distributori Italiani non la vedo così lineare: un distributore deve per forza di cose avere dei prezzi di acquisto vantaggiosi dalla casa madre. Se in USA vendono al dettaglio un prodotto a 38 U$, mi aspetto che come minimo il distributore Italiano compri a meno di quel prezzo anzi, a molto meno.
Poi d'accordo: balzelli vari di IVA e tasse. Ma l'IVA è una partita di giro come dicono i commercialisti, ovvero la si gira al Cliente finale.
Quindi la dogana te la applica ma tu a tua volta la applichi a chi compra.
E poi anche in USA ci sono balzelli vari...
Ora, ammettiamo che il distributore compri il trasformatore preso come esempio a 30 U$ (e secondo me è già tanto). Arrivato in Italia costerebbe circa 39 U$ (IVA 20% + 4,5% dogana) cioè circa 25 Euro. Ora, anche considerando qualche Euro in più per ripagare le spese di spedizione, arriviamo si e no a 28-29 Euro. Diciamo ora che vogliamo marginare un buon 40%? Bene: prezzo al pubblico 40 Euro+IVA (48 Euro), euro più euro meno. Ma da qui a vendere il prodotto a 60 Euro...beh...fate voi.
Riguardo l'Italia conciata male sono perfettamente d'accordo:
a tale proposito basti pensare che mi hanno spedito da Hong Kong non molto tempo fa dei campioni di componentistica. Il malcapitato amico che si è recato alle locali Poste, si è sentito dire che l'Italia è l'unica nazione che pretende una QUADRUPLICE copia del documento di trasporto. Questa cosa è assurda e non viene mai applicata da altre nazioni eccezion fatta, forse, per piccole dittature da Paese delle banane...
Vi risparmio i commenti dell'amico Asiatico sulle nostre "policy"...
Giancarlo
Quindi non ho mai pagato balzelli strani.
Riguardo i prezzi dei distributori Italiani non la vedo così lineare: un distributore deve per forza di cose avere dei prezzi di acquisto vantaggiosi dalla casa madre. Se in USA vendono al dettaglio un prodotto a 38 U$, mi aspetto che come minimo il distributore Italiano compri a meno di quel prezzo anzi, a molto meno.
Poi d'accordo: balzelli vari di IVA e tasse. Ma l'IVA è una partita di giro come dicono i commercialisti, ovvero la si gira al Cliente finale.
Quindi la dogana te la applica ma tu a tua volta la applichi a chi compra.
E poi anche in USA ci sono balzelli vari...
Ora, ammettiamo che il distributore compri il trasformatore preso come esempio a 30 U$ (e secondo me è già tanto). Arrivato in Italia costerebbe circa 39 U$ (IVA 20% + 4,5% dogana) cioè circa 25 Euro. Ora, anche considerando qualche Euro in più per ripagare le spese di spedizione, arriviamo si e no a 28-29 Euro. Diciamo ora che vogliamo marginare un buon 40%? Bene: prezzo al pubblico 40 Euro+IVA (48 Euro), euro più euro meno. Ma da qui a vendere il prodotto a 60 Euro...beh...fate voi.
Riguardo l'Italia conciata male sono perfettamente d'accordo:
a tale proposito basti pensare che mi hanno spedito da Hong Kong non molto tempo fa dei campioni di componentistica. Il malcapitato amico che si è recato alle locali Poste, si è sentito dire che l'Italia è l'unica nazione che pretende una QUADRUPLICE copia del documento di trasporto. Questa cosa è assurda e non viene mai applicata da altre nazioni eccezion fatta, forse, per piccole dittature da Paese delle banane...
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Gia'
fatto sta che se compri tu da privato in USA direttamente ti devi sorbire tutti i mal di pancia. Secondo me il 40% di margine lordo non sono sufficienti per tenere su un negozio con bassi volumi come può essere nel settore autocostruzione hi-fi.
Ciao
PS Le dogane mi hanno perso una dozzina di 6C45pi in due acqusiti successivi.
** we are made of nothing but voices echoing from the past
and pointing their fingers to the future showing the direction. we will eventually follow that line **
fatto sta che se compri tu da privato in USA direttamente ti devi sorbire tutti i mal di pancia. Secondo me il 40% di margine lordo non sono sufficienti per tenere su un negozio con bassi volumi come può essere nel settore autocostruzione hi-fi.
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Beh, se i pacchi sono tracciabili non vedo come possano andar persi. Allora parlerei piuttosto di furto.
Riguardo i negozi la legge del mercato è implacabile e non l'ho inventata io: o riesci a stare sul mercato o chiudi la baracca.
Poi se la colpa è dello Stato, delle tasse, dell'Euro...sono altri discorsi.
Sinceramente pagare un prodotto il doppio mi pare una follia.
Ciao,
Giancarlo
Riguardo i negozi la legge del mercato è implacabile e non l'ho inventata io: o riesci a stare sul mercato o chiudi la baracca.
Poi se la colpa è dello Stato, delle tasse, dell'Euro...sono altri discorsi.
Sinceramente pagare un prodotto il doppio mi pare una follia.
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Allora diciamo che i miei pacchi sono fermi da qualche parte.
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