Ascoltando e meditando sul suono non eccezionale di questo mio ultimo ampli e di tutti quelli finora ascoltati in casa mia e quelle altrui, un po' scoraggiato e ormai convinto che non si potesse fare nulla per ottenere un suono veramente trasparente, stavo per gettare la spugna quando mi è venuta l'idea di fare un ultimo tentativo.
Flash back:
Circa 15anni fa, durante la sperimentazione sugli effetti acustici dati dai componenti verificai che a seconda del tipo di condensatore di shunt sull'alimentazione del finale il suono poteva assumere caratteristiche molto diverse.
Il discorso è valido solo in ambiente zero NFB poiché in queste condizioni la variabile "componente" si può manifestare senza condizionamenti mentre tutto quello compreso in un loop di retroazione subisce un abbassamento di impedenza omogeneizzandone così gli effetti sul suono.
Con elettrolitico... resa banale con bassi "goffi" e mancanza di dettaglio sulle alte frequenze, l'aggiunta di una capacità a film plastico a 1/100° del suo valore (come ancora è consuetudine) se da un lato mostrava qualcosa in più verso l'alto, dall'altro introduceva una specie di intermodulazione assai sgradevole sugli acuti estremi, probabilmente per l'interazione tra le diverse costanti di tempo delle capacità.
Sostituendo l'elettrolitico con una singola capacità di pari valore in polipropilene tutto diventava molto "chiaro", gli acuti dominavano in modo ancora più sgradevole tanto da non poter aumentare il volume, mentre i bassi sembravano essere scomparsi.
Informandomi all'epoca sulle "Application Notes" dei condensatori elettrolitici acquistati direttamente alla Evox Rifa in Svezia, trovai la seguente nota sul parallelo di capacità di uguale valore e la adottai con successo nell'alimentazione del driver di '88 del mio ibrido dotato di capacità MKP... la possibilità di abbassare l'induttanza equivalente mi stimolava assai, ma ancora di più mi confortava la previsione della riduzione generale di impedenza del gruppo d'alimentazione.
Questo lo stralcio dal pdf della E.Rifa
La struttura di un condensatore elettrolitico, con lo spessore dell'armatura in foglio di alluminio è assimilabile a un "film & foil", mentre il film plastico metalizzato delle versioni MKT/MKP ha armature con spessore a livello molecolare, pertanto dai risultati sonici con singola capacità non risultano chiari i fenomeni di propagazione e di massima intensità delle correnti in uno strato di tale spessore.
Tra i miei appunti dell'epoca per un possibile articolo:
In seguito, poiché le promettenti misure non si traducevano comunque in qualità sonica probabilmente per motivi legati alla parziale natura BJT, mi convinsi a demolire il tutto e ad archiviare i componenti.
Today:
Rispolverato letteralmente il parallelo MKP per motori (250uF equivalenti), l'ho sostituito al 200uF (vedi foto) dello stadio finale secondo le direttive citate ed un nuovo mondo mi si è aperto... trasparenza assoluta su tutta la banda e una potenza/dinamica che sembra raddoppiata, bassi e acuti dettagliati e "pulitissimi".
E' ovvio che maggiore sarà il numero di uguali capacità in parallelo, maggiore sarà lo spessore virtuale delle armature e minore la R e la L equivalenti.
Qui il confronto di dimensioni tra le 2 versioni.
Lo so, è ingombrante... ma non è più importante la qualità del suono delle dimensioni?
Qui si vede meglio la disposizione delle 2 righette di rame da 2x20mm (di meno larghe e più sottili non ne avevo trovate)

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