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21 set 2010, 20:07 Che cassa costruire con i Fostex Fe204? 21 set 2010, 20:07 Che cassa costruire con i Fostex Fe204?
Salve a tutti,
per qualche anno ho impiegato dei fostex fe204 nel progetto tnt-bfb, un reflex da 45 L, ora quella cassa la sto usando per un altro altoparlante e i 204 sono su uno scaffale in attesa di un nuovo mobile. L'aspetto che non mi soddisfaceva in pieno di tali diffusori era il basso che in alcuni casi era poco presente ed in altri un po' troppo "gommoso".
Nella scelta del nuovo difussore per i 204 ci sono un paio di vincoli:
1) deve essere a torre e non da piedistallo;
2) altezza compresa tra i 90 ed i 95 cm (devono stare sotto la finestra della camera, ma non devono neanche essere troppo bassi per ovvi motivi).
Dopo varie ricerche in rete sono indeciso tra le seguenti alternative:
A) Helix-AG250 (spiral horn)
B) Linea di trasmissione
C) TQWT (ripiegato)
Alcune considerazioni in merito:
A) Helix-AG250
Le dimensioni del mobile mi sembrano ottimali, ma ci sono un paio di problemi: l'apertura posta sul retro e il progetto non è mai stato realizzato dal progettista, perciò considerazioni ed esperienze in merito sono gradite. Il tipo di carico mi incuriosisce.
B) Linea di trasmissione
A suo vantaggio c'è la facilità di realizzazione, per avere un accordo ad 1/4 della lunghezza d'onda con una linea lunga 91 cm l'assorbente deve avere una densità di 4 kg/m3 (metà della densità dell'acrilico bianco) quindi si dovrà lavorare sull'assorbente e verificare in seguito l'accordo;
si può accordare anche a 1/2 o 3/4 usando materiale assorbente di densità opportuna e si potrebbe poi pensare ad una camera con risuonatori accordati per eliminare le frequenze indesiderate che si creano all'interno della linea; quindi facilità di realizzazione, ma necessità di verificare a posteriori l'accordo.
C) TQWT (ripiegato)
Usando le formule che si trovano nell'articolo sul tqwt sul sito di audiofanatic le frequenze di accordo approssimate sono:
Fc = 72 Hz;
Fb = 39 Hz;
Fbr = 106 Hz;
Che portano ad una linea lunga 1,18 m che andrebbe quindi ripiegata, ma così bisogna risolvere il problema dell'altezza insufficiente del diffusore;
si potrebbe pensare ad una base o predisporre uno spazio sul fondo per dei risuonatori; oppure accordare più in alto.
Chiedo quindi se avete consigli, esperienze, disegni, progetti, o quant'altro mi possa essere d'aiuto nel risolvere la mia indecisione. - 1 Been thanked
- Marcus Autore
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22 gen 2023, 17:56 Re: Po-Jama 22 gen 2023, 17:56 Re: Po-Jama
Forse in questo caso particolare è un problema di bassa potenza: il volume c'è, suonare suona, ma il woofer rimbomba e senti che non è frenato, non lo tiene nessuno, ecco.
la potenza max dell'ampli non c'entra niente (o ben poco). Il "controllo" sugli altoparlanti è una questione di impedenza di uscita dell'ampli in rapporto all'impedenza del diffusore, che determina il fattore di smorzamento.
In assenza di NFB l'impedenza di uscita dipende dalla rp dei tubi finali e dalle caratteristiche del TU: rapporto di trasformazione (che determina il rapporto tra l'impedenza interna del tubo e quella riflessa al secondario), induttanza ed Rdc degli avvolgimenti (con quelle del primario "riportate" al secondario), fattore di accoppiamento tra i medesimi (->induttanza dispersa). Posto che rp, rapporto di trasformazione, induttanze e fattore di accoppiamento non creino limiti più stringenti (specie alle basse frequenze), l'impedenza di uscita può essere limitata proprio dalla Rdc del secondario + quella del primario riportata al secondario.
Sfortunatamente ci sono una quantità di esigenze contrastanti (cui si aggiunge il fatto che il rendimento anodico dei tubi, cioè in sostanza la potenza max che si può ottenere, è fortemente dipendente dall'impedenza di carico anodico) che fanno sì che (in assenza di NFB) con un ampli a tubi difficilmente si possono ottenere Zout minori di un paio di Ohm (o poco meno, in casi particolarmente favorevoli).
Purtroppo la bassa impedenza (4 Ohm nominali) delle Po-Jama non aiuta affatto. Sarebbe stato molto meglio se avessero avuto una impedenza di 8 Ohm (o superiore).
Il NFB globale (con segnale di feedback preso a valle del TU) è teoricamente in grado di ridurre notevolmente l'impedenza di uscita, ma in pratica è efficacie solo se l'ampli è in grado di erogare la corrente necessaria, le rotazioni di fase sono contenute, ecc, ecc. (qui la potenza max dell'ampli può avere una sua rilevanza indiretta, ma anche in questo caso sono soprattutto le caratteristiche del TU a determinare il risultato). - 1 Been thanked
- UnixMan Autore
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22 dic 2010, 21:06 Re: You Tube ... grande musica 22 dic 2010, 21:06 Re: You Tube ... grande musica
E allora via con le segnalazioni motivate..
Un poco di Sardegna. Amo quest'isola e spero resti tale: isola, selvaggia, vicina eppure distante, aspra e e accogliente. Lasciate perdere le spiagge e puntate il prossimo Aprile nel Supramonte o nel Sulcis. E in macchina o la sera al campeggio ascoltate questa colonna sonora..
No potho reposare, un classico.
TESTO:
Non potho reposare. Parole di Salvatore Sini (prima meta' del '900)
1-sardo
Non potho reposare amore e coro
pensende a tie soe donzi momentu.
No istes in tristura prenda e oro
né in dispiacere o pessamentu.
T'assicuro ch'a tie solu bramo,
ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo.
1-italiano
Non posso riposare, amore e cuore,
sto pensando a te ogni momento.
Non essere triste gioiello d'oro,
né in dispiacere o in pensiero.
Ti assicuro che bramo solo te,
che t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo.
2-sardo
Amore meu prenda de istimare
s'affettu meu a tie solu est dau;
s'are iuttu sas alas a bolare,
milli bortas a s'ora ippo bolau;
pro benner nessi pro ti saludare,
s'attera cosa non a t'abbissare.
2-italiano
Amore mio, gioiello da stimare,
il mio affetto a te solo e' dato;
se avessi avuto le ali per volare,
mille volte all'ora avrei volato;
per venire almeno a salutarti,
o solamente per vederti.
3-sardo
Si m'esseret possibile d'anghelu
d'ispiritu invisibile piccabo
sas formas; che furabo dae chelu
su sole e sos isteddos e formabo
unu mundu bellissimu pro tene,
pro poder dispensare cada bene.
3-italiano
Se mi fosse possibile d'angelo
di spirito invisibile prenderei
le forme; ruberei dal cielo
il sole e le stelle e formerei
un mondo bellissimo per te,
per poter dispensare ogni bene.
La voce piú classica: Maria Carta.
http://www.youtube.com/watch?v=Ku4udUf_jag&feature=related
(Sarebbe ancora piú classica la versione per voce ed organo, ma sul tubo non l'ho trovata..)
Qui la riproposizione di Andrea Parodi:
http://www.youtube.com/watch?v=2iXAvAJnZlE&feature=fvw
Riscoperto da Al Di Meola:
http://www.youtube.com/watch?v=bkMjUaC1L0A&feature=related
e se Al di meola fa Parodi, insieme potranno bene reinterpretare i classici USA:
http://www.youtube.com/watch?v=ubkSOun-SXY
Noa omaggia Parodi, prematuramente scomparso, ma non é nelle sue corde, nella sua tradizione e la rovina:
http://www.youtube.com/watch?v=xJ511LcwPyY
La versione di Silvia Zucconi, molto meglio (non conosco altro di questa cantante)
http://www.youtube.com/watch?v=Hh16l81gKP0&feature=related
In versione corale sarda:
http://www.youtube.com/watch?v=hEVeYhNfP5E
e alpina:
http://www.youtube.com/watch?v=sGiSisUXRWc&feature=related
Decisamente é un brano da solista. Il coro snatura senso (é una serenata) e intensitá.
Lo stesso cavallo di battaglia dei migliori artisti sardi viene riproposto anche dal Defilippesco (da Maria de Filippi di Amici) Marco Carta (non mi pare sia parente di Maria):
http://www.youtube.com/watch?v=-I9OJxvY54Q
Per completezza ho scelto di mettere anche questa ultima interpretazione. Se non altro le radici culturali cercano di riaffiorare anche attraverso le asfaltature piú grossolane. - 1 Been thanked
- plovati Autore
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13 apr 2023, 14:21 Re: Audioxpress test tracks 13 apr 2023, 14:21 Re: Audioxpress test tracks
Seconda parte:
Back in March, in The Audio Voice, and now also available in a post on the audioXpress website I shared my “Test Tunes for Subjective Evaluation of Drivers and Loudspeakers," featuring some of the many audio tracks that I often use for the subjective evaluation of drivers and loudspeakers. Here are more selections from the audio tracks I often use for the subjective evaluation of drivers and loudspeakers. This time, the theme is Instrumental Music: Small-Scale Soundscapes.
All these tracks present unamplified music being played in a performance venue (or a studio that once was, or which could do double-duty as, a performance venue), rather than in a typical acoustically dead recording studio. Moreover, as far as I know, with no added reverberation.
These tracks are available as a playlist on two high-quality streaming platforms:
Qobuz: https://play.qobuz.com/playlist/13835213
TIDAL: https://listen.tidal.com/playlist/bd580fba-b148-4ded-b373-dc487746e4e4
Please note: To its credit, Qobuz does not “normalize” the volume level of its tracks; therefore, you might have to adjust the volume levels as you go. If you listen on Tidal, you might wish to adjust your Account’s Settings to defeat "Loudness normalization."
1. David Leisner, Nocturnal, after John Dowland (Reflections on “Come, heavy sleepe”), Op. 70 (Britten); from Favorites (recorded 2011).
As difficult as it might be to believe, there is only one guitarist playing the veritable torrents of notes that occur at times in this, one of the most dark, serious, and mysterious (and also, technically and musically demanding) pieces that classical guitarists play. Britten’s Nocturnal is not so much a set of variations on a theme, as an 18-minute reconstruction of a previously-deconstructed “Come, heavy sleepe,” by John Dowland (1563-1626). In other words, inverting the classical model, the theme is stated only at the very end.
Listen for the distinctive sounds of the variety of guitar techniques the composer Britten summoned, including harmonics and percussive pluckings and hammerings. Also, the “small sounds” of producing the music, and the incidental sounds such as breathing, and perhaps even of the guitar rubbing against the player’s clothes. Guitarist David Leisner has extraordinary technique, but even more importantly, he has a finely-honed sense of dramatic timing.
By the way; and I should have mentioned this last time: If you decide to use a track such as this one, where so much of the information is in the “small sounds,” for the subjective evaluation of drivers and loudspeakers, it is very helpful to listen to the track on high-quality headphones, as a reference.
2. Joel Frederiksen and Ensemble Phoenix Munich, from The First Booke of Songes or Ayres (1597): No. 20, “Come, heavy sleepe,” (Dowland); from Requiem for a Pink Moon (recorded 2012).
Now that you have heard a modern (composed in 1963) instrumental version of “Come, heavy sleepe,” here’s a much more Elizabethan vocal version. Baritone-tenor a cappella harmony first, followed by an “original instruments” reprise. Joel Fredericksen’s voice should sound rich and weighty, but not boomy or slow.
3. Benjamin Perrot, “Plainte” (Louis de Caix d’Hervelois); from Louis de Caix d’Hervelois, in the footsteps of Marin Marais (recorded 2020).
The lute was a predecessor of the guitar; bass lutes were called Theorbos. Because it was designed to play a full octave lower than the other instruments for which it was providing the musical foundation, a theorbo often could be six feet long, or longer. This particular recording is wonderful; but there is a little more environmental noise present than we would wish. However, just as the case with old analog-tape hiss, there are times when environmental noise can be a useful diagnostic tool. Again, listen for all the small sounds of music making, such as clothes rubbing against the body of the instrument. And, revel in the truly luscious bass notes!
4. Arturo Delmoni & Friends, “Ave Maria” (Bach-Gounod, arr. A. Delmoni for harp and string quartet); from A String Quartet Christmas (recorded 1996).
Jerry Bruck made this recording using the Schoeps KFM 6 “sphere” stereo microphone; I produced. The KFM 6 was a development of previous “dummy head” binaural microphone arrays, but which, importantly, was designed to make recordings for loudspeaker listening, and not just headphone listening. That said, the headphone sound is excellent.
After the start of the repeat, listen to violinist Nina Bodnar’s echoing of Arturo Delmoni’s melodic statements. Even though they play like “twins separated at birth,” there are tonal and, of course, spatial-cue differences.
5. András Schiff, from Musikalisches Opfer, BWV 1079: “Ricercar à 3;” from J.S. Bach: Clavichord (recorded 2018)
The clavichord was an early keyboard predecessor of the harpsichord and the piano. The grand piano uses a complicated mechanism to propel a felt hammer upward to strike a string set from below. The harpsichord uses a simpler mechanism to move a plectrum vertically to pluck the one or two strings of a note. Whereas, the clavichord uses the least complicated mechanism possible, a simple lever, to put small triangular pieces of metal called tangents into contact with crosswise strings. The tangent does not rebound, but stays in contact with the string for as long as the key is held down. Unique among keyboard instruments, the clavichord’s mechanism both sets the string in motion, and determines the pitch of the note.
One might be tempted to think that the clavichord, in view of the above, is mostly a historical curiosity. However, András Schiff, one of today’s foremost exponents of the grand piano, last year released an entire album of Bach keyboard pieces played on a modern copy of a clavichord made in 1743.
Says Schiff, “My ears, my mind, soul and spirit are cleansed. The lower pitch (a'=404Hz) is relaxing, harmonious, and pleasing. There is nowhere to hide—unlike on the piano where the player can cover up his or her shortcomings with the aid of the sustaining pedal.”
The selected track is a three-voice fugue from Bach’s A Musical Offering, which is a suite of pieces all based on a single musical theme given to Bach by Frederick the Great of Prussia. (It is not clear who actually wrote the theme.) Apart from Schiff’s remarkable virtuosity, my purpose in including this track is to provide a frame of reference for the sounds of the later-developed harpsichord and piano.
6. Jean Rondeau, from the “Goldberg” Variations, BWV 988: I. Aria; from Bach: Goldberg Variations (recorded 2021).
Most clavichords were small enough to tuck under one’s arm. Because the strings run left to right, string length was limited; soundboard area was also limited. The result was that clavichords were suited for playing for one’s own amusement, or for family and friends in a domestic setting. But not for public performance in a larger setting. Harpsichords’ longer strings and larger soundboards allowed for performances in larger spaces.
That is a bit of a historical irony. That’s because one of the most famous pieces of harpsichord music was written at the behest of an insomniac who wanted “smooth and somewhat lively” music to cheer his sleepless nights. The insomniac was Count Keyserlingk, the former Russian ambassador to Saxony (this was circa 1741). The variations are named after Bach’s student Johann Gottlieb Goldberg, who lived in the Count’s house and, as needed, played outside the Count’s bedroom door. The Count rewarded Bach with a golden goblet filled with 100 gold coins. (Assuming that the coins totaled 22.5 troy ounces, today’s value for that amount of gold is circa $45,000.)
This recording was made in a church in Paris; the acoustic of the space supports the sustain and the overtones of the notes. By the way, Bach wrote the Goldberg Variations for a harpsichord with two keyboards, the upper one set back. This makes interweaving the musical lines easier, compared to the modern grand piano.
7. Beatrice Rana, from the “Goldberg” Variations, BWV 988: I. Aria; from: Bach: Goldberg Variations (recorded 2016).
Whereas Jean Rondeau’s harpsichord was tuned to the Baroque pitch of A=415Hz, here we have a modern piano (maker not specified, but most likely a Hamburg Steinway, seeing as she recorded in Teldex Studio Berlin) tuned to the modern standard of A=440Hz. The venue is a late-19th-century concert and dance hall of approximately 4,900 square feet.
I think that Ms. Rana’s pacing, flow, voicings, dynamics, tone colors, and sense of musical architecture are all… perfect. Hers is my go-to version in modern sound.
8. François Lazarevitch, from Partita in A minor, BWV 1013: III. Sarabande; from: Bach: Sonates & solo pour la flûte traversière (recorded 2013).
William F. Buckley Jr. (himself an amateur harpsichordist) supposedly once remarked that the only piece of evidence for the existence of Space Aliens from Unidentified Flying Objects (UFOs) that could survive a moment’s critical examination was the catalog of works of Johann Sebastian Bach, in all its quantity (more than 1,100 works) and quality (supreme).
Bach wrote for the largest musical forces available in his time, but he also excelled in the smallest-scale works. Bach’s solo works for organ, for harpsichord, for violin, and for cello are well-known as masterworks. Less well known is Bach’s solo Partita for the transverse flute, which was an interim development between the recorder and the modern flute. Interestingly, this recording was made in the same church in Paris as was the harpsichord Goldbergs Aria. Listen for the sounds of articulation, and the sound of the space.
9. Johanna Martzy, from Violin Sonata No. 3 in C major, BWV 1005: III. Largo; from: Bach: Sonatas & Partitas for Solo Violin (recorded c. 1955).
Johanna Martzy had a briefly successful career in the 1950s; but these days, with each passing year, her recordings get more and more respect. Back in her day, some naysayers thought that her Bach was too much “Just the facts, ma’am” mold as Sergeant Joe Friday (from the television show Dragnet). Today, her playing seems extraordinarily well-balanced between the desire to let the music speak for itself, and the necessity of having something worthwhile to say about it.
The violin is usually a “monophonic” instrument, meaning that it usually plays only one note at a time. Here, Bach adds harmonies and even counterpoint to the singing line. Listen for the range of tone colors, from darker on the lower strings to brighter on the higher strings, and to the very subtle dynamic shadings that serve to illuminate the architecture of the piece.
10. Daniil Trifonov, “Bist du bei mir” (Stölzel; formerly attributed to J.S. Bach as being from the Notebook for Anna Magdalena Bach, BWV 508); from Bach: The Art of Life (recorded 2020).
The recorded sound of a piano doesn’t get much better than this. The piano is a Hamburg Steinway 9-foot Model D, and the venue is Mechanics Hall, Worcester, MA. An historical product of the 19th-century’s “Worker Self-Improvement” movement, built in 1855, Mechanics Hall presented everyone from Mark Twain to Enrico Caruso, from Dvorak to Rachmaninoff. Today, it is reportedly Yo-Yo Ma’s favorite place to record.
Most of the notes (keys) of a modern piano correspond to “triplet” sets of three strings, all tuned to the same pitch. One result is the phenomenon known as “Double Decay,” where, after the hammer hits the triplet strings, for a brief time the sound decays rapidly; and then, for a longer time, the sound decays more slowly.
Add to that, the fact that as a pianist plays a piece, the sustain of any given note will interact with the notes that came before and which will come after. The bottom line is, the tonal quality of the piano is not constant—the frequency spectrum varies as a function of time. The matter is so complex that during the “die-out” of a note or a chord, some overtones even increase in intensity, before finally completely decaying.
11. Yevgeny Sudbin, Keyboard Sonata in D minor, Kk. 32; from Domenico Scarlatti: 18 Sonatas (recorded 2014).
Well, here’s another stunning piano recording. A Steinway D, but not identified as from New York or Hamburg. (The recording venue was a church in Bristol, England.) Regardless, this is an excellent example of the oft-repeated statement that great pianos each have their own character. What luscious overtones!
12. Shen Lu, from Études-Tableaux, op. 33: No. 3 in C minor (Rachmaninoff); from Watercolor (recorded 2015).
Now, here’s a New York Steinway, in a former Episcopal chapel in Virginia. Luscious overtones… but of a different character than the two above. What I have been trying to accomplish here is to suggest that while it is all fine and well to have a “favorite” piano track, it is better to have half a dozen favorites, of differing tonal characters.
13. Jenny Lin, “Meditation on ‘Laura’” (David Raksin, arr. Marc-André Hamelin); from Get Happy (recorded 2012).
The sum total of all the complex acoustical interactions within the sound of a great piano is what my friends at Steinway & Sons call the “Steinway Shimmer.” (The word “shimmer” makes me think of the desert mirages that used to show up in the “Wile E. Coyote and the Road Runner” cartoons.)
I just said that you should have half-a-dozen reference piano tracks; but now I am saying that if I had to pick just one track that best exemplifies the “Steinway Shimmer,” it would be this one.
Are you ready for a surprise? This is the same recoding studio and the same New York Steinway piano as the Rachmaninoff track immediately above! In much the same way as all great pianos (supposedly) have their own tonal “personality,” I think that most great pianists have their own distinctive touch.
But in this particular case, I think that a lot of the differences we hear in the overtones result from the stylistic divergences between Rachmaninoff, and a virtuoso re-interpretation of David Raksin’s film-score music. The “Meditation on ‘Laura’” has many very high notes, and many spaces between the notes or phrases; it also seems that the damper-lift pedal gets a real workout. - 1 Been thanked
- plovati Autore
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06 feb 2022, 21:38 Re: Richiesta di aiuto bias single ended 06 feb 2022, 21:38 Re: Richiesta di aiuto bias single ended
Grazie.
Realizzazione molto impegnativa. La VT25, è una scelta particolare e poco praticata.
Se vorrai usare le EML, controlla bene la tensione di filamento. Non hai rumore alimentando le finali in AC? Il reostato, basta?
Purtroppo, anche l'Ing. Bellantoni, non c'è più. Ho ancora qualche suo ottimo ferro di alimentazione.
No, non ho mai pensato di stabilizzare la tensione della finale, sia perchè non ci sarebbe stato più lo spazio nemmeno per un ago all'interno dello chassis (allego foto) Finali mid-tw.jpg , già invaso dal toroidale e dai tre enormi C11,C12,C13, sia perchè, abitando in una casa isolata con quasi nullo rumore esterno, non solo il reostato basta bene, ma raramente percepivo appena qualcosa di minimo sulle casse. Ti ringrazio per il consiglio sulla tensione di filamento alle EML, ma il 5V/2A del toroidale per la V4 è sicuramente sovradimensionato per l'impegno gravoso richiesto dalla XLS. - 1 Been thanked
- lorix46 Autore
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16 apr 2023, 16:35 Re: Nooo, un altro pre con ec8010 16 apr 2023, 16:35 Re: Nooo, un altro pre con ec8010
Per completare il discorso metto anche lo schema della versione alternativa, con l'alimentatore anodico riferito al negativo di V2 (cioè, alla "massa" del segnale di ingresso) anziché al suo positivo. Anche in questo caso ho evidenziato i percorsi delle diverse correnti (come nell'immagine precedente, per semplicità non ho distinto i percorsi di AC e DC).
preamp_ec8010.alt-current_paths.png
Si noti come spostando soltanto il riferimento di una alimentazione ("la sua massa", per così dire) cambia tutto! :geek:
Come è ovvio, in questo caso C1//V2 sono attraversati dall'intera corrente catodica. Cioè, a differenza del caso precedente, sono effettivamente in serie al catodo , sia per quanto riguarda la DC che le correnti "AC" di segnale (ovviamente la DC attraversa soltanto V2 mentre la corrente di segnale si divide tra V2 e C1, in misura inversamente proporzionale alle rispettive impedenze alle diverse frequenze).
Si noti inoltre che la corrente catodica è la somma della corrente anodica e di quella di griglia (com'è ovvio in una configurazione a "catodo comune", che deve il suo nome proprio a questo: il catodo è l'elemento comune ai circuiti di ingresso e di uscita). Perciò C1//V2 sono attraversati tanto dalla corrente anodica quanto da quella di griglia. Cioè, pure in questo caso , C1//V2 sono in serie alla griglia (anche a quella, oltre che al catodo).
In altri termini, a differenza della configurazione precedente, in questo caso C1//V2 sono attraversati tanto dal segnale di ingresso quanto da quello di uscita . Pertanto, in un certo senso, potremmo affermare che in questa configurazione il segnale audio "attraversa per ben due volte" quei due componenti (ovviamente la cosa non è da intendersi alla lettera: i due segnali di ingresso e di uscita sono sommati in uno solo, e l'interazione è contemporanea).
Si noti infine che un discorso analogo è applicabile a tutti i tipi di polarizzazione "catodica" , dalla classica polarizzazione "automatica" con resistore (Rk//Ck) a quelle che impiegano diodi o altri dispositivi/circuiti posti in serie al catodo. :!:
P.S.: quasi dimenticavo di sottolineare un "dettaglio" importante( 1 ): nello schema precedente( 2 ) la tensione ai capi del tubo (Vak) è esattamente pari alla tensione fornita dall'alimentatore anodico (Vak=V1). Al contrario, nelle configurazioni con polarizzazione catodica( 3 ) la tensione di polarizzazione si sottrae a quella dell'alimentatore anodico, cioè (in questo caso) Vak=V1-V2 (più in generale, ovviamente, vale sempre Vak=Va-Vk).
( 1 ) nel caso in oggetto la differenza è insignificante ma, in altri, laddove la tensione di polarizzazione non sia trascurabile rispetto a quella anodica, evidentemente la cosa è rilevante.
( 2 ) negativo di V1 connesso al positivo di V2, cioè polarizzazione con "negativo di griglia" (sebbene qui sia ottenuta "sollevando" tanto il catodo quanto l'alimentazione anodica con una tensione positiva rispetto alla massa del segnale di ingresso, come abbiamo visto la cosa è del tutto equivalente...).
( 3 ) catodo "sollevato" ad una tensione positiva rispetto al riferimento comune cui sono collegati anche l'alimentatore anodico e la griglia (tramite Rg). Cioè, nel caso in oggetto, negativo di V1 connesso al negativo di V2. - 1 Been thanked
- UnixMan Autore
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12 apr 2024, 09:38 Re: Come testare vecchi condensatori elettrolitici 12 apr 2024, 09:38 Re: Come testare vecchi condensatori elettrolitici
misura il tan delta e quindi è in grado di rivelare se il condensatore è in perdita?
La misura della corrente di perdita (corrente di fuga) nei vecchi condensatori elettrolitici si fa con il metodo che ho spiegato qualche post sopra, alla tensione nominale di lavoro .
Il tan delta è legato a ESR (anch'esso spiegato sopra).
Non è che i vecchi post scadono e non sono più validi ! :grin: - 1 Been thanked
- drpaolo Autore
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15 mar 2022, 11:58 Re: HELP! Upgrade Diffusori piramidali autocostruite da incompetente (me) 15 mar 2022, 11:58 Re: HELP! Upgrade Diffusori piramidali autocostruite da incompetente (me)
Secondo me ti conviene utilizzare il crossover che hai. Lo puoi facilmente modificare visto che hanno già previsto di mettere in parallelo i condensatori e puoi sostituirli con altri.
Le induttanze le modifichi aggiungendo o togliendo spire alle bobine e poi le misuri. La rete di attenuazione se servirà (penso di sì) la lasci esterna.
Per progettare il crossover ti serve un software di simulazione, io ho AFW pro.
(Per i tubi reflex puoi usare tranquillamente i tubi per idraulica basta che siano belli rigidi.) - 1 Been thanked
- marley Autore
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11 mag 2023, 18:43 Re: AudioFlix FS01 - Progetto due vie da pavimento 11 mag 2023, 18:43 Re: AudioFlix FS01 - Progetto due vie da pavimento
Ma il condensatore da 4,7uF in parallelo al tweeter… mi sembra strano
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- samhorn Autore
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05 mar 2025, 18:13 Re: Subwoofer pro Fane 05 mar 2025, 18:13 Re: Subwoofer pro Fane
Mancano solo i tubi della camera reflex piccola e l'eventuale trattamento acustico interno!Lord Gothmog ha scritto: 05 mar 2025, 17:55 Max come puoi vedere dalla foto in basso il sub appoggia sui piedini una volta piazzato, e sta a "faccia in su" quando è su ruote per il trasporto - 1 Been thanked
- stereosound Autore
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09 feb 2017, 08:25 Re: Bottom Audio 2017 09 feb 2017, 08:25 Re: Bottom Audio 2017
A me van bene tutte le date proposte ...
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- campedel Autore
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29 set 2021, 17:09 Re: Bypass amplificatore giradischi 29 set 2021, 17:09 Re: Bypass amplificatore giradischi
Il connettore DIN a cinque poli, siglato sullo schema come BU2 porta fuori dal compatto le uscite dell'amplificatore fono quando lo stesso è selezionato sul deviatore, siglato come 5-1 pos. III sullo schema.
Con un cavo pentapolare DIN > RCA dovresti essere in grado di intercettare l'uscita fono del giradischi, dopo l'equalizzazione RIAA. Il guadagno potrebbe essere basso, per cui la sensibilità del preamplificatore di linea cui andrà collegato deve essere alta.
L'amplificatore fono del compatto, a due transistor, non è il miglior fono 'due transistor' prodotto dalla Philips, ma è comunque più che decente, per testine MM fino a 50-70 € di spesa.
Fino a 1,5 V di uscita la distorsione armonica è inferiore a 0,25% (dati Philips), e cresce monotonicamente, per cui l'accettazione -usando testine MM con uscita pari a 3 mV/cm*sec - è buona anche con dischi fortemente modulati, perchè il guadagno è basso.
Certamente oggi ci sono transistor più performanti del BC149C, dal punto di vista del rumore, ma io proverei ad usare il RIAA interno, se non ci sono problemi di rumore o ronzio.
Le modifiche per ottenere migliori prestazioni non sono difficili, ma io lascerei il circuito così com'è.
Il giradischi e il braccio sono 'molto validi' (per l'epoca di fabbricazione) a patto che siano perfettamente a punto. - 1 Been thanked
- drpaolo Autore
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07 lug 2022, 07:05 Re: TAMURA F5006 come utilizzarli al meglio? 07 lug 2022, 07:05 Re: TAMURA F5006 come utilizzarli al meglio?
Se scegli bene le 300B, potrebbe venire una bella cosa. Pensa solo a WE, repliche buone cinesi come Linlai, al limite EML.
Tieni presente che sono tubi che richiedono uno stadio driver impegnativo. Le vere difficoltà sono lì.
Entri in bilanciato? Vorresti un finale o un integrato?
Massima attenzione alle correnti circolanti e al loro costante monitoraggio. Sono nuclei molto sensibili agli sbilanciamenti anche se ci vuole una discreta negligenza per lavorare sbilanciati di 10mA.
Con 5k, starei sulla classe AB1.
Buon divertimento - 1 Been thanked
- mariovalvola Autore
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22 ago 2023, 22:53 Re: Cerco documentazione su Collegamenti Massa Circuito -> Messa a Terra 22 ago 2023, 22:53 Re: Cerco documentazione su Collegamenti Massa Circuito -> Messa a Terra
Nuova Elettronica, credo di averla presa ininterrottamente dalle prime uscite per almeno un 80 - 100 numeri
Bei ricordi
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Se a qualcuno può interessare condivido questo pdf che ho in archivio
K - 1 Been thanked
- kagliostro Autore
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28 dic 2024, 19:04 Re: Preamplificatore Disturbi Audio 28 dic 2024, 19:04 Re: Preamplificatore Disturbi Audio
A titolo esemplificativo allego alcune immagini dal simulatore, che sta simulando il circuito di ingresso dell'apparato che hai realizzato.
Il circuito ha una fonte di rumore (V2) sulla massa del riferimento VREF (V1).
Circuito 11.JPG
Comune degli ingressi (=massa) su VREF (nodo "3) e massa di uscita su GND (nodo "2); di seguito la schermata sull'oscilloscopio:
Oscillo 1.JPG
Come potete vedere c'è molto rumore in uscita. - 1 Been thanked
- drpaolo Autore
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27 ago 2021, 14:49 Re: Gruppo acquisto TUU universali 27 ago 2021, 14:49 Re: Gruppo acquisto TUU universali
Ciao Mario, voltaggio della quadra?
appena posso lo faccio
sciao - 1 Been thanked
- MTBE Autore
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- plovati Autore
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07 dic 2023, 15:13 Re: CL0800 – Satellite con 3FE25 in cassa chiusa, stand e cablaggio originali. 07 dic 2023, 15:13 Re: CL0800 – Satellite con 3FE25 in cassa chiusa, stand e cablaggio originali.
Sentire che il proprio lavoro è apprezzato fa sempre piacere. Non è un regalo, se non avessi pubblicato i miei post sui forum ora sarei più indietro nello sviluppo dei miei progetti. - 1 Been thanked
- claudiogan Autore
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01 dic 2023, 10:26 Re: Perché il tuo audio è pessimo e non c'è nulla che tu possa fare per migliorarlo 01 dic 2023, 10:26 Re: Perché il tuo audio è pessimo e non c'è nulla che tu possa fare per migliorarlo
Benvenuto, Roberto.
E' un piacere averti tra noi.
(un affezionato lettore dei primi CHF) - 1 Been thanked
- plovati Autore
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20 apr 2023, 21:05 Storia del Jazz 20 apr 2023, 21:05 Storia del Jazz
STORIA DEL JAZZ 1/4 – le radici nel 700 . Emanuele Sartoris e Claudio Messora
Insieme a Emanuele Sartoris, pianista, compositore e insegnante, nonché astro nascente del jazz italiano, iniziamo oggi un percorso suddiviso in quattro puntate sulla storia del jazz, partendo dalle sue radici, che affondano addirittura nella musica barocca e poi romantica del settecento e dell’ottocento. Insieme a Claudio Messora, Sartoris racconta le gare di improvvisazione dei tempi di Bach e Beethoven, fino ad arrivare ad Art Tatum e Bad Powell, alternando i racconti alle note eseguite sul pianoforte Yamaha del palcoscenico dello storico Jazz Club di Biella, calcato nel tempo dai più importanti jazzisti di fama mondiale, due su tutti Bill Evans e Keith Jarret. Proprio a Bill Evans sarà dedicata una puntata intera di questa quadrilogia che gli amanti della musica non possono perdersi. E neppure gli altri.
https://www.youtube.com/watch?v=Ri8GfG1xs7c - 1 Been thanked
- UnixMan Autore
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25 apr 2021, 15:33 ampli bassa tensione 25 apr 2021, 15:33 ampli bassa tensione
Buongiorno a tutti, mi sto cimentando con un nuovo progetto. L idea è di realizzare un piccolo amplificatore con valvole esteticamente belle, bassa potenza, bassa tensione (90volt) con uno o piu valvole.
Nel cassetto ho un kilo di 3q5GT, una valvolina molto bella pensata per l alimentazione a batteria.
Si tratta di un pentodo… ma DHT. Il filamento va a 1,4 o 2,8 volt ma assorbe pochissimo 100mA.
Sembra molto interessante esteticamente è molto bella in quanto ha l’anodo cromato. Perfetto per un accoppiamento estetico con il metallo.
Le bastano pochi volt di griglia per suonare, ma per questioni estetiche l ho associata ad un triodo della ecc81. Questa ha il vantaggio di avere un complesso in vetro molto affusolato e sottile. Mi piace di questa valvola che si lascia guardare attraverso. Il suo guadagno è eccessivo perche il pentodo ha , ripeto, fame di pochi volt 4,5.. se non ricordo male. Purtroppo il mio dac esce a 2 volt, diversmente dalla ecc potrei uscire di catodo.
Ora ho deciso di fare un parallelo di 3q5 diciamo 2 o addirittura 4 per canale, ma per ora due.
All’inizio ho sperimentato dei punti di lavoro un più generosi (150 Volt) un po oltre i 110 consigliati. Il pentodino non sembra soffrirne particolarmente.
0
Veniamo alla questione il filamento è poco luminoso e poco vorace, ma particolarmente sensibile al rumore e da alimentare assolutamente in continua, il punto di lavoro di targa prevede che a 90 volt il catodo/filamento deve andare a massa.
Alche mi chiedevo se i filamenti serializzati sul singolo canale potessero condividere il secondario del trasformatore di alimentazione, in continua e magari magari con una doppia stabilizzazione (_lm317) separata per canale.
Nelle prove con addirittura katodo sollevato non avevo particolari problemi. Ma ora con il p.to di lavoro di targa +90 -0 e i filamenti serie paralleo non suona come dovrebbe.
Nelle due ore di prove era andato molto bene. Il suo mezzo watt di targa era più che dignitoso!
Grazie per la pazienza. - 1 Been thanked
- traferro Autore
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12 set 2022, 16:12 Re: Ha ragione Gluca 12 set 2022, 16:12 Re: Ha ragione Gluca
un'altra domanda:
bene l'accoppiamento in DC, ma, lo stadio srpp su che carico è stato ottimizzato/costruito ? Cioè in base a che carico lavora mancando la resistenza di griglia dello stadio successivo ?
In condizioni "normali" (cioè, fintanto che la Vgk di V2 resta negativa) il carico è costituito dalla capacità di ingresso dello stadio a valle in parallelo con la resistenza equivalente corrispondente alla corrente di griglia. Poiché normalmente (con Vgk<0) quest'ultima è trascurabile (Req ~= infinita), in pratica il SRPP lavora solo sulla (piccola) capacità di griglia (tenuto conto dell'effetto Miller). Che è come dire che lavora praticamente senza carico (condizione pressoché ideale).
Si può approssimare alla resistenza di catodo seppur ovviamente parecchio alta ?
No, che c'entra? - 1 Been thanked
- UnixMan Autore
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02 mag 2024, 20:14 Re: Alle prese con un pre (SRPP) 02 mag 2024, 20:14 Re: Alle prese con un pre (SRPP)
Hai riferito a massa con un resistore l'armatura del condensatore di uscita che sta verso il finale ? - 1 Been thanked
- drpaolo Autore
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05 apr 2017, 16:15 Po-Jama 05 apr 2017, 16:15 Po-Jama
Posto anche qui, visto l'argomento...
Su Audioreview n° 385 è uscito l'articolo sulle Po-Jama
http://www.audioreview.it/news/audioreview-385-marzo-2017.html
i prototipi portati al Bottom 2016 sono state "sequestrati" dalla FaitalPro :grin:
Se le sono portate in Germania per sonorizzare il loro stand al Prolight+sound di Francoforte...
IMG_0801.jpg
IMG_0803.jpg
IMG_0804.jpg
Filippo - 1 Been thanked
- audiofanatic Autore
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23 gen 2023, 17:00 Re: Ciao mi presento e richiesta aiuto per sound-bar 23 gen 2023, 17:00 Re: Ciao mi presento e richiesta aiuto per sound-bar
Per uso TV mi ero trovato bene con le cassettine del Progetto Primo:
https://www.audiofaidate.org/it/casse.html
il loro punto migliore era proprio intelligibilità del parlato - 1 Been thanked
- plovati Autore
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05 ott 2024, 11:28 Re: Po-Jama 05 ott 2024, 11:28 Re: Po-Jama
In oltre caricandolo in chiusa vai a cambiare tutto ...magari migliorando in gamma media pero cambi tutto vorrebbe studiato da zero.
Attualmente purtroppo metto il sub delle po-jama jn standby perche devo usare le risorse da un altra parte...
Ma lo faro' sicuro!
Diciamo che a priori ho escluso il 15 pollici in tela sia per volumi enormi che per una simulazione che ho fatto io con un faital 15pr450 aggiunta alle rapide simulazioni che ha fatto berga.
Sarebbe bellissimo, ma sotto i 36/37 hz con efficienza degna di nota non si va.
Forse un 12 in gomma sottile sottile con MMs basso basso e' la vera soluzione in mezzo alle pojama ce ne sono 2o3 nel mercato validi 2 anche poco costosi.
Il prezzo e' la cosa piu importante, il sistema pojama deve essere un sistema "ammazzagiganti" a prezzo contenuto altrimenti perde tutto il significato.
Sempre valido, lo ricordo un bel subbetto per studio preciso e scende con filtro integrato so che non ha la magia dell'autocostruzione pero se preso usato e' probabilmente la soluzione top come spesa/resa - 1 Been thanked
- Frullo82 Autore
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22 dic 2010, 23:14 Re: You Tube ... grande musica 22 dic 2010, 23:14 Re: You Tube ... grande musica
tornando un attimo al'isola di prima (incidentalmente la terra che amo più di qualsiasi altro luogo al mondo):
http://www.youtube.com/watch?v=0UvZfvD70aY - 1 Been thanked
- UnixMan Autore
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04 ott 2023, 15:04 Re: Altro che provavalvole! 04 ott 2023, 15:04 Re: Altro che provavalvole!
Io ho usato del filo isolato a 600V, ferriti le avevo trovate sulla baia; non ho montato tutti gli zoccoli uso degli adattatori montati su zoccolo octal - 1 Been thanked
- baldo95 Autore
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21 feb 2022, 14:34 Re: Otl 6as7 si può fare? 21 feb 2022, 14:34 Re: Otl 6as7 si può fare?
OTL con 6080/6AS7 a bassa tensione da 1,5W da MJ:
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- plovati Autore
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26 apr 2023, 07:28 Re: 2A3jj-40 Full monkey 26 apr 2023, 07:28 Re: 2A3jj-40 Full monkey
sembra molto interessante , e mi farebbe risparmiare l'induttanza che al momento non ho. la polarizzazione della driver a led, vedo pile nella polarizzazione della finale o sbaglio... mi piace, accoppiamento diretto.... si puo fare. Paolo supportami e si parte - 1 Been thanked
- Salvo Ferrara Autore
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19 ago 2024, 18:09 Re: Resistenze limitazione corrente raddrizzatrice 19 ago 2024, 18:09 Re: Resistenze limitazione corrente raddrizzatrice
...e pure la pratica.drpaolo ha scritto: 19 ago 2024, 14:31 tra due elementi circuitali in serie di un ramo di circuito passa la medesima corrente, dice la teoria.
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- UnixMan Autore
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09 feb 2025, 20:08 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale 09 feb 2025, 20:08 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale
In una banda passante 20 Hz-200 kHz lo scostamento in impedenza d'uscita è pari a 0,5 dB (rispetto all'impedenza nominale); lo scostamento in fase è meno di 16°. Ecco perchè dico che non si vede niente.
In banda 100 Hz - 100 kHz (tre decadi) lo scostamento in impedenza di uscita è pari a 0,03 dB e quello in fase è inferiore a 5°
D'altronde la FdT dei due transistor finali presi separatamente è identica su tre decadi, per cui... - 1 Been thanked
- drpaolo Autore
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02 mar 2025, 21:13 Re: codici valvole ECL82 02 mar 2025, 21:13 Re: codici valvole ECL82
hyperlec brive correza = Francia - 1 Been thanked
- Desperado Autore
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28 mar 2022, 22:07 Re: Po-Jama 28 mar 2022, 22:07 Re: Po-Jama
Buonasera a tutti, ebbene si sono un nottambulo e anche io ho inteso realizzare il progetto di Filippo seppure al momento non per me.
Vi posto adesso solo il risultato finale, che mi fa scaturire una serie di domande che vorrei porre, in un secondo tempo, a Filippo e a chi le ha già realizzate.
Grazie a tutti per la pazienza che vorrete avere. - 1 Been thanked
- Ciccio.59 Autore
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12 mag 2023, 15:18 Re: AudioFlix FS01 - Progetto due vie da pavimento 12 mag 2023, 15:18 Re: AudioFlix FS01 - Progetto due vie da pavimento
Il crossover è quello, i valori sono quelli, il diffusore suona bene.
Non so che altro dire :smile:
Mi cospargo il capo di cenere: non avevo considerato le basse impedenze a valle, per cui l'attenuazione alle alte frequenze non è poi così alta come immaginavo. :oops:
Screenshot from 2023-05-12 16-59-02.png
però continuo a non capire l'utilità dell'induttore che, introducendo una risonanza così in basso, cambia ben poco le cose... :?
Screenshot from 2023-05-12 17-09-26.png - 1 Been thanked
- UnixMan Autore
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23 mar 2025, 14:18 Re: Po-Jama 23 mar 2025, 14:18 Re: Po-Jama
Buongiorno, per condivisione e aiuto a chi vuole fare una coppia di retine o griglie alla po-jama allego un disegno quotato delle griglie che ho realizzato
Le mie si accoppiano al diffusori mediante calamite sulla testa delle stesse viti degli altoparlanti.
Magari non piaceranno a tutti ma può essere utile 20250323_141138.jpg - 1 Been thanked
- Frullo82 Autore
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09 feb 2017, 09:45 Re: Bottom Audio 2017 09 feb 2017, 09:45 Re: Bottom Audio 2017
Con questa carica e spinta si va poco lontano, se non ho feedback per quanto riguarda le date...o un'idea sulla partecipazione.
Ciao, innanzi tutto complimenti per l'impegno nell'organizzazione della scorsa edizione, sarà un piacere partecipare anche a questa ma essendo un freelancer mi è impossibile sapere in che giorni sarò libero ad Ottobre (forse tutti e forse nessuno), diverso sarebbe se si trattase di confermare la presenza da qui a 15gg.
Mi piace l'idea di organizzare stanze "a tema", io e George stiamo lavorando su due paia di casse, una da stand ed una da pavimento più le consuete modifiche a quanto già realizzato.
Se ci fosse sufficiente spazio potremmo organizzarci e portare su 2 impianti completi, uno full solid state con casse da stand ed un ibrido valvole ss con casse da pavimento, un paio di ampli cuffia ss, le usuali sorgenti liquide e, se impazzisco....anche il giradisci :rofl: :rofl: :rofl:
Ps: la location è decisamente pittoresca e sarà divertente tornarci ma non sarebbe male valutare una struttura che offra stanze con piu libertà nel posizionamento delle apparecchiature, ad esempio arredi amovibili... - 1 Been thanked
- mandello Autore
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30 set 2021, 11:03 Re: Bypass amplificatore giradischi 30 set 2021, 11:03 Re: Bypass amplificatore giradischi
Secondo il bollettino tecnico Philips quel pre RIAA ha un'uscita nominale di 60 mV per un ingresso di 4 mV.
Bypassando (*) R526 e R527 dovresti avere un discreto aumento del livello di uscita; per mantenere una banda passante decente alle basse frequenze si dovrebbe anche modificare il valore di C14 e C15, portandolo a 470 o a 680 nF, a seconda del tipo di ingresso che ha il tuo preamplificatore.
Per il momento lascia questi due condensatori al valore originale, per verificare se ti eliminano un po' di rumble del giradischi.
(*) prova a mettere in parallelo ai due resistori in questione due resistori da 1 K - 1 Been thanked
- drpaolo Autore
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31 mag 2007, 00:19 31 mag 2007, 00:19
Come facevi a sapere che avevo in un cassetto proprio una coppia di 2A3 comprate anni fa da Roberto (Nullo).
Dimmi ora che come driver vuoi usare una coppia di 6SN7 o di 6SL7, comprate da te, e sono a posto.
Ho anche un telaietto che andrebbe giusto bene....
Le 2A3 Sovtek da New Sensor costano 57$ l'una, se non sbaglio io.
Da partconnexion 70 la coppia. Le Electron Harmonix 44$ la coppia.
8 Watt così a naso mi sembrano molti, 4 o 5 basterebbero.
Rimango sintonizzato. - 1 Been thanked
- PPoli Autore
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23 set 2023, 20:34 Re: Filamenti in AC o Filamenti in DC ? 23 set 2023, 20:34 Re: Filamenti in AC o Filamenti in DC ?
Perché vuoi complicarti la vita inutilmente? Un raddrizzatore che deve erogare correnti elevate produce una quantità enorme di rumore ad ampio spettro, molto più dannoso e rognoso dei 50Hz di rete. Se cabli bene, con coppie strettamente "twistate" ed avendo cura di farle correre lontano da punti sensibili e mai vicine e parallele al segnale, con i tubi a riscaldamento indiretto l'accensione in AC dei filamenti NON è un problema. Praticamente mai o quasi. Fatto salvo il caso dei DHT (che hanno problematiche diverse), se l'ampli ronza, nel 99.99% dei casi la causa NON è l'alimentazione dei filamenti. - 1 Been thanked
- UnixMan Autore
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28 dic 2024, 19:07 Re: Preamplificatore Disturbi Audio 28 dic 2024, 19:07 Re: Preamplificatore Disturbi Audio
In questo secondo esempio il circuito è stato modificato secondo le raccomandazioni dello schema elettrico:
Circuito 2.JPG
Comune degli ingressi su GND (nodo "2") e massa di uscita su VREF (nodo "3"); l'oscilloscopio mostra questo:
Oscillo 2.JPG
Come potete vedere il rumore è sparito. - 1 Been thanked
- drpaolo Autore
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28 ago 2021, 13:57 Re: Gruppo acquisto TUU universali 28 ago 2021, 13:57 Re: Gruppo acquisto TUU universali
Sarve,
scusate ma, le misurazioni fatte (file TUU ONDA QUADRA) erano falsate da un cavetto e dai cavi su uscita del TUU.
niente overshoot .................
sciao
Piero - 1 Been thanked
- MTBE Autore
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04 mag 2022, 09:46 Re: Trasformatori Elettrica Brenta TRAU 04 mag 2022, 09:46 Re: Trasformatori Elettrica Brenta TRAUciroschi ha scritto: 03 mag 2022, 10:31 Ciao Baldo,
mi servono da 3500 ohm SE per kt88, uscita 4 e 8 ohm da 30 watt.
Saluti.
domani inserisco le foto di quello che ho - 1 Been thanked
- baldo95 Autore
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17 dic 2023, 13:24 Re: monitor 94dB 17 dic 2023, 13:24 Re: monitor 94dB
Ciao, ho fatto un po' di simulazioni, ma non sono riuscito a mantenere il minimo valore di impedenza sopra i 6 ohm.
A dire il vero con un altro diffusore che ho realizzato misurando l'impedenza con Limp e scheda audio risultava più alta della simulazione con AFW.
Ma non ho mai capito quale fosse quella reale e di chi fidarmi di più. Magari qualche indicazione in questo senso sarebbe gradita.
E' possibile che sia quella simulazione a non dare valori del tutto corretti, lo dico perchè ho provato a fare qualche verifica avendo ottenuto valori di poco superiori a 6 ohm.
Inoltre in alcune simulazioni è possibile inserire la resistenza interna del generatore che nel tuo caso non è trascurabile dovendo utilizzare un amplificatore valvolare.
Laddove fosse necessario,comunque, alzare il modulo dell'impedenza in una zona "critica" dove cade la maggior concentrazione energetica del segnale (ma non è il tuo caso) è possibile utilizzare una R serie al woofer di basso valore (che non introduce comunque differenze e scompensi determinanti al sistema) oppure scegliere una induttanza che abbia una resistenza elettrica maggiore o,in alternativa,è possibile variare il filtro aumentando il valore dell'induttanza serie (al woofer) e diminuendo al contempo il valore della capacità parallela (ma questo solo a ragion veduta,cioè dopo una misura effettiva).
Puoi provare a simulare con una induttanza serie al woofer la cui R elettrica è di 0,68 ohm (nel caso fosse necessaria dovrebbe bastare) e mettere in serie alla rete del tweeter un R da 1,5/2,2 ohm (solitamente a quelle frequenze non si creano criticità).
Ma non avevi detto che avresti attenuato il tw? - 1 Been thanked
- stereosound Autore
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02 dic 2023, 16:46 Re: Perché il tuo audio è pessimo e non c'è nulla che tu possa fare per migliorarlo 02 dic 2023, 16:46 Re: Perché il tuo audio è pessimo e non c'è nulla che tu possa fare per migliorarlo
prova ad aprirlo direttamente su youtube anziché dalla finestra "embedded" qui... oppure disabilita temporaneamente l'adblocker.
niente da fare, non si apre neanche dentro lì e neanche disabilitando tutto... cmq nessun problema, dai post successivi al mio mi pare di capire che si va a puntare il dito sulla qualità del contenuto più che su mezzo... e mi pare si stia periodicamente riscoprendo l'acqua calda (youtubers che qualche cosa da dire la debbono pur trovare)... io nel mio nulla quando ascolto un nuovo disco in streaming (classica) verifico sempre se sia disponibile anche la versione 44/16, nel 99% delle volte se disponibile suona meglio dei rimasterizzato-con-i-piedi high-res... nel mio ancora più piccolo prediligo registrazioni di etichette Mercury Living - Living Stereo - Everest, in queste incisioni (non tutte comunque sono ascoltabili, alcune troppo datate sono terribili) si apprezzano le informazioni relative allo spazio /dislocazione strumenti / etc. persino in cuffia :clap: ... molto buone anche le registrazioni del signorricci, peccato in larga parte noiosette, ma stessi microfoni a valvole che usava la Mercury (non stesso modello, proprio gli stessi oggetti :o ... e si sente) e del gran manico
a buttare benzina sul fuoco segnalo --> https://alpha-audio.net/background/im-done-with-it-most-remasters-just-suck/ ... ma viviamo in un mondo di adoratori di ASR (dove c'è il famoso "armir"), gente che il Topping D90 è una meaviglia che c'ha un Sinad da brividi... e poco importa se suona peggio di un cesso a pedali - 1 Been thanked
- lupo al Autore
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27 apr 2023, 19:51 Re: Storia del Jazz - seconda puntata 27 apr 2023, 19:51 Re: Storia del Jazz - seconda puntata
STORIA DEL JAZZ 2/4 – Il Blues. Emanuele Sartoris e Claudio Messora
Nella prima puntata di questa breve STORIA DEL JAZZ, pensata per dare un’infarinatura e appassionare chi fosse a digiuno di questo genere musicale, abbiamo parlato delle gare di improvvisazione che i musicisti usavano fare ai tempi di Bach, e poi Beethoven, Liszt e così via. Oggi la musica classica si è cristallizzata e quello che generalmente fa un esecutore è tentare di restare il più possibile “fedele” alla volontà dell’autore, per quanto tale volontà sia ricostruibile, non esistendo infatti registrazioni dell’epoca con le quali confrontarsi. Quando qualcuno “sgarra”, il mondo si divide tra i suoi estimatori e i cosiddetti puristi, che lo considerano un eretico privo di attendibilità. Si pensi al grande Glenn Gould, stimato interprete di Bach, che ha diviso il mondo. Esiste addirittura una sua esecuzione del concerto di Bach n.1 in re minore, diretta da Bernstein, dove lo stesso grande direttore d’orchestra, pur accettando la sfida, sentì il bisogno di premettere all’uditorio che tuttavia lui non era d’accordo con quello stile esecutivo (ascoltate qui ciò che disse). Per stabilire la correttezza di una ricostruzione interpretativa, ci si affida ad esempio alle catene di insegnanti che, nel giro di pochissime generazioni, portano dagli allievi diretti dei grandi geni della musica (ad esempio Beethoven che aveva come allievo Carl Czerny e così via…), fino ai giorni nostri. Poi ci si affida agli scritti dell’epoca, alle velocità metronomiche (e anche su questo c’è qualcuno che si è impegnato in ricostruzioni storiche differenti) e in ultima analisi ad una lettura approfondita dello spartito che colga l’intima essenza musicale della musica da eseguire, e quindi anche del necessario stile esecutivo, e del tempo, necessari per trasformare quelle macchie di colore su un pezzo di carta in qualcosa che racconti emozioni e stati d’animo. Già, perché anche questo è molto peculiare: gli architetti lasciano palazzi, gli scultori lasciano statue, i pittori lasciano dipinti. Uno può dibattere su cosa comunicare l’autore, ma non c’è nessun dubbio su come sia fatta l’opera realizzata. I musicisti invece lasciano puntini di inchiostro su un foglio. La musica non esiste, se non quando viene eseguita. E quindi, siccome chi la esegue inevitabilmente non può che metterci del suo, anche se il meno possibile, ci si può spingere a dire che ogni esecuzione di un’opera musicale, in fondo, possa essere vista come scritta sia dall’autore originario, sia dall’esecutore che la riprota alla vita. Ad esempio, se suonata la Sonata al Chiaro di Luna di Beethoven, in quel preciso istante in cui il pianoforte che state suonando, diretto dalla vostra precisa intenzione e dalla vostra volontà, crea le sonorità, le frequenze che si irradiano nell’universo, come un’idea, un concetto, un impulso pari alle emissioni radio di una stella lontana, beh.. in quel preciso momento state eseguendo un pezzo scritto da Beethoven e… da voi. A quattro mani. State resuscitando un’emozione, state ricreando una dimensione interiore che era scomparsa insieme all’autore. Sedeuti su quello sgabello, i pianisti classici sono tutti un po’ dottor Frankenstein. Una chiave di lettura fiosoficamente intrigante. Pensateci la prossima volta che metterete le mani sulla tastiera. Potreste trovare in voi un’energia sconosciuta.
Tutto cambia quando arrivano le prime forme di registrazione musicale. I dischi potevano riprodurre quello che era stato suonato, o perlomeno dare un’impressione rispetto al come un brano era stato eseguito. Nel jazz, che affonda le sue radici nel blues, argomento di cui parleremo in questa puntata dalla STORIA DEL JAZZ, con Emanuele Sartoris, le registrazioni diventano quasi più importanti degli spartiti.
Emanuele vi racconterà come nasce il blues, come si evolve, partendo dalle fatiche degli schiavi che lavoravano nelle piantagioni, dai battiti di mani, senza strumenti musicali propri, fino ai grandi virtuosismi di Duke Ellington. Buon divertimento.
https://www.youtube.com/watch?v=UOVBma1DXv4
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06 giu 2021, 18:48 Re: Maledetto differenziale !!! 06 giu 2021, 18:48 Re: Maledetto differenziale !!!
Volendo proprio quel JFET li gli si potrebbe fare la posta su un sito che gestisce gli stock internazionali di materiale elettronico obsoleto, tipo octopart.com o elcodis.com
Io trovo qualcosa li o su siti simili quando mi servono componenti obsoleti di marca nota e non tarocchi. - 1 Been thanked
- drpaolo Autore
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07 ott 2022, 17:36 Re: valvole bruciate? 07 ott 2022, 17:36 Re: valvole bruciate?
...ok preso atto dei "limiti" dell'ampli che casse o altoparlanti potrei collegarci?
Dipende... da molti fattori.
In generale, date le caratteristiche dell'ampli, dei diffusori adatti devono avere alcuni requisiti essenziali:
1) Impedenza
L'assenza di secondari multipli per adattarsi a carichi diversi impongono che l'impedenza nominale deve essere di 8 Ohm. Per la precisione, nel caso de “Lo Scherzo” coi suoi TU originali, il modulo dell'impedenza dovrebbe essere il più vicino possibile a 7 Ohm su tutto lo spettro utile , ed in modo particolare nel range delle frequenze basse e medio-basse (laddove è concentrata la maggior parte della potenza spettrale di un segnale musicale), e possibilmente anche la fase dovrebbe essere regolare.
2) Smorzamento
Data l'impedenza di uscita relativamente elevata (quasi 4 Ohm ==> DF ~= 2 su 8 Ohm), è bene che il diffusore sia già abbastanza ben smorzato di suo (di fatto questa esigenza coincide con quella di avere un andamento massimamente "piatto" e regolare di modulo e fase dell'impedenza, come già indicato nel punto precedente).
3) Sensibilità
ovviamente è necessario che i diffusori abbiano una sensibilità adeguata per poter produrre pressioni sonore sufficienti con la modesta potenza disponibile. Ma cosa significa “ sensibilità adeguata ”? Dipende. Fondamentalmente dall'ambiente dove devi inserirle, nonché dalle tue abitudini di ascolto.
Per un ascolto "near field" a volumi moderati, specie se l'ambiente di ascolto è piccolo, possono essere sufficienti anche dei comuni "mini-monitor" con sensibilità media (>=85dB/W/m) o medio-alta (>=90dB/W/m).
Se al contrario non vuoi ascoltare in near field e l'ambiente è grande (e magari ami anche ascoltare a volumi elevati) ci vogliono dei diffusori con sensibilità molto alta (>= 100dB/W/m). Che purtroppo sono pressoché inevitabilmente "impegnativi" sia come costi che come dimensioni.
Tanto per chiarire: la potenza "utile" di cui disponi è di circa 1W. In near field, assumendo un punto di ascolto a circa 1m dagli altoparlanti (e quindi diffusori alla medesima distanza tra loro per ottenere il triangolo stereo canonico), con 85dB/W/m ed entrambi i diffusori pilotati otterresti una pressione sonora max pari ad 88 dB.
Aumentando la distanza dai diffusori la pressione sonora diminuisce. Ad es., in aria libera (trascurando l'attenuazione dell'aria stessa) vale: Leq=Lrif−20*Log(r/rrif)
Dove:
Lrif (dB) = livello di pressione sonora noto ad una determinata distanza dalla sorgente;
rrif (m) = distanza dalla sorgente alla quale è noto il livello di pressione sonora Lrif;
r (m) = distanza dalla sorgente in cui si vuole calcolare il livello di pressione sonora;
Leq = pressione sonora risultante alla distanza r.
Per cui i tuoi 85 dB a 1 metro dell'esempio precedente diventerebbero 79 dB a 2 metri ( +3 dB = 82 dB con entrambi i canali pilotati), e così via (qui un comodo calcolatore online).
In realtà in un ambiente chiuso le cose sono molto più complicate, perché al suono diretto vanno sommati i contributi dovuti a quello riflesso e diffuso dall'ambiente, e va tenuto conto dei vari assorbimenti, risonanze, ecc (che oltre tutto rendono il tutto dipendente dalla frequenza, nonché dalle posizioni, ecc). Ma, per farla breve, in un normale ambiente domestico, l'attenuazione con la distanza è molto minore di quella in aria libera. Per ambienti relativamente piccoli e poco o per nulla assorbenti l'attenuazione con la distanza tende ad essere quasi nulla (il che va a vantaggio di minore richieste di potenza/sensibilità... ma per contro crea un mucchio di problemi di "qualità" dell'ascolto). - 1 Been thanked
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08 mag 2024, 12:04 AudioFlix AF70 - Classe AB artigianale 08 mag 2024, 12:04 AudioFlix AF70 - Classe AB artigianale
E' ancora in WIP ma posso postare qualche immagine.
Il risultato finale sarà quello di avere ZERO fili a vista, sembra che ci stia riuscendo.
Si tratta di un Classe AB a BJT con sezione finale in configurazione Sziklai (Complementary feedback), che ho progettato e realizzato da zero.
La dissipazione è gestita dall'intera scocca in alluminio, soluzione che ho copiato da NAIM.
A bordo sono presenti un circuito di ritardo segnale speaker con protezione da corrente continua, un circuito di filtro continua sull'alimentazione (per evitare risonanze del toroidale) e un circuito di eliminazione di qualsiasi loop verso terra.
Sezione di alimentazione non regolata con 20000uF per ramo, raddrizzatore a singoli diodi da 20A ciascuno.
Toroidale da 300VA (35V duale dopo raddrizzatore)
PCB stampati da JLCPCB.
Caratteristiche:
Guadagno 27dB
Impedenza di ingresso 24kOhm
Risposta in frequenza 10Hz - 30kHz (-1dB)
Distorsione (THD) 0.01% da 1W a 80W
Potenza su 8 Ohm ~68W
Potenza su 4 Ohm ~100W
DC Offset < 40mV
BIAS ~50mA
Sensibilità ingresso 1Vrms per 68W su 8 Ohm
Ingressi:
USB (Amanero384 + ES9038Q2M)
Ottico / Coassiale
Analogico
Bluetooth (Qualcomm QCC5125) Aptx Adaptive - LDAC
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Immagine 2024-05-08 135800.jpg
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29 gen 2025, 08:09 Re: Papageno 29 gen 2025, 08:09 Re: Papageno
Può darsi che mi faccia preparare un PCB per provare i circuiti senza GNFB che ho descritto qui.
Nel caso te lo faccio sapere.
nel caso, fai direttamente schema su EasyEDA e ordini PCB da JLGPCB, il tutto è perfetto ed economico e facilmente condivisibile.
Per quanto riguarda la tripletta di uscita, ho trovato questa bella disamina tecnica che suggerisce non essere la migliore opzione in termini di stabilità:
https://nathaliebeimler.com/tech/audio_amplifier_output_stage_comparison.html - 1 Been thanked
- plovati Autore
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