Letto e e riletto la discussione sul bias nel caso di un pre ( e altro), mica male ciò che ne è venuto fuori....
Ora sposterei l'attenzione al PSU del pre, come procedere?
Trafo, raddrizzatore a tubi, filtro LC, regolatore...
Oppure, prima il regolatore e poi il filtro LC?
Ricordo che Marco in una precedente discussione parlava di mettere prima il il filtro e poi il regolatore, sbaglio? ( oppure consigliavi ciò perchè lo schema postato aveva Diodi al silicio?)
Ciao, Roberto
Una sana alimentazione II
-
- sostenitore
- Messaggi: 1069
- Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
- Località: Italy
Beh Roberto, non credo di esser stato categorico sull'argomento.
Direi che la presenza del filtro a monte o a valle dipenda da diversi fattori, tipo la corrente che il regolatore deve generare, il tipo di carico e soprattutto il tipo di regolatore.
Inoltre molto, per non dire moltissimo, dipende dal tipo di circuitazione e da quello che si vuole ottenere dal regolatore.
Come tu stesso hai verificato sul campo con i regolatori "serie" standard molto spesso aggiungere un filtro dopo il regolatore può essere molto benefico. Secondo me i regolatori "serie" hanno grossi problemi quando si richiede loro di gestire correnti di ritorno. Questo fenomeno può succedere quando ci sono carichi induttivi ed in particolare quando si sta alimentando stadi finali a tubi con carico a trasformatore. L'induttanza del trasformatore durante il funzionamento accumula energia che, in aggiunta alla back fem proveniente da un carico reattivo come gli altoparlanti, deve scaricarsi da qualche parte. Se ad un regolatore serie non si fa seguire un condensatore di buona qualità e di valore appropriato (leggi impedenza bassa su tutta la banda audio...e quando mai lo si trova...) parte delle correnti audio ritorna nell'elemento serie che semplicemente, si chiude. Ed ecco che cominciano i guai.
Per stadi di guadagno in tensione in classe A questo fenomeno è praticamente inesistente. Come mai allora "non suonano" i regolatori serie?
Secondo me perchè 6 volte su 10 il layout del regolatore fa pena. In altri 3 casi su 10 il problema è che tali regolatori sono troppo sensibili alle variazioni di tensione in ingresso. Se non si fa grande attenzione in fase di progetto si rischia di ritrovarsi l'elemento serie spento o saturato e quindi col regolatore che fa quel che gli pare. Non ci siamo.
Buoni per gli esperimenti da laboratorio ma per quel che mi riguarda nel caso di elettroniche audio non hanno poco da dire. Almeno per alte tensioni. e con tubi a vuoto.
Poi ci sono gli shunt...brutti, cattivi e dispendiosi se fatti bene...però a me piacciono di più e le motivazioni le ho già dette in altre discussioni.
Marco
Direi che la presenza del filtro a monte o a valle dipenda da diversi fattori, tipo la corrente che il regolatore deve generare, il tipo di carico e soprattutto il tipo di regolatore.
Inoltre molto, per non dire moltissimo, dipende dal tipo di circuitazione e da quello che si vuole ottenere dal regolatore.
Come tu stesso hai verificato sul campo con i regolatori "serie" standard molto spesso aggiungere un filtro dopo il regolatore può essere molto benefico. Secondo me i regolatori "serie" hanno grossi problemi quando si richiede loro di gestire correnti di ritorno. Questo fenomeno può succedere quando ci sono carichi induttivi ed in particolare quando si sta alimentando stadi finali a tubi con carico a trasformatore. L'induttanza del trasformatore durante il funzionamento accumula energia che, in aggiunta alla back fem proveniente da un carico reattivo come gli altoparlanti, deve scaricarsi da qualche parte. Se ad un regolatore serie non si fa seguire un condensatore di buona qualità e di valore appropriato (leggi impedenza bassa su tutta la banda audio...e quando mai lo si trova...) parte delle correnti audio ritorna nell'elemento serie che semplicemente, si chiude. Ed ecco che cominciano i guai.
Per stadi di guadagno in tensione in classe A questo fenomeno è praticamente inesistente. Come mai allora "non suonano" i regolatori serie?
Secondo me perchè 6 volte su 10 il layout del regolatore fa pena. In altri 3 casi su 10 il problema è che tali regolatori sono troppo sensibili alle variazioni di tensione in ingresso. Se non si fa grande attenzione in fase di progetto si rischia di ritrovarsi l'elemento serie spento o saturato e quindi col regolatore che fa quel che gli pare. Non ci siamo.
Buoni per gli esperimenti da laboratorio ma per quel che mi riguarda nel caso di elettroniche audio non hanno poco da dire. Almeno per alte tensioni. e con tubi a vuoto.
Poi ci sono gli shunt...brutti, cattivi e dispendiosi se fatti bene...però a me piacciono di più e le motivazioni le ho già dette in altre discussioni.
Marco
Marco
- nullo
- sostenitore
- Messaggi: 2830
- Iscritto il: 10 ott 2005, 04:48
- Località: Italy
Marco non essere sibillino, esplicita un pò meglio questo concetto, ero convinto che non fossero problematici da progettare e con un 15% di tensione in più ( per valori fra i 250 e i 300 volts) facessero il loro lavoro senza problemi.Se non si fa grande attenzione in fase di progetto si rischia di ritrovarsi l'elemento serie spento o saturato e quindi col regolatore che fa quel che gli pare. Non ci siamo.
Buoni per gli esperimenti da laboratorio ma per quel che mi riguarda nel caso di elettroniche audio non hanno poco da dire. Almeno per alte tensioni. e con tubi a vuoto.
A proposito, così per saperlo il reg, shunt ha bisogno di un pò di corrente per lavorare... il trasformatore, il raddrizzatore ecc. vanno dimensionati di conseguenza un pò più grossi?
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Scusa Gluca se l'ho presa in prestito.
Cia, Roberto
Ciao, Roberto
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
-
- sostenitore
- Messaggi: 1069
- Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
- Località: Italy
Dipende da che carico devono gestire e dallo swing di tensione e corrente che lo stadio che alimentano subisce in regime dinamico.
Molto comunque dipende anche da come è costruita la rete di polarizzazione dell'elemento serie e vi sono o meno reti di contro reazione per controllarne la stabilità.
Come detto se lo stadio da alimentare è uno stadio di guadagno in tensione in classe A allora quasi sicuramente di problemi non dovrebbero essercene, sempre se la parte di polarizzazione è fatta bene. Una resistenza ed una stringa di zener non sono una cosa fatta bene secondo me. Come minimo serve un carico attivo che stabilizzi la corrente assorbita dagli zener di riferimento. Questo per tenere in conto il fatto che la tensione di rete non è stabile come vorremmo e che gli zener funzionano bene se la corrente che li attraversa è rigidamente fissata.
Se invece si alimenta uno stadio finale, magari capace di funzionare in classe A2 o peggio in classe AB, con elementi reattivi come carico...beh le cose cambiano. Gli elementi serie semplicemente non sono in grado di gestire ritorni di corrente e si "chiudono" finché l'energia di ritorno non viene assorbita da qualche altra parte.
Ho qualcosa nella valanga di documenti che ho catalogato vedo se riesco a trovarlo e poi lo posto. Con calma...nei prossimi due giorni non sarò a casa...
Marco
Molto comunque dipende anche da come è costruita la rete di polarizzazione dell'elemento serie e vi sono o meno reti di contro reazione per controllarne la stabilità.
Come detto se lo stadio da alimentare è uno stadio di guadagno in tensione in classe A allora quasi sicuramente di problemi non dovrebbero essercene, sempre se la parte di polarizzazione è fatta bene. Una resistenza ed una stringa di zener non sono una cosa fatta bene secondo me. Come minimo serve un carico attivo che stabilizzi la corrente assorbita dagli zener di riferimento. Questo per tenere in conto il fatto che la tensione di rete non è stabile come vorremmo e che gli zener funzionano bene se la corrente che li attraversa è rigidamente fissata.
Se invece si alimenta uno stadio finale, magari capace di funzionare in classe A2 o peggio in classe AB, con elementi reattivi come carico...beh le cose cambiano. Gli elementi serie semplicemente non sono in grado di gestire ritorni di corrente e si "chiudono" finché l'energia di ritorno non viene assorbita da qualche altra parte.
Ho qualcosa nella valanga di documenti che ho catalogato vedo se riesco a trovarlo e poi lo posto. Con calma...nei prossimi due giorni non sarò a casa...

Marco
Marco
-
- Argomenti simili
- Risposte
- Visite
- Ultimo messaggio
-
- 14 Risposte
- 1973 Visite
-
Ultimo messaggio da plovati
-
- 0 Risposte
- 314 Visite
-
Ultimo messaggio da riccardo
-
- 10 Risposte
- 1674 Visite
-
Ultimo messaggio da Jacko
-
- 54 Risposte
- 5549 Visite
-
Ultimo messaggio da Larry Lomax
-
- 0 Risposte
- 603 Visite
-
Ultimo messaggio da mr2a3