Posts toplist

Rating posts

  • Post
    Been thanked
    Author
    Rating
  • 09 Nov 2022, 15:41 Lonpoo LP42 TWEAK! 09 Nov 2022, 15:41 Lonpoo LP42 TWEAK!
    71GqkkmJ-wL._AC_SL1500_.jpg
    Quante di queste Lonpoo ci sono in giro? tante...
    Su queste cassettine si è detto molto sui vari forum audio, con lodi sperticate francamente esagerate.
    Incuriosito dalla cosa, e pensando che comunque potevano essere una base interessante per un tweak, ne ho acquistato una coppia nel momento in cui Amazon le offriva a 54 euro... ora sono in vendita a 82 euro e forse a questo prezzo non sono poi così appetibili, visto il lavoro da farci sopra e il costo dei componenti del nuovo crossover, ma se qualcuno le ha già in casa e volesse procedere ecco qui le istruzioni passo passo.

    Partiamo dall'analisi delle base di partenza.
    Si tratta di due diffusori di piccole dimensioni in carico reflex con un woofer da 4" in tessuto di carbonio (!) e un tweeter a cupola da 1"

    20210306_185123.jpg
    La cassettina sul tavolo operatorio...

    20201223_202317.jpg
    Un primo piano del woofer, incredibile ma vero si tratta realmente di un materiale intrecciato, ma sarà carbonio?...

    20201223_202841.jpg
    Ebbene si, si tratta di fibre di carbonio, il carbonio è conduttivo ed è bastato usare un tester per verificare che la membrana è di carbonio, e la cosa è confermata dal fatto che i cordini di collegamento sono stati isolati, questo perchè un contatto con la membrana durante le escursioni del cono avrebbe creato un bel corto circuito


    20201220_114858.jpg
    La vaschetta contatti è di discreta fattura ed è dotata di guarnizione, tutte le viti di fissaggio sono autofilettanti nel legno con testa a brugola
    i cavi sono avvolti da poliuretano per evitare rumori da contatto con le pareti interne e sono terminati con faston dotati di dentino antisfilamento e isolati

    20201220_124434.jpg
    i cavi nascondono anche il semplice condensatore di filtro per il tweeter, mentre il woofer è collegato direttamente "a banda larga"

    20201220_114927.jpg
    la targhetta posteriore indica una aleatoria impedenza di 4-8 Ohm e ben 75W di tenuta in potenza ma...

    20201220_115022.jpg
    è sufficiente aprirle per scoprire un woofer da 4 Ohm e 20W di potenza, una cosa più ragionevole...

    Il tweeter è un componente a cupola in tessuto impregnato da 1" con impedenza 6 Ohm, potenza 10W e magnete in neodimio, direi senza infamia ne lode...

    20201220_123004.jpg
    l'interno del box ha un foglio di materiale sintetico a bassa densità che ricopre tutte le pareti laterali

    lonpoowo.jpg
    Questa è la risposta del woofer, con classici breakup in alta frequenza tipici di una membrana rigida, e vedremo che quel picco a 7KHz è ciò che crea più problemi

    lonpootw.jpg
    Questo è invece il tweeter, tutto sommato onesto, dalla risposta si desume un fattore di merito elevato

    lonpooorigimp.jpg
    L'impedenza delle Lonpoo indica un carico classico a 4 Ohm senza particolari problemi

    lompooDIFFERENZA.jpg
    e qui vi anticipo il risultato, mostrando il prima e il dopo... la curva nera è l'originale, un notevole sbilanciamento in alto, a livello di "citofono", in cui spicca il breakup del midwoofer a 7KHz che caratterizza e "inacidisce" la risposta, mentre in bianco è il risultato finale, ho lasciato comunque una risposta in salita per mantenere una certa "aria" e per compensare un po' l'energia fuori asse

    20201220_185056.jpg
    e veniamo finalmente al nuovo filtro, certamente più complesso del semplice condensatore originale, ma per fare funzionare la cosa bisogna procedere in questo modo. Si tratta di un 18dB ottava per il midwoofer, il valore della seconda induttanza potete giocarvelo in base a quello che avete sottomano, tra 0,18 e 0,2 mH. Bisogna usare bobine su nucleo con filo almeno da 0,8, per mantenere bassa la resistenza parassita, io ho scatole e scatole di induttanze a disposizione e ho pescato in archivio quello che c'era, a voi la scelta tra ciò che offre il mercato, tenendo conto che lo spazio è risicato e le bobine devono essere piccole. La cella del tweeter è un pelo più complicata ed ha all'inizio una attenuazione-equalizzazione che consente di realizzare una risposta in salita e mantenere brillantezza nella risposta, segue un 12dB ottava e una ulteriore attenuazione, l'induttanza del tweeter è in aria e il filo può essere anche da 0,6.
    I due componenti vanno connessi in fase.

    IMG_20221105_125009.jpg
    per il montaggio del filtro ho realizzato una tavoletta in legno da fissare alla vaschetta usando le colonnine presenti
    IMG_20221106_122012.jpg
    nella parte inferiore della basetta ho fissato i primi due elementi delle celle, ovvero la prima induttanza e la prima resistenza... e dov'è la cella di equalizzazione? non c'è per un motivo che poi vi spiegherò, voi fatela e non pensateci, lo spazio c'è...
    IMG_20221106_122455.jpg
    due intagli laterali permettono di far passare i reofori al livello superiore
    IMG_20221106_130231.jpg
    sulla parte superiore si possono montare i restanti componenti
    IMG_20221106_130216.jpg
    il sandwich visto di lato, un filo porta al lato superiore il polo negativo e tutte le terminazioni "a massa" sono effettuate sul lato superiore, i cavi dei componenti andranno direttamente saldati sui reofori dell'ultima L del passabasso e della R da 3,3 Ohm finale del passaalto

    IMG_20221106_113931.jpg
    per il cablaggio ho riciclato i cavi originali togliendo il condensatore e i faston dal lato vaschetta in modo da separare le due vie

    IMG_20221106_113249.jpg
    ho aumentato la quantità di assorbente interno aggiungendo un foglio di poliuretano dietro al woofer

    lonpooFILTRO.jpg
    e questo è ciò che riusciamo ad ottenere, una ottima concordanza di fase relativa all'incrocio che garantisce una buona linearità e, lo vedremo, anche fuori asse. Unica nota stonata è l'interazione di fase a 7KHz creata dal breakup del woofer che è si attenuata di diversi dB anche grazie al filtro a 18dB ottava, ma riesce comunque a ripresentarsi come una lieve cancellazione nella risposta complessiva. L'unico modo per eliminare del tutto la cosa sarebbe quello di piazzare un notch a quella frequenza, ma aggiungere altri componenti nel poco spazio a disposizione non è facile, inoltre non è il caso di aggiungere costi ulteriori...

    lonpoo-xover-el.jpg
    Questa è la risposta elettrica del filtro terminato su una resistenza da 8 Ohm, misura di poco senso ma l'ho fatta per confrontare i due filtri e vedere se avevo fatto qualche errore

    lonaym-rta.jpg
    La risposta in ambiente è in salita, come prevedibile, ma lineare

    lompoocorrimp.jpg
    e questo è il modulo di impedenza risultante, data la grande attenuazione del tweeter il tutto si alza in zona di incrocio, questa misura è stata fatta durante delle prove con altro materiale assorbente all'interno con cui stavo cercando di migliorare lo smorzamento dell'accordo e il primo picco di risonanza è più basso dell'originale

    lonpoocomp.jpg
    questa è una risposta che confronta l'energia complessiva immessa in ambiente con l'energia riflessa dall'ambiente (curva in basso). Va da se che se un diffusore è poco coerente fuori asse l'ambiente restituirà una risposta molto diversa, mentre se vi è coerenza tra campo diretto e campo riverberato significa che la dispersione del diffusore è omogenea anche in zona di incrocio. Da queste misure si nota anche una impostazione timbrica tendente al "loudness" ed infatti il suono è già bello pieno anche a basso volume. D'altra parte non sarebbe logico chiedere a un sistema a bassa efficienza (e in grado di reggere una ventina di Watt) di raggiungere livelli realistici, quindi molto meglio avere un sistema che suoni bene a livelli condominiali

    Una Lonpoo 2.0...
    Ma c'è bisogno di una versione 2.0? No, assolutamente, ma dato che la sfiga ci vede benissimo uno dei tweeter delle mie Lonpoo aveva dei problemi e quindi sono stato obbligato a cambiarli entrambi. Non potendo recuperare gli originali mi sono messo alla ricerca di qualcosa si simile da misurare e provare. Ovviamente doveva essere economico e rigorosamente cinese, dato che altrimenti il trapianto rischiava una crisi di rigetto :grin: :-D

    Schermata 2022-11-10 alle 13.19.51.png
    Fortunatamente ho trovato su aliexpress quello che pare essere una copia perfetta dell'originale
    20210306_185149.jpg
    eccolo qua, attenzione a scegliere la versione a 6 Ohm...

    Alle misure questi tweeter sono risultati essere un pelo meglio degli originali, con più sensibilità e una risposta maggiormente estesa in alto, per cui sono state necessarie alcune piccole modifiche al crossover, una delle quali è l'eliminazione della cella di equalizzazione (mistero svelato...)
    20210414_192757.jpg
    Questo è lo schema del filtro, la cella passabasso è rimasta inalterata, mentre nella cella del tweeter è sparita l'equalizzazione e sono cambiati i valori del condensatore e della resistenza finale
    20210116_191321.jpg
    e queste sno le risposte della versione originale e 2.0 a confronto, praticamente sovrapponibili. A memoria non saprei dire se questi nuovi tweeter suonano meglio in maniera significativa, di certo suonano bene per quello che costano. Considerando che si semplifica anche il filtro e si ha a disposizione una coppia di tweeter di riserva con una ventina di euro, non posso che consigliare quantomeno di investire la piccola cifra e provare anche l'upgrade del tweak :smile:

    un piccolo esempio dei risultati

    https://www.youtube.com/shorts/UqRRWOjdjWQ

    https://www.youtube.com/shorts/8259aFcJnsg
    9 Been thanked
    audiofanatic Author
    Rating Rating: 100%  
  • 14 Apr 2023, 19:31 Re: Nooo, un altro pre con ec8010 14 Apr 2023, 19:31 Re: Nooo, un altro pre con ec8010
    Per guidare il ragionamento, qui ho disegnato i possibili percorsi delle correnti nel circuito di ingresso (cioè, di griglia) ed in quello di uscita (cioè, anodico). Per semplicità non ho separato AC e DC (fatelo voi mentalmente come esercizio).
    preamp_ec8010-current_paths.png
    Da qui risulta evidente che la corrente anodica - sia DC che di segnale (AC) - si richiude interamente sul relativo alimentatore e non passa minimamente né attraverso C1//V2 né “per la massa” (laddove questa sia intesa come quella connessa all'ingresso, come indicato nello schema precedente; in questo schema, per sottolineare che è del tutto irrilevante, non l'ho indicata affatto).

    Si può poi notare come l'alimentatore anodico sia (e debba essere) "flottante"( 1 ), e risulta "sollevato" della tensione V2 rispetto alla massa del segnale di ingresso (o viceversa: se misuriamo rispetto al negativo dell'alimentatore, la massa del segnale di ingresso si trova a -V2 rispetto a quello, come dicevo nel post precedente. Tutto è relativo... gli assoluti non esistono e non hanno alcun senso).

    ( 1 ) di per sé stesso: all'interno del circuito completo non lo è, in quanto per l'appunto è riferito a V2 e quindi (tramite quella) alla massa del segnale di ingresso.

    Risulta inoltre altrettanto evidente che il segnale di ingresso ( 2 ), che parte da Vin, per poter chiudere il circuito (tornando a Vin) deve necessariamente attraversare C1//V2( 3 ). In altre parole, la batteria ed il relativo condensatore di by-pass sono a tutti gli effetti in serie alla frazione del segnale di ingresso che entra nella griglia , ovvero in serie alla griglia. Tanto quanto lo è L3. La posizione che hanno nel circuito ("prima" o "dopo" il triodo) non ha nessuna importanza . :!:

    ( 2 ) la corrente di segnale: per piccola che possa essere, è sempre e solo quella che fa succedere cose: senza corrente non c'è lavoro, e senza lavoro (= trasferimento/conversione di energia ) non accade niente al mondo! :!:

    ( 3 ) ciascuna frequenza passa maggiormente dall'una o dall'altra parte in funzione del rapporto tra le rispettive impedenze di C1 e V2 a quella frequenza.

    P.S.: notare anche come basti cambiare un unico collegamento - quello del negativo dell'alimentatore anodico, spostandolo dal positivo al negativo di V2 - per cambiare completamente la configurazione, passando da quella attuale con la batteria in serie alla griglia a quella con la batteria in serie al catodo...
    5 Been thanked
    UnixMan Author
    Rating Rating: 55.56%  
  • 02 Jun 2022, 18:37 Re: Giradischi diy 02 Jun 2022, 18:37 Re: Giradischi diy
    Se proprio si vuole progettare un braccio unipivot, conviene utilizzare un altro tipo di disegno e realizzare alcune parti con stampa 3D, utilizzando resine tecniche o nylon caricato con composito.

    Non è escluso che un giorno non si presenti il tutto su questo forum.
    3 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 33.33%  
  • 10 Feb 2025, 17:32 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale 10 Feb 2025, 17:32 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale
    Terminata l'analisi e la simulazione del circuito descritto sopra da Piergiorgio; un pelino in più di polarizzazione dei driver realizza un circuito che ha la stessa linearità della FdT che la tripletta QUAD, ma meno isteresi e consuma -a riposo- di più.

    Realizzerò il PCB di prova anche per questo.
    3 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 33.33%  
  • 28 Jun 2021, 16:12 Re: Fai da te chassis 28 Jun 2021, 16:12 Re: Fai da te chassis
    Ciao AudioSte

    Non ci dici di che attrezzatura disponi (sega circolare ? - Troncatrice ? - piegatrice manuale per carrozzieri ? etc. etc.)

    e qual'è il tuo orientamento verso lo spessore della lamiera di alluminio che usi o vorresti usare (10/10 - 15/10 - 20/10 - 30/10 o altro)

    Sapendo qualcosa in più forse si potrebbe darti qualche consiglio più mirato

    --

    Se per le altezze puoi adattarti alle misure dei profilati (a C) che si trovano, questo è un metodo per realizzare degli chassis custom semplici e di buona fattura con attrezzatura minima (serve una troncatrice e una rivettatrice, con un seghetto manuale e guida la cosa è possibile ma ci vuol pazienza)

    t7_chassis_parts.jpg

    t7_chassis_modules_back.jpg

    Il risultato è uno chassis con angoli ben definiti/squadrati, cosa che con una piegatrice manuale più grosso è lo spessore di lamiera che usi più è difficile da ottenere

    Nulla vieta che tu metta anche due profilati sui lati che nelle foto rimangono aperti, per ottenere uno chassis chiuso su tutti e quattro i lati (in questo caso i profilati a C li devi tagliare a 45° e non a 90°)

    I profilati puoi accoppiarli con le lamiere sia in modo che il loro bordo stia all'esterno (rispetto lo chassis) o all'interno, a seconda del risultato estetico che preferisci ottenere

    Per quanto riguarda i rivetti da usare per unire i profilati ai fogli di lamiera puoi usare quello che vuoi, certo se ti procuri dei rivetti con testa svasata la stessa puoi incassarla nello spessore della lamiera ed ottenere un risultato estetico migliore, ovviamente evita rivetti di grosso diametro e preferisci qualcosa di adatto allo spessore della lamiera che usi (vedi misura di K qui sotto)

    Rivetto Testa Svasata.png

    Rivetto a Strappo Testa Svasata.jpg

    Per unire lo chassis ad un case in legno (vedi il caso di uno chassis per una Testata o Combo da Chitarra) puoi usare degli inserti filettati (ne esistono di varie misure 3MA - 4MA - 6MA etc. etc.) e non è neanche obbligatorio acquistare un attrezzo specifico (Qui una Versione Economica) per installarli, si può facilmente arrangiarsi con delle viti a testa esagonale-dadi-torrette spaziatrici o bulloni giuntabarre, stesso sistema (inserti filettati) puoi usare per mettere un foglio di lamiera ad uso fondo amovibile dello chassis

    Inserti Filettati .jpg

    per questo uso eviterei le "Cage Nuts", perché necessitano di un foro quadrato ed i fori quadrati sono meno facili da realizzare in proprio

    Cage Nut.jpg

    --

    Dimenticavo , venditori tipo TubeTown vendono anche chassis non forati che poi puoi customizzare per posizionare i componenti, ce ne sono di non costosissimi e qualche volta ci scappa anche l'offerta speciale, ovviamente sei legato alle misure disponibili

    https://www.tube-town.net/ttstore/chassis-shop/amp-chassis/misc-chassis/

    :hai: :hai:

    K
    3 Been thanked
    kagliostro Author
    Rating Rating: 33.33%  
  • 28 Oct 2022, 08:31 Re: Po-Jama 28 Oct 2022, 08:31 Re: Po-Jama

    Per quanto mi riguarda costruire le Po-Jama è stato molto divertente, suonano molto bene ed anche la piccola modifica del woofer ad 8ohm mi hanno fatto imparare molto. Voglio misurare accuratamente l'efficienza finale ed usare questa esperienza per diventare più autonomo anche se l'aiuto di Filippo è stato fondamentale.

    Questo è un altro motivo per cui ritengo le PoJama un progetto vincente.
    Grazie a tutti


    Se ti è possibile riassumere ciò che hai fatto in un ultimo post si può pubblicare il tutto come variante delle Po-Jama in cassa chiusa da 8 Ohm, servirebbero le misure del box, eventuali misure della risposta in basso (campo vicino, una cosa semplice con la cassa chiusa) e impedenza, schema del filtro e misura complessiva

    Filippo
    3 Been thanked
    audiofanatic Author
    Rating Rating: 33.33%  
  • 29 Jan 2025, 07:09 Amplificatore a stato solido senza NFB globale 29 Jan 2025, 07:09 Amplificatore a stato solido senza NFB globale
    Il condensatore elettrolitico che hai messo in serie ali'altoparlante serve come protezione dalla DC? Non pregiudica la qualità del suono?

    Paolo ti ha risposto benissimo; nei circuiti si ragiona (anche) per maglie , che sono anelli chiusi in cui circola corrente e in cui si sviluppano differenze di potenziale ai capi dei componenti della maglia stessa (rami). La maglia di alimentazione "vede" sempre i transistor finali, comunque siano posizionati i condensatori.

    Piuttosto io mi sono fatto una personale opinione sulla qualità sonora dei condensatori elettrolitici: se non sono attraversati da correnti che li possano mettere in crisi (i condensatori elettrolitici sono modellizzabili con reti che sono non lineari con la temperatura e hanno anche una memoria ), essi non incidono in maniera evidente sul suono.
    Ecco perchè (è il mio personale parere) i due amplificatori che ti ho citato -Quad 303 e Philips RH520- che hanno potenze di uscita massime di 30W e di 15W hanno un suono così melodioso .
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 04 Aug 2022, 18:41 Pentriode by Alan Kimmel 04 Aug 2022, 18:41 Pentriode by Alan Kimmel
    Meet the Pentriode
    20220728060756_Figure2-DIY-Meet-Pentriode.jpg
    In Pentriode mode, V1 essentially operates as a triode, but its screen grid current no longer burdens the plate of V1. Instead, CF V2 provides all current to V1’s screen grid. Pentriode mode brings nice advantages.

    Pentriode mode is not strictly triode mode nor is it pentode mode. It is also not “ultra-linear” (aka partial-triode) operation. I had to come up with an entirely new name for this circuit, and the name Pentriode seemed appropriate. Pentriode mode is definitely most like a triode mode, with the same (or closely the same) mu and gain as the pentode would have in conventional triode connection. In fact, designing a Pentriode stage is as simple as designing a standard triode stage, the only extra part being the addition of a simple cathode follower. [...] ( leggi tutto )
    2 Been thanked
    plovati Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 31 Oct 2022, 17:17 Re: Po-Jama 31 Oct 2022, 17:17 Re: Po-Jama

    Massimiliano, se mettiamo roba enorme si perde il senso di queste torrette. :rofl:
    Il bello e impossibile, sarebbe qualcosa di piccolo ma in grado di fornire sotto i 40 Hz un lieve "supporto"


    in realtà il progetto di un sub per le Po-Jama mi frulla in testa da un po', ho anche già pronto il nome: Baby-Doll :wink:

    l'idea di massima sarebbe quella di fare un mobile esattamente uguale alle Po-Jama, stesse dimensioni,
    quindi con un woofer da 25 max, e sfruttare il volume per qualcosa che lo faccia scendere abbastanza
    si tratta di un insieme di compromessi tra estensione, costi e complicazione di non facile soluzione, ma ci sto pensando

    Filippo
    2 Been thanked
    audiofanatic Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 10 Mar 2023, 07:25 Audioxpress test tracks 10 Mar 2023, 07:25 Audioxpress test tracks
    Guest Editorial
    John Marks

    Test Tunes for Subjective Evaluation of Drivers and Loudspeakers

    Here are some of the many audio tracks I often use for the subjective evaluation of drivers and loudspeakers. The theme is Voices: Male, Female, and Group. These tracks are available as a playlist on two high-quality streaming platforms:

    QOBUZ: https://play.qobuz.com/playlist/13499996
    and TIDAL: https://tidal.com/browse/playlist/1936b3ee-9ca4-465a-b807-ac916bd4f975


    Subjective listening tests to evaluate speakers and drivers requires familiarity with the recordings.

    1. Donald Fagen, “Ruby Baby,” from The Nightfly (recorded 1981-82).
    Sound Reinforcement professionals often use this track to fine-tune their PA setups in arena-sized Rock venues. If, in a 12,000-seat venue, it takes a little EQ to make the chattering “Party Noise” voices at the end of this song sound more intelligible and more distinguishable from each other; then, so be it. However, your loudspeaker design, in a normal room, should not need EQ. By the way, in 2010, the Vatican newspaper L'Osservatore Romano put The Nightfly on its list of Top 10 Albums. Really. You can look it up.

    2. Enrico Caruso, “Ideale” (F.P. Tosti)(single, recorded 1906).
    Italian opera singer Enrico Caruso (1873-1921) was the first superstar of the crank-up phonograph era. That was, at least in part, because there is a serendipitous synergy between the acoustical-horn 78-rpm recording process and male operatic voices. The horn’s internal resonances give a little extra heft and power to male voices, while the lossy mechanical coupling to the cutting stylus of the energy captured by the horn reduces high-frequency vocal “brassiness.” Caruso’s 78-rpm records sold tons of acoustical phonographs! Listen for the unavoidable artifacts; but also prepare to be surprised at how listenable his voice is. (The orchestra is a totally lost cause, sad to say.)

    3. Franco Vassallo, “Ideale” (F.P. Tosti), from Arcano, Songs of Francisco Paolo Tosti (recorded 2021).
    One hundred-fifteen years after Enrico Caruso stood in front of an acoustical horn, baritone Franco Vassallo recorded the same song, but in 24-bit/96kHz high-definition fidelity. Listen for all the little details, and for the micro and macro dynamics as Vassallo’s voice swells and soars. Also, be on the lookout for any stray loudspeaker resonances. BTW, the piano sound is stunningly natural.

    4. Frank Sinatra, “I’m a Fool to Want You” (Sinatra, Wolf, and Herron), from Where Are You? (recorded 1957).
    For all his flaws as a person (and at least before he began believing his own press releases), Frank Sinatra was a true artist of the American Popular Song. The album Where Are You is supposed to have been inspired (or perhaps triggered), by Ava Gardner’s break-up with Sinatra. Where Are You? is really a song cycle about wandering around town late at night, while hoping to run into your ex.
    If you pay close attention, you can hear that small bits of one song are often woven into the instrumental setting of a different song. The mono version has twice the data density of the stereo version, so that is what I am going with. Listen for transient dynamic linearity, timbral coherence, and the lack of crossover-region artifacts.

    5. Gordon Lightfoot, “If You Could Read My Mind” (Lightfoot), (recorded 1969).
    One would be tempted to say that singers/songwriters have been with us since the time of the Troubadours of the Middle Ages (btw, Lady Troubadours were called Trobairitzes). However, that would perhaps be unfair to King David. Either way, from circa 1960 to 1980, singers/songwriters, from Bob Dylan and Joan Baez to James Taylor and Joni Mitchell, owned the airwaves and the charts.
    Gordon Lightfoot’s evergreen breakthrough hit (mercifully) was recorded before Aphex Aural Exciters, to say nothing of Auto-Tune. At 06 seconds after the start, Lightfoot quietly breathes in through his nose as he gets ready to sing. If you can hear that from several feet away, you are listening to a high-resolution loudspeaker.

    6. Ella Fitzgerald, “Easy to Love” from Ella Fitzgerald Sings the Cole Porter Songbook, (recorded 1956).
    This mono track from 1956 is the decisive test for “phantom center imaging.” In addition, the timbre of Fitzgerald’s voice can reveal much about the all-important midrange in a music system — the midrange is where most of the real musical action takes place. Between verses, Ella briefly turns off-mic and politely swallows. If you can hear that from a listening distance of, say eight feet, then that loudspeaker is likely producing a finely detailed midrange that is also more phase-coherent than not.

    7. Lisa Richard, “Never Have I” (Wakefield and Schwartz), from Virgin Tracks (recorded 2001-02).
    From Ella Fitzgerald to Patricia Barber, audiophiles have craved a constant diet of Female Vocals. To the point that, at audio expos, some tracks get played and replayed to the point of it being just too much. Examples being “Famous Blue Raincoat” and “Ode to Billy Joe.” So, here’s a Female Vocal track that hardly anyone has ever heard. Really.
    Reportedly, Jane Olivor commissioned this song. In any event, Olivor did take it on tour in 1982. However, for some reason, Olivor deleted it from the live LP of that tour, and she never made a commercial recording of it. Lisa Richard, having sung more than 1,300 live performances of Mama Mia, was putting together a self-produced solo album. The composer and the lyricist of “Never Have I” gave her permission to release a recording of the song. So, this is the first-and-only recording.
    This is, in my opinion, the greatest “Jilted Girl” song performance in existence. Listen to the little break in her voice, as Richard portrays the Jilted Girl. The production values are of the 1990s “Everything, plus the Kitchen Sink” variety; but that only means that there is more art and craft to admire. Bernie Grundman mastered. The guitar solo by Danny Jacobs is amazing.

    8. Patricia O’Callahan, “Real Emotional Girl” (Randy Newman), (recorded 2000).
    The music business is fundamentally unfair. Therefore, it should not surprise anyone that cabaret singer Patricia O’Callahan really should be better known than she is. This, the title track of her first major-label release, shows off O’Callahan’s classical-voice training in the service of a chamber-music treatment of one of Randy Newman’s more somber, downbeat songs. This recording captures the rich harmonic complexity of O’Callahan’s voice very well.

    9. Julia Fordham, “For You Only For You” (Fordham), from Porcelain (recorded 1989).
    Julia Fordham embraced a variety of styles, from Singer-Songwriter to World Music to, every now and then, Retro. Her self-penned song “For You Only For You” has a bit of a Cole-Porteresque “List Song” vibe, as the singer names all the major rivers she has cried... “I cried the Solent, the Tyne, the Severn and the Rhine/The Thames and the Seine over again,” with a 1940s-style piano accompaniment.

    10. Frederica von Stade, “La Delaïssádo” (Canteloube), from Frederica von Stade Sings Chants d‘Auvergne, Volume I (recorded 1982).
    “The Abandoned (Shepherdess)” is a folk-song orchestration by Joseph Canteloube (1879-1957). Canteloube was a master of orchestration, creating lush textures that nevertheless managed not to eclipse the essential simplicity of the peasant songs he collected. Aided by Antonio de Almeida’s meticulously paced conducting, Frederica von Stade’s performance is a study in quiet intensity. Toward the end of the song, a piano at the rear of the orchestra adds some broken arpeggios to the mix. The piano should appear to be very much at the rear of the soundstage.

    11. Cantus, ”Shenandoah” (trad., arr. J. Erb), from Let Your Voice Be Heard (recorded 2000).
    A recording engineer I know told me that this was the best chamber vocal-group recording he had ever heard. Certainly, it is one of the best. The recording venue, of circa 500 seats, was chosen for its clear focused sound (in preference to a reverberant ”cathedral” sound). The 12 singers stood in a single-file arc in front of the microphones.
    The microphones were a pair of spaced omnis six feet apart and nine feet off the stage floor, 13 feet from the singers. The omnis were supplemented by a (time-aligned) near-coincident ORTF pair 10 feet back from the edge of the stage. (John Atkinson recorded.) Listen for spatial and tonal realism. What singing!

    12. Boston Modern Orchestra Project and Providence Singers, from La Koro Sutro (Lou Harrison), ”3a Paragrafo” (recorded 2009).
    La Koro Sutro is a setting (in the constructed international auxiliary language Esperanto), for large unison chorus and percussion orchestra, of verses from the Buddhist ”Heart Sutras.” This particular recording (there actually is more than one) was made in Mechanics Hall, a historically significant concert hall in Worcester, MA. I have it upon good authority that Mechanics Hall is Yo-Yo Ma’s favorite place to record. Listen for how well the size of the recording venue (1,300 seats) is reproduced, as well as the placement and transient speed of the various shimmering percussion instruments.


    About the Author
    John Marks is a multidisciplinary generalist and a lifelong audio hobbyist. He was educated at Brown University and Vanderbilt Law School. He has worked as a music educator, recording engineer, classical-music record producer and label executive, and as a music and audio-equipment journalist. He was a columnist for The Absolute Sound, and for Stereophile magazine. His consulting clients have included the University of the South (Sewanee, TN), Grace Design, Fountek Electronics Company, Ltd., and Steinway & Sons. He keeps a blog called The Tannhauser Gate where he writes about worthwhile new music.
    2 Been thanked
    plovati Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 2 Been thanked
    plovati Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 17 Jul 2022, 00:42 Re: TAMURA F5006 come utilizzarli al meglio? 17 Jul 2022, 00:42 Re: TAMURA F5006 come utilizzarli al meglio?

    se ho ben compreso con il driver bilanciato (LTP) ossia long long tailed pair vorresti fare a meno dell'interstadio?

    sì.

    ed il pre che ho indicato e' in grado di pilotare al meglio?
    non vedo perché non dovrebbe. :)

    mi pare di aver letto in qualche parte in merito all'utilizzo di un accoppiamento diretto tra driver e finale insieme ad uno trafo esclusivamente come sfasatore

    che è esattamente quanto proposto... :lol:


    una doppia alimentazione inteso come 2 trafi di alimentazione? Per ogni mono? :o

    Ni. Non è necessario usare due TA... bastano due secondari (oltre a quelli per i filamenti, ovviamente). :smile:
    2 Been thanked
    UnixMan Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 21 Aug 2024, 09:07 Re: Resistenze limitazione corrente raddrizzatrice 21 Aug 2024, 09:07 Re: Resistenze limitazione corrente raddrizzatrice

    I due resistori Ra1 & Ra2 fanno da limitatori di corrente nella valvola e quindi Rk1 si può eliminare.
    Ma si possono eliminare anche Ra1 & Ra2 lasciando Rk1 e nella valvola scorrerebbe la stessa corrente.
    Risulterebbe così che le due versioni sono indifferenti.
    Doppia semionda o singola, è inifferente e Rf1 ha un'altra funzione.


    In realtà va considerato che il trasformatore di alimentazione non sarà perfettamente simmetrico. L'impedenza totale (Rdc+Rprimario riflessa) dei due semiavvolgimenti differirà anche (in alcuni casi) di molto.
    Senza contare che anche le due sezioni della raddrizzatrice non saranno identiche.
    Se è così mettere Ra1 e Ra2 di valori opportuni atti a bilanciare impedenza vista dal condensatore di filtro tra le due semionde dovrebbe essere meglio che mettere una sola Rk1
    2 Been thanked
    plovati Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 03 Nov 2022, 21:49 Re: Po-Jama 03 Nov 2022, 21:49 Re: Po-Jama
    Buonasera,
    come promesso ecco i Satelliti Po-Jama 8 ohm in sospensione pneumatica con l'aiuto fondamentale di Filippo:
    foto finale .jpg
    Premetto che non amo la falegnameria e questo è il massimo che riesco e voglio fare.
    Il sub (uno per canale ) è fatto con un H-frame con un woofer da 15 pollici super economico comprato molti anni fa su consiglio di Filippo su electronic.it con risonanza complessiva a circa 24Hz che ha un cestello molto leggero ma in questa configurazione per esperienza diretta va meglio degli Alpha 15, come amplificatore uso un INUKE 1000 DSP senza ventola.
    Visto che il sub arriva a 44cm le PO Jama sono di conseguenza, tolto qualche millimetro di piedini, alte 65cm, non c'è il reflex ma per il resto è uguale all'originale:
    20221103_211624.jpg
    Ho aggiunto un paio di traversi per irrigidire le pareti lunghe.
    Con la cassa piena al 70% circa di Dacron ho ottenuto questa curva di impedenza:
    impedenza.jpg
    Per cui Fs=83Hz Qtc=0.92 inclusi i cavi dei diffusori.
    Il crossover originale è stato leggermente modificato:
    crossover.png
    foto crossover.jpg
    Con il crossover indicato ho misurato in ambiente le seguenti risposte in frequenza alle condizioni indicate sui grafici:
    Finale asse woofer.jpg

    FInale 0 45.jpg
    Finale efficenza.jpg
    la potenza è metà del normale perchè non riuscivo a raggiungere 2,83V RMS con l'uscita del mio pc, l'impedenza d'ingresso dell'ampli che ho usato per le prove è molto bassa .
    Spero di non avere fatto troppi errori o detto troppe stupidaggini.
    Grazie a tutti
    2 Been thanked
    tubetrapper Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 2 Been thanked
    plovati Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 22 Oct 2022, 13:53 Grado RA1 Clone 22 Oct 2022, 13:53 Grado RA1 Clone
    GradoRA1Clone.jpg
    GradoRA1Schema.JPG
    cG6mbob.jpg
    GradoRA1PCB.jpg
    GrtadoRA1Clone-Bottomview.jpg
    Grado RA1 Cablaggio.jpg
    GradoRA1-DettaglioCablaggio.jpg
    1-GradoRA1-bottomview.jpg
    2 Been thanked
    plovati Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 30 Apr 2023, 18:34 Re: 2A3jj-40 Full monkey 30 Apr 2023, 18:34 Re: 2A3jj-40 Full monkey
    Andiamo avanti, mettendo a confronto diverse soluzioni possibili.

    Come abbiamo visto nel post precedente, la prima è il Loftin-White. Sebbene sia meno inefficiente dello schema "convenzionale" adattato cui accennavo all'inizio, dato che tipicamente la corrente assorbita dal driver è molto minore rispetto a quella assorbita dalla finale, l'efficienza complessiva resta comunque piuttosto bassa. Con tubi finali che assorbono correnti elevate, come ad es. 6080/6AS7, 6C33C, ecc, anche quel circuito (e similari/derivati) sarebbe improponibile. Ma con tubi che assorbono correnti relativamente basse, come la 2A3, la cosa può essere tollerabile.
    SE_DC_amp.LW.png
    Che altri limiti/svantaggi ha? Nella versione semplificata disegnata da Brosky (e ridisegnata da me nello schema qui sopra, con l'indicazione di possibili tensioni e correnti nel caso in esame) ci sono due problemini... legati entrambi alla caratteristica peculiare di questo circuito, cioè al fatto che la tensione di alimentazione del driver è ricavata dalla tensione di polarizzazione catodica della finale. Cosa che ovviamente implica due cose:

    1) la tensione di griglia non può superare quella presente sul catodo. Perciò, nonostante l'accoppiamento diretto, è del tutto impossibile spingere la finale in classe A2;

    2) la tensione ai capi della resistenza di carico è pari alla tensione di polarizzazione. Questo pone degli ovvi limiti al valore della resistenza di carico anodico del driver, in funzione della corrente di riposo del driver stesso. Ad es., se i valori di tensione di BIAS (della finale) e corrente di riposo (del driver) fossero quelli indicati (-45V, 20mA), il resistore di carico anodico dovrebbe valere: R=V/I = 45V/20mA = 2.25K Ohm. Decisamente troppo pochi. Utilizzando una ECC83, con appena 1mA di anodica, il resistore di carico anodico dovrebbe essere da 45K Ohm. Appena sufficiente. Si può rimediare? Per fortuna sì (vedremo più avanti come). Una prima possibilità è...
    SE_DC_amp.DRD.png
    SE_DC_amp.FullMonkey.png
    ...quella che ti eri proposto fin dall'inizio: il "Monkey" / "DRD" ( finalmente! :lol: ). Come è facile notare, lo schema è praticamente identico al precedente salvo la sostituzione del resistore di carico anodico con un induttore. Differenza che, nonostante le apparenze, in questo circuito risulta tutt'altro che marginale. Per vari motivi.

    In primo luogo, perché un induttore presenta una resistenza - e quindi una caduta di tensione in DC - che può essere molto bassa mentre al contempo può presentare una impedenza molto elevata per la AC (segnale). Questo fa sì che ci si può svincolare dai limiti imposti dalla tensione relativamente bassa che è presente tra griglia e catodo, cioè da quanto indicato nel punto 2) qui sopra, e si può avere una impedenza di carico adeguata e tutta la corrente che serve per qualsiasi tubo driver "ragionevole" (cioè, che non assorba una corrente paragonabile o addirittura superiore a quella assorbita dalla finale... :lol:).

    In secondo luogo, (in regime dinamico/transiente) il carico induttivo consente all'anodo del driver (cioè alla griglia della finale) di assumere una tensione superiore a quella di alimentazione, cioè a quella presente sul catodo della finale. In altre parole consente -sia pur solo per brevi istanti- di poter arrivare in griglia positiva, cioè di poter "sforare" in classe A2 nei picchi di segnale.

    La presenza di Rk1 consente inoltre di limitare i danni in caso di guasto / disconnessione accidentale del tubo driver (è sempre raccomandabile inserire un fusibile in serie all'anodica, a monte del TU, in qualsiasi ampli... ma in modo particolare in questi).

    Altro giro altra corsa:
    SE_DC_amp.DCMB.png
    Questo qui sopra è un'altro dei possibili circuiti realizzabili impiegando due alimentatori. In questo caso si tratte della configurazione nota come “DCMB” (come la chiamò Ari Polisois quando, parecchi anni addietro, la presentò sulle pagine di “Costruire HiFi”). Ne puoi trovare una descrizione approfondita (e molti esempi) sul sito di Andrea Ciuffoli: http://www.audiodesignguide.com/abb/dcmb.html (ovviamente, se hai dubbi o domande, chiedi pure...).

    Un'altra possibile variante con due PSU è quella già presentata nella prima risposta (qui con indicate correnti e tensioni):
    SE_DC_amp2.png
    Nota similitudini e differenze tra i diversi circuiti, e prova a ragionare su quali conseguenze possano comportare.

    Per ora, fermiamoci qui. Alla prossima. :hai: Nel frattempo, se hai dubbi... chiedi. :wasntme:
    2 Been thanked
    UnixMan Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 28 Dec 2024, 19:30 Re: Preamplificatore Disturbi Audio 28 Dec 2024, 19:30 Re: Preamplificatore Disturbi Audio
    Se realizzi il circuito come da schema, metti poi in collegamento diretto le masse del jack di uscita del PC e quella dell'alimentatore, eliminando l'eventuale loop di massa che si avrebbe tramite i condensatori di filtro sulla rete elettrica.
    Il rumore che ti porti dietro dagli alimentatori (generatore V2 sul mio schema in simulazione) sarebbe eliminato dal circuito, come dimostrato (almeno, spero :smile: ).
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 31 Jan 2022, 07:29 Re: Trasformatori di uscita: quante sezioni? 31 Jan 2022, 07:29 Re: Trasformatori di uscita: quante sezioni?
    Ciao,

    argomento lungo e complesso. In breve: piu' sezioni piu' riduci induttanza di leakage e a parità di capacità distribuite ottieni una banda passante piu' alta. Ma nella pratica, a parte che diventa complesso da fare, devi isolare di piu' e quindi torni a aumentare l'induttanza di leakage.. la coperta è corta. Alla fine con un 5 sezioni fai già tanto, con 7 sei vicino al limite pratico hobbistico, 9 i giapponesi.
    Attenzione che tanti dichiarano per i trasformatori PP il numero totale degli avvolgimenti, non le sezioni di ciascun semiavvolgimento, quindi 18 sezioni si intende 2x9.

    il tutto moooolto schematicamente.. ci sono misure di varie soluzioni sul 3D di kittelafattofare per avere un minimo di sensibilità pratica.

    Piergiorgio
    2 Been thanked
    plovati Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 25 May 2023, 16:04 Re: AudioFlix FS01 - Progetto due vie da pavimento 25 May 2023, 16:04 Re: AudioFlix FS01 - Progetto due vie da pavimento

    La cosa mi ha incuriosito. Visto che c'ero... risposta combinata, in fase e controfase, con e senza l'induttore in parallelo al tweeter (ovviamente, senza tenere conto delle differenti sensibilità né gli effetti delle componenti reattive dei due driver).
    Screenshot from 2023-05-12 18-07-38.png
    Screenshot from 2023-05-12 18-09-01.png


    è una configurazione un po' strana, una cella RC serie messa in parallelo per attenuare l'estremo alto del tweeter si fa normalmente,
    ma in questo caso l'unione di L-R-C in parallelo va a creare una cella attenua banda (con Q molto blando per via della R di elevato valore)
    in pratica invece di essere un 12dB ottava pare un 6 dB ottava seguito da un notch RLC https://en.wikipedia.org/wiki/RLC_circuit#/media/File:RLC_parallel_band-pass.svg

    Bisognerebbe vedere anche il modulo di impedenza...

    Filippo
    2 Been thanked
    audiofanatic Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 02 Jul 2022, 19:08 Re: Giradischi diy 02 Jul 2022, 19:08 Re: Giradischi diy
    Articolazione uniP v8.jpg
    Modello 3D di una possibile articolazione del braccio unipivot.
    Lunedì lo spedirò per la stampa, da realizzarsi in materiale composito; se il risultato sarà buono, magari si pubblicherà tutta la storia su questo forum.
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 16 Feb 2025, 19:12 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale 16 Feb 2025, 19:12 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale
    Ulteriori test sui circuiti di preamplificazione; dopo il cascode (più promettente) e il Totem pole oggi ho provato a simulare un circuito con op-amp bootstrappato , che potrebbe risolvere il problema della scarsa reiezione ai disturbi dell'alimentazione dei due sunnominati circuiti.

    In simulazione prestazioni eccellenti, con meno di 0,1% di distorsione armonica e (quasi) nulla distorsione di incrocio alla massima potenza nominale, pilotando la tripletta QUAD, che è la più rognosa dal punto di vista del pilotaggio.

    Gli stadi finali sono stati provati (sempre in simulazione) con un carico che ha un argomento di 30° giudicato, ai tempi delle prove di Suono, un carico piuttosto impegnativo e rivelatore (dei difetti).

    La risposta all'onda quadra e l'analisi al transiente hanno evidenziato prestazioni molto buone, per cui ora dovrò tirare le somme e realizzare i circuiti.

    I circuiti che saranno effettivamente realizzati saranno:
    tripletta QUAD;
    triplo inseguitore di emettitore,

    pilotati da:

    cascode;
    stadio ad op-amp bootstrappato ,

    con:
    Alimentatore stabilizzato con darlington e zener.

    Alla prossima...
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 2 Been thanked
    plovati Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 23 Nov 2023, 13:13 Re: valvole bruciate? [sul mio "Lo Scherzo"] 23 Nov 2023, 13:13 Re: valvole bruciate? [sul mio "Lo Scherzo"]

    Ciao, vorrei mettere un selettore per passare da triodo a ultralinerae sul lo scherzo, va bene il classico deviatore a levetta da 250V? Chiedo perché leggo sullo schema che ci sono tensioni superiori in quel punto.
    Un altro dubbio che ho se la commutazione può avvenire ad amplificatore funzionante o deve essere spento.
    Grazie allego schemino che ho fatto ripreso dallo schema originale.
    IMG_5788.jpeg


    La differenza di potenziale che vede il deviatore fra i suoi terminali è di pochi volt, quindi un isolamento di 250V basta. Non usare cineserie, ma roba buona tipo C&K e simili perchè la sicurezza del contatto è molto importante per quella funzione.
    Ho riguardato anche le istruzioni della Manley: la commutazione fra le due funzioni DEVE essera fatta ad amplificatore spento, altrimenti senti un bel botto dai diffusori.
    1cent.
    Ciao, Trini
    2 Been thanked
    trini Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 08 Jan 2023, 20:30 Re: Come testare vecchi condensatori elettrolitici 08 Jan 2023, 20:30 Re: Come testare vecchi condensatori elettrolitici
    ESR e il correlato valore di tan delta costituiscono senza dubbio indici di qualità del condensatore, in dipendenza dal tipo di utilizzo che se ne fa.

    Una misura di qualità su un condensatore "vecchio" potrebbe essere quella della corrente di fuga, che è legata all'anzianità del componente e alla tecnologia costruttiva dello stesso (mi riferisco ai condensatori elettrolitici).

    Per fare questa misura si prende il condensatore e si alimenta con una tensione prossima alla sua tensione di lavoro ponendo in serie ad esso un resistore di adeguato valore (diciamo da 1000 ohm in su, a seconda della tensione nominale di lavoro).

    In parallelo al resistore si pone un multimetro regolato su una portata voltmetrica (2 V f.s. ?); dopo un paio di minuti (meglio tre, se il condensatore è rimasto inutilizzato a lungo) dall'inizio della carica il multimetro deve segnare pochi millivolt sulla scala. Se segna 1 V o più la corrente di perdita del condensatore è eccessiva e il condensatore è "vecchio".
    Per tarare la scala conviene fare una misura su un condensatore coi dati di targa simili e sicuramente in buono stato.
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 31 Oct 2021, 17:40 Criteri di progettazione di un preamplificatore fonografico - diretta 4 novembre 2021 31 Oct 2021, 17:40 Criteri di progettazione di un preamplificatore fonografico - diretta 4 novembre 2021
    (Se il moderatore acconsente, posterei questo...)

    Giovedì prossimo, 4 novembre alle ore 21, sul sito youtube della MicroCon Conference il sottoscritto terrà una piccola videoconferenza sui criteri di progettazione di un preamplificatore fono. La conferenza fà il paio con quella dell'anno scorso, dedicata alla progettazione di braccio e giradischi.

    Non voglio di certo insegnare ai gatti ad arrampicare :grin: , ma i novizi potrebbero trovare il tutto interessante...

    Il link alla pagina dell'evento è il seguente: http://www.zeppelingarage.it/microcon/2021/10/31/i-segreti-della-preamplificazione-fonografica/
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 30 Jan 2025, 19:20 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale 30 Jan 2025, 19:20 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale
    ATTENZIONE, ATTENZIONE: gli schemi che ho postato sono bozze e contengono refusi e valori che poi sono stati affinati per ridurre al minimo la distorsione.
    Pubblicherò gli schemi definitivi solo dopo aver provato i circuiti effettivamente realizzati.

    ATTENZIONE, ATTENZIONE: questo non è un amplificatore miracoloso; è solo un'esercitazione tecnica su un amplificatore senza GNFB, che può funzionare decentemente (ma prima lo devo provare e non solo simulare).
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 30 Dec 2023, 21:14 Re: condensatori elettrolitici - reforming... ? 30 Dec 2023, 21:14 Re: condensatori elettrolitici - reforming... ?

    ...........
    vabbè... anche in questo come in molti altri aspetti del aifai si rimane appesi

    p.s.: circa il mio ampli ho risolto con un reforming di grande livello tecnico... ho acceso e amen! se salta salta, che tanto non ho nessuna voglia di smontare tutto (mica semplice) per cambiare quegli 8 cosi... portarlo da qualcuno per fare il lavoro, mettendoci dentro dei condensatori di livello (selezionati poi in base a cosa? alla marca? alla capacità e alla tensione? e tutto il resto? non è un po alla carlona?) mi costerebbe quasi quanto il mercato di malati-di-mente aifai da di valore all'ampli (ma certo non ha gli schermini blu e neanche una estetica che sembra il Nautilus per la famiglia Casamonica) e allora non ha senso


    Se in altri lidi si vede il problema come "aifai", qui ( e anche lì, se è per questo) dovrebbe essere visto solo dal punto di vista tecnico.
    Quanto accidenti dura un elettrolitico? Risposta dei costruttori: X ore se lo metti al massimo delle sue specifiche! Se fai un derating in maniera da farlo lavorare di meno, la vita si allunga fino anche ad arrivare ai fatidici 15 anni, età oltre la quale, a parte il degrado dovuto al funzionamento, ci possono essere problemi dovuti alla tenuta della sigillatura ed evaporazione dell'elettrolita. Cioè diventa inaffidabile. Sempre i costruttori lo dicono, perchè non crederci?
    Sempre la industria ci dice che se l'ESR arriva al 200-300% del valore iniziale( e chi lo sa? Ci basiamo sui valori medi delle tabelle no?) il cap è da sostituire, se vogliamo mantenere la funzionalità iniziale dell'apparecchio e se vogliamo anche evitare di vedere Cape Canaveral, ovvero se la capacità diminuisce oltre il 20% del valore di targa. Anche qui con un atto di fede posso considerare che il costruttore abbia selezionato i pezzi più vicini al valore facciale( se dalla platea qualcuno dice: povero illuso :o , gli do anche ragione). Devo ancora vedere un cap che abbia un ESR fuori tolleranza con un tan d normale. E comunque lo cambierei lo stesso. Invece ho visto dei cap che dopo 25 anni avevano una capacità superiore del 20% rispetto a quella nominale... cassati immediatamente!
    L'industria non sa a priori dove verrà utilizzato il cap che sia un ampli aifai in cui una diminuzione della funzionalità può portare, almeno inizialmente, ad uno sperettamento sui bassi, o in apparecchiature molto sensibili il cui malfunzionamento potrebbe causare disastri.
    Chi si è preso la briga di testare in maniera indipendente la vita dei condensatori ha mostrato un costante deterioramento con l'uso che inzialmente procede abbastanza lentamente, ma superate circa le 2000 ore di uso progredisce in maniera più veloce. Molto più veloce! Che faccio? Lo cambio con un ESR al 180%?
    Quindi IMHO la prima cosa da fare è quella di andare a misurare il ripple dell'allimentatore, magari proprio sul primo condensatore dopo il ponte raddrizzatore per vedere se è quello specificato nel manuale di manutenzione e poi agire di conseguenza, essendosi fatti un po' di reverse engineering per capire quanto il progettista abbia sovradimensionato per mantenere prestazioni ottimali nel tempo.
    Il senso di fare manuntenzione non credo debba essere dato solo dal valore sul mercato, ma anche dalle prestazioni che l'oggetto ha/aveva e che per riavere costringe a spendere tanti soldini, molti di più di quelli di un recap di 8 condensatori.

    Ciao, Trini
    2 Been thanked
    trini Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 10 Jun 2023, 12:29 Diffusori 3D printed 10 Jun 2023, 12:29 Diffusori 3D printed
    https://youtu.be/XEspOD1NHr0
    Senza pretesa di high end... Ma interessante.
    2 Been thanked
    marziom Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 03 Jul 2022, 14:24 Re: Giradischi diy 03 Jul 2022, 14:24 Re: Giradischi diy
    Esploso braccio unipivot.jpg
    Ecco l''esploso' del braccio.
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 13 Aug 2023, 11:12 Re: Labirinti 13 Aug 2023, 11:12 Re: Labirinti
    Se hai voglia di avventurarti in uno studio specifico potresti vedere qui qualcosa di utile:
    https://transmissionlinespeakers.com/en/home-eng/
    Un simulatore:
    http://www.mh-audio.nl/Calculators/TML.html?
    2 Been thanked
    stereosound Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 25 Jan 2025, 06:25 Re: Papageno 25 Jan 2025, 06:25 Re: Papageno
    Le specifiche dell' amplificatore no GNFB con la tripletta in uscita e i transistor proletari potrebbero essere le seguenti:

    potenza media: 30 W
    sensibilità dell'ingresso per la massima tensione in uscita: 0,707 V valore medio

    Occorre quindi progettare un circuito che abbia un guadagno di circa 34 dB e un'impedenza di uscita di qualche centinaio di ohm; riprendendo il concetto del GY-50 ci vorrebbe un totem pole , ma a stato solido.

    Proveremo a progettarlo...
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 17 Feb 2023, 14:05 Re: Po-Jama 17 Feb 2023, 14:05 Re: Po-Jama


    eccomi...ho visto solo ora i messaggi. Si, la richiesta era di 8ohm nominali. E confermo che continuo ad essere molto soddisfatto del progetto :)
    Poi se filippo vorrà:
    1) dedicare un sub alle pojama ....allora io lo costruisco al volo!! Perchè mi aspetto aggiungeranno ancora qualcosa in termini di presenza/immanenza
    2) sulla scia del successo delle PoJama, regalarci un nuovo progetto, ad alta efficienza, ancora migliore .... allora non sarò certo io a porre limiti alla sua creatività !! :wink: :rofl: :party:



    il woofer per il sub è arrivato, gli ho fatto un po' di ore di rodaggio e devo rimisurare i parametri, una simulazione di massima è già stata fatta e promette bene
    come moduli ampli utilizzerò quello che ho a disposizione sia dedicato che con crossover attivo + ampli di recupero

    Filippo
    2 Been thanked
    audiofanatic Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 21 Mar 2022, 19:43 Re: Sull'alimentazione dei filamenti dei DHT 21 Mar 2022, 19:43 Re: Sull'alimentazione dei filamenti dei DHT


    Ma quanto humma ?
    cosa? l'alimentazione in AC dei filamenti? Sulle finali, se il cablaggio è fatto bene, ben poco.


    Dipende anche dai diffusori e dai tubi impiegati
    Con 45 e 2A3 più facili le monoplacca per ovvi motivi, di solito, ottieni effettivamente un rumore accettabilissimo.
    Con le PX4, poco di più. Con le AD1 e le RE604 ancora di più.
    Con la 300B (bisognerebbe vedere quale) inizia a diventare maggiormente percepibile
    Le 6B4G sono una guerra
    Con le VT25 e le 50, il rumore, è difficile da gestire
    845 e 211, lasciamo perdere.
    Alimentare con apposito secondario (con o senza presa centrale) è una soluzione percorribile ma devi avere una rete davvero stabile , priva di rumore, con trasformatori pensati bene e privi di gigantismi . I giapponesi, sbagliando, preferiscono pensare alla maggiore universalità e ti avvolgono secondari in grado di fornire troppa corrente ( che ovviamente serve quando raddrizzi la tensione). Se devo alimentarmi una AD1, mi basta 1A. Avere 5A con quei delicatissimi filamenti ad arpa, mi viene l'ansia. A questo punto, o lavori con resistenze in serie per centrare la tensione oppure devi sperimentare altri artifici. A questo punto salvi capra e cavoli con i Coleman. Non sono perfetti ma, alla fine, sono il male minore.
    Sto provando anche degli alimentatori assolutamente scorretti dal punto di vista "ideologico". Si tratta di schedine switching cinesi vendute dal sito francese radioelec.
    Entri con i 230 e hai in uscita una tensione continua lievemente regolabile con soft start. Propongono schedine per 2A3, AD1, 300B, ecc.
    Il rumore è circa 5mV se le usi nude e crude. Se usi uno stupido filtro LC arrivi agevolmente a 0.1mV di rumore residuo sulla tensione DC. A breve, queste schedine, le ascolterò su un ampli per cuffie Stax con 2A3 e trasfo di uscita 1:2. Immagino che su un ferro di uscita normale, il rumore percepibile, sarà ancora più basso.
    2 Been thanked
    mariovalvola Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 19 Apr 2022, 18:49 Re: Il solito trecentobi 19 Apr 2022, 18:49 Re: Il solito trecentobi
    Gli Hashimoto H-20-3.5U sono fantastici e in alto non finiscono mai. Sono degli ottimi trasformatori forse migliori dei "rivali" XE-20S ISO/Tango
    Se ti capitasse, considera le 300B Linlai replica WE. sono costruite bene e all'ascolto sono una piacevolissima sorpresa
    2 Been thanked
    mariovalvola Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 14 Jul 2021, 12:20 TL-404 14 Jul 2021, 12:20 TL-404
    Se ne è parlato diverse volte, alcuni lo hanno usato, io ne ho avuto penso 3 coppie di cui una era un vecchio prototipo avvolto da Mike Lafevre. E' un autotrasformatore di uscita basato su un progetto di Ercel Harrison, Chief Designer di Peerless, del 1946 e destinato alla MGM Recording Studios per amplificatori per cuffia e speaker con funzionamento in parallel feed. Molto flessibile con prese intermedie a 500ohm, 200ohm, 50ohm, 10phm e 4ohm ed impedenza primaria virtuale di 5k purtroppo non più disponibile e già scarso quando Magnequest era ancora attiva.

    Ad ogni modo mi sono preso la briga di fare qualche misura veloce con un esemplare recente (avvolto su un nucleo mi pare diverso da quello tradizionale ma sempre a doppia C e con una gabbia di supporto diversa). Spero tornino utili. La THD è piuttosto simile ad altri trafi e la banda passante non presenta problemi... è un trafo che suona molto bene ma che va maneggiato con cura e con qualche accortezza dato l'impiego in solo parafeed.
    2 Been thanked
    gluca Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 2 Been thanked
    UnixMan Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 09 Feb 2025, 11:05 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale 09 Feb 2025, 11:05 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale
    Ho terminato di disegnare il PCB dello stadio finale (tripletta QUAD con diverse modifiche per la sua linearizzazione, che mi hanno dato diverse soddisfazioni :smile: ) e ora sto testando in simulazione un paio di circuiti di stabilizzazione.

    Ho messo su un circuito che simula le condizioni di funzionamento dinamico dell'alimentatore: buchi e variazioni di tensione di rete e picchi improvvisi di assorbimento nei pieni orchestrali.
    In questo modo dovrei essere abbastanza sicuro del fatto mio.

    P.S. con la simulazione dinamica si comprendono tante cose, sugli alimentatori...
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 03 Oct 2022, 08:34 Re: Po-Jama 03 Oct 2022, 08:34 Re: Po-Jama

    Direi molto bene, ottima costanza al variare dell'angolo, il picco a 4K dovrebbe essere caratteristico della tromba, lo avevo fatto notare nell'articolo di presentazione

    Filippo



    quoto me stesso :smile: per ribadire l'importanza dell'argomento. Al riguardo segnalo questa bella lezione di Earl Geddes in cui sono evidenziati i problemi legati alla dispersione e l'importanza del controllo e uniformità della stessa. Geddes arriva alla soluzione con suoi profili di tromba e riesce ad ottenere costanza di dispersione anche accoppiando la tromba a un 15", ma se ci si accontenta di usare woofer con diametri minori è possibile arrivare agli stessi risultati anche con trombe commerciali

    https://www.youtube.com/watch?v=fE2nWVwFT9k
    https://www.youtube.com/watch?v=fE2nWVwFT9k
    Filippo
    2 Been thanked
    audiofanatic Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 19 Apr 2022, 14:36 "Lo Scherzo" di Luca Chiomenti 19 Apr 2022, 14:36 "Lo Scherzo" di Luca Chiomenti
    (Discussioni relative a questo progetto qui: Lo Scherzo a distanza di 26 anni )

    Per facilitare la consultazione e mantenere la memoria storica di un progetto cardine dell'autocostruzione italiana, quello che forse ha dato il via a tutto il movimento di autocostruzione valvolare nel nostro Paese, a distanza 26 anni, raccogliamo in questa discussione tutto il materiale finora disponibile ma sparso qua e là de "Lo Scherzo" di Luca Chiomenti . E per gentile concessione dell'autore, anche il manualetto di montaggio del kit.

    LoScherzoCover.jpg

    Lo Scherzo è un progetto-kit presentato con dovizia di dettagli e ragioni progettuali nella meritoria rivista Costruire HiFi (di allora) e precisamente nel n. 24 (7/1996). La genesi del progetto dalle parole di Chiomenti:

    Nel periodo che ha preceduto la nascita dello Scherzo, intorno alla metà degli anni novanta, tante volte mi ero sentito ripetere frasi del tipo "mi piacerebbe provare i monotriodi, però, no tengo dinero..." e mille altre varianti per lo stesso concetto: poca lira. Spesso questi appassionati finivano per non costruirsi nulla oppure per seguire strade avventurose e dai risultati estremamente incerti, per non dire quasi inevitabilmente deludenti. E' pensando a tutti loro che è nato "Lo Scherzo". Parlando con amici dell'idea e di quale sarebbe dovuto essere il costo al pubblico, la reazione, superati i primi attimi di stupore, era invariabilmente "ma stai scherzando, vero?"; ho quindi cominciato a rispondere: "Sì, voglio proprio fare uno scherzo" e pensando al bel gioco di parole creato dall’assonanza con l’omonima forma musicale, è stato inevitabile che quello diventasse il nome del progetto.

    Lo Scherzo è un amplificatore integrato, pilotabile direttamente da un CD player, che nasce con un obiettivo estremamente ambizioso: coniugare la qualità sonica di un single ended ben fatto, meglio se monotriodo, con un costo ai limiti del ridicolo. Questo progetto è stato espressamente pensato sia per chi non ha molti soldi da investire nella passione per la musica (studenti, padri di famiglia che devono anche dar da mangiare ai figli etc. etc.), sia per chi vuole sperimentare i single ended ma ha paura ad avventurarsi, ad esempio, in un 300B, apparecchio che in ogni caso ha dei costi già di un certo impegno e non manca di sollevare amletici dubbi ("E se poi non mi piace?". "E se non basta la potenza?"). Essendo dedicato a chi probabilmente ha poca esperienza occorreva inoltre che la realizzazione del montaggio fosse estremamente semplificata e guidata. Insomma sull'altare dell'economia e della semplicità realizzativa bisognava fare parecchi sacrifici ma non avevo alcuna intenzione di rinunciare a criteri musicali nella messa a punto e nel progetto dei componenti critici come ad esempio i trasformatori di uscita. Su cosa risparmiare allora? In primo luogo sulla potenza che, se si vuole coniugare con la qualità, porta i costi alle stelle (e comunque oltre certi livelli di qualità non può essere troppa). Ritengo infatti che anche in un sistema "massimo" non sia attualmente possibile arrivare a vertici assoluti di qualità con potenze superiori ad un numero comunque limitato di watt e per altro non ve n 'è assolutamente la necessità (un sistema massimo a mio avviso include anche dei diffusori di efficienza adeguata). Andare oltre come potenza significa comunque compromettere la qualità, anche potendo prescindere totalmente dai costi.


    Con l'occasione, visto che il kit originale (distribuito prima da Chiomenti stesso in una prima fase poi da audiokit) non è più disponibile abbiamo rifatto il PCB e cercato di replicare i ferri.

    Ma cominciano con ordine. La documentazione disponibile qui raccolta è la seguente:

    Costruire HiFi n. 24 (7/1996) - Presentazione progetto
    Costruire HiFi n. 29 (4/1997) - Una valvola al mese PCL82
    Costruire HiFi n. 36 (10/1998) - Variazioni sul tema
    Costruire HiFi n. 36 (6/1999) - Upgrade dell'Alimentazione
    Manuale Montaggio Kit

    LoScherzo-articoliCHF.zip
    Attenzione: file di grandi dimensioni (31MB), limitate il download per non sovraccaricare il sito

    Di seguito, cortesemente fornito dall'autore, il manuale di montaggio che veniva fornito a corredo del kit:
    Lo Scherzo manuale rev4.0.pdf

    E qui una sintesi delle specifiche tecniche:
    LoScherzoSpecificheTecniche.jpg

    Inoltre, come bonus, pubblichiamo i gerber di un rifacimento del PCB, creato sfruttando il CAD open source EasyEDA e ricostruito abbastanza fedelmente, fatto salvo gli aggiornamenti di layout di componenti più moderni (es: condensatori ROE ormai introvabili). Sono state apportate anche degli aggiornamenti alla serigrafia e aggiunti alcuni fori per montare componenti a passo diverso.

    Gerber_PCB_LoScherzo_2022.zip

    e per chi vuole incidersi da sè il PCB, ecco la vista del lato rame e della serigrafia:

    PCB_PCB_LoScherzo_2022-Bottom.pdf

    PCB_LoScherzo_2022-Serigrafia.pdf

    e un excel con la lista componenti, per "fare la spesa":
    LoScherzo-DistintaBase_2022.xlsx

    C'è anche da ricordare, da parte dello stesso autore in Costruire HiFi n. 42, la riproposizione dell'utilizzo del kit ferri dello Scherzo in un altro semplice Single Ended con la EL84 , il Giochino :
    https://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=314

    Per farne una replica per quanto possibile "filologica", almeno per quanto riguarda la parte elettronica (i ferri sono un problema maggiore), ho proceduto ad ordinare via fornitore cinese un PCB fatto secondo il gerber allegato e mi sono procurato i componenti, tutti facilmente disponibili. Unica eccezione, giusto per concessione all'estetica (ma sono comunque componenti industriali di qualità indiscutibile) mi sono procurato su ebay dei condensatori ROE da 150uF, anche per verificare se il footprint disegnato fosse corretto. E fortunatamente lo è.

    LoScherzo_2022-Montaggio-ROE.jpg

    Per quanto riguarda le resistenze ad impasto di carbone, le Allen Bradley sono meno reperibili e obbligano a procurarsi valori diversi da diversi fornitori, pertanto ho scelto le Kiwame a strato di carbone e dall'ottima reputazione.

    Attenzione invece alle resistenze di filtro dell'anodica (R21 e R22) che DEVONO essere a filo. Non tutte le resietenze di potenza "avvolte" cementate sono a filo. Lo ho imparato a mie spese :

    LoSCherzoR22bruciatajpg.jpg

    Qui di seguito qualche foto di alcune fasi del montaggio. Il solder resist scelto, avendone la possibilità senza costi aggiuntivi, è bianco per smaltire il calore generato dalle resistenze di potenza. Ho notato infatti da qualche foto reperibile nelle rete che spesso il PCB originale (senza solder e di colore marrone) si annerisce a lungo andare sotto le resistenze di catodo.

    LoScherzo_2022-Montaggio0.jpg

    LoScherzo_2022-Montaggio1.jpg

    LoScherzo_2022-Montaggio2.jpg

    Infine una lista di qualche discussione relativa a "Lo Scherzo" in audiofaidate :

    Lo Scherzo
    Sullo SCHERZO di CHIOMENTI
    trasformatore di uscita per "lo scherzo"
    NIUBBO vorrebbe costruire LO SCHERZO
    Lo scherzo+Phono
    Trasformatori d'uscita (PCL82)
    Specifiche trasformatore "Lo Scherzo"
    valvole bruciate? [sul mio "Lo Scherzo"]
    Ma le ecl/pcl/ucl82...
    2 Been thanked
    plovati Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 08 Jan 2023, 22:31 Re: Po-Jama 08 Jan 2023, 22:31 Re: Po-Jama
    Ciao,
    anch’io quando sono passato al crossover con resistenza da 10 ohm, all’inizio ho avuto l’impressione che fosse diminuita quella brillantezza che si percepiva prima, ma quando per un po’ ascolti con il cross corretto ti accorgi che non manca nulla. Il diffusore, se ben collocato in ambiente, scompare, e restituisce un suono vivo, reale e corretto.
    Rispetto alla piccola enfasi che ho rilevato sulle medio basse (200-400Hz circa) nella mia coppia, nessuno ha avuto questo risultato?
    All’ascolto, con certi brani si percepiva un suono un po’ nasale, colorato, non linearissimo. Con la piccola modifica che ho introdotto sul passa-basso, anche questa lieve enfasi è sparita, mantenendo una fase corretta all’incrocio e l’impedenza appena ritoccata.
    Mi interesserebbe sapere se anche altri hanno avuto questa impressione, dopo rimesso la resistenza da 10 Ohm o se il mio è stato solo un caso isolato.
    Posto due grafici per illustrare meglio la mia situazione:
    2cross-corr-risp-dr.jpg
    3fr-mio.jpg
    Qui non c’è nessun errore, la risposta in frequenza del woofer misurata sul mio sistema, come ho già riferito nel mio primo intervento, risultava leggermente più in salita rispetto a quella pubblicata su AR, quindi si creava quella gobba che vedete. Come dicevo, potrebbe essere che il woofer nel tempo abbia subito dei piccoli ritocchi sui materiali o sulle lavorazioni, o addirittura che si tratti di tolleranze di produzione, non lo so.
    Comunque, alla fine, il diffusore va alla grande, riproduce i pochi watt di un valvolare con una qualità e potenza inaspettati, ma digerisce anche i parecchi watt di uno stato solido senza scomporsi.
    Infatti uno dei miei desideri era che tutti coloro che avessero realizzato questo stupendo progetto potessero apprezzare e godere appieno delle eccellenti prestazioni di cui è capace.
    E qui va dato il merito al progettista, Filippo, che ringrazio sia per le Po-jama, ma anche per tutti i suoi progetti fatti in passato, sempre interessanti e non banali.
    Daniele
    2 Been thanked
    audiy Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 12 Jul 2023, 15:43 Da simmetrico a asimmetrico usando la serie di Fibonacci. 12 Jul 2023, 15:43 Da simmetrico a asimmetrico usando la serie di Fibonacci.
    Nell’autocostruzione è vantaggioso usare parti asimmetriche al posto di quelle simmetriche. Nello scegliere le misure ho l’abitudine di scegliere valori dalla serie di Fibonacci per evitare di avere parti con misure multiple.

    Nel mio ultimo prototipo MDD3ZC350 V2 (https://www.claudiogandolfi.it/mdd3a89.html#zc350v2) ho migliorato il dettaglio della riproduzione spostando i supporti della base da una configurazione simmetrica ad una asimmetrica e riposizionando i punti di applicazione delle forze. L’uso di parti asimmetriche può essere vantaggioso anche in altri progetti (telai, stand, rack, ...) riducendo la possibilità di innesco di vibrazioni spurie.

    Nella prima versione del prototipo MDD3ZC350 (https://www.claudiogandolfi.it/mdd3a89.html#zc350) i supporti erano ai vertici di un triangolo isoscele (figura centrale – 3 supporti simmetrici). La posizione dei supporti suddivide la base in compensato da 340 x 340 x 20 mm in quattro sezioni (a), (b), (c), (d) con forma e vincoli speculari a coppie. L’energia vibrazionale che può essere immagazzina nella sezione (a) è la stessa che può essere immagazzinata nella sezione (d). L’energia vibrazionale che può essere immagazzina nella sezione (b), è la stessa che può essere immagazzinata nella sezione (c). Si possono innescare vibrazioni più o meno smorzate sia tra le sezioni (a) e (d) che tra le sezioni (b) e (c). La staffa del supporto subsonico era fissata al centro del lato inferiore del triangolo e facilitava l’innesco di vibrazioni indesiderate.

    Nella seconda versione del prototipo MDD3ZC350 V2 ( https://www.claudiogandolfi.it/mdd3a89.html#zc350v2 ) i supporti erano ai vertici di un triangolo scaleno (figura a sinistra – 3 supporti asimmetrici). La posizione dei supporti suddivide la base in compensato da 340 x 340 x 20 mm in quattro sezioni (a), (b), (c), (d) con forma e vincoli diversi. L’energia vibrazionale che può essere immagazzina nella sezione (a) è diversa da quella che può essere immagazzinata nella sezione (d). L’energia vibrazionale che può essere immagazzina nella sezione (b) è diversa da quella che può essere immagazzinata nella sezione (c). NON si possono innescare vibrazioni tra le sezioni (a) e (d) o tra le sezioni (b) e (c). La staffa del supporto subsonico è fissata vicino al supporto in alto riduce ulteriormente la probabilità di innesco di vibrazioni indesiderate.

    In una base con 4 supporti (figura a destra – 4 supporti simmetrici) si hanno quattro sezioni (a), (b), (c), (d) con forma e vincoli uguali o speculari. L’energia vibrazionale che può essere immagazzina nella sezione (a) è la stessa che può essere immagazzinata nelle sezioni (b), (c) e (d). Si possono innescare vibrazioni più o meno smorzate tra tutte le coppie di sezioni. Nel caso esistano problemi si può trasformare la configurazione in una asimmetrica a 3 supporti aggiungendo un quinto supporto leggermente più alto degli altri in posizioni asimmetrica. Il materiale da usare può cambiare a seconda del sistema e del pavimento in cui si usa, può essere rigido o cedevole, elastico o anelastico.

    L’uso di supporti in posizioni asimmetriche può essere utile nell’autocostruzione dove non si usano sistemi di progettazione con simulazioni che controllano direttamente le vibrazioni delle parti. Se un sistema simmetrico è ben progettato, senza vibrazioni, il passaggio a una configurazione asimmetrica non porterà a nessun vantaggio.

    Grazie per l’attenzione.
    2 Been thanked
    claudiogan Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 05 Jan 2022, 13:53 Re: info sorbotano 05 Jan 2022, 13:53 Re: info sorbotano
    ...più che altro per una questione di estetica, di conseguenza la base così spessa....

    Non è un peccato pensare all'estetica, in un giradischi, però esaminiamo il problema dal lato tecnico: nel progettare un sistema meccanico un tecnico elettronico lavora per analogie .
    La massa (piatto, controtelaio sospeso, base) è analoga ad un induttore; la sospensione, cioè la molla è analoga ad un condensatore e lo smorzatore (il potere smorzante del Sorbothane o del gel Taica) è analogo ad un resistore.

    Massa e molla (induttore e condensatore) sono elementi reattivi, quindi assorbono e rilasciano energia e formano un sistema risonante . Quanto più la massa è grande (piatto pesante, controtelaio pesante, base pesante) e la molla è morbida (Sorbothane, Taica gel) tanto più la frequenza di risonanza tipica del sistema è bassa e ricade in gamma audio.

    I gegni ( :devil: ) internazionali progettisti di giradischi cosa hanno pensato, allora ?! Di inserire uno smorzatore che ha l'unico scopo di 'spalmare' l'energia di risonanza sulla gamma più ampia possibile, in modo da 'colorare' la riproduzione audio al massimo !

    Per cui il metodo migliore per avere una riproduzione pulita è calcolare il sistema massa+molla+smorzatore in modo che il fattore di merito meccanico (Q) sia il più alto possibile e il picco di risonanza cada al limite della banda audio, o comunque molto al di fuori dalla frequenza di risonanza tipica del vinile.

    Per cui:
    se ami un giradischi con estetica 'alla tedesca', supermassiccio, ti conviene progettare in modo che la base sembri massiccia, ma non lo è, il piatto sembri massiccio, ma non lo è ecc...

    Dato che lavorare il metallo e il legno ad alto livello costa, costruire in questa maniera ti farebbe risparmiare anche un po' di soldini, da investire in un (signor) braccio o in una (signora) testina magnetica.

    Magari scrivimi in MP.
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 20 Sep 2024, 06:37 Re: CL08FR universal full range (2024 09) 20 Sep 2024, 06:37 Re: CL08FR universal full range (2024 09)

    Nel mio caso l'asimmetria non è una scelta, a sinistra ho la scala di accesso, mobili e finestre mi hanno obbligato a scegliere questa disposizione. Ho notato successivamente (quasi due anni dopo) i rapporti tra le distanze. Al momento non posso fare la controprova spostando tutto in un ambiente simmetrico.


    Mai evidenziato abbastanza: la simmetria deve essere acustica, non geometrica. Un locale acusticamente asimmetrico (perchè magari da una parte ha la finestra e dall'altra una grande apertura come nel mio caso) non richiede una disposizione degli altoparlanti simmetrica
    :wink:
    2 Been thanked
    plovati Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 28 Jan 2025, 22:49 Re: Papageno 28 Jan 2025, 22:49 Re: Papageno

    Il condensatore elettrolitico che hai messo in serie ali'altoparlante serve come protezione dalla DC?
    È necessario. Guarda bene come è fatto lo schema... ed in particolare come è collegata l'alimentazione. In quel punto (a monte del condensatore) c'è sempre DC.


    Non pregiudica la qualità del suono?

    Di condensatori in serie al segnale ce ne sono sempre. Se segui i percorsi - chiusi - delle correnti (che è ciò che va sempre fatto per poter capire come funziona un qualsiasi circuito...), ti puoi rendere conto facilmente che anche i condensatori "di filtro" dell'alimentazione sono in serie al segnale(*).

    Con determinate scelte circuitali quei condensatori si possono "spostare" facendoli finire direttamente in serie all'uscita. Non cambia nulla, ed il numero di condensatori (tanto il numero totale, quanto di quelli in serie al segnale) resta lo stesso. :wink:

    (*) A seconda del circuito la cosa può essere più o meno "diretta" e/o intuitiva, ma alla fine della fiera la corrente di segnale che circola sul carico (i diffusori) in un modo o nell'altro deve pur sempre arrivare da - e quindi passare per - l'alimentazione... :tmi:
    2 Been thanked
    UnixMan Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 12 Nov 2023, 21:35 Re: condensatori elettrolitici - reforming... ? 12 Nov 2023, 21:35 Re: condensatori elettrolitici - reforming... ?
    Non ricordo se lo ho già inviato in precedenza, comunque ti allego il documento della Illinois capacitor che mi ha tolto molti dubbi su quando sostituire gli elettrolitici lasciati lì per molti anni a far niente.
    Ciao, Trini.
    2 Been thanked
    trini Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 19 Mar 2022, 08:30 Re: Accoppiamento braccio-testina su un giradischi 19 Mar 2022, 08:30 Re: Accoppiamento braccio-testina su un giradischi
    I bracci e le testine sono costituiti da materiali fisici che sono dotati di massa e costante elastica; si possono quindi descrivere come analoghi a circuiti elettrici che incorporano elementi reattivi (induttori e condensatori).
    I circuiti con elementi reattivi hanno una frequenza propria di risonanza con un picco più o meno accentuato a seconda che siano assenti o meno elementi smorzatori (per analogia elettrica= resistori).

    Se si accoppiano un braccio e una testina nelle quali la combinazione : elasticità del cantilever (lo stilo che porta la puntina) e la sua sospensione + massa del braccio abbia una frequenza di risonanza che ricade all'interno della gamma di frequenza di risonanza della sospensione della piastra portabraccio, allora possono innescarsi delle oscillazioni del sistema braccio testina ad una frequenza molto bassa (tipicamente 12-15 Hz).
    Queste oscillazioni sono amplificate dal circuito di equalizzazione RIAA (che a quelle frequenze guadagna circa 20dB rispetto alla frequenza centrale); nella migliore delle ipotesi esse 'sporcano' il segnale audio in uscita, vobulandolo o intermodulandolo e -nella peggiore- esse saturano pesantemente lo stadio RIAA, impedendo che esca alcun suono (è successo ad un Bottom Audio, durante una dimostrazione).

    Per eliminare o ridurre tale inconveniente si devono accoppiare bracci e testine la cui combinazione di massa e cedevolezza (l'inverso della costante elastica) porti ad avere una frequenza di risonanza inferiore a 9 -10 Hz (spannometricamente misurata).
    La cedevolezza di una testina è riportata tra le caratteristiche tecniche sotto il nome di: compliance ; la massa di un braccio in regime dinamico è per lo più ignota, ma spesso i bracci sono catalogati con le categorie di : alta, media e bassa massa.

    In linea generale: un braccio di alta massa richiede una testina a bassa cedevolezza e viceversa. Al giorno d'oggi la maggior parte dei bracci è a massa media e richiede testine a media cedevolezza, nell'ordine dei 15/20 um/mN (micrometri/milliNewton).
    La cedevolezza è calcolata in regime dinamico e ad una frequenza tipica (10 Hz), per cui i valori di cedevolezza riportati sui cataloghi sono quasi tutti comparabili, ad eccezione di quelli della Denon che -per alcune testine vecchio stile- riporta la misura a frequenza diversa e quindi con valore non comparabile con quello delle altre marche.

    Diciamo che tutte le testine MM di media gamma che vanno per la maggiore dovrebbero essere compatibili con tutti i bracci montati su giradischi commerciali (più o meno).
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 19 Aug 2024, 14:31 Re: Resistenze limitazione corrente raddrizzatrice 19 Aug 2024, 14:31 Re: Resistenze limitazione corrente raddrizzatrice
    Se lo scopo è limitare la corrente basta porre la resistenza in serie al tubo regolatore (o prima o dopo, non importa, ma prima del condensatore di filtro), perchè tra due elementi circuitali in serie di un ramo di circuito passa la medesima corrente, dice la teoria.
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 09 Feb 2025, 18:14 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale 09 Feb 2025, 18:14 Re: Amplificatore a stato solido senza NFB globale
    Perchè occorre fare una simulazione dinamica sull'alimentatore di un amplificatore senza GNFB ?

    Come è già stato fatto osservare qui -assai correttamente- da Paolo, se si vuole realizzare un amplificatore di potenza senza GNFB la controreazione bisogna comunque metterla da un'altra parte e quest'altra parte non può che essere il circuito di alimentazione, che vede -innanzitutto, ma non esclusivamente- la maglia dei transistor finali.

    I circuiti usati in questa mia versione dell'ampli hanno un certo grado di feedback locale, ma hanno anche una reiezione ai disturbi sull'alimentazione assai scarsina . Per evitare di costruire dei generatori di rumore, bisogna avere a tutti i costi un'alimentazione stabilizzata; QUAD e Radford -che facevano dei finali a transistor di riferimento- insegnano.

    Perchè alimento il mio circuito di stabilizzazione con un'onda sinusoidale "pessima" e soggetta a picchi ? Per testarne innanzitutto la stabilità in regime dinamico, dato che il circuito di stabilizzazione -se deve stabilizzare- deve essere controreazionato.
    Che il circuito "stabilizzi" in modalità statica è ovvio; la gran parte dei simulatori lavorano in questa modalità, che potrebbe essere sufficiente testare in un ampi dotato di global feedback .
    Ma noi questa cosa qui non l'abbiamo e quindi ci tocca lavorare in modalità dinamica, simulando i picchi di assorbimento e le variazioni di tensione.

    Per caso hai fatto anche dei test in "reverse driving"?
    Si, ma sul simulatore non vedi niente; se voglio lavorare impedendo all'altoparlante di incasinarmi la rete di reazione, progetto un amplificatore controreazionato in corrente. E qui l'altoparlante, per quanto ci si metta d'impegno, non può far nulla
    2 Been thanked
    drpaolo Author
    Rating Rating: 22.22%  
  • 02 Oct 2024, 20:35 Re: Po-Jama 02 Oct 2024, 20:35 Re: Po-Jama
    Ciao a tutti, l'amico di Luca sono io sono praticamente nuovo qui.
    Dopo avere ascoltato molti diffusori a media e bassa efficienza e averne cambiati tanti ho seguito il consiglio di Luca di provare un sistema alta efficienza. Seppur economiche nel costruire le po-jama ho scelto betulla e passivo con buoni componenti.
    Il suono di 2 diffusori ha troppi fattori oggettivi e soggettivi che influenzano un giudizio finale per poter avere idee uguali per tutti.
    La mia stanza e' fatta solo per ascoltare musica , abbastanza trattata e quindi di suo ha un assorbimento importante e poca riflessione. Quindi di certo non aiuta il basso a uscire.
    Unica certezza e' che la carta e la tela hanno assolutamente bisogno di pilotaggio in tensione e quindi "non" controllo, le valvole sono quasi d'obbligo.
    Ma anche con queste amplificazioni e ne ho provate un paio migliorano.ancora di piu i pregi delle pojama ma rimane quella "gamma bassa incompleta" si sente un po con tutti i generi qualche traccia prende meglio le frequenze di risonanza della cassa , ma in linea di massima sotto i 50hz ce troppa poca efficienza.
    Per qualcuno la gamma bassa puo bastare, e ci sta anche perche l'ascolto e' soggettivo ,la stanza puo' aiutare e dopo un po ci si abitua ad un certo tipo di ascolto.
    Da qui 100 idee , 300 ipotesi per trovare il sub corretto e sensato alle po-jama.
    2 Been thanked
    Frullo82 Author
    Rating Rating: 22.22%