Bobine per filtri, quali?

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nullo
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Messaggio da nullo »

quindi il Q dei componenti e dei filtri, uniti forse anche ai Q degli altoparlanti, dato che per alti Q probabilmente
Partendo da queste righe di Filippo, vorrei sapere perchè non ci sia in media, nei vari listini, un parametro per valutare la qualità per le bobine per filtri.

Ho avuto in mano recentemente delle bobine veramente mal costruite (e non erano neanche anonime!), mi chiedo quali influenze negative abbiano.

Qualcuno potrebbe segnalare qualche costruttore valido che non sia anche un rapinatore? (vale anche per i venditori)

Che valore date alle bobine eseguite con lamina al posto del più comune filo?

Saluti, Roberto
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Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
d_oris
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Messaggio da d_oris »

credo occorra fare distinzioni relative agli ordini di grandezza del problema e al fattore differentemente variabile.

la teoria (si può saltare :-))

l'equazione di maxwell dice che il rot (E) = - mu * dH/dt
dove E,H sono i vettori descrittivi del campo elettrico e il campo magnetico.
ora, in senso generale l'equazione è vettoriale, ovvero va scomposta in tre equazioni separate del tipo
rot (Ex) = -mu(xx) * dHx/dt -mu(xy) * dHy/dt -mu(zz) * dHz/dt
e così via per Ey e Ez
quindi mu non è un numero ma una matrice 3x3, i cui elementi peraltro genericamente dipendono un sacco di cose...
quindi abbiamo una bella matrice tre per tre con elementi variabili - e perversione massima - a valori complessi.

la pratica:

se la bobina è avvolta su nucleo abbiamo che la matrice mu è piuttosto complessa e non è stazionaria. può essere semplificata con i diagrammi di isteresi ma probabilmente non è una descrizione sufficiente per noi che sentiamo anche il suono dei cavi digitali :-), o meglio è una descrizione approssimativa rispetto a problemi che spesso ci facciamo (e che riguardano ordini di grandezza parecchio inferiori).

se la bobina è avvolta in aria (o altro materiale omogeneo, isotropo) abbiamo che mu è più o meno costante rispetto al tempo e allo spazio.

diventa significativa a questo punto la distribuzione del campo elettrico E (e guarda caso nelle bobine avvolte in aria si cambia la forma del conduttore :-)) ma siamo, lo ripeto, su problemi di ordine di grandezza inferiori rispetto a quelli precedenti.
E è un campo vettoriale che descrive la distribuzione delle cariche all'interno del conduttore e la sua caratteristica (e quindi la caratteristica di mu) cambia a seconda della geometria e del materiale usato. la laminazione e l'uso del rame puro dovrebbero aiutare a linearizzare, ma a memoria dovrebbero essere variazioni di 10 ^(-6) rispetto alla dimensione del segnale (volt).

la pratica (parte due):

abbiamo modellizzato la bobina come una induttanza pura, ma sappiamo che il modello reale è più complesso: ci sono componenti parassiti significativi (resistenze e capacità) che rendono il circuito equivalente (come già detto da filippo audiofanatic giorni fa) una cella risonante.
questo problema è di molti ordini di grandezza superiore al problema della forma del conduttore (che non inflisce se non in forma minima sui parametri parassiti - anzi nel caso della lamina potrebbe aumentare le capacità).
il parametro Q riportato in ambito industriale è il rapporto tra la potenza reattiva e la potenza attiva. varia in funzione della frequenza. negli
induttori in aria vale 1 fino a una certa frequenza, poi sale.
negli induttori su nucleo vale ~100 poi sale in alta frequenza.
che io sappia nessun costruttore di induttante hi-fi riporta il diagramma di Q.

per i condensatori va meglio: ho visto che i datasheet mundorf e gli arcotronics riportando il tan delta (che già è qualcosa...)

p.s. tutto questo vale per un modello a costanti concentrate... ad una certa frequenza e su certi carichi si passa alle costanti distribuite e lì diventa tutto molto più complicato :-)
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nullo
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Messaggio da nullo »

[quote][e lì diventa tutto molto più complicato :-) /quote]

...avrei pensato che fosse già cominciato! Beh, intanto grazie per la spolverata al cervello...

OK l'hai messa giù dura, molto dura, c'è un problema però...misure di qualità con ordini di grandezza assolutamente ininfluenti in via teorica, spesso hanno dovuto fare i conti con senzazioni all'ascolto assolutamente rilevanti ( sì lo sò sono soggettive, ecc.).

2 trafi con risposte elettriche accettabili sotto il profilo delle misure ( così come 2 ampli), son spesso ben lontani come senzazioni all'ascolto. Non voglio banalizzare, anzi seguo questo forum perchè è molto stimolante in senso "tecnico".

Mi piacerebbe sapere comunque se qualcuno ha avuto modo di testare ad orecchio differenze fra le varie tipologie di bobine e poi magari indagare su ciò che le ha provocate e, non ultimo sapere se avete qualche venditore da consigliare.

Ciao, Roberto
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mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

HO percepito abissali differenze (è spiegabile anche teoricamente considerando la trascurabile resistenza in serie) utilizzando una induttanza mundorf zero ohm per i miei due altec 416a .

Mario Straneo
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Messaggio da nullo »

...Mario, è sempre un piacere...

Puoi raccontare qualcosa sui tuoi filtri?.. usi sempre il doppio woofer nella cassa?...serie o parallelo?

Potresti ripostare gentilmente il link per quel sito francese che mi proponesti sul vecchio forum, non ho salvato la PG ed è andato tutto perso quando andò in tilt.


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Messaggio da mariovalvola »

Roberto , il piacere è reciproco.
i due altec sono in parallelo. il filtro è un normale 12dB ottava.
http://www.melaudia.net/index.php

bello anche:
http://www.artec-france.com/etudes.php? ... ediumgrave

Mario Straneo
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Messaggio da nullo »

HO percepito abissali differenze (è spiegabile anche teoricamente considerando la trascurabile resistenza in serie) utilizzando una induttanza mundorf zero ohm per i miei due altec 416a .

Mario Straneo
Oggi ho provato delle Mundorf a lamina in luogo delle Monacor, grazie ad un amico che le ha prestate (chissa se le renderò), una differenza notevole nella intellegibilità dei bassi.

Un pò meno spiegabile che non nel caso delle zero ohm, io poi uso un finale a transitor non reazionato e con r di uscita bassissima.

Dove cercare la radice del miglioramento?
...la lamina?
...la qualità della costruzione?
...forse la mancanza di vibrazioni?

Chi le vende oltre a Olimpiaudio in Italia ( o all'estero), magari ad un prezzo leggermente più conveniente?

Ciao, Roberto
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Messaggio da mariovalvola »

Mundorf mi pare sia costante come prezzi. Prova da skyline Bologna.
Ciao.



Mario Straneo
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Messaggio da Olimpia »

I prezzi dei componenti MUNDORF sono identici in tutto il mondo per espressa volontà del costruttore.
A chiunque venga scoperto fare sconti viene tolta la rivendita.
Inoltre i prodotti hanno un codice che identifica la nazione di competenza ed ai rivenditori é vietato vendere al di fuori della loro nazione.

Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Ciao,
Silvano Sivieri
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