Amplificatore a stato solido senza NFB globale
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Amplificatore a stato solido senza NFB globale
Conoscete altri progetti a stato solido che non utilizzano GNFB?
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Re: Papageno
Green Young (GY-50) di Aloia, ad esempio.
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Re: Papageno
Schemi 0 feedback (*) di ampli a stato solido ce ne sono a bizzeffe, anche cona una ricerca su questo forum se ne trovano decine, ma spesso con componenti datati o non standard (esempio trasformatori e Jfet matchati).
Sarebbe una buona occasione per progettarsene uno, magari cooperativamente.
(*) no feedback globale, almeno, perchè gli emitter follower di uscita devono esserci e sono 100% feedback locale
Sarebbe una buona occasione per progettarsene uno, magari cooperativamente.

(*) no feedback globale, almeno, perchè gli emitter follower di uscita devono esserci e sono 100% feedback locale
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Piergiorgio
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Re: Papageno
plovati wrote: 21 Jan 2025, 08:05 Schemi 0 feedback (*) di ampli a stato solido ce ne sono a bizzeffe, anche cona una ricerca su questo forum se ne trovano decine, ma spesso con componenti datati o non standard (esempio trasformatori e Jfet matchati).
Sarebbe una buona occasione per progettarsene uno, magari cooperativamente.
(*) no feedback globale, almeno, perchè gli emitter follower di uscita devono esserci e sono 100% feedback locale
Sì zero feedback globale. Io non sono in grado ne di progettare, ne di modificare un altro progetto .. ma solo assemblare possibilmente avendo il layout del PCB.
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Re: Papageno
a questo punto bisogna stabilire anche se si accetta retroazione nello stadio di alimentazione, che per un amplificatore di potenza è ugualmente importante, se non di più.
Senza retroazione degli stadi di uscita, la sensibilità ai disturbi dell'alimentazion è massima, quello che c'è sull'alimnetatore te lo ritrovi paro paro sull'uscita. L'alimentatore deve essere stabilissimo in tensione e poso sensibile alle richieste di corrente.
Visto che un alimentazione a batteria sarebbe complicata sopra pochi Watt di potenza audio, filologicamente si dovrebbe pensare ad un moltiplicatore di capacità, visto che impiega lo stesso stadio emitter follower. Bisogna elencare quindi una lista di caratteristiche imprescindibili di questo progetto.
Senza retroazione degli stadi di uscita, la sensibilità ai disturbi dell'alimentazion è massima, quello che c'è sull'alimnetatore te lo ritrovi paro paro sull'uscita. L'alimentatore deve essere stabilissimo in tensione e poso sensibile alle richieste di corrente.
Visto che un alimentazione a batteria sarebbe complicata sopra pochi Watt di potenza audio, filologicamente si dovrebbe pensare ad un moltiplicatore di capacità, visto che impiega lo stesso stadio emitter follower. Bisogna elencare quindi una lista di caratteristiche imprescindibili di questo progetto.
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Re: Papageno
Questo è un interessante progetto completo (manca il PCB), tutti componente economici e facilmente reperibili x hobbisti.
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Re: Papageno
Come dice il documento è una base per i progettisti più che un progetto completo per hobbisti
"Conclusione
Poiché gli amplificatori non hanno una retroazione globale
negativa, è consigliabile utilizzare dei servoamplificatori per
garantire una bassa tensione di offset. È necessario adottare
anche altre precauzioni che si applicano ai normali
amplificatori, come l'uso di resistenze di gate nei Mosfet per
evitare l'autooscillazione e una corretta regolazione della
compensazione termica dell'ultimo stadio per evitare il
runaway termico.
La metodologia proposta in questo lavoro vuole essere una
base per i progettisti per realizzare progetti di amplificatori senza
retroazione negativa globale, comprese le topologie con
dispositivi a tubo o transistor a giunzione bipolare. Altri requisiti
di segnale possono essere aggiunti ai passaggi proposti in base
a un'applicazione specifica senza influire sulla metodologia
stessa. In conclusione, speriamo di aver dato un contributo
all'area dello sviluppo dei circuiti analogici, poiché la
metodologia di progettazione proposta in questo lavoro
fornisce una base ai progettisti per sviluppare circuiti di
amplificatori senza l'uso della retroazione negativa globale."
"Conclusione
Poiché gli amplificatori non hanno una retroazione globale
negativa, è consigliabile utilizzare dei servoamplificatori per
garantire una bassa tensione di offset. È necessario adottare
anche altre precauzioni che si applicano ai normali
amplificatori, come l'uso di resistenze di gate nei Mosfet per
evitare l'autooscillazione e una corretta regolazione della
compensazione termica dell'ultimo stadio per evitare il
runaway termico.
La metodologia proposta in questo lavoro vuole essere una
base per i progettisti per realizzare progetti di amplificatori senza
retroazione negativa globale, comprese le topologie con
dispositivi a tubo o transistor a giunzione bipolare. Altri requisiti
di segnale possono essere aggiunti ai passaggi proposti in base
a un'applicazione specifica senza influire sulla metodologia
stessa. In conclusione, speriamo di aver dato un contributo
all'area dello sviluppo dei circuiti analogici, poiché la
metodologia di progettazione proposta in questo lavoro
fornisce una base ai progettisti per sviluppare circuiti di
amplificatori senza l'uso della retroazione negativa globale."
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Re: Papageno
Se proprio vogliamo uno schema di circuito di finale senza GNFB io proporrei questa cosa qui, che utilizza transistor proletari che si trovano dovunque:
E' la mia rivisitazione della mitica Tripletta Quad, che -a mio avviso- suona benissimo (anche i TIP3055 hanno un suono fascinoso, secondo me) e non necessita di integratore per eliminare l'offset in CC.
Alla massima potenza la distorsione è di poco più del 2% (in simulazione) e l'impedenza d'ingresso è piuttosto bassina, per cui occorre pilotarlo con un circuito che abbia non più di 500 Ohm di impedenza di uscita.
Volendo utilizzare dei transistor finali tipo Papageno, con il diodo incorporato, si potrebbe provare ad usare due NPN ThermalTrak, che però costano molto di più.
E' la mia rivisitazione della mitica Tripletta Quad, che -a mio avviso- suona benissimo (anche i TIP3055 hanno un suono fascinoso, secondo me) e non necessita di integratore per eliminare l'offset in CC.
Alla massima potenza la distorsione è di poco più del 2% (in simulazione) e l'impedenza d'ingresso è piuttosto bassina, per cui occorre pilotarlo con un circuito che abbia non più di 500 Ohm di impedenza di uscita.
Volendo utilizzare dei transistor finali tipo Papageno, con il diodo incorporato, si potrebbe provare ad usare due NPN ThermalTrak, che però costano molto di più.
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Last edited by drpaolo on 24 Jan 2025, 17:49, edited 1 time in total.
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Re: Papageno
BODE MODULO E FASE, così com'è:
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Re: Papageno
BODE MODULO E FASE, con compensazione:
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Last edited by drpaolo on 24 Jan 2025, 18:00, edited 1 time in total.
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Re: Papageno
Vi dico già che i problemi, in un amplificatore audio, NON dipendono assolutamente dalla controreazione globale (secondo me, eh ?!
)

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Re: Papageno
Le specifiche dell' amplificatore no GNFB con la tripletta in uscita e i transistor proletari potrebbero essere le seguenti:
potenza media: 30 W
sensibilità dell'ingresso per la massima tensione in uscita: 0,707 V valore medio
Occorre quindi progettare un circuito che abbia un guadagno di circa 34 dB e un'impedenza di uscita di qualche centinaio di ohm; riprendendo il concetto del GY-50 ci vorrebbe un totem pole, ma a stato solido.
Proveremo a progettarlo...
potenza media: 30 W
sensibilità dell'ingresso per la massima tensione in uscita: 0,707 V valore medio
Occorre quindi progettare un circuito che abbia un guadagno di circa 34 dB e un'impedenza di uscita di qualche centinaio di ohm; riprendendo il concetto del GY-50 ci vorrebbe un totem pole, ma a stato solido.
Proveremo a progettarlo...
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Amplificatore senza GNFB - [Errata Corrige]
E' un progetto fatto in fretta, per divertirsi; comunque in simulazione questo schema tira fuori 30W su carico resistivo con distorsione massima del 3% e oltre 100 kHz di banda passante. Non è un oggetto perfetto e ci sono molti compromessi, ma usa transistor che costano qualche decina di centesimi l'uno e quindi non si buttano via soldi a provare a realizzarlo (ma è meglio che prima provi io
).
I due stadi sono controreazionati internamente, ma non c'è Global Feedback (lo spauracchio !); la reiezione ai disturbi sull'alimentazione è -ovviamente- bassissima, quindi necessita di un alimentatore stabilizzato.

I due stadi sono controreazionati internamente, ma non c'è Global Feedback (lo spauracchio !); la reiezione ai disturbi sull'alimentazione è -ovviamente- bassissima, quindi necessita di un alimentatore stabilizzato.
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Re: Amplificatore senza GNFB - [Errata Corrige]
come mai hai scelto di usare un BJT e non un FET per l'inseguitore di ingresso?

Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Papageno
Perchè volevo che i componenti si trovassero anche nei (residui) negozietti di elettronica; i JFet per uso audio non si trovano più in tali negozietti.come mai hai scelto di usare un BJT e non un FET per l'inseguitore di ingresso?
Di seguito comunque spiegherò.
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Amplificatore senza GNFB - spiegone
Se a qualcuno prudono le dita dalla voglia di realizzare lo schema di cui sopra, è meglio che costui (o costei) prima legga queste mie note.
L'amplificatore di cui ho presentato lo schema è un oggetto che sostanzialmente è:
Lo schema è ingenuo perchè è stato concepito in due pezzi separati, non necessariamente destinati ad essere collegati insieme, per cui il finale a tripletta ha un'impedenza di ingresso molto bassa, che richiede un'impedenza di uscita bassa (e quindi maggiore dissipazione di potenza) nello stadio di pilotaggio, ecc...
Uno schema maturo avrebbe concepito i due stadi maggiormante adattati; tenete presente però che:

L'amplificatore di cui ho presentato lo schema è un oggetto che sostanzialmente è:
- didattico
- ingenuo
Lo schema è ingenuo perchè è stato concepito in due pezzi separati, non necessariamente destinati ad essere collegati insieme, per cui il finale a tripletta ha un'impedenza di ingresso molto bassa, che richiede un'impedenza di uscita bassa (e quindi maggiore dissipazione di potenza) nello stadio di pilotaggio, ecc...
Uno schema maturo avrebbe concepito i due stadi maggiormante adattati; tenete presente però che:
- io giudico la tripletta Quad il circuito meglio suonante per gli amplificatori finali di modesta potenza;
- il Totem pole in ingresso è stato usato in analogia all'uso che ne fa Aloia nel suo ampli senza GNFB, solo che è realizzato a stato solido e non a tubi. Il Totem pole a stato solido è il circuito più ubiquo che si usa in elettronica essendo lo stadio finale di moltissimi integrati logici e anche lo stadio finale del NE555 (se non ricordo male) e lì tira fuori tranquillamente 100 mA in uscita;
- Il moltiplicatore di Vbe è ritenuto (da alcuni) "malsuonante" rispetto al circuito semplice con diodo e resistore variabile che ho usato; la bassa impedenza di ingresso dello stadio finale è dovuta al fatto che far passare correnti inferiori in quel diodo lì ne avrebbe peggiorato le caratteristiche di distorsione;
- Il circuito è concepito per usare componenti che si trovano su tutte le bancarelle e in tutti in negozietti. Il numero di transistor impiegati (stante l'uso della tripletta) è il numero minimo impiegabile, volendo isolare lo stadio di ingresso.
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Amplificatore senza GNFB
Tutti i tentativi di includere nell'anello di controreazione del driver i due condensatori elettrolitici portano ad un aumento della distorsione alla massima potenza, che supera il 3% , in simulazione.
Errata: l'amplificatore si deve intendere "senza GNFB".
Errata: l'amplificatore si deve intendere "senza GNFB".
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Re: Papageno
Altra anomalia di quel circuito che ho postato (sicuramente qualcuno di voi se ne sarà accorto) : il pilotaggio dei finali avviene con il collettore (in un caso) e con l'emettitore (nell'altro).
La corrente assorbita dalla base dei finali è la stessa, per cui la differente impedenza di pilotaggio non sembra creare dei problemi (in simulazione); se piloto i finali di collettore (come nella tripletta originale) la distorsione si alza di molto e richiede l'anello globale di retroazione per abbassarsi a livelli normali.
E' una delle ingenuità di cui vi ho parlato o è solo un effetto della simulazione?
La corrente assorbita dalla base dei finali è la stessa, per cui la differente impedenza di pilotaggio non sembra creare dei problemi (in simulazione); se piloto i finali di collettore (come nella tripletta originale) la distorsione si alza di molto e richiede l'anello globale di retroazione per abbassarsi a livelli normali.
E' una delle ingenuità di cui vi ho parlato o è solo un effetto della simulazione?
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Amplificatore senza GNFB nuova versione
Stamane avevo un'ora libera e ho buttato giù questa versione, che riprende l'architettura del GY-50, solo realizzato con semiconduttori.
La distorsione in simulazione a 30 W di potenza di uscita (su carico resistivo da 8 Ohm) è inferiore al 3%
Il collo di bottiglia è lo stadio di ingresso, che si carica quasi del tutto la distorsione complessiva; quando avrò un po' di tempo lo ristudierò con altra configurazione, ricordando sempre che deve guadagnare 35 dB.
Si usano sempre transistor supereconomici.
La distorsione in simulazione a 30 W di potenza di uscita (su carico resistivo da 8 Ohm) è inferiore al 3%
Il collo di bottiglia è lo stadio di ingresso, che si carica quasi del tutto la distorsione complessiva; quando avrò un po' di tempo lo ristudierò con altra configurazione, ricordando sempre che deve guadagnare 35 dB.
Si usano sempre transistor supereconomici.
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