Ipotesi di Cathode Follower Output P.P.

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UnixMan
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Re: Ipotesi di Cathode Follower Output P.P.

Messaggio da UnixMan »

Italo B ha scritto:L'ho anche trovato in italiano ma mi sono perso lo stesso: dove si preleva il segnale campione per collegarlo all'ingresso dell'ampli, dove si collega l'uscita 8 ohm, quale il setting dell'applicazione?
il segnale lo prelevi dall'uscita della scheda audio (line out o cuffie) e lo invii al "DUT" (Device Under Test). Se il DUT è un ampli, l'uscita ovviamente va collegata ad un opportuno carico fittizio, ai capi del quale prelevi il segnale di uscita che poi invii all'ingresso ("Line in" o mic) della stessa (o anche di un'altra) scheda audio, previa eventuale opportuna attenuazione con un partitore resistivo per renderne compatibili i livelli (nel partitore conviene mettere un potenziometro per regolare l'attenuazione e quindi ottimizzare la sensibilità).
va-image001.gif
http://www.sillanumsoft.org/

http://www.sillanumsoft.org/Italiano/toc.htm

http://www.sillanumsoft.org/Italiano/applicazioni.htm
Italo B ha scritto:(RTFM)??
"Read The Fine Manual" :)

Però ricordavo male: mi pareva che ci fosse un manuale completo, invece non c'è. :(
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ciao, Paolo.

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Re: Ipotesi di Cathode Follower Output P.P.

Messaggio da UnixMan »

P.S.: un altro software molto comodo per fare misure audio è "RMAA": http://audio.rightmark.org/products/rmaa.shtml

Il setup hardware è sempre lo stesso. A livello software questo è forse meno versatile, ma in compenso ha la possibilità (invero molto comoda) di effettuare tutte le misure standard in un colpo solo e di poterle facilmente memorizzare e confrontare.
Ciao, Paolo.

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Italo B
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Re: Ipotesi di Cathode Follower Output P.P.

Messaggio da Italo B »

Grazie, ma non era necessario dare indicazioni grafiche: non pensavo che la scheda audio del PC potesse agire in questo modo, cioè con lo stesso tipo di segnale sia all'uscita che all'ingresso contemporaneamente (sembra un loop).
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Italo B
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Re: Ipotesi di Cathode Follower Output P.P.

Messaggio da Italo B »

Ascoltando e meditando sul suono non eccezionale di questo mio ultimo ampli e di tutti quelli finora ascoltati in casa mia e quelle altrui, un po' scoraggiato e ormai convinto che non si potesse fare nulla per ottenere un suono veramente trasparente, stavo per gettare la spugna quando mi è venuta l'idea di fare un ultimo tentativo.

Flash back:
Circa 15anni fa, durante la sperimentazione sugli effetti acustici dati dai componenti verificai che a seconda del tipo di condensatore di shunt sull'alimentazione del finale il suono poteva assumere caratteristiche molto diverse.
Il discorso è valido solo in ambiente zero NFB poiché in queste condizioni la variabile "componente" si può manifestare senza condizionamenti mentre tutto quello compreso in un loop di retroazione subisce un abbassamento di impedenza omogeneizzandone così gli effetti sul suono.

Con elettrolitico... resa banale con bassi "goffi" e mancanza di dettaglio sulle alte frequenze, l'aggiunta di una capacità a film plastico a 1/100° del suo valore (come ancora è consuetudine) se da un lato mostrava qualcosa in più verso l'alto, dall'altro introduceva una specie di intermodulazione assai sgradevole sugli acuti estremi, probabilmente per l'interazione tra le diverse costanti di tempo delle capacità.

Sostituendo l'elettrolitico con una singola capacità di pari valore in polipropilene tutto diventava molto "chiaro", gli acuti dominavano in modo ancora più sgradevole tanto da non poter aumentare il volume, mentre i bassi sembravano essere scomparsi.

Informandomi all'epoca sulle "Application Notes" dei condensatori elettrolitici acquistati direttamente alla Evox Rifa in Svezia, trovai la seguente nota sul parallelo di capacità di uguale valore e la adottai con successo nell'alimentazione del driver di '88 del mio ibrido dotato di capacità MKP... la possibilità di abbassare l'induttanza equivalente mi stimolava assai, ma ancora di più mi confortava la previsione della riduzione generale di impedenza del gruppo d'alimentazione.

Questo lo stralcio dal pdf della E.Rifa

Immagine

La struttura di un condensatore elettrolitico, con lo spessore dell'armatura in foglio di alluminio è assimilabile a un "film & foil", mentre il film plastico metalizzato delle versioni MKT/MKP ha armature con spessore a livello molecolare, pertanto dai risultati sonici con singola capacità non risultano chiari i fenomeni di propagazione e di massima intensità delle correnti in uno strato di tale spessore.

Tra i miei appunti dell'epoca per un possibile articolo:

Immagine

Immagine

Immagine

In seguito, poiché le promettenti misure non si traducevano comunque in qualità sonica probabilmente per motivi legati alla parziale natura BJT, mi convinsi a demolire il tutto e ad archiviare i componenti.

Today:
Rispolverato letteralmente il parallelo MKP per motori (250uF equivalenti), l'ho sostituito al 200uF (vedi foto) dello stadio finale secondo le direttive citate ed un nuovo mondo mi si è aperto... trasparenza assoluta su tutta la banda e una potenza/dinamica che sembra raddoppiata, bassi e acuti dettagliati e "pulitissimi".
E' ovvio che maggiore sarà il numero di uguali capacità in parallelo, maggiore sarà lo spessore virtuale delle armature e minore la R e la L equivalenti.

Qui il confronto di dimensioni tra le 2 versioni.

Immagine


Lo so, è ingombrante... ma non è più importante la qualità del suono delle dimensioni?
Qui si vede meglio la disposizione delle 2 righette di rame da 2x20mm (di meno larghe e più sottili non ne avevo trovate)

Immagine.
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Re: Ipotesi di Cathode Follower Output P.P.

Messaggio da hobbit »

Ciao, ho letto con interesse le tue valutazioni del tuo stesso lavoro.
Alcune delle questioni che sollevi sul collegamento dei condensatori mi ricordo che le avevi proposte anche al tempo del push-pull. Sono andato a rivedere il thread ma le immagini da quel thread sono scomparse, comunque mi sembra di ricordare che fossero simili a quelle attuali.
Rispetto ai risultati ottenuti come ti sembra confrontato con il tuo PP e magari con altri riferimenti più o meno noti?
Un'ultima domanda. L'ibrido che avevi fatto che tipo di circuitazione adottava? Simmetrica, asimmetrica, ... che tipo di carico avevano i finali, ....? Poi mi viene da pensare che 50w siano tantini e secondo alcuni è impossibile o comunque proibitivo mantenere livelli qualitativamente alti per simili potenze. Allora mi chiedo se sia poossibile che i limiti che hai riscontrato sull'ibrido possano essere dovuti a qualche scelta tecnica più che alla natura dei dispositivi.
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Italo B
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Re: Ipotesi di Cathode Follower Output P.P.

Messaggio da Italo B »

Sono andato a rivedere il thread ma le immagini da quel thread sono scomparse
All'improvviso il sito hosting (ImageShack) ha deciso che non si potevano tenere più di 500 immagini e mi ha cancellato le più vecchie.
Che tonto... non mi ricordavo nemmeno di averle già pubblicate e non sono nemmeno andato a vedere le pagine precedenti! :oops:
Rispetto ai risultati ottenuti come ti sembra confrontato con il tuo PP e magari con altri riferimenti più o meno noti?
Il PP aveva trasformatori d'uscita fatti fare su mie specifiche da Bartolucci, con un'induttanza elevata il suono era particolarmente ricco di bassi ma pur risultando una risposta strumentale sufficiente aveva acuti leggermente attenuati e molto "dolci", tali da mascherare eventuali imperfezioni della riproduzione.
La "colorazione" era gradevole e ben si adattava alla mia sala un po' troppo riflettente ma col tempo quel timbro mi è venuto a noia, così ho cercato un circuito più dinamico come questo SE che però ha ancora un TU che lavora in modo anomalo e prima o poi dovrà essere sostituito quando troverò un primario con 600-800 ohm di impedenza.
L'ibrido che avevi fatto che tipo di circuitazione adottava? Simmetrica, asimmetrica, ... che tipo di carico avevano i finali
Se non avessi avuto la rivista non avrei potuto rispondere, non ricordavo nemmeno più che i finali erano Mosfet complementari su ognuno dei quali c'era un altro mosfet di controreazione direttamente applicato tra gate e drain per abbassare ulteriormente l'impedenza d'uscita che in effetti dava un DF infinito.
La configurazione del finale era a semi ponte in totale classe A con alimentazione singola, due lati del ponte costituiti da 2 elettrolitici da 0,1F in serie tra il più e il meno dell'alimentazione, l'uscita da un lato tra i 2 finali e dall'altro tra i 2 condensatori.

Il pilota impiegava un totem particolare con in basso 4 sezioni di 88 (2 valvole) e una E810F in alto per una Zu di circa 60 ohm.
secondo alcuni è impossibile o comunque proibitivo mantenere livelli qualitativamente alti per simili potenze.
E' ovvio che con i diffusori da 90db che ho da tanto tempo più di qualche watt non avrei potuto usare, l'intenzione era più un esercizio progettuale che l'esigenza di una simile potenza, mi è solo rimasta in mente la distorsione dello 0,2% di sola seconda a 50W su carico ohmico ma anche inserendo una capacità non cambiava nulla.
Avendo percepito un certo affaticamento all'ascolto sui passaggi ad elevate frequenze, da quella volta ho sempre diffidato delle misure e ho avviato le indagini sui componenti che si sono rivelate in molti casi determinanti.
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3xEL86 5W SE

Messaggio da Italo B »

Aggiornato il circuito con led alta efficienza per polarizzare l'88: nella prima sezione una tensione di catodo di circa 5V è necessaria per mantenere una dissipazione circa metà di quella massima, mentre nella seconda sezione serve un valore di tensione leggermente superiore per accettare lo swing di uscita della prima.
La capacità di shunt al punto "A" è ora di 200uF solo per ridurre il rumore quasi sinusoidale a 100Hz senza dover fare un LCLC.

Immagine

I bassi sono smorzati ma intensi mentre gli acuti leggermente in eccesso ma puliti... probabilmente a causa della scarsa induttanza primaria del TU (utilizzata solo la parte tra alimentazione e presa griglia schermo... TU da sostituire appena reperibile un modello adeguato).
Il timbro è molto sensibile al verso della polarità assoluta, con la polarità migliore il suono è più vicino a quello reale che allo stereotipo accattivante ormai comunemente preferito: i miei riferimenti non sono altri impianti ma i concerti di strumentazione acustica a cui di tanto in tanto assisto.
Per i 2 condensatori d'accoppiamento ho scelto dei Mundorf ZN 630V (Polipropilene film/Stagno foil).

Le premesse mi soddisfano, monterò la versione stereo anche se ci saranno problemi di spazio!


I 2 ponti, molto compatti, sono composti da diodi Schottky Cree C3D02060E (600V 2A) in case TO252 acquistati alla RS per circa €.2 cad. (iVA compresa).
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=C ... xOlu05kYbA

Immagine
Ultima modifica di Italo B il 29 mag 2012, 07:36, modificato 1 volta in totale.
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LuCe68
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Re: Ipotesi di Cathode Follower Output P.P.

Messaggio da LuCe68 »

sarà la Cina ma le immagino su imageshack non riesco a vederle. bho !!!
Articolo 12, Comma 21
«L'unico motivo valido per chiedere il congedo dal fronte è la pazzia.»
Articolo 12, Comma 22
«Chiunque chieda il congedo dal fronte non è pazzo.»
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Re: Ipotesi di Cathode Follower Output P.P.

Messaggio da Italo B »

LuCe68 ha scritto:sarà la Cina ma le immagino su imageshack non riesco a vederle. bho !!!
Se sei in Cina è probabile che censurino immagini di carattere tecnico... in un forum di fotografia abbiamo un utente a Shanghai che qualche volta ha di questi problemi perfino con normali fotografie! :worried:
Le vedrai... prima o poi... quando tornerai in Italia, o forse anche domani... se capiranno di cosa si tratta.
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