Ho dovuto per forza controreazionarlo perche' onestamente va molto meglio che senza.
La controreazione ha due livelli: "normale" e "spinta",

La preamplificatrice e' una 6n2P russa che elettricamente equivale abbastanza bene alla ECC83, ma con piedinatura diversa.
In questo circuito puo' comunque essere utilizzata una ECC83 collegando l'alimentazione dei filamenti a 6V invece che tra i piedini 4 e 5, tra il piedino 9 (ora e' a massa) e i due piedini 4 e 5 in parallelo tra loro.
Le finali sono due 6L6G della Fivre NOS anni 50

I trasformatori audio sono russi, da 3Kohm con presa intermedia al 43%.
Con 250Vac di alimentazione la corrente di bias delle 6L6G e' di 44 mA (17.2V sulla R di catodo) per canale e la tensione anodica (tra anodo e catodo) e' di 290V mentre la tensione di griglia schermo (tra G2 e catodo) e' di 250V.
La potenza di uscita e' circa 6W per canale su 8 ohm.
La polarizzazione di tutte le valvole e' a self bias con controreazione parziale sulla pilota (R da 220 ohm).
Il collegamento ultralineare avviene collegando la Griglia schermo (G2) sulla presa al 43% del trasformatore di uscita, la resistenza in serie ha due funzioni: limita la tensione e corrente sulla G2 e migliora anche la distorsione.
Le resistenze da 1K in serie a tutte le griglie di ingresso, sono le "grid stoppers", evitano oscillazioni ad altra frequenza tagliando la banda alle altissime frequenze non udibili.
Le resistenze da 56K in serie agli anodi della 6n2P pilota determinano il guadagno dello stadio di ingresso, io mi sono tenuto basso ma in questo circuito possono essere variate senza troppi problemi fino a 100 Kohm, aumentando cosi' guadagno complessivo.
L'alimentazione dei filamenti a 6.3V avviene in alternata senza problemi, basta attorcigliare i fili tra loro e nessun ronzio si sentira' nella casse, anche a pieno volume (attenzione: non collegare i filamenti a massa pena ronzio!).
L'alimentazione del circuito prima del ponte di diodi puo' variare tra 220 e 250V in alternata senza sostanziali modifiche delle prestazioni (e' indispensabile un trasfomatore per l'isolamento!).
La resistenza da 450 ohm 10W (va bene anche 470 ohm), serve a due funzioni: limita la tensione di alimentazione introducendo una caduta di circa 50V e taglia, in modo molto piu' economico di una grossa induttanza, il ripple dell'alternata dopo il raddrizzamento.
I due condensatori di filtro del'alimentazione da 100uF sono piu' che sufficienti per le correnti in gioco, e' inutile strafare come fanno molti che mettono condensatori enormi che servono a nulla se non a creare picchi di corrente di spunto dannosi per i raddrizzatori e il trasformatore di alimentazione.
In definitiva un progetto semplice, versatile, ma molto ben suonante.


Le due PY82 che si vedono vicino al trasformatore di alimentazione erano in origine le due raddrizzatrici, ma poi ho optato per un ponte di diodi al silicio e le due PY82 sono rimaste solo a fare figura (i filamenti si accendono).
