Risonanza stocastica

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plovati
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Messaggio da plovati »

cos'è la risonanza stocastica?
cosa c'entra con l'audio?

"Nella fisiologia del sistema uditivo esiste un fenomeno che si chiama ‘risonanza stocastica’ che si può definire come l’intensificarsi di un suono in presenza di un rumore di fondo aggiunto che ha caratteristiche di intensità e frequenza particolari; in genere l’intensità è di qualche decibel sopra e sotto la soglia uditiva e le frequenze più efficaci sono quelle gravi, sotto i 500 Hz. Questo fenomeno ci è molto utile per migliorare la discriminazione della voce in presenza di un debole rumore di fondo""

potrebbe spiegare le "interazioni deboli" della percezione uditiva?

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marziom
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Messaggio da marziom »

non mi è chiarissimo però....
...stica! :D

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riccardo
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Messaggio da riccardo »

a me pare che questo fenomeno sia ascrivibile alla definizione di mascheramento data dal prof Everest.

Saluti

R.R.
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audiofanatic
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Messaggio da audiofanatic »

cos'è la risonanza stocastica?
cosa c'entra con l'audio?

"Nella fisiologia del sistema uditivo esiste un fenomeno che si chiama ‘risonanza stocastica’ che si può definire come l’intensificarsi di un suono in presenza di un rumore di fondo aggiunto che ha caratteristiche di intensità e frequenza particolari; in genere l’intensità è di qualche decibel sopra e sotto la soglia uditiva e le frequenze più efficaci sono quelle gravi, sotto i 500 Hz. Questo fenomeno ci è molto utile per migliorare la discriminazione della voce in presenza di un debole rumore di fondo""

potrebbe spiegare le "interazioni deboli" della percezione uditiva?

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Originariamente inviato da plovati - 07/09/2007 : 12:02:53
pare venga sfruttata per minimizzare acufeni e altri problemi acustici

http://www.centrodellequilibrio.it/acufeni.htm


Filippo
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Messaggio da plovati »

Mi spiace non riuscire a mettere ordine nelle impressioni sparse che sto raccattando qua e là circa le ‘interazioni deboli’ applicate all’audio.
Stimolato dalla lettura di alcuni contributi di Duelund e dalla lettura del libro La Forza del Disordine
Di Eric Abrahamson - David Freedman , ho ricercato un poco di informazioni in più circa la fisiologia dell’udito e sono incappato in questa strana cosa della risonanza stocastica.

L’indagine della percezione sonora è particolarmente significativa in presenza di disturbi all’udito come l’acufene. Infatti la maniera migliore di capire come funziona un meccanismo percettivo o un sistema biologico in genere è indagare i casi limite. La migliore informazione circa una cosa sembra venga dall’assenza o dalle alterazioni della stesso oggetto dell’indagine, metodo d’indagine ampiamente sfruttato in medicina.

A quanto pare, l’orecchio interno di suo genera un rumore avente particolari caratteristiche. La ragione di questo strano comportamento è data dalla maggior precisione nella discriminazione dei suoni che questo rumore aggiunto comporta. In presenza di una alterazione di una parte di questo meccanismo si verificano infatti più o meno gravi difficoltà nella decodifica del parlato (specie delle lingue straniere o di timbri vocali meno familiari) in presenza di altri suoni sovrapposti.

E’ altresì noto che la presenza di rumore ad ampio spettro (bianco tipicamente, ma anche rosa) sovrapposta ad una trasmissione radio analogica permette una migliore comprensione del parlato anche in presenza di disturbi atmosferici elevati. Analogamente aggiungere una certa quantità di rumore bianco ad un’immagine in bianco e nero non perfettamente a fuoco aumenta la leggibilità e la riconoscibilità dell’immagine stessa. Insomma il rumore non è del tutto deleterio e anzi porta a degli evidenti benefici nel sistemi non lineari tempovarianti. Quasi tutti i sistemi biologici ricadono in questo campo.

Venendo a noi: potrebbe la risonanza stocastica spiegare le preferenza per sistemi più rumorosi come ad esempio la sostituzione di resistenze Allen Bradley in alcuni preamplificatori?
Potrebbe la risonanza stocastica spiegare la distinta percezione di fenomeni talmente piccoli da non essere misurabili?
Potrebbe essere una giustificazione della superiorità all’ascolto di molti sistemi analogici, che hanno spettri di rumore maggiore ma meglio distribuiti lungo un ipotetico ‘rumore naturale’ ?

In questi ultimi anni c’è un intensificazione della ricerca sui sistemi caotici, e la risonanza stocastica è un punto centrale delle teorie interpretative che si vanno delineando. Merita un approfondimento.


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Messaggio da marziom »

vedo che chi più, chi meno, stiamo tutti ravanando sugli stessi concetti anzi direi dubbi... saranno le pulci nell'orecchio messe li dai soliti ognoti? :)

io invece questo periodo sto leggendo:

"il big bang non c'è mai stato"....dice che c'entra...alla fine gira e gira si va a finire sempre là, l'autore oltre a spiegare le sue teorie fisiche asserisce che il big bang deriva solo da considerazione matematiche e di teoria pura mentre sembrerebbe che l'osservazione mostra aspetti diversi da quelli previsti che negherebbero appunto il grande botto.

insomma come al solito il mondo si scontra/confronta tra quello che dicono i numeri e la realtà, nel caso poi che nel sistema c'entra l'uomo......addio razionalità :-)

noi nel campo audio ne sappiamo più di qualcosa tra misure/teoria e quanto percepiamo con le orecchie...ma si può pensare anche al cibo... avete presente tra un vino casareccio fatto con i piedi (letteralmente!!) è uno da supermercato controllato, misurato e vaccinato???....

marzio

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Messaggio da hobbit »

cos'è la risonanza stocastica?
Cos'è? ; )

n° 1-4

n° 5

Francesco

PS scusate l'immodestia ma non ho resistito!
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
(J.R.R. Tolkien)
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